News Vitivinicole e tenute agricole di giovedì 30 giugno 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 30 giugno 2022!

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Il top? Un calice di rosè al tramonto sull’Adriatico.
E’ uno dei quattro figli di Livio Felluga, il patriarca della viticoltura friulana che “Luisin” Veronelli definiva come “il contadino”: il massimo dei complimenti che potesse elargire il maestro dell’enogastronomia italica. Al mitico Livio, istriano di nascita come le quattro generazioni precedenti della sua famiglia, gli appassionati devono la nascita di capolavori come il Rosazzo Terre Alte, icona del vino bianco italiano: nel 2021 è stato valutato dal Gambero Rosso il migliore nell’annata 2018. «Sino a quando papà non si è spostato negli Anni 30 nell’entroterra friulano, era via mare che si trasportava il vino. C’era un continuo passaggio dalla terra all’acqua che sento molto forte, anche se non ho vissuto quell’epoca: per me. la vela deve essere un rapporto piacevole ma rispettoso con la natura», spiega Andrea Felluga, attuale presidente e amministratore delegato della cantina, riconoscibile ovunque per le etichette che riproducono la carta geografica del Friuli di cui occupa circa 180 ettari con i suoi vigneti.

Fonte: Gazzetta dello Sport G.

I vini per D’Alema non sono un affare – Poltronissima – I vini di D’Alema non sono un grande affare.
Non è un grande affare il vino di Massimo D’Alema e C. Lo testimonia il terzo bilancio, depositato qualche giorno fa, della Silk Road Wines («Vini della strada della seta» dall’inglese). Costituita nel 2019, vede l’ex segretario dei Ds quale amministratore assieme al noto enologo Riccardo Cotarella: i due figli del politico (Francesco e Giulia) hanno cadauno il 17,5%, il 50% è delle tre figlie di Cotarella (Dominga, Enrica e Marta) mentre il 15% restante è del fondo lussemburghese Amana Investment Glass Fund di Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi Group. La società, che commercializza vini all’ingrosso fuori dall’Ue (anche in Cina), ha chiuso il 2021 ricavi diminuiti anno su anno da 81mila 384 a 72mila 984 euro anche se l’utile è progredito da 32mila a 66mila euro, interamente riportato a nuovo. Un calo di vendite dovuto, spiega la nota integrativa, all’onda lunga della pandemia.

Fonte: Tempo.

L’esonero contributivo per i coltivatori diretti con meno di 40 anni.
L’agevolazione è rivolta ai giovani imprenditori che hanno avviato l’attività agricola nel corso del 2022 di Davide Torcello e Ludovica Di Giovanni • Con la proroga delle agevolazioni in favore dell’imprenditoria giovanile agricola, si registra un (ulteriore) passo in avanti nell’ottica della promozione degli investimenti nel settore agroalimentare e vitivinicolo. La Legge di Bilancio 2022 (L. n. 234/2021) ha infatti nuovamente esteso, come già accaduto per il 2021, le misure agevolative previste nella Legge di Bilancio 2020, aventi ad oggetto l’esonero contributivo disposto in favore dei giovani agricoltori. In particolare, gli “under 40” appartenenti alle categorie dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali (i cosiddetti NAP) possono beneficiare, per un periodo massimo di ventiquattro mesi di attività, dell’esonero integrale in riferimento al versamento della quota di contributi relativa all’assicurazione obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti (cosiddetto lys); ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche

Fonte: Centro Abruzzo Economia.

Siccità, emergenza agricoltura – Siccità, perso dal 30 al 50% dei prodotti dell’agricoltura.
Dimezzata la produzione di uve Il super-caldo ancora implacabile, mai tanti malori: assalto ai Pronto soccorso. Sulla Strada parco di Pescara è giorno di mercato, uno dei più grandi d’Abruzzo, dove tutti i mercoledì i contadini espongono i loro prodotti provenienti anche dalle regioni vicine: Campania, Puglia, Molise. Un microcosmo interessante per capire quali sono I problemi reali che la siccità sta creando al mondo agricolo e zootecnico, al di là delle comunicazioni ufficiali che arrivano dalle associazioni di categoria e dalle istituzioni. Coldiretti e Confagricoltura hanno già chiesto lo stato di emergenza. Occhiuto a pag.57 Siccità nei campi Abruzzo all’asciutto Siccità, perso dal 30 al 50% dei prodotti dell’agricoltura› Carenza idrica, dalle associazioni richiesta dello stato di emergenza? Il clima torrido potrebbe dimezzare la raccolta di uva di alta qualità.

Fonte: Messaggero Abruzzo.

Intervista a Teresa Bruno – “I vini irpini alla conquista di nuovi mercati”.
I grandi bianchi irpini alla conquista di nuovi mercati con una campagna di comunicazione più convincente. Ma non solo. Si va verso la riconversione biologica. Unione territoriale ed internazionalizzazione del brand gli obiettivi della presidente del Consorzio di Tutela dei Vini irpini, Teresa Bruno. Con un appello per l’estate a tutti i ristoratori della Campania. Presidente Bruno, immaginando una degustazione estiva come abbinare i grandi bianchi irpini alla buona tavola di mare? «Comincerei con un Greco di Tufo Spumante metodo classico con bollicine perfetto da abbinare con i crudi o giovanissimo, vendemmia del 2021, ancora meglio con una tartarre. Per uno spaghetto con vongole meglio invece un Greco di Tufo riserva 2020 o 2019.

