Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 27 agosto 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Se questi sono i criteri nessun vino è conforme.
Leggendo quello che c’è scritto su alcune importanti etichette italiane ed europee non è raro imbattersi in un cortocircuito: vini che sono considerati come degli ambasciatori dei propri territori non rientrano all’interno delle denominazioni di cui geograficamente fanno parte. È facile stappare teorici Chianti classico Docg che vengono commercializzati con la ben più anonima dicitura Toscana Igt, famoso tra i tanti il mitico “Le Trame” di Podere Le Boncie. Valdobbiadene Prosecco (sempre Docg) imbottigliati come Colli Trevigiani (Igt), è recente il caso di Ca’ dei Zago. Alto Adige Doc come generici Vino rosso, mai sentito parlare dei vini di Pranzegg? E l’elenco potrebbe continuare a lungo.
Fonte: Cibo.
Bollicine, libri e musica: tour nel Trentodoc Dove il vino diventa un libro da sfogliare.
Un viaggio in Trentiño alla scoperta del Trentodoc — lo spumante Metodo Classico prodotto con sole uve trentine —, con degustazioni esclusive, visite alle cantine locali e una cena presso il Bistrot della Locanda Margon, il ristorante stellato di casa Ferrari. Le bollicine si uniranno alla storia, con le visite all’area archeologica della Tridentum romana e all’arte contemporanea, che ha sua massima espressione nel MART, Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Un viaggio nei tratti caratteristici del Trentino: arte, storia e cantine. E agli eventi (arte, musica, teatro, moda) del Festival del Trentodoc, organizzato dall’Istituto Trentodoc, la Provincia autonoma di Trento e Trentino Marketing in collaborazione con il «Corriere della Sera».
Fonte: Corriere della Sera.
Châteaux Pétrus, bene le giovani.
Rialzo medio dell’11 %per le sedici annate più recenti, con solo cinque diminuzioni Châteaux Pétrus, bene le giovani di Cesare Pilon questa seconda puntata sui risultati ottenuti da Châteaux Pétrus alle aste dei primi otto mesi di q t’anno ha come protagoniste le 16 annate più recenti del grande Pomerol quotate anche nei 2021, così come nella prima puntata lo erano le più antiche. A differenza di quelle, hanno una caratteristica anagrafica particolare: sono le prime 16 vendemmie di un altro secolo, il 21°. E che siano differenti lo si nota subito: mentre fra le vecchie annate del 1900, come s’è visto la settimana scorsa, metà delle bottiglie ha subito quest’anno una riduzione di prezzo, tra queste del nuovo secolo solo 5 su 16, neanche una su tre, hanno registrato un calo.
Fonte: Milano Finanza.
Intervista a Lamberto Frescobaldi – Vendemmia salvata dalle ultime piogge – Frescobaldi: «Vendemmia buona per qualità e quantità» – Vendemmia salvata dalla pioggia di agosto «Produzione buona per quantità e qualità».
L’intervista. Lamberto Frescobaldi. Per il presidente dell’Unione italiana vini «ci troviamo con un risultato sorprendente: al netto di catastrofi atmosferiche che possono avvenire la vendemmia potrà rivelarsi superiore anche a quella dell’anno scorso» Giorgio dell’Orefice a pioggia “santa” di agosto ha fatto tutto. È arrivata come la manna dal cielo sulle campagne assetate d’acqua. È arrivata al momento giusto, quello in cui alla vigna serve acqua per la crescita di peso degli acini. Ma decisive sono state anche le lavorazioni dei terreni fatte dai viticoltori italiani. Così, dopo mesi di siccità e di timori, ci troviamo con un risultato sorprendente: al netto di catastrofi atmosferiche che possono avvenire a settembre e ottobre, la vendemmia 2022 si potrebbe rivelare superiore in quantità e forse anche in qualità rispetto a quella dello scorso anno».
Fonte: Sole 24 Ore.
Uva invenduta Chiesta apertura del tavolo di crisi – Uva senza committenti, chiesto tavolo di crisi.
