Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 29 giugno 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Calabria, dal cuore antico di Cirò sgorgano i vini di casa Librandi.
Sotto un sole rovente, Paolo Librandi cammina in mezzo ai vigneti di Rosaneti, la principale delle sei tenute del gruppo. E racconta la storia di un’impresa partita dal sogno di due fratelli e divenuta nei decenni sinonimo d’eccellenza nel settore enologico calabrese, italiano e internazionale. Un marchio che ha fatto di cinque parole chiave («Identità, territorio, famiglia, azienda, sostenibilità») la roccia su cui costruire un modello d’impresa che, a queste latitudini, rappresenta insieme una rarità e un modello a cui tendere: «Siamo un’azienda a conduzione familiare e siamo tutti impegnati con passione in ogni attività, dalla gestione dei vigneti alla produzione del vino e alla commercializzazione. Anche i nostri dipendenti li consideriamo parte della famiglia allargata…». Correva il 1953 quando a Cirò Marina, in una cantina di di via Tirone, iniziò l’imbottigliamento di vini ottenuti da uve di Gaglioppo e Greco bianco.
Fonte: Avvenire L’Economia civile.
Vino e birra trattati come il fumo.
Il governo di Dublino ha notificato la proposta a Bruxelles. Un precedente per tutta l’Ue Vino e birra trattati come il fumo L’Irlanda vara la prima etichetta allarmistica per bottiglie. Tanto tuonò che piovve. L’incubo dei vignaioli italiani di vedersi stampigliare sulle bottiglie di vino un’etichetta allarmistica, come quelle applicate sui pacchetti di sigarette per disincentivarne acquisto e consumo, prende corpo. L’Irlanda è il primo paese dell’Unione europea ad aver messo a punto e ad aver notificato (il 21 giugno 2022) alla commissione Ue un proprio progetto di regolamento sulla salute pubblica, che include anche la stampigliatura di avvertenze sanitarie obbligatorie (health warnings) sulle etichette delle bevande alcoliche.
Fonte: Italia Oggi.
Marchesi Antinori sugli scudi della finanza.
Marchesi Antinori ha vinto la quinta edizione del Premio Attrattività Finanziaria della partnership Eccellenze d’Impresa (Arca Fondi sgr, Harvard Business Review Italia e Gea – Consulenti di direzione) per la categoria delle aziende non quotate. Il premio è stato istituito nel 2018 da Eccellenze d’Impresa, il laboratorio di pensiero manageriale che ha l’obiettivo di trasferire la più avanzata cultura d’impresa internazionale all’imprenditoria italiana. Marchesi Antinori è stata premiata in quanto a «performance finanziarie eccezionali, con marginalità molto elevata e crescita costante nel lungo periodo; una elevata e costante crescita organica, con valorizzazione e continuo sviluppo dei marchi storici premium della società; una rilevante crescita inorganica basata sulla ricerca continua di opportunità di acquisizione; un’eccellente grado di internazionalizzazione, pari al 64% delle vendite totali».
Fonte: Italia Oggi.
Oltre 23 mln per Mgm – Mondo del Vino.
Mondo del Vino Oltre 23 milioni di euro dal ministero dello Sviluppo economico (Mi Se) perla crescita di Mgm – Mondo del Vino. Il MiSe ha approvato il contratto di sviluppo presentato dall’azienda di Priocca (Cn) per ampliare e ammodernare gli stabilimenti produttivi di Priocca (Cn) e di Acqui Terme (Al) attraverso un investimento industriale di 23,4 milioni di euro. Il piano di sviluppo viene agevolato con un contributo a fondo perduto di 8,8 milioni di euro messo a disposizione dal Mise che permetterà, oltre a salvaguardare l’occupazione esistente, di creare almeno 21 nuovi posti di lavoro entro il 2025. L’approvazione del contratto è arrivata dopo la sottoscrizione di un accordo tra ministero, Invitalia e azienda.
Fonte: Italia Oggi.
«Rete Valpantena»….
