News Vitivinicole e tenute agricole di giovedì 23 giugno 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 23 giugno 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

The Chedi Andermatt: tra le Alpi il match perfetto tra Oriente e Occidente.
Sapori, consistenze e colori diversi in un mix perfetto con l’obiettivo di ottenere l’armonia di Nicola Santini Decori orientali e rigore architettonico occidentale. Benessere e golosità per il palato. Svizzero nella location, internazionale nella vocazione turistica. Alla ricerca di un equilibrio che trova nell’eccellenza delle materie prime a tavola e nei servizi di altissimo livello, la sua ragion d’essere. La località è da scoprire: fuori dai circuiti svizzeri già noti ai più, jetsettari e a volte un po’ scontati. Andermatt è discreta, a misura d’uomo e sobria. La natura è tutta intorno, la cornice è quella delle Alpi Svizzere, ma quando si varca la soglia del lussuoso albergo, i confini tra spazio e tempo sembrano annullarsi per fondersi in un’atmosfera unica dominata dal culto del bello in tutte le sue manifestazioni.

Fonte: L’Identità.

La Mondeuse Noire.
Nella Savoia anche i vini rossi testimoniano il carattere del loro luogo d’origine, in particolare quelli del vitigno venuto da Vichy. Studio Muti I vini della Savoia non sono soltanto i bianchi secchi e acidi che accompagnano una fonduta accanto al focolare, per ritemprarsi dopo una giornata di sci. Accanto a questi vini d’alta quota, facili e abboccati, ci sono prodotti degni di interesse, e in particolare dei rossi derivanti dal vitigno autoctono: la Mondeuse Noire. Per convincersene, bisogna recarsi sulle alture dei paesini di Saint-Jean-de-laPorte e di Arbin, non lontano da Chambéry. In queste zone si possono contemplare i primi contrafforti del massiccio dei Bauges e le cime del Monte Bianco, ma anche le tipiche collinette scoscese dei vigneti, con un’inclinazione che in certi punti può superare il 50%.

Fonte: The Good Life.

Vino, workshop di respiro internazionale a Taurasi.
Organizzato dal Consorzio di Tutela, è in agenda i129 giugno Vino, workshop di respiro internazionale a Taurasi Un incontro di respiro internazionale promosso dal Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia per fare il punto sul presente e sul futuro dell’Irpinia del vino. L’appuntamento è per mercoledì 29 giugno alle ore 17.30 presso la Regia Scuola Enologica “De Sanctis” di Avellino, dove si confronteranno nomi di primo piano del mondo del vino italiano e non solo, sul tema “Come costruire un marchio territoriale: creiamo il Brand Irpinia”. Dopo i saluti del dirigente scolastico della Regia Scuola Enologica, Pietro Caterini, introdurrà il dibattito la presidente del Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia, Teresa Bruno. A seguire interverrà Gianfranco Sorrentino, proprietario di uno dei più noti ristoranti italiani di New York, “Il Gattopardo”, nonché Presidente del Gruppo Italiano.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Piadina, delitto e Sangiovese.
Cesena si tinge di giallo con “Piadina, delitto e Sangiovese”, rassegna itinerante di incontri dedicata a chi ha un debole per i misteri e i sapori tipici del territorio. Dal 23 giugno a128 luglio, in diversi luoghi della città, si terranno incontri con gli autori, aperitivi, brunch e pic-nic con delitto. Il primo è l’aperitivo con l’autore in programma oggi, alle ore 18, sotto il portico della Vineria del Popolo (Piazza del Popolo 14) . Il cesenate Luca Casadei, intervistato dalla giornalista Federica Bianchi, presenterà il suo romanzo giallo “Il caso Matias Ora” (Bookabook editore). Sabato 25 giugno, nel plateatico esterno del Nero Sublime (Corte Dandini 18), dalle ore 10, si terrà un inedito brunch con delitto. Giovedì 30 giugno, al Chiosko dei Giardini Savelli (viale Carducci 20), alle ore 18.30 l’appuntamento è con l’aperitivo con gli autori “Cesena in giallo: tra storia, cronaca e fiction”.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

