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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 10 maggio 2022!
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Pelloni e Bonaccini al “duello” delle ciliegie – Ciliegia di Vignola, è lite sul web Pelloni e Bonaccini si scontrano.
E la singolare e vivace polemica che si è scatenata tra l’ex sindaco di Vignola Pelloni, ora consigliere regionale, e il presidente della Regione Stefano Bonaccini sul tema ciliegie di Vignola. Ciliegia di Vignola, è lite sul web Pelloni e Bonaccini si scontrano L’attuale consigliere comunale e regionale: «Sponsorizza duroni pugliesi…» II governatore lo bacchetta: «Ecco cosa facciamo per la nostra eccellenza». Un acceso botta e risposta è andato in scena sui social tra il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e il vignolese Simone Pelloni, consigliere comunale e regionale del gruppo Lega. Ad aprire il fuoco è stato proprio l’ex sindaco di Vignola, attaccando una foto pubblicata da Bonaccini, che in visita alla fiera agroalimentare Macfrut di Rimini ritrae diverse ceste duroni.
Fonte: Gazzetta di Modena.
D’Alema e il vigneto in Umbria Dai soldi di Nettis al fondo estero.
Dai soldi di Nettis al fondo estero [imprenditore, che ha transato 35 milioni con Eni, nel 2011 ha investito mezzo milione nell’azienda vinicola Poi ha venduto le quote per30mila euro. L’ex premier: «Nessun giallo, Nettis ha avuto più di quanto ha messo». Tra le pieghe della storia dei 35 milioni di euro pagati da Eni alla misteriosa società Blue Power dell’imprenditore Francesco Nettis, c’è anche quella di un’azienda agricola dal nome francese ma con sede in Umbria, in provincia di Terni. Si tratta della Madeleine, l’impresa produttrice di vini della famiglia di Massimo D’Alema. Tra i cui soci fino al 2018 c’era proprio Nettis, il protagonista principale dell’affare tra Eni e Blue Power svelato da ieri da Domani.
Fonte: Domani.
Un sorso di storia, direttamente dai colli trevigiani.
La storia si nasconde, come fosse il fiume del tempo che carsicamente si cela là dove non t’aspetti e riemerge con fragranze di fiori e bagliori di sole in un bicchiere. Tutto questo – oltre al mai trascurabile piacere del vino – è l’Incrocio Manzoni dei Conti Collalto. Cominciamo dall’uva: è Incrocio Manzoni bianco nato dagli esperimenti di ibridazione che un monumento della nostra ampelografia come il professor Luigi Manzoni, direttore della scuola enologica di Conegliano, condusse a cavallo degli anni Trenta del secolo scorso. E Riesling Renano per Pinot Bianco e già questo definisce la personalità del vino tra il semi aromatico e l’elegante finezza. È ormai confinato in un areale post asburgico tra il Trevigiano e il lago di Caldara, ma qui nelle colline venete dove ormai vino è sinonimo di Prosecco c’é chi ne ha conservato la memoria e aumentato la qualità.
Fonte: La Verita’.
In vino veritas.
I vitigni bio garantiscono la purezza La storia di quest’azienda inizia nel 1938 con la coltivazione per la vendita delle uve tipiche della zona, Tintilia, Montepulciano e Moscato Bianco. Poi, nel 2016, Michele e Pierluigi Travaglini, nipoti del fondatore e terza generazione al timone, hanno deciso che era il momento di cambiare per dar vita ad una produzione propria e di qualità, forti dei loro venti ettari coltivati in regime biologico, puntando a valorizzare ogni singolo vitigno con vinificazioni in purezza. Di particolare interesse il Tintilia, vitigno protagonista del rilancio vitivinicolo del Molise che in questa versione si mostra di un intenso e luminoso rubino; profumi di rosa canina, iris e lavanda incorniciano un profilo mediterraneo disegnato da salvia, alloro, amarene e more, con sfumature speziate su sentori di sottobosco. Bocca succosa, tannini incisivi e piacevole scia fresco-sapida.
Fonte: Messaggero.
Vignaioli indipendenti. A Castiglione in Teverina il Sabato del Vignaiolo.
Il 14 maggio a Castiglione in Teverina (Viterbo) si terrà il Sabato del Vignaiolo, occasione per i produttori FIVI di incontrare operatori e winelovers. La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti ha selezionato. 30 produttori provenienti per lo più dal Lazio, ma anche dall’Umbria e dall’Abruzzo.
Fonte: Tempo.
Igt Bianco Lapis Lunae e Solstitium. L’Istituto Agrario Sereni di Roma porta i suoi vini al successo.
Hanno raggiunto un punteggio superiore agli 80/100, i vini Lazio Igt Bianco 2021 Lapis Lunae e Solstitium, prodotti dall’istituto tecnico agrario Emilio Sereni di Roma, nel 6° Concorso Enologico Istituti Agrari d’Italia. Un riconoscimento attribuito da enologi del CREA e da esperti del settore vitivinicolo.
