Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 24 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Dopo 2 anni di stop il ritorno del Vinitaly.
In programma a Verona dal 10 al 13 aprile on E30 top buyer confermati, gli Stati Uniti. primo mercato mondiale per l’export di vino italiano, guidano le delegazioni internazionali presenti al 54° Vinitaly (Veronafiere,10-13aprile). E la prima volta che il Salone internazionale del vino e dei distillati raggiunge un tale risultato sulla piazza americana. E quanto emerge dalla campagna di incoming di Veronafiere e Ice Agenzia che, proprio in questi giorni, si sta avviando a conclusione superando l’obiettivo prefissato. A poco meno di 20 giorni dall’evento, sono 630 i “super acquirenti” di vino italiano da tutto il mondo-e riferiti esclusivamente a questo progetto di promozione internazionale – che hanno aderito alla chiamata di Vinitaly. A questi si aggiungono ulteriori 50 operatori profilati della domanda che faranno il loro debutto a Verona grazie a un altro progetto di incoming ‘tailor made’, nato quest’anno e frutto della collaborazione diretta della fiera con circa 30 aziende espositrici di Vinitaly.
Fonte: Corriere Adriatico Ancona.
Vogliamo bere un vino buono sano e giusto.
A BOLOGNA, DAL 27 AL 29 MARZO, LA PRIMA EDIZIONE DI SANA SLOW WINE FAIR. UN’OCCASIONE DI CONFRONTO PER PRODUTTORI E APPASSIONATI VOGLIAMO BERE UN VINO BUONO SANO E GIUSTO CRESCE L’IMPEGNO DI SLOW FOOD DALLA SOSTENIBILITA AMBIENTALE SINO Al TEMI SOCIALI. NUMEROSI I PROGETTI BASATI SUL RISPETTO DEL TERRITORIO E DEI LAVORATORI. Il vino spumeggiante, nel bicchiere scintillante». Così il celebre brindisi della Cavalleria rusticana. Ma per portare davvero l’allegria in tavola, il vino deve essere buono, pulito e giusto. Deve essere cioè ottenuto rispettando l’ambiente e il lavoro di chi lo produce. Strappata con tenacia anche alle terre più impervie, abbarbicata alle colline, la produzione di vino, che in Italia ha radici millenarie, rappresenta un fattore di cultura, oltre che un motore economico: lo scorso autunno, Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini stimavano per la vendemmia 2021 una produzione di 44,5 milioni di ettolitri
Fonte: Famiglia Cristiana.
«Bollicine del mondo» Se la guida diventa app.
In viaggio intorno al pianeta alla ricerca di champagne e novità Paola Fucilieri Milano Una app gratuita, piena di contenuti editoriali e significati originali. Ma soprattutto…Frizzantissima. Si chiama «Bollicine del mondo» e ci accompagna tutti in giro per il pianeta alla ricerca di spumanti, chardonnay e champagne, ma anche a provare nuove esperienze in luoghi incantevoli ed evocativi legati alla passione per il vino, nonché alla scoperta dei tesori internazionali della cultura enogastronomica. «Con la voglia di proporre qualcosa di nuovo, di originale, qualcosa che possa sempre coinvolgere il pubblico grazie alla sua spinta innovativa» spiegano fieri dal palco del Teatro Manzoni gli ideatori dell’app, Paolo Marchi e Cinzia Benzi di «Identità golose», il congresso mondiale di gastronomia fondato che a Milano è giunto alla sedicesima edizione (dal 21 al 23 aprile prossimi al Mico Milano Congressi, ndr).
Fonte: Giornale.
Per il vino buono, Slow wine coalition dal 27 a Bologna.
Slow Food Per vino buono, Slow wine coalition dal 27 a Bologna. Visto che il vino è stato inserito nella lista nera come prodotto dannoso per la salute si pub fare riferimento all’etica quando se ne parla? E un possibile cercare di migliorare il nostro disastrato pianeta e la vita dei suoi abitanti attraverso la coltivazione dell’uva? Sono do- mande che tolgono il sonno a chi come me ha fatto della critica enologica e dell’organizzazione di eventi legati al vino il proprio mestiere. Non mi sento, infatti, nella posizione di chi invita le persone a farsi del male, anzi tutto il contrario. In cima ai no- stri pensieri c’è sempre il consumo attento e consapevole del vino e proprio attraverso l’educazione e l’approfondimento culturale si possono arginare problemi gravissimi come alcolismo o gli incidenti legati all’abuso di questo prodotto
Fonte: Manifesto l’ExtraTerrestre.
Una lunga storia di passione e qualità.
Michele Mastropasqua con le figlie Giulia e Laura Una lunga storia di passione e qualità Dal 1964, l’orgoglioso “made in Puglia” di Mastropasqua International Spa, che produce e promuove grandi vini e colture tipiche locali. A due passi dal mare, ai piedi del promontorio del Gargano, a Zapponeta (Foggia), sorge la Mastropasqua International Spa. L’azienda, creata dal suo fondatore Matteo Mastropasqua, è presente nel settore ortofrutticolo e vinicolo dal 1964 e fin dall’origine si è occupata delle colture tipiche locali: patate, carote, cipolle, vini e mosti. Questi ultimi, per il 40% bio e il 60% a produzione convenzionale, occupano l’80% del lavoro, mentre il settore ortofrutticolo è completamente biologico e usufruisce di celle frigorifere perla conservazione perla capacità di 50.000 quintali.
Fonte: Platinum.
Da Furore i vini ‘estremi’ della Costa d’Amalfi.
Condizioni climatiche uniche e scelte coraggiose alla base dei Doc Marisa Cuomo apprezzati nel mondo stremi, eroici, etici: non basterebbero queste tre ‘e’ a contraddistinguere i vini di Marisa Cuomo, simbolo nel mondo della Costiera Amalfitana, nati da un atto d’amore. Il giovane Andrea Ferraioli come regalo di nozze alla sua Marisa dona non solo un’azienda agricola, ma molto di più. Fortemente legato alle sue origini, Ferraioli investe coraggiosamente sul territorio a metà anni Ottanta, quando il vino genuino delle cantine non era più competitivo con quello delle multinazionali. La sfida è stata quella di dare una forte identità a una viticoltura coraggiosa, che si estende da secoli in una zona ricca di legami storici con la Repubblica di Amalfi e particolarmente votata alla produzione di vini pregiati, in fazzoletti di terra strappati alla roccia, limitati da muri a secco, esposti al sole e al respiro del mare fino a 700 metri di quota.
Fonte: Platinum.
