News Vitivinicole e tenute agricole di lunedì 28 febbraio 2022!

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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 28 febbraio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Alberghi, vigneti e aeroporti In Italia affari e riconoscimenti.
Il business nel nostro Paese Alberghi, vigneti e aeroporti In Italia affari e riconoscimenti di Riccardo Bruno I1 russo Alisher Usmanov, patrimonio stimato nel 2021 di 15,3 miliardi di dollari, da quasi trent’anni è letteralmente di casa in Costa Smeralda. La casa, Villa di Roma7zino, l’ha comprata per una trentina di milioni da Antonio Merloni e il Comune di Arzachena gli ha conferito la cittadinanza onoraria per «l’impatto economico per il territorio e la promozione dell’immagine derivanti dalla sua presenza». Lui ha ricambiato in tanti modi, anche donando mezzo milione alla Regione Sardegna per combattere il Covid. Non c’è dubbio che ai russi piace l’Italia. Amore peri panorami e fiuto per gli affari: dal settore alberghiero alla produzione di vin, e persino nel business degli aeroporti. In una mappa ricca e articolata, in genere i primi che si citano sono i fratelli ceceni Musa e Mavlit Bazhaev, amici di Patin, che nel 2,m4 hanno acquisito il Forte Village, resort di lusso a Santa Margherita di Pula.

Fonte: Corriere della Sera.

La vite è meravigliosa – L’Abruzzo di Cataldi Madonna.
L’Abruzzo più interno e aspro, ai piedi di J montagna, lo scenario di Cataldi Madonna, per tanti anni unica sentinella dell’enologia di Ofena, in provincia dell’Aquila. Qui – in quello che viene denominato Forno d’Abruzzo, un altopiano vigilato dall’alto dal Calderone, il più meridionale ghiacciaio d’Italia, che lavora come un condizionatore naturale – centodue anni fa Luigi Cataldi Madonna iniziò a fare vino, qui quarantasette anni fa il figlio Antonio prese a imbottigliare, qui la nipote Giulia conduce l’azienda con l’aiuto dell’enologo Lorenzo Landi. Tutto da Cataldi Madonna è orientato a valorizzare l’integrità e il carattere indomabile delle uve autoctone: il Montepulciano d’Abruzzo (che molti sostengono sia nato proprio in questo altopiano), il Pecorino e il Trebbiano, che danno vita a vini dall’espressività assai pro La vite è meravigliosa L’Abruzzo di Cataldi Madonna nunciata.

Fonte: Giornale.

Adesso con il vino s’investe e non si beve – Un tesoro di vino – Si compra per investire non per il gusto di bere.
Si compra per investire non per il gusto di bere Bottiglie che valgono La Borsa del settore quasi un milione è a Londra: negli di euro: sono i «fine ultimi dieci anni wine», ambiti le «etichette d’oro» dai collezionisti hanno aumentato il di tutto il mondo loro valore del 150% di Piera Anna Franini na bottiglia da sei litri Romanée-Conti 1985 dell’omonimo Domaine è stata venduta a 900mi1a euro. È successo a Lugano qualche mese fa, a comprarla un miliardario dell’Est, probabilmente russo. Era una delle sei Mathusalem (così si chiama il formato) della casa di Borgogna che faceva parte della collezione di Giorgio Pinchiorri. Si è sfiorato invece il mezzo milione per un Romanée-Conti Grand Cru del 1945 e per un Domaine Leroy Musigny Grand Cru 1990. Più che prezzi, quotazioni da banca d’affari.

Fonte: Giornale Controcorrente.

La Dop Economy resiste La mappa delle eccellenze.
La Dop economy italiana ha raggiunto nel 2020 i 16,6 miliardi di euro di valore alla produzione e un export da 9,5 miliardi, pari al 20% delle esportazioni nazionali del settore – Frassoldati a pag. 21 Food e Wine, il rapporto Ismea-Qualivita su Dop e Igp fotografa un comparto che ha tenuto i valori alla produzione nonostante la frenata delle esportazioni extra Ue causa Covid. La Dop Economy resiste La mappa delle eccellenze. LA DOP ECONOMY, cioè la ricchezza prodotta dal foodewine IG (a Indicazione geografica), in pratica il paniere di cibo e vino Dop e Igp, ha raggiunto nel 2020 i 16,6 miliardi di euro di valore alla produzione (-2,0%), pari al 19% del fatturato totale dell’agroalimentare italiano, e un export da 9,5 miliardi di euro (-0,1%) pari al 20% delle esportazioni nazionali di settore.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Economia&Lavoro.