Fonte: Repubblica Napoli – I piaceri del Gusto.

Sangiovese, si allarga la mappa delle sottozone.
A giugno l’ufficialità per le tre nuove menzioni territoriali riminesi e per quella imolese. Bianchi: il Famoso sarà Doc a Mercato Saraceno A settembre il lancio del nuovo marchio collettivo “Rocche di Romagna” «Sin dal 1970 sistenti Serra, Brisighella, Oriolo, Marzeno, Modigliana, Castrocaro, Predappio, Meldola, Bertinoro, Cesena, Merca venivano to Saraceno, Longiano. «La denominazione Romagna Sangiovese Docè frutto eccellente del territorio romagnolo, con indicati con i Sangiovesi rivendicati con il nome di ognuna delle 16 sottozone della Doc a rappresentare le produzioni a maggior contenuto territoriale di tali ambiti produttivi, vini che e Rocche i cru esprimono caratteri e sfumature diverse perché differente è la geologia dei territori e l’attenzione dei produttori a farla e di Romagna; mergere in tutto il suo valore distintivo», afferma il Consorzio vini di Romagna in una nota.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

Vini a Castrocaro – I Sangiovesi di Castrocaro dalle vigne che “pescano” in un antico oceano sotterraneo.
I Sangiovesi di Castrocaro dalle vigne che “pescano 99 in un antico oceano sotterraneo Sei produttori della valle del Montone si presentano uniti per evidenziare le caratteristiche comuni dei loro vini: sapidità data dai terreni di antica origine marina e buona beva. L’unione fa la forza, e la sottozona pure. Sempre più vignaioli romagnoli se ne stanno rendendo conto e cominciano a fare squadra per territori, nell’ottica di unire le proprie forze in un racconto comune, salvaguardando ciascuno le proprie specificità. Hanno tracciato la strada in quel di Modigliana, nella “parallela” vallata in salita del Tramazzo, ora tocca ai vignaioli della vallata del Montone.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

Aperitivi “Dalla vigna alla cucina”.
“Dalla vigna alla cucina” è il titolo dei tre appuntamenti coni vignaioli della valle del Montone e di Castrocaro in particolare, nell’ambito della programmazione del mercatino serale “Di Lunedì”. Protagonisti sono le vignaiole e i vignaioli del territorio insieme con lo chef Andrea Giacchini del ristorante Essentia di Castrocaro. Prima o dopo il passaggio al mercatino di piazza Mazzini per una spesa autenticamente di territorio, l’aperitivo delle 20 è stato pensato ad hoc per conoscere una delle cucine più promettenti della Romagna che vede all’opera lo chef Andrea Giacchini, e alcune cantine di qualità del territorio. Il primo appuntamento il 4luglio è con le etichette di Marta Valpiani Winery, con la presenza della vignaiola Elisa Mazzavillani che racconterà i propri vini.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

I venerdì al mercato contadino: finale col folk selvatico di Fabrizio Caveja.
Ultimo appuntamento domani al mercato contadino di Campagna amica di Ravenna con la rassegna “A s avdèn ogni tant? (in piazzetta dei Carabinieri/via Bovini angolo via Canalazzo). Il cartellone di eventi estivi, promosso in collaborazione con la Camera di Commercio di Ravenna con l’obiettivo di creare attraverso l’aggregazione una ‘comunità del cibo giusto e consapevole che abbia al centro bimbi e famiglie’, prevede anche per questo venerdì, dalle 18.30 alle 20, un nuovo agrilaboratorio per bimbi dai 3 ai 12 anni curato dalle educatrici di Kid Lights all’interno del Kid’s ranch del mercato, l’arena di paglia che ospita gli agri-laboratori e gli spettacoli romagnoli musicali della rassegna.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

La scelta di Gardini – “Orlando Abrigo” la grande poesia del Barbaresco.
“Orlando Abrigo” la grande poesia del Barbaresco Gianni Abrigo: «Mi sento davvero fortunato a fare un mestiere in cui si deve osservare un prodotto che cambia e migliora». «Penso al tempo in modo positivo, senza nostalgia; ne amo i ricordi, tutti. Tempo e vino sono razionalità e magia; sono lo stare con gli occhi al cielo, ad osservare il tempo; sono pazienza e maturità nell’aspettare i cambiamenti del tempo. Mi sento fortunato a fare un mestiere in cui si debba osservare, mai uguale, a fare un prodotto che cambia e migliora». C’è qualcosa di profondamente poetico nelle parole e, soprattutto, nel pensiero di Gianni Abrigo. Nella sua cantina fare vino non è solo il risultato di un intimo rapporto tra l’uomo, la natura e uno dei suoi frutti più straordinari: l’uva.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

Un rosso rubino seducente e persistente.
Collina Ciliegi Recioto della Valpolicella. Stanno sulle colline di Valpantena, territorio paradigmatico per l’Amarone, qui Grezzana si sta ritagliando un ruolo di assoluto riferimento futuribile l’azienda di Massimo Gianolli, una vita tra finanza e vino, tra assicurazioni e campagna. Quasi cinquanta ettari vitati ricoprono la pendenza del territorio e vengono contornati da piante di ciliegi, messe in loco dal papà che rappresentano la storia identitaria dell’azienda che congiunge il passato col presente. Quello della Collina dei Ciliegi. Nella parte più in pendenza è stato realizzato un edificio adibito all’affinamento in botte e in bottiglia del vino. All’apparenza la costruzione richiama i forti ottocenteschi realizzati in pietra a vista che si ritrovano in queste zone di derivazione italiana ed austriaca.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