Con Slow Food visita alla cantina San Biagio Vecchio.
Le Condotte Slow Food Godo-Bassa Romagna e Faenza organizzano giovedì 30 giugno alle 19 una visita alla Cantina San Biagio Vecchio, in Via Salita di Oriolo, 11/A a Faenza. A fare da padroni di casa Andrea Balducci e Lucia Ziniti custodi delle tradizioni di un luogo unico, e di un vitigno autoctono salvato miracolosamente: il centesimino. Ci si trova nel piccolo comprensorio di Oriolo, con il nucleo principale del vigneto che circonda la cantina di vinificazione. Qui i terreni sabbiosi hanno un colore giallo ocra e ricoprono per qualche metro lo strato arenario-calcareo dello spungone. Su queste terre avare la generosa fertilità dell’albana viene limitata e produce frutti di grande qualità.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

La scelta di Gardini – La storia di una famiglia Il sogno di un uomo Ecco Franz Haas.
Da sette generazioni al primogenito della famiglia viene dato il nome di Franz e lui che ha il compito di portare avanti la filosofia dell’azienda vinicola in Alto Adige. Per chi ancora non li conoscesse, la prima cosa da fare è correre in un’enoteca e andare ad acquistare una loro bottiglia di vino. Poi, il passo successivo, è quello di salire in macchina e andarli a trovare, per sentire da loro la storia di un’azienda che viene tramandata da sette generazioni al primogenito di famiglia, che ha l’onore e la responsabilità di portare sempre lo stesso nome, Franz. Franz Haas non è solo una cantina, non è solo un marchio. Franz Haas è un uomo, una famiglia che da sette generazioni produce vino, che da sette generazioni mette nel vino la sua filosofia di vita: la continua instancabile ricerca della perfezione.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

Vino dalla beva semplice e piacevole, agrumata e fruttata.
Il nome Vigna del Lauro segna precisa la vicinanza di questa pianta molto antica a una vecchia vigna di Tocai Friulano che rilascia intensi profumi speziati. Siamo nel Comune di Cormons, tra le DOC Collio e Isonzo, quando Fabio Coser, nel 1994, con la collaborazione di un suo grande amico tedesco, Eberhard Spangenberg, importatore di vini italiani, dà vita appunto al progetto Vigna del Lauro. L’azienda, con una superficie vitata di 8 ettari, da subito si avvale della collaborazione della signora Daniela e dei figli Matteo ed Enrico, seguendo i principi fondamentali del rispetto della natura, favorendo tecniche di lavorazione in vigna e in cantina che permetta di sviluppare una viticoltura ecosostenibile a garanzia dell’uomo e del territorio.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Vino e ciambella Torna la sagra più dolce – Vino, ciambella e sapori Torna la sagra più dolce.
Castel Guelfo, da domani a domenica Vino e ciambella Torna la sagra più dolce Servizio a pagina 8 Vino, ciambella e sapori Torna la sagra più dolce Da domani a domenica spazio alla gastronomia, alla musica e alle mostre Fusco (Pro Loco): «Avremo un occhio di riguardo per storia e cultura». Domani in piazzale Alighieri tributo a Zucchero, sabato a Michael Jackson, domenica a Battisti CASTEL GUELFO La Sagra del Vino e della Ciambella taglia il traguardo delle 40 edizioni. Tre giorni di festa grande in paese, da domani a domenica, per riabbracciare quella tradizione interrotta dalla pandemia per un biennio. Una genesi che risale al 1981 con l’allora ‘Sagra del vino vecchio e della commedia nuova’ che ha ceduto il passo, dall’anno successivo, alla denominazione attuale. Un format più volte rivisitato, che ha visto anche un periodo col palio tra i 4 torrioni guelfesi, ma con due assoluti comuni denominatori: il buon vino e la prelibata ciambella.

Fonte: Resto del Carlino Imola.

La scommessa di Tenimenti Civa «Primi produttori di Ribolla Gialla».
Valerio Civa ha investito 35 milioni di euro a Povoletto Inaugurata la prima cantina interamente 4.0 d’Italia «Vitigno meraviglioso che ora deve “solo” entrare in tante case per essere conosciuto». L’ambizione è quella di affermare la Ribolla gialla come alternativa nobile al Prosecco. Valerio Civa, imprenditore originario di Parma che in Friuli ha già investito qualche anno fa aprendo Tenimenti Civa, la sua azienda agricola a Bellazoia, in comune di Povoletto, ha deciso di rilanciare, puntando stavolta sulla bollicina friulana, convinto che se in termini di volumi col Prosecco non c’è partita, la Ribolla gialla spumantizzata può invece dire la sua quanto a rapporto qualità prezzo.

