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Wine Idea presenta le news di lunedì 10 gennaio 2022!
La bilancia premia il Made in Italy.
Nel 2020 la bilancia commerciale dell’agroalimentare italiano ha invertito il segno e per la prima volta presenta un valore positivo, pari a 2,6 miliardi di euro, grazie all’export. ALA L’IMPORT, CRESCE L’EXPORT: IL SALDO COMMERCIALE DELL’AGROALIMENTARE TORNA IN POSITIVO DOPO IL PAREGGIO DELL’ANNO DELLA PANDEMIA. LA BILANCIA PREMIA IL MADE IN ITALY IL RUOLO-CHIAVE del sistema agroalimentare italiano si è confermato anche nell’anno-clou della pandemia. Basti dire che nel 2020 la bilancia commerciale del settore – dopo il sostanziale pareggio dell’anno precedente – ha invertito il segno e per la prima volta presenta un valore positivo, pari a 2,6 miliardi di euro, grazie alla buona performance del made in Italy (+2% di export) e alla diminuzione dell’import.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione.
Il nuovo anno della politica agroalimentare.
Il nuovo anno esordisce con un bilancio positivo, specie per il sistema agribusiness italiano, insieme a nuove preoccupazioni che forse erano inizialmente meno intuibili. L’anno precedente ha registrato quello che era stata una promessa o meglio un auspicio da parte degli economisti e dei decisori pubblici, ossia un rimbalzo significativo dell’economia. La crescita dei fatturati c’è stata, forse più significativa percentualmente di quanto inizialmente ipotizzato, tanto da superare mediamente di diversi punti percentuali Vanno 2019; l’export agro-alimentare italiano registra il suo record superando i 50 miliardi di euro; alcune filiere, come il vino, trainati dalla crescita a due cifre del comparto delle bollicine, hanno ricuperato gli effetti negativi del blocco del canale horeca nel Vanno delle chiusure.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione.
Tutti i vini prodotti dalla Cantina pontina.
Cinque bianchi e quattro ottimi rossi Oltre a Dune, la cantina Sant’Andrea produce altri cinque vini bianchi: Riflessi bianco, Riflessi frizzante, Dune, Hum, Oppidum Moscato di Terracina secco e Templum Moscato di Terracina amabile. Invece i suoi vini rossi sono quattro: Riflessi rosso, Capriccio d’Autunno, Incontro al Circeo e Sogno. Produce inoltre quattro spumanti (Oppidum Moscato di Terracina secco, Templum Moscato di Terracina amabile, Riflessi bianco e Riflessi rosato) e un passito (Capitolium Moscato di Terracina). Tutti vini fanno parte della “Linea Acquarelli”.
Fonte, Latina Oggi.
Alliances du monde Medaglia d’oro per “Dune”
Il Premio Viene assegnato ai vini maturati in botti di rovere Si svolge a Bruère-Allichamps, ai margini della foresta di Tronçais. L’Azienda agricola Sant’Andrea di Borgo Vodice conquista la giuria elle ventisei medaglie complessivamente assegnate, di cui dieci d’oro e le restanti sedici d’argento, una d’oro è andata, per il terzo anno consecutivo, a Dune dell’Azienda agricola Sant’Andrea di Borgo Vodice. Da sottolineare che è l’unico vino del Lazio a essere stato premiato. Il concorso internazionale dei vini e delle botti “Alliances du Monde” è unico nel suo genere perché premia soltanto le etichette maturate in botti di rovere. Si è svolto nei giorni scorsi, come sempre, in Francia, a Bruère-Allichamps, nell’abbazia di Noirlac, ai margini della foresta di Tronçais.
Fonet: Latina Oggi.
II ruvese nero di Troia.