è il nuovo network di valorizzazione e promozione delle produzioni agroalimentari e dell’offerta enogastronomica. Il progetto vede la collaborazione tra Agricola Pernigo, Angelini Wines e Estates, Costa y Arente, La Collina dei Ciliegi e Ca’ del Moro Wine Retreat, Ripa della Volta e il Ristorante La Cru con Villa Balis Crema. A ?? guidare la Rete è Ettore Nicoletto, ceo di Angelini Wines e EstaL tes. «Nel 2019 il turismo in questa vallata incideva solo per lo 0,3% sul totale registrato nell’intera provincia di Verona. Un dato irrisorio». Le aziende di Rete Valpantena sono tutte situate tra i 200 e i 600 metri di altitudine a Nord Est di Verona e la rete esprime un fatturato di oltre 16 milioni di euro (dato 2021).
Fonte: Italia Oggi.
Cesare Cecchi è stato confermato….
presidente del Consorzio Vino Toscana. Il nuovo cda è composto da altri dieci componenti: Lamberto Frescobaldi, Rosanna Matteoli, Davide Ancillotti, Renzo Cotarella, Mario Piccini, Davide Profeti, Sandro Sartor, Donata Vieri, Enrico Viglierchio e Alessandro Zanette. Direttore è Stefano Campatelli. I soci del Consorzio Vino Toscana attualmente rappresentano i159% circa della produzione e i122% circa dei produttori.
Fonte: Italia Oggi.
Nuovo organigramma per Federdoc….
la confederazione Consorzi volontari perla tutela delle denominazioni dei vini italiani: Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi (nella foto) è stato eletto presidente; Riccardo Ricci Curbastro lascia la presidenza dopo 24 anni e resta consigliere. I vice sono Filippo Mobrici e Francesco Liantonio. Gli altri consiglieri sono Andrea Ferrero, Massimo Marasso, Fabio Zenato, Elvira Bortolomiol, Christian Marchesini, Paolo Fiorini, Franco Cristoforetti, Paolo Corso, Giangiacomo Bonaldi, Ruenza Santandrea, Claudio Biondi, Giovanni Busi, Francesco Colpizzi, Andrea Rossi, Elisa Fanti, Vittorio Carone, Alberto Mazzoni, Valentino Di Campli, Leone Massimo Zandotti, Libero Rillo e Antonio Rallo. Marco Morolli è nel collegio dei revisori dei conti, mentre Luca Petrelli, Vasco Boatto e Arturo Stocchetti sono il collegio dei probiviri.
Fonte: Italia Oggi.
Giovanni Busi….
è stato confermato alla guida del Consorzio Vino Chianti per altri tre anni. Busi è titolare dell’azienda vitivinicola Travignoli, che dirige dal 1989, e dal 2010 è presidente del consorzio Vino Chianti che conta 3.500 aziende socie su 15mila ettari di vigneto. Due i vice, Ritano Baragli e Alessandro Zanette. Direttore è Marco Alessandro Bani.
Fonte: Italia Oggi.
Feudi di San Gregorio….
azienda vitivinicola del Sud Italia, ha ottenuto la certificazione B Corp che misura le imprese sulla base delle performance sociali e ambientali, di trasparenza e responsabilità. Su oltre 200.000 aziende ad oggi misurate, solo il 3% ha soddisfatto i requisiti di eccellenza stabiliti da B-Lab, l’ente internazionale che conferisce la certificazione. In Italia, le aziende B Corp sono circa 150.
Fonte: Italia Oggi.
Notte bianca, concerti e sagre: ecco il piano degli eventi estivi.
II Comune ha presentato il calendario delle manifestazioni che si svolgeranno fino a settembre Si comincia venerdì primo luglio con un omaggio a Morricone e ad agosto c’è anche lo “street food”. Prende il via il prossimo primo luglio il cartellone degli eventi dell’Estate pennese. Ventotto gli appuntamenti in calendario, tra mostre, visite in centro storico, concerti ed eventi enogastronomici. Dopo due anni di stop causa Covid, il centro del capoluogo vestivo tornerà a divertirsi con la Notte bianca. L’evento si terrà il 13 agosto, a partire dalle 21, lungo tutto il centro storico pennese. Come accade da diversi anni, ormai, quasi tutte le attività del cartellone estivo saranno legate ad iniziative della Pro loco Città di Penne, oppure alle associazioni cittadine.
Fonte: Centro Pescara.
Magma: Campania e Sicilia Experience.
