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Wine Idea presenta le news di lunedì 24 gennaio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Alessia Antinori «Le imprese familiari tengono, grazie a manifattura e Made in Italy. Pronti a correre più giovani alla guida» – Alessia Antinori «E ora largo ai giovani».
«Facciamoli rientrare dall’estero, ci daranno una visione internazionale L’alimentare è centrale» if aspetto «più difficile è trasmettere i valori», ma bisogna riuscire a farlo se si vuole che l’azienda continui nel tempo. «Nostro padre è ancora molto presente in azienda, noi passeremo da tre (lei e le sorelle Albiera e Allegra, ndr.) a sei nipoti. Dedico molto tempo a cercare di educare i figli e trasmettere loro i valori che ho appreso dai miei genitori». Messia Antinori è vicepresidente dell’azienda vinicola di famiglia che ha le sue radici nel 1385 ed è impegnata in prima persona nel complicato terreno che consente il passaggio da una generazione all’altra dell’impresa. Non a caso partecipa anche al gruppo internazionale Primum Familia e Vini che ha l’obiettivo di garantire la continuità dell’impresa familiare.
Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.
Un premio per chi continua il lavoro dei genitori.
L’iniziativa di Primum Familiae Vini Un premio per chi continua il lavoro dei genitori Un premio di 100 mila euro, interamente finanziato dalle 12 aziende che costituiscono l’associazione Primum Familiae Vini, nato perché le famiglie imprenditoriali — tutte, non solo quelle del vino — non si arrendano ma continuino il proprio lavoro. Tra gli associati alcune delle migliori cantine europee, italiane, francesi, portoghesi, spagnole, tedesche. «Nelle nostre regioni vediamo molte aziende vinicole familiari scomparire nel tempo. Questo è triste e spesso passa quasi inosservato, a parte talvolta la pubblicizzazione del prezzo — dice il presidente dell’associazione, Paul Symington.
Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.
Intervista a Riccardo Pasqua – Vini Pasqua con i rosati (e i social) si torna a correre.
Riccardo, terza generazione, ha puntato sulla moda dei rosé. «Le etichette premium crescono del 45%. Il web? Per svecchiare la comunicazione. Il brand Italia sempre più forte e globale» Da Verona partono ogni anno, verso 65 Paesi, 15 milioni di bottiglie, grazie ai 322 ettari di vigneti. II prodotto di punta resta l’Amarone di Luciano Ferraro Riccardo Pasqua, con la sua curata barba nera e un vocabolario per metà anglosassone, frutto degli anni vissuti negli Stati Uniti, è il volto nuovo delle Cantine Pasqua. Dal 2015 è l’amministratore delegato dell’azienda di famiglia. Al suo fianco il fratello Alessandro e il padre Umberto. Sta trasformando la cantina nata nel 1925 dai nonni di origine pugliese emigrati a Verona, in un motore di innovazione nella Valpolicella. Dalla sede di Verona partono ogni anno verso 65 Paesi 15 milioni di bottiglie, grazie ai 322 ettari di vigneti in sette zone diverse.
Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.
Guida Vinibuoni premia un vino locale.
L’Aglianico del Tabumo Docg Riserva Limiti 2011 della cantina Torre dei Chiusi di Domenico Pulcino di Torrecuso ha ottenuto il massimo riconoscimento, la Corona, da parte delle commissioni della guida Vinibuoni d’Italia 2022 nelle Finali Nazionali. Si tratta di un motivo di orgoglio e di un altro importantissimo premio per i vini del Tabumo a dimostrazione dell’altissima qualità raggiunta dalle produzioni territoriali. L’ambito premio è riportato nella guida Vinibuoni d’Italia 2022 del Touring Club italiano. Ancora una volta Torrecuso è sul podio delle eccellenze anche grazie alla cantina “Torre dei Chiusi”, insignita di importanti premi che valorizzano ed esaltano tutto il territorio del Tabumo e promuovono la qualità dei vini.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
Cantina “Terre” in crisi: lista unica per ricucire lo strappo tra soci – Terre d’Oltrepo, dopo la sfiducia si tenta la strada della lista unica.
