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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 15 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Una cantina che sfida il futuro nel ricordo di Leonildo Pieropan.
A quattro anni dalla sua scomparsa è stato realizzato il sogno del fondatore Una cantina che sfida il futuro nel ricordo di Leonildo Pieropan «Ha lasciato un segno indelebile a Soave e nella viticoltura italiana» •• Taglio del nastro ieri mattina alla nuova cantina Pieropan, realtà vitivinicola tre le più prestigiose di Soave. Si tratta di una struttura di diecimila metri quadrati perfettamente integrata nelle colline di Soave, alle pendici della Rocca medioevale, un’opera architettonica frutto della famiglia Pieropan di costruire un luogo che potesse ricordare la figura di Leonildo Pieropan, detto Nino, pioniere che ha lasciato un segno indelebile nel panorama del vino italiano. A quattro anni dalla sua morte, i figli Andrea e Dario e la moglie Teresita, hanno realizzato il sogno a cui lui ha lavorato instancabilmente fino a quando la salute glielo ha permesso.
Fonte: Arena.
II Palio del Recioto spegne 68 candeline.
L’anniversario II Palio del Recioto e dell’Amarone spegne quest’anno sessantotto candeline, dopo due annidi assenza. Tona, infatti, nel panorama mozzafiato della splendida Valpolicella, nel Comune di Negrar di Valpolicella, la tradizionale manifestazione dedicata agli amanti del vino Recioto, che avrà luogo da sabato 20 a martedì 23 aprile, dando spazio a degustazioni, eventi culturali, musica e tanto divertimento perle vie del paese. Questo evento enoturistico, di fondamentale importanza perla valorizzazione del territorio, è stato riproposto di anno in anno, con successo e con la medesima passione del passato che lo ha animato fin dalla sua nascita, avvenuta nel lontano 1952, per volontà dell’allora sindaco di Negrar Guido Ghedini.
Fonte: Arena.
Vini valdostani in evidenza al salone Vinitaly di Verona.
Dieci aziende private, quattro cantine cooperative e l’Institut Agricole Régional Debutto fuori dai confini e grande interesse per il nuovo Consorzio Valle d’Aosta. Vini valdostani in evidenza e debutto, al Vinitaly di Verona, del nuovo Consorzio Vini Valle d’Aosta. Alta l’affluenza registrata nello stand della Regione e interesse per le diverse iniziative organizzate. Nell’area espositiva, accanto a tino spazio istituzionale dedicato alla promozione del territorio, erano presenti 10 aziende private tra cui diverse della Bassa Valle, 4 cantine cooperative e l’Institut Agricole Régional, mentre altre 9 aziende avevano i loro vini al banco assaggi gestito dai sommelier. Nello stand si sono tenuti anche diversi eventi.
Fonte: Sentinella del Canavese.
Il vinsanto del Chianti dell’azienda Marini nella guida Vinitaly.
Prestigioso riconoscimento per la cantina di Pontenuovo Fabio Marini: «Da sempre siamo attenti alla sostenibilità». Novantasei punti su 100 per il vinsanto del Chianti Doc riserva 2016 della Marinifarm di Pistoia, l’azienda agricola della rete Coldiretti Campagna Amica. È il responso della giuria internazionale di “Wine without walls”, la sezione del premio 5StarWines dedicata al vino certificato biologico o prodotto da aziende aderenti a protocolli/certificazioni di sostenibilità. In totale sono stati selezionati per “Wine without walls” 309 vini, il punteggio massimo ottenuto è 96 centesimi, uno dei pochi vini che ha ottenuto tale punteggio è proprio il vinsanto del Chianti Doc riserva 2016 della Marinifarm, che sarà inserito nella Vinitaly international wines guide, guida ufficiale 5StarWines — the Book 2023, che comprenderà anche i vini “convenzionali”.
Fonte: Tirreno Pistoia-Montecatini.
Il vino che nasce sul mare ha conquistato Vinitaly.
Il vino che nasce sul mare ha conquistato Vinitaly Bilancio molto positivo per la Tenuta Mariani alla rassegna di Verona «Il segreto? La salinità che impregna il terreno dei nostri vigneti» l.e bottiglie dell’azienda di Massaciuccoli come i in de sable della Camargue Gabriele Buffoni MASSAROSA. Un calice che porta in tavola il sapore del mare. Così il vino “al salmastro” della Tenuta Mariani ha conquistato Vinitaly. Di ritorno dalla celebre salone internazionale del vino e dei distillati, Ido Mariani non nasconde la soddisfazione: i vini della Tenuta Mariani, frutto del lavoro dell’azienda agricola e agrituristica di famiglia con sede a Massaciuccoli, hanno spopolato a Verona nella edizione della fiera vinicola più importante d’Italia e d’Europa che è tornata a svolgersi dopo i due anni di stop della pandemia. «Abbiamo avuto contatti con molti potenziali clienti nuovi, con alcuni già abbiamo stretto i primi contatti — spiega Mariani — siamo molto soddisfatti: abbiamo presentato a Verona le nuove annate di tutti i metodi classici e avevamo con noi tutti i nostri vini con le nuove certificazioni biologiche. Prodotti che sono risultati molto apprezzati dai visitatori della fiera: un’affluenza che francamente non mi aspettavo».
Fonte: Tirreno Viareggio.
Il vigneto Sicilia si prende il Vinitaly.
A Veronafiere, nell’attesa edizione post pandemia, i produttori e le Doc dell’Isola mostrano i muscoli, forti dell’incremento record dell’export e di una riconoscibilità sempre più netta sul mercato: un padiglione interamente dedicato per 132 aziende presenti. Voliamo al Vinitaly per testimoniare il prezioso patrimonio vitivinicolo siciliano – anticipa con il suo timbro di voce vibrante Toni Scilla, assessore regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea – per dare rilievo alla vasta filiera agroalimentare che nella nostra regione ha assunto uno spessore determinante, anche in termini di importanza economica. La Sicilia non sarà soltanto una presenza all’interno di Veronafiere, avremo un ruolo riconoscibile di assoluta leadership Assovini Sicilia partecipa con 44 associati che rappresentano un comparto più in forma che mat, capace di segnare un +45% nell’esportazione dei bianchi nei primi quattro mesi del 2021 e un +10% dell’export dei rossi, rispetto allo stesso periodo del 2020.
Fonte: I Love Sicilia.
La Sardegna regina del Vinitaly – L’isola in mostra a Verona clienti anche dal Vietnam.
Vernaccia Judikes miglior vino. Tanti riconoscimenti per l’isola L’isola in mostra a Verona clienti anche dal Vietnam I successi delle cantine stimolano l’interesse dei distributori internazionali. L’impronta di un territorio, l’anima di una terra Colori e terra di Sardegna. Così l’isola si è presentata a Vinitaly 2022, con successo visti anche i premi ottenuti. Tra questi il miglior vino d’Italia, la Vernaccia Riserva di Oristano Judikes 2008 della Cantina Sociale della Vernaccia di Oristano. A premiarlo la giuria di #5StarsWines-The Book un evento, giunto alla sesta edizione, organizzato dal team internazionale di Verona Fiere. E anche i vini biologici trionfano con la cantina Giampietro Puggioni, cambiando zona e dirigendosi a Mamoiada, i vini Mamuthone e Isula sono stati premiati nella sezione Wine Without Walls dedicata ai vini biologici.
Fonte: Nuova Sardegna.
Nella guida dei prodotti “5 stelle” tutti i successi delle cantine sarde.
