rassegna stampa del vino di sabato 9 luglio 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 9 luglio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Ferrari Trento, 120 anni di bollicine.
Due giorni di festeggiamenti con collaboratori, amici e stakeholder nella rinnovata Villa Margon di Trento, oggetto di un lavoro di restauro e valorizzazione appena terminato. Un francobollo celebrativo. Ferrari Trento ha celebrato i 120 anni dalla fondazione della cantina riunendo nella cinquecentesca villa, proprio come in una grande festa di famiglia, le persone vicine all’azienda e che hanno contribuito al suo successo, a partire dai collaboratori fino alle autorità e a imprenditori, sportivi, chef e sommelier. I due giorni di festeggiamenti, il 6 e 7 luglio, sono stati l’occasione per l’annullo del francobollo celebrativo che Poste Italiane e il ministero dello Sviluppo economico hanno voluto dedicare all’anniversario. Il francobollo, che rientra nella serie tematica «Le eccellenze del sistema produttivo ed economico», sarà stampato in 500 mila esemplari e sarà distribuito a livello nazionale per tre mesi, al termine dei quali entrerà a far parte del museo di Poste Italiane.

Fonte: Italia Oggi.

Tignanello brilla in formato XL.
Aumento medio del 23% in asta per i 15 millesimi in versione Doppia Magnum Tignanello brilla in formato XL di Cesare Pillon Ancora una puntata dedicata al Tignanello, questa volta imbottigliato in formati speciali di capacità piuttosto elevata: Doppia Magnum, Jeroboam e Imperial. Sono bottiglie prodotte in quantità estremamente limitata, e non stupisce quindi che in tabella ci sia soltanto una Imperial di Tignanello, quella dell’annata 2001, per la quale è possibile mettere a confronto il prezzo spuntato alle aste del 2021 con quello che aveva ottenuto nel 2020, e che di Jeroboam con i prezzi confrontabili non ce ne sia neanche uno. Sorprende perciò, al contrario che siano addirittura 15 i millesimi di Tignanello in Doppia Magnum che sono stati quotati sia nel 2021 (uno quest’anno) sia nel 2020.

Fonte: Milano Finanza.

Ferrari celebra i 120 anni.
Ferrari Trento ha celebrato i 120 anni dalla fondazione della Cantina riunendo nella cinquecentesca Villa Margon le molte persone vicine all’azienda: dai collaboratori fino alle autorità e ai tanti amici imprenditori, sportivi, chef e sommelier. I due giorni di festeggiamenti, il 6 e 7 luglio, sono stati l’occasione per l’annullo del francobollo celebrativo che Poste Italiane e il Mise hanno voluto dedicare a questo significativo anniversario. Il francobollo sarà stampato in 500.000 esemplari.

Fonte: Sole 24 Ore.

Dal vino all’energia, start up a Digithon in cerca d’investitori.
Nel corso di sette edizioni registrate sul sito i.600 idee innovative d’impresa Andrea Biondi C’è la start up che punta sul gaming “educativo” peri ragazzi delle scuole. C’è poi quella che realizza installa pannelli fotovoltaici e sistemi di accumulo, ma creando e gestendo comunità energetiche in cui si distribuiscono equamente i proventi tra i partecipanti. Immancabili poi le start up che operano nel settore delle opere d’arte digitali Nft (Non Fungible Token). E poi ancora le app vetrina con immagini utilizzabili dai fotografi, ma anche pensate per essere messe a disposizione di varie agenzie di modelli e vari brand di abbigliamento. Oppure una piattaforma digitale dedicata all’investimento in vino, ma senza commissioni sul profitto e nessuna soglia minima al portfolio.

Fonte: Sole 24 Ore.

Cantine e vigneti attraggono sempre di più fondi e finanza.
Tra le tante operazioni: Clessidra ha creato un gruppo da 430 milioni con l’acquisizione di Botter e Mondodelvino, Platinum ha rilevato Farnese (80 milioni) e Hyle Capital la Contri Spumanti (101 milioni) Giorgio dell’Orefice Un family office arabo ha rilevato dai Ferragamo Castiglion del Bosco, cantina simbolo del Brunello di Montalcino io padre mi diceva sempre cl sono tre modi per perdere soldi. Alcuni più piacevoli. Altri molto veloce come il gioco. Ma il più sicuro è con l’agricoltura Le prime due sono ancora valide, la terza forse non più». Nella gestione familiare di Lamberto Frescobaldi c’è forse uno dei cambiamenti più significativi indotti dalla pandemia: la percezione dell’agricoltura non più come di un settore residuale ma un settore resiliente. Un’attività nella quale investire non più e non solo se d si è costretti ma un comparto in grado almeno di tutelare il capitale investito.