La difficoltà manifestata dei centotrenta viticoltori dell’areale della valle del Calore che dal 1° di agosto sono senza un committente apre una questione di ordine sociale, pertanto Cia Avellino ha già presentato formale richiesta di un incontro al Prefetto di Avellino Paola Spena per l’apertura di un tavolo di crisi”. Così Stefano Di Marzo, presidente della Confederazione Italiana Agricoltori di Avellino, che ha incontrato i giornalisti insieme al presidente di Cia Campania Raffaele Amore e al rappresentante zonale di Cia Paternopoli Mario Cresta. Obiettivo della Confederazione irpina è quella di coinvolgere l’intero tessuto produttivo e imprenditoriale, dalle grandi cantine alle cooperative, per mitigare il problema e garantire la vendita di 25 mila quintali di uve da aglianico, che come ha spiegato Di Marzo “corrispondono ad un anno intero di lavoro e sacrifici, e che non può prestare il fianco a speculazioni. Vogliamo vendere l’uva e conservare il posizionamento del trattamento economico degli anni precedenti”.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
Viticoltura: risarcimenti per calamità naturale.
Le richieste dei Comuni colpiti Viticoltura: risarcimenti per calamità naturale Castelfranci – Risarcimento danni milionario avanzato dal Comune per la devastazione delle produzioni di uva e intanto arrivano i primi segnali incoraggianti. Sembrerebbe infatti che il Consorzio di tutela abbia ricevuto la disponibilità, da parte di alcune aziende consorziate, ad acquistare uve aglianico, di buona qualità. Ma andiamo con ordine e ricordiamo la richiesta di risarcimento dei danni subiti dall’evento calamitoso di inizio agosto avanzata dal Comune. E’ l’immediata risposta all’incontro con i titolari delle aziende danneggiate dalla grandinata con i quali erano stati quantificati i danni ed avevano ricevuto i moduli per avanzare l’istanza.
Fonte: Quotidiano del Sud Irpinia.
Vendemmia 2022, come sarà?
Tutto dipenderà da clima e qualità delle uve. Pensando di attraversare virtualmente l’Italia parlando con qualche produttore delle zone tra Nord, Centro e Sud ne vien fuori uno scatto dai contorni rosei, del tutti inaspettati. Alla luce di ciò che tipo di vendemmia sarà quest’anno, viste le condizioni climatiche un po’ pazze che investono sempre più di frequente il nostro Paese? Come sarà la qualità delle uve raccolte e che vini Rasaggeremo nei prossimi mesi ed anni? Le cantine italiane hanno riscontrato problemi nel reperire i lavoratori stagionali da impiegare nella vendemmia? Trattasi di un comparto che impiega migliaia di lavoratori nel settore. Secondo in produttori è tutto nei tempi giusti e, se non ci saranno sorprese, al Centro si inizierà i primi di settembre.
Fonte: Quotidiano del Sud Irpinia.
«Nuovo evento per promuovere il Sangiovese» – «Sangiovese, ora si cambia».
Cambia la formula: no alla classica ‘tre giorni’ in autunno, si farà in primavera Cappelli a pagina 13 «Sangiovese, ora si cambia» Predappio, la tradizionale festa del vino non si farà Il sindaco: «Al suo posto un evento in primavera» di Quinto Cappelli Da quest’anno il Comune di Predappio e l’associazione Terre di Predappio, dopo la sospensione degli ultimo due anni (2020 e 2021) causa la pandemia, I Tre Giorni del Sangiovese, la manifestazione dedicata al vino in contemporanea con la vendemmia, non sarà ripresa. «Ma – come annunciano il sindaco Roberto Canali e il presidente dell’associazione Terre di Predappio Stefano Berti – sarà sostituita in primavera da una manifestazione rivolta più agli addetti ai lavori e agli appassionati di vini di qualità, come sollecitato dalla stesse cantine».
Fonte: Resto del Carlino Forlì.
I viticoltori in vista della vendemmia «Servono parcheggi sulla Costiera».
Bukavec: «Maturazione dell’uva anticipata dalle condizioni meteo, si parte già la prossima settimana» Ugo Salvini Trecento metri di parcheggi temporanei, ricavati lungo il tratto della strada costiera situato all’altezza di Santa Croce e Aurisina, per permettere ai viticoltori della zona di poter utilizzare i propri mezzi di trasporto, in occasione dell’oramai prossima vendemmia. È questa la richiesta inoltrata in questi giorni a Fvg Strade e, per conoscenza, alle competenti autorità locali, cioè alla Regione e ai Comuni territorialmente coinvolti, dalla locale Associazione degli agricoltori (Kmecka zveza). Nel dettaglio, sono due i tratti interessati: uno di circa 200 metri, all’altezza del ristorante “Tenda rossa”, l’altro di un centinaio scarso, in prossimità di Canovella de’ Zoppoli..