Nella guida dei prodotti “5 stelle” tutti i successi delle cantine sarde di Pasquale Porcu. Nella seconda parte dell’elenco dei vini premiati nella guida “5Star Wines- the Book” di Vinitaly 2022 i vini sardi sono davvero tantissimi e offrono un quadro lusinghiero dello stato dell’enologia isolana. Molte aziende sono giovanissime (come Bentu di Porto Torres che arriva a Vinitaly con la prima vendemmia), altre hanno pochi anni di vita ma hanno portato a casa risultati davvero interessanti: dai F.lli Rau di Sassari alla cantina Tani, da Atlantis di Berchidda alla più consolidata Surrau e Un mare di vino, da Giorgio Fara di Sennori fino al meraviglioso exploit della cantina della Vemaccia. A 91 Punti si trovano i Cannonau di Sardegna Doc Riserva Redit 2017 di S.M. La Palma, Tararà, 2017 Vigneti Zanatta, Rosso Maiu 2019, Atlantis Berchidda.
Fonte, Nuova Sardegna.
I vini sardi promossi, adesso per crescere serve marciare uniti.
Dal Vinitaly indicazioni positive e speranze I vini sardi promossi, adesso per crescere serve marciare uniti L’assessora Gabriella Murgia: «Costituiremo il Tavolo di filiera» La Sardegna esce dal Vinitaly con l’autostima a mille e con alcuni buoni risultati. Il premio come miglior vino italiano aJudikes2008, della Cantina della Vernaccia di Oristano, e l’inserimento nella guida del Vinitaly di altri 76 vini sardi valutati con un punteggio superiore a go/loa, il cui elenco è disponibile sui canali social di “Sardegnavinitaly”. Ma un altro risultato non può restare sotto traccia. L’assessora all’Agricoltura, Gabriella Murgia, assecondando le sollecitazioni giunte dai produttori e dagli operatori del settore, ha assunto l’impegno di costituire i1 tavolo di filiera. «Vogliamo dare tutto il sostegno possibile a un’eccellenza del nostro territorio», dice l’assessora Murgia. «Presto costituiremo il Tavolo vitivinicolo presso l’assessorato, coinvolgendo tutto il settore, comprese le organizzazioni e associazioni, per formare una cabina di regia unitaria, in grado di rispondere in modo efficace alle numerose sfide che abbiamo davanti». Sarebbe una svolta in un mondo che ha proposto vini nuovi e audaci, certezze, sfide e progetti affascinanti.
Fonte, Unione Sarda.
A Pilloni il premio Cangrande.
Trai giovani, il successa di Audarya A Pilloni il premio Gangrande. Puntando dritti su Sanluri, cantina Su’entu. La grande vetrina internazionale di Vinitaly, conclusa mercoledì scorso, ha laureato Benemerito della Viticoltura l’imprenditore sardo Salvatore Pilloni. Domenica, in occasione dell’inaugurazione della 54esima edizione, il ministro Stefano Patuanelli ha consegnato il premio “Angelo Betti – Gran Medaglia di Cangrande” al patron della cantina Su’entu. «È una grande emozione per me ma soprattutto per il nostro territorio», ha commentato Salvatore Pilloni. «Questo riconoscimento ci aiuta a raccontare ancora meglio la nostra Marmilla, e a spingere altri a seguirci su questa strada puntando al recupero delle campagne e in particolare della viticoltura.
Fonte, Unione Sarda.
La giornata ‘Super i Colli’ tra i sapori e il benessere.
Una Pasquetta da trascorrere in compagnia respirando aria buona e deliziando il palato con i gusti e i sapori delle eccellenze locali. Lunedì 18 è il giorno del primo appuntamento dell’iniziativa ‘Super i Colli’, ideata e organizzata dai Comuni di Acqui Terme e Strevi in collaborazione con il Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg, il Consorzio Tutela Brachetto d’Acqui docg, Confcommercio e Confesercenti. Il percorso è suddiviso in anelli: uno più grande di 15 km che da Acqui Terme si snoda lungo Strada Maggiora, regio.
Fonte, Piccolo di Alessandria.
«Ho scelto la libertà di gestire il mio tempo in qualcosa che amo».
Un lungo giro per il mondo dall’Oriente al Canada con molte tappe intermedie, poi il ritorno a casa per far rinascere l’azienda vinicola della famiglia • E più forte il richiamo delle nostre passioni o la sensazione di sicurezza che dà un lavoro stabile ai massimi livelli internazionali? La risposta potrebbe non essere così scontata: dipende dalla persona a cui viene rivolta, e c’è anche chi può legittimamente sostenere la scelta di seguire il cuore anziché il cervello – o peggio ancora il portafoglio – perchè in quella situazione ci si è trovato e non ha avuto dubbi. Sette anni a Singapore Lorenzo Bottazzi ha cominciato la sua carriera lavorativa nel mondo dei broker navali a Genova presso Italia di Navigazione, passando poi ad altre compagnie dove ha scalato rapidamente i vertici della professione.
Fonte, Piccolo di Alessandria.
Il premio II Timorasso ‘La Zerba’ di Cantine Volpi sbanca il Vinitaly.
Miglior vino organico’ con una votazione da capogiro: 96 punti su 100 disponibili. Il Timorasso la Zerhá annata 2020 prodotto da Cantine Volpi al terzo giorno di Vinitaly conquista un premio importante che certifica il buon lavoro dell’azienda tortonese.
Fonte, Piccolo di Alessandria.
Ovada Vinitaly, 3mila euro dal Comune al Consorzio.
Ammonta a 3 mila euro il contributo accordato dal Comune al Consorzio dell’Ovada docg per l’allestimento dello stand e la partecipazione all’edizione 2022 di “Vinitaly” per la promozione del Dolcetto locale.
Fonte, Piccolo di Alessandria.
Nizza Tre giorni di fiera e festa per celebrare l’enologia.
Ritorna a Nizza Monferrato, l’atteso appuntamento con “Nizza è… Fiera del Santo Cristo”, dopo il lungo stop causa Covid. Il sipario si aprirà ufficialmente venerdì 22, al Foro Boario, in occasione del “Giro del Nizza”, con “AperiNizza”, aperitivi a base di Nizza Docg con prodotti tipici locali. Sabato 23 alle 11, invece, nel salone d’onore del Palazzo del Gusto, ci sarà l’inaugurazione della mostra “La vigna teatro del mondo”, opere realiz7ate ‘open air’ sul territorio ad opera degli dagli studenti dell’accademia Albertina di Belle Arti di Torino.
Fonte, Piccolo di Alessandria.
Il salone diffuso che ama il vino.
DAL 18 LA “TORINO WINE WEEK” CON OLTRE 40 EVENTI. Amami alla vigna al bicchiere, passando per Torino. ll mondo del vino si ritrova sotto la Mole da lunedì 18 a luned125 aprile perla “Torino Wine Week”, quarta edizione della kermesse organizzata da Klug APS in tandem con Bonobo Events e Orticola che per una settimana invaderà la città con un programma di oltre 40 eventi tra degustazioni e cene a tema in ristoranti, enoteche, cocktail bare trattorie, più una cinquantina di incontri tra masterclass e conferenze. Un salone del vino diffuso e aperto a tutti, che coinvolgerà oltre 70 produttori in rappresentanza di tutta la regione, dall’Alto Piemonte alle Langhe passando per l’Astigiano e il Roero, il Torinese, il Saluzzese e l’Alta Langa, cui si aggiungerà una selezione di cantine di Veneto e Toscana.
Fonte, Stampa Torino Sette.
Il 25esimo punto vendita di Signorvino è a Le Gru.
NUOVA APERTURA VENERDÌ 15 S’inaugura venerdì 15 alle 10 nel Pia77ale Nord che ospita l’hub del gusto del centro commerciale Shopville Le Gru di Grugliasco (via Crea 10), il 25° punto vendita italiano del gruppo Signorvino. [I nuovo locale della catena di enoteche con cucina specializzata nell’abbinamento tra cibo e vini disporrà di ampi spazi, ben 550 metri quadrati con un bel dehors affacciato all’esterno, in cui si potrà scegliere fra oltre 2000 etichette italiane presentate dai wine specialist. Ad accompagnare i vini le proposte del menù, in continua evoluzione, con piatti legati alla stagionalità delle materie prime, ricette della tradizione rivisitate in chiave contemporanea, oltre a una selezione di salumi e formaggi a marchio DOP e IGP provenienti da tutta Italia e dai presìdi Slow Food.