Fonte: Tempo.
14 e 15 maggio. «Beviamoci Sud» Il meglio dei vini del meridione.
Torna due anni all’hotel Villa Pamphili a Roma (via della Nocetta 105), il 14 e 15 maggio la manifestazione «Beviamoci Sud a Roma!», quarta edizione dell’evento dedicato ai grandi vini del Sud Italia. Un’occasione unica per degustare, attraverso banchi di assaggio e seminari, tutte le eccellenze vinicole di un territorio culla, da tempi immemori, di grandi vini dalla inconfondibile personalità, intrisi di storia, cultura e territorialità unica al mondo. Il Sud Italia è un’area ricchissima di vitigni nativi, terroir diversi, climi e tradizioni vinicole ben distinte, come Nero d’Avola, Gaglioppo, Maglioppo, Cesanese, Greco Bianco, Primitivo, Aglianico, Nerello Mascalese, Cannonau, Malvasia Puntinata, Susumaniello, Bombino, Carricante, il Fiano, la Falanghina, solo per citarne alcuni.
Fonte: Tempo.
Sangiovese e bianchi di Romagna I vignaioli si raccontano.
I vignaioli indipendenti raccontano vini e territori il14 maggio nella prima edizione dell’evento “Il sabato del vignaiolo” organizzato dalla FM. Diciotto gli appuntamenti in tutta Italia, per invitare appassionati ed esperti ad andare a conoscerli di persona nelle loro aziende, a diretto contatto con il loro lavoro quotidiano tra vigna e cantina. Il legame con la terra, il rispetto dell’ambiente, l’artigianalità della produzione sostenibile in tutte le sue fasi sono infatti i valori che accomunano gli oltre 1.400 associati alla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. Per la compagine romagnola, composta da 24 produttori dal Riminese fino alle porte di Bologna, l’appuntamento di sabato sarà proprio sul “trattino” fra Emilia e Romagna, ovvero a Ozzano dell’Emilia nel verde della cantina Palazzona di Maggio (in via Panzacchi, 16).
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
Le «Vigne da Sogno»: serate di degustazioni e musica a Casatico.
Vista sul castello di Torrechiara Le «Vigne da Sogno»: serate di degustazioni e musica a Casatico. Langhirano Musica e vino, binomio divino. A Dioniso, dio greco considerato l’inventore del vino, viene ricondotta anche la musica intesa come forza seducente, capace di muovere sentimenti e passioni. In fondo entrambi rappresentano dei piaceri e quando interagiscono o sono fruiti contemporaneamente l’atmosfera e gli animi si distendono e si rinfrancano. Se poi a fare da sfondo all’incontro tra musica e vino è una vigna della bella collina parmense che con lo sguardo accarezza il castello di Torrechiara in tutta la sua magnificenza, il coinvolgimento diventa multisensoriale, quasi un sogno ad occhi aperti.
Fonte: Gazzetta di Parma.
Con Calici sotto il Castello cena a base di Lambrusco.
Nuovo appuntamento con “Calici sotto il Castello!”. Aies Delta del Po e Degusteria Divina organizzano domani alle 20.15 una cena degustazione nella quale verranno proposti quattro vini abbinati a quattro piatti. Si potranno degustare tre Lambrusco delle province di Modena, Parma e Mantova e un “intruso”. Le testimonianze relative all’esistenza del Lambrusco partono da lontano: già duemila anni fa Virgilio, originario del Mantovano, nella sua quinta bucolica parla della vitis labrusca. Con i suoi 400 milioni di bottiglie è il vino rosso italiano più venduto in Italia ed esportato al mondo. Guidati dai maestri enogastronomi sommelier di Aies Delta del Po si potranno scoprire le proposte pensate dalla Degusteria Divina per la serata, per vivere insieme un evento unico.
Fonte: Nuova Ferrara
Rùfina, una delle terre simbolo peril Chianti.
Zona meno conosciuta ma dalle grandi peculiarità: 22 produttori per 750 ettari e 3,5 milioni di bottiglie ogni anno Consorzio in vetrina a Milano per presentare il nuovo marchio chiamato Terraelectae Un momento storico, quello della presentazione, nella splendida sala Cenacolo del Museo nazionale Scienza e tecnologia di Milano, sorto negli spazi dell’antico monastero olivetano – quella che era la più vasta area cimiteriale della Mediolanum romana, interamente decorata con stucchi e affreschi di Pietro Gilardi tra il 17 09 e il 17 12 — di Terraelectae, marchio volontario di concezione e proprietà dei produttori aderenti al Consorzio Chianti Rùfina, che rappresenta la sua apoteosi qualitativa. Del resto il territorio della Docg Chianti Rùfina è un comprensorio magari non ancora sufficientemente conosciuto ma di grande peculiarità, come sottolineato dal presidente del consorzio, Cesare Coda Nunziante, coadiuvato nella conduzione del tasting da Gabriele Gorelli, primo Master of wine italiano.
