rassegna stampa del vino di martedì 23 agosto 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 23 agosto 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Lettera. Vini «Gli inglesi vogliono superarci grazie al caldo?».
Secondo l’ennesimo studio inglese il cambiamento climatici avvantaggerà i produttori vitivinicoli inglesi a scapito di quelli mediterranei. Furbi questi inglesi, come gli amici belgi e olandesi, che pur producendo solo qualche vino bianco e pochissime «bollicine», in una quantità totale pari a quella di un singolo medio produttore italiano (o francese), peraltro a prezzi altissimi, ne parlano come se fossero dei novelli Gaja. Il Times si dice sicuro che i rossi inglesi supereranno quelli della Borgogna, magra soddisfazione, verrebbe da dire loro, considerato che a Dijon da anni ormai le cose vanno malissimo (tanto da sperimentare l’uso di uve Barbera e Nebbiolo).

Fonte: Corriere della Sera.

EWine.
E’ la rubrica dedicata al mondo vitivinicolo italiano. Ogni mese vi presentiamo vini che potrete acquistare restando comodamente seduti a casa vostra, ovviamente attraverso le piattaforme di e commerce. EWine, infatti, propone recensioni esclusivamente di etichette che si trovano in vendita sul web attraverso piattaforme dedicate oppure attraverso siti aziendali. Tre bollicine per l’estate. Per l’occasione riavvolgiamo il nastro e andiamo a cercare tra le nostre proposte (oltre 70) tre prodotti adatti alla calura estiva, da degustare durante cene romantiche o per aperitivi sul mare, a bordo piscina e, perché no, anche a temperature più ragionevoli sulle nostre montagne. Abbiamo scelto solo bollicine, le più versatili e adatte a qualsiasi occasione. Carpenè Malvolti Prosecco Superiore Docg Il vino nella Rete Comodo da acquistare.

Fonte: Espansione.

Meglio ebbri che piddini con il rosato dell’ex dem Stefano.
C’è chi si consola con un bicchiere e chi, magari perché la delusione è ancora più cocente, il vino se lo fa. Dario Stefano, senatore del Pd, ha stracciato la tessera del partito e rifiutato dopo io anni la ricandidatura in polemica durissima con Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, dove Stefano ha fatto l’assessore all’Agricoltura rimanendo folgorato sulla via di Dioniso. Ma tutto questo che c’entra col vino? C’entra, perché Dario Stefano, dopo aver conosciuto la fatica e la passione del fare vigna dei produttori pugliesi da amministratore, é diventato un teorico del turismo del vino (ha scritto con Donatella Cinelli Colombini il libro Viaggio nell’Italia del vino) e dopo si è fatto produttore in Salento lui medesimo.

Fonte: La Verita’.

Vino, festa nelle grotte degustazioni in Apecar.
Cantine aperte nel paese del Sannio a più alta densità di vigne E spazio agli show, da Mariella Nava ai Bottari di Capua Vino, festa nelle grotte degustazioni in Apecar. Si racconta che dei 36 nuclei familiari che fondarono il paese solo uno favo sprovvisto di cantina. «E tutti ci siamo sempre chiesti chi fasce quest’unica famiglia di astemi», dice Domenico lannucci, presidente della proloco di Castelvenere dove, da126 a128 agosto, si terrà la quarantesima Festa del vino. L’aneddoto serve a ricordare come il borgo del beneventano sia il Comune più «vitato» d’Italia, ovvero con la maggiore presenza di vigne rispetto alla superficie del territorio.

Fonte: Mattino Napoli.

Fusco: io, ingegnere dai numeri alla vigna – «Io, ingegnere di..vino dai numeri al mosto».
Giovanni Chianelli Tra il vino e l’ingegneria la differenza salta agli occhi, avrebbe cantato Francesco De Gregori. Una è la regina delle scienze esatte, e chi la pratica è per antonomasia detentore di razionalità, precisione, pignoleria. L’altro è il principio della passione e dell’ebbrezza, ha per dio Dioniso e fa venire in mente il caos. «Infatti credo che dedicarmi alla cultura e la coltura del vino sia un modo per celebrare la mia parte irrazionale, così tanto sacrificata negli studi e nell’occupazione» dice il ventottenne Pierluigi Fusco, per gli amici Pj, e forse questo richiamo alla disco, compreso nel nomignolo, qualche indizio lo dà. Pierluigi è un giovanissimo ingegnere, attualmente lavora per la Hitachi ed è intento a progettare la Metropolitana di Napoli.

