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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 6 febbraio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Parigi (e Roma) alla guerra del vino in Ue.
L’algoritmo non beve. Nemmeno Borgogna J o Champagne, anche se è stato creato da un gruppo di astemi anonimi di un’università francese. L’algoritmo non beve ma fa lo stesso un sacco di danni, nella sua concezione matematica dell’alimentazione che non tiene conto di fattori come la tradizione, la cultura, la socialità. Triste il mondo che ha bisogno di funzioni aritmetiche. Parliamo di Nutri-score, uno sistema di etichettatura dei prodotti alimentari che consente al consumatore di riconoscere a vista d’occhio i prodotti più o meno sani sulla base di un semaforo: il verde è A e indica un super food; il rosso è E e indica un cibo da evitare. In mezzo varie sfumature cromo alfabetiche. Poi c’è lo stigma della F, che è nera ed è applicata erga omnes a tutte le bevande alcoliche, senza distinzioni. Il fatto è che Nutri-score è tra i candidati a essere adottato come sistema di etichettatura obbligatoria per i 27 Paesi dell’Ue entro la fine del 2022.
Fonte: Giornale.
Intervista a Gabriele Gorelli – «Vermentini e Prosecco fanno faville».
Vini su misura, sullo stile dei Pinot Noir: fatti per piacere a un consumatore che non vuole più muscoli nel calice ma appunto succo, frutto, profumi. Con due flash particolari: la buona corsa dei bianchi, e d’altro canto un’Italia che cresce nel mondo dei ‘fine wines’, l’alta gamma per super collezionisti. La vede così Gabriele Gorelli (foto), 37 anni, da Montalcino, una vita nel Brunello che produceva il nonno, poi il corso da sommelier e il grande traguardo: primo italiano tra i Master of Wine, i 418 produttori, commercianti, giornalisti, opinion leader, market influencer che sono un po’ i ‘templari’ del vino mondiale. Che sensazione dà? «Una condizione e un punto di osservazione di privilegio, rapporti amicali che facilitano tante questioni. Senti di avere più autorevolezza, con il mondo del trade e con i giornalisti.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Vigneti, 500 ettari per la Toscana.
Sono stati definiti i criteri, la quota di superficie massima richiedibile e quella di superficie minima garantita per il rilascio delle autorizzazioni per i nuovi impianti viticoli da realizzare in Toscana nel 2022. Seicento sono gli ettari di superficie garantita ai viticoltori toscani sui quasi 7000 previsti a livello nazionale. A partire dal 15 febbraio e fino al 31 marzo 2022 tutti i soggetti interessati potranno presentare dunque le richieste di concessione delle autorizzazioni per impiantare nuovi vigneti.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Bottiglie di lusso da collezione il nuovo fronte degli investimenti Oeno Group: «Cresce il Made in Italy».
II mercato del vino è uno dei più iconici settori economici a livello internazionale e attrae investitori da ogni parte del mondo, puntando su prodotti unici, capaci di promettere un ritorno economico sicuro. In questo l’Italia ha guadagnato un ruolo di tutto rispetto soprattutto negli ultimi tre anni con investimenti importanti. Oeno Group, gruppo internazionale leader nel settore degli investimenti del fine wine, con sedi a Londra, Bordeaux, New York, Madrid, Monaco e in Toscana, ha scelto Gabriele Gorelli, primo Master of Wine italiano, come Brand Ambassador. «L’Italia continua ad affermarsi come uno dei mercati più forti a livello mondiale. Dopo la più che positiva performance registrata nel 2021, consumatori e collezionisti di tutto il mondo hanno iniziato a percepire l’eccezionale valore del Made in Italy», dice Ashley Ling, Head of Europe di Oeno Group. In dieci anni l’Italia è passata dal detenere 1’1% di tutto il mercato secondario a quote odierne di 15-16%, come confermano i risultati riportati dal Liv-Ex (London International Vintners Exchange) piattaforma di riferimento del mercato del fine wine.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
L’inventore del Nutriscore vuole imporre il bollino nero al vino.