Fonte: Nuova Ferrara.
Difficile effettuare una scelta: ogni vino ha un sapore unico.
Dalle diverse cantine dei soci escono Docg Riserva assolutamente da provare Ecco una lista delle migliori produzioni di questo marchio Ecco le bottiglie di Chianti a marchio Terraelectae: Rùfina Docg Riserva Poggio Diamante 2018 di Marchesi Gondi, ribes nero e fiori rossi, sapido-salino alla bocca; Rùfina Docg Riserva Vigneto Poggio Gualtieri 2018 Fattoria di Grignano, mirtilli, ginepro, salvia, tannini salati; Rùfina Docg Riserva Vigna alla Stele 2018 di Agricola Frascole, Presentazione di Terraelectae al Museo Scienza e tecnologia lampone, chinotto, sapido e balsamico alla bocca; Rùfina Docg Riserva Vigna Colonneto 2018 di Villa Travignoli, gelso rosso, note di erba appena tagliata, rosa canina, sapido-salato alla bocca.
Fonte: Nuova Ferrara.
Cantina Pettyrosso in luce alla due giorni di Parma.
Grande successo nei giorni scorsi a Parma per la Cantina ferrarese Pettyrosso. Per un fine settimana la cantina di Montesanto (frazione di Voghiera) è stata protagonista nella stupenda cornice parmigiana di piazza Ghiaia della fiera di settore marchiata Maria Lombardi Eventi, Edicta Eventi e Promossa da Promo Piazza Ghiaia. Un evento dedicato al mondo viticolo-enologico e allo street food glam e gourmet. II sommelier Simoni a Parma Alla manifestazione hanno partecipato aziende provenienti da Nord a Sud dello stivale e la cantina voghierese che era presente alla kermesse.
Fonte: Nuova Ferrara.
Wein Tour, l’edizione dedicata ai vini bianchi Due giorni tra sommelier, critici e prodotti locali.
In alto i calici… torna a Cattolica l’appuntamento con il Wein Tour, che sancisce ufficialmente l’inizio della stagione estiva. L’edizione 2022 sarà dedicata alla riscoperta dei vini bianchi, che saranno i protagonisti assoluti delle masterclass, gli attesi momenti formativi dedicati ai wine lover, sommelier e a chiunque si voglia approcciare al mondo del vino. I relatori sono di alto livello: Chiara Giovoni, ambasciatrice italiana dello champagne, sommelier e wine writer per diverse testate giornalistiche di settore e autrice di libri dedicati al mondo delle bollicine italiano, europeo e mondiale; Giorgio Melandri, noto giornalista e critico enogastronomico, nonché vicepresidente del consorzio Modigliana, Stella dell’Appennino e oggi anche produttore con la sua cantina Mutiliana; e il ‘principe dei sommelier’ Bruno Piccioni.
Fonte, Resto del Carlino Rimini.
Il vino alla ricerca di nuovi mercati Materie prime e noli impattano sui costi.
II settore è alle prese con la carenza di vetro e cartone Pittaro: «I rincari dei prezzi ci stanno penalizzando». Archiviato il Vintaly, la cui “formula” per gli addetti ai lavori è piaciuta al Nordest del vino che ora guarda con fiducia alla conclusione dell’anno. Ma sopra tutto aleggia l’incognita del prezzo delle materie prime in netto aumento (vetro ed imballaggi in primis) e, per chi esporta, il nolo alle stelle. «L’impressione è che l’organizzazione fieristica sia migliorata, anche dal punto di vista dei servizi digitali – commenta Elvira Bortolomiol, vicepresidente dell’omonima azienda simbolo del Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg e presidente del Consorzio -, possiamo definirlo un Vinitaly della ripartenza con uno sguardo rivolto al futuro. Il momento è certamente complesso ma il mercato continua a premiare il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, nostro prodotto simbolo.
Fonte, Messaggero Veneto.
«Bisogna unire i produttori di Levante e Ponente» – Svolta per i viticoltori liguri: «Uniamo levante e ponente».
L’incontro con l’assessore regionale Alessandro Piana Svolta per i viticoltori liguri «Uniamo levante e ponente» La proposta lanciata dal Consorzio spezzino all’assessore Alessandro Piana L’obbiettivo è rafforzare l’immagine del prodotto dell’intero territorio regionale. II messaggio in bottiglia è stato scritto per arrivare a una svolta storica nel mondo dei viticoltori della Liguria. Si punta alla creazione di un tavolo tecnico che unisca produttori da Ponente a Levante per rafforzare l’immagine del prodotto regionale, garantire ulteriori spazi di manovra allargando la possibilità di coltivare nuove tipologie di uve. La richiesta di unire i due lati della Liguria costituendo un gruppo di lavoro formato da Regione, Parco Nazionale delle Cinque Terre, Comuni e Consorzio che rappresenta i produttori da Luni fino alle Colline di Levanto è stata ufficialmente consegnata a Alessandro Piana assessore regionale all’agricoltura che ieri pomeriggio ha incontrato alcuni rappresentanti del Consorzio presieduto da Andrea Marcesini che raccoglie 70 produttori che spaziano dalle colline del Sole fino ai vigneti delle 5 Terre.