Fonte: Piccolo Trieste.
Nasce l’Amber Wine Festival per valorizzare il vino ambrato.
II Castello di San Giusto ospiterà la nuova rassegna il 21e 22 ottobre Saranno coinvolti anche i produttori di Slovenia, Croazia e Austria Nasce l’Amber Wine Festival per valorizzare il vino ambrato. Una vetrina per un prodotto di nicchia della viticoltura locale. Si intitola “Amber Wine Festival” ed è l’appuntamento in programma nelle giornate del 21 e 22 ottobre al Castello di San Giusto, una sorta di passerella speciale per il vino ambrato, la tipologia che si ottiene attraverso una macerazione prolungata, processo atto ad esaltare i vini bianchi sotto gli aspetti del colore, dell’aroma, della consistenza e dei sentori naturali.
Fonte: Piccolo Trieste.
La sagra del Cesanese ha fatto centro.
Serrone Grande partecipazione alla quattro giorni Promosse le produzioni locali e le tradizioni. Tra gli eventi più attesi e rinomati della Ciociaria c’è la sagra del Cesanese a Serrone. E se si è arrivati alla sessantaquattresima edizione vuol dire che le tradizioni sono state anche tramandate di generazione in generazione e, soprattutto, che la manifestazione piace. E le foto scattate durante la quattro giorni, che si è conclusa domenica scorsa, lasciano poco spazio all’immaginazione. Di gente, arrivata anche dai paesi limitrofi e non solo, ce ne è stata tanta a Serrone dal 18 al 21 agosto per immergersi nelle tradizioni. Quest’anno tante novità hanno caratterizzato la manifestazione che punta a promuovere il territorio, le produzioni locali e il vino Cesanese del Piglio DOCG.
Fonte: Ciociaria Oggi.
Una passeggiata in vigna con il gruppo giovani Fai.
Fai un giro in vigna: con questo slogan il gruppo giovani di Imperia del Fondo ambiente italiano propone una visita per conoscere colore e cultura del vino del Ponente ligure. Un evento che viene organizzato in tutta la Liguria: i quattro gruppi giovani della nostra regione, Imperia, Albenga-Alassio, La Spezia e Genova, si uniscono in un progetto che rappresenta una novità nel panorama del Fai, svoltosi, finora, solo in Friuli-Venezia Giulia. L’appuntamento è fissato per domani presso l’Azienda Agricola Saglietto a Poggi di Imperia in via Angelo Carli 21. Per partecipare si consiglia la prenotazione sul sito di Fai prenotazioni: sarà possibile partecipare in due gruppi (alle 11 e alle 17).
Fonte: Secolo XIX Imperia.
“Calici di Musica” assaggi e note nel centro storico.
Sarà un sabato sera tutto davivere con «Calici di Musica» in piazza dei Leoni. Sarà lavetrina della produzione locale divino con la degustazione di tre ricette De.Co. e la magia delle note del pianoforte di Veronica Rudian. Il programma completo col dettaglio degli orari sarà distribuito tra i locali del centro e sarà descritto nelle pagine social del Comune di Albenga e del festival «Su la testa», ma di fatto basterà girare nel centro storico e farsi guidare dalla musica. E’ prevista la degustazione di vini del territorio con assaggio di tre ricette De.Co.
Fonte: Stampa Liguria Estate.
Sempre più vino ma meno calici colmi.
Puntuale ecco la classifica dell’OIV, l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino, realizzata sulle stime del 2021 relative al consumo di vino nei diversi paesi del mondo. In testa gli Stati Uniti, fanalino di coda l’Australia. Terzo piazzamento per l’Italia. Sempre più vino, ma meno calici colmi. La tendenza del bere meno sembra diffondersi ovunque. II calo di consumi di alcol è ormai strutturale, soprattutto nelle economie già sviluppate perché è una tendenza che incontra scelte più salutistiche e che incrociano contingenze economiche attuali, prima di tutto la crescita dell’inflazione. Eppure un appuntamento fisso – e curioso – è sempre la classifica dei paesi che bevono di più, stilata dalla 01V, l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino su stime fatte nel 2021.
