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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 24 maggio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Qualcosa sta cambiando.
UNO SPIRITO PIÙ 2ONSAPFVOLE E UN RINNOVATO SENSO DELLO STARE INSIEME. TRA RISCOPERTE DI VITIGNI DIMENTICATI E NUOVE GENERAZIONI ALLA GUIDA: VINITALY 2022 HA RACCOLTO UNA SORTA DI PRE E DOPO PANDEMIA. CON UNO SGUARDO RIVOLTO AL FUTURO PER COLTIVARE I CONSUMATORI DI DOMANI. Si è chiusa l’edizione 54 di Vinitaly, il solco più profondo degli ultimi anni di una manifestazione sempre più orientata al business, con i “wine lover” nella città medievale palcoscenico naturale di Vinitaly and the city. Vinitaly 2022 ha fatto registrare il record storico di incidenza di buyer stranieri in rapporto al totale ingressi: 25.000 operatori stranieri (da 139 Paesi) hanno rappresentato il 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88.000). E ciò al netto della fortissima contrazione, legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali, degli arrivi da Cina e Giappone, oltre ovviamente ai buyer russi.
Fonte: Abruzzo Magazine.
Valtellina, terra di vini strappati alla montagna E oggi lo «sforzato» va alla conquista degli Usa.
I benefici inaspettati del cambiamento climatica La sorpresa La valle ha la stessa quantità di sole e illuminazione di Pantelleria Enologia di Lorenza Cerbini n commercio è presente l’annata 2018 e qualche cantina sta inserendo l’annata 2019. Due stagioni formidabili per lo Sforzato di Valtellina, il nostro vino principe a base di uve nebbiolo». Danilo Drocco, presidente del Consorzio di tutela dei vini di Valtellina, apre virtualmente le porte delle cantine locali agli appassionati del Giro d’Italia che oggi seguiranno la Salò-Aprica, 202 chilometri di «bellezza assoluta, tra vigneti e boschi a perdita d’occhio, e i telespettatori se ne accorgeranno».
Fonte: Corriere della Sera.
Un secolo di Verdicchio racchiuso dentro un’anfora.
Un secolo d’intuizioni, di passioni, di fatiche racchiuso in un’anfora: un «vestito» che ha fatto epoca e non è passato di moda. Come quelli che producono nell’atelier di famiglia. Anche la vigna per i Tombolini è un laboratorio per generare uno stile, lo stile del Verdicchio. Condensare tutto in un’immagine è difficile, ma possibile; questa bottiglia che ha sfidato gli anni e oggi si è fatta più longilinea è l’icona di un successo costruito vendemmia dopo vendemmia e che da una cantina si è trasferito, proficuamente, a un intero territorio. Al punto che il Verdicchio dei Castelli di Jesi, soprattutto nella sua versione classico – cioè nell’originario nucleo di produzione – e Superiore cioè a maggior cura di vigna e cantina è oggi il bianco più blasonato d’Italia.
Fonte: La Verita’.
In vino veritas.
Il Primitivo dalla trama vellutata Bruno Garofano, per decenni consulente di numerose realtà pugliesi, nel tempo ha concretizzato il suo sogno per raccontare i suoi vini. Nasce così questa piccola realtà nel 1998, dopo aver acquisito alcuni ettari di vigna nell’agro di Manduria ed un palmento risalente ai primi anni del secolo scorso. Coadiuvato dai figli Gabriele e Mariangela trasforma le sue uve nelle vasche di antica origine situate al centro della cittadina di Manduria, cisterne interrate vetrificate riportate a nuovo per seguire la vinificazione e tutte le lavorazioni di cantina.
Fonte: Messaggero.
Tenuta Capezzana La storia del Carmignano in un bicchiere.
Racconta Filippo Contini Bonacossi scherzando – ma non troppo – che a chi gli dice che produce vino dal 1800, replica con garbo che sì anche lui, solo senza l’uno davanti. La prima pergamena che attesta la produzione di vino e olio della Tenuta Capezzana risale infatti all’804. Da allora sono cambiati usi, gusti e costumi ma la famiglia continua a produrre vini nelle vigne fra Prato e Firenze tra i quali quel famoso Carmigliano che i Medici consideravano il paradigma con il quale tutti gli altri dovevano confrontarsi.
Fonte: Tempo.
Cantine Mucci Vini di storia dalla Costa dei Trabocchi.
Si arriva a Cantine Mucci percorrendo una strada che sinuosa sale su colline stracolme di vigneti e uliveti accarezzati dalla brezza del mare, distante poco meno di dieci chilometri. Siamo in Contrada Vallone di Nanni e da Cantine Mucci si vede il paese di Torino di Sangro (Chieti), posato su un colle a dominare il paesaggio. Arrivati nella sede, recentemente ristrutturata, ad accoglierci c’è Aurelia Mucci, amministratrice con il fratello Valentino. Insieme portano avanti l’azienda con una storia che affonda le suc radici nella seconda metà dell’800. Luigi Mucci, trisavolo dei proprietari. dopo aver frequentato la scuola pratica di enologia a Scemi (Chieti) si è diplomato come tecnico enologo nel 1895. «Noi oggi rappresentiamo la quinta generazione – racconta Aurelia Mucci -. La società vera e propria nasce.
Fonte: Abruzzo Magazine.
Tempo di bilanci per i sommelier con l’addio del presidente Giorgini.
Ais verso le elezioni Il Master dell’Albana tra le iniziative più significative. I sommelier di Ais Romagna si sono ritrovati alla Tenuta Masselina per l’ultima riunione del consiglio e del gruppo di lavoro in vista delle nuove nomine in programma il mese prossimo. Per il presidente Roberto Giorgini, di Cesena, è stato il momento per fare un bilancio dell’attività nel corso degli ultimi quattro. «Non è stato un periodo semplice per la nostra associazione, la cui didattica ha dovuto fare i conti con gli effetti del Covid e tutto ciò che ne consegue – spiega il presidente uscente, che non si ripresenterà alle prossime elezioni – Nonostante questo non ci siamo mai fermati e la nostra attività è in forte ripresa, tanto che stiamo lanciando i corsi del secondo semestre dell’anno».
Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.
I vigneti come antidoto al dissesto idrogeologico.
Il dissesto idrogeologico rappresenta un tema strategico per l’Italia. Il nostro Paese è uno di quelli che soffre maggiormente per i fenomeni franosi. Il costante incremento delle aree urbanizzate a partire dal secondo dopoguerra, spesso privo di una corretta pianificazione, ha esposto il territorio a smottamenti e alluvioni. Le superfici artificiali sono passate da circa il 2, 7% negli anni ’50 al quasi 8% del 2017 e l’abbandono massiccio delle aree rurali montane e collinari ha fatto il resto. Il contrasto al dissesto idrogeologico è uno dei grandi obiettivi individuati dal Recovery Plan italiano con 2 miliardi e mezzo “per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico” e 6 miliardi per “interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni”.
Fonte: Corriere Romagna Verde.
Viaggio nella malvasia fra i vignaioli di zone di tutto il Mediterraneo.
l.a ricerca di Tegoni e le foto di Zoppi Viaggio nella malvasia fra i vignaioli di zone di tutto il Mediterraneo Autori Da sinistra, Paolo Tegoni, docente e presidente dell’Associazione gastronomi professionisti e il fotografo Francesco Zoppi. )) La malvasia è il vitigno iconico del parmense, ma arriva dalla penisola greca di Monemvasia, dove si incontrano lo Ionio e l’Egeo. Alla malvasia è dedicato un intenso lavoro di ricerca sui metodi, le tradizioni e le storie dei vignaioli di tutte le zone del Mediterraneo che da poco o da generazioni ne portano avanti la produzione. A dar vita ad un vero e proprio diario itinerante, le cui tappe sono arricchite da interviste, spunti letterari, mappe e suggerimenti gastronomici hanno pensato Paolo Tegoni, docente e presidente dell’Associazione gastronomi professionisti e il fotografo Francesco Zoppi.
Fonte: Gazzetta di Parma.
D Piave che piace Nei vini Ca’ di Rajo l’innovazione nasce dalla tradizione.
Tre giovani guidano la cantina dei Cecchetto I prodotti Tra le bottiglie spicca l’Iconema, un ex Tocai Poi ecco Malanotte Docg, Raboso Doc e Marinò Sevi dicessi che un vigneto può assomigliare ad un gargantuesco nido d’ape probabilmente mi prendereste per pazzo. Niente, nell’iconografia legata alla viticoltura, preparerebbe a questo. Eppure succede: o almeno succede a Ca’ di Rajo. Tutto merito della passione della famiglia Cecchetto, in testa nonno Marino, il capostipite della dinastia. Del resto la coltivazione della vite, qui a Rai di San Polo di Piave (provincia di Treviso), è di casa da più di ottant’anni. Dal 2005 alla guida ci sono i nipoti: Simone, poi Alessio e Fabio, il più piccolo della cucciolata. Timonieri giovanissimi, va detto, ma ambiziosi e — anche loro — con i piedi piantati per terra, dato che dai circa 100 ettari di vigneti (collocati tra Veneto e Friuli) escono numeri di tutto rispetto, esportati in più di 50 Paesi.
Fonte: Nuova Ferrara.
Dal 2021 è nato il marchio Tenuta Aganis in Friuli.
Wine tour disponibili il lunedì e il mercoledì Dal 2021 è nato il marchio Tenuta Aganis in Friuli e Ca’ di Rajo un’azienda che nonostante i numeri importanti (ormai siamo sopra i due milioni di bottiglie prodotte 31 1’anno) si è sempre contraddistinta perla grande attenzione dedicata ai propri prodotti, bottiglie sempre caratterizzate dalla pulizia impeccabile e dalla nitidezza di lettura. Ma, come detto, non si disdegnano le sfide: è infatti l’inizio del 2021 il “lancio” del marchio di Tenuta Aganis, la cantina che nasce sulle ceneri di una realtà da tem) abbandonata, collocata nei pressi di Borgo Salariisa freppo Grande, in provincia di Udine. In tutto sono ventidue ettari, un territorio di grande rilevanza collocato ai pieli delle Alpi Giulie, con suolo a prevalenza alluvionale e piccola presenza della mitologica ponca. Spumantizzati e territoriali ambiziosi.
Fonte: Nuova Ferrara.
I francesi in anteprima a Villa Cà Vendri.
Evento molto atteso in Valpantena con Masterclass dei maestri Gardini e Gorelli Verona Villa Cà Vendri in Valpantena è stata per il secondo anno consecutivo il raffinatissimo teatro di quello che è un vero inedito per il settore enologico italiano, la degustazione en primeur (vini non ancora immessi sul mercato) di grandi bianchi e rossi francesi riprendendo, in questo, l’usanza diffusa ormai da più di 300 nel Bordolese, poi istituzionalizzata negli anni ’60. L’organir7a7ione si deve a Crus et Domaines de France, “costola” di Famille Helfrich – realtà fondata e condotta dal vigneron Joseph Helfrich, dedita alla comme rci ali77a7ione e produzione di prestigiosi vini di Bordeaux, dove possiede più di 700 ettari, ma anche di altre celebri zone vitivinicole francesi – che si dedica per l’appunto alla commercializzazione di vini en primeur. Oltre 100 le etichette presenti al tastin: dal Grand Cru Saint-Emilion a Pomerol; da Haut-Médoc a Sauterns e ancora Margaux, Moulis, Saint-Julien, Pauillac, Saint Estèphe e Pessac-Leognan.
Fonte: Nuova Ferrara.
Se dici Rebola dici Rimini II vino e il suo territorio.