Fonte, Stampa Torino Sette.
I vini bianchi marchigiani aumentano le vendite.
Coldiretti, dalla Passerina al Verdicchio dei Castelli di Jesi fino al Pecorino numeri positivi I vini bianchi marchigiani aumentano le vendite In crescita il valore delle vendite del Verdicchio dei Castelli di Jesi e dei vini marchigiani. Ci sono anche due bottiglie di Passerina all’interno di Casa Coldiretti, il grande padiglione del Vinitaly che sta ospitando un’esposizione delle bottiglie che hanno messo a segno le migliori performance. La marchigiana Passerina ha aumentato le vendite del 14% nell’ultimo anno, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Infoscan Census relativi all’anno terminante a gennaio 2022. Dati che segnano anche il boom di altre due doc delle Marche a trazione «bianchista». Il Verdicchio del Castelli di Jesi ha incrementato il valore delle vendite dell’11%, il Pecorino è cresciuto del 7% mentre il Bianchello del Metauro di circa il 6%.
Fonte, Resto del Carlino Ancona.
«La promozione enogastronomica è fondamentale».
Vinitaly, Michela Gioia: «Il mondo del web non è semplice per affrontare le sfide» «La promozione enogastronomica è fondamentale» L’enoteca – Marketplace marchigiana ottiene nuovi riscontri. In questi giorni di avvio di Vinitaly la jesina Michela Gioia ha avuto modo di incontrare moltissimi imprenditori, anche non marchigianiche, che hanno evidenziato come sia importante un progetto ben delineato di promozione nel settore vitivinicolo e delle specialità enogastronomiche. «Le aziende enogastronomico – spiega Gioia – soffrono perché da sole, non riescono a crescere organicamente, specialmente nel mondo del web, spacciato da molti, come un facile elemento da integrare nella normale routine aziendale che spesso si rivela solo un flop».
Fonte, Resto del Carlino Ancona.
Premio per il bio alla Centanni di Montefiore.
Al Vinitaly Premio per il bio alla Centanni di Montefiore L’azienda vitivinicola Centanni di Montefiore dell’Aso è stata proclamata nel corso del Vinitaly, miglior Cantina biologica dell’Anno 2022. Un importante riconoscimento per un’azienda del Piceno che da sempre è impegnata nella crescita qualitativa della propria produzione. Tutti i vini partecipanti a 5StarWines e Wine Without Walls sono stati degustati da una giuria composta da esperti internazionali altamente qualificati, selezionati tra Master of Wine, Master of Sommelier, diplomati Wset, Via Italian Wine Expert e Ambassador, enologi e giornalisti. La differente provenienza geografica e la varietà dei profili professionali dei giudici, unite al processo di degustazione alla cieca, garantiscono oggettività alla selezione.
Fonte, Resto del Carlino Ascoli.
Colli Piacentini Un Vinitaly da record.
Positivo oltre le aspettative il bilancio per la rappresentanza dei Colli Piacentini a Vinitaly 2022. II consorzio ha puntato a valorizzare le produzioni del territorio in un panorama che andasse oltre i confini territoriali da qui la sinergia con Gal del Ducato e Consorzio Tutela Vini Colli di Parma. «Un passo importante», ha sottolineato il presidente del Consorzio, Marco Profumo.
Fonte, Giorno Lombardia.
Vino, la produzione sale del 20%.
In aumento anche l’export: è nel Levante la maggior parte delle 183 aziende liguri. Il successo di Vinitaly 1 In alto, lo stand ‘Emozioni di Liguria’ a Vinitaly; sotto a sinistra Andrea Marcesini, a destra Marco Casarino. «Il nostro settore ha circa 500 addetti gran parte giovani C’è tanta voglia di crescere ancora» La 54a edizione di Vinitaly si chiude con numeri da record e anche i produttori liguri hanno partecipato con entusiasmo, portando a casa buoni affari grazie alla presenza di 700 acquirenti professionali da 50 Paesi del mondo, tra cui Usa e Canada, attualmente le principale aree di interesse per l’export italiano. «Il ritorno in presenza dopo due anni di stop – spiega il vice presidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura, Alessandro Piana – ha visto la Liguria a Vinitaly 2022, con uno stand di oltre 200 metri quadrati, un importante bancone di mescita, gli eventi e una nuova comunicazione su tutte le eccellenze liguri.
Fonte, Nazione La Spezia.
OliOliva presentato a Vinitaly. Si terrà dal 2 al 6 novembre.
A Vinitaly, grande fiera dedicata al nettare di Bacco appena conclusa a Verona, ha trovato spazio anche l’olio nella manifestazione ligure di punta. All’interno dello stand Emozioni di Liguria, il direttore di Azienda speciale della Camera di commercio Riviere di Liguria Ilario Agata ha presentato Olioliva 2022: la 22′ edizione si terrà a Imperia dal 4 al 6 novembre. OliOliva è la vetrina fieristico-espositiva delle eccellenze agroalimentari della Liguria, con approfondimenti sulla filiera dell’olivo, in primis l’olio extravergine e i prodotti tipici del territorio ligure. Partecipano ogni anno tra le 100 e le 200 aziende liguri e della Regione «ospite d’onore», individuata ogni anno in base alla collaborazione tra eventi del settore.
Fonte, Stampa Imperia.
Bottega Trimani il buon vino di padre in figlio – Bottega Trimani il buon sangue del vino che ha attraversato due secoli di Storia.
Un piccolo Vini e oli a via di Panico, una botteguccia aperta da Francesco Trimani, nato alla fine del Settecento, emigrato per far fortuna dalla piccola frazioncina di Santa Vittoria, in alta montagna, nel comune di Montereale, vicino ad Amatrice. di Paolo Boccacci • a pagina 9 Il negozio in via Goito Bottega Trimani il buon sangue del vino che ha attraversato due secoli di Storia All’inizio, nel lontano 1821, era proprio un buchetto. Un piccolo Vini e oli a via di Panico, una botteguccia aperta da Francesco Trimani, nato alla fine del Settecento, emigrato per far fortuna dalla piccola frazioncina di Santa Vittoria, in alta montagna, nel comune di Montereale, vicino ad Amatrice. «La bottega di Francesco — racconta Paolo, che da tempo è al timone di comando con i tre fratelli, Carla, Giovanni e Francesco — era come la fraschetta dove nel film di Monicelli Albertone va a bere nei panni del Marchese del Grillo.
Fonte, Repubblica Roma.
Viaggio enogastronomico nel Lazio.
Incontri, scambi di idee e sapori alla scoperta delle eccellenze … Ultimo giorno oggi, dalle 17 alle 19, per un’esperienza inedita e tutta da gustare ospitata dal Teatro Ghione: si tratta dell’evento straordinario «Viaggio Enogastronomico Culturale nel Lazio», molto più che una degustazione di prodotti enogastronomici, costituita anche da laboratori didattici, incontri con produttori, forum con esperti e tecnici del settore. E un’occasione di incontro, confronto e scambio di idee e sapori alla scoperta delle eccellenze gastronomiche laziali attraverso le degustazioni di vino, olio, mozzarella di bufala, porchetta di Ariccia, prosciutto di Bassiano e l’incontro con produttori, esperti e tecnici del settore.
Fonte, Tempo Roma.
I rossi dell’altipiano e gli ospiti pugliesi in vetrina a Sistiana.