LE ORIGINI IL VINO NASCE DA CINQUE DIVERSE VARIETA AUTOCTONE. Il ruvese nero di Troia Le prime testimonianze risalgono al 1200 a.c. Uno dei pilastri su cui si fonda l’economia di Ruvo di Puglia è la preparazione e conservazione di vini e spumanti di qualità. La produzione di vino nella cittadina del nordbarese, ha origini molto antiche. Si racconta che nel 1200 avanti Cristo, dopo la conclusione della guerra di Troia, Diomede e i suoi uomini tornarono verso Argo. Con le loro navi fecero sosta nell’odierna Puglia, accampandosi proprio nell’area di Ruvo. Avevano con loro alcuni tralci di vite che, insieme ad agricoltori locali, piantarono nella fertile terra pugliese..
Fonte: L’Edicola del Sud Bari-Bat.
Le Donne del vino premiano l’impegno di Francesca Marastoni.
Vanno avanti i progetti delle “Donne del vino dell’Emilia Romagna”. Per le feste di Natale, si è tenuto un incontro all’istituto Lazzaro Spallanzani di Castelfranco (Modena). La delegata Antonietta Mazzeo e la vice Alessandra Caroni di Reggio Emilia hanno devoluto il tesoretto di 1.650 euro raccolto con il loro progetto “Scarpa Rossa” alla presidente di “Nondasola” di Reggio Emilia, Silvia Iotti. Inoltre, sono state premiate tre “Donne del vino”: a pari merito Marastoni e Maghenzani per il2020 (anno in cui per il Covid non era stato possibile assegnarlo) Francesca Marastoni export manager di Scandiano ed Elisa Maghenzani, di Cantine Ceci, per il loro impegno e lavoro dato nella delegazione.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.
“Tacco Rosa” di Stefano premiato con i 5 Grappoli Bibenda.
Il riconoscimento “Tacco Rosa” di Stefano premiato con i 5 Grappoli Bibenda Tacco Rosa, unico vino rosato pugliese premiato con i 5 Grappoli Bibenda per il l’anno consecutivo Tacco Rosa Salento lgt 2021, prodotto da Tenute Stefàno, unico vino rosato pugliese premiato con i 5 Grappoli Bibenda per il l’anno consecutivo. Anche l’edizione 2022 della prestigiosa guida curata e pubblicata dalla Fondazione Italiana Sommelier, dunque, ha attribuito il massimo riconoscimento al rosato pugliese, creatura del “non contadino” Dario Stefano, senatore della Repubblica, già assessore regionale all’Agricoltura, padre della legge sull’enoturismo e olioturismo.
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
Consorzio del Primitivo “Giallo” sul disciplinare e sull’imbottigliamento.
Continua a soffiare vento di tempesta? L’obbligo di realizzazione in zona tra i produttori del vino manduriano sarebbe “sparito” dagli atti finali. Nazareno DINOI Continua a soffiare vento di tempesta tra i produttori del Primitivo di Manduria. Dopo le inaspettate dimissioni avvenute subito dopo la nomina dei due presidenti, Francesco Delle Grottaglie e Francesco Filograno (in due non hanno retto più di tre mesi), e ancor prima la non ricandidatura dopo un solo mandato del presidente uscente Mauro Di Maggio, a creare scompiglio nel Consorzio di tutela del noto vitigno, è ora il giallo delle proposte per il nuovo disciplinare (lo strumento che detta le caratteristiche certe perché un vino Primitivo si possa definire tale), consegnate al Ministero per l’approvazione.
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
La sfida di Jermann: «Il Collio riunito sarebbe imbattibile».
Il celebre enologo e viticoltore rilancia la sua battaglia per cancellare i confini: «Ma gli sloveni fanno più squadra di noi» ambizioso, legittimo, lungimirante. Ma anche zeppo di incognite. È11 progetto per la candidatura del Collio-Brda (Cuei in lingua friulana), uno dei paradisi vitivinicoli d’Europa (circa 1.500 ettari a vigneto nel Collio e quasi 2.000 nel Brda soloveno, caratterizzati dall’unicità dei terrazzamenti su dolci gibbosità) a Patrimonio mondiale dell’Unesco. L’idea è decollata nel 2014 grazie alla partnership italo-slovena. Ora sta attendendo l’ultimo scatto di reni per andare in porto. Tuttavia – complice la pandemia – fa registrare una situazione di stallo burocratico-amministrativo, come conferma l’enologo ed agronomo Claudio Fabbro, uno degli estensori del progetto: «Abbiamo apportato le migliorie in base alle indicazioni dell’Unesco che ha esaminato la nostra documentazione – dichiara Fabbro – ma allo stato attuale siamo fermi».