Fonte: Sole 24 Ore Food 24.

Treggiari presidente Ais Romagna.
Adolfo Treggiari è il nuovo presidente di Ais (Associazione italiana sommelier) Romagna. Eletto dai soci, riceve il testimone dal cesenate Roberto Giorgini. II simbolico passaggio di consegne è avvenuto in occasione della festa dei 57 anni della costituzione di Ais nazionale.

Fonte: Resto del Carlino.

Siccità, a rischio la vendemmia – Vitigni in standby uva e vino sorvegliati speciali.
«Non c’è ancora allarme ma teniamo d’occhio la situazione: se non pioverà nelle prossime settimane qualche problema lo avremo». Per l’uva e la produzione vinicola sono giorni decisivi «perché questo – spiega Giuseppe Mottura, produttore di Civitella d’Agliano – è il momento in cui inizia la trasformazione zuccherina, i grappoli si gonfiano e il processo di maturazione accelera». Maturazione per ora interrotta: «Sopra i 35 gradi il vitigno entra in stand – by e il frutto smette di crescere – continua Mottura -. La pioggia che manca non è il solo problema, alte temperature per così tante settimane sono ancora più nemiche della vite». Teli a pag. 38 Vitigni in standby uva e vino sorvegliati speciali? Il mix di caldo e siccità sta mettendo a rischio la produzione Mottura: «Se non pioverà qualche problema lo avremmo».

Fonte: Messaggero Viterbo.

Medaglia d’oro per lo Sciacchetrà di Bonanini.
II vino di Riomaggiore trionfa alla 20esima edizione del concorso enologico internazionale ‘Città del Vino’. Lo sciacchetrà 2020 dell’azienda agricola Possa, guidata da Heydi Bonanini, ha vinto la medaglia d’oro. La premiazione si è tenuta nella facoltà di agraria dell’università di Torino. «Siamo contenti del risultato che per due anni consecutivi ci premia tra le eccellenze italiane, contenti della presenza del sindaco Fabrizia Pecunia che ci ha accompagnati per la premiazione e soprattutto contenti perché facciamo parlare del nostro territorio come zona di eccellenze enologiche» ha detto Heydi Bonanini. II sindaco Fabrizia Pecunia ha ribadito l’importanza di sostenere le aziende agricole, quale massima espressione dell’identità del territorio: «attraverso il vino – ha detto – è possibile raccontare le Cinque Terre nel profondo e trasmettere il messaggio identitario delle nostre comunità.

Fonte: Nazione La Spezia.

Una via del vino dedicata al Vermentino di Luni. App e cartellonistica alla scoperta delle cantine.
Da cosa nasce… cosa. II mondo del vino sta vivendo un momento di grandi soddisfazioni e rilancio dopo la crisi che ha attanagliato tutto il settore durante l’emergenza sanitaria. E proprio la scorsa settimana durante la rassegna ‘Liguria da bere’ che si è tenuta a Spezia, oltre al boom di visitatori, sono state gettate le basi per importanti progetti. Tra questi la realizzazione di una strada del vino dedicata al Vermentino dei Colli di Luni. L’idea di realizzarla, quale strumento di promozione del territorio e del suo prodotto bandiera, è nata dall’incontro del comitato promotore, aziende, Camera di commercio, l’associazione Tutti frutti e le amministrazioni comunali di Castelnuovo e Luni.

Fonte: Nazione La Spezia.

Diano Castello – Ecco il Premio Vermentino: 77 produttori da 7 regioni.
Ecco il Premio Vermentino 77 produttori da 7 regioni A Diano Castello è il weekend del Premio Vermentino, la manifestazione enologica dove è in lizza il vino Vermentino proveniente da tutta Italia. Sono ben 77 i produttori, in rappresentanza di sette regioni (Liguria, Sardegna, Toscana, Lazio, Umbria, Puglia e Sicilia) che hanno aderito all’invito del Comune di Diano Castello e che oggi e domani saranno protagonisti della ventinovesima edizione della manifestazione. In gara ci sono 119 etichette (alcune aziende hanno presentato due o tre etichette). I campioni di vino sono esaminati da una giuria assai qualificata, presieduta dal noto giornalista enogastronomico Paolo Massobrio (foto). La premiazione è in programma oggi alle 18,30 al Teatro Concordia, cuore dell’evento, nel pieno centro storico del paese che fa parte dei Borghi più belli d’Italia.

Fonte: Secolo XIX Imperia.