Progetto per catalogare tutti gli alcolici con l’etichetta «F», la peggiore in assoluto. È il cigno nero del vino. Gian Marco Centinaio, sottosegretario agricolo della Lega e Luigi Scordamaglia (Filiera Italia) hanno già cominciato a dargli metaforicamente la caccia al grido di «non passerà». Ma la faccenda è seria e ha il profilo neppure troppo simpatico di monsiuer Serge Hercberg, non a caso epidemiologo, che vuole salvare il mondo con il Nutriscore, la famigerata etichetta a semaforo che entusiasma la big pharma della tavola, ma piace troppo a troppi governi europei con Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione, che la vorrebbe obbligatoria. Ora al semaforo si aggiunge un bollino nero (dell’infamia?) che mette al bando, come ha cinguettato Hercberg, «tutte le bevande alcoliche; vanno contrassegnate da una F nera riservata esclusivamente alle bevande che contengono alcol anche in piccole quantità».
Fonte: La Verita’.
L’inventore del Nutriscore vuole punire anche il vino.
II francese Hercberg propone di inserire una grande F nera in etichetta se l’alcol supera l’1%. Scordamaglia (Filiera Italia): «Inaccettabile». Mentre la Commissione europea vuole azzerare tutti i contributi per la promozione del vino, dalla Francia arriva una proposta capace di mettere in crisi l’intero settore enologico, uno dei fiori all’occhiello del made in Italy alimentare. Serge Hercberg, l’epidemiologo francese cui si deve l’invenzione del Nutriscore, propone ora una ulteriore stretta sull’applicazione dell’etichetta a semaforo. In un post su Twitter appena pubblicato suggerisce di inserire una grande lettera “F” nera su tutte le bevande «che contengano alcol, anche in piccola quantità». Un’operazione che, dietro il solito paravento salutistico, si risolve nell’ennesimo attacco al vino, uno dei prodotti di punta della nostra dieta. «II warning sul vino finisce per diventare uno strumento utile a condizionare le scelte di consumo delle persone, ritenendo che siano impreparate», conferma a Libero Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, l’alleanza fra i produttori del vero made in Italy alimentare. «Mentre gli italiani, insieme ai giapponesi, sono i più longevi al mondo», ha risposto Scordamaglia al tweet di Hercberg, «se una parte della popolazione dell’Europa settentrionale non conosce la differenza fra il consumo e l’abuso di alcol, educhiamola.
Fonte: Libero Quotidiano
Valgono tuttora i diritti d’impianto del 2021 e 2022.
Fare il vitivinicoltore, oggi, significa ancora doversi divincolare tra mille burocrazie e non sempre l’accesso alle informazioni è così agevole per tutti, con il rischio d’incappare in brutte sorprese. A tenere con il fiato sospeso un mondo del vino a caccia di ripartenza è oggi il tema dei diritti d’impianto e di reimpianto. Per fortuna arrivano buone notizie. Ecco cosa succederà a chi non ha utilizzato in pieno i diritti nel 2020 e nel 2021: niente sanzioni e soprattutto possibilità di esercitare i diritti richiesti entro il 31 dicembre 2022. E quanto spiega l’Agea nella circolare del 24 gennaio “Proroghe a seguito dell’emergenza Covid-19: autorizzazioni di nuovo impianto e reimpianto e autorizzazioni al reimpianto anticipato in scadenza nel 2020 e 2021”, a firma della direttrice dell’area coordinamento, Silvia Lorenzini.
Fonte: Libero Quotidiano.
Vino, scontro a Bruxelles sul «cancer Plan» Il bollino nero rischia di penalizzare il settore.