Dati a grappolo.
Il laboratorio di Terra Moretti (Bellavista) Droni e robot per proteggere l’ambiente. Un ronzio nel cielo di Bellavista, in Franciacorta, annuncia il cambiamento prossimo venturo del modo del vino italiano: l’arrivo di droni e robot tra le vigne. Nella memoria collettiva, la cura delle vigne e la vendemmia sono opera manuale e faticosa dei contadini, come nei quadri di Goya e Van Gogh. Non sempre è così: da una parte è cresciuta la presenza di macchine agricole di ogni tipo e dimensione, dall’altra c’è stato un incremento di aziende che scelgono il biologico. «Ora è arrivato il momento di superare il biologico», dichiara Francesca Moretti, presidente del gruppo Terra Moretti che comprende, oltre a Bellavista, altre 5 cantine in Lombardia, Toscana e Sardegna (70 milioni di fatturato, 55o dipendenti e quasi 1.200 ettari vitati). «L’agricoltura biologica — spiega il fondatore di Bellavista, Vittorio Moretti, padre di Francesca — ha nobili principi. Ma non evita l’inquinamento.

Fonte: Login Corriere della Sera.

In pericolo interscambi per 21 miliardi “Così l’agroalimentare paga due volte”.
I costi dello stop alle relazioni commerciali. Polegato (Geox): in fumo quasi i120% dei nostri ricavi In pericolo interscambi per 21 miliardi “Così l’agroalimentare paga due volte” 7,69. Impatto delle sanzioni della Nato ver jso la Federazione Russa, da oggi, potrebbe essere il più severo dal Secondo dopoguerra. Anche sul versante italiano, come ribadito – non senza difficoltà -, da un numero sempre maggiore di imprese italiane. Dalla metallurgia alla moda, passando per cibo e turismo, ci sono in pericolo 7,69 miliardi di euro in export e 13,98 miliardi in importazioni. Elevata è la preoccupazione, per scrivere uno dei primi colpiti dal nuovo giro di vite sulla Russia, della Geox di Mario Moretti Polegato, il quale ha definito come «non quantificabili» le conseguenze verso l’azienda che ha creato nel 1995. Per la società della moda e calzature trevigiana «il fatturato in Russia equivale al 7%, con l’Ucraina si sale al 10%», dicono ivertici.

Fonte: Stampa.

ViteResZero, è nato il vino cella transizione ecologica.
Prodotto in Irpinia senza sostanze chimiche I1 benessere dell’umanità passa attraverso il rispetto del territorio. II concetto è ormai assodato. Proprio nell’ottica della transizione ecologica nasce ViteResZero una linea di vini prodotti da vigneti a residuo zero e con uso innovativo delle risorse idriche. L’idea, ufficializzata dal partenariato tra il Cortiglio, azienda vitivinicola e olivicola irpina, l’Università del Molise e Gal Irpinia, è stata presentata a Napoli, al Mercato Coperto di Campagna Amica. L’evento si è concluso con una degustazione guidata per illustrare tutte le caratteristiche di un vino contemporaneo, sostenibile al ioo96. «L’intento — spiega Francesco M. Acampora, presidente Coldiretti Avellino, titolare de II Cortiglio, capofila del progetto — è la gestione dei vigneti a residuo zero e l’utilizzo critico delle risorse idriche con l’obiettivo di mettere a punto un protocollo scientifico di gestione che nasca dalle esigenze del territorio.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Campania.