La strada del vino nasce in Val di Magra. Trampolino turistico.
I sindaci di Luni e Castelnuovo Magra brindano con il team promotore alla cantina Bosoni. Trampolino turistico II sodalizio promotore unisce Comuni ed ente camerale Previsti tempi molto brevi per giungere al traguardo finale Sindaci entusiasti: «Percorso virtuoso che unisce cultura. economia e territorio». La Val di Magra avrà la sua strada del vino dedicata ai Colli di Luni. Un progetto che riunirà tutte le aziende produttrici per valorizzare le etichette locali

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Lo Schiacchetrà di Bonanini vince la medaglia d’oro.
II proprietario dell’azienda Possa di Riomaggiore è raggiante: «Siamo fra le eccellenze italiane» Presente in Piemonte il sindaco Pecunia: «Premio al territorio». Lo sciacchetrà 2020 dell’azienda agricola Possa di Riomaggiore è stato premiato con la medaglia d’oro al concorso enologico internazionale Città del Vino. La premiazione si è svolta ieri a Torino, alla facoltà di Agraria, alla presenza delle aziende premiate e dei sindaci dei Comuni che le ospitano. «Siamo contenti del risultato che per due anni consecutivi ci premia tra le eccellenze italiane — commenta con soddisfazione Heydi Bonanini, di Possa -, contenti della presenza del sindaco Fabrizia Pecunia che ci ha accompagnati per la premiazione e soprattutto contenti perché facciamo parlare del nostro territorio come zona di eccellenze enologiche»

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

I trenta consoli alla scoperta dei vini oltrepadani.
Una trentina di consoli in Oltrepo per creare legami commerciali tra i loro Paesi e le aziende vitivinicole. È stato questo l’obiettivo dell’evento “Discover Oltrepo”, organizzato da Regione e Consorzio, che si è svolto ieri, al centro Riccagioia, poi proseguito con un tour nelle storiche cantine Travaglino, Frecciarossa e Mazzolino. Ad accogliere i corpi consolari presenti a Milano di tredici Paesi (Repubblica Ceca, Slovenia, Regno Unito, Germania, Polonia, Stati Uniti, Corea, Brasile, Portogallo, Francia, Austria, Romania, Croazia, Canada), l’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, il sottosegretario Alan Rizzi, la presidente del Consorzio, Gilda Fugazza, e il direttore Carlo Veronese, i consiglieri regionali Ruggero Invernizzi, Roberto Mura e Simone Verni, il presidente del Club del Buttafuoco storico, Davide Calvi, i rappresentanti di Ersaf e Ascovilo.

Fonte: Provincia – Pavese.

Produttori di Manduria Compiono 90 arali i maestri del Primitivo.
Una delle più importanti cantine sociali d’Italia Produttori di Manduria Compiono 90 anni i maestri del Primitivo di Cesare Bethls ms vino Una delle più apprezzate cantine sociali d’Italia, secondo Italy’s Finest Wine, certamente la cooperativa vitivinicola più antica di Puglia, festeggia oggi il suo 9oesimo compleanno. I «Produttori di Manduria» nascono il 9 luglio del 1932 istituendo quello che, un secolo fa, venne chiamato «Consorzio Produttori Vini e Mosti rossi superiori da taglio per la zona di Manduria». Ma la vera avventura della Cantina era nata quattro anni prima quando, è scritto nel sito ufficiale, «un ristretto gruppo di illuminati vignaioli rilevando un vecchio stabilimento, creò la Federazione Vini».

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Per orientarsi nella babele dei vitigni di Puglia.
Questa volta nel bicchiere ci finisce un libro. Fonte inesauribile di informazioni e cultura, l’Atlante dei vitigni tradizionali di Puglia è uno di quei volumi che tutti coloro che in qualche modo si interessano ai vini pugliesi dovrebbero avere nella propria libreria. Il volume edito dalla Regione Puglia, realizzato dal Crsea Caramia di Locorotondo e curato da Plerfederico La Notte, Francesco Civita, Stefano Raimonds e Anna Schneider, riserva non poche sorprese a chi naviga, spesso a vista, nel vigneto Puglia. Si scoprono così sinonimi ed omonimi, cosa abbastanza diffusa nel mondo della vite e quindi del vino. Quando l’ampelografia, che studia, descrive e classifica la vite, si basava solo su descrizioni e disegni, per quanto minuziosi, l’errore era sempre possibile.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