Lo spumante che nasce in miniera.
“Eli” è un omaggio alla figlia Elisa. Mauro Camusso, agronomo e imprenditore (nel campo della pietra di Luserna) con la passione per la viticoltura e l’enologia, ha dedicato a lei il suo vino più coraggioso, uno spumante metodo classico che nasce sulle montagne del Pinerolese (To) e viene “custodito” dentro la pancia della terra, in una miniera di talco, quella di Prali, in Val Germanasca, oggi tutelata anche dall’Ecomuseo: «Lì c’è la giusta umidità (è al 90%) ma soprattutto una temperatura ideale, l0° per tutto l’anno, e poi il buio necessario per un affinamento unico e particolare». Ma perché proprio in maniera? In un certo senso, anche in questo caso, c’entra la figlia Elisa: «Era piccola quando anni fa visitai con lei la miniera e ne rimasi affascinato». Poi l’intuizione: «Quel luogo è perfetto, meglio di una cantina». L’8 dicembre scorso dall’azienda di famiglia.
Fonte: Stampa I piaceri del Gusto.
Vino, Maglione: «Diventa realtà la certificazione di sostenibilità».
Il deputato M5S annuncia l’approvazione del disciplinare Vino, Maglione: «Diventa realtà la certificazione di sostenibilità» “Anche la produzione vinicola del Sannio potrà dimostrare di essere sostenibile e al passo con i tempi. Con l’approvazione del disciplinare di certificazione nazionale della sostenibilità della filiera vitivinicola da parte del Ministero delle Politiche Agricole, l’Italia è il primo Paese a dotarsi di un sistema all’avanguardia. Attraverso un logo distintivo, i vini italiani e quindi anche le produzioni sannite potranno certificare e comunicare di essere realizzati seguendo specifiche regole di produzione che diano importanza e attenzione ai relativi impatti ambientali”. Cosi Pasquale Maglione, deputato M5S a commento dell’emendamento che ha istituito il sistema unitario di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola, che utilizza le modalità del SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata).
Fonte, Il Sannio Quotidiano.
Cantina subacquea – I vini che maturano in profondità nell’Adriatico.
La Tenuta del Paguro produce vini sulle colline a Riolo Terme e li affina nei fondali ravennati nel reef sviluppatosi intorno al relitto della omonima piattaforma estrattiva. Tenuta del Paguro I vini che maturano in profondità nell’Adriatico Albana, Sangiovese, Merlot e Cabernet dalle vigne delle colline di Riolo Terme affinate in fondo al mare, intorno al relitto della omonima piattaforma estrattiva. Esiste un legame atavico fra il vino e il mare. Spesso le migliori vigne fruttificano oggi su terreni che in altre ere geologiche furono fondali marini, la vite è intimamente legata al Mediterraneo, Greci e Romani avevano fatto del vino loro bevanda sacra, nel tempo l’archeologia ha riportato alla luce otri e anfore contenenti antichi nettari rimasti per secoli nelle profondità marine. Ma c’è dell’altro, e per questo occorre catapultarsi nel presente e affidarsi alla scienza per parlare di “cantinamento subacqueo”.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
La scelta di Gardini – Una storia d’amore tra un vitigno e la sua Modena.
Una storia d’amore tra un vitigno e la sua Modena L’intuizione di Cleto e le innovazioni di Mauro e Anselmo Da oltre 160 anni la famiglia Chiarli vuol dire Lambrusco. C’è così tanta storia, di quella con la esse maiuscola, nella strada che va dalla nascita ai giorni nostri dell’azienda Chiarli, che forse è impossibile condensarla tutta in un articolo di giornale. In questa cantina divenuta un punto di riferimento della capacità degli emiliano romagnoli di fare il vino, c’è tutta la bellezza di Modena e di una terra che nel Lambrusco ha trovato un fedele compagno di vita. Era il 1860 e mancava un anno appena all’unità d’Italia. Cleto Chiarli, uomo di sogni e di osteria, a quel tempo dava da bere ai clienti il suo Lambrusco, quello che con entusiasmo produceva grazie al frutto dei suoi primi filari di vigna
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
Intervista a Giancarlo Gariglio – Slow Wine Fair – «Il futuro del vino sarà nell’etica e nella sosternbihta».
«Il futuro del vino sarà nell’etica e nella sostenibilita» Giancarlo Gariglio, curatore della guida Slow Wine e responsabile dei progetti internazionali di Slow Food sul vino spiega cosa succederà nel week end alla prima edizione di Slow Wine Fair. Slow Wine Fair, la prima edizione di una nuova Terra Madre del vino, sta avendo il suo prologo in questi giorni online con tre convegni che tracciano le linee sulle quali si svilupperanno i lavori della fiera stessa, a Bologna dal 27 al 29 marzo. Lì saranno presenti oltre 500 produttori, provenienti da 18 Paesi (oltre 50 le aziende emiliano romagnole), con migliaia di etichette in degustazione e un ricco programma di incontri e masterclass.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
A Fico il meglio del vino.
Sabato e domenica il FICO di Bologna ospiterà un evento dal titolo “Bologna in vino”, evento di degustazione con più di 300 etichette di vino provenienti da tutta Italia.
Fonte, Gazzetta di Modena-Reggio-Nuova Ferrara La Bussola Weekend.
Un metodo classico dalla bollicina fine, fresco e di carattere.
Tra i precursori nel panorama enologico piacentino, la famiglia Romagnoli, dagli anni ’70, rivela la sua grande passione per le bollicine impiantando Pinot nero e Chardonnay nella tenuta a Villò Di Vigolzone. ll passaggio dalla Cantina Romagnoli alla famiglia Perini, nel 2018, risulta la vera rampa di lancio e la realizzazione del sogno di passare dai vini di pronta beva ai così detti «Pigri», attribuzione che identifica gli anni di affinamento e di stasi e che dà il nome alla linea in questione. Oggi i principi fondamentali di Alessandro Perini si confrontano tra tradizione e innovazione Le colline piacentine così differenti fra loro per altitudini, per condizioni pedoclimatiche e territori si contrappongono fra di loro per le diverse caratteristiche organolettiche e sensoriali che iniziano dalla vendemmia per arrivare alla bottiglia permettendo di produrre etichette diversificate ma identitarie di quel territorio.
Fonte, Gazzetta di Parma Gusto.
Esce Il Concerto 2021 alla 28esima edizione esportato in 70 Paesi.