Fonte: Giorno Milano Metropoli.
Siccità, gli effetti sulle nostre vigne.
Bollettino della fondazione Fojanini, situazione diversa tra zona e zona Positivo il calo di temperature, ma si è di fronte ad un anticipo di stagione. Che la siccità abbia messo a dura prova la vite è ormai cosa (tristemente) nota. Ora, grazie a uno studio della Fondazione Fojanini, è anche possibile quantificare il deficit idrico registrato nei mesi passati e, di conseguenza, provare a tracciare una prospettiva per le prossime settimane. Partiamo subito dal fatto – come si legge nell’ultimo report – che «nelle ultime due settimane si è registrato un leggero abbassamento delle temperature, che si collocano su valori più in linea con quelli medi della stagione, anche per quanto riguarda le minime». Tuttavia, «a essere ancora deficitaria resta la situazione degli apporti idrici. Nel mese di agosto finora si sono registrati circa 40 mm di precipitazioni, con scarti di +20% in bassa valle e qualche millimetro in meno nella zona del Thanese».
Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.
L’Oltrepo solidale salva la vendemmia di chi è stato travolto dal fango.
Un mese messa fuori uso la cantina Giorgi di Canneto «Si sono offerti in tanti. Tra vignaioli ci si aiuta». Sono passati appena trenta giorni. È l’alba del 28 luglio quando Fabiano Giorgi si sveglia con il fango alla gola. La cantina di uno dei più noti e importanti produttori di vini dell’Oltrepo – Giorgi Wines, dal 1870 – è stata travolta da un’onda di fango che demolisce pareti, sposta un trattore a 250 metri di distanza, seppellisce auto e distrugge macchinari pronti all’imminente vendemmia. Un disastro. Le immagini apparse sulla Provincia pavese e diffuse sui social fanno il giro del web. E subito dopo accade quello che in pochi avrebbero previsto, l’avvio di una catena di solidarietà che ha consentito a Giorgi di salvare il prodotto, la vendemmia e, nel complesso, la produzione di quest’anno. Una produzione che – benché un Po’ scarsa – si presenta di grande qualità.
Fonte: Provincia – Pavese.
Studio dell’Università sul Dolcetto docg “Nell’Ovadese un vino dai vari volti”.
Oggi all’Enoteca regionale convegno per i 50 anni dalla nascita del marchio di qualità Studio dell’Università sul Dolcetto docg «Nell’Ovadese un vino dai vari volti». Al ristorante ordini una bottiglia di Ovada Docg, può essere più corposo o fresco al palato, vinificato un anno in botte d’acciaio oppure quattro anni in legno. Dipende dalle scelte del produttore, che nel rispetto del disciplinare di produzione si basa sulle curve di maturazione e su pratiche di vinificazione tradizionali tramandate di generazione in generazione, ma non sempre sono conseguenti alle caratteristiche dell’uva. È noto che l’uva Dolcetto è ricca di polifenoli, antociani, tannini, ma questi valori sono variabili, differenti in base al terreno e al microclima.
Fonte: Secolo XIX Basso Piemonte.
L’Ovada Docg va verso un gusto moderno “Profumo di territorio e tante sfumature”.
All’Enoteca Regionale si è tenuto il confronto tra esperti della facoltà di Agraria di ‘l’orino Svelati i risultati del primo biennio di studi tra cantine e vigne: “Ì: un prodotto di carattere”. Se si attueranno alcuni accorgimenti, l’Ovada docg avrà presto le carte in regola per sfondare e conquistare i palati contemporanei. Parola di Vincenzo Gerbi, professore della facoltà di Agraria dell’università di Torino che coordina dal 2020 il progetto «Increase Ovada docg», voluto dal Consorzio di tutela per scoprire i segreti dell’uva Dolcetto da cui nasce il prodotto e capire come esaltarne l’eccellenza, partendo dalla vinificazione.
Fonte: Stampa Alessandria.
“Prezzi uve da contrattare prima o durante la raccolta non a campagna finita”.