II vino rosso nuovo brand – II “titolo” ha il colore rosso.
L’associazione vuole rilanciare la produzione tipica dei vigneti di Cerignola NATALE LABIA Il racconto di un territorio e una nuova trama da scrivere hanno sempre bisogno di un nuovo “titolo”. Cerignola sta provando a rilanciare il suo brand o, meglio, a crearlo con nuovi attori protagonisti Tra questi l’associazione socio—culturale “il Titolo”, nata nell’estate del 2021, che sta muovendo i primi passi nel centro ofantino in un percorso in salita ma proprio per questo stimolante. Il nome affonda le radici nella terra d’origine: il titolo, infatti, è il ceppo di pietra utilizzato per identificare la proprietà della fossa granaria, quella cavità sotterranea che per secoli ha rappresentato la modalità di conservazione del grano e di altre materie prime e che ancora oggi puntella il più grande Piano delle Fosse della Regione in una delle arterie principali della città Tradizione, ma anche innovazione e sperimentazione, quella necessaria perché appunto la storia cerignolana venga descritta con un nuovo titolo.

Fonte: L’Edicola del Sud Foggia.

Un “salto” verso la sostenibilità.
Il Consorzio della Doc Sicilia punta sul Grillo, per conquistare i mercati e fronteggiare la crisi del cambiamento climatico. Nostra inviata Se la viticoltura siciliana si rimise in piedi dopo la fillossera – la malattia che distrusse i vigneti alla fine dell’Ottocento – grazie al Grillo, non è detto che la nuova sfida dell’enologia regionale non debba affidarsi di nuovo all’evoluzione di questo vitigno, resistente, versatile e adattabile come pochi, per affrontare lo spauracchio sempre più concreto dei cambiamenti climatici. Ne è convinto il Consorzio della Doc Sicilia che ha organizzato un focus su questa varietà nata ufficialmente da poco più di un secolo. Ci aveva visto lungo Antonio Mendola (Favara 1828-1908), ampelografo, appassionato, fra i mille interessi, di genetica botanica – intratteneva corrispondenza con un certo Darwin – il quale ideò l’incrocio fra il grintoso Catarratto e l’elegante Zibibbo, per ottenere un ibrido con le migliori virtù di entrambi: il Grillo.

Fonte: Sicilia.

“VinoVip Cortina”, due giornate all’insegna del buon bere.
Domani e lunedì appuntamenti tra degustazioni ed escursioni “VinoVip Cortina”, due giornate all’insegna del buon bere Tutto pronto per il gran ritorno di VinoVip Cortina. Domani e lunedì il capoluogo ampezzano accoglierà l’edizione 2022 della biennale firmata dalla rivista “Civiltà del bere” con il patrocinio del Comune e il contributo di Agenzia Ice. Due giorni rivolti ai professionisti di settore ma anche agli appassionati, con talk di approfondimento sul mondo del vino, incontri ad alta quota e un “Grand tasting” delle migliori etichette, tra classici e novità, delle 59 aziende italiane protagoniste. Ideato nel 1997 dalla rivista “Civiltà del bere”, VinoVip Cortina è l’evento biennale dove i più prestigiosi produttori italiani incontrano professionisti, collezionisti, wine lover, con ospiti eccellenti, vini di grande prestigio, masterclass su temi di grande attualità.

Fonte: Corriere delle Alpi.

Il for d’arancio di Salmaso vince la medaglia d’oro.
L’associazione nazionale “Città del Vino” ha premiato con la Gran Medaglia d’Oro per la categoria spumanti la “Cantina Giacomo Salmaso” e il Comune di Montegrotto. A Grugliasco, in provincia di Torino, hanno ritirato il premio assegnato per il “Colli Euganei Fior d’Arancio” il titolare dell’azienda Diego Salmaso e il sindaco Riccardo Mortandello. «Siamo onorati – commenta Salmaso – per il riconoscimento del valore del nostro Docg “Fior d’arancio”. Si tratta di un vino spumante dolce, prodotto con moscato giallo, che fa rivivere a chi lo sorseggia gli stessi sapori e profumi del grappolo di uva moscata. Il territorio vulcanico dei Colli Euganei conferisce al nostro vino note minerali e di freschezza che equilibrano la parte dolce».

Fonte: Gazzettino Padova.