Esce il Concerto 2021, alla sua 28esima edizione, e la Medici Ermete lo porta in tutto il mondo raccontandolo come prodotto di un territorio pieno di storia, cultura e tradizione: l’Emilia. Nei 70 paesi del globo dove viene commercializzato, il Lambrusco d’autore, che ha aperto la strada al comparto fuori dai confini nazionali, è sempre più richiesto per le sue caratteristiche peculiari: «Viene bevuto dagli appassionati e sempre di più dai giovani, perché ritenuto affascinante e unico, molto versatile, con la sua gradazione contenuta, un prodotto estremamente gastronomico che non conosce stagione e che si abbina ad una vastissima varietà di pietanze», riferisce Alessandro Medici, che nell’azienda di famiglia si occupa di marketing internazionale.
Fonte, Gazzetta di Reggio.
Landini e Best Wine Stars per l’eccellenza vitivinicola.
Il marchio Landini sarà main sponsor del Best Wine Stars nell’edizione 2022,1’evento dedicato alla promozione della cultura del vino giunto alla terza edizione, in programma i prossimi 14 e 15 maggio al Palazzo del Ghiaccio di Milano. Per lo storico marchio reggiano si tratta del naturale abbinamento con un comparto, quello della produzione vitivinicola italiana di eccellenza, che lo vede protagonista da sempre con i suoi trattori specializzati, progettati e sviluppati per il lavoro nei vigneti. «Landini — commenta Mario Danieli, country manager Italia di Argo Tractors — è un prestigioso marchio dell’industria italiana, simbolo del Made in Italy e di quella eccellenza riconosciuta anche al di fuori dei confini nazionali, come sinonimo di qualità. Valori che facilmente troviamo nei vini italiani, da sempre apprezzati e riconosciuti in tutto il mondo.
Fonte, Gazzetta di Reggio.
Blazic confermato alla guida dell’Enoteca Princic nuovo vice.
Rinnovato il consiglio della cooperativa dei produttori «Ora ricominceremo a proporre nostri appuntamenti». Michele Blazic è stato riconfermato per un altro mandato come presidente dell’Enoteca di Cormons. Al suo fianco non ci sarà più Boris Buzzinelli: l’ormai ex vice ha voluto lasciare spazio alla giovane Karin Princic, nuova numero 2 della cooperativa che riunisce una trentina di produttori vitivinicoli del territorio. Buzzinelli rimane però nel consiglio della realtà di piazza XXIV Maggio che potrà contare anche su Luca Raccaro, Mauro Drius (anche assessore in carica all’Agricoltura), Patrick Sturm, Kristian Keber, Andrea Drius e sul consigliere comunale Luca Tollon in rappresentanza proprio dell’assise civica. «Si è chiuso un triennio nel quale il cda ha dovuto gestire uno dei periodi più difficili della storia non solo dell’Enoteca — sottolinea Blazic, subentrato nel 2019 allo storico presidente Dario Raccaro.
Fonte, Piccolo Gorizia.
Il miglior rosato italiano? E’ salentino.
Tra i duecentotrenta vini italiani in gara al celebre Concours Mondial de Bruxelles 2022 Il miglior rosato italiano? E’salentino. Tra i duecentotrenta vini italiani in gara al celebre Concours Mondial de Bruxelles 2022 spicca il Salento, che si aggiudica il primo posto come “Rivelazione” per il miglior rosato italiano e, insieme a una sola altra cantina italiana, la Grande Medaglia d’Oro. A conquistare la prestigiosa doppietta alla competizione enologica internazionale è stato infatti il “Pietra Igt Rosato Salento” prodotto da Menhir Salento, cantina guidata da Gaetano Marangelli e situata a Bagnolo del Salento, i cui vigneti sono dislocati nelle bellissime campagne tra Palmariggi e Minervino di Lecce, che ospitano ancora oggi i preziosi monoliti preistorici. “Pietra”, infatti, un blend di Primitivo e Susumaniello, due dei vitigni autoctoni salentini più amati, rimarca col nome l’identità stessa della cantina che ha scelto di celebrare i menhir, i monumenti storici costituiti da singole pietre che hanno scritto la storia di questo lembo di Puglia.
Fonte, Le Cronache Nazionali.
Volete stupire? Il Moscatello amato dal Papa.
Nel’400 era tra i vini scelti perla cantina del Papa e nelle “riviste specializzate” dell’epoca veniva descritto come un “nettare dolcissimo”. Non è prassi, ma, per raccontare i migliori abbinamenti tra vini e piani tradizionali della Pasqua ligure, partiamo dalla fine, dai dessert. Facciamo un passo indietro nella storia, al Rinascimento delle sfarzose corti papali e dei messi pontifici. Tra quest’ultimi ce n’era uno, tal Sante Lacerio, che per il bene del palato del Santo Padre (Paolo III Farnese) se ne andava in lungo e in largo perla Penisola a cercare prelibattezze regionali. Ed è proprio in Liguria, nella zona di Taggia nello specifico, che trovi un vino particolare, un passito di moscato bianco delicato, chiamato Moscatello. Una vite che fino a pochi anni fa sembrava scomparsa, sommersa da secoli di storia e dai rovi, ma che ei primi 2000 è stata ritrovata e rielaborata.
Fonte, Repubblica Genova – I piaceri del Gusto.
Nuovi corsi per diventare manager o esperto di tour enogastronomici.
Nell’ambito del progetto transfrontaliero Pays Capables, la Camera di Commercio «Riviere di Liguria» attiva cinque nuovi corsi di formazione online, totalmente gratuiti, dedicati a imprenditori, dipendenti, occupati e disoccupati che vivono nei territori transfrontalieri di Italia e Francia, tra cui la provincia di Imperia, ma anche l’Alta Val Tanaro e l’Alta Langa Montana in provincia di Cuneo, oltre alla Riviera e all’entroterra francese della Costa Azzurra. L’offerta formativa è composta da diversi percorsi: «Esperto in Tour eno-gastronomico transfrontaliero» per occupati, disoccupati e imprenditori; «Itinerari turistici e Turismo Sostenibile», sempre per occupati, disoccupati e imprenditori; «B2B senza frontiere», dedicato a dirigenti, responsabili e dipendenti d’azienda per lavorare in Francia e in Italia; «Imprenditore oltre confine», per giovani occupati, disoccupati e imprenditori che vogliano acquisire le competenze per avviare e condurre un’attività imprenditoriale in Italia o in Francia.
Fonte, Stampa Savona.
Lambrusco, nasce “Experience”: anteprima della festa.