Per valorizzare la qualità delle uve in raccolta e la sempre più spiccata attenzione alla sostenibilità nei vigneti della Granda, è essenziale che i produttori vitivinicoli contrattino i prezzi delle uve all’atto del conferimento, anziché attendere la fine della campagna. È l’invito che Coldiretti Cuneo rivolge ai vitivinicoltori, ancora più oggi in un’annata segnata dalle difficoltà economiche conseguenti all’aumento dei costi di produzione. «Trovare il giusto equilibrio di interessi tra chi cede l’uva e chi la acquista per trasformarla, concordando il prezzo prima o durante la vendemmia, è indispensabile per valorizzare al meglio íl prodotto che finirà in bottiglia— dice il presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.
Fonte: Stampa Cuneo.
«Non chiamatelo passito», a Trani i percorsi del Moscato.
Non chiamatelo passito»: è il “ IN mantra che guida gli organizzatori dell’evento che si terrà a Trani domani, domenica 28 agosto: “Sweetly, percorsi e discorsi sul Moscato di Trani”. Sweetly è alla sua seconda edizione ed è un evento nato con un obiettivo di promozione del territorio e valorizzazione di uno dei prodotti unici della città co-capoluogo della Bat in cui si svolge: il Moscato. Organizzato da WSC – Wine Specialist Council, in collaborazione con il Comune di Trani, l’evento prenderà il via alle ore 17 presso il ristorante Pelle doca in via Statuti Marittimi per un incontro tra produttori, enologi, sommelier, personalità politiche e tecnici del settore Food and Beverage.
Fonte: Gazzetta della Bat.
«Il settore vitivinicolo è sull’orlo del baratro».
Pandemia, stravolgimento del clima dovuto al riscaldamento globale, la guerra che da sei mesi imperversa in Ucraina, tutti fattori che stanno determinando una grave criticità all’interno del settore agricolo e che stanno mettendo in ginocchio soprattutto i piccoli e medi imprenditori, a livello nazionale ma anche nel territorio tarantino. Come se non bastasse anche il rischio che il mercato locale venga letteralmente fagocitato dalle multinazionali e dalle grandi imprese. Uno status quo che forse avrebbe potuto evitarsi, se i sistemi di aggregazione territoriali produttivi avessero funzionato a dovere. È il grido di allarme unito alla denuncia che ha lanciato Nicola Cristella, presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Taranto, il quale alla Gazzetta ha spiegato come la situazione in provincia sia sempre più insostenibile.
Fonte: Gazzetta di Taranto.
«Il Consorzio non interviene sul prezzo della vendita delle uve del vino Primitivo».
La replica del Consorzio di Tutela alle accuse del presidente dell’Ordine degli Agronomie Forestali Nicola Cristella, non si è fatta attendere. «Il Consorzio non ha la facoltà di intervenire sul prezzo di vendita delle uve Primitivo di Manduria». «A pochi giorni dall’inizio della vendemmia vi è ancora incertezza sull’individuazione del miglior prezzo di acquisto per le pregiate uve di Primitivo di Manduria». Lo ha dichiarato la presidente del Consorzio di Tutela Novella Pastorelli. «Si va, indubbiamente, verso un calo della produzione ma al contempo vi sarà un ulteriore innalzamento della qualità del prodotto. Abbiamo assistito, negli ultimi 10 anni, ad una strepitosa ascesa del “brand” Primitivo di Manduria che ha registrato un aumento del volume d’affari del + 12 %.
Fonte: Gazzetta di Taranto.
«Vini, patrimonio a rischio».
Il patrimonio vitivinicolo pugliese è a rischio sia nel presente che nel futuro. A suonare l’allarme, causato dal caro energia e dall’aumento dei costi di produzione, è Savio Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. «E necessario intervenire con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro, ma anche mettere mano ai disciplinari di produzione in modo da garantire rapporti di filiera che siano improntati sulla correttezza, la trasparenza e la crescita di tutti gli anelli della filiera». Si parla di aumenti di oltre i150 per cento per l’energia, le lavorazioni, le materie prime, l’irrigazione e la mancanza di manodopera – spiega – che pesano sul settore vitivinicolo segnato «dalla quotazione delle uve da vino in profondo rosso, a causa di ingiustificabili fenomeni speculativi.
Fonte: L’Edicola del Sud.
Vendemmia da sogno In Puglia verso un 10%.