Una lista unica da presentare alle elezioni per il rinnovo del cda della cantina Terre d’Oltrepo di Broni, dopo la sfiducia alla dirigenza votata dai soci nell’assemblea di venerdì scorso. Oggi ultima riunione del consiglio presieduto da Giorgi. Soci prima dell’ultima assemblea Terre d’Oltrepo, dopo la sfiducia si tenta la strada della lista unica Il Cda battuto dai dissidenti vuol restare in carica fino alle elezioni, ma non tutti sono d’accordo: «Spetta al collegio sindacale convocare d’urgenza l’assemblea» BRONI con 310 voti con 153, che gli garantirebbero già la vittoria. Si lavora ad una lista unica da presentare alle elezioni per il rinnovo del cda della cantina Terre d’Oltrepo di Broni, dopo la sfiducia alla dirigenza votata con una maggioranza schiacciante dai soci nel corso dell’assemblea di venerdì scorso.
Fonte: Provincia – Pavese.
Tour del Consorzio le degustazioni con operatori Usa.
Il Consorzio tutela vini Oltrepo Pavese sbarca negli Stati Uniti per un tour promozionale insieme a Slow Food. La prima tappa dello “Slow Wine Tour” sarà oggi a San Francisco, le altre saranno a Seattle (25 gennaio), Austin (27 gennaio), Miami (31 gennaio), New York (2 febbraio). Sono una ventina le aziende oltrepadane selezionate per questi eventi e sono importate negli Usa, alcune in tutti altre solo in alcuni Stati. Ogni tappa è rivolta esclusivamente a importatori, distributori, giornalisti, sommelier, agenti, enotecari, ristoratori ed è dedicata sia a chi è alla ricerca di un importatore, sia alle aziende già presenti nel mercato statunitense, ma che hanno necessità di promuoversi in enoteche, ristoranti, stampa; solo a New York è prevista una sessione consumatori per le aziende già importate.
Fonte: Provincia – Pavese.
“Non voglio solo comprare, ma essere un langarolo docg” – Barolo, cantine, nocciole e cioccolato «Voglio diventare un langarolo docg».
Negozi, fabbriche e cantine di Barolo Riccardo Illy si racconta alla tavola del suo Piemonte. Barolo, cantine, nocciole e cioccolato «Voglio diventare un langarolo docg» Dopo Agrimontana e Domori, arriva il vino. L’imprenditore triestino ha firmato una lettera d’intenti per acquisire un’etichetta piemontese (Manzone di Monforte) di Christian Benna. IL 1 grandi amori come le grandi rivoluzioni spesso nascono a tavola; nel caso di Riccardo Illy, l’imprenditore triestino che più triestino non si può, ex sindaco della città giuliana, già governatore del Friuli Venezia Giulia, patron di Illy Caffè, la doppia scintilla è scoccata proprio In Piemonte. Prima l’amore con Rossana Bettini, «esperta giornalista enog-astronomica e formatrice di sommelier, che ha vissuto a Caluso, terra dell’Erbaluce, e che è diventata mia moglie».
Fonte: L’Economia del Corriere Nord Ovest.
Un mini corso alla scoperta dei vini «Presentiamo le nostre eccellenze».
Organizzato dall’Onav e dall’Enoteca regionale Un mini corso alla scoperta dei vini «Presentiamo le nostre eccellenze». Si chiama “Quattro passi nel vino” ed è il corso di quattro serate per una panoramica sul mondo del vino e per imparare a conoscere e degustare le principali tipologie. E organizzato dall’Onav di Alessandria e dall’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato, che ospiterà le lezioni. Il primo incontro è in programma oggi dalle ore 20.30 sul tema “Noi e il vino: un rapporto con i sensi e con la mente”. I131 gennaio si tornerà in Enoteca per la serata dal titolo “Il vino bianco fra storia ed attualità”, i17 febbraio il tema sarà “Nei vini rossi la prova della biodiversità”.
Fonte, Secolo XIX Basso Piemonte.
La Svizzera conquistata dal vino bio di Passarini.
