News Vitivinicole e tenute agricole di martedì 28 giugno 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 28 giugno 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Un bianco che conserva l’anima etrusca della Maremma.
In Fiorella Lenzis’appalesa il volto intenso dell’etrusca che accanto al suo uomo brinda agli dei. È il sarcofago degli sposi, sesto secolo prima di Cristo; è un inno alla forza determinata, onesta e gaia delle donne, ma anche un manifesto dell’intima relazione che solo in Maremma s’ avverte tra l’eterno femminino e l’eterno naturale. Se Flufluns, il dio etrusco del vino e dell’ultraterreno, ha ancora una sua vestale questa è Fiorella. Lei non produce vino, quasi lo genera; lei non fa impresa, ma rende produttiva una passione; lei non ha semplicemente vigne, ma pascoli di sentimento. I suoi vini le assomigliano: hanno carattere e immediatezza, calore di terra e di cuore, un cuore viola che perla Fiorentina e per Firenze batte come un suono di chiarine.

Fonte: La Verita’.

In vino veritas.
La luminosità del rosso di Montalcino Proprietario, enologo, agronomo: si occupa di tutto Giuseppe Gorelli che appena cinque anni fa ha deciso dedicarsi alla produzione del vino in un’azienda tutta sua. Scegliendo Montalcino, tanto per cominciare, non il più “facile” dei territori, ma forte dell’esperienza maturata nel corso degli anni con le sue consulenze per le aziende di questo prestigioso enclave. Vigneti impiantati a quote diverse, in cantina metodi e tecniche differenziate tracciano le basi di una produzione di alta qualità. In attesa dei tempi tecnici per imbottigliare il primo MACULAN BREGANZE Il Torcolato dal profumo di mandorle Realtà storica che ha il merito di aver (ri)portato alla ribalta alcune espressioni produttive rare e particolari.

Fonte: Messaggero.

10 e 11 luglio. La Perla delle Dolomiti si prepara a «VinoVip Cortina».
Cortina è pronta al summit dedicato al vino italiano: il 10 e 11 luglio ci sarà VinoVip Cortina. Due giorni rivolti ai professionisti di settore ma anche agli appassionati, con talk di approfondimento, incontri ad alta quota e un Grand Tasting delle migliori etichette delle 59 aziende italiane protagoniste.

Fonte: Tempo.

Vento in poppa e cerasuolo, un weekend memorabile.
Mare, vele, buon vino e momenti di convivialità nella prima edizione della Cerasuolo Cup, la regata d’altura indetta dal Circolo Nautico di Pescara, svoltasi lo scorso weekend con partenza dal porto turistico dove è stato allestito il quartier generale, frequentato da una ventina di equipaggi amici in rappresentanza dei club velici di Giulianova, Vasto, Ortona e Pescara. La vittoria finale, doppiamente meritata perché in tempo reale e “overall”, è andata a Celeste 2 dell’imprenditore Mario D’Annunzio e del giornalista Andrea Mori. Primo classificato nella categoria A, Il Piacere 2 del chirurgo Luciano Leone. Affermazione di Celeste 2 anche nella categoria B mentre nella C, sul gradino più alto del podio è salita Selvaggia di Vittorio Ferrara.

Fonte: Messaggero Abruzzo.

E’ la biodiversità la vera forza dei vini targati Monte delle Vigne.
La cantina parmense è anche certificata bio C, è aria di profondo svecchiamento nel progetto di Monte delle Vigne, la cantina di Ozzano Taro, provincia di Parma, fondata nel 1983 e rilanciata nel 2004 dall’imprenditore Paolo Pizzarotti. La conclusione del percorso di certificazione bio dei vigneti, risalente all’anno scorso, ha infatti immesso nuova linfa in un progetto, diciamo la verità, da sempre contraddistinto per la carica innovativa, innestata su una qualità media davvero sorprendente dei prodotti finiti, tanto da trasformare la firm in una delle modellizzazioni di successo della viticoltura regionale.

Fonte: Nuova Ferrara.

