Premiati oggi alla Pieve di San Giorgio in Valpolicella i cinque interpreti del binomio “Visione e Coraggio” del 40° Premio Masi: il fisico Roberto Battiston, la ricercatrice ambientalista Jane da Mosto e il musicista imprenditore Paolo Fazioli – Premio Masi Civiltà Veneta -, il professore e divulgatore Attilio Scienza – Premio Masi Internazionale Civiltà del Vino – e la Senatrice a vita e biologa di fama internazionale, Elena Cattaneo– Grosso d’Oro Veneziano.
Dopo la firma della storica botte di Amarone nelle cantine Masi nel cuore della Valpolicella i premiati, accompagnati dalla presidente di Fondazione Isabella Bossi Fedrigotti, dal vicepresidente Sandro Boscaini e dal Segretario Marco Vigevani, si sono recati a San Giorgio per la cerimonia ufficiale nell’omonima pieve romano-barbarica (VII sec) che domina un paesaggio fatto di vigne terrazzate fino al Lago di Garda.
“Per anni il Premio è stato ospitato nella Pieve di San Giorgio. Con il crescere della manifestazione, la pieve non è stata più in grado di accogliere tutti gli ospiti e abbiamo scelto un’altra sede più capiente” ha ricordato Sandro Boscaini “San Giorgio è il centro religioso e culturale della Valpolicella nella storia. Ritornare oggi in occasione dei 40 anni del Premio in questo gioiello di arte e architettura ha un evidente valore simbolico. Questo ritorno ci emoziona e sottolinea l’intimità del Premio con le radici spirituali e culturali del territorio”.
In questa splendida cornice architettonica ha avuto luogo uno stimolante dibattito via streaming moderato dal giornalista di Radio 24, Alessandro Milan, dove si sono toccati temi di estrema attualità come la pandemia e l’odierna fase di ripresa in cui, grazie ai sacrifici di molti e alla ricerca scientifica, si incominciano a scorgere i segni che aprono a un nuovo inizio. Ma anche, la salvaguardia dell’ambiente, il rafforzamento dei legami tra scienze e politiche sostenibili e l’apporto sempre fondamentale dell’arte. Valori perfettamente rappresentati dai premiati di questa quarantesima edizione.
“Il territorio scaligero vanta numerose eccellenze, che tutto il mondo ci invidia, tra queste sicuramente il vino e secoli di cultura enologica – spiega il Sindaco di Verona Federico Sboarina, presente alla cerimonia -. Quello che Fondazione Masi con questo Premio ha istituito è un nuovo connubio tra la capacità di preservare le nostre tradizioni e il saper guardare al futuro con lungimiranza. Anche grazie all’esperienza, all’ausilio e all’esempio di personalità di prestigio, provenienti dal mondo dell’imprenditoria, della scienza e dell’arte. Specialmente oggi, dopo il difficile periodo che abbiamo attraversato, abbiamo bisogno di ripartire con coraggio, guardando con fiducia al domani. E avere davanti agli occhi i protagonisti positivi della nostra società è sicuramente una iniezione di speranza“.