L’Amarone cerca nuovi Spazi.
Il celebre vino veneto vuole conquistare i giovani L’Amarone cerca nuovi spazi La sede del consorzio sarà intitolata alla memoria di Bepi Quintarelli i edizione estiva dell’evento del Consorzio Vini della Valpolicella di presentazione dell’annata 2017 dell’Amarone, in corso a Verona, ha svelato un inedito volto pop del re dei rossi veronesi che, nell’incontrare con successo la cucina di mare e quella dei paesi target dell’export, è stato servito a basse temperature di servizio pensando a un consumo destagionalizzato anche nella ristorazione. «Spesso parliamo di storia e innovazione di una denominazione importante che annovera 19 milioni di bottiglie, ma in questi tre giorni di Amarone Opera Prima abbiamo anche raccontato la capacità di innovazione dell’Amarone che si è evoluto in diverse espressioni stilistiche costruendo un ideale ponte tra la Valpolicella e il resto del mondo» ha detto il presidente del Consorzio tutela Vini Valpolicella Christian Marchesini, nell’annunciare che la sede del Consorzio sarà intestata a Bepi Quintarelli, uno dei principali artefici del successo del re dei vini veronesi, a dieci anni dalla scomparsa del produttore di Negrar.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Musica e buon vino, uno ‘Spazio Brutale’ al Club Ippodromo.
Mercoledì 13 Luglio al Club Ippodromo di Cesena sbarcherà ‘Spazio Brutale’, un evento che vedrà otto ristoratori e 42 vignaioli provenienti da tutta Italia e dall’estero con una visione comune di salvaguardia del territorio e dell’ambiente, ognuno con la propria storia e visione di territorio. L’evento, grazie a questi agricoltori e ristoratori, ha lo scopo di sensibilizzare il pubblico a un ritorno al vero e autentico gusto, una consapevolezza di ciò che ingeriamo e delle sue conseguenze sul nostro corpo e sull’ambiente. La musica che farà da colonna sonora sarà a cura di Andre Monthz. La manifestazione è aperta ai maggiorenni a un costo di 15 euro.

Fonte: Resto del Carlino Cesena.

Emilia Romagna sempre più Dop Nelle Marche cresce ancora il bio.
Tra Piacenza e Rimini le uve per vini a Denominazione d’origine e Indicazione geografica sono il 63% II vigneto marchigiano si conferma green, con oltre 6mila ettari a biologico e 163mi1a ettolitri prodotti. In Emilia Romagna sono Trebbiano romagnolo, Ancelotta e Pignoletto di Lorenzo Frassoldati Emilia Romagna sempre più Dop per i vini prodotti, e Marche sempre più bio. Tra Piacenza e Rimini la vendemmia 2021 ha visto crescere le uve rivendicate per produrre vini a Denominazione d’origine e Indicazione geografica, che hanno rappresentato il 63% delle uve raccolte. Le superfici a vite continuano ad aumentare. Al 31 luglio 2021 erano oltre 52 mila ettari: +400 ettari rispetto all’anno precedente, dati che collocano la regione al quinto posto in Italia per superficie vitata e al terzo per quantità di uva prodotta.

Fonte: Resto del Carlino Speciale Agroalimentare.

«Cantine Sgarzi, il segreto è nella passione unica».
L’azienda di Castel San Pietro Terme, tra Imola e Bologna, si racconta Presentata anche la nuova linea di alta qualità: SL Selezione di Famiglia di Martino Pancari Stefano Sgarzi, amministratore unico di Cantine Sgarzi Luigi srl, guida con grande passione l’azienda di Famiglia dagli inizi degli anni 80. Una bella realtà in quel di Castel San Pietro Terme, tra la città del Buon vivere, la Dotta Bologna, e quella proiettata nel futuro, Imola. Da qui assieme alla moglie Nadia ed ai quattro figli, Anna, Luigi Leonardo, Francesca e Irene, raggiunge più di 90 Paesi nel mondo con la grande qualità dei suoi vini. In occasione del ritorno in presenza delle più importanti fiere di settore a livello internazionale: ‘Vinitaly’ e ‘Prowein’, è stato presentato tutto il nuovo e vastissimo portfolio prodotti: vini igt, doc e docg, vini in lattina, vini biologici, alcol free, bevande e cocktail ready-to-drink a base di vino.

Fonte: Resto del Carlino Speciale Agroalimentare.

«Vino, vendite in flessione del 9,6% Crescono gin, tequila e vodka».
Lo rileva l’Osservatorio Federvini: «Sambuca e Limoncello sono ancora i liquori dolci più venduti» Fabiani (Coop Italia): «Comparto ortofrutticolo in contrazione da inizio anno. Siamo intorno al -5%». «Dal Pnrr 500 milioni per agroalimentare, pesca, acquacoltura, silvicoltura, vivaismo e floricoltura» II mercato interno del settore vini liquori, acquaviti e aceti comincia a risentire del peggioramento della situazione economica con le vendite al dettaglio in Italia – nel periodo gennaio-aprile – nella Gdo in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Con una flessione del -9,6% per i vini, del -5% per gli spiriti e del -4,3% per gli aceti. Lo rileva l’Osservatorio Federvini, in collaborazione con Nomisma, presentato a Roma all’assemblea generale della Federvini. A soffrire maggiormente per la categoria Fermi e frizzanti sono i vini Dop (-10,7% in valore e -11,2% in volumi), laddove i vini Igp registrano -8,7% e -9,7% e i generici -8,1% e -9,6%.