L’azienda di Legnago allarga la sua rete commerciale estera La Svizzera conquistata dal vino bio di Passarini Esordio nella guida Bibenda con quattro etichette •• Sviluppi internazionali e inserimento in una guida specializzata per la Cantina Passarini di Legnago. L’impresa agricola ha iniziato a esportare in Svizzera i propri vini, legati a una produzione esclusivamente biologica. «La nostra rete commerciale, nella quale il mercato italiano rimane il più importante, ha aggiunto nuovi tasselli», racconta Gianfranco Passarini che, insieme con la moglie Annalisa e il padre Luigi, guida la cantina fondata nel 1917 dal nonno, «Abbiamo iniziato ad esportare in Svizzera a fine 2021, grazie alla collaborazione con il portale Winemaker.com.
Fonte: Arena.
Messa in scena viaggio nel vino (fuori schema) in tre atti.
Si chiama “Messa in scena. I luoghi e le vigne, i vini e le persone”. Non è uno spettacolo teatrale ma potrebbe diventarlo. Lo organizza “Vino Vero”, in fondamenta della Misericordia, a Venezia, un nome che è un manifesto della filosofia che – dal 2014, annodi fondazione – anima i soci, facilmente intuibile dal fatto che qui non si servono spritz. Una scelta apparsa a suo tempo suicida e che invece è stata vincente, perché VinoVero, con la sua intransigente dedizione al vino naturale ha conquistato una clientela affezionata, riuscendo perfino a sconfinare in Portogallo, dove a Lisbona, esiste la versione lusitana dell’enoteca.
Fonte: Gazzettino.
Entro il 2025 l’e-commerce di vino aumenterà del 66%.
L’Iwsr segnala tra i mercati più performanti quello degli Stati Uniti, per i quali l’istituto prevede un tasso di crescita annuo pari al 20%. Nei prossimi quattro anni, cioè entro il 2025, il giro d’affari complessivo dell’e-commerce del vino e delle bevande alcoliche dovrebbe raggiungere i 42 miliardi di dollari, con un incremento del 66%. È la proiezione che fa l’Iwsr, l’istituto londinese di ricerche di mercato di settore che conferma il trend positivo del prodotto in questa particolare congiuntura economica contrassegnata dal dilagare della pandemia da Covid-19 e dalla sua variante Omicron.
Fonte: AGI.
Vino, ecco quali sono i più cercati sul web.
Wine searcher, portale di riferimento per gli appassionati di vino, ha pubblicato una classifica (la «Top 100 Most Searched-For Wines») con le 100 bottiglie più cercate dell’ultimo mese. Sette sono italiane (sei toscane e una piemontese) ecco quelle inserite in graduatoria. Wine searcher, portale di riferimento per gli appassionati di vino, ha pubblicato una classifica (la «Top 100 Most Searched-For Wines») con le 100 bottiglie più cercate dell’ultimo mese. Sette sono italiane (sei toscane e una piemontese) ecco quelle inserite in graduatoria.
Fonte: Corriere della Sera.
Vino: in Italia un giro d’affari da 14,2 miliardi, ma c’è chi fa meglio di noi.
L’Italia ha un mercato del vino sicuramente interessante da un punto di vista economico, eppure Francia e Regno Unito fanno meglio di noi. Il giro d’affari del vino italiano ammonta a 14,2 miliardi di euro: una cifra notevole, ma a ben guardare neanche troppo, se si considera quanto il settore sia strategico per il nostro Paese. A fare meglio di noi, infatti, c’è la Francia (20,7 miliardi) – competitor che potevamo aspettarci di trovare – ma anche il Regno Unito (15,8 miliardi).
Fonte: Dissapore.
Vino in crisi nera: da Natale ordini azzerati.
Filiera con ristoranti e bar «congelata» anche causa della risalita dei contagi. Lotta sui costi. In Emilia-Romagna «le aziende legate al canale Horeca, non ricevono ordini da Natale. Il 20% almeno delle cantine di dimensioni medio-grandi, che vendono nella gdo, non rientrano più nei costi per via del blocco dei listini e restano tagliate fuori dal mercato, ma il bilancio si profila comunque amaro per tutto il segmento», Quindi «serve liquidità alle imprese del vino, si rischia la paralisi».