Fonte, Nazione La Spezia.
Torna Winearound, le eccellenze in tavola.
Torna Winearound in Riviera, l’evento enogastronomico organizzato dal Comune in collaborazione con l’Enoteca d’Italia del Touring club. Un viaggio fra le varie eccellenze del territorio che si svolgerà il 3 e 4 giugno all’interno dell’area verde di proprietà della Casa Valdese a Vallecrosia. La manifestazione ha sempre raccolto centinaia di partecipanti interessati alle varie produzioni vinicole ma anche ai prodotti dei vari territori italiani. «Verranno sistemati numerosi stand — si legge in determina— Gli espositori liguri e piemontesi potranno vendere i propri prodotti enogastronomici ma anche somministrarli direttamente al pubblico in una sorta di degustazione tipica.
Fonte: Secolo XIX Imperia.
Lambrusco Experience anteprima della Festa.
Si è tenuta nel weekend a Casaviadana la prima “Lambrusco Experience”: degustazioni guidate a cura dell’Osservatorio del lambrusco, in preparazione della Festa del vino tipico, che animerà il centro cittadino tra due fine settimana. Gli chef Pro Loco hanno curato il servizio paninoteca.
Fonte: Gazzetta di Mantova.
Origini dei nostri vigneti nel mare del Monferrato.
Geologia e Vini. Tema dibattuto nel convegno svoltisi nel Salone Vitoli Origini dei nostri vigneti nel mare del Monferrato. Si è parlato di “Vigneti nel mare del Monferrato” nell’ambito del convegno Geologia e Vini, tenutosi a fine aprile durante la presentazione della Mappa I Cru di Enogea “Zone e Vigneti del Monferrato Casalese” realizzata da Alessandro Masnaghetti per conto del Consorzio di tutela vini delle Colline del Monferrato Casalese Un titolo che rimanda alle origini del Monferrato quando, milioni di anni fa, questo territorio, ove ora sorgono ridenti vigneti, era interamente ricoperto dal mare.
Fonte: Monferrato.
Abaccabianca 2022 il 14 e il 15 maggio a Palazzo Callori.
Nel weekend In degustazione 180 vini Abaccabianca 2022. Il 14 e il 15 maggio a Palazzo Callori. Dal Gavi al Timorasso, dall’Alta Langa al Moscato d’Asti, dall’Erbaluce all’Arneis fino ai vitigni antichi e rari come il Baratuciat e il Caricalasino: i vini bianchi del Piemonte saranno protagonisti sabato 14 e domenica 15 maggio a Vignale Monferrato per Abaccabianca 2022, l’evento itinerante che porta in scena la produzione delle migliori etichette a bacca bianca piemontesi. Lo organizza l’Associazione Italiana Sommelier Piemonte con la delegazione di Asti, guidata da Paolo Poncino, anche ideatori di questa manifestazione che torna dopo due anni di pausa forzata. La quinta edizione sarà ospitata in uno dei più bei palazzi del Monferrato, Palazzo Callori, per concessione della Regione Piemonte e con il patrocinio del Comune di Vignale Monferrato.
Fonte: Monferrato.
Il consorzio del Primitivo parteciperà al “ProWein”.
Dal 15 al 17 maggio il Consorzio Tutela del Primitivo di Manduria sarà per la prima volta tra i protagonisti del vino italiano alla fiera internazionale ProWein con ben 31 aziende, segno del grande interesse riscosso dalla doc Manduria in Germania, uno dei primi Paesi per l’export con un trend in continua crescita. Il Consorzio di Tutela – l’unico consorzio pugliese presente – all’interno dello spazio Regione Puglia — Unioncamere (Hall 17 /E59Desk 28) sarà a disposizione per far degustare le varie sfaccettature del Primitivo di Manduria. «L’evento di a Düsseldorf si conferma la manifestazione di punta del settore a livello internazionale e, dopo due anni di stop, questa edizione richiamerà sicuramente buyer, giornalisti e operatori da tutto il mondo — dichiara Novella Pastorelli, Presidente del Consorzio Tutela del Primitivo di Manduria.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
II Primitivo di Manduria per la prima volta al ProWein di Düsseldorf.
Dal 15 al 17 maggio 2022 il Consorzio Tutela del Primitivo di Manduria sarà perla prima volta tra i protagonisti del vino italiano alla fiera internazionale ProWein con ben 31 aziende, segno del grande interesse riscosso dalla doc Manduria in Germania, uno dei primi Paesi per l’export con un trend in continua crescita. D Consorzio di Tutela — l’unico pugliese presente — all’interno dello spazio Regione Puglia — Unioncamere (Hall 17 /E59 — Desk 28) sarà a disposizione per fat degustare le varie sfaccettature del Primitivo di Manduria. “L’evento di Düsseldorf si conferma la manifestazione di punta a livello internazionale e, dopo due annidi stop, questa edizione richiamerà sicuramente buyer, giornalisti e operatori da tutto il mondo.