In Svizzera la nuova sfida della società di promozione locale Enjoy Italian Way Magma: Campania e Sicilia Experience Il prossimo 11 luglio, l’Hotel Splendide Royal di Lugano mette in mostra le eccellenze del territorio Un progetto “Made in Sannio” ed in particolare in valle telesina che farà tappa in Svizzera il prossimo 11 luglio all’hotel Splendide Royal di Lugano per una iniziativa promossa da Enjoy Italian Way (EIW), Vinibuoni d’Italia e la camera di commercio italiana per la Svizzera. Il progetto è particolarmente ambizioso e prende il nome di “Magma” ovvero una esperienza che le eccellenze dell’enogastronomia di Campania e Sicilia. Si tratta della prima tappa di un tour, dedicato a buyers internazionali e wine lovers, che toccherà altre 3 città elvetiche: Zurigo, Basilea e Ginevra.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
L’Irpinia del vino nel blend «Procida».
Cinque etichette della provincia tra le ventisei protagoniste del bianco Campania realizzato per la Capitale della Cultura L’Irpinia del vino nel blend «Procida». Tra le 26 cantine campane che hanno dato vita con un blend all’oramai oramai già iconico vino Mosaico per Procida che celebra l’isola tanto cara ad Elsa Morante e Capitale della Cultura 2022. anche cinque cantine irpine. tra cui Agricola Bellaria di Roccabascerana, eletta lab finale del progetto in funzione della su a tecnologia, ma anche per essere I’espressione di un territorio, l’Irpinia, celebrata a tutte le latitudini e che vede in questo vino di grande valore simbolico, la partecipazione di altre quattro aziende vitivinicole della Verde.
Fonte: Mattino Avellino.
Il lambrusco di Castelvetro fa il pieno di medaglie.
al “Concorso enologico internazionale delle Città del Vino”, che si è svolto a Priocca, in Piemonte, e che ormai arrivato alla ventesima edizione. Ecco, il resoconto della manifestazione. Sono addirittura sedici le medaglie conquistate dai vitivinicoltori castelvetresi nelle varie sezioni del concorso: spiccano le tre medaglie d’oro in classifica generale vinte da altrettanti Lambruschi Grasparossa di Castelvetro Doc, due dall’azienda Corte Manzini con il “Corte Manzini Amabile” ed il “Bolla Rossa” e una dalla Cantina Settecani con il ‘Tradizione”. Ma non è finita qui, anzi. Premi anche nel “Forum degli Spumanti”, con ben 5 medaglie d’oro, andate ai lambruschi Grasparossa di Corte Manzini (“Bollicine Corte Manzini”), de La Piana (“Noi Due”) e di OperaZeroDue (“Opera Rosa”).
Fonte: Gazzetta di Modena.
Difesa del Prosecco Le repliche dal Friuli.
A luglio ultimo incontro per le controdeduzioni alla Croazia In Europa c’è fiducia sulla bontà della posizione italiana La Commissione Lie attende le repliche alle controdeduzioni fornite da Zagabria. Lo scontro Italia-Croazia per la tutela del nome Prosecco, conteso dal vino dalmata Prosék, pare essere davvero arrivato al rush finale con gli europarlamentari italiani che esprimono moderata fiducia per una soluzione positiva a favore del nostro Paese. La Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen, infatti, dovrebbe pronunciare l’ultima parola in tempi brevi sulla questione nata ufficialmente un anno fa, con la richiesta di Zagabria di inserire Ira le menzioni tradizionali europee il nome Prosék. La Croazia ha recentemente inviato a Bruxelles le sue controdeduzioni al dossier principale e, adesso, toccherà all’Italia rispondere con le ultime repliche prima, appunto, della decisione finale.
Fonte: Messaggero Veneto.
Strada dei vini, si fa sul serio. La presentazione dello studio.
All’evento di illustrazione del progetto interverranno viticoltori e agricoltori Previste visite a cantine e vigneti, camminando sui sentieri delle 5 Terre Ideali, speranze e il pensiero di un futuro di tutte le persone che in quei terreni terrazzati hanno lavorato e che continuano ancora oggi. È questo e molto altro il progetto “Strada dei vini delle Cinque Terre” che sarà presentata stamani a Corniglia nel corso della quale sarà sancita anche la nascita dell’Associazione “Strada dei vini delle Cinque Terre”. All’appuntamento saranno presenti le associazioni dei viticoltori delle Cinque Terre: Consorzio dello Sciacchetrà, Coop agricola Cinque Terre, Associazioni agricoltori di Monterosso e Vernazza, Ass. Viticoltori di Riomaggiore e i rappresentanti delle amministrazioni locali, dell’Autorità di sistema portuale Mar Ligure Orientale, Regione Liguria, Parco delle Cinque Terre e Camera di commercio Riviere di Liguria.