In programma 11 7 e 1’8 maggio nella zona di Casaviadana Previste degustazioni di varie tipologie con spiegazioni tecniche e storiche degli esperti. Come annunciato già da qualche tempo, dopo i due annidi stop imposti dalla pandemia, la Festa del lambrusco tornerà ad animare il centro cittadino i prossimi 21 e 22 maggio. Quest’anno, però, ci sarà una novità “aspettando la Festa del lambrusco”: per il 7 e 8 maggio, infatti, la Pro Loco ha messo in cantiere il weekend “Lambrusco experience”. L’idea è di scaldare i motori della macchina organizzativa, invitare la gente a uscire di casa e valorizzare ulteriormente un prodotto tipico locale, eccellenza del territorio. L’iniziativa si terrà a ingresso libero presso Casaviadana (la nuova sede Pro Loco, in via Rocca 2): sabato 7 e domenica 8 maggio, dalle 10.30 alle 16, porte aperte per la degustazione di varie tipologie di lambrusco mantovano.
Fonte, Gazzetta di Mantova.
Oltrepo a Vinitaly squadra ridotta con 34 produttori – Vinitaly, l’Oltrepo in squadra “ridotta” con 34 produttori.
Con loro ci saranno Consorzio e Camera di Commercio Pesano ancora i due anni di emergenza sanitaria. Torna, dopo due annidi stop a causa della pandemia, il Vinitaly, in programma alla Fiera di Verona dal 10 al 13 aprile. Alla rassegna ci sarà anche l’Oltrepo Pavese, presente con 34 aziende, capitanate da Consorzio di tutela e Camera di commercio Pavia. Una delegazione ridotta rispetto al passato, ma pesano ancora i due anni difficili dell’emergenza sanitaria e l’incertezza legata al conflitto ucraino, che ha bloccato l’export dei vini in Russia. La maggior parte delle aziende sarà ospitata nel Palaexpo, grazie all’impegno di Regione e Unioncamere Lombardia.
Fonte, Provincia – Pavese.
Svincolo alla Sassella Il consiglio di Mojoli «Privilegiare il bello» – «Sassella, la bellezza non è un ostacolo Garantisce il futuro».
L’intervento. Mojoli, esperto di vino, parla del progetto «Non dobbiamo temere le indicazioni del ministero Un’occasione per riflettere sulla sostenibilità in Valle» ¦ «Vedo bene le linee guida del Mite Valutianno tutti gli interventi». «Le indicazioni del ministero della transizione ecologica? Un’occasione per riflettere sull’ambiente, sulla sostenibilità, sulla bellezza paesaggistica globale del sistema Valtellina». In altre parole, l’opportunità per guidare i cambiamenti attraverso quella teoria delle 4 B che proprio lui aveva ideato qualche anno fa: bellezza (appunto), biodiversità, ben fatto e buon vivere. II potenziale Interviene così Giacomo Mojoli, giornalista e disegnatore di idee, consulente strategico anche del Consorzio di tutela vini, nel dibattito sul futuro della Sassella.
Fonte, Provincia Sondrio.
Le Marche al Sana Slow Wine Fair.
Da domenica a martedì 29 marzo a BolognaFiere. Le Marche sono trai protagonisti della prima edizione di Sana Slow Wine Fair, la manifestazione dedicata al vino buono, pulito e giusto che si svolge a Bologna dal 27 al 29 marzo 2022. Organizzata da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, rappresenta il primo incontro internazionale della Slow Wine Coalition e riunisce per la prima volta centinaia di produttori selezionati da Slow Food e operatori della filiera del vino provenienti dall’Italia e dall’estero. Tra questi hanno confermato la loro partecipazione 37 produttori delle Marche, di cui 27 in biologico certificato. Dalle cantine storiche ai più moderni metodi di vinificazione, i vignaioli marchigiani portano a Bologna alcuni dei vini che hanno fatto la storia della regione-come il Verdicchio, il Bianchello e il Ribona-e raccontano un territorio sempre più attento alle pratiche biologiche e biodinamiche.
Fonte, Corriere Adriatico Ancona.
«Puntare sull’enoturismo per valorizzare il nostro territorio».
E stato intitolato «Enoturismo come leva di valorizzazione territoriale» l’incontro tenutosi a Monte Roberto nell’ambito della compagna di ascolto che porterà Confartigianato al congresso dell’11 e 12 giugno. «La situazione economica e i fatti drammatici che stiamo vivendo, fanno apparire tutto fuori luogo – ha detto Marco Pierpaoli, Segretario di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino e coordinatore dei lavori -. Crediamo, però, sia necessario fare ciò che è possibile per affrontare questa complessa fase e questi incontri nascono dalla volontà di ascoltare le imprese, di creare sinergie e di cercare di dare risposte con il supporto del mondo accademico e delle autorità di livello nazionale ed internazionale che interverranno». «Le nostre imprese – ha aggiunto Graziano Sabbatini, presidente Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino – devono tornare ad essere protagoniste insieme ai territori e perché questo avvenga bisogna promuovere e valorizzare il contesto in cui si muovono».
Fonte, Resto del Carlino Ancona.
Con nove vini premiati Lessona e Bramaterra segnano un record.
Le due Doc biellesi, tra le più piccole, conquistano il primato per riconoscimenti in proporzione all’estensione del territorio la Sono nove i vini biellesi premiati con le quattro viti. il massimo riconoscimento assegnatci ai «vini di eccellente profilo stilistico e organolettico» dall’Associazione italiana sommelier ed inseriti nell’edizione 2022 della guida Vitae. Novo vini premiati in due denominazioni — Lessona e Bramaterra — tra le più piccole in Italia è un record che testimonia la bontà dl lavoro intrapreso nell’ultimo ventennio sul territorio. Per festeggiare quasto importante risultato raggiunto dal territorio l’associazione “Biella è Buona”. in collaborazione con Ais. ha organizzato un evento degustazione che si è tenuto lo scorso sabato a Palazzo Cromo Losa a Biella. A introdurre la giornata, dopo il saluto del sindaco di Biella Claudio Corradino.
Fonte, Biellese.
Picnic in vigna e passeggiate nel nuovo “Vinum”.
Espositori di qualità e un pubblico attento. II sindaco Bo: «Alba guarda avanti con fiducia» Alba e i grandi vini del Piemonte protagonisti nei tre weekend della 44′ edizione di Vinum. Edizione fortemente contrassegnata dalla novità chiamata outdoor: per esempio i picnic in vigna promossi dal Comune di Alba sabato 23 e domenica 24 aprile, nell’ambito del progetto europeo Interregionale Alcotra 20142020 Vi-A Italia-Francia “Biodiversità stellata”, organizzati presso la Vigna Urbana della scuola enologica. Stesso scenario per l’International Jazz Day, sabato 30 aprile, evento promosso dal Comune di Alba in collaborazione con l’associazione Milleunanota. E poi, il 23 aprile e il 1° ma; 2 o, il treklting letterario a Barbaresco organizzato dal Centro Studi Beppe Fenogllo nell’ambito del Danilo Lusso centenario dalla nascita.