Via all’iniziativa Se dici Rebola dici Rimini II vino e il suo territorio Sarà una intera settimana dedicata alla rebola quella da oggi al 29 maggio i cui appuntamenti, orari delle cantine, i ristoranti e gli eventi saranno disponibili sulla pagina rimini-rebola.it. Al Ristorante Dallo Zio questa sera si terrà «Se dici Rimini dici Rebola», una cena a prenotazione dove sarà possibile degustare le 16 rebole delle bottiglie marchiata Rimini.
Fonte: Resto del Carlino Rimini.
Case Marcosanti ‘tempio’ del vino.
Un nuovo traguardo a cui brindare per Vini Case Marcosanti. L’azienda ha ottenuto infatti il riconoscimento ufficiale di struttura enoturistica. La realtà di Poggio Torriana diventa così la prima in assoluto, in Valmarecchia, a potersi fregiare di questo riconoscimento. Che non è soltanto simbolico, perché permetterà a Vini Case Marcosanti di organizzare visite guidate, degustazioni, eventi e appuntamenti dedicati alla conoscenza del vino e della sua produzione. Per ‘festeggiare’ si parte già da giovedì 2 giugno con il primo appuntamento, Banchettando tra le vigne dal tramonto alle stelle, che si terrà presso la tenuta di Case Marcosanti.
Fonte: Resto del Carlino Rimini.
Il migliore fra i sommelier liguri? Nella vita fa l’ingegnere navale.
Vincenzo Galati è stato premiato a Sestri Levante: «La mia è solo una passione» Il migliore fra i sommelier liguri? Nella vita fa l’ingegnere navale Elisa Folli. Vincenzo Galati è il “Miglior Sommelier della Regione Liguria 2022”. Appartenente alla delegazione Ais di Genova, è stato premiato ieri sera sul palco dell’Annunziata di Sestri Levante, in occasione della chiusura della manifestazione “Mare e Mosto —Le Vigne Sospese”, promossa da Ais Liguria. Al secondo posto Mirko Cavalli, delegazione di Spezia, e terzi classificati, pari merito, Romina Condemi, delegazione Tigullio, e Alessandro Frasca, delegazione Imperia.
Fonte: Secolo XIX
Enoturismo e ricettività, mancano addetti.
II nodo della formazione e la ricerca di profili idonei per il settore messi a fuoco nella tavola rotonda di MareeMosto Due momenti della manifestazione e la proclamazione del miglior sommelier. Si è chiusa ieri sera la settima edizione di “Mare e Mosto—Le vigne sospese” che per due giorni ha animato l’ex abbazia dell’Annunziata di Sestri Levante, attraverso degustazioni e incontri, dedicati al vino e all’olio, promossa dall’Associazione italiana sommelier-Liguria. Il gran finale è stato contraddistinto dalla premiazione del miglior sommelier 2022, che ha visto la vittoria di Vincenzo Galati, della delegazione di Genova. Ma già la mattina le sale affacciate sulla Baia del Silenzio si sono animate grazie al convegno dedicato a “Formazione, promozione e sinergia: ingredienti imprescindibili per rilanciare un territorio e le sue attività. Focus sullo stato di salute del terziario in Liguria”.
Fonte: Secolo XIX Levante.
In vino Verici nel weekend: la festa torna dopo due anni.
Otto cantine e degustazioni, musica e specialità del territorio, convegno e giochi L’allestimento per la festa del vino a Verici. “In vino Verici”. Da venerdì a domenica prossima si tiene la 64′ edizione della Festa del vino di Verici, nel borgo di Casarza Ligure, sul piazzale della chiesa di San Lorenzo, a cura del Comune insieme a molte associazioni del territorio. Per raggiungere la manifestazione è possibile usufruire di una navetta gratuita messa a disposizione dall’amministrazione, con partenza da piazza Martiri di Casarza, alle 18, e in funzione fino all’una di notte. Protagonista è ovviamente il vino, ma non mancheranno la musica e i piatti del territorio. Otto le cantine presenti: cinque della zona Doc Golfo Tigullio e Portofino, una Doc Val Polcevera, una Doc Colle di Luni, una Igt Riviera di Levante. La storica manifestazione torna dopo due anni di stop per la pandemia, in questi giorni è in corso l’allestimento.
Fonte: Secolo XIX Levante.
Nel weekend ritorna la festa del vino nuovo e dei piselli.
Gli erbion sono una specialità Nel weekend ritorna la festa del vino nuovo e dei piselli di Veronica Scarioni Dopo i due annidi stop dovuto alla pandemia, dal 28 al 30 maggio toma a Miradolo la Festa dei Piselli e del Vino nuovo. Pranzi, cene e diverse iniziative di intrattenimento, come lo spettacolo di fontane danzanti, la serata di domenica con Paolino Boffi, il luna-park e il tour panoramico sul trenino. «Questa festa viene realizzata a Miradolo da più di mezzo secolo il week-end antecedente l’ultimo lunedì del mese di maggio – spiega il presidente dell’associazione Amici di Miradolo, Marzio Zuffada -. Nasce in concomitanza con la raccolta dei piselli, nonché con la celebrazione del vino novello, imbottigliato con la luna di Pasqua e pronto per essere lanciato sul mercato. Due prodotti tipici che per molto tempo hanno rappresentato la principale fonte di reddito dei miradolesi.
Fonte: Cittadino di Lodi.
Vino: oltre alla poesia serve l’alta tecnologia.
È quanto afferma lo studio Tech for wine presentato all’Apro La tecnologia è un mezzo per migliorare non solo i processi produttivi ma anche il benessere degli operatori: il principio vale anche nel campo della viticoltura e dell’enologia. A questi temi è stato dedicato l’incontro di presentazione dell’indagine Tech for wine, martedì io maggio, all’Apro. Lo studio, condotto dal ricercatore ticinese Furio Bednarz, ha fatto il punto della situazione su innovazione, automazione e digitalizzazione nelle aziende vitivinicole dell’Albese. Ha spiegato il responsabile del settore tecnologia di Apro Stefano Antona: «Siamo partiti, un paio di anni fa, da una considerazione: L’INCHIESTA È STATA CONDOTTA A MEZZO DI QUESTIONARI IN 62 AZIENDE DELL’ALBESE ci siamo resi conto che, anche se la tecnologia è molto presente nel settore, in fase di vendita del prodotto non è raccontata.