Dalla nuova linea denominata “della Prosa” ai frizzanti.
La nuova linea dei Varietali di Monte delle Vigne, i “Vini della Prosa”, unisce prodotti peculiari che racchiudono tutta la storia vitivinicola delle colline parmensi, èguidata dai due bianchi bio, owerosia il Colli di Parma Doc Malvasia Ginestra 2021, un croccantissimo Malvasia di Candia in purezza dal naso di biancospino, con tocchi di salvia limonata, susina gialla, dalla beva molto sapida, molto elegantee lunga. Poi, l’altrettanto scintillante Colli di Parma Doc Sauvignon Quattro Laghi, intenso, con note di rosmarino e pesca Tabacchiera al naso, gelsomino e macchia mediterranea, e bocca salata, teso-croccante e di lunga persistenza.

Fonte: Nuova Ferrara.

Città del Vino, al concorso vince il Sud.
Il top sono un rosso pugliese e un passito calabrese: le premiazioni a Torino Todno Il bilancio è di 20 medaglie d’oro per le etichette della regione, 34 le gran medaglie d’oro e 323 le medaglie d’oro. Miglior bianco la Falanghina Sannio Dop 2017 vendemmia tardiva di Fontanavecchia, di Torrecuso (Bn). Miglior spumante il Colli Euganei Fior d’Arancio Docg 2021 di azienda Giacomo Salmaso di Montegrotto Terme (Pd). Miglior rosato il Granaccia Igt Colline Savonesi La Rebecca 2021 dell’azienda agricola Roccavinealis di Roccavignale (Sv). Migliore grappa è Mémora 1950 della Distilleria Pezzi La Rebecca dell’azienda agricola Roccavinealis di Roccavignale stato votato come miglior rosato diCampodenno (Tn).

Fonte: Nuova Ferrara.

A VinoVip Cortina ben 59 aziende italiane.
Cortina Brindisi ad alta quota per professionisti e appassionati del settore che potranno degustare oltre 170 vini e distillati. Cortina è pronta per il più importante summit dedicato al vino italiano: domenica 10 e lunedì 11 luglio la perla delle Dolomiti accoglierà VinoVip Cortina, biennale firmata dalla rivista Civiltà del bere. Due giorni per professionisti di settore ma anche appassionati con talk di approfondimento sul mondo del vino, incontri ad alta quota e un grand tasting delle migliori etichette, fra classici e novità, delle 59 aziende italiane protagoniste. Si parte col tradizionale talk show (ingresso gratuito su prenotazione) all’Alexander Girardi Hall domenica alle 15.30, quest’anno a tema le nuove competenze.

Fonte: Nuova Ferrara.

Vino e ciambella doc, la sagra fa il pienone – Vino e ciambella da record La sagra brinda ai 40 anni.
Almeno 10mila visitatori nel corso delle tre serate dedicate ai sapori del territorio Franceschi: «Ripartenza entusiasmante dopo lo stop forzato per la pandemia». La Sagra del Vino e della Ciambella va in archivio con un ottimo successo di pubblico. La kermesse è tornata ad accendere il cuore di Castel Guelfo dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia. Un ‘weekend lungo’ di musica, giostre e iniziative culturali con l’immancabile ‘Brazadela’, offerta ai tanti cittadini che non hanno voluto mancare alla kermesse. Centinaia anche i visitatori, attratti in paese dagli inconfondibili piatti tipici della zona, dai tortellini alla panna alla salsiccia ai ferri annaffiati dall’ottimo vino dei nostri colli.

Fonte: Resto del Carlino Imola.

Un Mare di Vino, due serate di degustazioni a riva.
L’evento torna in occasione di Un Mare di Rosa. Venerdì 1 e Sabato 2 cantine a pochi passi dall’acqua, Rimini Rebola e musica Questa sarà l’ottava edizione di “Un Mare di Vino” per Rimini, una manifestazione che dal 2015 porta in spiaggia il meglio della produzione vinicola del territorio in un format spettacolare, che unisce alla celebrazione della tradizione enogastronomica l’incanto della luna che si riflette nel mare, la musica dal vivo a fare da sottofondo, il panorama romantico di un percorso lunghissimo, illuminato da migliaia di lucine. “Un Mare di Vino” è irrinunciabile, per l’estate di Rimini e per questa stagione torna a tingersi di rosa, riconfermandosi protagonista del maxi evento che lo contiene, “Un Mare di Rosa”.

Fonte: Resto del Carlino Rimini.