Il trionfo delle colline: la piazza si accende.
In centinaia giovedì sera per celebrare il terzo compleanno Unesco: «Che spettacolo» a Valdobbiadene Prosecco Docg Elvira Bortolomiol. Centinaia di persone a Valdobbiadene giovedì sera per celebrare il terzo compleanno delle colline Unesco patrimonio dell’umanità. Come ogni compleanno che si rispetti, non poteva mancare la torta, bellissima. Per il taglio della torta e per il brindisi, gli organizzatori hanno scelto il Parco della Filandetta Bortolomiol, un luogo altamente simbolico, emblema delle storiche cantine della Docg. A due passi dal centro di Valdobbiadene, tra vigneti e alberi secolari, alla presenza di molte autorità (assente il governatore Luca Zaia a causa della tragedia in Marmolada), il taglio della torta raffigurante le Colline Unesco è spettato a Marina Montedoro presidente dall’Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Il luppolo incontra la lavanda per l’originale birra “made in Colli”.
Presentata all’osteria Origini di Monselice la “Lavanda Flavour” Il luppolo incontra la lavanda per l’originale birra “made in Colli”. Nasce “Lavanda Flavour”, la prima birra blanche artigianale realizzata con la lavanda dei Colli Euganei. Luppolo, malto d’orzo, frumento, scorza d’arancio, coriandolo lievito e lavanda officinale: questi sono i semplici e genuini ingredienti della birra dal sapore acidulo, con un leggero sentore di lavanda sul palato, proposta da Origini, l’osteria contemporanea di piazza Mazzini a Monselice. I profumi di lavanda arrivano al primo sorso, lasciano spazio al gusto della birra per poi ritornare tra le papille gustative. Non filtrata, non pastorizzata, questa birra è prodotta dal birrificio Monterosso di Montegrotto Terme utilizzando la lavanda officinale per uso alimentare coltivata alle pendici dei Colli Euganei, dal Lavandeto di Arquà Petrarca.

Fonte: Mattino Padova.

La dolce vita delle viti. Cinque resort del vino in Italia.
Wine resort da non perdere, una cantina a regola d’arte, un itinerario tra i monti: sei mete tra i filari dalle Alpi alla Sicilia, alla scoperta del saper vivere italiano più antico. Spazi luminosi, paesaggi straordinari e vini aromatici, tra i più eleganti d’Italia. Per scoprire l’Alto Adige si possono seguire vari itinerari: per esempio partendo dal Lago di Caldaro, tra vigneti scoscesi, castelli e cantine di design lungo una delle strade del vino più antiche. Da Bolzano si raggiunge la Cantina Produttori San Michele Appiano, dove nascono etichette indimenticabili; proseguendo alla Cantina Kaltern, intorno al bancone bar ellittico si degustano i vini curati dal kellermeister Andrea Moser. La vista migliore sul lago si ha dal secentesco Castel Ringberg, che ha anche un bistrot nell’azienda Elena Walch, mentre dalla Cantina Kurtatsch, con una spettacolare parete di roccia e una terrazza protesa sui vigneti, si parte per un’escursione nel Sentiero enodidattico di Cortaccia, alla scoperta delle differenze aromatiche tra un Müller-Thurgau e un Riesling. La sera, tramonto con bollicine e la cucina creativa del ristorante Rungghof di Cornaiano. Si dorme tra le vigne al maso Kristplonerhof, sopra Bolzano in località Guncina, nel fienile del 1930. Proseguendo a nord, tappa a Castel Monteleone a Cermes, nella zona di Merano, per visitare i giardini alla francese e la sala degli specchi in stile rococò

Fonte: Vanity Fair.

Manduria, la Cantina Produttori compie 90 anni, una grande festa.
Sabato 9 luglio, la Cantina Produttori di Manduria spegnerà ben 90 candeline. Un grande evento per festeggiare un anniversario così importante. La banda musicale della Guardia di Finanza in concerto per l’occasione.

Fonte: Antenna Sud.

Valore e cooperazione: le sfide per le cooperative vinicole tra passato e futuro.
Stelle della Cooperazione è il nome dell’evento estivo annuale con cui, dal 2016, la Cantina Frentana chiama a raccolta i propri soci e il personale per parlare di una tematica di interesse della cooperativa. L’edizione 2022 si è tenuta a Fossacesia, presso la sede della Cantina Sangro, proiettata a diventare presto un polo vitivinicolo unico con la cantina di Rocca San Giovanni. Il tema scelto per la tavola rotonda era imperniato sul concetto di “costruzione del valore” come elemento fondante dello spirito e del successo cooperativo. Ospiti del Presidente Carlo Romanelli, del vice presidente Giuseppe Alfino, il Direttore Felice Di Biase e l’enologo Gianni Pasquale, hanno partecipato Christian Scrinzi, Direttore Tecnico ed enologo del Gruppo Italiano Vini, Cesare Barbero, Direttore generale della Cantina Produttori Pertinace di Barbaresco, il giornalista Maurizio Gily e Fabio Piccoli, giornalista fondatore di Wine Meridian.

Fonte: AbruzzoLive.