Fonte: Gazzetta d’Alba.
E4quality è giunto al capolinea.
Ha portato nell’Astigiano ristoratori e importatori dal Nord Europa E4quality è giunto al capolinea È giunto alla sua conclusione il progetto E4quality e per l’occasione, dopo aver viaggiato all’estero, è tomato a casa propria, e ha portato con sé professionisti svedesi, tedeschi e danesi nel suo ultimo evento di incoming: E4quality @Home. Un progetto che completa un percorso iniziato ormai diversi anni fa con gli eventi all’estero, e che questa volta ha reso protagonista il territorio stesso, che per qualche giorno è diventato la casa degli ospiti stranieri. Tutti nomi di eccellenza, quelli dei professionisti che hanno partecipato ai diversi incoming. Per la Svezia il panel, quasi tutto al femminile, è stato ospite nei giorni dal 6 al 9 aprile ed ha accolto ospiti come l’importatrice Mihaela Mihnea insieme ai suoi titolari, Moa e Kenan Curbuzer, Camilla Engvall sommelier di grande esperienza, Daniel Petersson Georén, proprietario della casa di importazione Bonden e Vinet AB, di Malmo, e Frida Torell, importatrice e distributrice con oltre dieci anni di esperienza sul campo.
Fonte: Gazzetta d’Asti.
“Nizza è Barbera”, un successo annunciato.
Soddisfatti pubblico, produttori e intenditori “Nizza è Barbera”, un successo annunciato Dopo due anni di stop è tornata la festa che a Nizza Monferrato celebra l’omonima Docg e un vitigno che fa la fortuna del territorio e di chi lo degusta: il barbera. “Nizza è Barbera” ha avuto luogo sabato 7 e domenica 8 maggio e ha riempito le strade della città con gli stand enogastronomici nelle vie del centro storico. Un evento che piace ai produttori, che hanno uno spazio dedicato dove possono far degustare i loro prodotti agli appassionati nel salone del Foro Boario, così come ai giovani e a tutti i turisti, con la notte bianca di sabato scorso. Uno dei punti che rende efficace “Nizza è Barbera” è questa doppia anima.
Fonte: Gazzetta d’Asti.
Francavilla accoglie giovani vignaioli da tutto il Meridione.
Appuntamento domenica e lunedì prossimi Domenica 29 e lunedì 30 maggio 41 produttori di vino under 40 provenienti da Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia si sono dati appuntamento a Francavilla Fontana per la prima edizione di «Storie di giovani vignaioli». L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte il Sindaco Antonello Denuzzo, gli Assessori Domenico Magliola e Maria Angelotti e gli organizzatori Franco Peluso, Portavoce della Comunità Slow Food, Giuseppe Barretta, consulente turismo enogastronomico, e Cosimo Sanarica, organizzatore eventi enogastronomici. «Per due giorni – ha detto il sindaco Denuzzo – accoglieremo a Castello Imperiali 41 giovani del Sud che hanno deciso di restare e investire nella produzione del vino di qualità.
Fonte: Gazzetta del Salento.
Le storie di giovani vignaioli – Arrivano le “Storie di Giovani vignaioli” vini, storie ed emozioni nel castello.
Saranno 41 i produttori provenienti da tutto il Sud Italia Tutti under 40, provengono da Abruzzo, Campania Basilicata, Calabria e Sicilia Domenica 29 e lu nedì 30 maggio 41 produttori di vino under 40 provenienti da Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia si sono dati appuntamento a Francavilla Fontana per la prima edizione di Storie di giovani vignaioli». L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte il Sindaco Antonello Denuzzo, gli Assessori Domenico Magliola e Maria Angelotti e gli organizzatori Franco Peluso, Portavoce della Comunità Slow Food, Giuseppe Barretta, consulente turismo enogastronomico, e Cosimo Sanarica, organizzatore eventi enogastronomici..
Fonte: L’Edicola del Sud Brindisi.
Il mare, il sole e un calice di buon vino.
Consapevole, tecnologizzato, attento all’ambiente e alla sostenibilità, esigente e pronto a spendere: è l’identikit del “turista enologico” emerso nel convegno organizzato a Lecce dal Movimento Turismo del Vino di Puglia per celebrare il trentennale di “Cantine aperte” Il mare, il sole e un calice di buon vino E’ il paradosso pugliese: quello di una regione che avrebbe tutti i numeri per diventare una delle prime destinazioni enoturistiche del mondo, e invece. Un avverbio risuonato molte volte, ieri pomeriggio, nel Rettorato dell’Università del Salento, occasione il convegno organizzato dal Movimento Turismo del Vino di Puglia, presieduto dal salentino Massimiliano Apollonio, per celebrare il trentennale di “Cantine aperte”. Iniziativa targata MTV che in tre decenni è riuscita comunque a creare una consapevolezza enoturistica – e un’opportunità di arrotondamento degli introiti – nei produttori vitivinicoli di Puglia.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.
La Mostra del Chianti presenta il Sangiovese – La Mostra del Chianti presenta il Sangiovese.
In occasione dell’evento che prende il via il prossimo sabato 28 maggio, sono state organizzate dalle aziende degustazioni a tema. E’ gratuita, ma la prenotazione è obbligatoria Una ogni sera. L’edizione numero 64 della Mostra del Chianti è alle porte e l’allestimento nel paese per la festa è quasi ultimato. II programma di questa nuova edizione contempla una grande varietà di eventi tra cui, ogni sera, una degustazione guidata per far conoscere il vino rosso, soprattutto quello che ha nel vitigno Sangiovese il suo uvaggio fondamentale quando non l’unico. Montespertoli, con il suo territorio vasto, è da sempre terra di vini rossi dalle molte sfumature. II Sangiovese primeggia tra tutti i vitigni anche se non mancano altre varietà toscane e internazionali.