IL CONSUMO DI ALCOL RITENUTO NOCIVO INDIPENDENTEMENTE DALLE QUANTITA LA RIVOLTA DEI PRODUTTORI EUROPEI IL CASO ROMA. Resta solo questa settimana per provare a sventare un pesantissimo, attacco al consumo di vino e all’economia. Martedì 15 l’Assemblea plenaria del Parlamento Europeo voterà la bozza del Cancer Plan già approvata a dicembre. Se passasse così com’è – il vino fa male alla salute, procura il cancro, non c’è consumo di alcol senza rischi per la salute – per l’enologia italiana sarebbe un dramma, perché i Paesi membri potrebbero adottare pesanti restrizioni: etichette con alert sanitari; divieto di pubblicità; divieto di sponsorizzazione di eventi sportivi; aumento della tassazione; revisione della politica di promozione.
Fonte, Messaggero.
Fonte: Resto del Carlino Cesena.
Cinque milioni di cibi e vini invenduti.
David Granieri Coldiretti Lazio Coldiretti Cinque milioni di cibi e vini invenduti • Devastanti le conseguenze delle chiusure e delle restrizioni imposte alla ristorazione per contenere i contagi da Covid -19, con quasi 5 milioni di cibi evini invenduti solo nel 2021 nella Penisola. È il bilancio che emerge da un’analisi di Coldiretti nel tracciare le ripercussioni sull’intera filiera agroalimentare Made in Italy, rispetto al periodo pre-pandemia.
Fonte: Ciociaria Oggi.
Le bollicine del Franciacorta dalle note floreali e speziate.
Riconoscimento importante per la Ronco Calino di Paolo Radici e Lara Imberti. L’indagine Agricolturaioo, reati77ata da Reale Mutua con Confagricoltura (per oltre 2.000 aziende valutate), ha infatti assegnato il premio speciale «Qualità del lavoro e occupazione dei giovani». Alziamo il calice dopo avervi versato il Franciacorta Nature (quindi a dosaggio zero) millesimato 2016. Bolla finissima; profumi delicati, raffinati, floreali più che fruttati (un tocco di spezie dolci); il sorso è teso, vibrante, succoso. Davvero molto, molto ben fatto. Franciacorta Docg Nature 2016 Ronco Calino Via Fenice 45, Torbiato Adro (BS) Prezzo 30 euro Parere * * Rapporto prezzo/qualità.
Fonte: Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.
“Es” il miglior rosso d’Italia Fino premiato dalle guide.
Il miglior vino rosso d’Italia è l’annata 2019 di Es, Primitivo di Manduria Igt di Gianfranco Fino. Lo ha stabilito la prestigiosa classifica di Gentlemen, il magazine di Class editori che ogni anno fa la media dei punteggi raccolti dalle etichette in ciascuna delle guide italiane più prestigiose: I Vini di Veronelli, Vini d’Italia del Gambero Rosso, Vitae dell’Associazione Italiana Sommelier, Bibenda della Fondazione Italiana Sommelier, Guida Essenziale ai Vini d’Italia, Annuario dei migliori vini italiani. «Questa è la quinta volta che primeggiamo nella classifica — commenta Simona Natale, che con il marito produce produttrice il pregiato rosso —. E accaduto anche con le annate 2009, 2010, 2011 e 2016. Quella del 2019 è stata formidabile, ce ne siamo accorti subito. Non abbiamo incontrato alcuna difficoltà nel processo di produzione e ne è venuto fuori un vino con un naso elegantissimo e un equilibrio particolare. Ci sono delle annate che nascono nobili e questa è una di quelle».
Fonte: L’Edicola del Sud Taranto.
Graticciaia 1986-2016: 30 vendemmie di storia.