Fonte: Mattino Napoli.

CHARDONNAY COPPO.
Storiche cantine delle Langhe tesoro Unesco È una delle aziende storiche del panorama vitivinicolo delle Langhe, storiche anche le cantine, interrate fino a 40 metri nel punto più basso e dichiarate dall’Unesco ne12014 Patrimonio mondiale dell’umanità. Siamo davanti a un caposaldo della tradizione rossista e spumantistica italiana, che ha edificato la sua fama grazie al fondatore Piero Coppo, un uomo celebre per il fine palato e l’infallibile naso, perfezionista della gestione della vigna e antesignano di quelle pratiche di cantina che oggi sono routine per tutti i produttori orientati all’altissima qualità. Il bianco di punta si presenta dorato smagliante. Si captano note di cedro candito, frutta tropicale, cardamomo e percezioni fumé.

Fonte: Messaggero.

Il Cacchione sarà l’«ospite» del Nettuno Wine Festival.
Tutto pronto per la quinta edizione del Nettuno Wine Festival, nella località litoranea, il 4 settembre. Una cittadella del gusto dedicata alla conoscenza dei vitigni autoctoni e alla valorizzazione della ricchezza gastronomica del territorio. Protagonista il Cacchione, l’antico vitigno citato già nei testi di Plinio.

Fonte: Tempo.

I vini d’Abbazia nel Borgo di Fossanova.
Vini d’Abbazia è la manifestazione che si svolgerà dal 2 al 4 settembre nel Borgo di Fossanova a Priverno (Latina). L’evento mira a raccontare il ruolo che, sin dal Medioevo, le abbazie hanno avuto non solo nella produzione del vino ma anche nella preservazione di vitigni che altrimenti sarebbero andati perduti. Tra le altre, in trentino, l’Abbazia di Novacella, quella di Muri-Gries e della Cantina Valle Isarco che cura i vigneti del Monastero di Sabiona. Ben rappresentato il Lazio, con i vini artigianali del Monastero delle suore Trappiste di Vitorchiano, dall’Abbazia di Valvisciolo di Sermoneta e dai vini prodotti nel territorio pontino con le Cantine che aderiscono alla Strada del Vino di Latina.

Fonte: Tempo.

Vino, 25mila quintali di uva invenduti.
Una disdetta da parte dell’azienda che ne faceva richiesta da anni ha messo nei guai i piccoli coltivatori Vino, 25mila quintali di uva invenduti L’intera partita dell’areale di Paternopoli a rischio: chiesto l’intervento della Prefettura per affrontare la crisi. interessa 130 famiglie, Di Marzo punta al coinvolgimento trasversale degli stakeholders, oltre alla politica e ai rappresentanti istituzionali. Cia Avellino denuncia la situazione e anticipa la richiesta di un incontro formale al prefetto di Avellino Paola Spena per rappresentare a lei la crisi aperta nel comparto e chiedere l’istituzione di un tavolo di crisi.

Fonte: Roma.

Prodotti in vetrina a Tramonto Divino.
Arriva in città Tramonto DiVmo, il tour del gusto dell’Emilia-Romagna che sta facendo tappa nelle più belle piazze della regione e non solo. L’appuntamento modenese è fissato per il primo settembre con una cena ai Giardini Ducali preparata dallo chef stellato Luca Marchini del ristorante L’Erba del Re. Durante la serata Marchini insieme a Carla Brigliadori, Maestra di cucina di Casa Artusi, sarà protagonista di uno ‘show cooking’ che contribuirà alla narrazione dei prodotti protagonisti del territorio. Ad accompagnare i piatti ‘stellati’ un generoso assaggio di cibi e vini che verranno serviti da studenti e coordinati dai docenti dell’Istituto Alberghiero Spallanzani di Castelfranco.