Si è spento a 98 anni Grumelli Pedrocca – Addio al Conte Nino Grumelli Pedrocca Vini e territorio nel cuore per un secolo.
Si è spento ieri a 98 anni nell’abitazione di Città Alta, l’imprenditore che fondò il Consorzio Tutela Valcalepio Una vita spesa per valorizzare le produzioni enologiche, ricoprendo molti incarichi nel mondo associati voe politico. Al suo impegno si deve anche il riconoscimento della Doc per il Valcalepio. II mondo vitivinicolo bergamasco e non solo piange il conte Bonaventura Grumelli Pedrocca, conosciuto da tutti come Nino. L’imprenditore e politico bergamasco è mancato ieri serenamente all’età di 98 anni nell’abitazione di famiglia in Città Alta, in via San Martino della Pigrizia. Classe 1923, avrebbe raggiunto il secolo di vita i130 ottobre del prossimo anno. Fino al 2011 e per 33 anni consecutivi ha guidato il Consorzio Tutela Valcalepio, fondato nel 1976 con lo scopo di promuovere i vini del territorio che il conte ha sempre molto amato e apprezzato.

Fonte: Eco di Bergamo.

«È stato un politico e imprenditore in prima linea per la sua terra».
Le testimonianze «Misura, equilibrio e saggezza», usa queste tre parole l’ex presidente della Provincia Valerio Bettoni per definire il conte Grumelli Pedrocca, che fu suo vicepresidente in Via Tasso dal 1999 al 2009. «Non lo conoscevo, mala fiducia di cui godeva e il senso pratico che gli veniva riconosciuto mi spinsero ad affidargli la vicepresidenza con delega alle Attività produttive ammette Bettoni -. Ho avuto modo di apprezzarne le molte doti professionali, di politico attento e misurato, capace di veder lontano grazie alla sua lunga esperienza.

Fonte: Eco di Bergamo.

Inaugurata la Banca del vino del Canavese.
Le cantine del Castello di Masino scelte come luogo d’elezione. II vicepresidente: «Ha valore scientifico e di promozione». Anche il vino è sempre prima di tutto racconto. Se poi a custodirlo sono le cantine millenarie del castello di Masino il passato fa da ponte per il futuro dell’Erbaluce di Caluso e del Carema: vini nobili, amati dai re e dai papi. È nella sala delle botti, messa a disposizione dal Fai, che lo scorso sabato, prima giornata di Rewine, l’associazione giovani vignaioli ha inaugurato la Banca del vino del Canavese, un’idea che covava da tempo per restituire una memoria collettiva all’opera enologica canavesana.

Fonte: Sentinella del Canavese.

Onore al Primitivo Manduria al “Top”.
Con un titolo decisamente significativo, ovvero spazio infinito, eternità del Vino. In onore di David Sassoli” si apre, lunedì 4 luglio a Roma (Rome Cavalieri), il 15′ Forum Internazionale della Cultura del Vino della Fondazione Italiana Sommelier con un ricco calendario che vedrà protagonista il Primitivo di Manduria topo la consegna delle barbatelle alla Stazione Spaziale. si apriranno i banchi d’assaggio con circa 70 etichette di ben 11 aziende c’è capitanate dal Consorzio di tutela Diverse tipologie saranno degustate da enotecari e ristoratori affascinati dalla grande distribuzione puglie. In serata si apparirà il seminario dal titolo te varie espressioni del Primitivo Di Manduria. Un vero e proprio viaggio analogica per scoprire le diverse sfaccettature del Primitivo di Manduria, dal più giovane alla riserva fino al suo Dolce Naturale Docg.

Fonte: L’Edicola del Sud.

II «Monteverro» va a Cortina. A «VinoVip» porta la Maremma tra i grandi nomi dell’enologia.
L’azienda Monteverro parteciperà a «Vinovip Cortina» che riunisce a Cortina d’Ampezzo i grandi nomi dell’enologia e i produttori emergenti. La Cantina capalbiese – una cinquantina di ettari, sei etichette, produzione biologica – il 10 e I’ll luglio sarà quindi protagonista, insieme a una sessantina di aziende, di VinoVip Cortina, biennale firmata dalla rivista Civiltà del bere con il patrocinio del Comune di Cortina d’Ampezzo e il contributo di Agenzia Ice. La Cantina bissa la presenza del 2019 e torna a conquistarsi un posto in questo summit dedicato alle eccellenze vinicole giunto alla tredicesima edizione: una due giorni intensa, fatta di degustazioni, incontri, seminari, un vero e proprio crocevia di confronto e conoscenza tra produttori e professionisti, collezionisti e appassionati che potranno degustare oltre 170 vini e distillati.

Fonte: Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.