30 vendemmie di storia per un vino icona che ha nobilitato il “negroamaro”. Era il 1986 quando uscì la prima annata di Graticciaia. Grazie all’intuizione di puntare sulla tecnica antica dell’appassimento a scopi di conservazione, pratica quest’ultima impiegata dai contadini salentini, è emersa la vera essenza del vitigno negroamaro, così complesso e versatile allo stesso tempo. Nella Tenuta lore in San Pancrazio Salentino si trova il vigneto Caragnuli; rappresenta una vera rarità poiché risulta accatastato nel 1955, anche se le sue origini, data la morfologia dell’impianto, risalgono quasi certamente ad un periodo antecedente (1930-1935 c.a.). La resa per ettaro è molto bassa (40 Q.li/Ha. circa) e da qui si raccolgono con cura le uve destinate al Graticciaia. Dopo una selezione attenta dei grappoli, le uve giunte a maturazione tecnologica avanzata, sono lasciate appassire sui graticci delle terrazze di Castel Serra nova, la masseria fortificata di famiglia.
Fonte: Salento in tasca.
Ultimi giorni per iscriveri ai corsi sul vino Ais.
Ultimi giorni per iscriversi ai corsi avviati dall’ Associazione Italiana Sommelier, per apprezzare al meglio il gusto di un buon bicchiere di vino, da sorseggiare con calma, in compagnia o per apprezzare i racconti animati dalla passione e dell’impegno che c’è dietro ad ogni singola bottiglia di vino. Il lavoro di tantissime persone che per 365 giorni l’anno si occupano di tutte le singole fasi che animano la vita di campagna fino a giungere al prodotto finito. Ogni buon vino nasce proprio sul ceppo, dove le pratiche agronomiche sono tantissime e richiedono tempo e grande passione. Un impegno raccontato nel corso delle attività didattiche dell’Associazione Italiana Sommelier, delegazione di Lecce guidata da Amedeo Pasquino, che vengono proposti ogni anno con grande successo di pubblico e critica. Si riparte martedì 15 febbraio al Grand Hotel Tiziano di Lecce.
Fonte: Salento in tasca.
Quando la tecnologia rispolvera la tradizione.
Nasce “Vigneron.wine”, startup innovativa specializzata nella tracciabilità di filiera dei processi di affinamento e nella selezione e vendita di vino on line. La cultura del vino non transita soltanto dalla smania di accaparrarsi un’etichetta, ma di seguirne il percorso anche dopo che si è acquistato. Da un’idea innovativa, sempre legata all’importanza del nettare di Bacco, nasce “Vigneron.wine”, la startup innovativa nata nel 2019 da un’idea tutta lucchese (con base operativa a Massarosa) dall’idea dei fratelli Eleonora (Ceo) e Michael Tirrito (fondatore) con David Pieroni (wine ambassador), specializzata nella tracciabilità di filiera dei processi di affinamento e nella selezione e vendita di vino on line. Ma gli ideatori non lasciano che tutto questo possa essere ricondotto “solo” ad una cosa: che non si chiami e-commerce, raccomandano, perché quello che propongono, è ascrivibile a un percorso al quale ci si deve fidare: e affidare.
Fonte: Nazione Lucca.
Cantine aperte, ecco dove Al via il calendario delle visite ai colli e alla Strada del Prosecco.