Fonte: Messaggero Veneto.

Fresh hub a Prosecco «complementare col Polo del freddo».
Secondo Pizzimenti nessuna conseguenza per la Sdag e la zona industriale di Mossa Fresh hub a Prosecco «complementare col Polo del freddo». I1 polo del freddo è un tema che riguarda potenzialmente, oltre alla Sdag, pure Mossa che vorrebbe la riconversione degli stabilimenti industriali. Oltre alla ex Bertolini, ci sono la Piovesana e la Wild, «capannoni che possono essere riattivati senza alcuna riconversione di vocazione». Premessa necessaria per arrivare all’interrogazione (con relativa risposta) del consigliere regionale Diego Bernardis che ha chiesto, alla luce del nuovo fresh hub di Prosecco, quali sono le ripercussioni previste dalla Regione per il polo del freddo di Gorizia.

Fonte: Piccolo Gorizia.

«Riconoscere lo status di vigneti storici per le Cinque Terre».
«Riconoscere alle Cinque Terre le caratteristiche di vigneti storici ed eroici, come avviene per quei territori che presentano determinate caratteristiche quali la pendenza superiore al 30%, le terrazze a gradoni, permetterebbe ai produttori vitivinicoli di ottenere vantaggi nell’attribuzione dei punteggi al momento della partecipazione ai bandi per ottenere i fondi europei, nazionali e regionali». Davide Natale Pd, consigliere regionale di opposizione, torna sulla questione del riconoscimento dei vitigni eroici e storici per le Cinque Terre, in occasione della manifestazione Benvenuto Vermentino, che si terrà a Castelnuovo Magra questo fine settimana.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Pus della collina, nuove regole: non solo vigneti, crescono le tutele.
Salvaguardia per le colture, meno aree abbandonate Il Borgo Insigne approva per primo la convenzione aggiornata del Parco, l’amministrazione sta lottando contro gli incolti di Andrea Bagatta Rinnovata la convenzione tra i Comuni del Parco della Collina, con più attenzione ai nuovi prodotti. San Colombano è il primo dei Comuni del Parco ad approvare in consiglio comunale il rinnovo della convenzione del Plis. A breve lo faranno Graffignana, SantAngelo, Miradolo Terme e Inverno e Monteleone. Di fatto, la convenzione è simile alla precedente del 2017. La modifica più rilevante riguarda i principi generali per la tutela e valorizzazione della collina nella frase «salvaguardia e potenziamento delle colture agricoli tradizionali compatibili con la gestione del parco» viene cancellata la parola «tradizionali».

Fonte: Cittadino di Lodi.

Doppio marchio per oltre 200mila bottiglie all’anno.
L’azienda Montecappone è stata fondata nel 1968 mentre la recente Mirizzi nel 2015. Quest’ultima è condotta in agricoltura biologica ed è ubicata nel comune di Monte Roberto a 300 metri di altitudine sul livello del mare. Perla grande pendenza ha ottenuto il riconoscimento ufficiale della Viticoltura Eroica dal Cervim. Gli altri vigneti sono posizionati a Jesi, Staffolo e Monte Roberto con una produzione globale di vino si attesta sui 5.000 hl. Le uve vengono vinificate in maniera tradizionale, nella storica cantina Montecappone a Jesi.

Fonte: Corriere Adriatico Ancona.

Violante, un rosso da bere fresco: la rivoluzione dell’estate è servita.
Gianluca Mirizzi (Montecappone) lancia un Lacrima di Morro d’Alba speciale Creatività e fantasia. Più che mai anche per il vino che si rinnova mantenendo livelli dl eccellenza. Potrebbe essere il biglietto di presentazione di Gianluca Mirizzi e dell’azienda Montecappone. Subito la novità Tra le ultime proposte infatti ecco Violante, un vino ottenuto da uve Lacrima, «è un vino rosso da mettere in fresco per l’estate» come sostiene orgoglioso Mirizzi, apprezzato viticoltore di Jesi. L’azienda Mirizzi di Montecappone (questa la denominazione aggiornata), che fonde l’attuale produzione con quella storica è pronta quindi a una nuova scommessa. Da sempre leader nei vini bianchi, soprattutto di Verdicchio, si sta strutturando anche nell’offerta del vino rosso.