Fonte: Gazzetta di Modena.

Flavescenza dorata e elateridi, la Regione chiede aiuto al governo.
Gravi danni a vigneti e campi di palate Flavescenza dorata e elateridi, la Regione chiede aiuto al governo Appello La Regione chiede risorse e interventi per l’emergenza fitosanitaria, che rischia di estendersi all’intero Paese. Richiesti al governo interventi per indennizzi agli agricoltori colpiti e attivazione del Decreto per danni da calamità naturali e fondo di solidarietà nazionale. «E’ necessaria in tempi rapidi una strategia nazionale che supporti i viticoltori e i pataticoltori nel combattere le gravi emergenze relative alla flavescenza dorata che colpisce la vite e agli elateridi che danneggiano fortemente la coltivazione di patata».

Fonte: Gazzetta di Parma.

Dozza, dalle degustazioni di vino agli splendidi muri dipinti.
II paesino tra Imola e Bologna offre meraviglie architettoniche e anche suggestivi itinerari immersi nella natura di Benedetta Cucci È la gioia degli influencer, Dozza. «Ah sì? – dirà qualcuno -. Non è principalmente uno dei borghi storici più belli d’Italia?». Certamente è questa la sua identità più importante, scolpita nella storia delle piccole geografie più affascinanti della nostra penisola. Ma la grande risorsa che ha coltivato nei decenni – dal 1960 – la cittadina medievale alle soglie della Romagna (tra Imola e Bologna), è la capacità di essere assolutamente contemporanea grazie a una manifestazione come II muro dipinto, biennale d’arte degli anni dispari, che trasforma il suo centro storico in galleria d’arte permanente a cielo aperto.

Fonte: Resto del Carlino Imola.

«Vigneti in difficoltà tra rincari e crisi idrica, servono nuovi strumenti».
Aumento incontrollato del costo di energia e carburanti, e difficoltà nell’approvvigionarsi di bottiglie di vetro necessarie. Su tutto, siccità e crisi idrica che hanno determinato la sofferenza dei vigneti ma, anche i danni causati dalla massiccia presenza di animali selvatici, cinghiali in testa. Il grido di allarme, arriva dalla rete d’impresa Vite in Riviera, ed è rivolto alle istituzioni, alle associazioni di categoria e alle amministrazioni locali e regionali, tra cui i sindaci dei Comuni nei quali si trovano le aziende: in provincia, da Pornassio a Dolceacqua, passando per Pieve di Teco, Imperia, Sanremo, Camporosso, Chiusavecchia e Terzorio.

Fonte: Secolo XIX Imperia.

Aumento del costo di energia e cinghiali, scatta il grido d’allarme di “Vite in Riviera”.
Aumento incontrollato del costo di energia e carburanti, e difficoltà nell’approvvigionarsi di bottiglie di vetro necessarie. Su tutto, siccità e crisi idrica che hanno determinato la sofferenza dei vigneti ma, anche i danni causati dalla massiccia presenza di animali selvatici, cinghiali in testa. Il grido di allarme, arriva dalla rete d’impresa «Vite in Riviera», ed è rivolto alle istituzioni, alle associazioni di categoria e alle amministrazioni locali e regionali, tra cui i sindaci dei Comuni nei quali si trovano le aziende: in provincia, da Pornassio a Dolceacqua, passando per Pieve di Teco, Imperia, Sanremo, Camporosso, Chiusavecchia e Terzorio. «Sono molte le problematiche che colpiscono il comparto agricolo, e vitivinicolo in particolare – spiega Massimo Enrico, presidente di Vite in Riviera – e per affrontarle riteniamo serva un cambio di passo da parte di tutti».

Fonte: Stampa Imperia.