Iniziative, percorsi, proposte per l’enoturista che non cerca solo il vino «Sono attesi almeno 150 mila arrivi all’anno con ricadute a 360 gradi» Cantine aperte, ecco dove Al via il calendario delle visite ai colli e alla Strada del Prosecco. Cantine aperte tutti i giorni per il turista che arriverà da ogni parte del mondo. Il calendario è stato pubblicato da Visit Cantina, specificando data, orari, numeri di telefono, referenti. L’appassionato, infatti, può trovare anche delle guide che fanno apprezzare i vini, oltre al sito. Ma le prenotazioni sono già così numerose che il Patrimonio dell’Umanità Unesco si è ampliato virtualmente: dalle colline del Conegliano Valdobbiadene Docg e Cartizze Docg in primis, al Bianco e Rosso dei Colli di Conegliano Docg, ai ricercati passiti Docg Refrontolo e Torchiato di Fregona e all’autoctono Verdiso Igt. L’organizzazione, fra l’altro, è iscritta nel Registro Nazionale del paesaggio rurale storico. A firmare l’iniziativa è la Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene, costituitasi nel 2003: è l’erede della Strada del Vino Bianco, inaugurata nel lontano 1966, prima arteria enologica italiana. Il percorso è lungo ben 90 chilometri. Sarà presto affiancato, per una parte, dal Sentiero Unesco, lungo 50 km, tra Vidor e Vittorio Veneto, da farsi a piedi. Secondo gli Iat di Vadobbiadene, Conegliano e Vittorio Veneto sono già numerose la manifestazione d’interesse, perfino dalla Cina, da parte di operatori interessati a visitare il territorio.
Fonte: Tribuna Treviso.
L’etichetta del vino più bella la scelgono i consumatori, nei “Wine Label Awards”.
Al via il nuovo concorso firmato dall’e-commerce “Winelivery” e dalla storica rivista “Civiltà del Bere”. Le etichette del vino sono migliaia e miglia, classiche e innovative, semplici o di design estremo, didascaliche o emozionali, e di diversi materiali. E se è evidente che in scaffali (fisici e on line) sempre più affollati anche “la veste” di una bottiglia conta, oltre alla sua qualità, è importante capire quali sono quelle che funzionano di più. E se già esistono alcuni concorsi dedicati alla tematica, dove a dare i verdetti sono “gli esperti” e gli addetti ai lavori, ora la palla passa ai consumatori, con la prima edizione del “Wine Label Awards”, concorso, si legge in una nota, che “nasce da un’idea di Winelivery, l’app che consegna vini, birre e drink in 30 minuti alla temperatura perfetta e “Civiltà del Bere” , la rivista che dal 1974 promuove la cultura enologica e gastronomica in Italia”.
Fonte: WineNews.
Parigi (e Roma) alla guerra del vino in Ue.
L’algoritmo non beve. Nemmeno Borgogna o Champagne, anche se è stato creato da un gruppo di astemi anonimi di un’università francese. L’algoritmo non beve ma fa lo stesso un sacco di danni, nella sua concezione matematica dell’alimentazione che non tiene conto di fattori come la tradizione, la cultura, la socialità. Triste il mondo che ha bisogno di funzioni aritmetiche. Parliamo di Nutri-score, uno sistema di etichettatura dei prodotti alimentari che consente al consumatore di riconoscere a vista d’occhio i prodotti più o meno sani sulla base di un semaforo: il verde è A e indica un superfood; il rosso è E e indica un cibo da evitare. In mezzo varie sfumature cromoalfabetiche. Poi c’è lo stigma della F, che è nera ed è applicata erga omnes a tutte le bevande alcoliche, senza distinzioni.
Fonte: Il Giornale.
Vino, dal 15 febbraio si può richiedere l’autorizzazione per impiantare nuovi vigneti.
Seicento sono gli ettari di superficie garantita ai viticoltori toscani sui quasi 7000 previsti a livello nazionale. Sono stai appena definiti i criteri, la quota di superficie massima richiedibile e quella di superficie minima garantita per il rilascio delle autorizzazioni per i nuovi impianti viticoli da realizzare in Toscana nel 2022. Seicento sono gli ettari di superficie garantita ai viticoltori toscani sui quasi 7000 previsti a livello nazionale. A partire dal 15 febbraio e fino al 31 marzo 2022 tutti i soggetti interessati potranno presentare dunque le richieste di concessione delle autorizzazioni per impiantare nuovi vigneti.
Fonte: Arezzo Notizie.
Nutriscore boccia anche il vino. L’Italia insorge: serve un chiarimento.