Fonte: Resto del Carlino Speciale Agroalimentare.

La strada dei vini per attirare turisti illuminati – Strada dei Vini sulla rampa. Il territorio ritrova l’anima.
Presentato il progetto del percorso che si farà racconto della viticoltura Gli agricoltori come ‘leva’ per attirare un turismo illuminato e rispettoso La foto-ricordo della presentazione del progetto della «Strada dei Vini» I viticoltori delle Cinque Terre – tra fatiche, sfide ed orgoglio identitario – come ‘icone’ del territorio. Valori da raccontare per attrarre un turismo illuminato e, ancor prima, per consolidare, in un unico sentire, la rete degli agricoltori eroici e per allargare la stessa perché solo così, con più persone dedite alla campagna, potranno essere sottratti all’abbandono i terrazzamenti potrà essere salvata l’anima delle Cinque Terre. Benvenuti nella «Strada dei vini», un percorso soprattutto progettuale ma già capace di innescare la svolta di un richiamo virtuoso, fatto di memoria e cultura.

Fonte: Nazione La Spezia.

Bianchi di Liguria, questioni di sfumature. Il rosso non è più tabù – Quei dettagli tra Bianchetta e Vermentino.
Le corse sugli scogli e il sole nascosto in pozze d’acqua tra le rocce; le striature bianche di sale sulla pelle e il dorso abbrustolito dal mare. Accovacciati per ore, i bambini “cacciano” muscoli e patelle, in Liguria. Muscoli che un tempo si mangiavano appena “colti”; muscoli che oggi si trovano ripieni di mortadella, erbe e mollica di pane al ristorante, o bolliti col fette gialle di limone a ornamento nelle case. I mitili e i molluschi, ma anche i crostacei, sono il tesoro del Mar Ligure. E poi ci sono i pesci di fondale, carnosi e aromatici che di granchi fanno gran banchetti e che poi, a loro volta, vengono a imbandire le nostre tavole: il morone, il besugo e la mupa. La Liguria ha il profumo del salmastro e delle erbe aromatiche; così i frutti del suo mare e il nettare della sua terra, il vino.

Fonte: Repubblica Genova – I piaceri del Gusto.

Terre del Moscatello: «Puntiamo alla qualità».
Si è concluso il progetto “Terre del Moscatello”, nell’ambito della misura del Psr Liguria, che ha portato a una serie di importanti iniziative, collaborazioni e accordi di filiera con attività del territorio non agricole. La Rete di imprese agricole, sulla scia del libro di Alessandro Carassale sul moscatello, ha effettuato una ricerca del materiale genetico del vitigno e approntato un vademecum con le linee guida per progettare la crescita qualitativa del prodotto. Il bilancio è stato tracciato nella sede dell’Enoturismo Terre del Moscatello a Taggia in via Gastaldi. All’incontro hanno partecipato l’assessore regionale Gianni Berrino e il consigliere regionale e comunale Chiara Cerri.

Fonte: Secolo XIX Imperia.

Le Cinque Terre hanno la strada dei vini: «Ha il pregio di essere unica, nel suo stile».
«II turista oggi non vuole acquistare solo una bottiglia, ma conoscere il territorio. Noi puntiamo su questa caratteristica». Se le Cinque Terre rappresentano un unicum nel mondo, la sua strada dei vini sarà un unicum fra tutte le strade dei vini esistenti. E l’unicità sarà dovuta all’eroicità delle sue viticolture, nelle terre in bilico sul mare, aggrappate a muretti a secco creati da una maestria autentica, che si trasmette da secoli, di generazione in generazione. Fatta da minuscoli poderi, incastonati in un incredibile mosaico, spesso difficili da raggiungere poiché in forte pendenza. Ecco perché si parla di viticoltura eroica. Il che va ad impreziosire ancora di più il progetto della Strada dei vini, un percorso alla scoperta delle produzioni vinicole del territorio e della cultura del lavoro che vi sta dietro. Senza escludere nessuno, ma contando sulla partecipazione di tutti i viticoltori.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