Fonte, Idea.
I numeri del Grignolino – Rilancio del Grignolino “Potenziale produttivo da 5 milioni di bottiglie”.
Sabato e domenica protagonista a Grazzano Badoglio Rulancio del Grignolino “Potenziale produttivo da 5 milioni di bottiglie”. Grazzano Badoglio si candida a capitale del Grignolino. Paese caro ad Aleramo, enologicamente sul confine tra le colline delle due Doc d’Asti e del Monferrato Casalese, di questo vino caro alla tavola di Casa Savoia ma pure «testabalorda» secondo la definizione che ne diede Luigi Veronelli. Ecco da qui il titolo di «Nobile ribelle» per una prima edizione di un appuntamento che vuole dare a questo vino autoctono del Monferrato la giusta rilevanza confermando un ritrovato appeale catturare nuovi consumatori, soprattutto tra i palati più giovani degli appassionati. Ma Grazzano è pure culla del Monferace, il «super» Grignolino che ne esalta le qualità di vino da invecchiamento.
Fonte, Stampa Asti.
Capitale del Grignolino.
In vetrina nel paese di Aleramo ottantacinque produttori ed oltre cento etichette Capitale del Grignolino Grazzano Badoglio riscopre e valorizza questo vino “ribelle”. Il Grignolino è stato negli anni definito ribelle, selvatico, anarchico “testabalorda”. Denominazione che un tempo accompagnava i più raffinati menù anche di Casa Savoia, ma i suoi tannini spiccati gli conferiscono un carattere un po’ spigoloso ma anche la capacità di invecchiare bene. Oggi questo vitigno autoctono del Monferrato, torna ad avere un suo appeal sui consumatori, soprattutto i più giovani. A tutti si metterà in vetrina nel paese d’Aleramo con 85 produttori ed oltre un centinaio di etichette in degustazione sabato e domenica nella prima edizione di «Grignolino, il Nobile Ribelle»
Fonte: Vita Casalese.
Il Primitivo dalle anfore di terracotta.
Purché sia buono: diciamolo piano, pert), non facciamolo sentire ai talebani…». Cristiano Guttarolo è uno fra i signori dei vini in Puglia. Non solo. Dicono quelli che se ne intendono che sia, in realtà, una delle realtà più interessanti nell’intero panorama del vino italiano: perché è follia sulla tradizione, coraggio sulla storia. È come quegli crittori straordinari che pert) conoscono in pochi, come un calciatore nascosto in qualche campionato sperduto, ma che i talent già sanno diventerà tra i più forti di tutti. È un fiore sbocciato, ma ancora ben nascosto: 22mila bottiglie all’anno, l’80 per cento delle quali finiscono all’estero. Principalmente negli Stati Uniti d’America. «Io sono campano di Salerno. E nel 2004 ho deciso di venire in Puglia, nelle campagne di Gioia Il Primitivo dalle anfore di terracotta.
Fonte: Repubblica Bari.
Cibo e vino Nuove esperienze in Sicilia.
Da domani tre giorni di iniziative tra Palermo e Sambuca Verso il futuro nel segno di Bacco Cibo e vino Nuove esperienze in Sicilia La food-experience traina la scelta della vacanza in una comune visione di marketing acco era un turista? Nasce da questo interrogativo provocatorio la tre giorni che scommette sul connubio enogastronomia e turismo, in programma da domani a domenica 27 marzo tra Palermo e Sambuca di Sicilia, organizzata dalla LOGOS Srl Comunicazione e Immagine, in collaborazione con ARTÙ (associazione Ricercatori turismo, e con ITER VITIS— Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa. Ma chi era Bacco? Il dio romano (che i greci chiamavano Dioniso) è dio del vino. Nasce come semidio perché figlio di Giove e della mortale Semele ma Giove lo promuove a divinità per aver inventato il vino.
Fonte: Gazzetta del Sud.
Strategie e sviluppo, esperti a confronto.
Gli eventi da non perdere Strategie e sviluppo, esperti a confronto L’accoppiata turismo ed enogastronomia sarà il tema affrontato da esperti e protagonisti delle due filiere nel corso della prima giornata dell’evento «Bacco era un turista?», in programma a Palermo, a Palazzo Branciforte, domani. Una giornata di studi intensa che avrà inizio con il workshop riservato alle imprese enogastronomiche e turistiche preaccreditate, prevista nella mattinata, dalle 9alle 13,semprea Palazzo Branciforte, e che proseguirà dalle 15 in poi con il convegno dal titolo «Comunicazione e Marketing per promuovere l’offerta enogastronomica dei territori siciliani nei mercati turistici».
Fonte: Giornale di Sicilia.
I nuovi itinerari nel segno di Bacco.
Un grande evento da domani a domenica tra Palermo a Sambuca per una Sicilia da… bere e mangiare I nuovi itinerari nel segno di Bacco Progetti per esaltare le prelibatezze dell’isola: vini, oli e mille eccellenze apprezzate nel mondo acco era un turista? Nasce da questo interrogativo provocatorio la tre giorni che scommette sul connubio enogastronomia e turismo, in programma da domani a domenica 27 marzo tra Palermo e Sambuca di Sicilia, organizzata dalla LOGOS Srl Comunicazione e Immagine, in collaborazione con ARTÙ (associazione Ricercatori turismo, e con ITER VITIS— Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa. Ma chi era Bacco? Il dio romano (che i greci chiamavano Dioniso) è il dio del vino. Nasce come semidio perché figlio di Giove e della mortale Semele ma Giove lo promuove a divinità per aver inventato il vino. Venne istruito e formato da Sileno, un mistico di straordinaria saggezza che era anche un prodigioso bevitore di vino.
Fonte: Giornale di Sicilia.
Il museo del vino diventa più grande Entrano 60 cantine.