Fonte: Repubblica Bari.
Vino, scoppia la guerra dei Chianti Le nuove regole dividono le aziende.
La Regione Toscana non fa passare la Gran Selezione. Nove cantine di Rufina sul mercato con la loro «riserva». Uno a zero per il Chianti Classico nella partita sulla Gran Selezione. La Regione rinvia la richiesta del Chianti docg di introdurre anche nella propria gamma la tipologia «top» che tanto successo ha regalato al Gallo Nero come livello di qualità al vertice della piramide di protezione. Ma è un rinvio che sa già di sentenza, visto che «in occasione delle consultazioni tenutesi con la filiera vitivinicola regionale non si è registrato il necessario consenso sulla proposta», si legge in una nota della giunta regionale che illustra le modifiche approvate al disciplinare del Chianti docg, il «Chianti grande» da 15mila e passa ettari che danno quasi 100 milioni di bottiglie per un giro d’affari di 400 milioni di euro. Insomma, il Vigneto Toscana non ci sta.
Fonte: Nazione Toscana.
Valpolicella, gara all’Unesco – Valpolicella, al via la gara al marchio Unesco.
Partita la campagna per il marchio di appassimento delle uve Valpolicella, gara all’Unesco. La tecnica di appassimento delle uve sari in lizza con altre 69 candidati. E il Comitato promotore cerca il sostegno di enti e categorie, anche coni social Valpolicella, al via la gara al marchio Unesco Tutti invitati a scrivere storie o fare disegni, inviare messaggi, condividere contenuti su Twitter, Facebook, Instagram, TikTok. Si parte. Dalle comunità. E sui social, promuovendo l’hashtag %appassimentounesco collegato a foto, storie, video. Il Comitato promotore della candidatura della tecnica di appassimento delle uve della Valpolicella a patrimonio culturale immateriale dell’Unesco chiama a raccolta giovani e adulti, bambini e nonni, realtà imprenditoriali e associative, scuole e altre istituzioni dell’intera denominazione che conta 8.600 ettari di vigneto e 19 Comuni da ovest a est, da Sant’Ambrogio a Cazzano di Tramigna, per attivare un percorso di partecipazione attiva necessario a sostenere la candidatura Unesco.
Fonte: Arena.
In uscita la guida Lonely Planet sulle Colline del Prosecco.
La guida uscirà ufficialmente il 19 maggio e sarà presentata il giorno stesso al Salone del libro di Torino e il 23 con un grande evento a Castelbrando sulle colline. Ma Zaia gioca d’anticipo e posta sui suoi social la copertina di “Treviso e le colline del Prosecco” nuova nata in casa Lonely Planet. »11 sito Unesco delle colline di Conegliano e Valdobbiadene protagonista di una guida della Lonely Planet Italia, la casa editrice specializzata in guide turistiche di tutto il mondo – spiega Zaia – Uscirà a giorni, in italiano e inglese. La famosa casa editrice australiana fondata nel 1972 vanta una potenziale community da 59 milioni di appassionati, e al tempo stesso sarà uno spot nelle librerie e nei punti specializzati di un mondo sempre più affamato di nuove mete.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Intervista a Marco Vian – Il gin coi sapori della laguna.
Marco Vian, trentenne moglianese, di ritorno da Barcellona elabora un distillato di piante e di erbe: carciofi e salicornia, le delizie di Sant’Erasmo, l’orto di Venezia. «Volevo innovare gli aperitivi con un prodotto che raccontasse il territorio» D gin coi sapori della laguna «IL GIN DEI SOSPIRI NASCE CON LA DISTILLAZIONE DI CARUOR,11MO LIMONATO, GINEPRO, BASILICO, CARDO E SAL)CORNIA CHE NASCE SOTTO IL LIVEl10 DEL MARE». «Il mio gin? Sa di laguna». Tornano a casa. Dalle capitali d’Europa, da esperienze metropolitane. E lo fanno guardando con occhi nuovi la campagna, i fiumi, la terra. Giovani agricoltori che conoscono il mondo, che hanno vissuto all’estero e propongono un modo glocal di guardare anche al mestiere della terra. Oppure distillatori, cuochi. Tutti con un obiettivo
Fonte: Gazzettino Treviso.
Viticoltura intensiva del Soave YouTube censura il docufilm.