Fonte: Corriere Imprese Nordest.
Aglianico Camerlengo …. La DIAGONALE 2009. Evoluzione e piacevolezza in vari formati…
Siamo in Basilicata alle pendici del vulcano Vulture e qui dimora uno dei vitigni più importanti d’Italia, l’Aglianico, da cui scaturisce un vino dal carattere deciso dal colore impenetrabile e, profumi che spaziano dai frutti neri alle spezie, ma soprattutto con un corredo tannico davvero importante.
Fonte: Luciano Pignataro.
I migliori vini di puglia del 2022.
Un evento esclusivo per celebrare le eccellenze della produzione enoica pugliese 2022 e l’impegno del comparto vitivinicolo regionale profuso in Italia e nel mondo. I migliori vini di Puglia e i produttori pugliesi vincitori dei “5 Grappoli Bibenda 2022” saranno premiati dalla Fondazione Italiana Sommelier di Puglia nella serata di gala in programma sabato 8 gennaio 2022 presso Masseria Traetta Exclusive ad Ostuni (Brindisi). Il conferimento del prestigioso riconoscimento sarà l’occasione per presentare ufficialmente alla stampa la nuova Guida BIBENDA 2022, alla presenza dei produttori vitivinicoli premiati, delle personalità del mondo istituzionale, della stampa specializzata e degli illustri ospiti.
Fonte: L’Adriatico.
VINO – Uzbekistan e Chianti più vicini per promuovere il prodotto toscano.
Una delegazione uzbeka in visita al Consorzio Vino Chianti, il direttore Bani: “Messe le basi per una proficua collaborazione”. Un festival dell’uva e un’Università dell’enologia: sono alcune delle iniziative per suggellare l’amicizia e la collaborazione tra Uzbekistan e Toscana, nel segno del vino Chianti.
Fonte: Toscana News.
I vini italiani più costosi del 2022: la classifica di Wine Searcher.
Wine Searcher, motore di ricerca dedicato al vino e in grado di raccogliere informazioni da più di 43.000 negozi sparsi in tutto il mondo, ha stilato la classifica dei vini italiani più costosi del 2022. Nelle prime posizioni figurano quelli della regione Piemonte, seguiti a ruota dalle bottiglie di vino più pregiate della Toscana.
Ecco le 10 bottiglie di vino più costose d’Italia nel 2022 secondo i dati raccolti tramite il proprio database da Wine Searcher:
1. Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno: 1.165 euro a bottiglia
2. Amarone della Valpolicella di Giuseppe Quintarelli: 1.117 euro a bottiglia
3. Brunello di Montalcino Riserva Case Basse di Gianfranco Soldera: 861 euro a bottiglia
4. Masseto: 833 euro a bottiglia
5. Barbaresco Crichet Paje di Roagna: 830 euro a bottiglia
6. Barolo Piè Franco di Cappellano: 789 euro a bottiglia
7. Barolo Riserva Pira: 690 euro a bottiglia
8. Refosco Colli Orientali del Friuli Calvari di Miani: 666 euro a bottiglia
9. Barolo Monvigliero G.B. Burlotto: 591 euro a bottiglia
10. Amarone della Valpolicella di Giuseppe Quintarelli: 586 euro a bottiglia.
Fonte: Investire Oggi.
Selezione completa dei migliori vini italiani 2021.
