News Vitivinicole e tenute agricole di venerdì 3 giugno 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 3 giugno 2022!

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Tenuta Liliana, nel vino l’azionariato popolare con quote da 250 euro.
Condividere e dare valore a uno dei territori più belli del nostro Paese, il cuore del Salento. Con questo spirito Antonio Intiglietta, pugliese, presidente di GeFi Spa, società organizzatrice di Artigiano in Fiera, prosegue con il suo progetto a Parabita, in provincia di Lecce, dove tre anni fa ha inaugurato insiema sua moglie Liliana, l’azienda vitivinicola Villa Liliana. Dopo l’avvio lo scorso anno della wine sharing economy, una vigna compartecipata da partner internazionali, Intiglietta lancia ora una campagna di crowdfunding, attraverso CrowdFundMe, unica piattaforma di crowdinvesting quotata a Piazza Affari, aprendo all’azionariato popolare. «La condivisione è da sempre la chiave di volta del nostro progetto» ha spiegato Intiglietta.

Fonte: Corriere della Sera.

Il monte al lago per la rivincita del Custoza.
Marica Bonomo e il podio del Cà del Magro «Il Custoza fino a vent’anni fa era l’aperitivo dei veronesi. I produttori, forti di quel successo, si erano accontentati della qualità raggiunta. Ora c’è una nuova generazione di vignaioli al comando. Con un po’ di autocritica e con la giusta presa di coscienza, il Custoza è ripartito». Parola di Marica Bonomo, di Monte del Frà, sulle colline moreniche che circondano il Lago di Garda. L’emblema di questa rinascita è il Cà del Magro Custoza Superiore Doc. A base di Garganega, Trebbiano, Cortese e Incrocio Manzoni (le uve vengono da un vigneto di oltre 5o anni a Sommacampagna, il paese dove il mese scorso il premier Draghi ha parlato della sua vita ai bambini di una scuola, affermando di sentirsi «mezzo veneto»), il Cà del Magro profuma di agrumi, spezie e miele. Un perfetto equilibrio tra energia e morbidezza. Per la prima volta, allo scorso Vinitaly, Monte del Frà è stata selezionata tra il centinaio delle migliori cantine di Operawine, l’evento di Wine spectator.

Fonte: Corriere della Sera 7.

Varano 2018 Rosso Conero firmato Alberto Serenelli.
Sulle colline del Conero, Alberto Serenelli porta avanti con dedizione la tradizione di famiglia, avviata negli Anni 20 dal nonno che portava il suo stesso nome. Ora, dalla cantina tra le vigne di Varano (Ancona) escono vini dl qualità. In questa occasione vi segnaliamo il “Varano”, un Rosso Omero, frutto delle migliori uve di Montepulciano, che è la bandiera di Alberto Serenelli. Di un bel colore rosso rubino intenso, il Varano 2018 ha profumi intensi di mora, ciliegia e garofano con tocchi di pepe nero nel finale. Palato denso e profondo con tannini compatti sudi una chiusura salmastra, con una bella nota sgrumata. Ottimo con… Grigliata di carne.

Fonte: Gazzetta dello Sport.

La vendemmia eroica dell’Asprinio d’Aversa Una pratica da tutelare.
Costituiscono uno dei più straordinari paesaggi viticoli italiani. Vigne alte fino a venti metri, più stesso tra i dieci e i quindici, arrampicate, anzi «maritate» a pioppi e olmi, che fungono da sostegni anche grazie a un complesso e magnifico sistemi di rami a ventaglio. Sono le «alberate aversane», tipiche vigne dell’area di Aversa, nel Casertane, che producono l’Asprinio, vitigno autoctono che già dal nome denuncia la sua estrema acidità. Il comune di Cesa, cuore del territorio delle alberate, con la sua pro loco si sta già muovendo per promuovere presso l’Unesco la vendemmia delle alberate come un patrimonio immateriale dell’umanità, essendolo già della Regione Campania. Si tratta di una pratica estrema, eroica, condotta da vendemmiatori agili come stambecchi e coraggiosi come tigri, capaci di arrampicarsi per dieci o quindici metri su una scala stretta e altissima e di svolgere in modo acrobatico tutte le attività necessarie alla pianta, le stesse che normalmente si svolgono ad altezza d’uomo.

Fonte: Giornale.