Per Cantina Vicentini è questione di etichette Disegni affidati alla creatività di Giuliano Fernuci.
L’azienda di Colognola esporta il 40% della produzione Per Cantina Vicentini è questione di etichette Disegni affidati alla creatività di Giuliano Fernuci Silvia Allegri •• La torretta settecentesca, i melograni di un antico dipinto, le ringhiere in ferro battuto, le viti e gli alberi da frutto, il campanile di Campiano, dove c’è ancora l’antica casa padronale di famiglia. Le etichette si fanno poesia e diventano parte integrante e viva del primo assaggio di un vino, quello che avviene attraverso gli occhi e le immagini evocative di un forte legame con la propria terra, e ha deciso di affidarle alla creatività del professore veronese Giuliano Fernuci la cantina Agostino Vicentini, a Colognola ai Colli. L’azienda Era il 1929 quando Francesco, papà di Agostino, da Campiano si trasferì a valle, coltivando vigne insieme a ciliegi, olivi e albicocche.

Fonte, Arena.

Vino giù caro (fino al 30%), un ramato fatto ad arte.
I conti della crisi Energia, trasporti, vetro, cartoni, tappi. II 2022 inizia all’insegna dei pesanti rincari che il mondo del vino si sta trovando ad affrontare. Con coraggio The Wine Net, rete di 7 cooperative italiane, presenta per la prima volta i risultati dell’osservatorio costituito per analizzare la situazione di mercato. Nata nel 2017, The Wine Net unisce oggi sette cantine, due venete: Cantina Valpolicella Negrar (Veneto), Cantina Spr Oble vo: unire le forze per presentarsi in modo più efficace nel mondo. Secondo quanto emerso dall’indagine, dalla primavera, i prezzi dei vini in Gdo e Horeca sono destinati ad aumentare a causa di un rincaro medio dei listini delle aziende, calcolato tra 1’8% e il 12%, dovuto agli aumenti eccezionali dei costi di materie e servizi.

Fonte: Corriere della Sera Vivi Nordest.

Raffaele sulle orme del padre Sandro.
Se tuo padre viene indicato con il titolo di «Mister Amarone» la strada è segnata. Così Raffaele Boscaini (nella foto a sinistra), figlio di Sandro, settima generazione della famiglia al vertice della cantina veronese Masi, non ha mai avuto dubbi sul cammino da percorrere. Le ossa se l’è fatte in vendemmia e al Vinitaly. Un’esperienza in inghilterra e poi è tornato a lavorare nella cantina nata nel 1772, con i vigneti nella valle «Valo dei Masi» in Valpolicella. Oggi la cantina è radicata nel Nordest dopo le acquisizioni dei conti Serego Alighieri, discendenti di Dante, dei conti Bossi Fedrigotti in Trentino, e, più a est, con il Prosecco in Friuli. Con Boscaini lavorano anche la sorella Alessandra, ma anche Bruno e Mario (quinta generazione), Anita e Giacomo (ottava). Direttore marketing del gruppo, è il coordinatore del gruppo.

Fonte: Corriere della Sera Vivi Nordest.

Una Primavera sotto il segno del Prosecco.
Dal 16 aprile al 12 giugno, con anteprima il 27 marzo, torna a Conegliano e Valdobbiadene la rassegna enogastronomica dopo 2 anni di stop causa Covid. Nell’Alta Marca trevigiana ritorna la primavera nel segno del Prosecco Superiore; abbinando territorio, accoglienza, tipicità. Dal 16 aprile al 12 giugno, con un’anteprima il 27 marzo, sulle colline di Conegliano e Valdobbiadene diventate Patrimonio Unesco, si terrà la rassegna enogastronomica “Primavera del Prosecco Superiore” che ritorna dopo due annidi stop causa la pandemia. E la 26 edizione sarà quest’anno concentrata in due mesi (solitamente partiva proprio con l’avvio della primavera meteorologica), sovrapponendo alcune date, guardando al rallentamento della pandemia, mentre il via ufficiale si terrà il 27 marzo in concomitanza con la prima “Giornata regionale dei Colli Veneti”, istituita dalla Regione Veneto con lo scopo di favorire la tutela e la valorizzazione delle colline venete, i loro paesaggi, la biodiversità ma anche la particolare dimensione economica, sociale ed istituzionale delle comunità di collina.

Fonte: Gazzettino.