Torna dopo oltre mille giorni la rassegna “Teranum” nella cornice di Porto piccolo Appuntamento sabato 23 perla serie di degustazioni. Saranno i rossi del Carso a segnare, sabato 23, il ritorno, dopo più di mille giorni di assenza per pandemia, di una delle rassegne più sentite dai produttori vinicoli locali: “Teranum”. Dalle 16 alle 23, a Porto piccolo, una ventina di viticoltori locali, 13 della vicina Slovenia e cinque aziende provenienti dalla Puglia, proporranno i loro prodotti. Una vetrina di rossi (ad eccezione di quelli pugliesi) che nascono nell’area che corre da Muggia a Doberdò del Lago, passando dal ciglione al Carso interno della Slovenia, con puntate in provincia di Gorizia.
Fonte, Piccolo Trieste.
Agroalimentare italiano ambasciatore di qualità
II vino e in grande forma: eccezionali in particolare i numeri fatti registrare dagli spumanti, cresciuti del 23% La quanta paga sempre; soprattutto quando s’ pota dl agroalimentare Un settore In coiritalla ha un ruolo di primaria irnportanza a livello Internazionale. l’eccellenza delle nostre produzioni e rkanascluta anche sul mercato II 2421, In particolare: e stato un anno da record per quanto riguarda le vendite da alimenti e vini Italiani all’estero. Una tendenza evidenziata In un’analisi compiuta da Coldiretti su dati Istat. Il valore delle espartazioni agroailimentari Italiane ha raggiunto II considerevole yr lore di 9 miliardi di euro, registrando un aumento del 9% nei confronti del 2020.
Fonte, Gazzetta di Parma.
I vini rosati per il picnìc di Pasquetta.
Piccola guida tra le regioni italiane più votate Il segmento di mercato da due anni in crescita I vini rosati per il picnic di Pasquetta. IL VETERE DI SAN SALVATORE P PAESTUM E UN SUCCESSO: SUPERATE LE 100MILA BOTTIGLIE Il Casatiello e fellata, frittate di pasta e grigliate selvagge, basta confidare nel meteo favorevole e il gioco è fatto. Ma che si beve a Pasquetta? La situazione richiede vini freschi e disimpegnati. Perfetti i rosati, anche a tutto pasto, meglio se italiani. Grazie alle diverse vocazioni territoriali, ai diversi vitigni utilizzati, alle diverse filosofie produttive che portano a stili molto eterogenei, inseriti all’interno della stessa tipologia di vino, i rosati italiani risultano estremamente versatili negli abbinamenti a tavola. Le gradazioni di rosa variano dal cipria al cerasuolo, a seconda del tempo di macerazione a contatto con le bucce, delle caratteristiche del vitigno e dell’eventuale invecchiamento.
Fonte, Mattino Napoli.
Due super sanniti in blend.
La Fortezza lancia un bianco da Fiano e Falanghina e un rosso da uve Aglianico, Piedirosso e Camaiola Due super sanniti in blend LA NUOVA LINEA “VERSO” VOLUTA DA ENZO RILLO E REALIZZATA DALL’ENOLOGO VITTORIO FESTA PER DUE SUPERCAMPANI. Il ‘Vinitaly’ appena terminato ha regalato il primo assaggio dei vini della linea ‘Verso’, il nuovo progetto dell’azienda sannita ‘La Fortezza’. Due fermi, il bianco `Suaré’ e il rosso ‘Truman’, e due bollicine metodo classico, il bianco’Tremién’ e il rosé ‘Ussié’. Verso indica la consapevolezza dei traguardi raggiunti e la determinazione di andare avanti, oltre. E indica anche i versi riportati sulle diverse etichette; versi che decantano il duro lavoro nelle vigne da cui nasce quella poesia chiamata vino. I vini fermi, il bianco `Suaré’ e il rosso ‘Truman’, nascono come blend di territorio che vanno incontro le nuove tendenze del gusto.
Fonte, Mattino Napoli.
Da Michelangelo a Machiavelli, vacanze d’elite tra vigneti bio.
Villa Mangiatane Sulle colline fiorentine Davide Madeddu La cultura si sposa con il turismo. Un connubio in cui la tecnologia, il lusso ma anche la tradizione viaggiano assieme in uno scenario in cui l’opera di Michelangelo e la presenza di Machiavelli, si aprono al mondo. Nelle colline di San Casciano Val di Pesa a qualche chilometro da Firenze, gioca la sua carta delle vacanze del lusso d’élite Villa Mangiacane. La storica villa progettata da Michelangelo per la famiglia Machiavelli diventata da qualche anno boutique hotel. Una struttura ricettiva di alto livello con 28 camere più una royal suite in cui il passato «culturale e storico molto importante» si sposa con il turismo e l’enogastronomia.
Fonte, Sole 24 Ore Centro.
Gillo Dorfles scelse l’Aglianico che sfida il tempo.
Dodici etichette per la Tenuta San Salvatore Elegante, ironico e magrissimo, Gillo Dorffes trascorreva una parte delle sue estati a Paestum. Lo ospitava Peppino Pagano, albergatore e proprietario a Boscoreale (Salerno) della Tenuta San Salvatore, il cui vino più premiato è un Piano biologico, il Pian di Stio, scalpitante e fresco. Il critico d’arte morto a 1o7 anni nel 2018 a Milano, amava i vini rossi, ripeteva spesso che il suo elisir di lunga vita era il Cannonau. Ma dopo aver conosciuto Pagano era stato attratto dal suo Aglianico, scuro, vibrante e profumato di ciliegia e senape. «Gillo andava ogni giorno al mare, di buon mattino», ricorda Pagano (nell’illustrazione qui a fianco), «al pomeriggio riposava e poi lavorava. Un giorno scoprì il nostro vino e mi chiese di visitare le vigne.
Fonte, Corriere della Sera 7.
Arriva Gin&Sound con 150 etichette.
Tutti pazzi per II Gin, uno dei distillati più antichi e Iconici della storia. A Milano c’è Gln e Sound, fiera In programma da venerdl 22 a domenica 24 aprile in Piazza Città di Lombardia, la piazza coperta più grande d’Europa. In degustazione 150 gin provenienti da tutto il mondo, con più di 50 prodotti In Italia. Ci sarà una sezione dedicata al mondo delle acque toniche e un’area cocktail. Sarà possibile acquistare dai produttori. Biglietto: 20 euro con 10 degustazioni.
Fonte, Gazzetta dello Sport.
Sorseggiando – Brunello di Montalcino orgoglio di Belpoggio.
A dell’Abate, in una delle zone benedette dal dio del vino ci sono le vigne Belpoggio, a uno sguardo della celebre Abbazia di Sant’Antimo. ll podere è seguito con cura certosina e grande competenza da Enrico Martellozzo, e dalla sua famiglia. I Martellozzo sono veneti, e sono tra I migliori produttori, in assoluto, di Prosecco col l’etichetta Bellussi. B loro Brunello 2016 (annata spaziale!) ha un bel color rubino luminoso. Profuma di frutta rossa sotto spirito e cioccolato fondente. Al gusto è un trionfo di visciole e corbezzoli, lamponi e spezie dolci. Tannini finissimi e una bella nota sapida. Spettacolare la bevibilità.
Fonte, Gazzetta dello Sport.
Ecco le bottiglie che il Vinitaly ci porterà a tavola – Ecco che cosa il Vinitaly verserà nei nostri calici.