Inflazione e timori di recessione frenano il mercato dei vini pregiati.
L’inflazione dilagante, la crisi energetica globale, i timori di recessione e la stretta delle banche centrali hanno penalizzato fortemente il mercato azionario negli ultimi mesi. Il vino pregiato ha sovraperformato in modo significativo l’azionario e la maggior parte dei future sulle materie prime, ma lo slancio del mercato è stato “molto più contenuto” nel secondo trimestre del 2022. L’allerta viene da Liv-ex, la piattaforma di scambio dei fine wines. Il Liv-ex 1000 – che tiene traccia della performance di 1.000 vini pregiati leader del settore – è aumentato del 3,6% su base annua in termini di sterline nei tre mesi fino al 30 giugno. Tuttavia, la sterlina si è indebolita nel secondo trimestre. Misurato in dollari – commenta il sito britannico Decanter – il Liv-ex 1000 ha già iniziato a scendere. Il Liv-ex 1000 contiene sette sottoindici: Bordeaux 500, Borgogna 150, Champagne 50, Rodano 100, Italia 100 e Resto del mondo 60. La Borgogna è stata la protagonista del secondo trimestre, con un aumento dell’8,1% su base annua. Il dato è in calo rispetto alla crescita del 14,6% del primo trimestre, ma lascia comunque l’indice complessivo Burgundy 150 in crescita del 23,9% quest’anno.

Fonte: Federvini.

Vino:Terre del Barolo tra digitale e hi-tech,ecco il Vigneto 4.0.
Ecco l’ultima novità della Cantina Terre del Barolo con sede a Castiglione Falletto in provincia di Cuneo, cuore delle Langhe piemontesi: la tecnologia digitale a supporto del lavoro degli agronomi della cantina nei 600 ettari vitati dei soci viticoltori della cooperativa che si estendono negli 11 Comuni di produzione del vino Barolo. L’ufficio tecnico agronomico ha aggiornato i suoi sistemi geo-agroinformatici. Due i vantaggi immediati: mappatura in modo geo localizzato di tutti i vigneti e collegamento ad ogni vigneto ed azienda dei dati che quotidianamente si registrano durante le visite nei campi dagli agronomi della cantina. Il programma permette di registrare in tempo reale l’osservazione della prima macchia di infezione di peronospora in un dato vigneto, le operazioni di gestione fitosanitaria ed i dati dell’andamento delle curve di maturazione, i dati meteo della stagione o quelli delle analisi del suolo. Una tecnologia in tempo reale per i viticoltori grazie all’app del programma scaricabile sul proprio smartphone. Risultato: si ottiene una carta d’identità del vigneto ed un’analisi dettagliata delle performance di un appezzamento o di un territorio. Obiettivo: ridurre progressivamente l’impiego degli agro farmaci in un’ottica di reale sostenibilità degli interventi umani in agricoltura in questo territorio Patrimonio Unesco.

Fonte: ANSA.

Bottiglie di vino e viti nello spazio per affrontare la crisi idrica e climatica.
L’intento è quello di valutare il potere di invecchiamento dei vini nello spazio e indagare sulle variabili di conservazione delle annate più recenti rispetto a quelle più mature di ciascun vino, in aperto confronto con la straordinaria longevità che le contraddistingue sulla Terra. Studiare la conservazione del vino e la crescita e resistenza delle viti nello spazio. I vini delle cantine Biondi-Santi, Feudi di San Gregorio e Gaja e le loro barbatelle (talea della vite) sono state affidate all’Agenzia Spaziale Italiana per la realizzazione di un esperimento scientifico che avrà come destinazione il primo avamposto umano in orbita nello spazio, la Stazione Spaziale Internazionale. Per ciascuna annata sarà inviata una bottiglia in orbita sulla stazione spaziale per studiare la sua conservazione sperimentale a 400 chilometri di altezza a una velocità al suolo di oltre 28mila chilometri all’ora. Un’altra bottiglia di ciascuna annata sarà esaminata dal Gabinetto di Analisi dell’Agenzia Spaziale Italiana prima del viaggio nello spazio e l’ultima bottiglia sarà custodita presso la Fondazione Italiana Sommelier per la comparazione dopo il viaggio di ritorno.

Fonte: Corriere.

Vino, Società Excellence: nel 2021 volume d’affari di oltre 260 mln.
“Fare squadra, condividendo le opportunità e le problematiche del mercato in cui operiamo era fondamentale per noi e per l’intero mercato già 10 anni fa. I fatti, durante tutti questi anni, ci hanno dato ragione ed hanno evidenziato come lo sia, ancor di più, oggi e lo sarà anche nel prossimo futuro”. Lo ha detto il presidente Luca Cuzziol nel corso dei festeggiamenti per il decimo compleanno di Società Excellence, organizzati ieri all’Hotel Four Seasons di Milano. Nel 2021 il volume di affari sviluppato da Società Excellence ha superato i 260 milioni di euro, grazie a più di 1.800 agenti in tutta Italia, ai quali si aggiunge il supporto di 280 collaboratori. Più di 2.100 le aziende rappresentate e/o distribuite dai soci, di cui due terzi estere.