Centro di ricerca sulla viticoltura: ottimi dati anche per la qualità delle uve Barese: qualità altissima ma scatta l’allarme speculatori. Fino a un 10 per cento in più di produzione e qualità altissima. Sono le previsioni per la vendemmia 2022 in Puglia, che, nonostante il grande caldo e la siccità di questa estate e una campagna che partirà con un anticipo stimato da 7 a 20 giorni, promette di dare buone soddisfazioni ai viticoltori e ai produttori di vino. A prevedere una buona annata è il Centro di ricerca di viticoltura ed enologia del Consiglio per la ricerca in agricoltura (Crea), che ha fornito i primi dati e ha elaborato le tendenze previsionali della vendemmia appena partita. In particolare, il Crea, nonostante l’Italia sia stata accomunata da un andamento meteo omogeneo da nord a sud della Penisola con alte temperature e siccità che hanno caratterizzato la primavera, non prevede nessun dramma e incorona «il vigneto italiano come resiliente ai cambiamenti climatici»”.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.
«Primitivo, prezzi in picchiata Responsabilità chiare e diffuse».
De Padova, di Cia Due Mari, ipotizza› Perrucci: «Alla base di tutto complessità nella gestione delle Doc vi è uno “scippo” storico e culturale». L’allarme lanciato ieri dal presidente dell’Ordine degli agronomi e forestali della provincia di Taranto, Nicola Cristella, scuote il mondo agricolo e provoca le prime reazioni nel settore vitivinicolo che in piena vendemmia trova il tempo di intervenire. Due le questioni sul tappeto: le cisterne ancora piene di Igt annata 2021 e crollo dei prezzi sull’uva che in alcuni casi superano i150% in meno rispetto alla quotazione dello scorso anno. La vittima colpita da queste speculazioni del mercato, è una delle punte di diamante dell’enologia pugliese: il Primitivo di Manduria. Una situazione «complessa» la definisce Pietro De Padova, presidente della Cia Due Mari.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
Sagra del vino, incontro-dibattito alle 19.
Questa sera alle 19 a Carosino si terrà il convegno “Wine Trends: tra sostenibilità e nuove tendenze dei mercati”. E’ organizzato dal Gal Magna Grecia in collaborazione con il Comune di Carosino e si terrà nell’anfiteatro pubblico del Parco Comunale. L’evento si inserisce nella nota “Sagra del Vino”, manifestazione importante nel panorama estivo pugliese giunta quest’anno alla sua 56a edizione. Prenderanno parte all’incontro Onofrio Di Cillo, sindaco di Carosino; Andrea Tripaldi componente cda Gal Magna Grecia; Massimo Tripaldi, presidente Assoenologi di Puglia, Basilicata e Calabria; Alessandro Candido, vicepresidente Dajs; Novella Pastorelli, presidente Consorzio di tutela del primitivo di Manduria; Enrico De Michela, AD Agroqualità spa; Donato Pentassuglia, assessore all’Agricoltura Regione Puglia; Luca Lazzàro, presidente Gal Magna Grecia.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
Uva da vino, i produttori temono la concorrenza sleale – I produttori temono la concorrenza sleale: “La qualità.
Secondo Angelo Miano, l’effetto di siccità e grandinate porterà a un calo delle rese quantitative soprattutto nelle zone di Cerignola, San Severo e Torremaggiore In provincia di Foggia le vendemmie non sono ancora iniziate e i produttori viticoli sono preoccupati poiché – secondo la Cia – “temono che a danno delle loro aziende si profili una nuova miserevole speculazione”. Secondo Angelo Miano, l’effetto di siccità e grandinate porterà a un calo delle rese quantitative soprattutto nelle zone di Cerignola, San Severo e Torremaggiore. Preoccupa inoltre, come d’altronde in tutta la Puglia, l’incidenza drammatica dell’aumento dei costi di produzione e raccolta. “Stiamo monitorando la situazione, le difficoltà delle imprese sono purtroppo evidenti” spiega il presidente dell’organizzazione di Capitanata.
Fonte: Quotidiano di Foggia.
.
“Cantine piene di Dop e Igp ora una strategia di filiera”.
A Presidente «Con l’aumento di oltre il 50 delle spese per l’energia, le lavorazioni, le materie prime, l’irrigazione e la mancanza di manodopera che pesano come macigni sul settore vitivinicolo, mentre le quotazioni delle uve da vino sono da profondo rosso a causa di ingiustificabili fenomeni speculativi, serve una fotografia dei numeri e delle Savino Muraglia potenzialità reali del settore per costruire una strategia di filiera». È quanto afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, dopo il report di Cantina Italia dell’Ispettorato repressione frodi, che registra una impennata delle giacenze di vini Dop nelle cantine dell’11 per cento e del 47 per cento di vino Igp rispetto al 2021.