Estate torrida e siccità alle 5 Terre: via alla vendemmia per lo sciacchetrà.
Bonanini: «Siamo almeno dieci giorni in anticipo rispetto al solito ma il prodotto è ottimo. Problemi sulle barbatelle» Vendemmia alle Cinque Terre Qualcuno preferisce aspettare sperando in qualche pioggia che ingrossi gli acini. Tra Vernazza e Corniglia, almeno formalmente, la vendemmia è già iniziata. Dal 21 agosto infatti c’è una deroga al divieto di circolazione nei centri storici per tutti quei mezzi che serviranno per il trasporto delle uve dai vigneti fin dentro le cantine. Ma non c’è soltanto il dispositivo del Comune di Vernazza a sancire che la vendemmia, quest’anno, è in buon anticipo. Almeno di dieci giorni. Basta affacciarsi sui terrazzamenti a picco sul mare per comprendere, dai colori dei grappoli, che è tempo di vendemmia.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

«Meno grappoli, ma la qualità sarà molto alta».
II titolare di Cantine Lunae «Per fortuna il maltempo non ci ha colpiti» Diego Bosoni seduto tra le vigne di Cantine Lunae «Meno grappoli ma la qualità sarà molto alta». La propaggine della Liguria, quella che diventa un anticipo di terra toscana, la vendemmia sta ormai per iniziare. Sui Colli di Luni i grappoli di Vermentino, e degli altri vitigni coltivati in questa zona, sembrano oro. «Forse ci sarà una piccola flessione per quel che riguarda la quantità, a causa della siccità. Ma la qualità si prospetta molto buona». Parola di Diego Bosoni, figlio d’arte dell’omonima e storica casa vitivinicola della Val di Magra. Dita incrociate per i prossimi giorni quando anche qui la vendemmia verrà ufficialmente avviata, con una decina di giorni di anticipo rispetto alla normale tabella di marcia.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

«Volontari da tutto il mondo per la raccolta».
II presidente di T.r.a. Monti: «Abbiamo recuperato terreni abbandonati» In primo piano Gianni Paxia presidente dell’associazione T.r.a. Monti «Volontari da tutto il mondo per la raccolta». L’esperienza della vendemmia, secondo la tradizione. All’interno di vigneti tra i più spettacolari al mondo, quelli delle Cinque Terre. «E capitato arrivassero anche turisti, persino australiani, per partecipare alla nostra vendemmia come volontari», spiega Gianni Paxia per T.r.a. Monti, Terre Restituite all’Agricoltura. Giovedì 25 agosto alle 8 l’associazione inizierà ufficialmente la vendemmia in questo angolo di costa. Una vendemmia aperta anche a volontari. Basta andare vestiti adeguatamente, tutto il materiale necessario verrà fornito sul posto.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

«Le viti sono state resistenti, il mare ha mitigato l’effetto caldo».
Enologo nella zona del levante ligure «Le viti sono state resistenti, il mare ha mitigato l’effetto caldo». Un’annata interessante». Con le viti che hanno dimostrato una «resistenza» importante rispetto allo stress determinato dalle alte temperature e dalla siccità. Merito anche della vicinanza del mare, che ha mitigato le condizioni estreme di questa estate sui terrazzamenti. Ma le aziende stanno già mettendo a punto una serie di strategie e metodi che modificheranno in parte la coltivazione della vite negli anni futuri. Questo servirà a blandire gli effetti negativi del cambiamento climatico che potrebbero diventare una costante nelle prossime annate. Lo spiega Giorgio Baccigalupi, enologo sul territorio che va dai Colli di Luni fino a Sestri Levante e direttore del consorzio per la tutela dei vini della Spezia

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Saltano le “Cantine” L’ira di Ruggeri: «Non è colpa mia» – Niente “Cantine”, Ruggeri furente «Denuncio chi dice che è colpa mia».
Il caso. II capogruppo di minoranza risponde all’attacco di Rovagnati (Unione commercio) «Mi accusa di aver fatto saltare l’evento, si informi. Scelta del sindaco per l’emergenza Covid». «Chi rappresenta interessi diffusi dovrebbe informarsi meglio prima di accusarmi di avere fatto saltare le Cantine. Basta strumentalizzare chi, come me, si spende per il bene pubblico. A questo punto sono pronto a valutare una denuncia per diffamazione». Non sono andate giù al capogruppo della minoranza, Andrea Ruggeri, le esternazioni del presidente in Bassa Valle dell’Unione commercio, Mario Rovagnati, a proposito di “Morbegno in cantina”.