Fonte: Corriere Adriatico Ancona.

GustoValsusa, dopo l’olio arriva il vino.
E’ entrato nel vivo il programma del circuito GustoValsusa che fino all’8 dicembre proporrà il territorio valsusino attraverso le sagre e le fiere che nel corso del tempo hanno saputo esaltare e valorizzare i prodotti della tradizione, come mele, castagne, patate, vini e formaggi. Dopo l’inedita Sagra dell’Olio Valsusino del 2 giugno a Borgone Susa, domenica 26 ad Almese sarà di scena la vitivinicoltura, con la Sagra del Baratuciat, vitigno da cui si ottiene l’omonimo vino DOC recentemente riscoperto e già destinatario di prestigiosi riconoscimenti.

Fonte: Valsusa.

Il bianco che non ti aspetti.
Il Baratuciat è un vitigno che produce uva a bacca bian – ca. È autoctono della Valle di Susa e non ha parentele con i vitigni conosciuti. Era ad un passo dall’estinzione, ma è stato recentemente riscoperto e valorizzato. È presente nella bassa valle da almeno 15o anni, dove era estesamente coltivato fino ai primi del ‘yoo. La sua presenza è attestata da un documento inserito nel Bollettino Ampelografico del 1877. Il flagello della fillossera ha progressivamente limitato l’estensione dei vigneti. Il suo recupero si deve all’iniziativa di un cittadino di Almese, Giorgio Falca. Lo staff scientifico del CNR e quello del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino hanno intuito le potenzialità enologiche dell’uva e, grazie ad un lavoro di ricerca e sperimentazione, hanno definito con precisione le caratteristiche del vitigno.

Fonte: Valsusa.

La Buona Puglia dei vini.
Dal primo al 5 luglio la celebrazione dei Rosati regionali Nell’ambito del Buona Puglia Food Festival, la kermesse che dal 1 al 5 luglio prossimi presenta nello splendido Castello di Barletta (BT) il meglio dell’agroalimentare pugliese, grande spazio sarà dedicato ai vini, per la precisione ai vini Rosati, una delle espressioni più raffinate dell’enologia regionale. Vitigni, terreni, temperature, e naturalmente la storia enologica della Puglia, fanno sì che il Rosato pugliese sia considerato tra i migliori al mondo. Questo vino straordinario sarà raccontato, degustato e premiato nel contesto dell’evento Rosati in Terra di Rosati che, giunto alla sua 25a edizione, è accorpato quest’anno al Buona Puglia Food Festival nelle giornate dal 1 al 3 luglio, aperte al pubblico dalle 18.00 alle 24.00.

Fonte:
Mattino Puglia e Basilicata
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Busi confermato presidente del Consorzio Vino Chianti.
Si punta sulla promozione negli Usa e in Asia Busi confermato presidente del Consorzio Vino Chianti Firenze Giovanni Busi è stato confermato, con voto unanime, alla guida del Consorzio Vino Chianti per altri tre anni. Busi è titolare dell’azienda vitivinicola Travignoli, che dirige dal 1989, e dal 2010 è presidente del Consorzio Vino Chianti che conta 3.500 aziende socie che rappresenta- Giovanni Busi no 15mila ettari di vigneto atto a pro- è tito l a re dune uve destinate a dare vino dell’azienda Chianti docg. Due ivicepresidenti: Ri- vitivinicola tano Baragli (cantina sociale Colli Travignoli Fiorentini) e Alessandro Zanette e presidente (Gruppo Italiano Vini).

Fonte: Tirreno.