Quello che è finito mercoledì è stato un Vinitaly importante. Non solo perché ha segnato il ritorno della kermesse veronese dopo tre anni (ultima edizione nel 2019), un po’ perché il minore affollamento invece di far perdere occasioni di business le ha moltiplicate: pochi ma buoni. In quattro giorni per i padiglioni della fiera di Verona sono transitati 88mila operatori, dei quali 25mila (quasi un terzo) stranieri, «che mai si era registrata in passato», fanno sapere da Veronafiere. È stato un Vinitaly intenso e serrato, anche a causa dei consueti problemi organizzativi (taxi introvabili, navette bloccate nel traffico) quest’anno appesantiti dalla necessità di indossare la mascherina. Io mi porto a casa oltre cento vini assaggiati. Ecco una selezione delle etichette più interessanti da me scoperte o riscoperte e delle principali novità. Bollicine.
Fonte, Giornale.
Consorzio Colli Piacentini. Vince al Vinitaly col focus sul territorio.
Vince al Vinitaly col focus sul territorio Chiuso il Vinitaly, bilancio oltre le attese per la rappresentanza vitivinicola dei Colli Piacentini. «Abbiamo voluto fare un passo in più», dice il presidente del Consorzio Marco Profumo spiegando la scelta di valorizzare le produzioni del territorio inserendole nel patrimonio enogastronomico emiliano.
Fonte, Giornale.
Giovani sul podio Amano il bere di qualità e investono sui vigneti.
Sgomberiamo il campo dal luogo comune che il rapporto fra i giovani e il bicchiere sia fatto solo di sballo e di un inconsapevole cin cin senza cultura nè qualità. L’edizione 2022 di Vinitaly post emergenza con massiccio, anche se più comprensibilmente ridotto, ritorno di produttori e pubblico a Verona, nel dare il polso della situazione del settore ha rivelato aspetti fortemente positivi del pianeta giovani. Il vino si conferma come un prodotto strategico per l’economia italiana con vivacità di export e certifica un sensibile incremento dei consumatori in età verde. Sanno apprezzare ciò che bevono, cercano cultura e curiosità del territorio e consumano in modo più responsabile. Belle notizie, dunque, dalla galassia vinicola veronese. Due numeri per chiarire meglio (Enpaia Censis): la platea giovanile è passata dal 48,7% al 53,2 con tendenza in crescita. Più di due terzi dichiara di apprezzare il vino ‘senza eccessi’ e cerca prodotti italiani.
Fonte, Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Sangiovese al top È l’ambasciatore della Romagna.
La Cantina Umberto Cesari di Castel San Pietro (porta il nome del fondatore) è una delle più premiate. I rossi delle colline sono leader del consumo quotidiano. Cresce l’export Sangiovese al top È l’ambasciatore della Romagna. Cesari, al timone della cantina «Umberto Cesari» di Castel San Pietro Terme dopo la scomparsa del padre, fondatore di una delle più grandi realtà private del vino dell’Emilia Romagna, commenta le incognite legate alla guerra in Europa dell’Est e i rincari di energia e materiali. «Dopo il Covid – esordisce Gianmaria – sono cambiate le abitudini, sono stati ridefiniti i parametri della convivialità, di cui il vino è protagonista. Vedo in giro ancora tanta paura…» II 2022 per Umberto Cesari è cominciato bene… «Sì, il nostro Costa di Rose, Sangiovese Rosé, ha ricevuto il premio nella categoria rosé al Golden Wine Awards by Food and Travel in terra di Puglia nota principalmente per la produzione di ottimi rosati italiani.
Fonte, Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Da Vinitaly un’ondata di ottimismo.
Da Vinitaly un’ondata di ottimismo. L’edizione 54 di Vmitaly, segna il solco più profondo degli ultimi anni di una manifestazione sempre più orientata al business, con i wine lover nella città medievale palcoscenico naturale di Vinitaly and the city. Vinitaly 2022 registra il record storico di incidenza di buyer stranieri in rapporto al totale ingressi: i 25.000 operatori stranieri (da 139 Paesi) rappresentano infatti il 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88.000). E ciò al netto della fortissima contrazione – legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali – degli arrivi da Cina e Giappone, oltre ovviamente ai buyer russi. Un contingente che pesa complessivamente per circa 5.000 mancati arrivi ma che non ha impedito la rimodulazione dell’assetto partecipativo di una manifestazione che in chiave nazionale ha anche ribilanciato le presenze del Centro-Sud – in rialzo – con quelle del Nord.
Fonte, La Discussione.
Amarone, exploit di Quintarelli.
Le quotazioni delle bottiglie in asta sono cresciute in media del 56%rispetto a12020 Amarone, exploit di Quintarelli di Cesare Pillon la prima volta che le bottiglie di Amarone sono presenti alle aste internazionali in tale quantità che per analizzarne le quotazioni sarà necessaria una seconda puntata. Protagoniste, questa settimana, due aziende storiche di grande prestigio ma molto diverse tra loro: i prezzi massimi ottenuti dai loro Amaroni nel 2021 o nelle prime aste di quest’anno sono messi a confronto con quelli spuntati nel 2020. A farsi notare per la loro entità (da 266 a 1.260 euro) sono soprattutto quelli delle bottiglie con l’etichetta in corsivo scritta a mano prodotte da Giuseppe Quintarelli. Scomparso nel 2012, Quintarelli era effettivamente come lo faceva immaginare quell’etichetta, un vignaiolo che vinificava artigianalmente le proprie uve rispettando rigorosamente la tradizione.
Fonte, Milano Finanza.
Dal Barolo al cioccolato, gli investimenti italiani di casa Hermès.
Il suo patrimonio è stimato in oltre 100 miliardi, ma la famiglia Hermès è fra le più riservate al mondo. Gli eredi del fondatore Emile controllano il 50,2% della storica maison francese attraverso la holding H51 creata per respingere il tentativo di scalata del patron di Lvmh, Bernard Arnault. Le azioni sono vincolate sino al 2033. Al di là di questo, massimo riserbo vige sui loro investimenti collaterali e sulla loro rete di relazioni imprenditoriali. Di sicuro, il numero uno del gruppo, Axel Dumas, si appresta a entrare nel consiglio di amministrazione di Exor. Il prossimo 24 maggio, il 51enne rappresentante della sesta generazione degli Hermès sarà nominato come indipendente nel board della cassaforte della famiglia Agnelli-Elkann. Le loro strade si sono già incrociate nel 2020 quando Exor ha rilevato da Hermès il 77% del marchio cinese Shang Xia.
Fonte: Milano Finanza.
Non solo Franciacorta In viaggio tra i vini lombardi – In viaggio tra i vini lombardi con i consigli dei sommelier per i giorni di Pasqua.
ll gusto della Pasqua Non solo Franciacorta In viaggio tra i vini lombardi. In viaggio tra i vini lombardi con i consigli dei sommelier per i giorni di Pasqua Dalla affermatissima Franciacorta, terra di bollicine, all’Oltrepo in grande spolvero a Vinitaly, fino alle produzioni “eroiche” dei rossi della Valtellina di Mariella Tanzarella Pasqua è con chi vuoi, d’accordo. Ma anche con quello che vuoi. Una questione di gusto personale più che di tradizione. Non ci sono scelte obbligate, solo la ricerca di leggerezza primaverile e di piacere. In un vorticare di insalatine, frittate, pesci scottati e dolci al cucchiaio, cose che non richiedono preparazioni elaborate né lunghe cotture, l’unica voce da programmare in modo oculato è il vino. Non un dettaglio, ma una colonna portante, forse una colonna sonora, per l’intero pasto.
Fonte: Repubblica Milano.
Il vino piace ai giovani 9 su dieci lo bevono.
Come prima, più di prima: il gradimento degli italiani per il vino rimane altissimo, ancora più alto rispetto all’ultimo periodo pre Covid. Secondo la ricerca dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, nell’ultimo anno l’89% degli italiani ha infatti bevuto vino. Con una accresciuta curiosità da parte dei giovani. Rispetto al 2019 i consumatori appartenenti a Generazione Z e Millennials (18-41 anni) sono considerevolmente aumentati sul piano numerico (dall’84% al go%) ma non sulle quantità, mentre rimane invariata l’incidenza dei consumatori della generazione X e si abbassa la quota dei Baby Boomers (over 57 anni).