Vigneti urbani in mostra: anche Venezia a Dubai Expo.
La Urban Vineyards Association vola oggi (e fino al prossimo 3 marzo) negli Emirati Arabi e sarà fra i protagonisti di Dubai Expo 2020, partecipando, nello spazio Regione Piemonte, alla più grande mostra espositiva mondiale per promuovere il vigneto urbano come modello di turismo e sviluppo cittadino sostenibile. Del gruppo fanno parte le vigne di Torino, Milano, Siena, Catania, Palermo, Parigi, Lione, Avignone, New York e Venezia con le sue due realtà attive: Laguna nel bicchiere, Le Vigneti urbani in mostra: anche Venezia a Dubai Expo vigne ritrovate che si occupa di 5 vigneti, due nelle isole di San Michele e Sant’Elena in monasteri del XIII secolo, uno alla Giudecca, uno a Malamocco e un altro all’isola delle Vignole; e San Francesco della Vigna.

Fonte: Gazzettino.

Corinna, l’agroecologa che insegna a coltivare l’orto anche via zoom.
Durante il lungo lockdown della prima emergenza coronavirus c’è chi ha imparato a farsi pane, pasta e pizza in casa, facendo incetta di lieviti e farine biologiche. Altri, invece, hanno occupato il tempo coltivando qualche ortaggio, ammesso che avessero a disposizione un pezzo di terra. Con il beneficio di procurarsi verdura dalla filiera cortissima e senza ricorso a sostanze chimiche. Però orticoltori rispettosi dell’ambiente non ci si improvvisa. Ed è qui che entra in gioco l’agroecologa Corinna Raganato di Castelfranco Veneto che insegna i principi della scienza che studia il funzionamento degli agroecosistemi, un insieme di pratiche per coltivare e produrre in modo più sostenibile gli alimenti.

Fonte:  Gazzettinoi.

Valpolicella classico rischia uscita dal mercato.
Crisi economica Valpolicella classico rischia uscita dal mercato. Una congiuntura economica senza precedenti sta mettendo a rischio la sopravvivenza del Valpolicella Classico. “Il rischio di perdere il vino del territorio per eccellenza è reale”, afferma Daniele Accordini, direttore generale ed enologo di Cantina Valpolicella Negrar. “La Valpolicella – spiega Accordini – lavora su tre tipologie diverse, Valpolicella Classico, Ripasso ed Amarone, posizionate in tre fasce diverse di prezzo. Su tutte, oltre agli aumenti dei costi dell’energia, delle materie prime e di materiali come bottiglie e cartone, pesano gli aumenti dei prezzi delle uvee dei vini sfusi, aumentati nell’arco di 7/8 mesi di circa il 50 per cento.

Fonte: Voce di Rovigo.

La Svezia assegna il calice d’oro a Borgogno.
La Svezia premia Giacomo Borgogno con il titolo più prestigioso dei produttori di vino “Cantina dell’Anno” e con il “Calice d’Oro”, riconoscimento al produttore più importante dell’anno. Ad assegnare entrambi i premi alla cantina più storica del Barolo, la giuria dell’autorevole magazine enogastronomico “Allt om Mat & Vin”, formata da quindici giornalisti esperti, che motiva così la scelta: “Per la loro qualità costantemente elevata di Barolo. Per ta toro precisa espressione di come dovrebbe essere un vino piemontese e per l’uso del loro calibrato istinto per la viticoltura e la vinificazione”.

Fonte: Voce di Rovigo.

Rosè Connection: un ponte Valtènesi-Provenza per promuovere i vini rosa di grande qualità.
L’anno da poco iniziato vede il Consorzio Valtènesi protagonista sulla scena dei grandi vini. Che si concretizza in un’importante partnership internazionale: un progetto inedito, unico nel suo genere, che vede Italia e Francia alleate per una grande operazione promozionale comune sui vini rosati gardesani e francesi. Protagonisti Valtènesi e Provenza: due territori senza dubbio molto diversi tra loro, uniti però da una forte vocazione storica alla produzione di vini rosa di altissima qualità. L’avvio del progetto coincide con l’uscita sul mercato della nuova annata del Valtènesi, la 2021, che da disciplinare è fissata il i4 febbraio. Si tratta di un ritorno in scena che arriva spinto dall’onda di una forte crescita, considerato che nel zou gli imbottigliamenti hanno superato la soglia dei 2 milioni di bottiglie con un aumento nell’ordine del 17 per cento.