«Siamo borghi campanilisti ma sappiamo unire le forze».
Vogliamo portare i visitatori di tutto il mondo nel cuore della nostra storia» I sindaci dei tre Comuni puntano su una stretta collaborazione per valorizzare il progetto: «Ora speriamo che la gente trasformi i terreni incolti in vigneti». «Si sa che le Cinque Terre per tradizione sono campaniliste, ma per la prima volta abbiamo dimostrato che la sinergia fra paesi e fra produttori è possibile. Questo rappresenterà il valore aggiunto del nostro progetto». Il sindaco di Monterosso e vicepresidente del parco delle Cinque Terre, Emanuele Moggia, è uno dei fautori della Strada dei vini, che poggia innanzitutto su un coordinato lavoro di squadra: «Se non siamo capaci a fare sinergia, a mettere da parte i pregiudizi fra le persone e non sappiamo esaltare la bellezza che ci unisce rischiamo di morire.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Laura Ampollini: «Turisti in mezzo alle vigne per capire questo territorio».
La produttrice di vino si è innamorata del paese «Turisti in mezzo alle vigne per capire questo territorio» 13 ere del buon vino, conoscere la cultura agricola ed enologica che c’è dietro la produzione di una bottiglia pregiata, tutto questo si può fare circondati dai vigneti, nei terrazzamenti che affacciano sul mare delle Cinque Terre. È l’esperienza sensoriale offerta dalla cantina Capellini Beghee. È la costruzione di una proposta esperienziale per i visitatori, nata da un progetto di Mirco Capellini e dalla moglie Laura Ampollini, trentenni, i successori nell’impresa del padre di Mirco, Luciano, originario di Volastra, che dopo venti anni di vita vissuta a Parma ha deciso di tornare nel borgo, per produrre vino e ora sta introducendo i due giovani.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Lacrima Wine festival, protagonista la musica dal Brasile alla Spagna.
Prende il via domani la rassegna ospitata a Morro d’Alba che unisce le note alla qualità del vino prodotto: alla direzione artistica Giovanni Seneca E’ ormai pronto al debutto il ‘Lacrima Wine Festival’ di Morro d’Alba, che dopo il successo della prima edizione torna celebrando il connubio tra la musica del mondo e la Doc Lacrima, tra ruralità e cultura. Il Festival, oltre al borgo, coinvolge 14 cantine del territorio. «L’idea del festival nasce dalla volontà di rapportarsi al territorio – spiega il direttore artistico Giovanni Seneca -. Sono partito dal vino, dal percorso che fa: prodotto della terra che diventa prodotto raffinato, addirittura di lusso, capace di far conoscere il territorio al mondo. Dunque abbiamo pensato di portare le culture del mondo qua, fare di Morro d’Alba un crocevia di culture.

Fonte: Resto del Carlino Ancona

Intervista ad Alberto Mazzoni – Mazzoni: «Ii vino marchigiano è ripartito».
II direttore dell’Istituto marchigiano che conta 556 aziende: «Il settore ha resistito alle difficoltà della pandemia. E il 2022 è iniziato bene». «Virus, incertezza geopolitica, aumento dei costi energetici e materie prime» di Vittorio Bellagamba L’Istituto marchigiano di tutela vini, attualmente presieduto da Michele Bernetti e diretto da Alberto Mazzoni, associa 556 aziende per 16 denominazioni di origine, di cui quattro Docg e rappresenta l’89% dell’imbottigliato della zona di riferimento. Ad Alberto Mazzoni (nella foto a destra), direttore Istituto marchigiano di tutela vini, abbiamo chiesto qual è lo stato di salute del vino marchigiano: «II vino targato Marche Doc e Docg sta mostrando decisi segnali di ripresa dopo le difficoltà determinate dalla pandemia. Anche se, come per tutto il comparto vitivinicolo italiano, il periodo pandemico non ha colpito in maniera fortissima le nostre aziende, un rallentamento delle vendite è comunque avvenuto.

Fonte: Resto del Carlino Speciale Agroalimentare.

Agricoltura in ginocchio, all’Abruzzo serve l’acqua di Chiauci: appello delle associazioni di categoria.
L’assenza di precipitazioni prevista per i prossimi 15 giorni preoccupa il presidente della Cia Agricoltura in ginocchio, all’Abruzzo serve l’acqua di Chiauci: appello delle associazioni di categoria. La siccità minaccia l’agricoltura e le soglie di allerta crescono. Dal basso Abruzzo l’appello allo sblocco delle risorse idriche oltre confine, quelle della diga di Chiauci che potrebbero rifornire di preziosa acqua tutto il Chietino meridionale. Le ondate di calore anomale e, soprattutto, le precipitazioni dimezzate di questi ultimi sei mesi, con la perdita di risorsa idrica drammaticamente pari al 90 per cento, secondo le organizzazioni agricole, stanno prosciugando ettari di terreno. «Questa situazione sta spingendo zone dell’Abruzzo verso la desertificazione», afferma il presidente Cia Chieti, Domenico Bomba.

Fonte: Primo Piano Molise.

Boom del grillo, 26% bottiglie nel 2021.
Sono state oltre 21 milioni le bottiglie di vino Grillo Sicilia Doc prodotte da varie aziende dell’isola con le uve della vendemmia 2021,1126% in più rispetto all’anno precedente (16.707.274). “I risultati complessivi del Grillo nel 2021″, commenta Antonio Rallo, presidente del Consorzio Vini Doc Sicilia, `sono più che soddisfacenti. 11 Grillo si distingue tra le oltre 70 varietà autoctone della nostra regione e si distingue sicuramente tra i vitigni che hanno conosciuto maggiore crescita negli ultimi anni, in virtù di caratteristiche qualitative e di versatilita’ uniche: per profumi, struttura e vivacità. Sia sui mercati nazionali, che su quelli internazionali, possiamo definirlo un vero e proprio caso di successo”.

Fonte: MF Sicilia.

Boom vendite: bollicine mania nel Regno Unito.
Dati di vendita in UK record, ma il caldo fa paura. Il Prosecco vive questi giorni tra la soddisfazione per le richieste dei mercati e la tensione in attesa della prossima vendemmia. La notizia positiva, che si somma a dati di imbottigliamento in crescita ogni mese (se i ritmi non cambieranno, a fine anno si registrerà il nuovo record di bottiglie immesse nel mercato) è che nel Regno Unito è sempre più Proseccomania, con la bollicina veneto-friulana che nel primo quadrimestre di quest’anno è riuscita nell’impresa di superare da sola le vendite in valore di tutti vini fermi italiani messi assieme. Un risultato, che l’Osservatorio del vino Uiv ha registrato considerando i ri-export sul prodotto in transito soprattutto dal Belgio, senza precedenti, che fissa la crescita sul pari periodo dell’anno precedente del 127% a valore e del 74% a volume.

Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

Il Prosecco è strategico: «Proteggerlo da chi ne vuole danneggiare la qualità».
«Pensi cosa potrebbe accadere se qualcuno comprasse vigneti di Prosecco per portare una malattia in grado di rovinare la qualità del vino. Per questo il prodotto “Prosecco” deve essere tutelato e difeso». Lo dice seriamente uno dei partecipanti al simposio mondiale degli 007 ospitato a Treviso la scorsa settimana. È l’evoluzione dell’intelligence porta a prendere in considerazione anche questo: l’assalto alle eccellenze dell’economia italiana. E il “caso Prosecco” è stato uno di quelli presi in considerazione durante i vari incontri organizzati per disegnare il “servizio segreto” dei prossimi anni, che non si dovrà limitare più a tutelare le dinamiche militari o governative, che resta comunque la base dell’attività, ma diventa essenziale anche per arginare gli attacchi all’economia.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Prosecco, è boom del mercato promossi 7.200 ettari di Glera.
La Regione accetta la richiesta del Consorzio Doc, in questo modo sarà fronteggiato il calo produttivo dovuto a siccità e flavescenza dorata. Altri 7.200 ettari di Glera per corrispondere al boom del mercato del Prosecco. Nel primo semestre di quest’anno, infatti, risulta che la domanda sia cresciuta del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nello stesso tempo, però, la flavescenza dorata, da una parte, le tempeste e la siccità dall’altra, comporteranno una contrazione produttiva che nella quantità è ancora difficile da immaginare. Il presidente del Consorzio Prosecco Doc, Sebastiano Zanette e i suoi collaboratori hanno pertanto deciso di chiedere alla Regione Veneto di poter “attingere”, come si dice in gergo, dai vigneti di glera “a terra”, cioè piantati nel passato, la quantità di prodotto che prevedibilmente ad oggi manca. L’anno scorso è stata di 6.500 ettari. Quest’anno l’autorizzazione regionale è per 7.200 ettari. Il Glera da riconoscere come Prosecco è quello piantato fino al 31 luglio 2018, il che significa che le coltivazioni di Glera successive non saranno introdotte nell’olimpo delle bollicine.

Fonte: Tribuna Treviso.

Lamezia, approda alla Camera il caso dell’ex cantina sociale: D’Ippolito chiede verifiche a Ministro dell’Interno.
“Approdano alla Camera la vendita dell’ex cantina sociale di Lamezia Terme e il progetto di demolirla per costruire al suo posto un nuovo supermercato”. Ne dà notizia, in una nota, il deputato Giuseppe D’Ippolito, di “Insieme per il futuro”, che al riguardo ha interrogato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, cui ha chiesto di verificare, riassume il parlamentare, “quattro evidenti anomalie”. “Nello specifico si tratta – spiega lo stesso deputato – del prezzo della cessione da parte del Comune, che doveva essere di circa il triplo, secondo una stima formalizzata dall’ultima commissione di accesso agli atti del Comune. Ho anche rilevato che gli uffici municipali hanno accordato il permesso di costruire malgrado non potessero, data l’illegittimità costituzionale di alcune norme utilizzate per giustificarlo.

Fonte: Il Lametino.it.

Passeggiate tra le colline con cena in cantina Ecco “Camminar diVino”.
Tornano gli appuntamenti con le passeggiate tra le colline sangiustesi, accompagnate da una prelibata cena in cantina. Quest’anno, però, “Camminar diVino”, l’iniziativa ideata dal Comune di Monte San Giusto si arricchisce con un’altra cantina, per cui saranno cinque le serate in programma, ma anche con dei momenti di musica dal vivo. Si comincia domenica con una passeggiata che partirà dal parcheggio sotto la chiesa della Panette per salire lungo contrada Campiglia e arrivare al casale Mancinelli per una cena organizzata dallo chef Gianluca, in collaborazione con il birrificio “Le cochette”. Si prosegue il 17 luglio con una passeggiata verso la cantina “Rio maggio”, il 24 luglio si andrà alla scoperta della cantina Collemara-Sartori, con una cena organizzata dal ristorante “La rosa dei venti”, il 31 luglio tappa alla cantina “Bastianelli”, sempre con una cena organizzata dal ristorante “La rosa dei venti” e si chiude il 7 agosto con una passeggiata fino alla cantina “La quercia scarlatta” e la cena all’azienda “Il Bruno bio”. Tutti gli appuntamenti inizieranno alle 18. La cena all’arrivo in cantina ha un costo di 30 euro; 10 euro per i ragazzi dai 10 ai 16 anni, gratuito per chi ha meno di dieci anni. Ogni partecipante dovrà organizzarsi autonomamente per il ritorno.

Fonte: Il Resto del Carlino.