Bolgheri Bianco e rosso.
La cena evento del Solstizio d’estate mette a tavola 260 persone Il progetto del Centro commerciale ha coinvolto gli otto ristoranti 1 di Divina Vitale Bolgheri Il profumo di lavanda con i suoi caldi colori viola, il mirto, le candele, i fiocchi e i bicchieri rossi che si adagiavano sulle tovaglie bianche per riprendere il leitmotiv della sera. Il borgo di Bolgheri era in bianco e rosso la sera del 21 giugno in occasione della cena celebrativa per il Solstizio d’estate. Diciotto i sommelier scesi in campo, 700 le bottiglie dei vini della Costa degli etruschi e Bolgheri in particolare, 260 persone che si sono sedute a tavola. E tutti hanno scelto di stare al gioco, immersi in una dimensione segnata dal bianco e dal rosso. Questi i colori del dresscode con i quali gli organizzatori hanno deciso di connotare lo speciale evento.

Fonte: Tirreno Cecina-Rosignano.

Benvenuti a Wine Il Il sapore di Maremma si degusta al Podere.
Tre serate a Castiglione Benvenuti a Wine not Il sapore di Maremma si degusta al Podere Castiglione È tutto pronto al Podere San Sebastiano di Castiglione della Pescaia per dare il via a “Wine not”: stasera dalle 19,30 il primo di tre appuntamenti in collaborazione con la cantina Begnardi organizzati per l’estate 2022 e pensati per gli amanti del vino e dei sapori di Maremma. Un evento al tramonto, vicino al mare e in campagna, nella piazzetta del borgo dell’agriturismo che si trova sulla strada provinciale delle Padule 3. Un’idea nata da Emma Raffi, la titolare di Podere San Sebastiano per proporre non solo ai suoi ospiti, ma anche agli esterni serate all’insegna del buon vino toscano e alla scoperta dei sapori della nostra terra.

Fonte: Tirreno Grosseto.

Nuovo appuntamento allo Scotto Festival Questa volta il grande protagonista è il vino.
L’incontro La delegazione Fisar presenta cinque dei prodotti top delle aziende locali Pisa Proegue il Pisa Scotto Festival oggi (appuntamento alle ore 18) con l’ultima delle serate dedicate alle degustazioni delle eccellenze pisane grazie al lavoro svolto da “I Pisani più Schietti”. La manifestazione ormai più che ventennale organizzata dalla delegazione storic aFisar (Federazione italiana sommelier albergatori e ristoratori) di Pisa per la promozione del vino del territorio. Una serata riservata a massimo 100 partecipanti e coordinata dalla giornalista Elisa Bani. Sono cinque i vini portati all’attenzione degli ospiti che verranno guidati in un percorso di degustazione dalla sommelier Fisar Eva Falaschi. I vini scelti sono vini dolci.

Fonte: Tirreno Pisa.

Prosecco Doc si fa design.
Il Prosecco Doc finisce al Design Museum di Milano. Dopo la presenza all’Ermitage di San Pietroburgo (erano altri anni, quando la guerra era lontana), il consorzio del presidente Stefano Zanette sigla un altro importante accordo. Il Consorzio, già partner ufficiale di ADI Design Museum per la XXVII edizione del Premio Compasso d’Oro, ha realizzato una speciale bottiglia da i8 litri, formato Salomon, destinata a essere esposta negli spazi di Adi per celebrare un momento fondamentale per l’Associazione per il disegno industriale: l’assegnazione dei premi 2022. Considerate le dimensioni della bottiglia, è stata studiata una speciale etichetta, unione tra la grafica del Consorzio e quella del museo.
Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

Sotto stress i vigneti delle uve pregiate.
Ancora pochi giorni e se non pioverà entreranno nella fase di stress idrico anche i vigneti di uve pregiate dei Colli Euganei. Soprattutto quelli di costiera, dove le alte temperature di questi giorni e la totale assenza di piogge li ha messi in sofferenza e dove quei pochi viticoltori che hanno la fortuna di poter irrigare lo stanno facendo da un paio di settimane. Cosa che in passato succedeva a partire dai primi di luglio in avanti, non certamente dal mese prima. «Mediamente nel periodo primaverile sugli Euganei si registrano dai 250 ai 300 millimetri di pioggia, quest’anno finora se ne sono caduti 60-80 a seconda delle zone», evidenzia il presidente del Consorzio Vini Doc e Docg, Marco Calaon.

Fonte: Mattino Padova.