Fonte: Nazione Empoli.
Cantine aperte, visite e degustazioni in 49 aziende per tutto il weekend.
Presentata la nuova edizione del Movimento del turismo del vino Cantine aperte, visite e degustazioni in 49 aziende per tutto il weekend Più sostenibilità Bandito l’uso di plastiche e favorite pratiche di riciclo. Finita l’emergenza sanitaria si torna in cantina insieme. Il Movimento turismo del vino (Mtv) dell’Umbria si prepara, dunque, a un 2022 con tanti eventi a partire proprio dalla prossima edizione di Cantine Aperte, sabato e domenica, in 49 cantine di tutta la regione. Come ogni anno, le cantine Mtv dell’Umbria apriranno le proprie porte nell’ultimo fine settimana di maggio per visite, degustazioni guidate e banchi di assaggio, pranzi e cene col vignaiolo, speciali abbinamenti con i prodotti del territorio e animazioni che permetteranno ai visitatori grandi e piccoli di vivere momenti di relax e gusto, all’aria aperta, immersi nella natura.
Fonte: Corriere dell’Umbria.
Cantine Aperte, 30 anni la svolta della qualità.
Torna dopo due anni l’appuntamento più amato dagli appassionati del buon bere: dal pilates alla cava del tartufo, sabato e domenica si celebra il vino in 49 cantine Cantine Aperte, 30 anni la svolta della qualità En lo sguardo fiducioso di chi vede il bicchiere mezzo pieno che nel prossimo fine settimana si celebreranno i 30 annidi Cantine Aperte, la più celebre manifestazione legata all’enoturismo che nelle giornate del 28 e 29 maggio coinvolgerà ben 49 aziende in tutta la regione. Dopo due anni di stop forzato c’è infatti la voglia di guardare subito avanti tuffandosi in un’edizione che si preannuncia di svolta: «Sarà un’edizione diversa – ha spiegato ieri in conferenza stampa il presidente del Movimento Turismo del Vino Umbria Giovanni Dubini – perché l’enoturista non è più quello di una volta, vuole capire il vino e conoscere chi lo fa, non solo bere. Consapevolezza, condivisione e moderazione sono le parole chiave dei nostri eventi».
Fonte: Messaggero Umbria.
Relax, degustazioni e ottimo bere Succede nelle 49 “Cantine aperte”.
Durante il fine settimana enoturismo di qualità Morroni: «Quando si parla di vino si parla di cultura». «Vogliamo raccontare il nostro lavoro, il nostro vino, mostrare dove nasce e quanta passione ci mettiamo in ogni bottiglia. Per rispondere a queste esigenze puntiamo sull’organizzazione di diversi appuntamenti in cantina nel corso dell’anno che possano contribuire alla valorizzazione dell’Umbria come terra autentica, dove tradizione e innovazione convivono, una terra in cui è facile sentirsi bene e ritrovare quel piacere di condividere che è anche uno degli aspetti più caratteristici della nostra produzione enologica». Lo ha detto il presidente del Movimento turismo del vino, Giovanni Dubini illustrando la stagione 2022 dell’enoturismo, a partire proprio dalla prossima edizione di Cantine Aperte, sabato e domenica, in 49 aziende di tutta la regione.
Fonte: Nazione Umbria.
Viticoltura di precisione Corso di Confagricoltura per preparare specialisti.
Oggi alle 18, all’Officina di Soave, inizia un corso dedicato alla viticoltura di precisione promosso da Confagricoltura Verona e dalla Rete innovativa regionale Innosap, con il sostegno di Università di Verona, Safe, Consorzio di tutela del Soave, Confindustria e Fondazione Cariverona. Sensoristica applicata, analisi spaziale dei dati, aerei a pilotaggio remoto, mappature nelle strategie gestionali in campo. Questi i temi del percorso formativo, volto a creare specialisti che sappiano destreggiarsi con le nuove tecnologie, avvalendosi di dati georeferenziati e di modelli analitici con i quali è possibile ottenere informazioni gestionali e decisionali.
Fonte: Arena.
Doc delle Venezie Armani confermato alla guida dell’ente.
La fiducia dall’ultimo cda Doc delle Venezie Armani confermato alla guida dell’ente Responsabile per la seconda volta della più estesa denominazione •• Albino Armani resta alla guida del Consorzio tutela vini doc delle Venezie, rieletto all’unanimità nel corso del cda, rinnovato durante l’assemblea dei soci nella sede di Cantine dei Colli Berici, a Lonigo (Vicenza), che ha anche approvato le linee programmatiche dell’attività consortile per il biennio. Armani sarà affiancato dai vicepresidenti Claudio Venturin (Veneto) e Flavio Bellomo (Friuli Venezia Giulia). Albino Armani torna dunque a presiedere un tavolo composto da 21 consiglieri in rappresentanza delle tre regioni del Nordest.
Fonte: Arena.
Monitorati tutti i vigneti Certificato il 90 per cento.
II Comune ha rilevato che sono moltissimi ad avere il marchio di sostenibilità Monitorati tutti i vigneti Certificato il 90 per cento Castelletti: «Ciò significa che gli agricoltori usano tecniche rispettose della salute dell’ambiente e degli abitanti garantendo la tracciabilità» Camilla %ladinelli •• Oltre il 90 per cento dei vigneti nel territorio di Dolcè sono certificati con il marchio di sostenibilità Sqnpi, ossia il Sistema di qualità nazionale di produzione integrata riconosciuto anche a livello comunitario. Con benefici sulla qualità non solo della filiera vitivinicola dal campo al vino in bottiglia, ma dell’intero ambiente e per le comunità di residenti”.
Fonte: Arena.
Ecco la “Lonely Planet’ che illustra le Colline: «Una guida nella bellezza».