Il Pantagruel tra i dieci vini top in Italia.
Lo ha decretato Luca Gardini, migliore critico di vini d’Italia per Tastingbook.com, Gianluca Uberti Tresana In località la Fola, nell’azienda agricola Castello della Mugazzena dell’imprenditore milanese Santo Gentilcore, si produce un vino bianco da top ten. Fra i dieci vini più buoni d’Italia, infatti, c’è il Pantagruel, prodotto in questo affascinante angolo del Comune di Tresana. A dirlo è il Maradona dei critici vinicoli italiani, Luca Gardini, premiato come migliore critico di vini d’Italia al mondo da Tastingbook.com, la principale fonte di informazioni sul settore. Gardini ha firmato per la prestigiosa rivista Forbes una lista dei 50 migliori vini italiani e fra questi, nei primi 10, compare il Pantagruel.

Fonte: Tirreno Massa Carrara.

La Notte bianca del vino torna dopo due anni di stop.
Sabato bus navetta da La Rosa e tanti punti di degustazione. Dopo l’apertura del ristorante del famoso chef Antonino Cannavacciuolo a Casanova, Terricciola si appresta a vivere un altro momento molto importante. Non una situazione esclusiva come al Laqua Vineyarde, soprattutto, per pochi intimi. Ma una vera festa di paese con alla base la più rilevante tradizione del borgo dell’Alta Valdera, la produzione di vini. Sabato, infatti, è in programma la Notte bianca del vino, un grande ritorno dopo due anni di stop dovuti alla pandemia. Ma ora che il Covid sembra aver allentato un po’ la morsa sulla popolazione, anche se nelle ultime settimane i casi di positività sono di nuovo aumentati, Terricciola è pronta a fare festa.

Fonte: Tirreno Pontedera.

Dalla Regione 12,2 milioni per mercati fuori dalla Ue.
Fondi del Piano nazionale di sostegno al settore vitivinicolo destinati a promozione Baila Regione 12,2 milioni per mercati fuori dalla Ue Sostegno a partecipazioni a rassegne di livello internazionale e campagne di informazione anche per le produzioni biologiche Sbocchi del vino veneto destinati a cambiare anche a causa della guerra in Ucraina. Poco più di un mese per presentare progetti regionali o sovraregionali, che abbiano per obiettivo la promozione il vino veneto sui mercati extra Ue. La Giunta di palazzo Balbi ha approvato i requisiti e i criteri perla selezione dei programmi da realizzare con fondi del Pns, Piano nazionale di sostegno al settore vitivinicolo.

Fonte: Arena.

In sella tra vigneti e cantine all’insegna dell’enoturismo e dei vini prodotti in quota.
Tre giornalisti di “BikeeWine” sono partiti da Villa San Liberale a Ca «II settore è in netta ripresa e questo territorio è ricco di sorprese» In sella tra vigneti e cantine all’insegna dell’enoturismo e dei vini prodotti in quota parte da Feltre, nella splendida cornice di Villa San Liberale a Cart, un viaggio di quattro giorni per conoscere i vignaioli e le ricchezze di biodiversità che la provincia di Belluno custodisce. Dopo le esperienze in altre regioni e province italiane la tappa dolomitica rappresenta la prima in “quota” per gli ideatori di BikeeWine Press: Andrea Guolo, Giambattista Marchetto, accompagnati nella tappa feltrina “dal collega Andrea Ciprian. «Siamo entusiasti di affrontare questa nuova avventura», fanno sapere i due giornalisti, che ci permette di conoscere, attraverso un turismo lento e sostenibile, una realtà colpevolmente meno considerata di quel che merita.

Fonte: Corriere delle Alpi.