Flavescenza, prime ordinanze «Fitofarmaci, sì alle deroghe».
Giustiniani (Confagricoltura): «Situazione grave per il sistema Prosecco» I sindaci autorizzano il ricorso a trattamenti speciali per il Prosecco a rischio. Eccola la flavescenza dorata. Basta percorrere la Pontebbana e quelle piante secche, lungo i filari di glera-prosecco in piena evoluzione, danno l’esatta misura di quanto sia gravissimo l’attacco della cicalina. «Il mondo del Prosecco è tutto, davvero tutto preoccupato — ammette Lodovico Giustiniani, titolare dell’azienda Borgoluce e presidente regionale di Confagricoltura, oltre che componente il cda del Conegliano-Valdobbiadene -. Le alte temperature di queste settimane stanno esasperando la problematica. Aggiungi la carenza di precipitazioni e la prospettiva è che in taluni vigneti si sia costretti di tagliare ed estirpare anche il 15% delle viti».

Fonte: Tribuna Treviso.

Vino e investimenti, ecco Le Cerraie, cantina-hub delle Tenute del Cerro (Unipol Gruppo).
Investimento da 10 milioni di euro a Montepulciano, che servirà tutte le cantine della società (5.000 ettari di terra di proprietà, di cui 300 vitati). La sostenibilità, ambientale ed economica, delle aziende del vino, passa dalla vigna e dalla cantina, in primis. Ma sempre più importante sarà anche la logistica, come molti sostengono da tempo, e come i tempi che stiamo vivendo, tra costi di trasporti e materie prime alle stelle, e difficoltà nel reperimento, rendo quanto mai palese. Un quadro che rende ancora più importante l’investimento da 10 milioni di euro di Tenute del Cerro, la società agricola e vitivinicola di Unipol Gruppo, che ha inaugurato, nei giorni scorsi, la nuova cantina Le Cerraia, a Montepulciano, terra di Vino Nobile, che sarà un vero e proprio hub dedicato ad imbottigliamento, etichettatura, affinamento e stoccaggio del vino dell’intera produzione di Tenute del Cerro, che riunisce la Fattoria del Cerro (che, con 181 ettari vitati, di cui 93 iscritti a Vino Nobile di Montepulciano, ne è la più grande realtà produttrice privata),

Fonte: WineNews.

I vini della Cantina cambiano “abito” e parlano ai turisti.
La Cantina di Pitigliano si ingegna per diffondere la cultura del vino anche sul territorio e lancia una nuova linea di prodotti. Saranno presto in commercio nuovi vini a edizione limitata con nuove etichette pensate esclusivamente per il settore ristorazione. Più che di nuove etichette si tratta di vere e proprie pillole informativoturistiche che racconteranno quelle che sono le unicità della zona: le Vie Cave delle Città del Tufo. Oltre all’abito cambia anche il contenuto, i vini interessati a questa edizione limitata sono stati infatti ripensati e reinterpretati dall’enologa della cantina Katia Guerrini. “Questi vini rappresentano uno sguardo verso il futuro della nostra azienda – dice il presidente della Cantina di Pitigliano, Moreno Felici – da ora in poi tutti i turisti che ordineranno una bottiglia di Vignamurata e altre tre tipologie di nostri vini nei ristoranti del territorio potranno scoprire un po’ di esso, e magari, finito il pranzo, visitarlo”. Gli altri vini che andranno in commercio saranno il “Via Cava di San Giuseppe” come Bianco di Pitigliano, il “Via Cava di San Sebastiano” come Rosso Sovana Doc e due Doc Maremma Toscana, “Via Cava dell’Annunziata” e “Via Cava del Gradone”.

Fonte: La Nazione.

La scommessa di Tenimenti Civa: «Diventare i primi produttori di Ribolla Gialla in Friuli».
L’imprenditore emiliano, Valerio Civa, ha appena inaugurato la sua nuova cantina a Povoletto, un investimento da 35 milioni di euro. «E’ la prima cantina interamente 4.0 d’Italia». L’ambizione è quella di affermare la Ribolla gialla come alternativa nobile al Prosecco. Valerio Civa, imprenditore originario di Parma che in Friuli ha già investito qualche anno fa aprendo Tenimenti Civa, la sua azienda agricola a Bellazoia, in comune di Povoletto, ha deciso di rilanciare, puntando stavolta sulla bollicina friulana, convinto che se in termini di volumi col Prosecco non c’è partita, la Ribolla gialla spumantizzata può invece dire la sua quanto a rapporto qualità prezzo.