La bellezza, da sola, non basta. È tempo di prendere coscienza di essere una meta turistica. La presentazione “Treviso e le colline del Prosecco, il meglio da vivere e da scoprire”, nuova nata in casa Lonely Planet, è il “là” per fare il punto sul territorio dell’Altamarca nell’avvicinamento alla prima vera estate di boom. Quella in cui il turismo nazionale ed internazionale punterà google maps sulle colline. «Un turista su 3 sceglie la destinazione in base alle caratteristiche enogastronomiche dei territori. Noi siamo l’Olimpo del prosecco – spiega Marina Montedoro, presidente dell’Associazione Unesco – Più del 54% degli italiani ritiene che il successo della visita dipende da cibo, vino e paesaggio. Per questo abbiamo puntato sulla Lonely». La famosa casa editrice australiana fondata nel 1972 vanta una potenziale community da 59 milioni di appassionati.
Fonte: Gazzettino Treviso.
I siti Unesco e la Carta della “sostenibilità”.
La Marca terrà a battesimo una “Carta per il turismo sostenibile”. Proprio la sostenibilità – ambientale, sociale, economica – sarà il concetto cardine attorno a cui ruoterà l’evento che dal 28 al 31 maggio prossimi riunirà a Cison di Valmarino i rappresentati di Mirabilia, la rete europea dei siti Unesco. Si discuterà del futuro possibile di queste aree. Tutte le indicazioni, gli spunti, le prospettive emerse dai vari gruppi di lavoro confluiranno, appunto, in un memorandum, con l’obiettivo di sintetizzare alcune linee guida a cui attenersi per uno sviluppo armonico e complessivo di questi territori e non solo. Capofila dell’evento, la Camera di Commercio di Treviso – Belluno Dolomiti che aderisce al network Mirabilia, con ben tre siti Patrimonio dell’Umanità nella propria area di competenza (le Dolomiti, le Colline del Prosecco di Conegliano- Valdobbiadene) e tre ville venete (Barbaro a Maser, Emo a Fanzolo di Vedelago e Zeno a Donegal di Cessalto).
Fonte: Gazzettino Treviso.
Prosecco, Unesco e arte La Marca ora è un brand – «Prosecco, Montello ma anche le aziende Così siamo un brand che diventa una meta».
Pozza annuncia gli stati generali del turismo a Castelbrando, albergatori ed esperti: c’è la svolta «Alberghi pieni al 70%, Treviso è diventata una meta e il futuro è il viaggio in bici». L’analisi di Francesco Redi, imprenditore ed esperto del settore «Dal tiramisù alle colline, restiamo una nicchia con servizi di livello» Prosecco, Montello ma anche le aziende Così siamo un brand che diventa una meta». I scoprendo, anzi, scoprendo per la prima volta, una vera meta turistica. Non una parentesi di un giorno per chi magari ne fa altri tre a Venezia». E i motivi di questo successo? «Tanti: il Prosecco ha fatto da traino, ma Treviso ha saputo diventare un vero brand mettendone assieme tanti: Prosecco, colline Unesco, Canova, Asolo, tiramisù, il Montello».
Fonte: Tribuna Treviso.
Lonely Planet e la Marca «Noti come la Ferrari».
Il Prosecco è conosciuto nel mondo come la Ferrari. Parola di Angelo Pittro, direttore Lonely Planet Italia. Ecco perché in 10 anni, a sentire Marina Montedoro, presidente dell’Associazione Collin Unesco, i 250 mila turisti di oggi quadruplicheranno. Ma qui si pone un problema. Dove ospitarli? Con l’accoglienza diffusa, negli edifici rurali. Che sono in censimento, paese per paese, come ha confermato Montedoro. Alla presentazione della guida, ieri a Castelbrando di Cison, l’assessore regionale al Turismo Caner si è rivolto alla Soprintendenza perché autorizzi le trasformazioni delle stalle in micro alloggi turistici. Un secondo appello Caner lo ha rivolto ai coltivatori perché conservino al meglio i vigneti, senza davvero ricorrere alla chimica, come sempre raccomanda il presidente Zaia.
Fonte: Tribuna Treviso.
La bocciatura del “bio” divide gli ecologisti e i Consorzi di tutela.
Nonostante tutto, i Consorzi di tutela del Prosecco si dicono proni ancora al dialogo. «Anche con chi non ci sta» precisa Stefano Zanette, presidente della denominazione Prosecco Doc. «Mi ha sorpreso il salto di qualità della Marcia Stop Pesticidi. Non si fermano al “No pesticidi” che noi condividiamo, ma vanno oltre: no vigneti e addirittura no biologico. Mi dispiace, ma alzando l’asticella si distanziano anche da tante persone che possono essere loro vicine per quanto riguarda la contrarietà all’abuso della chimica». Per la verità, il “no al biologico” non è stato enfatizzato alla manifestazione di domenica, con corteo da Cison a Follina e raduno all’ombra dell’abbazia. Ma nelle motivazioni della protesta c’era. E bene esplicito. Anche il biologico, è il ragionamento, sottrae terreno alla biodiversità. «Per dialogare bisognerà essere in due
Fonte: Tribuna Treviso.
Social e junk food: il 75% dei post sui social fuori dai parametri dell’Oms per i bambini.
Ricerca dell’Università di Vienna. La dottoressa Eva Winzer: “i Governi intervengano”. In Spagna si discute di stringere le regole per gli influencer. Se nel recente passato in molti hanno criticato l’invasione della cucina in tv, con “spadellamenti” e fornelli accesi sul piccolo schermo ad ogni ora, a finire sotto la lente di ingrandimento, ora sono i social, sempre più presenti ed invasivi nella vita quotidiana, soprattutto (ma non solo) per i giovani. Anche qui, ricette, preparazioni ma anche suggerimenti su cosa mangiare, dove, come e quando, alimentano un flusso continuo di post, storie e video, spesso rilanciati da influencer seguiti da milioni di giovani. Un bombardamento che, però, secondo uno studio di quattro ricercatori dell’Università di Vienna, rischia di aggravare ancora di più un problema dilagante, in una parte di mondo, che è quello del sovrappeso e dell’obesità. Almeno, è la testi sostenuta dagli studiosi, al Congresso europeo sull’obesità, andato in scena a Maastricht, ad inizio maggio.