Fonte: Askanews.

Questa è l’estate del vino fluido.
L’ultima trincea della rigidità binaria sembra essere la domanda bieca: “Bianco o rosso?”. Eppure, esistono anche i rosati (non solo del sud) che raffreddano l’ugola e indignano i bigotti dell’ordinario. Bianco o rosso?”. Una domanda ancora più bieca di “Etero o omo?”. Possibile che nella stagione della fluidità il vino sia l’ultima trincea della rigidità binaria? Proprio il vino che è la bevanda più sfaccettata che ci sia, con centinaia di vitigni, denominazioni, tradizioni, e vinificazioni le più diverse? “Bianco o rosso?” mi chiedono nella vineria di Udine e potrei non specificare la città perché la stessa domanda viene formulata ovunque e però la specifico perché il Friuli mi sembra fra le regioni vinicole italiane la più ferma, la più inchiodata agli stilemi enologici anni Novanta. Sonnolenza, per non dire letargia. Sono convintissimi di produrre grandi bianchi quassù e la cosa non mi turba, io mi credo di essere Arbasino più Ceronetti più Dorfles (per restare in zona), è giusto autoposizionarsi, autolodarsi, la critica è morta e frate Modesto non fu mai priore, ed è bello credere di trovarsi nel 1992, erano vivi Lucio Battisti, Lucio Dalla e David Bowie, che tempi. “Bianco o rosso?” con questo caldo significa bianco, ovvio, e allora più che dualismo è monocultura, monotonia, monomania…

Fonte: Il Foglio.

Il recupero del vino italiano grazie all’horeca. E (anche) al lavoro dei distributori.
I numeri e la visione di “Società Excellence”, che riunisce 20 realtà leader della distribuzione di vino e distillati nel Belpaese. Più o meno a parità di volumi, sui 24 milioni di ettolitri, i valori del consumo del vino in Italia, tra il 2020 marchiato a fuoco dal Covid ed un 2021 che è stato, almeno in parte, più libero, sono cresciuti in maniera sostanziale, passando da meno di 12,5 miliardi di euro del 2020 ai 13,8 del 2021, e puntano, in questo 2022, a tornare ai quasi 15 miliardi del 2019, ultimo anno pre-pandemia. Un recupero in valore che è stato possibile grazie alla riapertura dei ristoranti e alla ripresa dei consumi fuori casa che, come abbiamo raccontato spesso, in questi mesi, sono fondamentali per i vini di maggior valore, spesso prodotti da tante piccole e medie aziende del vino. E così, se nel 2020 il valore del consumo di vino in Italia ha pesato per oltre il 60% sulla gdo e per il 39,8% sull’“on premise”, il 2021 ha visto la distribuzione moderna scendere al 54,4%, e l’horeca risalire al 45,6% (seppur ancor lontana da quel 58,6% della quota di mercato toccato nel 2011). Numeri presentati da Denis Pantini (Nomisma), ieri sera, a Milano, per i dieci anni di Società Excellence, che rappresenta l’anello di congiunzione fondamentale tra i produttori e la ristorazione, riunendo 20 tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini d’eccellenza: da Sagna a Gruppo Meregalli, da Cuzziol Grandivini a Pellegrini, da Balan a Sarzi Amadè, da Vino & Design a Teatro del Vino, da Proposta Vini a Bolis, da Les Caves de Pyrene a Premium Wine Selection, da Ghilardi Selezioni a Visconti 43, da Première ad AGB Selezione, da Philarmonica a Spirits & Colori, da ViteVini a Apoteca, che, insieme, nel 2021 ha sviluppato un giro d’affari di oltre 260 milioni di euro, grazie al lavoro di più di 1.800 agenti dislocati su tutto il territorio nazionale, ai quali si aggiunge il prezioso supporto di 280 collaboratori. Sono, inoltre, più di 2.100 le aziende rappresentate e/o distribuite dalle società aderenti a Società Excellence (di cui 2/3 estere e 1/3 italiane).

Fonte: WineNews.

La Nazionale del Vino sfida i Barolo Boys in ricordo di Vittorio Adriano.
Stasera a Grinzane l’iniziativa in ricordo del produttore albese scomparso alcune settimane fa e che faceva parte degli “Undici del Vino”, associazione sportiva nata per promuovere il vino nel nome dello sport. Un’idea che sarebbe piaciuta a Vittorio Adriano, il produttore di vino di San Rocco Seno d’Elvio scomparso poche settimane fa. Correre dietro quel pallone lo aveva portato a rappresentare il mondo del vino piemontese, con altri produttori, nella Nazionale dei viticoltori, denominata “Undici del Vino”, una realtà che ha partecipato a diversi eventi dove sport e vino si uniscono, in termini di amicizia, divertimento e confronto tra addetti ai lavori.