Fonte: Provincia Sondrio.

Raccolto divorato dai cinghiali “Siamo assediati” – “Assediati dai cinghiali”.
«Da quindici anni siamo assediati dai cinghiali». L’azienda agricola La Gambina si trova a Frascaro. In circa 15 ettari si coltivano da oltre vent’anni nocciole e uva, ma da troppo tempo, dicono i titolari, la situazione è insostenibile, a causa dei cinghiali. «Il nostro raccolto di nocciole quest’anno è a rischio», raccontano. Nocciole e vigne distrutte, raccolto a rischio “Assediati dai cinghiali” Il racconto dell’imprenditrice agricola Manuela Guacchione di Frascaro: la sua azienda è in crisi Gli ungulati divorano i frutti sugli alberi e sulle viti, a nulla servono le reti installate tutt’intorno.

Fonte: Stampa Alessandria.

Siddùra si affida a Cani e punta sempre più in alto.
Importante novità per l’azienda vinicola di Luogosanto Luogosanto Importante novità in casa Siddùra: Raffaele Cani è il nuovo direttore commerciale dell’azienda agricola di Luogosanto. Dirigente stellato nel mondo del vino in Sardegna, coordinerà il settore commerciale supportato da Piero Aru, per l’Italia e Marco Montali per l’estero. Nato nel 1948 a Santadi, per ben 46 anni Cani è stato un pilastro della storica cantina campidanese, contribuendo alla crescita in maniera sostanziale. «Conoscevo già Siddùra – sottolinea Cani -, sia per l’elevata qualità dei vini comprovata dai successi acquisiti a livello nazionale e internazionale, sia perché investe tantissimo nella comunicazione.

Fonte: Nuova Sardegna.

Meno dieci alla Festa del Vino Montecarlo si prepara all’evento.
Inaugurazione alle 19,30 del primo settembre: accanto ai tradizionali stand in calendario anche una serie di mostre e cortei tra storia e religiosità Montecarlo Meno dieci (giorni). È partito il conto alla rovescia verso la Festa del Vino che, quest’anno, festeggerà i sui 54 anni da quel 1968 in cui Montecarlo decise di celebrare il suo prodotto simbolo. Ma anche questo 2022 probabilmente diventerà un anno da ricordare, perché sarà quello della rinascita, dopo due anni di pandemia. Ecco, di seguito, una piccola guida per godervi al meglio l’appuntamento. Il programma. La festa si aprirà, con l’inaugurazione ufficiale, il primo settembre alle 19,30, e andrà avanti tutte le sere fino a domenica 11. La festa si svilupperà in tre spazi: piazza D’Armi, il piazzale prima di salire in paese, sarà l’anima centrale della festa, con i tanti stand enogastronomici; piazza Garibaldi.

Fonte: Tirreno Lucca.

Sotto il sole della prima vendemmia – Prima vendemmia veronese «Uve buone mercato difficile».
Cento ettari in Valdadige. Si parte con il Pinot Sotto il sole della prima vendemmia. Ieri al via i lavori nei 100 ettari di Armani, presidente del Consorzio Delle Venezie. Tra attese e timori Prima vendemmia veronese «Uve buone mercato difficile» Parte il Pinot Grigio. I lavoratori stranieri sono coordinati da Simone di Cavalo. II manager Corradini: «Fino a 6 anni fa era una festa, c’erano i giovani del paese, ora italiani spariti» Nonio Sommacampagna. Ieri è tornato il sole nei cento ettari di Pinot Grigio dell’azienda agricola di Albino Armani a Dolcè e una comitiva di vendemmiatori ha messo mano alle forbici per iniziare l’annata 2022. Il Pinot Grigio apre le danze per la raccolta nel Veronese. Questa varietà precoce impiegata per produrre il vino bestseller negli Stati Uniti che deve i suoi natali per 1’85% al Nord Est, è l’antesignana di una vendemmia corale appena partita nel Veronese qui in Valdadige.