Generali ridisegna Genagricola Spinoff di rinnovabili, vino e coltivazioni – Genagricola punta sul biogas.
La controllata di Generali Italia crea Genagricola 1851, che raggruppa le attività agricole, separate da Le Tenute del Leone Alato spa, dedicata invece al business del vino. Assicurazioni Generali ridisegna il polo dell’agri-food e pensa a uno spin-off delle attività di produzione di energia da fonti rinnovabili. Entra nel vivo secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza il grande processo di riorganizzazione aziendale di Genagricola, la controllata della compagnia (sotto Generali Italia) che si occupa del business agricolo, guidata da Igor Boccardo. Dopo la scissione proporzionale di gennaio 2021 del ramo d’azienda delle attività di direzione operativa in favore della newco Leone Alato spa che ha il compito di commercializzare i vini, Genagricola ha appena creato a valle la nuova società, Genagricola 1851, veicolo interamente controllato che si occupa del tradizionale business agricolo.

Fonte: Mf.

Masi Agricola sui massimi storici.
Cresce ancora in borsa Masi Agricola, che ieri sull’Egm ha chiuso la seduta con un rialzo del 9,2% a quota 5,68 euro, dopo che il titolo nell’ultimo mese ha guadagnato oltre il 20%. L’azione continua a muoversi verso l’alto ed è ai massimi storici dopo che a fine marzo la quota di Red Circle Investments, la società di investimento di Renzo Rosso, patron di Diesel, è salita al 10% in Masi Agricola, con la griffe dell’Amarone che rimane saldamente nelle mani della famiglia Boscaini dei fratelli Sandro, Bruno e Mario che detengono il 24,5% a testa delle quote (per un totale del 73,5%). Un ulteriore 4% della società era invece stato acquisito lo scorso febbraio dalla Fondazione Enpaia, l’Ente nazionale di previdenza e assistenza degli addetti e impiegati in agricoltura.

Fonte: Mf.

Il numero della settimana – +4,8 per cento.
Di tanto, nel 2022, cresceranno le vendite del vino italiano. Le esportazioni saliranno del 5,6%. A tirare le vendite saranno le bollicine (fonte: Mediobanca).

Fonte: Repubblica Venerdi.

Perché Parigi ora si beve i migliori vini italiani – Anche nel vino vince la Francia Il gruppo Epi si beve il Chianti di Isole & Olena.
Dopo il Brunello di Biondi Santi il gigante transalpino conquista un’altra cantina-icona di cinque anni quelle quistate nel ’56 da Franco De • Il valore è italiano, ma i guadagni vanno a Parigi. Storia antica che torna d’attualità: l’Italia è un paese in svendita. Dalla finanza alle vigne, stanno tutti aspettando i saldi di fine illusione, cioè che Mario Draghi fosse in grado di fare il miracolo. Succede a trascurare per troppo tempo i bisogni delle imprese. Succede soprattutto nel vino, dove il derby Italia-Francia finisce sempre con Parigi che ci guadagna. Altri tempi quelli in cui Gianni Agnelli si comprava Chateau Margaux (un simbolo di Bordeaux) e col suo raffinato cinismo sottolineava: quello nel vino è un ottimo investimento, mal che vada te lo bevi. Gli Elkann devono però essere astemi visto che oggi sono i francesi a comprarsi i nostri gioielli.

Fonte: Verita’&Affari.

«Vigneti malati, aiutateci».
Il grido di allarme di agricoltori carpigiani che si sentono inascoltati «La flavescenza ci perseguita, nessuno capisce la gravità del problema» «Servono un piano di controllo dei territori e misure economiche a favore delle aziende travolte dalla piaga»? Si sentono inascoltati e non sanno più come chiedere aiuto gli agricoltori carpigiani che dal giugno del 2021 stanno segnalando senza avere risposte concrete un problema grave che riguarda i vitigni di produzione del Lambrusco. Si tratta della “Flavescenza dorata” una malattia delle piante di vite presente già sul nostro territorio e più diffusamente in tutto il nord Italia da oltre vent’anni causata da un insetto che fa da vettore, lo “Scaphoideus titanus”. Hanno così scritto una lettera nella quale riportano tutte le loro preoccupazioni riguardo una situazione a parer loro trascurata dalle istituzioni e dalle cantine sociali.

Fonte: Gazzetta di Modena.