Fonte: Voce di Rovigo.

Cantina Cupertinum: sinergie tra agricoltura ed energia green coinvolgendo i ragazzi di Copertino.
Le sinergie tra agricoltura ed energia green spiegate ai ragazzi dagli esperti. Si è svolta a Copertino, presso la Cupertinum, storica Cantina di Copertino, la lezione multidisciplinare con i ragazzi dell’Istituto Comprensivo “San Giuseppe da Copertino”, dedicata ai saperi dell’agricoltura e alle energie rinnovabili. I ragazzi hanno visitato il vigneto di negroamaro che la Cantina Cupertinum ha impiantato da cinque anni nel vasto parco-giardino che circonda gli stabilimenti di vinificazione (il parco ospita anche le arnie con le api, l’apicoltura per la produzione del miele e per l’importante opera di impollinazione) e Francesco Trono, presidente della Cantina e agronomo, ha raccontato l’importanza della potatura per la buona riuscita dell’annata vitivinicola, che si concluderà con la vendemmia.

Fonte: Newsfood.

I migliori vini italiani 2022 per celebrare il National Drink Day.
Venerdì 18 febbraio era il National Drink Day. Per l’occasione, il Corriere della Sera ha pubblicato una lista dei migliori vini italiani per celebrare l’importante appuntamento, includendo nell’elenco i rossi, i bianchi e gli spumanti. Tra questi figurano grandi classici, come il Brunello di Montalcino, insieme ad altre bottiglie meno note. Ciascun vino selezionato si contraddistingue per la sua eccezionale qualità, descritta dall’esperto Gabriele Principato (autore dell’elenco presente sul sito corriere.it) come “il frutto del lavoro di cantine moderne e sostenibili”. Ecco l’elenco di vini rossi, vini bianchi e bollicine scelto dal giornalista Gabriele Principato sull’edizione online del Corriere della Sera:
Tancredi 2018 Terre Siciliane Igt, cantina Donnafugata (32,50 euro formato da 750 ml)
Collepiano Montefalco Sagrantino Docg 2018, cantina Arnaldo Caprai (25,90 euro a bottiglia)
JeT 2020, cantina Castello di Montepò (19,90 euro a bottiglia)
Ciàcoe Torchiato di Fregona Docg, cantina Ca’ di Rajo (23,90 euro a bottiglia)
Ilbio Umbria Igt 2020, cantina Lungarotti (9 euro a bottiglia)
Gewurztraminer Aristos, cantina Valle Isarco (16,90 euro a bottiglia)
Dorilli 2017 Cerasuolo di Vittoria Classico Docg, cantina Planeta (16,50 euro a bottiglia)
Senia Nero d’Avola, cantina Cortese (15 euro a bottiglia).

Fonte: Investire Oggi.

Allarme sanzioni russe: quanto rischia di perdere il vino italiano.
Il settore vitivinicolo italiano è messo in pericolo dalla guerra in Ucraina e dal crollo della Borsa e del rublo in Russia. Non solo un aumento dei costi dell’energia elettrica e del gas: le sanzioni alla Russia potrebbero mettere in pericolo diversi settori del nostro Paese. Il colpo al Made in Italy potrebbe passare soprattutto per il vino, come avverte la Uiv. L’Unione italiana vini spiega che i produttori potrebbero pagare a caro prezzo i costi della guerra in Ucraina, sia a causa delle controsanzioni che arriveranno da Mosca, in risposta a quelle emanate dai Paesi Nato e dall’Occidente, sia del crollo della Moex. Già nelle scorse ore si sono visti gli effetti dell’occupazione di Kiev.

Fonte: QuiFinanza.

VINO, A RISCHIO L’EXPORT IN RUSSIA PER 375 MILIONI DI DOLLARI.
Contro-sanzioni, danni indiretti derivanti da crollo del rublo e prezzi energetici alle stelle minacciano l’export di vino italiano in Russia. Ma lo scenario che il comparto del Made in Italy si prepara a pagare alla guerra è già difficile in queste ore, con lunghe code di camion alla frontiera lettone-russa, oltre a merci non ritirate in dogana. È quanto sottolinea l’Unione italiana vini (Uiv), oltre al fatto che si stiano aggiungendo problemi di carattere finanziario: per effetto delle sanzioni alle banche russe si prevede infatti la sospensione dei pagamenti da Mosca, in uno scenario di stato di guerra che farà perdere le tutele assicurative sui pagamenti delle merci.