Ecco il primo Glyres, il frutto dei vitigni resistenti.
II brivido della primizia nel calice. Colore paglierino, no bollicine, al Castello di San Salvatore è stato servito per cento eletti il primo Glyres, il vino prodotto dalla sperimentazione sui vitigni resistenti. Delle 30 bottiglie esito della vendemmia, generosamente le cantine di Rauscedo hanno voluto doname 20 alla serata conclusiva della Conegliano Valdobbiadene experience, a cena con il paesaggio. «E’ il risultato di annidi lavoro – chiarisce il direttore del Consorzio Docg Diego Tomasi – l’esperimento ad oggi più felice vede la matrice maschile del glera innestata su una matrice femminile che proviene dalla Serbia». Il risultato al bicchiere è un vino ancora basico, con degli elementi di asprezza terrigna.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Sostenibilità e ambiente concorso per le cantine.
Sostenibilità, rispetto per l’ambiente, sviluppo di una vera economia circolare. Queste le parole chiave che accomunano la Primavera del Prosecco Superiore ed il Consorzio Agrario di Treviso e Belluno. Due realtà di riferimento della Marca Trevigiana che si spendono per la tutela del territorio in cui operano. Da questa vicinanza di obiettivi è nato il Premio “La scelta più green”. Al concorso possono partecipare le cantine dell’area del Prosecco Docg che abbiano in essere — o che abbiano concluso nei due anni antecedenti alla data del bando — esperienze e progettualità legate allo sviluppo sostenibile, al rispetto ambientale e all’economia circolare sia dei processi produttivi in campagna che in cantina, oltre a quelli ideati per l’accoglienza dei clienti.

Fonte: Tribuna Treviso.

Quando una cantina racconta la biodiversità del territorio: il “Cammino di Khamma”, a Pantelleria.
Il progetto della griffe siciliana Donnafugata. Un percorso tra capperi, olivi striscianti e la contemplazione delle piante autoctone dell’Isola. “Camminare è la migliore medicina per l’uomo”, diceva Ippocrate. Ed è un cura anche per l’anima, oltre che un’occasione di contemplare una bellezza unica al mondo, quella di Pantelleria, il “Cammino di Khamma”, un’esperienza pensata per far conoscere e valorizzare la straordinaria biodiversità dell’isola diventata Parco Nazionale nel 2016, voluta da Donnafugata, una delle cantine simbolo della Sicilia e della piccola isola in cui dimora, tra l’altro, la vite coltivata ad alberello pantesco, che patrimonio Unesco.
“Il Cammino di Khamma – ha spiegato, a WineNews, Josè Rallo, che guida Donnafugata, insieme al fratello Antonio Rallo – è un percorso che si fa a piedi, e che, dalla nostra cantina, porta a questo anfiteatro, che noi chiamiamo “Osservatorio di Khamma”, fatto di terrazze strappate alla pendenza del vulcano, e coltivate a Zibibbo.

Fonte: WineNews.

Cantina San Michele Appiano: cinque vitigni per un’eccellenza altoatesina.
Pinot Bianco, Pinot Nero, Sauvignon, Chardonnay e Gewürztraminer. Sono questi i vitigni di punta della Cantina San Michele Appiano, realtà vitivinicola leader in Alto Adige che ad oggi conta 385 ettari vitati, distribuiti nel comune di Appiano e dintorni. È il perfetto connubio tra la zona di coltivazione, il clima, il terreno e il sapiente lavoro manuale dei 320 soci della cantina e del winemaker Hans Terzer, ad aver permesso alle cinque varietà di esprimere al meglio il proprio potenziale, raggiungendo la straordinaria qualità che caratterizza tutti i vini San Michele Appiano.

Fonte: Italia a Tavola.

Vino: siccità; vendemmia in forse per Vigna ‘800 in Valpolicella.
Vendemmia con punto interrogativo per l’azienda agricola Vigna ‘800 nel cuore della Valpolicella veronese. A tenere banco la siccità perdurante. «Quest’anno le uve si presentano di ottima qualità ma le alte temperature le mettono a rischio» afferma Gianfranco Elampini, titolare della cantina nel cuore della Valpolicella classica. La forza dell’azienda agricola «sta nella produzione esclusivamente biologica dal 2016» prosegue Elampini. «Se arriverà la pioggia che è mancata finora, ovviamente non temporali come abbiamo purtroppo osservato recentemente in altre zona del Nord Italia, credo che ci avvieremo ad una vendemmia di sublime qualità» prosegue l’imprenditore. La produzione è legata ai classici Amarone, Recioto, Valpolicella Superiore, Ripasso e Valpolicella Classico, distribuiti per la metà sul mercato nazionale e per l’altro 50 per cento nei Paesi dell’Unione Europa ed extra.

Fonte: ANSA.