Convention nazionale Donne del Vino. A Napoli ogni cantina ha raccontato la propria produzione.
Si chiude con un bilancio decisamente positivo la Convention nazionale delle Donne del Vino, che ha visto la presenza in Campania di socie provenienti da tutta Italia. Nei quattro giorni di soggiorno, le associate hanno avuto modo di scoprire la Campania del vino (e non solo) in alcune delle sue espressioni più importanti, dal Parco Nazionale del Vesuvio ai Campi Flegrei, dall’Irpinia all’isola di Procida, Capitale italiana della Cultura 2022. Accompagnate dalle socie campane, le Donne del Vino hanno seguito un percorso itinerante che ha permesso loro di conoscere diverse produzioni vinicole, aziende storiche e attività più moderne. Ogni cantina ha raccontato la propria produzione, dall’evoluzione di tradizioni tramandate da generazioni di produttori, ad aziende più giovani proiettate al know how. La degustazione dei loro vini poi, è stata sia un interessante confronto con tutte le socie produttrici italiane sia di grande importanza per analizzare e apprezzare nei calici quelli che sono, da sempre, segnali distintivi delle caratteristiche organolettiche del territorio campano.

Fonte: Tribuna Economica.

Vino, Garda Doc: un potenziale da 20 milioni di bottiglie.
Un brand identificativo di un territorio noto in tutto il mondo e che punta a valorizzare i vitigni varietali del Lago.
Il clima Mediterraneo a ridosso delle Alpi e la luce unica, diffusa e chiara, generata dal riverbero dell’acqua nelle giornate di sole contraddistinguono i territori del Garda. Terre di olio e di vini dove le uve raggiungono la piena maturazione, ma mantengono, in genere, nei vini note profumate e freschezza. Nei declivi attorno al Lago si coltivano dieci importanti denominazioni storiche, alcune come Bardolino, Soave e Valpolicella famose in tutto il mondo, altre meno note.

Fonte: Mixer Planet.

Vino, sfiora i 10 miliardi il valore complessivo dell’imbottigliato certificato nel 2021.
Sfiora i 10 miliardi di euro il valore complessivo dell’imbottigliato certificato nel 2021 da Valoritalia che a Roma ha presentato, sulla base dei dati emersi dai processi di certificazione di 218 denominazioni di origine italiane, il proprio Annual Report. Da questa articolata fotografia del Vigneto Italia emerge che nonostante l’emergenza sanitaria le vendite di vino a denominazione crescono in doppia cifra (+12%) e non soltanto grazie alle impennate delle vendite online. “Un bilancio per molti versi sorprendente – ha sottolineato Francesco Liantonio, presidente Valoritalia – se si tiene conto di quanto è accaduto nell’ultimo triennio. Le nostre Denominazioni di Origine hanno ottenuto una performance straordinaria, registrando una crescita record, frutto della capacità mostrata dalle nostre imprese di cogliere ogni opportunità, coprire ogni spazio, gestire al meglio il proprio potenziale, ottimizzare risorse e relazioni”.

Fonte: Federvini.

Leonardo e il vino, spazio espositivo lo racconta a Vinci.
È stato inaugurato a Vinci (Firenze) un nuovo spazio espositivo dedicato a Leonardo e al rapporto con il vino il territorio. L’iniziativa, che ha il nome di Leonardo Wine Genius, è promossa da Leonardo da Vinci Spa, società partecipata da Cantine Leonardo da Vinci e Caviro. Tali spazi, che stanno ospitando adesso una mostra interattiva dal nome ‘Leonardo: Il dono della vigna’, saranno ad accesso gratuito e aperti tutti i giorni. I visitatori, viene spiegato, potranno usufruire tra i vari servizi anche di un’area di degustazione vini. La mostra attualmente in corso è collocata in un’antica galleria che nell’Ottocento ospitava un museo del vino e ha lo scopo di raccontare la passione e l’amore di Leonardo per la viticoltura e il vino attraverso un intenso utilizzo di soluzioni multimediali.

Fonte: ANSA.it.

La degustazione per la Guida di egnews “Il Vino Per Tutti”.
La Commissione di Degustazione per il Nord Italia si è riunita al Borgo delle Vigne per valutare le bottiglie inviate dalle cantine. Sono oltre quaranta i campioni rigorosamente celati da carta stagnola. Le tipologie spaziano tra vini spumanti, frizzanti, bianchi e rossi fermi, riserve. Molte le sorprese e le curiosità che scopriamo nel corso della valutazione. Le degustazioni per la Guida sono una grande occasione per conoscere cantine e tipologie di vini che altrimenti sarebbe difficile poter apprezzare. La cena che segue la commissione inizia con un antipasto di scampi crudi provenienti dal Mare del Nord al confine con il mare d’Irlanda. Sono crudi e pelati serviti adagiati su un letto di ghiaccio per tenerli a temperatura molto fredda.

Fonte: Egnews.it.

Le vendite del vino di Kylie Minogue aumentano del 314%, boom nel Regno Unito.
Le vendite del marchio di vino della principessa del pop Kylie Minogue sono in aumento, anche sulla scia del notevole successo iniziale del suo marchio, che ha venduto un milione di bottiglie in un tempo brevissimo per diventare uno dei marchi di vino in più rapida crescita in UK. Secondo i dati Nielsen citati da The Grocer, il marchio ora vale 18,9 milioni di sterline, con volumi in aumento di uno sbalorditivo 314,9%. L’anno scorso, il Prosecco rosé di Minogue è diventato il marchio numero uno del Regno Unito dopo soli 10 mesi sugli scaffali dei negozi. “Sono elettrizzata dalla risposta globale ai Kylie Minogue Wines – ha dichiarato la star -. Vendere oltre un milione di bottiglie in meno di un anno è stato incredibile, grazie agli straordinari produttori di vino con cui il marchio ha avuto la fortuna di lavorare”.