Fonte: Nazione La Spezia.
Il “wine specialist’ di Stradella cura un rosso unico al mondo.
Luca Carnevali lavora al progetto Venissa: vigne sulla laguna veneziana «Solo qui si può fare una produzione enologica a pochi metri dal mare» Da Stradella a Venezia per occuparsi di un vino più unico che raro, il Venissa. Lo stradellino Luca Carnevali da un paio d’anni lavora a Mazorbo, adiacente a Burano, im isolotto a tre chilometri da Venezia dove si sviluppa il progetto Venissa. Luca ha sempre avuto una grande passione per il vino e dopo anni in Croce Rossa, si è diplomato sommelier Ais ed ha frequentato e frequenta tuttora corsi di specializzazione. «Appena prima della pandemia — spiega Luca, 36 anni — ho spedito il curriculum a Venissa e altri produttori di vino. Mi hanno contattato in parecchi, nessuno però dell’Oltrepo.
Fonte: Provincia – Pavese.
“Calici di storia”con Maggi Tra archeologia e vino alla tenuta Frecciarossa.
Domenica Universitiamo organizza a Casteggio un pomeriggio di vino, storia e cultura territoriale con l’evento Calici di storia— I Romani in Oltrepo, visita guidata al Museo archeologico di Casteggio e alla Tenuta Frecciarossa, con aperitivo e degustazione. Si parte alle 16 con la visita guidata al Museo (via Circonvallazione Luigi Cantù, 62) a cura della direttrice Valentina Dezza, archeologia laureata all’Università di Pavia. Si prosegue alle 18 con la visita guidata alla Tenuta Frecciarossa (via Fratelli Vigorelli, 141), a cura di Valeria Radici Odero, con aperitivo e degustazione di 4 vini. Il professor Stefano Maggi, docente di archeologia all’Università di Pavia, parlerà dei Romani in Oltrepo e presenterà la sua ultima opera divulgativa: Piccola guida archeologica della Valle Staffora.
Fonte: Provincia – Pavese.
Rosignano imita Pollenzo e crea il laboratorio del gusto.
Dal Pnrr un milione e 600 mila euro al Comune monferrino per il Bando Borghi Rosignano imita Pollenzo e crea il laboratorio del gusto. Un «laboratorio del gusto» sulla scorta dell’Università di Pollenzo. È questo l’obiettivo principale del sindaco di Rosignano, Cesare Chiesa, dopo che il Comune ha riscosso un milione e 600 mila euro per il quarto posto al Bando Borghi, indetto dal Ministero della Cultura. Il progetto approvato s’intitola «Rosignano accoglie – Saperi e sapori in Monferrato» e dice tutto sulle strategie che il primo cittadino intende attuare. «Con le risorse a disposizione – dice Chiesa – potremo affrontare una decina di interventi per incrementare la residenzialità demografica, oltre all’occupazione tramite la cultura del cibo e del vino.
Fonte: Stampa Alessandria.
Enoturismo, la Sicilia è prima grazie al web.
Innovazione digitale e giudizi on line: il Rapporto 2022 sul turismo enogastronomico incorona l’Isola Enoturismo, la Sicilia è prima grazie al web Il viaggio è esperienza sensoriale. Sostenibilità e qualità della ristorazione: riconoscimenti nazionali per aziende e wine resort a Sicilia è la prima regione come capacità attrattiva dell’enoturismo e in generale dei visitatori che cercano le eccellenze alimentari dei territori. E’ il dato che emerge dal “Report 2022 del turismo enogastronomico” realizzato da Roberta Garibaldi, tra i massimi esperti della materia e amministratore delegato di Enit (l’Agenzia nazionale del Turismo). Secondo lo studio, che ha passato al setaccio il mondo del web, questo è il segmento di vacanze meno colpito dalla pandemia.
Fonte: iornale di Sicilia.
L’Isola in testa pure per i vigneti biologici.