Tra cupole sotterranee e opere d’arte, le cantine vinicole raggiungono un’altra dimensione.
Una vecchia casetta tra i castagni è diventata uno dei poli nazionali e internazionali del buon vino, realizzato con un particolare metodo che prevede l’idromassaggio dei grappoli. Stiamo parlando di Ca’ del Bosco, situata nel cuore della Franciacorta. Una storia che comincia in una casa immersa in un fitto bosco di castagni può facilmente dar vita ad un immaginario da racconto dell‘orrore firmato dai fratelli Grimm: a trasformarla in una favola zuccherata il giusto – quello che serve a rendere il vino equilibrato e beverino – ci ha pensato l‘estro di Maurizio Zanella, fondatore di Ca‘ del Bosco, etichetta la cui onomastica fa riferimento proprio a quella casa originaria acquisita negli Anni 60 da sua madre Annamaria Clementi.

Fonte: Linkiesta.

Akènta Day 2022: la cantina subaqcuea festeggia con J-AX e boat party.
Sabato 16 luglio tornerà l’Akènta Day, la grande festa dell’emersione dell’Akènta Sub e della Cantina Subacquea della Sardegna. Un evento che coinvolgerà tante imbarcazioni che seguiranno le operazioni di emersione e daranno poi vita al più grande boat party della Sardegna. La sera la festa si sposterà nella città di Alghero per l’Akènta Night in un formato diffuso, con eventi in una rete di locali in attesa del gran finale: lo show live di J-AX realizzato in collaborazione con la discoteca Maden. Due eventi molto importanti che mettono Alghero sempre più al centro dell’originalità e del divertimento, in un’ottica di valorizzazione e promozione del territorio.

Fonte: Sardegna Reporter.

Vino: Nomisma-Valoritalia, 64% tedeschi ha bevuto italiano.
In Germania le nostre etichette di vino battono quelle francesi nella frequenza di consumo (il 64% dei tedeschi ha bevuto almeno un vino italiano negli ultimi 12 mesi), mentre ci piazziamo alle spalle dei cugini d’oltralpe nel challenge sulla percezione della qualità. E’ quanto emerge da uno studio illustrato dall’Osservatorio Nomisma Wine Monitor – Valoritalia, in occasione della presentazione a Roma delle edizioni 2022 dell’Annual Report di Valoritalia. In particolare l’Osservatorio Nomisma Wine Monitor – Valoritalia, ha seguito due strade di indagine: il monitoraggio di tale percezione nel terzo anno della pandemia e il confronto tra consumatori italiani e tedeschi, sia nell’approccio ai vini certificati Dop e Igp che verso quelli Bio e Sostenibili.

Fonte: ANSA.

Vino: sfiora i 10 mld valore dell’imbottigliato certificato.
Sfiora i 10 miliardi di euro il valore complessivo dell’imbottigliato certificato nel 2021 da Valoritalia che, a Roma, ha presentato, sulla base dei dati emersi dai processi di certificazione di 218 denominazioni di origine italiane, il proprio Annual Report. Da questa articolata fotografia del Vigneto Italia emerge che noonostante l’emergenza sanitaria le vendite di vino a denominazione crescono in doppia cifra (+12%) e non soltanto grazie alle impennate delle vendite online. “Un bilancio per molti versi sorprendente – ha sottolineato Francesco Liantonio, Presidente Valoritalia – se si tiene conto di quanto è accaduto nell’ultimo triennio.

Fonte: ANSA.

Vermouth Torino,libro ripercorre tappe del vino aromatizzato.
Un viaggio alla scoperta del Vermouth di Torino, “vino aromatizzato italiano e simbolo di eccellenza del Paese e protagonista dell’aperitivo in tutto il mondo”: è quanto proposto da “Vermouth di Torino. Dai liquoristi del Settecento il nobile vino aromatizzato che inebria il mondo”, nuovo volume della collana Grado Babo ed edito da Kellermann Editore. Il Vermouth di Torino, nato nel 1700 “dalla maestria dei liquoristi torinesi”, è già nel 1800 un prodotto esportato ovunque “in grado di conquistare i mercati di diversi Paesi oltre Oceano, come Stati Uniti, Brasile, Argentina, Ecuador, Cile e Colombia”.

Fonte: ANSA.