La Fiera dei vini riparte e punta sul biologico – L’edizione della ripartenza per la Fiera dei vini di Buttrio.
Manca una settimana alla 89ma Fiera Regionale dei Vini di Buttrio che – dopo le due ultime edizioni svoltesi ugualmente ma comunque costrette a una versione ridotta dalla situazione sanitaria – tornerà in edizione completa dal 10 al 12 giugno nella magnifica Villa di Toppo – Florio e nel suo parco storico. È stato anticipato che ci sarà un focus sull’agricoltura biologica. A pagina IX L’edizione della ripartenza per la Fiera dei vini di Buttrio DAL 10 AL 12 GIUGNO NELLA DIMORA STORICA E NEL PARCO ANCHE UN FOCUS SULL’AGRICOLTURA BIO. Manca una settimana alla 89ma Fiera Regionale dei Vini di Buttrio che – dopo le due ultime edizioni svoltesi ugualmente ma comunque costrette a una versione ridotta dalla situazione sanitaria – tornerà in edizione completa dal 10 al 12 giugno nella magnifica Villa di Toppo – Florio e nel suo parco storico.

Fonte: Gazzettino Friuli.

I robot sbarcano in vigna l’anteprima a Enovitis.
I robot debuttano anche in vigna, impiegati tra i filari di uva. Capaci di portare a termine i propri compiti senza richiedere supporto umano. Dalla cura della chioma a quella del terreno, passando peri trattamenti antiparassitari effettuati con atomizzatori ad alimentazione elettrica per arrivare alle innovative tecnologie a raggi ultravioletti germicidi. Non è fantascienza, ma una possibilità, data dall’applicazione dell’intelligenza artificiale al mondo dell’agricoltura, che sarà presentata a Enovitis, la fiera dedicata alle macchine italiane per l’agricoltura e la viticoltura, in scena il 23 e 24giugno alla Tenuta Ca’ Bolani (gruppo Zonin1821 a Cervignano del Friuli. Saranno 160 gli espositori, rappresentativi di un settore che esporta beni per quasi un miliardo.

Fonte: Messaggero Veneto.

Ritorna la Fiera dei vini in villa di Toppo Florio.
Dal 10 al 12 giugno tornerà nella villa di Toppo Florio e nel suo parco storico la Fiera regionale dei vini, giunta all’89esima edizione. In attesa che gli organizzatori della Pro loco Buri e del Comune definiscano il programma, è stato anticipato che ci sarà un focus su agricoltura biologica e sostenibilità, show cooking, musica, cinema ambulante nei vigneti, cicloturistica tra Colli orientali e Collio, raduno auto storiche, eventi per ogni età. Pezzo forte della storica manifestazione resta l’approccio con i migliori vini autoctoni del Fvg e d’Italia, che si potranno assaggiare nella fornita enoteca della fiera e nei laboratori curati assieme alla Guida ai vini buoni d’Italia del Touring club. Quest’anno la manifestazione fa parte del programma di Duino Aurisina – Devin Nabrezina Città italiana del vino 2022.

Fonte: Messaggero Veneto Udine.

La festa del vino di Verici compie 64 anni.
Tanta voglia di ripartire e bilancio positivo per la manifestazione La festa del vino di Verici compie 64 anni. Tanta partecipaZinne e tanta voglia di ripartire. Si è chiusa con un bilancio assolutamente positivo la 64esima edizione della Festa del vino di Verici, una delle celebrazioni popolari più longeve e radicate del territorio, riproposta dopo due anni di stop. Da venerdì 27 a domenica 29 maggio tanti sono stati i momenti dedicati alla cultura enogastronomica: non solo cucina, musica e degustazioni, ma anche approfondimenti e conferenze, come la presentazione del libro «Geodiversita’ dei vigneti liguri» a cura dei Prof. Gerardo Brancucci e Adriana Ghersi, «La donna e il vino nel mondo antico» a cura della Prof.ssa Stefania Roncati e «Valorizzazione del patrimonio locale tramite le tradizioni enogastronomiche ed eccellenze territoriali«»» della segretaria comunale Sabina Desiderato.

Fonte: Nuovo Levante.