Nella regione la più ampia superficie in Italia dedicata alle coltivazioni «green»: oltre 30 mila ettari, ossia il 26% L’Isola in testa pure per i vigneti biologici Tredici Strade del Vino La cantina si è evoluta ed è oggi una base per percorsi del gusto e naturalistici o di musica E’ una miniera di dati il’ Report sul Turismo Enogastronomico” 2022, curato dalla professoressa Roberta Garibaldi: emerge come il comparto, nel 2021, sia tornato a crescere. Sono 81.741 le imprese agricole che coltivano uva a fine dicembre 2021; di queste, la maggior parte si concentra in Veneto, Sicilia e Puglia — le quali accolgono rispettivamente il 16,4%, il 15,9% e il 13,5% del totale nazionale. Se la Toscana vanta il maggior numero di cantine, è la Sicilia ad avere un record nazionale significativo: la più ampia superficie dedicata al biologico, oltre 30 mila ettari, ossia il 26%.
Fonte: iornale di Sicilia.
Tesoro enogastronomico isolano sotto il segno della grande qualità – Enogastronomia così la Sicilia produce qualità.
A Ragusa l’incontro promosso dall’assessorato regionale all’Agricoltura dal nostro quotidiano e dalla Dse pubblicità sulle eccellenze della filiera agroalimentare. «Occorre mettere in campo una serie di azioni legate a una strategia di crescita dai migliori risultati: è questo l’obiettivo del primo convegno “Stati generali dei Consorzi Dop – Igp – Doc – QS Sicilia”, un tavolo di confronto e dibattito che nasce per cogliere proposte da mettere a sistema». Così il dirigente generale dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, Dario Cartabellotta, ha aperto i lavori del convegno promosso dallo stesso assessorato in collaborazione con il quotidiano “La Sicilia” e “Dse Pubblicità”, svoltosi ieri nella sala conferenze del resort “Poggio del sole” di Ragusa e dedicato alle eccellenze enogastronomiche siciliane. «L’agroalimentare siciliano, i prodotti a marchio europeo, le eccellenze e le tipicità, assieme all’enogastronomia – ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – sono ormai elementi identificativi della nostra Isola.
Fonte: Sicilia.
Leonardo e la viticoltura. I suoi studi in una mostra.
E’ stato inaugurato ieri il nuovo spazio espositivo della LDV Spa a Vinci Si trova in via Montalbano ed è aperto tutti i giorni con ingresso gratuito. «La realizzazione di questo spazio espositivo va a colmare una lacuna. La città di Vinci ha sempre curato diversi aspetti della poliedrica personalità di Leonardo, ma non il rapporto fra Leonardo e il vino e questa nuova area culturale ed espositiva ci permette di completare la nostra offerta». Così il sindaco Giuseppe Torchia ha salutato ieri l’inaugurazione di «Leonardo Wine Genius», spazio espositivo che ospita la mostra interattiva “Leonardo: Il dono della vigna”, un viaggio nel tempo alla scoperta dell’amore del maestro da Vinci per la botanica e l’enologia. Lo spazio «Leonardo Wine Genius» si trova in via Montalbano 2, nell’antica galleria ottotencesca sotto la Biblioteca Leonardiana, è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18 e visitabile gratuitamente.
Fonte: Nazione Empoli.
Leonardo e il vino: spazio mostre e degustazioni nel nome del Genio.
Vinci, inaugurata un’area espositiva delle Cantine Leonardo e gruppo Caviro «Raccontiamo un altro talento meno noto del nostro illustre concittadino» d i David Meccoll Vinci Nel cuore della città un nuovo spazio espositivo e un’area degustazione dedicati a Leonardo, che fu scienziato, inventore, ingegnere e pittore, ma anche viticoltore, enologo, antesignano agronomo e degustatore (tanto da definire il vino «divino livore dell’uva»). E con la mostra interattiva “Leonardo: il dono della vigna” si presentano le mille sfaccettature del Genio. Leonardo da Vinci Spa, società partecipata da Cantine Leonardo da Vinci e Caviro Sca, ha inaugurato ieri, con il patrocinio del Comune e la collaborazione di Giunti editore (casa editrice da anni impegnata in un progetto di riproduzione dei codici leonardiani), lo spazio espositivo “Leonardo Wine Genius”, che ospita la mostra permanente “Leonardo: il dono della vigna”: un viaggio nel tempo alla scoperta dell’amore del maestro per la botanica e l’enologia, del suo profondo legame con la terra, dagli studi agronomici alle più sofisticate intuizioni scientifiche e ingegneristiche.