Fonte: Verita’&Affari.
Incrementi dei costi in cantina a +35%.
A causa della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per il vino italiano con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. L’allarme, al Vinitaly di Verona, arriva da Coldiretti secondo cui le imprese del vino devono far fronte ad incrementi medi di 6.886 euro. Le aziende vitivinicole Made in Italy si sono così trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi che arrivano oggi a pesare sui bilanci per oltre un miliardo di euro. Una bottiglia di vetro – spiega la Coldiretti – costa più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% e per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti.
Fonte: Bisalta.
Festival del Prosecco con il Bordeaux.
II Consorzio di tutela trevigiano annuncia un’iniziativa che sarà realizzata nella primavera dell’anno prossimo Festival del Prosecco con il Bordeaux II direttore Luca Giavi: «L’obiettivo è coinvolgere un territorio vasto fino ai vigneti dei colli Euganei» «Una grande festa dedicata al Prosecco, con Treviso baricentro ma aperta a tutto il territorio della doc e a cadenza pluriennale». Lo ha annunciato per la primavera 2023 Luca Giavi, direttore del Consorzio di tutela Prosecco doc, alla luce di un’idea che l’ente maturava da tempo. Il nome e il logo sono già pronti, il format anche, insieme ai link con l’amministrazione comunale trevigiana, consolidati nella conferenza stampa di martedì scorso nella cittadina veneta. Al centro dell’incontro anche il rinnovo dell’accordo con la compagnia aerea Ryanair, che ha registrato un incremento nelle prenotazioni sullo scalo trevigiano.
Fonte: Arena.
Sessanta talk e più di cento ospiti Quanti applausi per Casa Athesis.
Un grande successo per lo stand multimediale allestito durante l’edizione 54 di Vinitaly Sessanta talk e più di cento ospiti Quanti applausi per Casa Athesis Dai candidati in corsa per la poltrona di sindaco a leader della politica come Salvini, Meloni e De Castro Ma non sono mancati sportivi e vip dello spettacolo Nicolò Vintemi •• Più di sessanta interviste in diretta e oltre cento ospiti. Sono i numeri di Casa Athesis, lo stand del nostro gruppo editoriale allestito al Vinitaly appena concluso. Dal salottino sistemato nella galleria fra il padiglione sei e sette della fiera sono state raggiunte – quattrocentomila persone. Lo hanno fatto seguendo le dirette e poi usufruendo del fatto che i video sono rimasti (e lo sono tuttora) disponibili sul sito de L’Arena e su canali social del gruppo. Numeri da record Un grande successo, come un grande successo è stata tutta la fiera dedicata al vino.
Fonte: Arena.
Fiera dell’agricoltura in centro: 200 espositori al parco fluviale.
Venerdì mattina l’inaugurazione della rassegna: fino a lunedì stand, laboratori e convegni con esperti Approfondimenti sulle api e degustazioni di vini tipici e pecorino di Farindola. Ci saranno due concerti. L’agricoltura torna al centro, sia in senso geografico che contenutistico, della 31° edizione della fiera promossa dal Comune di Teramo e sulla quale si leverà il sipario’ venerdì prossimo. Per quattro giorni oltre 200 espositori animeranno il parco fluviale dove tutto è pronto per ospitare allevatori e agricoltori, ma anche studiosi ed esperti di ambiente, zootecnia e alimentazione. L’edizione 2022, presentata ieri mattina dall’assessore al commercio Antonio Pillipponi, dal sindaco Gianguldo D’Alberto e dai numerosi partner che sostengono l’iniziativa, vede due novità importanti: la location e i contenuti.
Fonte: Centro Teramo.
Vinitaly promuove i vini targati Emilia Romagna.
La vendita del Pignoletto nei supermercati salita del 5,6% Bene anche il Lambrusco. Gli investimenti attirano turisti. Vinitaly fortunato per i vini dell’Emilia Romagna con particolare attenzione al mondo del Lambrusco, in cui c’è curiosità di approfondimento per quanto riguarda le diverse declinazioni. Ottimi anche i dati del Consorzio Pignoletto Emilia Romagna che con oltre 17 milioni di bottiglie nel 2021, ha registrato una crescita a doppia cifra in un anno ancora parzialmente segnato dalla pandemia (un aumento dell’imbottigliato di oltre il 20%). Il report IRI presentato a Vinitaly segnala come tra i vini più venduti nei supermercati il Pignoletto sia cresciuto del 5,6% in volume e del 2,6% in valore.
Fonte: Gazzetta di Modena.
Nuove sfide del Lambrusco – Costi alle stelle Il Lambrusco tra incognite e opportunità.
Tra incognite e opportunità, è stato protagonista al Vinitaly. Costi alle stelle Il Lambrusco tra incognite e opportunità Al Vinitaly gli operatori hanno discusso delle sfide del settore Marco Fasoli di Emilia Wine: «È il momento delle scelte». Si dice spesso che i momenti di crisi sono anche un’occasione di crescita. Tutti concordano, anche se nei fatti non è semplice mettere in pratica questa lezione. Vale anche per il settore enologico, che in questi giorni si è ritrovato a Verona per il Vinitaly. «Il sistema vino italiano è reduce da un periodo di crescita costante —dice Marco Fasoli, direttore commerciale e marketing di Emilia Wine, cooperativa di cui fanno parte Casali Viticultori e le cantine di Arceto, Correggio e Prato di Correggio – Adesso ci sono molti problemi, legati all’aumento delle materie prime e al costo dei trasporti.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
I vini estensi brillano a Verona «Prodotti validi per l’export».
In un Vinitaly da record bilancio positivo anche per Cantina Mattarelli e Tenuta Garusola, presenti nel padiglione della regione con Fortana e Russiola. Fra gli ospiti Davide Bergamini, sindaco di Vigarano Mainarda: «È stato bello visitare l’azienda Mattarelli, testimone del nostro territorio. Da oltre 50 anni rappresenta Vigarano oltre i confini comunali, producendo con passione e dedizione ottimi vini. Vinitaly è un appuntamento importante per un settore che porta le nostre tradizioni e il Made in Italy nel mondo. E anche questi giorni di kermesse veronese hanno dimostrato che le materie prime prodotte con sapienza da anni nel territorio vigaranese e, in generale, nella provincia di Ferrara hanno nulla da invidiare ad altri prodotti.
Fonte: Nuova Ferrara.
Tappa nello scalo il 20 maggio.
Crociera tematica “WineeSea” a bordo di Msc Splendida, che partecipa perla prima volta a Vinitaly. A bordo le migliori cantine italiane con le quali sarà possibile approfondire tutte le curiosità e i temi legati al mondo del vino. Tappa a Civitavecchia il 20 maggio prossimo.
Fonte: Provincia di Civitavecchia.
Mastrangelo con i produttori dei vini Dop di Gioia al Vinitaly.
C’era anche il sindaco Mastrangelo al Vinitaly per conoscere e promuovere le eccellenze del territorio soprattutto nell’ambito della produzione dei vini. «Accogliendo l’invito del Consorzio Vini Dop di Gioia del Colle, ho avuto il piacere di partecipare alla 54° edizione di VINITALY, la fiera internazionale di vini e distillati in corso a Verona» ha spiegato il primo cittadino. «Tra le oltre 4000 aziende espositrici, presenti tante realtà vitivinicole del nostro territorio. Dopo due anni difficili segnati dalla pandemia, la visita a Vinitaly è stata l’occasione per ribadire la vicinanza dell’Amministrazione a tanti imprenditori locali in questa fase di ripresa e, altresì, per rinnovare l’impegno comune nella promozione e valorizzazione del nostro vino Primitivo, eccellenza della tradizione enogastronomica gioiese» conclude Mastrangelo.