Come di consueto, alla pubblicazione di ciascuna delle mie selezioni divise per tipologia/categoria, segue la raccolta completa di tutte le liste dei migliori vini assaggiati negli ultimi 12 mesi, con l’auspicio di facilitarne la consultazione attingendo a un unico link (quello relativo a questo articolo) o scaricando gratuitamente i file che trovate qui sotto: PDF: https://drive.google.com/file/d/112_RnLEXDiFe2o0hihfPl54kNyK1Sn0L/view?usp=sharing
Fonte: Wine Blog Roll.
Il miglior vino anti-ageing secondo i dietologi: ecco di quale si tratta.
Sicuramente è sempre bene fare un uso moderato degli alcolici, ma è anche vero che a volte un bicchiere di vino può rivelarsi un’ottima scelta. Quando si parla di vino rosso, poi, i benefici sono parecchi. Il vino rosso è infatti in grado di aumentare gli acidi grassi omega-3, oltre a far bene al cuore. È inoltre in grado di ridurre le possibilità di diabete di tipo 2, di prevenire la cecità degenerativa e di proteggere il cervello dall’ictu
Fonte: Inran.it.
Gli amici, il vino, le motociclette: la Versilia piange Andrea Meniconi.
Il commercialista di 65 anni è morto dopo essere stato colpito da un malore: era anche un apprezzato sommelier. Con il solito gruppo di avventurosi motociclisti, in giro per l’Europa ad assaggiare vini pregiati e conoscere località sperdute.
Fonte: Il Tirreno.
Le disdette last minute e i danni all’agroalimentare, è allarme vino.
Le premesse su feste natalizie, cenone e veglioni di Capodanno erano già abbastanza chiare e fosche. La Coldiretti ha tirato le somme di un bilancio ‘nero’ che tocca non soltanto ristorazione e turismo, ma tutta la filiera agroalimentare. “La spesa degli italiani in bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi risulta pari nel 2021 a circa 60 miliardi di euro, in calo di oltre 20 miliardi- segnala il rapporto dell’organizzazione- rispetto a prima della pandemia nel 2019, nonostante l’aumento rispetto allo scorso anno”.
Fonte: Paese Italia Press.
L’ascesa del vino biologico: +60% di vendite in 3 anni.
Fino a qualche anno fa il vino biologico era quasi sconosciuto, e forse considerato anche un enorme rischio da parte dei produttori stessi, che devono rinunciare all’utilizzo di additivi chimici, a vantaggio della tutela dell’ambiente e della salute del consumatore, penalizzando a volte la quantità per mantenere la qualità dei vini.
Fonte: Siena News.
La nuova era del Grignolino.
“Non si adatta certamente alla brutalità del consumismo” scriveva Mario Soldati, “testabalorda, anarchico e individualista” lo apostrofava Luigi Veronelli. I due pionieri del racconto del vino italiano lo amavano entrambi, ma in un’epoca in cui la viticoltura stava facendo passi in avanti il Grignolino veniva considerato un vino non di immediata comprensione e peraltro di difficile produzione. Non veniva ritenuto capace di invecchiamento: “va bevuto giovane” sosteneva Veronelli, “sopporta male i viaggi” ribatteva Soldati. Oggi invece è tutta un’altra storia e per conoscerla bisogna attraversare le colline del Monferrato alessandrino e astigiano.
Fonte: Huffington Post.
STAMPA ESTERA
Cinq idées reçues sur le vin sans alcool.
Du vin qui n’en est plus? Du raisin fermenté? Un simple jus qui ne dit pas son nom”? La législation est pour beaucoup dans sa nature un peu brumeuse. Ophilk Neiman Ce n’est pas du vin A proprement parler… si. Pour être rigoureux, il faudrait parler de «boisson sans alcool à base de vin». Car, selon la réglementation française, un vin doit résulter de «la fermentation alcoolique complète ou partielle de raisin frais ou de jus de raisin frais», et doit contenir un volume minimal de 8,5 % d’alcool.
Fonte: Monde.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.