Fonte: Lavocedialba.it.

Vino: istituito dal MIPAAF il Fondo da 25 Mio per sostenere la filiera vitivinicola.
È stato pubblicato sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali il decreto direttoriale che definisce i criteri e le modalità per la concessione di 25 milioni di euro di contributi per la filiera vitivinicola, previsti dal decreto ministeriale firmato il 23 marzo dal Sottosegretario di Stato per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali Gian Marco Centinaio. “Con la pubblicazione del decreto è ora possibile passare alla fase operativa del provvedimento che mette a disposizione della nostra filiera vitivinicola fondi per 25 milioni di euro. Risorse importanti, soprattutto nel momento attuale, che contribuiranno a sostenere e promuovere il comparto e i nostri vini di qualità all’interno dei confini nazionali” afferma il Sottosegretario di Stato per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali Gian Marco Centinaio.

Fonte: Beverfood.com.

STAMPA ESTERA

Cepa 21 alcanza la mayoría de edad.
La hermana pequeña de Emilio Moro crece y piensa en su futuro. Emilio Moro es una marca tan fuerte y tan consolidada en el mercado que su hermana pequeña, Cepa 21, siempre ha vivido a la sombra. Las cosas ya han empezado a cambiar y el culpable de esta transformación es José Moro. El hermano mayor de los Moro se ha convertido en el nuevo presidente de Cepa 21, tras salir de la presidencia de Emilio Moro, y lo ha hecho convencido de que el proyecto que él ideó hace veinte años ha alcanzado la mayoría de edad “Tiene muchísimas posibilidades y durante años no le hemos prestado la suficiente atención”, confirma Moro, que desde el pasado abril está centrado en cuerpo y alma en Cepa 21, una bodega ubicada en Castrillo de Duero (Valladolid). En esta nueva etapa, Moro quiere poner en valor un proyecto diferenciador y de calidad que refleje su saber hacer y el legado recibido durante años. Así se ha presentado la nueva añada de Cepa 21, que acaba de llegar al mercado, un vino cuya principal característica reside en el elegante equilibrio entre su frescuray su madurez. Aromático y equilibrado en nariz, en boca es elegante y con gran personalidad, con un gusto largo que invita a seguir bebiendo. “En Cepa 21 vamos a hacer vinos cada vez más finos, más elegantes, que se basen en la tradición, pero que se adapten a una nueva forma de beber vino, pero sobre todo que ocupen el lugar que siempre han merecido y que el consumidor deje de verlos como la otra marca de Emilio Moro”, reconoce el bodeguero, que se mantiene en el consejo de administración de la bodega que fundó su padre, pero que prefiere que las decisiones en ella las tomen otros.

Fonte: Expansión.

A sparkling way to revive Britain’s lost vineyards.
Wine ames are important, as Master of Wine Tim Wildman knows well. That the sparkling wine he makes is called Astro Bunny has done sales no harm at all. He’s had such success that his Australian wine business is now big enough to be run from a distance and he recently moved back to the UK. Congenitally enthusiastic, Wildman decided it was time to make a pet-nat (hipster for pétillant naturel, or a frivolous, lightly sparkling wine) in Britain. He branded this project Lost in a Field and went in search of suitable grapes. For him, the English wine scene has become boring. Too many similar copies of champagne made from the Champagne grapes Chardonnay and Pinot by too few winemakers (contract winemaking is a common destination for the produce of many of the new English vineyards). So Wildman decided to concentrate on other grape varieties, such as he could find. Largely, this meant the grapes planted by the previous generation of English and Welsh vintners in the 1970s and 1980s, when summers were cooler than they are now. These were typically early-ripening crosses and hybrids sent to England from Germany — where short, cool summers were also common — andmany were bred deliberátely tò ripen fast. Among Wildman’s favourites are Reichensteiner, Schönburger and Madeleine Angevine. Those of us familiar with the English wine scene in that period came to rather despise these grapes because they dominated plantings and we associated them with the results of the uninspiring combination of cool summers and inexperienced winemakers. But Wildman has rebranded them “heritage varieties”. “It’s an easier term to get across to the public than saying ‘German crosses and hybrids’ and a useful catch-all that saves having to list the varieties themselves,” he says.

Fonte: Financial Times Life&Arts.

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A risentirci a domani.