Fonte: Arena.

«Non c’è più vetro per imbottigliare».
II proprietario della cantina in Valdadige e presidente del Consorzio Delle Venezie lancia l’allarme «Non c’è più vetro per imbottigliare» Albino Armani: «Il sistema Pinot Grigio sta tenendo ma inflazione e materie prime ci preoccupano» •• Quella del 2022 non sarà ricordata come un’annata facile ma non solo per le attività nei vigneti e il clima che si conferma protagonista indiscusso nel processo di maturazione delle uve. «L’estate è stata pesante e siamo preoccupati, ma non per la parte viticola», precisa Albino Armani e prospetta: «Da una parte la grande distribuzione (gdo) chiederà agli imbottigliatori prezzi più bassi, a causa dell’inflazione, dall’altra chi acquista le uve soffrirà per i costi dell’energia elettrica e dell’irrigazione legata alle alte temperature, oltre per le difficoltà delle ore trascorse a 40 gradi.

Fonte: Arena.

Cantina: è tutto un fermento…
Quali sono gli accessori per la fermentazione del vino indispensabili per ottenere un prodotto dalle qualità eccellenti? Ecco i migliori secondo Polsinelli. Quando si parla di fermentazione siamo di fronte a un processo importante lungo il percorso che trasforma il mosto in vino. Come ogni produttore sa bene, la sfida è quella di far sì che tutto avvenga nella maniera e nei tempi previsti: basta poco per rovinare il lavoro di mesi. Per questo, c’è bisogno degli accessori per la fermentazione del vino corretti, che non solo supportino ma anche facilitino il lavoro in cantina, al fine di ottenere un prodotto finale di qualità.

Fonte: Politicamentecorretto.

Monti, Cantina del Vermentino: distribuiti 1,5 milioni di euro ai soci.
I 350 soci-viticoltori della Cantina sociale del Vermentino hanno trascorso un buon Ferragosto. Come da prassi il Consiglio di amministrazione ha distribuito il saldo della vendemmia 2020: un importo di un milione e mezzo di euro. Nelle loro tasche, fra anticipo, prima e seconda tranche, sono entrate qualcosa come 4 milioni e mezzo di euro. Se l’ultima Sagra del Vermentino è stata ricca di soddisfazioni, essendo la cartina di tornasole dal punto di vista mediatico, di immagine e turistico, il fattore economico risulta fondamentale per i viticoltori, visto che la cooperativa viene considerata a tutti gli effetti il vero volano dell’economia paesana. Centinaia di famiglie che ricavano reddito e quindi sostentamento dalla viticoltura.

Fonte: Logudoro live.

Niente “Cantine”, Ruggeri furente. «Denuncio chi dice che è colpa mia».
Il capogruppo di minoranza risponde all’attacco di Rovagnati (Unione commercio). «Mi accusa di aver fatto saltare l’evento, si informi. Scelta del sindaco per l’emergenza Covid». «Chi rappresenta interessi diffusi dovrebbe informarsi meglio prima di accusarmi di avere fatto saltare le Cantine. Basta strumentalizzare chi, come me, si spende per il bene pubblico. A questo punto sono pronto a valutare una denuncia per diffamazione». Non sono andate giù al capogruppo della minoranza, Andrea Ruggeri, le esternazioni del presidente in Bassa Valle dell’Unione commercio, Mario Rovagnati, a proposito di “Morbegno in cantina”.

Fonte: La Provincia di Sondrio.

Vino: a Montalcino le chiavi della città di Napa.
Un altro passo avanti nel consolidamento dei rapporti tra le città di Montalcino (Siena) e Napa, in California, nel segno del vino. Montalcino ha infatti ricevuto le chiavi della città di Napa: la cerimonia di consegna, si legge in una nota, è avvenuta nel corso di una visita del sindaco di Montalcino Angelo Braconi negli Stati Uniti e suggella il gemellaggio tra le due città siglato ad ottobre 2021: a fare gli onori di casa il primo cittadino di Napa Scott Sedgley. Il gemellaggio, spiega il Comune del Senese, ha l’obiettivo di promuovere progetti per favorire rapporti di collaborazione e incentivare scambi e incontri che rendano possibile la conoscenza di realtà economiche, culturali e sociali diverse nel segno della cultura enologica.