Fonte: Tirreno Prato-Empoli.
Veronafiere porta in Cina l’eccellenza di vino e cibo.
Nel sud della Cina è in corso «Food e Wine Journey – Introducing italian culinary excellencies», il primo roadshow dedicato all’eccellenza agroalimentare italiana organizzato da Ice Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, da Camera di commercio italiana in Cina e dalle sedi di Veronafiere (Shenzhen e Shanghai) nel paese asiatico che, con la rassegna di proprietà Wine to Asia, ne curano la segreteria operativa in un bacino che interessa circa 200 milioni di persone . L’evento, che proseguirà fino a martedì 2 luglio, ha preso il via a Guangzhou, mentre ieri a Dongguan ha richiamato 150 operatori tra cui i leader delle associazioni catering, wine and spirits e ristoratori. La manifestazione, che coinvolge le regioni del Guangdong, Fujian e Hunan, farà tappa a Changhsha domani, a Xiamen il 2 luglio e a Shenzhen sempre in luglio. Agli appuntamenti partecipano oltre 50 cantine, 20 importatori di vino e 10 eccellenze alimentari del Belpaese, presentate da chef italiani e cinesi a distributori, buyer, operatori horeca e media.
Fonte: Arena.
Giangiacomo Bonaldi eletto all’unanimità presidente di Federdoc.
Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, presidente trevigiano di Confagricoltura, sarà il nuovo presidente Federdoc dopo l’unanimità raggiunta dal nuovo consiglio di amministrazione. Raccoglierà l’eredità di Riccardo Ricci Curbastro che, dopo 24 anni di presidenza, ha deciso di non proseguire il suo percorso al vertice della Federazione dei Consorzi del vino italiano. A dare un seguito all’opera di Ricci Curbastro sarà dunque Giangiacomo Bonaldi, nuovo membro del cda Federdoc, oltre che vicepresidente del Consorzio del Prosecco Doc, presidente di ANB Coop e da poco riconfermato presidente di Confagricoltura Treviso. Alla vicepresidenza confermato Francesco Liantonio, e nominato Filippo Mobrici. «È motivo di grande orgoglio per me ricevere una nomina così importante — dichiara Bonaldi — ma è soprattutto un’importante responsabilità e un impegno che intendo onorare al meglio, come Curbastro prima di me.
Fonte: Tribuna Treviso.
40 La migliore cantine trentino alto adige del 2022 – Non acquistare una cantine trentino alto adige finché non leggi QUESTO!
Cerchi consigli di esperti su come acquistare la migliore cantine trentino alto adige? Gli esperti hanno stilato un elenco dei primi cantine trentino alto adige venduti nel 2022 in Italia.
Non vuoi davvero che tu sia infelice dopo aver speso i tuoi sudati soldi per questa cantine trentino alto adige. Di conseguenza, avevo passato molto tempo a esaminarlo, valutarlo e criticarlo. Alla fine, per la tua comodità, abbiamo compilato questa lista!
Fonte: BonVivre.
SFIORA I 10 MILIARDI IL VALORE DEL VINO IMBOTTIGLIATO CERTIFICATO.
Sfiora i 10 miliardi di euro il valore complessivo dell’imbottigliato certificato nel 2021 da Valoritalia che, a Roma, ha presentato, sulla base dei dati emersi dai processi di certificazione di 218 denominazioni di origine italiane, il proprio Annual Report. Da questa articolata fotografia del Vigneto Italia emerge che nonostante l’emergenza sanitaria le vendite di vino a denominazione crescono in doppia cifra (+12%) e non soltanto grazie alle impennate delle vendite online. “Un bilancio per molti versi sorprendente – ha sottolineato Francesco Liantonio, presidente Valoritalia – se si tiene conto di quanto è accaduto nell’ultimo triennio. Le nostre Denominazioni di Origine hanno ottenuto una performance straordinaria, registrando una crescita record, frutto della capacità mostrata dalle nostre imprese di cogliere ogni opportunità, coprire ogni spazio, gestire al meglio il proprio potenziale, ottimizzare risorse e relazioni”.
Fonte: Virtù Quotidiane.
Il vino dell’Etna dal vulcano alle profondità del mare.