Fonte: Quotidiano del Sud Bari Bat Murge.
«Cupparo pensi di più all’agricoltura».
«IL marchio unico dell’agroalimentare lucano con una sua declinazione settore per settore, continua ad essere, a nostro avviso, l’obiettivo principale su cui puntare, in chiave di promozione e sostegno dei prodotti lucani». E’ quanto dichiarato, ieri, dal consigliere regionale di Italia viva, Luca Braia, per cui al Vinitaly di Verona. A Vinitaly traspariva la sfiducia del comparto». Braia ha puntato il dito contro la mancanza «di una unica regia politica forte e adeguata». Quindi la richiesta al neo assessore all’Agricoltura, Franco Cupparo «di aprire una consultazione pubblica» per «prendere decisioni chiare e strategiche per indirizzare il futuro del comparto, alla vigilia dei nuovi finanziamenti europei».
Fonte: Quotidiano del Sud Basilicata.
Le scuole al Vinitaly la migliore è pugliese.
Il Basile Caramia-Gigante di Locorotondo Le scuole al Vinitaly la migliore è pugliese di Gianvito Rutigliano Il miglior vino d’Italia presentato da una scuola all’ultimo Vinitaly è pugliese. Il Locorotondo Doc 2021 dell’istituto Basile Caramia-Gigante ha ottenuto il punteggio più alto (88,50) al Concorso enologico per istituti agrari d’Italia, organizzato dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e Crea, in collaborazione con Renisa. E anche il terzo in classifica è della scuola della Valle d’Itria. Nell’ambito della più importante fiera italiana del vino, 27 scuole provenienti da 15 diverse regioni hanno presentato i prodotti realizzati in aula, per un totale di 64 vini in gara che sono stati valutati in base a 5 categorie: vini tranquilli Doc e Docg, vini tranquilli Igt, vini spumanti Doc, vini spumanti Vsq (vini spumanti di qualità), vini passiti Igt.
Fonte: Repubblica Bari.
Vinitaly 2023 ad Avellino, la proposta: “Non sprechiamo l’occasione”.
L’annuncio di Sibilia: «Con Patuanelli, Zaia e Danese abbiamo immaginato di portare la kermesse in Campania» Vinitaly 2023 ad Avellino, la proposta: «Non sprechiamo l’occasione». La 54esima edizione di Vinitaly si è conclusa e anche quest’anno il bilancio per le aziende campane, e in particolare per quelle irpine, è più che positivo. Oltre 25mila operatori esteri provenienti da 139 nazioni, pari a quasi il 30% dei circa 90mila sbarcati a Verona, è stato il Vinitaly dei compratori stranieri. Primi gli Stati Unit che si confermano tra coloro che al mondo apprezzano di più i nostri vini, poi la Germania e il Regno Unito, mentre il Canada subentra alla Cina nella quarta posizione, davanti alla Francia. Un bilancio straordinario se si pensa che il Covid prima e, soprattutto, la guerra poi hanno fortemente limitato gli arrivi da Cina e Giappone e, ovviamente, dalla Russia. Ma per il prossimo anno potrebbe esserci una grande novità che investe direttamente la provincia di Avellino.
Fonte: Roma.
Enologia e turismo in Ciociaria, il progetto di Confagricoltura – Cesanese e Bellone al Vinitaly.
CONFAGRICOLTURA PUNTA ALLA VALORIZZAZIONE DEI DUE VITIGNI: PRESENTATO UN PROGETTO DI RILANCIO TURISTICO. Celanese e Bellone al Vinitaly Il presidente Vincenzo Del Greco Spezza: «Abbiamo due eccellenze che vanno promosse al meglio» Ha preso il via con lo showcase del Vinitaly di Verona il nuovo progetto di valorizzazione del distretto eno-agroalimentare delle province di Frosinone e Latina che puntano sulla valorizzazione delle produzioni dei vitigni Cesanese e Bellone. Il progetto ad ampio respiro che si avvale del contributo della Camera di commercio di Frosinone e Latina, e che prevede una serie di interventi di rilancio dell’attività di promozione del settore vitivinicolo legato a queste due produzioni. Verrà realizzato un logo comune che sarà al centro degli interventi legati alla campagna di valorizzazione, un vero e proprio marchio di fabbrica da esportare in Italia e all’estero.
Fonte: Tu NEWS.
Cantina Produttori Valdobbiadene: sostenibili per crescere.
Cantina Produttori di Valdobbiadene – Val D’Oca ha presentato al Vinitaly 2022 il suo secondo bilancio di sostenibilità, frutto dell’attenzione che l’azienda da anni rivolge alla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Una serie di obiettivi raggiunti che proiettano la cantina, che compie 70 anni di vita, in un futuro da impresa 4.0. Realizzato con l’assistenza tecnico-metodologica di Trentino Green Network (società di servizi per lo sviluppo sostenibile), il Bilancio è redatto secondo le linee guida internazionali Gri Standard – Global reporting initiative.
Fonte: Stream24 – Il Sole 24 Ore.
Una cantina siciliana supera il tetto dei 100 milioni di euro di fatturato.
L’azienda trapanese di Santa Ninfa e Gibellina, infatti, si colloca tra le cantine big italiane che sfondano il tetto dei 100 milioni di euro di introiti nell’ultimo esercizio commerciale. Nel novero delle tante big del vino italiano, dietro l’assoluto primato di Cantine Riunite Civ che controlla Gruppo Italiano Vini, si piazza al 23° posto proprio Cantine Ermes, primo gruppo in Sicilia nel club dei paperoni d’Italia, con un fatturato annuo di 101,6 milioni di euro. Il risultato raggiunto promuove sforzi, pertinacia e lungimiranza di un gruppo che oggi, a distanza di poco più di vent’anni dalla sua nascita conta ben 2.373 soci per 12.648 ettari di vigneto che oggi insistono, oltre che in Sicilia, anche nelle nuove aree di produzione in Veneto e in Puglia, per un imbottigliato che supera gli 11 milioni di pezzi e gli 11 milioni di euro di export.
Fonte: All Food Sicily.
La cantina sociale di Lamezia. Un pezzo di storia distrutto dalla logica di… mercato.
Ex cantina sociale di Sambiase, l’immobile della discordia continua ad infiammare il dibattito politico. Nel gennaio scorso le ruspe hanno iniziato ad abbattere l’edificio che per tanni anni era stato adibito a cantina sociale, emblema di quella società rurale che ha nell’ex Comune di Sambiase la sua piena espressione. L’immobile, nel 2016, era stato inserito nel piano delle alienazioni con un prezzo base di oltre 1,2 milioni di euro. Successivamente era stato tolto dal piano alienazioni, rientrando così nel progetto Sara (acronimo che sta per Savutano, rigenerazione, animazione), un progetto finalizzato alla rivalorizzazione del quartiere Savutano, per i quali erano previsti 35 milioni di euro di stanziamento da parte del governo nazionale nell’ambito del “Piano nazionale per le città”. In pratica l’ex cantina sociale con la sua superficie di circa 8mila metri quadri doveva diventare un centro polivalente destinato alle giovani generazioni con palestra, laboratori, sale per dibattiti e tanto altro..
Fonte: Catanzaro, Crotone, Vibo – Gazzetta del Sud.
Vino, la produzione sale del 20%.