Fonte: Virtù Quotidiane.

La Terra Madre del vino in fiera a Bologna.
Non sarà la solita fiera, sarà «la Terra Madre del vino». Che per il movimento Slow Food è sinonimo di coinvolgimento globale, presa di posizione politica, impegno, insomma un modo rivoluzionario di parlare di viti e vini un po’ come Terra Madre lo fu per parlare di cibo nel 2004. «Il vino deve fare la sua parte in un momento storico che prelude a una nuova era, quella della transizione ecologica – ha detto il fondatore dell’associazione della chiocciola conosciuta in tutto il mondo, Carlo Petrini –. Dobbiamo vivere il tempo attuale come un momento di liberazione, di passaggio dal consumismo compulsivo a un consumo funzionale al rispetto dei beni comuni e dei beni relazionali, la nuova economia è quella di relazione». E cosa c’è che mette in relazioni uomini e terre, uomini e altri uomini, più del vino?

Fonte: Corriere Romagna.

Rincaro vini: horeca minacciata dalla ricaduta sui listini.
Unione Italiana Vini lancia l’allarme ricaduta sui prezzi al consumatore. Ristoratori in tensione, ma per i fine wine la domanda non si ferma. Da caro bollette a “caro vini” il passo è breve. Se da una parte infatti premono gli aumenti dei costi delle materie prime, dall’altra la crisi energetica aggiunge peso a ogni passaggio della catena distributiva. Così, anche nel mercato del vino, chi sta a valle rischia di veder gonfiare i conti. Tra quelli che risentono in maniera esponenziale della situazione c’è il canale Horeca che, già provato dai lockdown, adesso si trova a fare i conti con una non facile gestione dei prezzi in carta vini.

Fonte: FOOD SERVICE.

‘L’arte nel bicchiere’. Collettiva d’arte dedicata al vino.
Massa Marittima: Galleria Spaziografico riapre dopo un periodo di sosta con una mostra che prosegue il ciclo di esposizioni organizzate in questi ultimi due anni sull’argomento del vino come elemento artistico. Questa mostra raccoglie l’eccellenza del prodotto declinato da un gruppo di artisti della Galleria e  anche le esperienze delle precedenti esposizioni tematiche che si sono svolte negli anni passati: Etichette d’autore nel 2018 e Calici d’autore nel 2019. «Abbiamo diversificato questa mostra – spiegano i curatori – puntando su un altro aspetto espositivo: un disegno che rappresenta il calice, risolto in quattro versioni,  entro il quale con la massima libertà gli artisti propongono una loro opera rappresentativa. Una cosa semplice, ma che permette al fruitore di essere di fronte a una vera e propria mostra d’arte e non a una performance artistica.

Fonte: Maremma News.

STAMPA ESTERA

Australia wine group thirsts for celebrity boost in US.
Australia’s largest wine producer has moved to offset the crushing impact of Chinese tariffs on the country’s wine industry by hiring convicted celebrities to carve out a stronger position in the US luxury market. Treasury Wine Estates, best known for its Penfolds and Wolf Blass brands, attributed rising US sales to the success of its higher-priced brands, including 19 Crimes, a collaboration with rapper Snoop Dogg and former stockbroker turned media tycoon Martha Stewart. 19 Crimes sells wine with stories of Australian convicts and has adapted the concept for the US by collaborating with convicted celebrities. “Martha’s Chard” was launched under the 19 Crimes brand last month following two Snoop Dogg launches, of a Syrah-Zinfandel blend and a rosé, since 2020. Tim Ford, chief executive of TWE, said the US luxury wine market was a main part of the A$9bn (US$6.5bn) valued winemaker’s growth strategy after the collapse of its sales in China as a result of the introduction of steep tariffs on Australian wine. “The US is the largest growing luxury wine market in the world. It’s a terrific market,” said Ford in an interview with the Financial Times.
Fonte: Financial Times.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.