Winearound in Riviera, 350 etichette in degustazione.
A Vallecrosia torna “Winearound in Riviera”, due giornate dedicate all’eccellenza enogastronomica con più di 350 etichette in degustazione, tra le quali oltre la metà sono state premiate con la Corona della Guida Vinibuoni d’Italia. Oggi e domani dalle 18 alle 24 nei giardini della Casa Valdese andrà in scena l’evento organizzato dal Comune di Vallecrosia, in collaborazione con l’associazione culturale FoodAround, la guida Vinibuoni d’Italia edita dal Touring Club Italiano e l’associazione Il Borgo Antico. Le degustazioni dei vini presenti saranno in vendita direttamente alla cassa o in prevendita con sconti e assaggi omaggio sul sito www.winearound.it. Nella giornata inaugurale avrà luogo la premiazione del Ristorante dei Pescatori di Vallecrosia per i cinquanta anni di attività e per il centenario sarà premiato il biscottificio-pasticceria Gibelli di Vallecrosia.

Fonte: Secolo XIX Imperia.

Bolano inaugura Vinum. Il centro storico ospita quattordici produttori.
Un evento dedicato al buon vino locale. Vermentino soprattutto, ma non solo. Domani, sabato 4 giugno, a Bolano aprirà alle 17 la prima edizione di Vinum. Saranno 14 i produttori che, dalla Val di Magra alle Cinque Terre passando per le colline della Val di Vara, proporranno le loro etichette. Gli stand personalizzati per ogni cantina saranno posizionati lungo il centro storico bolanese, proponendo degustazioni. «L’obiettivo è quello di valorizzare i produttori del nostro territorio, in particolare quelli del nostro comune – spiega l’assessore alle Attività produttive Paolo Polloni -. La vite è la pianta che, insieme all’olivo, caratterizza di più la nostra terra. L’intento è quello di far diventare questo primo evento un incontro periodico per far conoscere il vino locale e le aziende che lo producono». Con la possibilità di farsi raccontare i calici direttamente dai produttori.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Agrario, studenti a lezione nei vigneti. Fra tre anni prima vendemmia fai da te.
I ragazzi del Parentucelli-Arzela nei campi dell’azienda Terenzuola: dalla posa delle barbatelle alle fasi successive Agrario, studenti a lezione nei vigneti Fra tre anni prima vendemmia fai da te. In principio furono il Bianco della Vilma, un vermentino dedicato all’allora preside che diede il via alla sezione di Agrario Vilma Petriccone, e poi il Rosso Cardinale, che richiama il dirigente attuale del Parentucelli Arzelà Generoso Cardinale. Vini prodotti grazie alle uve di alcuni produttori, con grande successo per un’attività che grazie al via dell’azienda agricola della scuola, a due passi dalla sede di piazza Picchetti in via dei Molini, sta diventando sempre più intensa grazie al numero sempre crescente di ragazzi che scelgono questo percorso di studio. L’anno scolastico 2021-2022 ha prodotto la visita a tante aziende del territorio e anche alle Cinque Terre, dove gli studenti hanno visto direttamente cosa significa mandare avanti un’azienda vitivinicola.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Winearound oggi e domani a Vallecrosia per scoprire l’Italia attraverso i suoi vini.
È il vino il grande protagonista di WineAround, degustazione e mostra mercato ad ingresso libero in programma oggi e domani a Vallecrosia. Il duplice appuntamento, con orario 18-24, è previsto nei giardini della Casa Valdese. Un evento da non perdere, quello vallecrosino, che approda per la terza volta in Liguria, per un’edizione estiva in collaborazione con il Comune, con la consueta presenza della guida Vinibuoni d’Italia del Touring Club Italiano. La rassegna è dedicata alle eccellenze vitivinicole italiane, con un ricco programma comprendente incontri dedicati alla cultura enogastronomica, degustazioni a tema, presentazione di prodotti tipici, laboratori e incontri letterari. Saranno presenti anche stand di street food, prodotti locali e produttori del territorio, oltre a un’area ludico-educativa dedicata a bambini e ragazzi con lo scopo di promuovere la cultura del cibo con un linguaggio adatto anche ai più piccoli.

Fonte: Stampa Imperia.

La Tintilia va in riviera.
La preziosa etichetta dell’imprenditore molisano alla due giorn?delle eccellenze enogastronomiche. La Tintilia va in riviera La preziosa etichetta dell’imprenditore molisano alla due giorni delle eccellenze enogastronomiche. A Winearound In Riviera, in programma a Vallecrosia (Imperia) oggi 3 e sabato 4 giugno, tra le oltre 350 etichette in degustazione gli appassionati avranno l’occasione di scoprire e degustare vitigni rari e vini da piccole realtà, quasi introvabili al di fuori delle regioni di produzione. La due giorni dedicata all’eccellenza enogastronomica – organizzata dal Comune di Vallecrosia, in collaborazione con l’Associazione Culturale FoodAround, la guida ViniBuoni d’Italia edita dal Touring Club Italiano e l’Associazione Il Borgo Antico – sarà ospitata dalle ore 18.00 alle ore 24.00, nei giardini della Casa Valdese di Vallecrosia (IM).