Grande pulizia, bellezza, esaltazione di un vino inimitabile: il Barolo.
Difficile, quasi impossibile sintetizzare la grandiosità e la ricchezza di valore enoico evidenziata dalla degustazione delle anteprime di Barolo (e ovviamente Barbaresco) che ho il piacere di svolgere ad ogni nuova annata. Un fenomeno di enorme spessore vitivinicolo quello sviluppato, a partire soprattutto dagli anni ’70, nelle Langhe, (che, sia bene inteso, è l’attualizzazione di una vocazione territoriale lunga centinaia di anni) capace, insieme alle aree della Toscana afferenti al Chianti Classico e ovviamente alla ‘collina’ di Montalcino, in unione a tipologie di vasta affermazione, pensate anche per ‘solleticare’ l’attenzione del pubblico internazionale (sto ovviamente parlando dei cosiddetti Supertuscan), di sospingere la nostra viticoltura nell’olimpo dei produttori di riferimento a livello mondiale.

Fonte: Ristorazione Italiana Magazine.

Il rosso non va in frigo? I sommelier sfatano alcuni miti sul vino in estate.
Gustare un buon calice di rosso davanti al caminetto che arde, e un prosecchino frizzante e ghiacciato in riva al mare all’ora dell’aperitivo. Mai suggestioni furono più sbagliate e anacronistiche. È vero che l’estate e le alte temperature sono arrivate in anticipo rispetto alla data del calendario, elemento che può portare gli abituali consumatori di vino ad abbandonare la scelta di vini rossi, bianchi e rosati in favore di soluzioni più rinfrescanti, ma per i più appassionati e inossidabili wine lovers occorre chiarire che il vino non perde il suo appeal in maniera così generica durante la stagione più calda.

Fonte: Federvini.

40 La migliore vini toscani del 2022 – Non acquistare una vini toscani finché non leggi QUESTO!
Cerchi consigli di esperti su come acquistare la migliore vini toscani? Gli esperti hanno stilato un elenco dei primi vini toscani venduti nel 2022 in Italia.
Non vuoi davvero che tu sia infelice dopo aver speso i tuoi sudati soldi per questa vini toscani. Di conseguenza, avevo passato molto tempo a esaminarlo, valutarlo e criticarlo. Alla fine, per la tua comodità, abbiamo compilato questa lista!

Fonte: BonVivre.

Vigna del Lauro Isonzo Friulano 2020 – Vino dalla beva semplice e piacevole.
Il nome Vigna del Lauro segna precisa la vicinanza di questa pianta molto antica a una vecchia vigna di Tocai Friulano che rilascia intensi profumi speziati.
Siamo nel Comune di Cormons, tra le DOC Collio e Isonzo, quando Fabio Coser, nel 1994, con la collaborazione di un suo grande amico tedesco, Eberhard Spangenberg, importatore di vini italiani, dà vita appunto al progetto Vigna del Lauro. L’azienda, con una superficie vitata di 8 ettari, da subito si avvale della collaborazione della signora Daniela e dei figli Matteo ed Enrico, seguendo i principi fondamentali del rispetto della natura, favorendo tecniche di lavorazione in vigna e in cantina che permetta di sviluppare una viticoltura ecosostenibile a garanzia dell’uomo e del territorio.

Fonte: Gazzetta di Parma.

I consumatori di vino crescono con l’età. In flessione i più giovani.
Consumo di vino a due velocità per l’Italia: si riducono le quantità bevute ma, di contro, aumenta la platea di persone che lo consuma. Al 2021, sono quasi 30 milioni (+2,3% negli ultimi dieci anni) i consumatori di questa bevanda, i quali rappresentano il 55% della popolazione adulta italiana. Inoltre, secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato i dati Istat sui consumi di alcolici in Italia nel 2021, il 66% di questi è rappresentati da uomini e il restante 44% da donne (+9% negli ultimi 10 anni).

Fonte: Wine Pambianco – PambiancoNews.

Vino dell’Etna, si sperimenta l’affinamento in fondo al mare.
Il vino dell’Etna e il gin affinati in fondo al mare, a 50 metri di profondità nelle acque cristalline dell’Area marina protetta dell’Isola dei Ciclopi. È l’esperimento portato avanti dalla start-up innovativa Orygini, fondata da tre giovani amici (Giuseppe Leone, Riccardo Peligra e Luca Catania). «Con Orygini riportiamo il vino dell’Etna alle sue origini – affermano i tre fondatori del marchio –. Il vulcano Etna è infatti un vulcano di origini marine. Si è formato nell’era Quaternaria, periodo preistorico in cui la Piana di Catania non esisteva ed era occupata da un largo golfo. Solo a seguito di grandi eruzioni marine, il golfo si è colmato fino a formare il basamento del vulcano, che eruzione dopo eruzione ha raggiunto una vetta di 3.290 metri. Il logo Orygini è un simbolo ancestrale, circolare, simboleggia l’evoluzione della circolarità della vita; la parte incava rappresenta il ventre della terra e lo stesso mare. Ogni bottiglia affinata in mare avrà un packaging dedicato in co-marketing con l’azienda.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