Fonte: Corriere Bologna.
Vino argentino, export record nel 2021: Malbec e Cabernet trainano il settore.
l vino argentino si fregia di un ulteriore momento di affermazione sul mercato mondiale: nel 2021, forte delle tipologie Malbec e Cabernet, l’export ha segnato un nuovo record. Il livello più alto è stato raggiunto dai vini imbottigliati con un valore totale esportato di 817 milioni di dollari, superando il precedente primato del 2012 quando si sono raggiunti i 786 milioni di dollari. Sommando i vini sfusi si supera il miliardo di dollari, che non accadeva dal 2013.
Fonte: Gaucho News.
Il mercato del vino in Italia vale 14,2 Mld €: in crescita l’e-commerce che pesa già per il 4%.
E’ una foto tutta a colori quella del mercato del mercato mondiale delle bevande alcoliche che, con i suoi cinque segmenti – vino, superalcolici, birra, sidro, ready to drink – raggiunge un valore di 1.317 miliardi di euro per un tasso medio annuo di crescita stimato su 5 anni (2020-2025) del 5,5%. Un settore in rapidissima ascesa e sempre più diversificato tra soluzioni d’acquisto in-store e online. A trainare è la birra (42% del totale del mercato mondiale), seguita dai superalcolici (35%) e dal vino (20%). Ready-to-drink e sidri si posizionano invece a fondo classifica, con percentuali rispettivamente del 2% e 1%.
Fonte: Beverfood.coml.
Luca Gardini, star del vino: l’Italia è al top ma comunica male le proprie eccellenze.
Il vino è allegria e condivisione. E l’Italia, quanto a qualità delle produzioni, non è seconda a nessuno. Eppure comunica male il mondo del vino. Parola di Luca Gardini, miglior sommelier del mondo, che dice: «Il vino ha riconoscibilità, ha impronta stilistica, rappresenta un territorio. E questo va raccontato».
Fonte: Il Tirreno.
Quell’ostilità tutta romagnola per il mondo del vino.
Dai tempi bui del Regno d’Italia alla “svolta” di Gioacchino Rasponi, fino alle accuse di Nullo Baldini: gli ostacoli che hanno dovuto superare i vignaioli locali prima di raggiungere grandi risultati. Il primo salto temporale ci riporta al 1958 per ascoltare una relazione di Nullo Baldini, professore esperto di enologia che a Forlì, nel corso dell’evento “Valorizzazione dei vini del forlivese attraverso la cooperazione enologica” accusa un atteggiamento troppo approssimativo e antiquato dei romagnoli. Per questo motivo in Romagna come in Emilia, asseriva: «[…] ci sono vinacci aspri e pesanti». In quel periodo in Romagna si usavano ancora i bigonci per i travasi anziché le pompe e si pigiava coi piedi uva e raspo.
Fonte: Ravenna&Dintorni.
Enoturismo, da Tenuta Cavalier Pepe quattro speciali degustazioni in cantina.
Si arricchisce l’offerta enologica per i winelovers più appassionati. Tenuta Cavalier Pepe, eccellenza dell’enoturismo in Irpinia, ha creato quattro nuove opzioni per le degustazioni in cantina. La struttura consente agli ospiti di seguire il ciclo di produzione delle uve dei vigneti circostanti e l’intero processo di vinificazione, offrendo la possibilità di degustazioni guidate e di abbinamenti cibo-vino, direttamente in Cantina o presso il Ristorante della Tenuta. Le visite ai vigneti ed in cantina sono possibili dal lunedì alla domenica.
Fonte: AvellinoToday.
Vino: meno plastica in vigna e cantina, svolta green in E-R.