È stato realizzato dai ragazzi di una classe superiore di San Bonifacio Il Pd Veneto: «Siamo con loro». E Beppe Grillo lo posta sul suo blog Viticoltura intensiva del Soave YouTube censura il docufilm. Apocalypse wine è un cortometraggio che cerca di mettere a fuoco il cambiamento del rapporto tra uomo e paesaggio, nell’ottica della coltura intensiva della vigna. O forse sarebbe più appropriato parlare al passato: Apocalypse wine “era” un cortometraggio. L’avevano realizzato gli studenti dell’istituto tecnico Dal Cero di San Bonifacio (Verona), nell’ambito di un concorso. Ma dopo 4.500 visualizzazioni YouTube l’ha rimosso. E ora questi adolescenti stanno provando sulla loro pelle il peso della censura. Un risultato l’ha prodotto, questa cancellazione senza contraddittorio. Perché si sta muovendo la politica. Beppe Grillo ha pubblicato il video di 12 minuti sul suo blog, e i consiglieri regionali del Pd in Veneto denunciano apertamente la censura.
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
Lonely Planet fa viaggiare nel Proseccoshire – Treviso e le colline del Prosecco nella guida pocket Lonely Planet.
Preparatevi a vivere un viaggio intenso e pieno di bellezza, alla scoperta di un territorio effervescente, come le bollicine del Prosecco», promette la quarta di copertina di “Treviso e le Colline del Prosecco”, guida poket Lonely Planet disponibile nelle librerie e online dal 19 maggio. Treviso e le colline del Prosecco nella guida pocket Lonely Planet Il volume firmato da Denis Falconieri per la Edt sarà disponibile dal 19 maggio Tanti itinerari con indicazioni utili accompagnati dalle fotografie. “Preparatevi a vivere un viaggio intenso e pieno di bellezza, alla scoperta di un territorio effervescente, come le bollicine del Prosecco”, promette la quarta di copertina di “Treviso e le Colline del Prosecco”, guida pocket Lonely Planet che sarà disponibile nelle librerie e online dal prossimo 19 maggio
Fonte: Tribuna Treviso.
Tendenze vino per il 2022, tra sostenibilità ed enoturismo.
Con il ritorno di Vinitaly dopo la pausa per la pandemia, è di nuovo il momento di parlare di tendenze nel settore enologico per il 2022. Prodotto d’eccellenza Made in Italy, il vino ha un ruolo fondamentale per l’economia della Toscana. Come molti altri settori, anche quello enologico è influenzato dai temi del momento, tra cui ripresa post-pandemia e impegno green. Ecco allora i trend del 2022 da tenere d’occhio per gli appassionati di vini. Se fino a pochi anni fa i vini green e biologici erano visti come un prodotto di nicchia, oggi richiesta e produzione aumentano a ritmi considerevoli. Negli ultimi tre anni, infatti, sono cresciuti ben del 60% all’interno del mercato enologico italiano.
Fonte: La Gazzetta di Lucca.
Vino, scoppia la guerra dei Chianti. Le nuove regole dividono le aziende.
La Regione Toscana non fa passare la Gran Selezione. Nove cantine di Rufina sul mercato con la loro “riserva”. renze, 10 maggio 2022 – Uno a zero per il Chianti Classico nella partita sulla Gran Selezione. La Regione rinvia la richiesta del Chianti docg di introdurre anche nella propria gamma la tipologia “top” che tanto successo ha regalato al Gallo Nero come livello di qualità al vertice della piramide di protezione. Ma è un rinvio che sa già di sentenza, visto che “in occasione delle consultazioni tenutesi con la filiera vitivinicola regionale non si è registrato il necessario consenso sulla proposta”, si legge in una nota della giunta regionale che illustra le modifiche approvate al disciplinare del Chianti docg, il “Chianti grande” da 15mila e passa ettari che danno quasi 100 milioni di bottiglie per un giro d’affari di 400 milioni di euro. Insomma, il Vigneto Toscana non ci sta. Anche perché, spiega ancora la nota, “accogliendo le indicazioni del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestale, la Giunta non ha ritenuto opportuno esprimersi fino a che non sarà concluso il procedimento attivato dal Consorzio del Vino Chianti Classico per ottenere la protezione esclusiva europea della menzione tradizionale “Gran Selezione” attualmente pendente al Ministero”. E a complicare le cose per il Chianti c’è anche il sapore di una mini-guerra interna. Scintilla che scocca da Rufina, la zona del “Chianti più alto”, guarda caso proprio la casa di Giovanni Busi, presidente del Consorzio Chianti. Ebbene, nel Chianti Rufina nove aziende – ma già altre quattro si sono accodate – sulle venti totali hanno appena lanciato una mini-rivoluzione che guarda sempre più alla Francia. Con un prodotto nuovo. Si chiama “Terraelectae”, riserva che supera di slancio la Gran Selezione: se questa vuol essere l’espressione delle migliori uve dell’azienda, quella punta sul “cru”, sulla singola vigna. E su una sola uva, il principe Sangiovese individuato come genius loci del meglio di questi 12mila …
Fonte: LaNazione.it.
Riqualificazione Ocm Vino. Scilla: “Bando da 13 milioni per migliorare la qualità dei vigneti”.