Stasera incontro a Montecchia •• Anche la Val d’Alpone e la Val Tramigna entrano nel Museo del vino: una sessantina di aziende vitivinicole dell’area sono pronte a farne parte. Ha questo senso l’invito che il consigliere regionale della Lega Enrico Corsi (che da assessore della giunta di Sboarina ha avviato l’iter a Verona) ha rivolto alle cantine delle due valli per intervenire alla presentazione del progetto che, ancorato alla legge regionale 19 del maggio 2020, porterà alla creazione a Verona del più grande Museo del vino, dei prodotti tipici del territorio e della promozione dell’enoturismo alle ex Gallerie mercatali di Verona. Il Muvin sarà il più grande museo del vino d’Italia e per essere davvero rappresentativo non può prescindere dalla presenza di questa area del ve Il museo del vino diventa più grande Entrano 60 cantine Si aggiungono le aziende agricole della Val D’Alpone e Val Tramigna veronese orientale vocata che è culla di prestigiose Denominazioni.
Fonte: Arena.
La Primavera del Prosecco Tre mesi di eventi e mostre.
Al via ufficialmente domenica 27 marzo, in concomitanza con la prima Giornata Regionale per i Colli Veneti (ospitata dal Castello di Conegliano), la 26esima “Primavera del Prosecco”, rassegna enogastronomica che celebra il Prosecco Superiore di Conegliano e Valdobbiadene Docg. Un “filo d’Arianna’ che guida i visitatori alla scoperta di territorio, cultura e ospitalità locale, immergendo nello spirito che anima le 17 Mostre di Primavera grazie a spettacoli, visite guidate, passeggiate naturalistiche, eventi sportivi e altre manifestazioni. A giugno torna poi il concorso enologico “Fascetta d’Oro”, dedicato alla migliore produzione vitivinicola dell’area Docg: con le Mostre del Vino, punta a valorizzare il prodotto simbolo delle colline trevigiane nella sua estesa “culla”. Infine, grande attenzione ai turisti, con giornate immersive inserite nel programma di Primavera del Prosecco Superiore, sempre promuovendo la collaborazione tra le varie mostre e gli attori del territorio.
Fonte: Tribuna Treviso.
Le invenzioni dall’orto di casa.
Nugolo a Sant’Ambrogio nasce dalla passione di Nerina Martinelli e il suo giovane staff che crea piatti raffinati e ultrabio é trattoria né ristorante sofisticato, piuttosto un giardino focalizzato sugli ingredienti e la stagionalità che apre solo di sera e che da aprile avrà anche tavoli fuori e aperitivo. L’entrata richiama un loggiato pugliese, la cucina a vista una serra, la pergola, i tavoli e le seggiole molleggiate sono da giardino curato con leggerezza e gusto: i tovaglioli indiani di stoffa, i bambù, i fiorellini, le ghirlande di luce, i menù che variano con le stagioni e vengono decorati con gli acquerelli che si ritrovano nei bagni verde scuro e mattonelle bianche. «In famiglia il cibo è sempre stato un segno di amore e così io, dopo l’università e un’esperienza a Londra, ho aperto per passione questo ristorante nel quartiere di Sant’Ambrogio», racconta la fondatrice Nerina Martinelli, bella ragazza ventinovenne, alta, simpatica e bruna che coltiva nell’orto di Settignano le verdure che usa, tra cui 200 specie di pomodori, compreso il pomodoro “Nugolo” che dà il nome al locale.
Fonte: Repubblica Firenze.
Pianeta wine & spirits il lato alcolico di Taste.
In viaggio con le diversità del gusto”. La vetrina della food culture contemporanea e delle eccellenze enogastronomiche italiane torna a Firenze con 450 aziende. Tante e in crescita rispetto all’ultima edizione pre-Covid che ne contava 380. Il cambio di location è dunque d’obbligo, dalla più piccola Leopolda l’appuntamento si sposta in Fortezza da Basso, in presenza, dal 26 al 28 marzo. Tra i vini in esposizione al salone fiorentino c’è ne è uno che coniuga all’esperienza bio del Chianti rustico del Pratomagno, la filosofia del piccolo artigiano toscano. La Fattoria di Romignano di Loro Ciuffenna, in provincia di Arezzo, negli ultimi anni si è specializzata nei vini naturali e senza solfiti aggiunti. Le sue piccole produzioni artigianali saranno in degustazione al Taste 15. Il neonato Floressence affonda le sue radici a Firenze e nel Rinascimento. È il gin creato dal bartender e profumiere Oscar Quagliarini, che ha raccolto la sfida di trasformare un profumo in un distillato.
Fonte: Repubblica Firenze.
Montigiano freschezza agrumata.
È prodotto con uve 100% Sangiovese raccolte in due micro-vigneti a 300 metri di altitudine. È perfetto per accompagnare carni cotte alla griglia ma anche per piatti vegetariani 1 Borghetto è una piccola azienda vinicola fondata nel 1999 dalla Famiglia Cavallini. Si trova nei pressi del piccolo paese di Montefiridolfi, a San Casciano Val di Pesa (Firenze). Un paesaggio collinare trapuntato di vigneti, oliveti, orti, boschi e piccoli borghi di una bellezza unica che difficilmente dimenticherete. Si estende su due pendii collinari nel cuore della Toscana, all’estremità più settentrionale della prestigiosa zona del Chianti Classico. I quattro ettari di vigneto, completamente biologico con introduzione di pratiche biodinamiche, crescono intorno ai 300 metri di altitudine e sono suddivisi in tanti piccoli blocchi, diversi per esposizione e terreno.
Fonte: Repubblica Firenze.
Scuola Tessieri un “sorso” di alta cucina.
“I nostri corsi sono riservati a un massimo di 16 allievi, ci teniamo a seguirli con attenzione” Lucinare il vino. O cucinare con il vino. Un ingrediente, ma anche un alimento. Di certo un elemento versatile che fa parte del know how della Scuola Tessieri, la scuola di alta formazione per la cucina e la pasticceria della Toscana. «Uno spazio aperto di sviluppo e crescita, un luogo in cui si studia, si apprende e si condividono cultura e passione», spiega Alessio Tessieri, che nel 2015 ha deciso di aprire questo atelier delle arti culinarie a Ponsacco, in provincia di Pisa. Un centro di eccellenza dove, accanto ai docenti, ci sono le masterclass dei grandi professionisti del settore, da Giuseppe Amato, miglior pasticcere del mondo 2021, agli stellati Matteo Lorenzini (Osteria di Passignano), Valeria Piccini (Da Caino a Montemerano), Rocco De Santis (Santa Elisabetta, Firenze), Gaetano Trovato (Arnolfo, Colle val d’Elsa) e tanti altri.
Fonte: Repubblica Firenze.
Quei vignaioli eroici tra borgo e poesia.