Fonte: ANSA.

In Cile un vino prodotto da una varietà di uve quasi estinta.
La cantina Santa Carolina ha riscoperto vigne di oltre 100 anni di una varietà di cui restano solamente 15 ettari piantati in tutto il mondo. Come spesso accade le grandi scoperte sono figlie del caso. Anche in questa occasione è proprio la fortuna ad averci messo lo zampino ed aver probabilmente salvato dalla definitiva estinzione una varietà di vite. Dodici anni fa, durante delle ordinarie operazioni di pulizia delle cantine a Viña Santa Carolina, in Cile, è saltata fuori una mappa della tenuta risalente a circa 150 anni prima su cui era evidenziato un particolare vigneto.

Fonte: Adnkronos.

Vino, export in primi 5 mesi supera i 3 miliardi di euro.
Nei primi cinque mesi 2022 le spedizioni di vino italiano all’estero superano la quota dei 3 miliardi di euro, in crescita del 14,2% sullo stesso periodo del 2021 e, dato ancora più interessante, del 21,3% sul 2019, ultimo anno prima della pandemia, come raccontano i dati Istat aggiornati a maggio 2022, analizzati da WineNews.

Fonte: Adnkronos.

Il vino ambasciatore dell’eccellenza italiana nel mondo.
Continuare a comunicare ai mercati mondiali l’eccellenza del Made in Italy attraverso il vino è fondamentale secondo Lucio Salamini, proprietario di Cantina Luretta in provincia di Piacenza: la varietà, la storia, il territorio e tutte le sfumature che caratterizzano la produzione italiana sono valori tutti da raccontare, che affascinano il pubblico internazionale.

Fonte: Adnkronos.

“Decanter Fine Wine Encounter London 2022”, il vino italiano protagonista in Uk.
Il 5 novembre torna uno degli eventi più attesi dagli appassionati inglesi, con tanti top brand del vino tricolore, e la masterclass sul Sassicaia. Il vino italiano ha ripreso a correre sul mercato della Gran Bretagna, uno dei più importanti per il vino tricolore, che, nei primi 5 mesi 2022, come raccontano i dati Istat, analizzati nei giorni scorsi da WineNews, ha segnato una crescita del 27,2% sul 2021, a 294 milioni di euro. Un mercato strategico che, dopo la Brexit, è diventato Paese Extra Ue (e, quindi, possibile target dei progetti dell’Ocm Vino Promozione), dove il 5 novembre torna di scena uno degli eventi più attesi dagli appassionati inglesi, ovvero il “Decanter Fine Wine Encounter London 2022”, di scena il 5 novembre al “The Landmark London”, firmato dalla rivista Uk “Decanter”, la più seguita e autorevole voce del vino oltremanica. E, come sempre, non mancheranno i nomi top del vino italiano.

Fonte: WineNews.

Primo semestre 2022, le vendite di vino crollano (anche) sulla Gdo di Francia.
Tendenza confermata dal panel Iri per FranceAgriMer: i vini fermi perdono il 7% a valore, le bollicine il 4%. Premessa: rispetto al primo semestre 2021, la prima metà del 2022 ha vissuto dinamiche di quasi assoluta normalità. Superata la fase emergenziale della pandemia, bar e ristoranti non hanno più subito chiusure, in Italia come nel resto d’Europa, e più in generale del mondo occidentale. Ovviamente, la scarsità delle materie prime, il boom del costo dell’energia e gli altri effetti, diretti ed indiretti, della guerra russa all’Ucraina, ha portato, e continuerà a portare, conseguenze importanti sul potere d’acquisto dei consumatori, con ricadute anche sul comparto vino. Che, intanto, conferma in Francia quanto registrato in Italia, Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania: le vendite della Gdo – che, insieme al canale online, ha sostenuto in maniera fondamentale i fatturati del vino nei periodi più difficili, tra lockdown e chiusure – registrano un calo assolutamente rilevante. Come rivelano il dati del panel Iri per FranceAgriMer e Cniv – Comité National des Interprofessions des Vins, i vini fermi nella grande distribuzione di Francia, nel primo semestre 2022, hanno fatturato 1,9 miliardi di euro, per un totale di 4 milioni di ettolitri, che si traducono in un calo, sullo stesso periodo del 2021, dell’8% a volume e del 7% a valore.