Per la prima volta nella storia dell’enologia etnea, i vini dell’Etna scendono ad una profondità di circa 50 metri sotto il livello del mare, nell’area marina protetta, Isola dei Ciclopi, per sperimentare l’affinamento sottomarino, insieme ad un gin, il primo dell’Etna. La sperimentazione esaminerà l’evoluzione dei vini in affinamento durante, e non dopo, la loro permanenza sott’acqua, attraverso l’analisi di campioni prelevati da sommozzatori specializzati che scenderanno nelle profondità del mare, mese dopo mese. La ricerca sperimentale prende il via dalla start-up innovativa Orygini, fondata da tre giovani amici, Giuseppe Leone, Riccardo Peligra e Luca Catania, che hanno finanziato il progetto, ottenendo la fiducia e il supporto di due delle aziende vinicole etnee più rappresentative: la cantina Benanti fondata dal cavaliere Giuseppe
Fonte: ANSA.
Osservatorio Uiv: si beve meno vino, ma aumentano i consumatori.
Il consumo del vino in discesa, ma il numero di consumatori è in crescita. E’ quanto emerge dall’analisi dell’Osservatorio dell’Unione italiana vini (Uiv) elaborando i dati Istat sui consumi di alcolici nella penisola nell’anno 2021. In totale, spiega l’indagine, gli italiani consumatori sfiorano i 30 milioni, il 55% della popolazione adulta italiana, di cui il 66% uomini e il 44% donne. Negli ultimi 10 anni, inoltre, la platea dei consumatori è leggermente cresciuta (+2,3%, +9% per le donne), mentre i maggiori cambiamenti si registrano nelle abitudini dei cluster demografici che li compongono. Rispetto al 2011, infatti, perdono poco in numerosità i giovani compresi tra i 18 e i 34 anni (-2,9%), mentre la contrazione più rilevante riguarda la fascia 35-44 anni (-23%). Ad aumentare sono invece sono le fasce di età più mature: +11,4% dai 55 ai 64 anni e +19,3% dai 65 anni in su. In diminuzione il dato sui consumatori quotidiani che nel decennio passano da 14,9 milioni a 12,4 milioni (-16,8%).
Fonte: Mixer Planet.
Il vino: una delle eccellenze del Made in Italy.
Che i prodotti vinicoli italiani suscitino un interesse a livello internazionale è un dato di fatto: a dimostrarlo sono i numeri ottenuti dall’ultima indagine sul settore vinicolo nazionale di Area studi Mediobanca, che sottolineano al momento un’ottimale capacità di reazione all’emergenza sanitaria degli ultimi due anni, tanto che si stima export e spumanti spingeranno quest’anno la crescita dei fatturati dei maggiori produttori di vino italiani a quasi il 5%. Una parte dell’agroalimentare italiano, quella del vino, capace di esprimere, al di là dati, tutta l’essenza del Made in Italy grazie alle grandi varietà presenti sul territorio, alla diffusione delle cantine e all’inventiva degli operatori nell’ottenere prodotti diversificati, che il moltiplicarsi di fiere ed eventi ha permesso ancor più di portare a conoscenza del mondo. Anche i fatti sottolineano l’emergere con preponderanza delle specificità regionali: grandi esportatori sono infatti i produttori piemontesi con il 72,2% di fatturato, e i toscani con il 63,8%.
Fonte: Food Makers.
Il vino trascina il record delle esportazioni alimentari made in Italy: Germania primo mercato.
Coldiretti: +19% nel primo quadrimestre 2022, anche se a preoccupare sono gli effetti del conflitto in Ucraina. Con la speranza che gli scenari degli ultimi mesi non vadano a gravare in modo troppo pesante, il settore agroalimentare italiano continua la sua marcia a ritmo di primati e il vino è il “trascinatore” di questa performance di inizio anno. L’aumento del fatturato industriale è spinto infatti dal record storico fatto segnare per le esportazioni alimentari made in Italy che registrano un aumento del +19% nel primo quadrimestre 2022, anche se a preoccupare sono gli effetti del conflitto in Ucraina, con i rincari energetici che stanno colpendo i consumi a livello globale. Un trend emerso dall’analisi Coldiretti (su dati Istat) sul Prodotto Interno Loro (Pil) dell’industria alimentare che evidenzia un incremento del 22,9% ad aprile.
Fonte: WineNews.
Le sfide del vino di domani tra cambiamento climatico, consumi e tecnologia.