Fonte: WineNews.
Movimento Turismo del Vino, tornano tutti gli eventi per enolovers: si inizia con Cantine Aperte.
Presentata oggi la ricca rassegna di argomenti a tema vino e turismo, nei quali anche la Regione Umbria crede e investe: ecco quali sono. All’insegna del ritorno alla covinvialità, tipica delle terre dell’Umbria, il Movimento Turismo del Vino dell’Umbria annuncia il denso programma fra le catenine regionali con la prossima edizione di Cantine Aperte, il 28 e 29 maggio, che vedrà coinvolti 49 produttori di tutta la regione.
Fonte: v Perugia Today.
Saluzzo. Il Quagliano compie 300 anni.
Per celebrare il suo compleanno, mercoledì 25 e giovedì 26 maggio è prevista una festa tra degustazioni del vino dei 6 produttori a altrettanti piatti abbina. L’evento “Quagliano 300”, nato da un’ idea della giornalista enogastronomica e sommelier Paola Gula, si terrà al Monastero della Stella grazie al sostegno della Fondazione CRSaluzzo. Prenotazioni aperte. Il Quagliano compie 300 anni. Quale miglior modo per festeggiarlo se non con un brindisi? Il primo documento in cui è citato il vino delle Colline Saluzzesi risale al giugno 1722. Per celebrare il suo “compleanno” si terrà un evento, al Monastero della Stella (in piazzetta Trinità 4/A – Saluzzo) in programma mercoledì 25 e riproposto giovedì 26 maggio.
Fonte: Lavocedialba.it.
Cantine Aperte torna anche per il Gruppo Duca di Salaparuta.
Domenica 29 maggio 2022 torna Cantine Aperte, l’evento organizzato dal Movimento Turismo del Vino per promuovere la cultura dell’enoturismo in Italia. Anche in questa edizione le cantine del Gruppo Duca di Salaparuta si preparano ad accogliere i visitatori per raccontare due gioielli enologici della Sicilia. Nella splendida cittadina di Marsala, lambite dal mare e dai venti, le storiche Cantine Florio si apriranno per svelare la loro geografia unica al mondo e l’incredibile storia del Marsala. Un programma che nell’arco della giornata, dalle 11:00 alle 19:30, vedrà alternarsi diversi percorsi di visite e degustazioni in collaborazione con i ristoratori locali.
Fonte: Guida Sicilia.
Ocm vino promozione: pubblicato il bando nazionale per la campagna 2022-2023.
Segnaliamo la pubblicazione sul portale del Ministero del Decreto Direttoriale n. 229300 del 20 maggio 2022 recante avviso per la presentazione dei progetti campagna 2022/2023. Le risorse disponibili per il finanziamento dei progetti di promozione nazionali a valere sull’esercizio finanziario comunitario 2022/2023 ammontano ad euro 13.337.683,44. Si evidenzia che le domande di contributo, per i progetti nazionali, devono pervenire, pena l’esclusione, tramite corriere espresso o raccomandata o a mano, in plico chiuso e sigillato, timbrato e firmato dal legale rappresentante su tutti i lembi, con l’indicazione del mittente e della seguente dicitura: “NON APRIRE – DOMANDA DI CONTRIBUTO OCM VINO, MISURA PROMOZIONE DEL VINO SUI MERCATI DEI PAESI TERZI – REGOLAMENTO (UE) N. 1308/13 DEL CONSIGLIO – ANNUALITA’ 2022/2023”, entro e non oltre le ore 15,00 del 4 luglio 2022 al seguente indirizzo: Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo – Ufficio accettazione corrispondenza – Via XX Settembre n. 20 – 00187 ROMA.
Fonte: Federvini.
Catelvetere sul Calore: full immersion tra natura, buon vino e piatti tipici.
Trekking tra i vigneti autoctoni irpini, degustazioni, pietanze tipiche abbinate ai vini di produzione aziendale, serviti in terrazza al riverbero di una vista mozzafiato. Questo è il programma di “Cantine Aperte da Aminea Winery”, che prenderà forma a il 28 e 29 maggio a Castelvetere sul Calore, uno dei borghi più belli dell’Irpinia, rinomato soprattutto per l’ottimo Taurasi Docg. L’evento è patrocinato dal Movimento turismo del vino, un’associazione che accoglie le cantine più prestigiose d’Italia e promuove l’enoturismo in tutte le sue forme. “Cantine Aperte” è l’appuntamento più importante e più amato dai winelovers.
Fonte: Il Mattino.
L’Italia di vino e spiriti a Hong Kong per la prima edizione di Discover Italy.
L’Italian Wine Experience Store di Hong Kong, Discover Italy, debutta a Times Square B1 a Causeway Bay dal 23 maggio al 22 giugno 2022. La prima edizione di Discover Italy propone una varietà di esperienze culturali sul tema dell’abbinamento vino italiano, distillati, cibo e idee. Situato in uno dei centri commerciali più prestigiosi della città, Discover Italy presenta oltre 300 vini e liquori provenienti da tutte le 20 regioni d’Italia in 2 fasi. L’evento presenta, oltre al vino, anche distillati e liquori italiani popolari come Amari, Grappe e Amaretti. Discover Italy vuole dare la possibilità ai visitatori di saperne di più sull’autenticità e la versatilità degli alcolici e liquori italiani nei cocktail. Mixando i liquori italiani, gli amanti dei cocktail possono anche imparare come creare un classico mix italiano come Negroni, Spritz e Americano, senza sforzo a casa.
Fonte: Federvini.