«In pubblicazione nelle prossime ore il bando dell’Ocm Vino per la qualificazione della viticoltura e dell’enologia in Sicilia che punta ad adeguare la produzione viticola alle esigenze del mercato, a ristrutturare i vigneti per renderli meccanizzabili e ad apportare miglioramenti nelle tecniche di gestione dell’impianto viticolo». Lo annuncia l’assessore all’Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca mediterranea, Toni Scilla. «La Sicilia vanta oggi, oltre che un inestimabile patrimonio culturale e paesaggistico, anche un konw how in fatto di biodiversità e sostenibilità. Con 40 mila ettari è la prima regione in Italia per area agricola dedicata alla produzione biologica e integrata – continua l’assessore
Fonte: SiciliaNews24.
Vino e cantine, dopo la blockchain l’innovazione punta sul metaverso.
Dopo la blockchain, il metaverso. L’innovazione nel mondo del vino e delle cantine esplora nuove realtà e sbarca anche nel mondo degli Nft, non fungible token. Tra le aziende apripista, come lo fu nel 2016 con la blockchain (insieme ad altre cantine italiane come la Ricci Curbastro in Franciacorta, la Ruffino in Toscana, la Michele Chiarlo in Piemonte e Torrevento in Puglia) c’è la cantina Placido Volpone. Grazie al supporto di EY, l’azienda di Ordona (Foggia) ospita i propri clienti anche nel metaverso: le famiglie Placido e Volpone raccontano la loro storia ed interagiscono sia fisicamente che in maniera virtuale col pubblico. La realtà e il metaverso si intrecciano anche nell’introduzione degli nft: ai clienti verranno assegnati degli oggetti digitali tracciati in blockchain e rappresentanti dei precisi ceppi delle vigne, con l’indicazione delle coordinate (latitudine e longitudine).
Fonte: Corriere.
Vino, Fabio Zenato nuovo presidente del Consorzio Lugana Doc.
Cambio al timone della denominazione che ha fatto registrare la maggiore crescita nel panorama enologico italiano. Novità al timone del Consorzio Lugana Doc, denominazione-rivelazione del panorama enologico italiano, capace nonostante la pandemia di crescere sia nella produzione (nel 2021 27.640.400. bottiglie, +12,43% rispetto al 2020) sia sul mercato. Il Cda ha eletto nuovo presidente Fabio Zenato, titolare con il fratello Paolo dell’azienda di famiglia ‘Le Morette’.
Fonte: Il Giorno.
Vino, Consorzio Chianti vola in Germania con 100 produttori.
Oltre 150 etichette in rappresentanza di più di 80 produttori del territorio e 33 desk aziendali saranno presenti al Prowein 2022, in programma a Düsseldorf dal 15 al 17 maggio. Il Consorzio Vino Chianti ritorna finalmente in presenza, dopo due anni di stop imposto dalla pandemia, alla fiera tedesca che rappresenta un’importante vetrina per le eccellenze del territorio. L’ultima edizione dell’evento risale al 2019. Per l’occasione il Consorzio Vino Chianti sarà presente in due diverse modalità: 33 aziende aderenti proporranno le loro etichette in degustazione grazie ad un’autonoma postazione all’interno dello stand consortile dedicato alla denominazione.
Fonte: Reportpistoia.
Vino, 8mila bottiglie francesi raggiungeranno New York con una nave a vela.
Una nave a vela partita dall’Europa sta trasportando 8 mila bottiglie di vino francese fino al porto di New York. Ottomila bottiglie di vino francese che, dalle coste europee, salpano alla volta di New York. Nulla di strano, direte voi: il concetto di commercio è vecchio di qualche migliaio di anni, e le vendite transatlantiche avvengono praticamente tutti i giorni. Vero, ma ciò che rende particolare questa traversata è che avviene tutta a bordo di una nave a vela. I gemelli Jacques e Olivier Barreau hanno infatti costruito la Grain de Sail per circa 1,5 milioni di euro come parte del loro impegno per rendere la navigazione transatlantica più sostenibile e, sebbene la barca ospiti un piccolo motore fuoribordo (obbligatorio per legge per l’attracco nei porti a stelle e strisce), il viaggio in questione è stato finora interamente alimentato dall’energia eolica.
Fonte: Dissapore.
I cru del Barolo? Non sono mai troppi.
Nella cantina Giovanni Rosso ho avuto il privilegio di assaggiare una delle bottiglie più richieste dal mercato. E ho provato dalla botte le annate che vanno dalla 2021 alla 2018 che sta per debuttare: un poker d’eccellenza. Cannubi o Vigna Rionda? Per gli appassionati veri di Barolo il dibattito è a questi livelli, per capirci, anche se qualcuno paventa che i cru nella terra del Barolo siano tanti, troppi. Che dire? La proliferazione esagerata dei cru non è un modello perseguibile… ad eccezione del Barolo, perché le differenze distintive non sono mai troppe: esistono come i nomi e cognomi che portiamo.
Fonte: La Repubblica.
Nuova cantina per Pio Cesare, resta in centro ad Alba.