La “ricetta” di “Act For Change”, il simposio di Vinexposium in “Bordeaux Wine Week”. Nel futuro dell’industria del vino collaborazione, innovazione e tecnologia avranno un ruolo centrale, ma saranno promosse anche le pratiche etiche, la trasparenza, la conoscenza condivisa e la collaborazione tra grandi aziende e vignaioli, per dare una risposta alle sfide di domani, dal cambiamento dei modelli di consumo alle conseguenze dei cambiamenti climatici, che impattano sulla produzione e sulla distribuzione sia del vino che degli altri alcolici: ecco gli atout di “Act For Change”, simposio organizzato da Vinexposium di scena alla Cité du Vin di Bordeaux per “Bordeaux Wine Week”, che ha messo al centro nove grandi temi affrontati da 35 protagonisti del settore da 17 Paesi diversi.
Fonte: WineNews.
Il vino italiano cresce, oltre pandemia e guerra. I numeri di Valoritalia, ente certificatore n. 1.
Prezzo e notorietà del brand primi criteri di scelta dei consumatori, ma cresce il valore delle certificazioni bio e di sostenibilità. Un vino italiano sorprendentemente in salute, visto il contesto economico e geopolitico generale, con il valore delle “certificazioni”, che siano legate alle denominazione, al biologico o alla sostenibilità, che sono sempre più importanti. È la fotografia che emerge dall’“Annual Report” 2022 di Valoritalia, il più importante ente di certificazione del vino italiano, oggi, a Roma. Da cui emerge che “nonostante gli anni difficili, con previsioni talvolta catastrofiche, le vendite crescono in doppia cifra in volume (+12%) e non soltanto grazie alle impennate delle vendite online. Un bilancio per molti versi sorprendente – ha sottolineato Francesco Liantonio, presidente Valoritalia – se si tiene conto di quanto è accaduto nell’ultimo triennio. Le nostre denominazioni di origine hanno ottenuto una performance straordinaria, registrando una crescita record, frutto della capacità mostrata dalle nostre imprese di cogliere ogni opportunità, coprire ogni spazio, gestire al meglio il proprio potenziale, ottimizzare risorse e relazioni”. Risultati che infondono ottimismo, non solo tra i player del settore. A fare da locomotiva rimane il NordEst, con il Pinot Grigio delle Venezie e il cosiddetto “Sistema Prosecco” (che comprende la Doc Prosecco e le Docg del Conegliano-Valdobbiadene e dell’Asolo), con una crescita complessiva che, nel biennio 2020-2021, ha toccato il 22,7%, per un totale di poco inferiore al miliardo di bottiglie. Ma, di tutto rilievo, anche le impennate di altre prestigiose denominazioni, come Brunello di Montalcino (+40%), Barolo (+27%), Gavi (+23%), Franciacorta (+12%), Chianti Classico (+11%), Nobile di Montepulciano (+10%).
Fonte: WineNews.
L’eccellenza del vino italiano a Montréal.
La grande degustazione del Gambero Rosso-Tre bicchieri: intervista all’amministratore delegato Luigi Salerno. Parlano i produttori: i vini della Liguria, dell’Emilia Romagna e del Lazio. Il 21 giugno scorso si è tenuta, presso il Centre de Science de Montréal, dopo tre anni di assenza, una giornata dedicata ai migliori vini italiani premiati con i “Tre Bicchieri”, l’ambito riconoscimento che assegna ogni anno la guida “Vini d’Italia” del Gambero Rosso. Una vera e propria “passeggiata-degustazione” tra i vini italiani di tutte le regioni, una bella occasione per gli addetti ai lavori, i ristoratori e gli appassionati del vino per conoscere più da vicino il meglio della produzione italiana degli ultimi tempi, le varie cantine che li producono e per far scoprire quei vitigni autoctoni di cui l’Italia è ricca ma che sono forse meno noti al grande pubblico. In questo senso sono state di grande rilievo due masterclass che hanno arricchito il programma e fatto conoscere nel dettaglio tutte le caratteristiche dei “Tre bicchieri” in questione.
Fonte: Corriere Italiano.
Mateus, quel brindisi nostalgico che è un inno agli anni ’80.
Un caso unico quello del vino portoghese che da 8 decadi non accenna a discese della sua fama, con 23 milioni di bottiglie vendute ogni anno. La sua fortuna? La freschezza, l’immagine di convivialità e la bottiglia iconica.
Fonte: La Repubblica
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.