Fonte: WineNews.

STAMPA ESTERA

Les vignes du Beaujolais à l’épreuve de la sécheresse.
Les professionnels de ce secteur du Rhône s’avouent « perdus » face aux effets du changement climatique « En quarante ans, nous avons avancé de trois semaines en moyenne la date des vendanges» vigneron et président de la Sicarex Beaujolais REPORTAGE BAGNOLS (RI IÓNF) – envoyé spécial De mémoire de vigne ron, jamais les vendanges n’ont débuté aussi tôt dans le Beaujolais. Le ban a été fixé mercredi 17 août, calculé en fonction de la maturation du raisin. Directement provoqué par le dérèglement climatique, ce record de précocité suscite de l’inquiétude dans cette région riche de dix crus et douze appellations, située au nord de Lyon, entre la vallée du Rhône et la Bourgogne. Le vignoble du Beaujolais compte près de 17000 hectares de vignes plantées et produit environ 1 million d’hectolitres par récolte. « Nous n’avons jamais connu une sécheresse d’une telle intensité, plus exactement d’une telle durée. Le manque d’eau a commencé dès le mois de mars. En 2019, nous avions connu une sécheresse qui s’était limitée à l’été, témoigne Jean-Pierre Rivière, 58 ans, en montrant les grappes aux grains réduits, parfois complètement déshydratés, qui ressemblent à des raisins de Corinthe. Cette année, c’est depuis le printemps. Le feuillage est à la peine. La vigne souffre. Le raisin ne s’est pas développé complètement. » Baisse du rendement En parcourant les parcelles du viticulteur, situées autour de Bagnols (Rhône), au sud du Beaujolais, les effets de la sécheresse sont observables immédiatement. Dans certains secteurs, les feuilles de la vigne ont roussi. Elles se cassent comme des brindilles.

Fonte: Monde.

«Sud», un mot porteur commercialement, flou géographiquement
Le préfet d’Occitanie a sommé les viticulteurs de cesser d’utiliser la marque « Sud de France ». La région PACA entend aussi profiter du terme Cette marque, créée par Georges Freche en 2006, a réussi à fédérer les professionnels du vin en Languedoc. «laisser-faire» aura duré longtemps mais le préfet de la région Occitanie, Etienne Guyot, a décidé d’y mettre fin. Le 25 juillet, il a tapé du poing sur la table et demandé aux acteurs viticoles de la région de ne plus inscrire «Sud de France » sur leurs étiquettes. Cette « marque ombrelle», créée par le tonitruant Georges Frêche, en 2006, a réussi, en quinze ans, à fédérer les acteurs du vin en Languedoc. A l’époque, il présidait la région Languedoc-Roussillon fusionnée depuis avec Midi-Pyrénées pour former l’Occitanie. « Toulouse, c’est le Sud-Ouest; Marseille et Nice, c’est le Sud-Est, nous, c’est le Sud», avait-il déclaré au lancement de la marque. Seulement voilà, « la dénomination “Sud de France” ne correspond pas à une zone géographique au sens réglementaire, et il West donc pas possible de l’intégrer dans les cahiers des charges des AOP [appellation d’origine protégée] ou IGP [indication géographique protégée] », explique dans sa lettre envoyée aux acteurs viticoles le préfet, qui n’a pas répondu aux sollicitations du Monde. Elle ne peut notamment pas être utilisée dans l’étiquetage. La marque ombrelle peut servir pour des salons ou opérations de promotion, pas pour un usage individuel sur chaque produit.

Fonte: Monde.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.