Lungo il fiume Serchio alla scoperta della Garfagnana, terra di rossi prodotti in montagna, ma anche di tante bellezze naturali care a Pascoli e Ariosto. E custode di una vecchia tradizione gastronomica. Altana (Barga 0583 723192). Cucina del territorio. Conto sui 35 euro. Amata dai poeti, abbracciata dalle montagne, la Garfagnana è una terra in cui si coltivano memoria e tradizioni. Qui si fondono armoniosamente vette che arrivano anche a duemila metri, boschi di castagno e di faggio, vallate scoscese, pascoli e terrazzamenti sui quali una nuova generazione di infaticabili vignaioli produce vini di grande eleganza, prendendosi al tempo stesso cura di questo prezioso territorio. Ad aprire la strada è stato Podere Cbncori, sulle colline di Fiattone, vicino al borgo medievale di Gallicano. Racconta Gabriele Da Prato: «Ho iniziato 22 anni fa su quell’ettaro di terreno che era di mio padre e prima ancora di mio nonno.
Fonte: Repubblica Firenze.
I cipressi malati cercano sponsor L’imbarazzo dei produttori di vino.
L’appello di FdI contro la muffa a Bolgheri. «Noi paghiamo le tasse, tocca allo Stato» «Uno sponsor per il viale di Bolgheri? Idea scandalosa. Un bene pubblico cosi importante, di grande richiamo turistico, non può essere affidato al buon cuore dei cittadini. Io pago le tasse, non vedo perche devo frugarmi in tasca per pagare la manutenzione del viale dei cipressi». Così tuona Michele Satta, uno dei protagonisti della storia del vino di Bolgheri, tra i fondatori nel 1984 della Doc dei vini bolgheresi, un’azienda di 23 ettari di vigne. Altri sono i suoi assilli in questo periodo, non certo il viale e il suo eventuale sponsor. In cantina infatti ha ferme 6.400 bottiglie destinate al mercato russo, che da queste parti conta molto. A Benito Gragnoli, 72 anni, consigliere per Fratelli d’Italia al comune di Castagneto Carducci, i russi però non interessano. La sua ossessione sono i cipressi che «a Bolgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar>, così da piccolo gli recitava la nonna, innamorata dei versi di Giosuè Carducci.
Fonte: Corriere Fiorentino.
Gli amanti del vino in terrazza. Ci sono Montauto e Roccapesta.
Castiglione della Pescaia Gli amanti del vino in terrazza Ci sono Montauto e Roccapesta. ‘Gli artigiani del vino’ questo il titolo dell’evento di scoperta e degustazione, che si svolgerà nella meravigliosa e panoramica location de ‘La Terrazza’ di Castiglione della Pescaia, lunedì dalle 15 alle 19. Una giornata dedicata a tutti gli amanti del vino e del nostro territorio, quella ideata e organizzata da due importanti aziende vitivinicole della Maremma Toscana: Tenuta Montauto e azienda agricola Roccapesta. Riccardo Lepri e Alberto Tanzini, rispettivamente titolari delle due aziende, condividono insieme l’artigianalità nella produzione dei loro vini, definendo il concetto di artigiano come colui che esercita un’arte, sia essa materiale o immateriale.
Fonte: Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.
Vino Nobile, l’anteprima oggi scalda i calici.
Alle 10.30 in Fortezza l’assegnazione delle stelle alla vendemmia 2021. Presentato lo studio sui wine lovers della Generazione. Sono i giovani tra i 20 e i 25 anni con grande curiosità, ma poca capacità di spesa. Oggi è il giorno del Vino Nobile di Montepulciano. Al via l’Anteprima con l’assegnazione delle stelle all’annata per un evento che torna in presenza. Lo start è alle 9 con l’apertura dei banchi di assaggio per la stampa con i campioni della vendemmia 2021 e per far conoscere il Nobile 2019 e le Riserve 2018, annate in commercio da quest’anno. Alle 10.30 la conferenza per l’annuncio del rating all’annata 2021 e, sempre la mattina, il Premio Giulio Gambelli promosso dall’Associazione stampa enogastroagroalimentare Toscana che omaggia un grande maestro del sangiovese. Nel pomeriggio, per la stampa, la degustazione dei campioni del Nobile di Montepulciano Pieve.
Fonte: Nazione Siena.
Destinazione Vinitaly.
Dal 10 al 13 aprile torna in presenza la grande fiera del vino. La Toscana tra le regioni più rappresentate I produttori: “C’è interesse, ci aspettiamo grandi cose” È la prima regione nella top 130 di Wine Spectator, per Opera Wine selezionate 36 aziende. Circa 600 presenze dalla regione tra espositori e rappresentanti di cantine, bottiglie di eccellenza e nomi di richiamo. Alle spalle una crescita che non si è fermata neppure con la pandemia. La Toscana arriva a testa alta alla nuova edizione del Vinitaly: il salone del vino e distillati a Verona che ogni anno rappresenta il punto di riferimento per produttori e consumatori. Appassionati italiani e stranieri si ritroveranno dal 10 al 13 aprile. C’è fibrillazione per il primo grande appuntamento in presenza dopo due anni. «Dopo il Covid, i consumatori sono tornati in modo ancora più convinto — dice Carlotta Gori, direttrice del Consorzio Chianti Classico — abbiamo chiuso l’imbottigliamento dello scorso anno con un +21% rispetto al 2020 e +10% rispetto al 2019. Al Vinitaly dovremmo avere oltre 200, forse 250 etichette, come nelle passate edizioni.
Fonte: Repubblica Firenze.
Testamatta 20 anni di successi.
Già con la seconda annata (2001) fu eletto miglior vino rosso del mondo al Vinexpo: storia di un brand vincente ono passati venti anni dalla prima annata di Testamatta. E ad assaggiarlo oggi quel vino è ancora straordinariamente integro. Come le certezze di Bibi Graetz, che voleva fare il vino più buono del mondo e, stando almeno ai premi vinti, ci è pure riuscito. Nel 2001 il Testamatta viene premiato al Vinexpo come il miglior rosso del mondo, nel 2006 è il vino dell’anno per Wine Spectator e nel 2018 Decanter gli assegna 100 punti. Un successo riassaporato bicchiere dopo bicchiere nella verticale mondiale che Graetz ha organizzato collegando via Internet la sua cantina di Fiesole con altre dodici città sparse in tutto il mondo.
Fonte: Repubblica Firenze.
Vino, la classifica dei più venduti al supermercato: Chianti, Lambrusco e Montepulciano sul podio.