Pio Cesare è una delle aziende vitivinicole più storiche delle Langhe, unica cantina urbana nel centro storico di Alba (Cuneo). Fondata nel 1881 oggi è alla quinta generazione e non ha mai smesso di raccontare il suo territorio attraverso la produzione artigianale dei suoi vini e in particolare attraverso il Barolo Pio e il Barbaresco Pio, etichette-icona dell’azienda da oltre 140 anni a conduzione familiare.
Il Barolo Pio 2018 e il Barbaresco Pio 2018, presentati a Roma, aggiungono un capitolo importante alla coerenza di questa storia di vino.
Fonte: ANSA.
Vignaioli in mostra alla Palazzona Degustazioni e assaggi alla ’cieca’.
Prima edizione, sabato alla cantina Palazzona di Maggio per la rassegna de ‘Il sabato del vignaiolo’ promosso dalla Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi). Diciotto appuntamenti in tutta Italia, per invitare appassionati ed esperti ad andare a conoscerli di persona nelle loro aziende, a diretto contatto con il loro lavoro tra vigna e cantina. Il legame con la terra, il rispetto dell’ambiente, l’artigianalità della produzione sostenibile. La compagine romagnola che riunisce 24 produttori, dal riminese alle porte di Bologna, dà appuntamento sulla collina di Ozzano dove, dalle 11 alle 20, oltre alle 25 cantine della nostra regione, saranno presenti anche una quindicina di cantine delle delegazioni Fivi di Alessandria e dell’Alto Piemonte. In programma degustazioni libere e guidate, gare di assaggio ‘alla cieca’ e abbinamenti alla gastronomia.
Fonte: Il Resto del Carlino.
STAMPA ESTERA
Sed de vino y negocio en Ciudad Real tras la pandemia.
Arranca en Ciudad Real la XI edición de Fenavin, la primera tras el parón por el virus. Cerca de 2.000 bodegas y 18.000 compradores se citan desde mañana en un encuentro con vocación exterior. “La mejor forma de que surjan acuerdos es juntar a dos personas y que se miren a los ojos”, dice el director de la feria, Manuel Juliá POR MIGUEL ÁNGEL PALOMO CIUDAD REAL IFÍCIL HACERSE. Da una idea si no se ha pisado nunca esta moqueta. El 95% del territorio nacional representado en un mar de vino que inunda carpas y pabellones feriales. Una ciudad de 70.000 habitantes convertida en capital de un sector que trata de recuperar el tiempo perdido. El gran evento monográfico en torno al vino regresa como primer Fenavin en año par y toca volver a arremangarse. Casi 2.000 referencias entre cooperativas y bodegas, unos 18.000 compradores (3.700 de 80 países distintos), más de 7.000 reuniones de trabajo ISEi). DE VINO Y NEGOCIO EN CIUDAD REAL TRAS LA PANDEMIA “LAS RELACIONES SE HAN ENFRIADO CON LAS VIDEOCONFERENCIAS”, SUBRAYA JULIA previstas, 30.000 metros cuadrados… Los números hablan: Fenavin es todo músculo. Por no hablar de su dimensión empresarial: grandes grupos, pymes o bodegas de pago. «El vino nacional está más representado en Fenavin que en ninguna otra feria», ratifica su director, el periodista y escritor Manuel Juliá Dorado.
Fonte: El Mundo.
Freixenet pide flexibilizar las normas de la DO Cava para impulsar el sector.
La bodega propugna cambios ante el avance de otros espumosos como el prosecco Nuevas variedades de uva, más producción y permitir llamar cava a los espumosos jóvenes entre las propuestas. Henkell Freixenet, líder mundial de la categoría de los vinos espumosos, considera que ha llegado el momento de flexibilizar las normas de la Denominación de Origen (DO) Cava y así lo propondrá próximamente al nuevo consejo regulador que salga elegido tras su renovación en el mes de julio. “El cava tiene que recuperar el terreno perdido en los últimos años y para eso deberíamos retocar los reglamentos para adaptarlos al avance de la competencia y ala realidad de la viticultura actual”, dice Pedro Ferrer, vicepresidente y consejero delegado de Grupo Freixenet. La propuesta de cambio se produce en un contexto de división de un sector que nunca ha estado muy unido y que convive con la escisión de las bodegas agrupadas en Corpinnat y con Clàssic Penedès, de la DO Penedès. Pero el éxito brutal de otros espumosos como el prosecco, que no para de ganar terreno al cava, y el potencial de crecimiento del sector han llevado a Freixenet a propiciar una revolución que quieren que beneficie a todos los involucrados. Por eso Ferrer buscará apoyos para que su iniciativa tenga el máximo consenso. Freixenet cree que debería haber más flexibilidad en las variedades de uva permitidas para elaborar cava e introducir “moscatel y alguna otra”. La bodega propone también que haya cambios en el rendimiento por hectárea, que ahora es de 12.000 kilos de uva, con la opción de subir a 15.000 o bajar a 10.000.
Fonte: Vanguardia.
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A risentirci a domani.