In aumento anche l’export: è nel Levante la maggior parte delle 183 aziende liguri. Il successo di Vinitaly. La 54ª edizione di Vinitaly si chiude con numeri da record e anche i produttori liguri hanno partecipato con entusiasmo, portando a casa buoni affari grazie alla presenza di 700 acquirenti professionali da 50 Paesi del mondo, tra cui Usa e Canada, attualmente le principale aree di interesse per l’export italiano. “Il ritorno in presenza dopo due anni di stop – spiega il vice presidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura, Alessandro Piana – ha visto la Liguria a Vinitaly 2022, con uno stand di oltre 200 metri quadrati, un importante bancone di mescita, gli eventi e una nuova comunicazione su tutte le eccellenze liguri. Tra le carte vincenti la forte identità dei nostri vini, frutto di coltivazioni eroiche e della sapienza dei produttori, oltre ai prodotti sostenibili. La crescita dell’export dei vini liguri è del 26,7% nel 2021 sul 2020 a fronte di una media nazionale del 12,4%””. Su 183 aziende liguri, oltre 70 sono del Levante. D’altronde, come spiega Giorgio Baccigalupi, direttore del Consorzio per la tutela dei vini Dop e Igp Colli di Luni, Cinque Terre, Colline di Levanto e Liguria di Levante “la maggior parte delle aziende vitivinicole liguri sono in provincia di Spezia: il Consorzio rappresenta 70 aziende che coltivano 310 ettari di vigneti e producono due milioni e mezzo di bottiglie.
Fonte: La Nazione.
Vino biologico: nel 2021 almeno un italiano su due l’ha consumato.
Uno studio redatto da Nomisma rivela che il 51% degli italiani ha consumato del vino biologico nel corso del 2021. Almeno un italiano su due o, per essere più precisi, il 51%, ha avuto occasione di consumare un calice di vino biologico nel corso dell’ultimo anno. È quanto emerge da un’indagine redatta da Nomisma per conto di FederBio e AssoBio e presentata al Vinitaly di Verona in occasione di una conferenza su questo settore del mondo vitivinicolo. Settore che, di fatto, gode di una continua crescita grazie anche agli apprezzamenti da parte dei consumatori, che sembrano riconoscere al vino bio valori più elevati rispetto a quello prodotto con metodi convenzionali. Lo studio sottolinea inoltre come il canale preferito per l’acquisto di questa tipologia di vino sia il supermercato (46% dei casi – mettendo tra l’altro a segno un valore complessivo delle vendite di 46,5 milioni di euro, in crescita del 3,7% su base annuale), seguito da enoteche (19%) e dagli acquisti diretti dal produttore/in cantina (15%), con i negozi alimentari specializzati in prodotti biologici (10%) che chiudono la classifica insieme agli acquisti online (8%).
Fonte: Dissapore.
Vino, il migliore prodotto in una scuola è pugliese: Vinitaly premia il Locorotondo Doc dell’istituto Basile Caramia.
La competizione fra 27 scuole ha visto ottenere il punteggio più alto (88,50) al Concorso enologico per istituti agrari d’Italia, organizzato dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e Crea, in collaborazione con Renisa. E anche il terzo in classifica è della scuola in Valle d’Itria. Il miglior vino d’Italia presentato da una scuola all’ultimo Vinitaly è pugliese. Il Locorotondo Doc 2021 dell’istituto Basile Caramia-Gigante ha ottenuto il punteggio più alto (88,50) al Concorso enologico per istituti agrari d’Italia, organizzato dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e Crea, in collaborazione con Renisa. E anche il terzo in classifica è della scuola della Valle d’Itria
Fonte: Bari – la Repubblica.
Grande bellezza e grande vino: a Venezia l’appuntamento perfetto.
Un tour di San Francesco della Vigna, assoluto capolavoro del Rinascimento veneziano, che si conclude con la degustazione di Pinot Grigio e Valdobbiadene Prosecco Superiore di Santa Margherita: un’esperienza decisamente speciale, da provare. Tra le esperienze speciali da vivere a Venezia, segnate questa: un tour di San Francesco della Vigna tra storia, cultura, arte ma anche grande vino. Gli appuntamenti sono per il 18 aprile, 23 aprile e 30 aprile, alle 10 e alle 15, si prenotano su www.homofaber.com e fanno parte del palinsesto di «Homo Faber in Città», la mostra diffusa in tutto il centro storico veneziano che apre le porte di botteghe e luoghi segreti a curiosi e appassionati.
Fonte: Vanity Fair.
Vini biologici: arriva la guida che raccoglie le migliori cantine e i vini bio più pregiati, regione per regione.
Naturasì lancia una nuova guida ecologica e sostenibile alla scoperta dei vini biologici e biodinamici delle migliori cantine italiane. L’Italia è una terra di vino, si sa, e da Nord a Sud i pregiati vitigni coltivati nel nostro Paese affascinano e conquistano il mercato nazionale ed estero, raccontandoci, con i loro sapori ed i loro aromi, una storia antica che solo le eccellenze possono vantare. La produzione italiana si contraddistingue anche per la grande presenza di imprese coscienziose che hanno sposato la causa ambientalista e hanno scelto di dar vita a vini in totale rispetto della natura e delle sue ciclicità. Ecco perché Naturasì e Doctorwine hanno presentato a Vinitaly 2022 una guida da loro realizzata per portarci alla scoperta di 180 aziende italiane e dei loro quasi 500 vini biologici e biodinamici, regione dopo regione. Un viaggio nell’Italia enologica, nei suoi profumi e nei suoi paesaggi che la guida vuole valorizzare e tutelare ancor di più. Non a casa le sue pagine sono interamente riciclate e l’inchiostro utilizzato è ecosostenibile.
Fonte: greenMe.
Tante preoccupazioni ed incognite, ma il mercato del vino tira, con una grande partenza di 2022.
Anno iniziato come era finito il 2021 (da record). Poi il caro materie prime e la guerra hanno cambiato il quadro. Che resta, però, positivo. Anno iniziato come era finito il 2021 (da record). Poi il caro materie prime e la guerra hanno cambiato il quadro. Che resta, però, positivo
Fonte: WineNews.
Sartori, rincari nel mondo del vino vicini al 25 per cento.
Dal salotto di Cook al Vinitaly Andrea Sartori racconta le sfide legate al rincaro delle materie prime nel mondo del vino.
Fonte: Corriere Tv – Corriere della Sera.
STAMPA ESTERA
Trois grands patrons s’invitent au capital du premier négociant de vins bordelais.
Cest une arrivée qui ne passera pas inaperçue dans le monde feutré du commerce des grands crus : trois grandes ligures du capitalisme français – Claude Bébéar, Norbert Dentressangle et Philippe Donnet – s’invitent à la table des négociants bordelais. Le fondateur d’AXA, le créateur du groupe de transport et de logistique éponyme (devenu XPO Logistics) et le directeur général de Generali entrent à titre personnel au capital de Joanne, premier distributeur bordelais de grands crus, français et étrangers. Quelque 6 millions de bouteilles réputées vieillissent dans ses entrepets de 78.000 mètres carrés. 150 is 200 raillions d’euros Maison familiale fondée en 1862, allocataire de premier rang des plus grands crus de Bordeaux, Joanne est présidée et dirigée par Pierre-Antoine Castéja, 72 ans, entré dans la société en 1976 au côté de son père. Désormais actionnaire minoritaire, il demeurera président de la maison de négoce. Hugues Lechanoine, ancien dirigeant de la branche distribution de Baron Philippe de Rothschild (acquise par Campari en 2020), devient directeur général, en méme temps qu’associé. e Je raccompagnerai aussi longtemps qu’il le souhaitera », assure Pierre-Antoine Castéja qui conduira la campagne de mise en marché du millésime 2021. Ce dernier doit Anie présenté la semaine du 25 avril aux négociants, courtiers etjournalistes. Quelques semaines plus tard, les grands crus de Bordeaux seront alors proposés « en primeurs »ä la « place ‘ qui en assurera la prévente, à un prix attractif, auprès de particuliers et de professionnels, aucquelslesvins ne seront livrés qu’une fois élevés puis mis en bouteilles par les châteaux.
Fonte: Echos.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business..
A risentirci a domani.