Fonte: Nordest Economia.

Vino: Uiv-Istat, più consumatori in 10 anni ma si beve meno.
Si beve meno in quantità ma aumenta la platea degli italiani che consumano vino, con quasi 30 milioni che rappresentano il 55% della popolazione, di cui il 66% di uomini e il 44% di donne. Lo rileva l’Osservatorio dell’Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato nuovi dati Istat sui consumi di alcolici nel 2021. Negli ultimi 10 anni il numero dei consumatori è aumentato del 2,3% e del 9% per le donne, ma non per tutte le fasce di età; mentre i giovani sono più o meno stabile, cala del 23% la a fascia 35-44 anni; crescono, invece del 11,4% quella più matura dai 55 ai 64 anni e del 19,3% dai 65 anni in su.

Fonte: ANSA.it.

Vino: aumentano i consumatori ma si beve sempre meno.
L’ultima rilevazione dell’Osservatorio Uiv evidenzia la crescita dei bevitori: arrivati a 30 milioni. Tirano la volata Umbria, Marche, Veneto ed Emilia Romagna. Sempre più italiani bevono vino ma lo fanno con più moderazione. Lo rileva l’Osservatorio dell’Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato gli ultimi, inediti, dati Istat sui consumi di alcolici nel Belpaese nel 2021. La platea di consumatori è arrivata a quasi 30 milioni che rappresenta il 55% della popolazione adulta italiana, il 66% tra i maschi e il 44% tra le femmine.

Fonte: Adnkronos.

Vino, aumentano i consumatori ma si beve meno.
Si beve meno in quantità ma aumenta la platea degli italiani che consumano vino, con quasi 30 milioni di consumatori che rappresentano il 55% della popolazione adulta italiana, il 66% tra i maschi e il 44% tra le femmine. Lo rileva l’Osservatorio dell’Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato gli ultimi, inediti, dati Istat sui consumi di alcolici nel Belpaese nel 2021. Secondo l’analisi Uiv, negli ultimi 10 anni la numerosità dei consumatori (oltre 29 milioni) è leggermente cresciuta (+2,3%, +9% per le femmine), mentre i maggiori cambiamenti si registrano nelle abitudini dei cluster demografici che li compongono. A sorpresa, rispetto al 2011, perdono poco in numerosità i giovani compresi tra i 18 e i 34 anni (-2,9%, ma in lieve crescita negli ultimi 5 anni), mentre la contrazione più rilevante riguarda la fascia 35-44 anni (-23%). A incrementare sono le fasce di età più mature: +11,4% dai 55 ai 64 anni e +19,3% dai 65 anni in su. In diminuzione, inoltre, il dato sui consumatori quotidiani che nel decennio passano da 14,9 milioni a 12,4 milioni (-16,8%) con un crollo del 31,3% per chi beve più di mezzo litro al giorno.

Fonte: Mixer Planet.

Marche: una regione, mille vini.
Le Marche si distinguono per la diversità di vitigni, microclimi e opportunità di viticoltura. Dalle bollicine ai rossi corposi, passando per i grandi bianchi d’Italia, nettari freschi e beverini e passiti non le manca davvero nulla. Il primo vino che viene in mente, quando si parla di questa regione, è il Verdicchio. Ma è anche lui “plurale”, con i Castelli di Jesi da una parte e il Matelica dall’altra. Due gemelli diversi che spingono entrambi su acidità, sontuosità nello sviluppo nel tempo e un gusto asciutto e avvolgente. Citiamo tra i più celebri il Misco di Tenuta di Tavignano, che unisce sorso dal piglio fresco e struttura sapida, quello di Umani Ronchi Vecchie Vigne, con note di gelsomino, iodio, zenzero, tiglio, e canfora, il Ghiffa Colognola di Tenuta Musone con note tipiche di suolo calcareo, tropicali e di pesca gialla matura.

Fonte: Business People.