Il sistema di etichettatura a semaforo ideato in Francia mette all’indice tutte le bevande alcoliche. Confagricoltura: continua l’attacco alla dieta mediterranea. I prodotti made in Italy ancora una volta nella lista nera di Nutriscore, il sistema di etichette “salutari” francesi che ha messo nel mirino, come prodotti considerati nocivi, tutti gli alcolici compresi il vino e la birra. L’etichetta ideata in Francia uilizza l’immagine di un semaforo, assegna un colore, e dunque un “via libera” o meno, ad ogni alimento in base al livello di zuccheri, grassi e sale, calcolati su una base di riferimento di 100 grammi di prodotto. Un sistema adottato già da diversi Paesi e che penalizza formaggi, carne, l’olio d’oliva e appunto il vino. Nato come logo informativo nel 2014 messo a punto da ricercatori indipendenti specializzati in alimentazione è al centro di un duro scontro politico. Con l’Italia su posizioni molto critiche. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la stretta sugli alcolici.
Fonte: Avvenire.
Nutriscore, no al bollino nero su vino e alcolici. Sale la tensione con la Francia.
Bufera su Serge Hercberg, uno degli ideatori del sistema di etichettatura, che propone di mettere una F nera sugli alimenti dove è presente alcol. Il sottosegretario Centinaio: “Macron, che elogia il vino, che ne pensa?”. Coldiretti: “Del tutto improprio assimilare l’abuso di superalcolici tipico dei Paesi nordici al consumo moderato di prodotti di qualità, a bassa gradazione”. Coldiretti la definisce una “etichettatura ingannevole che mette in pericolo il sistema produttivo di qualità del Made in Italy”. Il sottosegretario alle politiche agricole si chiede che cosa ne pensi Macron e parla di “follia”. Per il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti “abbiamo superato ogni limite”.
Fonte: la Repubblica.
Lido Adriano, nella piattaforma Paguro ostriche, coralli e maturazione del vino.
La struttura, affondata nel 1958, oggi è valorizzata come habitat marino in piena trasformazione.
Capita che non tutto quel che si inabissa nella profondità del mare vada realmente perduto. Perché la natura è tanto fragile quanto adattiva, capace – talvolta – di ri-appropriarsi dei suoi spazi o anche di appropriarsene ex novo. A largo di Lido Adriano la piattaforma Paguro impiegata da Agip per le perforazioni affondò dopo un incidente. La struttura collassò e le strutture finirono irrimediabilmente nel fondale. Era il 1958 e 40 anni dopo nel 1995 la zona sarebbe stata dichiara di “tutela biologica”. Più di mezzo secolo dopo, nel 2012 “sito di importanza comunitaria e appena tre anni fa “Zona speciale di conservazione”.
Fonte: Corriere di Bologna – Corriere della Sera.
Una borsa di studio dedicata a duemila anni di vino, orgoglio d’Oltrepo.
“Orgoglio Oltrepo – Duemila anni di vino nel primo territorio viticolo della Lombardia“. È la borsa di studio presentata ieri mattina all’Istituto tecnico agrario Carlo Gallini di Voghera, alla presenza del sottosegretario Mipaaf Gian Marco Centinaio. È stata ideata e finanziata da Prime Alture Wine Resort di Casteggio, il cui titolare, Roberto Lechiancole, ha spiegato di voler “contribuire a riscrivere la storia futura” della “patria del Pinot nero e culla del Metodo Classico italiano dal 1865, “prendendo per mano le giovani generazioni e i manager di settore di domani”. Sotto il coordinamento della dirigente scolastica Silvana Bassi, la commissione dovrà valutare gli elaborati assegnando la borsa di studio ai più meritevoli.
Fonte: Il Giorno.
Ancora disordini dietro le sbarre, la Uil: “Vietare la vendita di vino”.