Fonte: Il Nuovo Molise.

La Puglia del vino vola a New York per il Summer Fancy Food Show.
La Puglia del vino, dal 12a114giugno 2022, sarà presente a New York. E per la prima volta saranno tre associazioni regionali, Puglia in Rosè, Donne del Vino, Movimento Turismo del Vino Puglia, a far conoscere, con il supporto del dipartimento Agricoltura della Regione Puglia, le eccellenze vitivinicole. “L’obiettivo – spiegano dalla Regione – non è solo promuovere la vitivinicoltura ‘made in Puglia’ ma anche attuare una strategia di incoming turistico per raccontare, proprio attraverso il vino, una regione straordinaria da visitare in lungo e in largo”. Saranno 351e imprese vitivinicole e aziende olivicole, previste degustazione e incontri con operatori commerciali e giornalisti.

Fonte: L’Attacco.

Manduria e le etichette Doc: scoppia la guerra del Primitivo – Guerra del Primitivo, primo confronto.
Oggi assemblea del Consorzio: la resa dei conti Manduria e le etichette Doc: scoppia la guerra del Primitivo. Guerra del Primitivo, primo confronto ?Il Consorzio di tutela si riunisce nel pomeriggio di oggi ›Scontro sulla prospettiva di sostituire sulle etichette Il pomo della discordia è rappresentato dal nuovo disciplinare la tradizionale dicitura “Doc” con quella di “Docg”. Ci sarà aria di resa dei conti nell’assemblea del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria Doc convocata per il pomeriggio di oggi nella sede di Uggiano Montefusco. Due i punti da trattare particolarmente ostici: l’elezione dei componenti del collegio sindacale, da sempre appannaggio delle tre grosse cantine cooperative manduriane, nel quale ora i «piccoli» chiedono rappresentanza; e le modifiche alla bozza del nuovo disciplinare che cancellerà la Denominazione di origine controllata, Doc, per lasciare il posto alla più selettiva e pregiata Denominazione di origine controllata e garantita, la Docg appunto.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.

Al Cerletti il master per viticoltori 4.0 «Figura innovativa».
Un anno di specializzazione per formare viticoltori 4.0 con competenze innovative ed eco-sostenibili. Il termine è mutuato da quello che indica lo sviluppo del mondo dell’industria. Ma nemmeno nell’ambito dell’agricoltura si resta a guardare. L’istituto enologico Cerletti di Conegliano ha appena lanciato un nuovo corso, il primo del genere in Italia, per formare tecnici pronti a gestire i vigneti del futuro, stando cioè al passo coni tempi che cambiano. Ci sono una ventina di posti disponibili. Non solo per chi ha già un diploma tecnico o professionale, ma anche per giovani e meno giovani con competenze acquisite nel settore, che verranno preventivamente certificate. Le iscrizioni si chiuderanno il 15 giugno. E le lezioni partiranno entro la fine del mese, per poi concludersi a gennaio del prossimo anno. In tutto 800 ore di formazione. Comprese 400 di tirocinio in azienda.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Il vigneto “apre” per un picnic al tramonto.
Picnic al tramonto in un’atmosfera intima e raffinata, immersi nel verde dei Colli Euganei, domani dalle 18 alle 22 tra i filari di viti dei vigneti della cantina Maeli, sopra Villa dei Vescovi di Luvigliano di Torreglia. L’azienda aderisce all’iniziativa “Vigneti Aperti”, un format ideato dal Movimento Turismo del Vino per stimolare l’enoturismo di prossimità e al tempo stesso il concetto di sostenibilità con un’esperienza all’aperto, in vigneto, a contatto e nel rispetto della natura. L’appuntamento di domani è in uno dei vigneti più belli di Maeli, alle Terre Bianche del Pirio, davanti al Capitello della Madonna cara agli alpini. Uno dei luoghi più iconici degli Euganei, da dove si possono ammirare panorami profondi fino alla Laguna di Venezia e alle Dolomiti.

Fonte: Mattino Padova.