Fonte: Federvini.

“LE DONNE DEL VINO” PRONTE A RIPARTIRE DOPO L’INCONTRO IN CAMPANIA.
Si chiude con un bilancio decisamente positivo la Convention nazionale delle Donne del Vino, che ha visto la presenza in Campania di socie provenienti da tutta Italia. Nei quattro giorni di soggiorno, le associate hanno avuto modo di scoprire la Campania del vino (e non solo) in alcune delle sue espressioni più importanti, dal Parco Nazionale del Vesuvio ai Campi Flegrei, dall’Irpinia all’isola di Procida, Capitale italiana della Cultura 2022. Accompagnate dalle socie campane, le Donne del Vino hanno seguito un percorso itinerante che ha permesso loro di conoscere diverse produzioni vinicole, aziende storiche e attività più moderne. Ogni cantina ha raccontato la propria produzione, dall’evoluzione di tradizioni tramandate da generazioni di produttori, ad aziende più giovani proiettate al know how.

Fonte: Virtù Quotidiane.

Vino, scoperto il segreto degli aromi: i risultati della ricerca Fem.
A determinarli sono composti volatili solforati: spicca il caso del Müller Thurgau. Lo studio, realizzato con alcuni atenei italiani, si basa su 246 campioni. Dal frutto della passione al pompelmo e al bosso, si è scoperta l’origine degli aromi caratteristici del vino Müller Thurgau: a determinarli sono i ‘tioli varietali’, composti volatili solforati. È quanto emerge da una ricerca curata dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, in collaborazione con le università di Bologna, Napoli, Padova, Torino, Trento e Verona. Lo studio, pubblicato sulla rivista Food Research International, ha riguardato i composti solforati varietali e il loro ruolo contributo all’aroma dei vini bianchi italiani. Il progetto “D-Wines” ha riguardato l’analisi e la degustazione di 246 campioni di vino appartenenti a 18 diversi vini monovarietali italiani rappresentativi delle regioni italiane e selezionati in raccordo con le associazioni dei produttori.

Fonte: Alto Adige.
Giuseppe Liberatore: “i dati del vino italiano soprendono, raccontano di un settore forte”.
A WineNews il dg di Valoritalia, il più importante ente di certificazione del vino italiano a denominazione: “il Nord Est, con Pinot Grigio e Prosecco, ma non solo, resta la locomotiva, ma crescono a doppia cifra tante altre denominazioni, nonostante anni difficili e questo è un aspetto molto positivo. Il valore delle certificazioni cresce, per accedere ad alcuni mercati sono imprescindibili. E l’Italia è un modello a livello mondiale”.

Fonte: WineNews.

VINO (OSS. UIV): IN UK PROSECCO DA SOLO VENDE PIU’ DI TUTTO IL VINO TRICOLORE AD APRILE VINI FERMI IN STALLO MA VOLANO GLI SPUMANTI NEI TOP 3 MERCATI MONDIALI FRESCOBALDI: BOOM 2021 ANOMALO, ORA AZIONI STRAORDINARIE PER STRUTTURARE SETTORE.
Continua la corsa degli spumanti made in Italy nei primi 3 mercati al mondo, si arresta quella dei vini fermi. E nel Regno Unito è sempre più Prosecco-mania, con la bollicina veneto-friulana che nel primo quadrimestre di quest’anno è riuscita nell’impresa di superare da sola le vendite in valore di tutti vini fermi italiani messi assieme. Un risultato – che l’Osservatorio Uiv (www.osservatoriodelvino.it) ha registrato considerando i ri-export sul prodotto in transito soprattutto dal Belgio – senza precedenti, che fissa la crescita sul pari periodo dell’anno precedente del 127% a valore e del 74% a volume. Il Prosecco vale ormai oltre i 2/3 dei volumi di spumanti importati in Uk da tutto il mondo.

Fonte: Storie Di Eccellenza.

Tra storia e cultura, il vino come riscatto del mondo contadino tra Langhe, Roero e Monferrato.
WineNews tra Fenoglio e Pavese, da “Art 900” ai vigneti del Nizza Docg, una realtà sempre più solida del vino piemontese ed italiano. Una cultura del vino profondamente radicata nella comunità, e in una storia popolare e contadina, fatta di fatiche di generazioni, mani e braccia robuste che hanno lavorato la terra, di tradizioni antiche e riti magici, di piccoli paesi e colline di vigneti con nomi d’altri tempi, di cascinali e castelli, che si ritrovano in alcune delle pagine più belle della letteratura italiana, da Cesare Pavese a Giuseppe Fenoglio, che, anche attraverso la Resistenza, in un gioco di rimandi di toponomi e stati d’animo, hanno raccontato la bellezza della loro comune terra di origine. È questa l’essenza di uno dei territori del vino più importanti e belli al mondo, quello delle Langhe, del Roero e del Monferrato, dove il vino ha riscattato il mondo contadino allo stesso modo in cui queste terre sono state elevate al rango di letteratura ed i loro valori sono diventati universali in opere come “Il mestiere di vivere” e “La luna e i falò” dell’intellettuale di S. Stefano Belbo che ha “inventato” il fascino delle Langhe, e “Il partigiano Johnny” e “La Malora”, dello scrittore creatore di un linguaggio assolutamente originale per narrare le vicende di Alba e dell’Alta Langa.

Fonte: WineNews.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.