STAMPA ESTERA

Les vins de Loire, champions de l’export.
En 2021, les vins de Loire ont enregistré des performances historiques à l’international, notamment grâce aux vins blancs et aux bulles. Des résultats plus que satisfaisants pour la filière ligérienne. Les chiffres tombés au printemps avaient de quoi donner le sourire à tous les acteurs de la filière viticole ligérienne, qu’ils soient vignerons ou négociants. En 2021, les vins du Val de Loire ont battu tous les records sur les marche à l’international, aussi bien en volume (606 000 hectolitres) qu’en valeur, avec 373 millions d’euros de ventes. La progression est en nette hausse : les sorties de chai ont augmenté de 13,9°/ par rapport à 2020, tandis que le chiffre d’affaires a bondi de 24,2%. Cette dynamique est particulièrement portée par les vins blancs et les fines bulles. «Je suis satisfait et heureux, confirme Pierre-Jean Sauvion, oenologue de la maison Lacheteau, filiale de Grands Chais de France et premier opérateur de la Loire. Les ventes se comportent très bien, et ce n’est pas au détriment de la valeur, qui a augmenté plus fortement que les volumes. Certes, la qualité des vins de Loire est reconnue, mais ces chiffres récompensent aussi le travail de tous les acteurs et de la communication réalisée à l’export. » « Souvent, on ne met pas assez d’énergie à vendre et trop àproduire. Quand les deux s’équilibrent, ça marche, se félicite Jean-Martin Dufour, vigneron et négociant à Chinon. L’équilibre délicat entre frafcheur et maturité de nos vins carres-pond à la demande des marchés. » Une fraîcheur des vins de Loire, souvent vantée, mais qui n’a pas toujours été un atout. «11 v a trente ans, quand je suis arrivé dans la région, c’était surtout un manque de maturité, explique JeanMartin nutour..Aujaurd’hui, les cxtnvonmateurs veulent des vins digestes, faciles à marier avec la gastronomie, et, s’il faut de la fraîcheur, il faut aussi qu’ils retrouvent ale lu rondeur, de la maturité, et les vignerons rut réussi à trouver le bon dosage entre tous ces éléments.

Fonte: Figaro.

«La Loire est une terre d’accueil».
Lionel Gosseaume, le président d’interLoire, évoque les atouts de sa grande région viticole et les défis qu’elle doit relever. Vigneron en Touraine, président d’InterLoire depuis décembre 2020, Lionel Gosseaume entend accompagner les évolutions environnementales et sociales indispensables pour garantir l’avenir des vins de Loire. Mais aussi favoriser l’accueil de nouveaux vignerons. Vous présidez Interl.oire depuis 2020. Pourtant, vous n’avez pas toujours été vigneron… Non, c’est vrai que je spis devenu vigneron sur le tard, après avoir travaillé chez Baron Philippe de Rothschild, pour des chambres d’agriculture, les Jeunes Agriculteurs, la FNSEA… Je changeais de poste régulièrement. FI puis, à l’approche de la quarantaine, je suis revenu à nies origines. Mes parents avaient un petit domaine en Touraine, niais, en 2010, j’ai préféré créer le mien de toutes pièces à Choussy, le domaine de Pierre, en hommage à mon père. Aujourd’hui, j’ai 35 hectares que je vinifie et je commercialise mes touraines et touraine-oisly pour moitié en France et moitié à l’international. Je suis également président de l’appellation Touraine. A mi-mandat, quelles sont les grandes lignes de votre action? Je me suis inscrit dans les pas de l’équipe précédente. Dans le cadre de la loi F.Galim, il a été demandé à toutes les grandes filières françaises de définir un plan d’action. Jean-Martin Dutour, mon prédécesseur, s’est emparé de cette demande pour en faire un vrai projet régional en mettant en musique tous les acteurs, InterLoire bien sûr, mais aussi les chambres d’agriculture, les appellations, et un plan de filière a été signé en 2019. Plutôt que de réinventer la poudre, nous avons décidé, avec mon équipe, de faire de ce document notre guide d’action pour les trois ans de mon mandat.

Fonte: Figaro.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.