La Top 50 dei migliori vini d’Italia messi in fila da Luca Gardini per “Forbes Italia”.
Un tuffo tra i territori e le etichette più prestigiose del Belpaese, dal Brunello di Montalcino al Barolo, dalla Franciacorta al Chianti Classico. C’è tanta Toscana, specie Brunello di Montalcino, con 7 etichette, che ne fanno il territorio più rappresentato, ma anche il Chianti Classico e i Super Tuscan. E poi il Piemonte, con i Barolo (5) e i Barbaresco (2), le bollicine metodo classico della Franciacorta (3), tanta Sicilia (4), Alto Adige (2), Campania, Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Basilicata. È un vero e proprio tuffo nell’Italia del vino e nei suoi territori, denominazioni e griffe più prestigiose, quello che ci consegna la Top 50 dei migliori vini d’Italia messi in fila, per “Forbes Italia”, da Luca Gardini, uno dei palati e dei nasi più apprezzati nel mondo enoico e miglior critico sul vino italiano secondo la “The Best Wine Critic of the World Competition” by Tastingbook.com.
Focus – La “Top 50” di Luca Gardini dei migliori vini d’Italia per “Forbes Italia”
Brunello di Montalcino Riserva Cerretalto 2016 Casanova di Neri
Brunello di Montalcino Riserva La Mannella 2016 Cortonesi
Brunello di Montalcino Riserva 2016 Canalicchio di Sopra
Brunello di Montalcino 2017 Le Potazzine
Brunello di Montalcino Vigna Colombaiolo 2017 Tassi
Brunello di Montalcino Riserva Mercatale 2016 Ridolfi
Brunello di Montalcino Riserva 2016 Capanna
Barolo Monvigliero 2018 G.B. Burlotto
Barolo Ester Canale Particella 251p dell’antica Vigna Rionda 2018 Giovanni Rosso
Barolo Riserva Vigna Elena 2016 Elvio Cogno
Barolo San Rocco 2018 Azelia
Barolo Cerequio 2018 Boroli
Barbaresco Cascina Crosa 2018 Pasquale Pelissero
Fonte: WineNews.

La tecnologia italiana in vigna, si racconta ad Enovitis in Campo, a Ca’ Bolani, in Friuli.
Il 23-24 giugno la kermesse di Unione Italiana Vini (Uiv) tra i filari della cantina del gruppo Zonin 1821. Settore da 1 miliardo di euro di export. Nei vigneti del mondo è presente tantissima tecnologia italiana, con un export, quello di macchine per agricoltura e viticoltura, che vale 1 miliardi di euro. E le cui evoluzioni e progressi saranno al centro di “Enovitis in campo”, la kermesse di Unione Italiana Vini (Uiv), di scena il 23-24 nella Tenuta Ca’ Bolani (gruppo Zonin 1821), a Cervignano del Friuli. Con un occhio particolare al tema “green”, con la novità del vigneto biologico dimostrativo, in collaborazione con FederBio Servizi, ed il focus dedicato all’innovazione e alla robotica per una coltivazione della vite sempre più precisa e meno impattante.

Fonte: WineNews.

Seconda residenza d’artista internazionale alla Cantina Bortolomiol: svelata l’opera dell’artista portoghese Inês Coelho da Silva.
A tre anni di distanza dalla prima edizione, la Cantina Bortolomiol rinnova il progetto dedicato all’arte al femminile ospitando nel “Parco della Filandetta Wine&Art Farm” di Valdobbiadene l’artista portoghese Inês Coelho da Silva, che sarà “in residenza” per qualche settimana. “Ritratto di Colline” è il titolo dell’opera, installata nel Parco della Filandetta, che è stata creata con materiali organici ed è composta da migliaia di nodi realizzati con dei filati di seta grezzi: nella struttura, che ripete quella del vigneto biologico adiacente, trovano dimora quattro barbatelle, che crescendo si intersecheranno con l’opera stessa.

Fonte: Qdpnews.

“Vini da vitigni resistenti (piwi)” e “Vini rosati: vitigni autoctoni, minori e non solo”.
Due giornate di degustazione/formazione curate dal gruppo tecnico della Cantina sperimentale dell’Istituto Regionale Vino e Olio… L’I.R.V.O., in collaborazione con la Strada del vino del Val di Noto ed il Consorzio di Tutela “Val di Noto- Vini Sud/Est Sicilia” organizzano, il prossimo 8 e 9 giugno alla Loggia del Mercato di Noto, due giornate di degustazione/formazione curate dal gruppo tecnico della Cantina sperimentale dell’Istituto Regionale Vino e Olio e rivolte agli attori della filiera vitivinicola regionale.