Un altro episodio violento si è verificato ieri nel carcere di Sulmona dove, lo stesso detenuto che due giorni fa aveva colpito al collo un agente di polizia penitenziaria, ha distrutto una sedia e tentato di aggredire un altro agente. Secondo Mauro Nardella, della Uil penitenziari, questo è il risultato della mancata punizione nei confronti dei detenuti che si rendono responsabili di gesti violenti e per i quali lo stesso sindacalista aveva chiesto il trasferimento immediato in una struttura punitiva.
Fonte: ilGerme.
Il Primitivo “Es” di Gianfranco Fino incoronato miglior vino rosso d’Italia.
Un altro prestigioso riconoscimento per una delle cantine più premiate d’Italia, quella di Gianfranco Fino e Simona Natale, a Manduria, in provincia di Taranto. Il loro Primitivo “Es” 2019 è risultato il miglior vino rosso d’Italia nella classifica di Gentlemen Milano Finanza 2022. È la quinta volta che “Es” si aggiudica la corona di miglior vino rosso tricolore. Era già accaduto con le annate 2009, 2010, 2011, 2016. La classifica Gentleman prende in considerazione i vini che hanno totalizzato i massimi punteggi in sei importanti guide: Vini d’Italia del Gambero Rosso, I Vini di Veronelli, Guida Essenziale ai Vini d’Italia, Vitae dell’Associazione Italiana Sommelier, Bibenda della Fondazione Italiana Sommelier, Annuario dei migliori vini italiani.
Fonte: La Ringhiera.
Ue: Coldiretti, vino sotto attacco con bollino nero in bottiglia.
No al bollino nero sulle bottiglie di vino che rischia di essere ingiustamente diffamato da un sistema di etichettatura ingannevole che mette in pericolo anche il sistema produttivo di qualità del Made in Italy, con l’Italia che è il principale produttore ed esportatore mondiale. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla proposta di uno degli ideatori del sistema Nutriscore Serge Hercberg di aggiungere alla serie di colori e lettere una F con cui bollare di nero tutte le bevande alcoliche indipendentemente dalla gradazione al fine di evidenziarne la pericolosità per la salute. E’ del tutto improprio – sottolinea la Coldiretti – assimilare l’abuso di superalcolici tipico dei Paesi nordici al consumo moderato e consapevole di prodotti di qualità ed a più bassa gradazione come la birra e il vino che in Italia è diventato l’emblema di uno stile di vita “lento”, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre proprio all’assunzione sregolata di alcol.
Fonte: Agenzia Nova.
Sequestro vini falsi, la cantina “Urciuolo Vini srl” di Forino estranea ai fatti.
La cantina “Urciuolo Vini srl” di Forino estranea ai fatti relativi al maxi sequestro dei falsi Taurasi, Greco e Falanghina. L’azienda non è destinataria di alcun provvedimento. Di seguito la nota degli amministratori. “In questi giorni sono usciti articoli sulle testate giornalistiche regionali e provinciali nonché nazionali che riportano i seguenti titoli: FALSI DOCG, MAXI SEQUESTRO DI VINI NELLE CANTINE DI FORINO E MONTEFALCIONE ed ancora FALSI”TAURASI”, “GRECO” E “FALANGHINA”SEQUESTRO DI VINI IN IRPINIA. Nel Comune di Forino la cantina più conosciuta è la Urciuolo Vini società agricola srl e molti leggendo i predetti articoli hanno associato alla stessa il maxi sequestro dei vini falsi. In vero la Urciuolo vini srl non è stata destinataria di alcun sequestro essendo lo stesso destinato ad altra azienda.
Fonte: Irpinia Report
La miglior bolla del mondo è un omaggio alla storia: Maison Ruinart trionfa con il Dom Rosé.