Il vino emiliano-romagnolo sempre più “green”. Merito anche di “Vivi Plastic Free”, progetto presentato da Ri.nova, società specializzata nella ricerca scientifica in ambito agroalimentare di Cesena (Fc), in collaborazione con l’Università di Modena, Cantine Riunite&Civ Caviro, Terre Cevico, oltre a diverse aziende agricole nel territorio regionale, Irecoop, Sabiomaterials e l’Associazione il Ventaglio di Orav. Un progetto ambizioso che punta a ridurre la presenza di plastica nel vigneto e in cantina fino al 60%, sostituendola con nuovi materiali ricavati dagli scarti della produzione vitivinicola. “Nella filiera vitivinicola la plastica convenzionale viene utilizzata principalmente per la produzione di tappi per la chiusura di vini e per la realizzazione di legacci da utilizzare sulle viti in fase di allevamento, potatura e nel caso di innesti – spiega Giovanni Nigro, responsabile di progetto per Ri.Nova -: col progetto “Vivi Plastic Free” vogliamo più che dimezzare l’utilizzo di questo materiale, sostituendolo con un biofiller, un nuovo prodotto sostenibile da un punto di vista ambientale ed economico, creato dagli scarti della produzione vitivinicola e che può essere trasformato attraverso un processo replicabile su scala industriale”.
Fonte: Giornale di Sicilia.
Migliori vini d’Italia 2022 regione per regione secondo la nuova guida di Vinibuoni d’Italia.
Classifica migliori vini d’Italia 2022 secondo la guida Vinibuoni d’Italia del Touring Club Italiano. La nuova guida Vinibuoni d’Italia 2022 del Touring Club Italiano ha stilato la lista dei migliori vini italiani regione per regione. La cantina migliore in assoluto è Poggio di Sotto, appartenente al gruppo Collemassari di Claudio Tipa, premiata con ben tre vini diversi: il Brunello di Montalcino Docg 2016, il Rosso di Montalcino Doc 2018 e il Brunello di Montalcino Docg Riserva 2015.
Fonte: Investire Oggi.
Cantine Europa: acque agitate. Una visita della Finanza, dimissioni nel Cda.
Acque agitate alle Cantine Europa di Petrosino. Si tratta di una delle più grandi realtà economiche del territorio, che nel 2020 ha dichiarato un fatturato di 18.108.059 euro e raccoglie più di 2000 soci che conferiscono le loro uve, principalmente nei territori di Marsala, Petrosino, Salemi. Proprio durante l’ultima assemblea dei soci, del 29 Dicembre scorso, alla presenza del notaio Salvatore Lombardo, il bilancio è stato approvato, ma non senza polemiche che hanno portato anche a delle dimissioni all’interno del Consiglio di Amministrazione della cantina.
Fonte: Tp24.it.
Nals Margreid presenta tre delle sue Private Rarities.
La cantina Nals Margreid e la seconda edizione delle sue Private Rarities: tre eccellenze per iniziare il nuovo anno all’insegna dell’unicità. Una selezione di vini di prima scelta, custoditi in piccole quantità nelle cantine riservate di Nals Margreid e presentati in un formato da collezione; vini che per annata e per vitigno riassumono al meglio l’altissima qualità delle proposte della cantina e l’eccezionalità dei suoi terroir. Sirmian, il Pinot Bianco annata 2014, Baron Salvadori Chardonnay Riserva annata 2012 e Punggl Pinot Grigio 2013, questi i tre vitigni scelti dell’enologo Harald Schraffl che li ritiene certamente i più rappresentativi per la cantina.
Fonte: Corriere Nazionalea.
STAMPA ESTERA
Ronda exprime sus viñedos con exito.
Dos décadas después de la creación de la Do Sierras de Málaga, sus vinos se consolidan apoyándose en la Costa del Sol 23 bodegas venden medio millón de botellas y facturan 20 millones de euros La proximidad de Marbella y la población foránea han estimulado el consumo. Con la ayuda de Carlos Falcó, marqués de Griñón, el príncipe Alfonso de Hohenlohe plantó 15 hectáreas de viñedos en Ronda (Málaga, 33.877 habitantes) a principios de los años ochenta, cuando parecía una extravagancia insensata en terreno baldío. Por aquel entonces, otro alemán, Friedrich Schatz, viajó con el mismo objetivo. Encontró su paraíso en las tres hectáreas de una finca, La Sanguijuela, “con las condiciones perfectas”, como recuerda Schatz con deje andaluz ya en su acento mientras pasea 40 años después por esa misma tierra que era todo menos estéril.
Fonte: Pais.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.