Fonte: Marsala Live.

Cantinas de Sardigna protagonistas in “Città del vino 2022”.
Sas cantinas sardas sunt istadas protagonistas importantes in “Città del vino 2022”. Sos prèmios sunt lompidos pro 40 etichetas: 2 “gran medaglia”, 31 medàllias de oro, 6 medàllias de prata e 1 de brunzu. Su brunzu sa Sardigna l’at pigadu in sa categoria riservada a sas “grappe”. Unu resurtadu bonu meda, cussu chi est istadu otentu dae sos binos sardos in sa de binti editziones de su “Concorso internazionale Città del Vino 2022” chi s’est isboligadu in sa tzitade de Prioccak in sas Langas. Sunt istadas 48 sas aziendas sardas e 118 sos binos chi ant leadu parte a su cuncursu chi at bidu in gara Paisos comente Azerbaigiàn, Brasile, Croàtzia, Germània, Lussemburgu, Moldova e Portogallu.

Fonte: ilMinuto – Notizie mediterranee.

Vino biologico: quali sono i fattori che influenzano l’acquisto sostenibile.
Negli ultimi tempi il mercato del vino ha visto uno spostamento di interesse di consumatori e produttori verso i vini biologici biodinamici. Tuttavia, questi termini causano ancora un po’ di confusione. Nell’immaginario collettivo, infatti, un vino biologico, come accade per qualsiasi altro prodotto contrassegnato da questa “etichetta”, è qualcosa di pregiato, genuino e sicuro. Ma quanti conoscono effettivamente le caratteristiche produttive e di imbottigliamento di un vino bio? Cosa si intende per processo di produzione biologica? Cercheremo di fare chiarezza in questo breve approfondimento.
Fonte: greenMe.

Vino in anfora protagonista.
L’arte della vinificazione in anfora torna al centro della rassegna intitolata “La terracotta e il vino 2022”, che vede oltre duecento etichette di vini affinati in giare in esposizione domani e domenica. Non si terrà però più alla fornace Agresti di Impruneta, che ha ospitato finora l’evento, ma alla Certosa di Firenze, appena confinante. Tuttavia l’impronta e la firma imprunetina si sentono forti e ovunque, sia perché la manifestazione è promossa da Artenova Terrecotte di Andrea e Leonardo Parisi, leader in Italia nella produzione di giare in terracotta per uso enologico, sia perché molti vini sono della zona, insieme comunque a quelli prodotti a Bagno a Ripoli, Greve, Barberino e più in generale nei territori del Chianti e della Valdelsa.

Fonte: Lanazione.it.

La birra sposa l’alta cucina e sfida il vino.
Dubbi su cosa bere con verdure crude, aringhe, cibi marinati e cioccolato? L’arte dell’abbinamento premia gli audaci e il popolo brassicolo: via i pregiudizi. Ecco i “beer pairing” per veri gourmet. Nessuno tocchi il vino! Per carità, non è nelle intenzioni di questo breve focus gastronomico, e non serve rimarcare quanto la nostra cultura mediterranea sia intrinsecamente legata al succo d’uva. Ma proviamo a essere un po’ “open-minded”, lasciando da parte i luoghi comuni e “il peso della tradizione” e scopriremo che la birra (la birra di oggi) può offrirci delle gran belle soddisfazioni. Tra vino e cibo c’è un amore spassionato, ma ci sono anche delle zone d’ombra, sono le Colonne d’Ercole oltre le quali spesso risulta complesso avventurarsi: si pensi ad alcune verdure crude astringenti e ferrose come i carciofi, a pietanze condite con succhi acidi, a marinature forti, gli agrumi, i prodotti ittici conservati sottosale come le acciughe, le aringhe, o la bottarga, il cioccolato fondente. Ebbene, la birra ci va a nozze con tutti questi cibi: “Una pilsner con i carciofi è perfetta, provare per credere – ci spiega Lorenzo Bossi, brand manager di Quality Beer Academy, progetto di Radeberger Gruppe per la promozione della cultura della birra di qualità in Italia

Fonte: La Repubblica.