Il Vino Chianti in Usa alla conquista di nuovi “Lovers”.
«Le degustazioni di etichette Chianti, gli assaggi di cibo italiano e il nuovo format basato sul cinema sono tutti tasselli fondamentali del nostro impegno per la promozione della denominazione che cerca strade sempre più originali e accattivanti per attirare nuovi Chianti Lovers». È quanto affermato dal presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi nel presentare le tre nuove tappe del “Chianti Lovers U.S. Tour 2022” che sono iniziate oggi a Chicago e che proseguiranno il 25 maggio a Seattle e il 26 a Los Angeles. In ognuna delle tre date il Consorzio proporrà una masterclass a degustazione guidata per scoprire e approfondire la conoscenza della Denominazione. Le masterclass saranno condotte da specialisti locali accompagnati da Luca Alves, Chianti Wine Ambassador, e saranno seguite da assaggi di specialità culinarie italiane per offrire un’esperienza completa dell’agroalimentare made in Italy. Per ogni tappa è anche in programma un «Walk Around Tasting» durante il quale le aziende aderenti potranno presentare i propri prodotti al mercato statunitense.
La tappa di oggi a Chicago propone la master class “Chianti Superiore D.O.C.G. – Una degustazione verticale (2020-2014) di Chianti Superiore d.o.c.g. alla scoperta delle sfumature del più versatile vino rosso toscano a base Sangiovese”.
Fonte: Floraviva.
Vino, la riscossa di Sonoma, “sorella minore” della Napa Valley.
La rivincita di una zona enologica californiano ora in grande ascesa grazie a produzioni naturali, romantici resort e meditazione fra i filari delle vigne. Una destinazione tutta da scoprire.
Fonte: La Repubblica.
La Montina brinda allo scudetto del Milan con il Franciacorta Rossonero.
“Per ogni festeggiamento che si rispetti ci vogliono le bollicine: quelle di un Franciacorta dedicato ai colori rossoneri, poi, hanno tutto un altro sapore. Proprio come la vittoria. Congratulazioni, AC Milan!”. Un messaggio semplice e al tempo stesso efficace quello de La Montina sui suoi social, a sugellare un brindisi per il 19° scudetto del Milan, un titolo che mancava dalla stagione 2010/2011. Anni di attesa dove non è mai mancato il supporto dei tifosi, anche nei momenti più difficili nel mezzo di una storia societaria che cambiava.
Fonte: Beverfood.com.
Vino: non ci avevi mai pensato? Leggi!
Vi siete mai chiesti come mai le bottiglie di vino sono da 0,75 cl? Da non credere, ecco le motivazioni di questa scelta. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta. Il vino è sicuramente una delle bevande più consumate in Italia, molti turisti vengono nel nostro paese per assaporare i nostri prodotti, conosciuti in tutto il mondo per il loro gusto inimitabile e per la qualità. Ma vi siete mai chiesti come mai una una bottiglia di vino abbia la capienza 0,75? Ecco i motivi di questa scelta. In molti si saranno chiesti, almeno una volta nella vita, i motivi per cui le bottiglie di vino misurano quasi sempre 0,75 cl invece che 1 litro. Sicuramente questa scelta sarebbe decisamente più comoda, ma in realtà dietro questa decisione si nascondo dei motivi ben precisi.
Fonte: Leggilo.org.
Mamojà: il futuro del vino di Sardegna nel Cannonau di montagna.
E’ la nuova frontiera del vino sardo: una zona che sta all’Isola dei Nuraghi come l’Etna sta alla Sicilia. Una piccola enclave produttiva tra i 600 e i 900 metri d’altitudine, lontana geograficamente e spiritualmente dalle coste assaltate dai turisti, dove sopravvivono ancora alberelli centenari di Cannonau. Un luogo che ha vissuto il cosiddetto miracolo dell’arretratezza: Mamoiada, 2400 anime, 250 cantine, era rimasta così indietro che, a un certo punto, si è ritrovata avanti. Qui, fino a pochi anni fa, l’unico vino era lo sfuso, prodotto per autoconsumo o per il mercato locale. C’erano solo due aziende – Montisci e Sedilesu – che vendevano aldilà dalla Barbagia, la terra dei briganti e dei Mamuthones, i danzatori mascherati che, nel giorno di carnevale, mettono in scena una processione apotropaica di origini antichissime. Poi la svolta con Mamojà, associazione nata nel 2015 e cresciuta anche durante la pandemia.
Fonte: Luciano Pignataro.
STAMPA ESTERA
Ayuso y el vino.
Urzaiz na vez me contaron la historia de un inglés que fue a vivir a Barcelona en los años ochenta. Se aficionó a comer el menú en unbar cerca de su casaylo hacía casi todos los días. Al principio, le sorprendió que el precio, modesto, incluyese una botella de vino que llevaban a su mesa y de la que se podía servir lo que quisiese. Que siempre acababa siendo demasiado. Llegados a un punto, y tras comprobar que pasarse todas las tardes un poco borracho no era lo más práctico para su vida laboral, el inglés quiso poner freno a su consumo de alcohol diurno. Cada día iba al bar y de camino se decía a sí mismo: hoy pido agua, hoy pido agua, hoy pido agua. Entonces se sentaba en su mesa de siempre, veía como se acercaba el camarero y le veía abrir la boca y formar las palabras para las que tanto se había preparado: ¿y de beber? Desde dentro mismo de su ser le salía: vino. No estaba culturalmente programado para rechazar alcohol a precio de agua. Yhay cosas contra las que uno no puede luchar. Pienso a menudo en el inglés porque también me cuesta bastante ejercer el autocontrol con según qué cosas. Cada vez que Isabel Díaz Ayuso dice una barbaridad, me digo a mí misma: no entraré, no entraré, no entraré. No haré ni un mísero tuit, no clicaré en ninguno de los 200 artículos que se harán eco —cómo no hacerlo— de sus frases.
Fonte: Vanguardia.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.