Il boom dei vini italiani: le bollicine in testa ai mercati internazionali.
Stando alle proiezioni dell’Osservatorio di Unione Italiana Vini , post-Covid la richiesta di vino è aumentata. Basti pensare al +26% nel 2021, ovvero 7 bottiglie su 10 destinate all’estero. Questi dati fanno prevedere un contingente di 1,1 miliardi di bottiglie entro il 2022. Dati in aumento a 1,25 miliardi per la fine del 2023. E sono proprio le bollicine a spingere in vetta i vini italiani nei mercati internazionali. Il vino più richiesto? Il prosecco.
Le proiezioni dell’Osservatorio sono sostenute dalla crescita degli spumanti Made in Italy, la cui richiesta nei primi mesi del 2022 è aumentata del 35,6%. I vini fermi totalizzano un aumento del +14,8%. Un approccio alle bollicine sempre meno legata a modalità di utilizzo esclusive.

Fonte: Ristorazione Italiana Magazine.

Anche Leonardo Di Caprio ha il suo vino ed è uno Champagne.
L’attore americano acquisisce una partecipazione nel capitale della maison francese Telmont, filiale del gruppo Remy Cointreau. Dopo Brad Pitt e Angelina Jolie, che avevano investito – prima di separarsi – nel rosé di Provenza con Chateau Miraval, è il turno di Leonardo Di Caprio che acquista una partecipazione definita “significativa” del capitale della maison di champagne Telmont , filiale del gruppo Remy Cointreau. La proprietà si estende per 25 ettari e può contare su altri 55 ettari gestiti attraverso contratti di fornitura.

Fonte: Adnkronos.

Antinori dedica un vino a Cecina: sarà un rosso, top secret il vitigno.
Verrà prodotto nella ex fattoria Castello del Terriccio. Il nome potrebbe essere Collemezzano dal luogo di produzione.

Fonte: Il Tirreno.

Il vino tra presente e futuro: ad Avellino incontro internazionale per la creazione del Brand Irpinia.
Da Stevie Kim (Vinitaly International) a Gianfranco Sorrentino (“Il Gattopardo” di New York) mercoledì 29 giugno dibattito alla Regia Scuola Ecologica “De Sanctis” sulla costruzione del marchio territoriale dedicato alle eccellenze enologiche della provincia di Avellino. incontro di respiro internazionale promosso dal Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia per fare il punto sul presente e sul futuro dell’Irpinia del vino. L’appuntamento è per mercoledì 29 giugno alle ore 17.30 presso la Regia Scuola Enologica “De Sanctis” di Avellino, dove si confronteranno nomi di primo piano del mondo del vino italiano e non solo, sul tema “Come costruire un marchio territoriale: creiamo il Brand Irpinia”.

Fonte: AvellinoToday.

STAMPA ESTERA

Wine and Whiskey Scheme Called a Fraud.
The U.S. accuses 3 companies of bilking 150 older investors. One company claims on its website that buying its whiskey can “help you acquire a piece of history.” Another says it specializes in the acquisition and sale of “the world’s most illustrious exciting and pleasurable Investment Grade” wines. But according to federal court records, those behind the two companies and a third business used an elaborate scheme to defraud more than 150 people across the United States, mostly older adults, of more than $13 million by promising returns on whiskeys and fine wines — returns that they never received. The accusations are included in an affidavit filed in federal court in Ohio in connection with the arrest last week of Casey Alexander, a British citizen who the authorities say participated in the scheme, which originated in Britain. Mr. Alexander and “other unknown co-conspirators” were charged with conspiracy to commit wire fraud as part of the scheme, according to court documents filed in United States District Court for the Northern District of Ohio. Mr. Alexander was released on $50,000 bond, according to court records. His lawyer, John J. Spellacy, did not respond to requests for comment on Tuesday. The three companies, Charles Winn LLC, Windsor Jones LLC and Vintage Whisky Casks LLC, each have addresses in Delaware, according to the court documents. None of the three companies responded to requests for comment on Tuesday. Those behind the companies cold-called dozens of people and persuaded them to wire funds or make out checks to their businesses, Matthew E. Scalisi, a special agent with the Federal Bureau of Investigation, said in the affidavit. The co-conspirators, he added, used “aggressive and deceptive tactics,” false names and the promise to store the fine wines and whiskeys in a warehouse in Britain, while they accrued value.

Fonte: New York Times.

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A risentirci a domani.