Quello del vino è un mercato molto influente sull’economia italiana. Ha un valore di 2 miliardi e 269 milioni di euro per 700 milioni di litri, che può arrivare a 3 miliardi di euro con l’aggiunta delle bollicine. Le vendite delle imprese di Distribuzione Moderna (associazione di aziende del settore distributivo alimentare e non che si impegnano a garantire la tutela del potere d’acquisto dei consumatori attraverso politiche commerciali orientate alla convenienza e alla libera concorrenza) hanno registrato trend positivi nel 2021. Il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro. Una notevole riduzione nella scelta di formati diversi dalla bottiglia da 0,75 litri (ad esempio bottiglioni o brick) ha influenzato il dato generale: +2,1% a valore, – 2,2% a volume.
Fonte: Corriere della Sera.
Vino: un 2021 effervescente in gdo (e non è solo Prosecco).
È stato un 2021 boom per gli spumanti in gdo, cresciuti a due cifre (+17,9% a volume e +20,0% a valore). Una marcia nettamente superiore, quella delle bollicine, rispetto ai vini a denominazione (Docg, Doc. Igt, in bottiglia da 0,75 l) che comunque crescono dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore (totale Italia, discount, ecommerce, dati Iri). Sono alcuni degli elementi che emergono dall’anticipazione della ricerca Iri per Vinitaly che verrà presentata l’11 aprile a Vinitaly, dove sarà commentata da rappresentanti di Conad, Coop, Carrefour, Federvini, Unione Italiana Vini, nel corso della 18esima edizione della tavola rotonda su vino e DM organizzata da Veronafiere.
Fonte: Gdoweek.
Vino: Italian Wine Brands raddoppia il volume d’affari e si conferma primo gruppo italiano.
Con l’acquisizione di Enoitalia, Italian Wine Brands chiude un 2021 da record che segna un fatturato da quasi 409 milioni di euro. 408,9 milioni di euro di fatturato, frutto di un raddoppio del volume d’affari rispetto al 2020: questi i numeri dei Italian Wine Brands (IWB), che si conferma a gran voce come primo gruppo italiano del vino non cooperativo; consolidando la propria posizione grazie anche all’acquisizione di Enoitalia, il cui fatturato relativo al 2021 è di 208,4 milioni di euro.
Fonte: Dissapore.
Vino: in Cina calano i volumi di produzione, ma i profitti raggiungono i 30 miliardi.
L’ultimo rapporto del China National Light Industry Council ci offre un quadro interessante dell’industria del vino in Cina. Continua la rincorsa della Cina per conquistare una posizione del rilievo nel panorama del mondo del vino: stando a quanto emerge nell’ultimo rapporto redatto dal China National Light Industry Council, nonostante la produzione delle aziende vinicole locali sia crollata del 29,1% nel 2021, il settore ha contribuito in maniera determinante al fatturato dell’industria leggera cinese.
Fonte: Dissapore.
Vino: degustazioni guidate all’Enoteca regionale di Alcamo.
Catarratto, Grillo, Perricone, Nero d’Avola, varietà internazionali e vinificazioni naturali saranno oggetto di focus specifici, inseriti all’interno di un calendario ricco di appuntamenti rivolti al personale della ristorazione e ad operatori del settore, per una formazione continua ed una migliore conoscenza della Sicilia del vino. Un ciclo di sei degustazioni guidate – curate dai giornalisti sommelier Luigi Salvo e Marcello Malta – programmato dall’Associazione dei produttori che ha avuto affidata stabilmente l’enoteca regionale della Sicilia Occidentale e la struttura del Castello dei Conti di Modica (Piazza Castello n. 9, Alcamo) sede dell’Enoteca regionale.
Fonte: ANSA.it.
Gavi, dal Consorzio il futuro del vino: “Siti multilingue per vendere online”.
Il vino italiano fattura 7 miliardi ma ha carenze comunicative. I consorzi del vino, almeno molti fra quelli fatti monitorare dal Consorzio tutela del Gavi, hanno siti internet istituzionali solo in lingua italiana. È uno dei risultati della ricerca «Comunicare il vino italiano all’estero via web. Il ruolo dei consorzi di tutela», affidata ad Astarea, in collaborazione con la società di comunicazione The Round Table. L’esito è stato reso noto nella serata del premio «La Buona Italia 2022». Il migliore è risultato il Consorzio del Brunello di Montalcino. La ricerca è stata condotta su ventuno consorzi, cioè i sedici finalisti del premio e cinque vincitori di precedenti edizioni. «Tutti i siti internet dei finalisti – spiegano al Consorzio del Gavi – hanno almeno la lingua inglese, ma solo la metà si spinge verso almeno una terza lingua, in sette casi su 16 rappresentata dal tedesco».
Fonte: La Stampa.
Le 35 Migliori Cantinette Vino Classe A del 2022: Guida all’acquisto.
Non importa se hai intenzione di acquistare una Cantinette Vino Classe A casuale, ma se hai deciso di acquistare le migliori Cantinette Vino Classe A con l’aiuto di esperti, allora sei il posto perfetto. Con l’aiuto dei migliori esperti abbiamo creato questa guida per Cantinette Vino Classe A e abbiamo studiato quasi più del 50 Cantinette Vino Classe A prima di scegliere i 35 prodotti per te. Non importa quali siano le tue esigenze, questo elenco è composto da Cantinette Vino Classe A in grado di soddisfare le esigenze di ogni persona.
Fonte: Anarcotico.net.
Vino, generazione “Z”: il consumatore di domani è già arrivato in cantina.
Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano alla vigilia del grande evento lancia i risultati di una indagine sui consumatori tra i 20 e i 25 anni: ancora poco esperti, ma appassionati di sostenibilità. Arrivano in cantina grazie a internet; prediligono la visita con una degustazione, spendono entro i 60 euro a persona e sono molto interessati alle pratiche di sostenibilità. Sono i consumatori della generazione “Z”, tra i 20 e i 25 anni in particolare, gli stessi sui quali il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, insieme all’Amministrazione Comunale, ha voluto approfondire la conoscenza grazie a una indagine che ha svolto sui propri associati anche promuovendo un evento ad hoc, Battello Terra, in programma il 29 marzo a Montepulciano durante il quale saranno affrontati proprio questi temi. Insomma si guarda al futuro (e ai consumatori di domani) alla vigilia dell’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano che torna in Fortezza a partire da giovedì 24 marzo, con l’arrivo di oltre cento giornalisti da tutto il mondo per conoscere le nuove annate in commercio il Vino Nobile di Montepulciano 2019 e le Riserve 2018.
Fonte: Radio Siena Tv.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.