Nesos di Antonio Arrighi: il vino prodotto come facevano i Greci 2500 anni fa.
Un vino archeologico, ottenuto con processi risalenti a 2500 anni, più che ancestrale, con caratteristiche inusitate rispetto a qualunque suo pari: è il Nesos di Antonio Arrighi, il produttore elbano che vendemmia le uve in mare come i Greci. Ormai è sulla bocca di tutti, ma sono pochi i fortunati che possono vantare di averlo assaggiato. No, non è una provocazione, ma l’istantanea che riassume un’avventura che ha per protagonista un vino che esisteva millenni fa e che oggi viene ripescato dagli abissi della memoria. Il merito è di uno di quegli incontri, non fortuiti, ma capaci di innescare intrecci di idee e collaborazioni che non mirano certo ad attuare una rivoluzione, quanto ad allargare la mente sulle infinite possibilità che ci vengono offerte nella vita. In questo caso, nella vite.

Fonte: Reporter Gourmet.

Tenuta Liliana, il vino come investimento con il crowdfunding .
Condividere e dare valore a uno dei territori più belli del nostro Paese, il cuore del Salento. Con questo spirito Antonio Intiglietta, presidente di GeFi Spa, società organizzatrice di Artigiano in Fiera prosegue con il suo progetto a Parabita, in provincia di Lecce, dove tre anni fa, rispondendo al richiamo della sua terra ha inaugurato insiema sua moglie Liliana, l’azienda vitivinicola Villa Liliana.

Fonte: Lanazione.it.

Come diversificare i propri investimenti: una lista di 20 bottiglie di vino da collezione.
Il proliferare di società di consulenza, siti tematici, portali, videocorsi, tutorial, dedicati ai cosiddetti ‘vini da investimento’, avvenuto, paradossalmente ma non troppo, proprio nel periodo della pandemia da Covid-19, è il chiaro segnale che l’interesse del pubblico degli eno-appassionati italiani, storicamente refrattario, si sia definitivamente risvegliato. Un forzato contatto con il concetto, anche filosofico, sotteso a quelli usualmente censiti come asset della passione (pleasure asset), ovverosia ai beni da collezione che, rispondenti a determinate caratteristiche, possano registrare rendimenti incrementali con il trascorrere del tempo, diventano, per alcune bottiglie di specifiche annate, caratterizzate da una ovvia diminuzione dell’offerta contrapposta ad un aumento della domanda, realtà anche in un mercato come il nostro, composto sostanzialmente di acquisto per consumo.

Fonte: Forbes Italia.

STAMA ESTERA

Investir sur des terres agricoles.
Les vignes, avec modération Actifs de diversification, les parcelles de vignobles offrent pour certaines un gros potentiel de plus-value, mais leur rendement reste aléatoire. «Phis qu’un produit financier, le fonder viticole est un outi’ld’optimisation fiscale avec une dimension émotionnelle », analyse Erik de Meezernaker, conseiller en gestion de patrimoine du groupe Quintésens. Certes, ses perspectives de plus-value à la revente sont séduisantes du fait de prix en augmentation régulière (+4.9 %per an depuis dix ans toutes appellations confondues, selon Agrifrance) mais qui connaissent néanmoins un léger tassement depuis la crise sanitaire et le ralentissement du marché des vins à l’export (+3 %ä 5 % en Cbtk d’Or en 2021 mai s seulement +2,5 % en Languedoc-Roussillon et -0.7 % dans le Val-de-Loire). En revanche, en madère de rentabilité annuelle, cet actif, certes rassurant du fait de sa réalité physique. n’est que peu attractif Et, encore moins, pour les terroirs les plus prestigieux dont les prix d’achat à l’hectare atteignent des sommets. « Le prix moyen des vignobles en France tourne autour de I50.000 euros l’hectare. Toutefois, sans ceux de Champagne, fl est de l’ordre de moitié moindre. Alors que l’hectare de vlgnevnutpar exemple 20.000 à 25.000 euros dans le Bordelais et 15.000 euros dans le Languedoc, Il peut monter jusqu’à 30 millions pour les grands crus de Bourgogne », note Benoît Léchenault, directeur d’ApiFrance. Conséquence, avec des loyers fixés par arrété préfectoral. le rendement brutdes terres viticoles varie de0,2%à2%en numéraire etde4 %k5 encasdeversement sous forme de bouteilles Fiscalité avantageuse Des niveaux de rémunération faiblesquecompense donc une fiscalité avantageuse.

Fonte: Echos.

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A risentirci a domani.