Premi speciali della “Champagne & Sparkling Wine World Championships”: di Ca’ del Bosco il miglior spumante italiano, Ferrari produttore n. 1 al mondo. La migliore bolla del mondo profuma di storia. Il Dom Ruinart Rosé 2004 in formato magnum è stato incoronato “Supreme World Champion” agli “Champagne & Sparkling Wine World Championships”, la competizione, lanciata nel 2014 da Tom Stevenson, considerata il “mondiale delle bollicine” con la giuria composta esclusivamente da specialisti di spumanti e champagne e la degustazione effettuata alla cieca. Fondata nel 1729 durante l’Illuminismo da Nicolas Ruinart a Reims, una delle capitali dello Champagne, la Maison Ruinart è la più antica del territorio.
Fonte: WineNews.
L’enoturismo è donna: aumenta del 12% le prenotazioni nelle cantine delle wine lovers.
L’impresa tecnologica Divinea anticipa alcuni dati del suo report annuale sull’enoturismo che aiuta le cantine a profilare i winelover e valorizzare le esperienze in cantina e le vendite direct-to-consumer. Il report uscirà a febbraio 2022. Crescono le donne che acquistano le esperienze enoturistiche in cantina. Se già nel 2020 la maggior parte delle prenotazioni risultavano arrivare da un pubblico femminile (il 54% del totale), oggi i numeri sono cresciuti del 12% e testimoniano che nel 2021 il 66% dell’acquisto di esperienze in cantina è stato gestito da donne. I dati sono quelli emersi dall’anticipazione del report annuale sull’enoturismo e sulle vendite direct-to-consumer che l’impresa tecnologica Divinea ha sviluppato basandosi sull’analisi dei dati aggregati con il software Wine Suite e il portale divinea.com, grazie ad un sondaggio condotto con le aziende cantine partner, come Marchesi Mazzei, Cantina Rainoldi e Cantina Cappellini.
Fonte: Social Up.
40 Migliore Cantine Barolo nel 2022 [Basato su 75 Opinione di esperti].
Non riesci a trovare la cantine barolo giusta per le tue esigenze? Hai bisogno del consiglio di un esperto? In tal caso, questo articolo tornerà utile. Perché, prima di pubblicarlo, abbiamo consultato esperti di 75 per scegliere le migliori opzioni per esigenze di utilizzo diversificate. Indipendentemente dalle tue esigenze di utilizzo o dal tuo budget, abbiamo creato questo elenco in modo tale che ci sia una cantine barolo per vari casi d’uso. Inoltre, a differenza di molti siti web, tutte le opzioni del nostro elenco sono selezionate dalla nostra redazione che ha consultato esperti in materia. Se non fosse stato per il budget, tutti avrebbero acquistato l’opzione cantine barolo più costosa, ma acquistare l’opzione più premium non è sempre la soluzione. A volte potresti perdere la funzione che è importante per te. Quindi è sempre l’ideale scegliere l’opzione che ha tutte le caratteristiche / specifiche di cui avrai bisogno.
Fonte: Di-Sport.
L’etichetta del vino più bella la scelgono i consumatori, nei “Wine Label Awards”.
Al via il nuovo concorso firmato dall’e-commerce “Winelivery” e dalla storica rivista “Civiltà del Bere”. Le etichette del vino sono migliaia e miglia, classiche e innovative, semplici o di design estremo, didascaliche o emozionali, e di diversi materiali. E se è evidente che in scaffali (fisici e on line) sempre più affollati anche “la veste” di una bottiglia conta, oltre alla sua qualità, è importante capire quali sono quelle che funzionano di più. E se già esistono alcuni concorsi dedicati alla tematica, dove a dare i verdetti sono “gli esperti” e gli addetti ai lavori, ora la palla passa ai consumatori, con la prima edizione del “Wine Label Awards”, concorso, si legge in una nota, che “nasce da un’idea di Winelivery, l’app che consegna vini, birre e drink in 30 minuti alla temperatura perfetta e “Civiltà del Bere” , la rivista che dal 1974 promuove la cultura enologica e gastronomica in Italia”.
Fonte: WineNews.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.