Fonte: Repubblica Bari.
«Uva da vino, no alle speculazioni».
Le aziende agricole preoccupate dai costi di produzione «Uva da vino, no alle speculazioni». “A furia di tirarla, la corda potrebbe spezzarsi. I produttori di uva da vino, a pochi giorni dall’inizio della vendemmia, sono comprensibilmente preoccupati. Quello che temono è che a danno delle loro aziende si profili una nuova miserevole speculazione. La situazione è molto delicata, per questo stiamo vigilando e invitiamo a vigilare su quanto accadrà di qui alle prossime settimane”. E con queste parole che Gennaro Sicolo, presidente di Cia Puglia nonché vicepresidente nazionale di Cia Agricoltori Italiani, commenta le segnalazioni preoccupate dei produttori viticoli pugliesi. Dal punto più a nord della Puglia all’estremo sud della regione, il filo rosso della viticoltura pugliese è molto teso.
Fonte: Taranto Buonasera.
Vendemmia, annata secca ma buona.
Le stime. Nonostante la siccità e l’anticipazione della maturazione delle uve, il Centro Crea elabora le prime proiezioni e scommette sulla qualità della produzione enologica italiana. Winelovers, appassionati e semplici consumatori non resteranno delusi dalla vendemmia 2022 made in Italy, stime e previsioni parlano infatti di una buona qualità nonostante le difficoltà del meteo, la siccità e una campagna che parte in anticipo con una variabile da circa 7 giorni a 20, a seconda delle diverse aree viticole. A scommettere su un possibile risultato qualitativo buono è il Centro di Ricerca di Viticoltura ed Enologia del Crea-Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, che ha fornito i primi dati e ha elaborato le tendenze previsionali della nuova vendemmia appena partita.
Fonte: Sicilia
Finalmente il vino fa… rete Nove cantine e nove date per attirare turisti sull’Etna.
Dalla prossima settimana scatta il programma della 3a edizione della manifestazione Dopo la presentazione ufficiale, avvenuta nei giorni scorsi a Torre Archirafi, “Versante Est” entra nel vivo. L’idea è quella di offrire una nuova forma di wine experience dove l’enoturismo trova nella collaborazione di più soggetti un nuovo modo di raccontare l’Etna, il vino e il territorio. Il progetto era nato già nel 2020, e l’anno scorso ha visto la partecipazione di altre cantine proprio di quel versante che sta cercando, facendo squadra, di caratterizzare un’offerta di grande valore da un punto di vista enologico e turistico allo stesso tempo. Quest’anno, a ulteriore dimostrazione della validità dell’idea si sono aggiunte altre importanti cantine. «Versante Est è un progetto che è cresciuto nel tempo – racconta Marco Nicolosi, enologo e proprietario della cantina Barone di Villagrande – che vuole raccontare le differenze ma anche ciò che ci accomuna.
Fonte: Sicilia Catania.
Raccolto salvo grazie alle piogge «Vino eccellente» – Vendemmia salva grazie alle piogge Atteso un vino di qualità eccellente.
. Pitigliano, Scansano, Doc Maremma Toscana: le prospettive dell’annata I di Massimiliano Frascino Grosseto Le piogge hanno salvato la vendemmia. Che ora potrebbe virare su quantità paragonabili a quelle dello scorso anno. Finché la siccità ha imperversato, gli acini erano perfetti dal punto di vista sanitario, non aggrediti da peronospora e oidio, ma un po’ sottopeso. L’acqua arrivata all’ultimo tuffo ha avuto un effetto benefico sulle vigne, che ne hanno subito tratto beneficio con l’aumento di peso dei grappoli. Dal punto di vista qualitativo, invece, le attese sono sempre state per un’annata molto buona, che ora potrebbe diventare eccellente. Piuttosto positive le attese nell’areale del bianco di Pitigliano, dove la Doc risale al 1962, fra le prime nel Belpaese.
Fonte: Tirreno Grosseto.
La vendemmia sulle «Rive» si fa racconto.
Premio Campiello La vendemmia sulle «Rive» si fa racconto. La letteratura è soprattutto ispirazione. E allora dal 14 al i6 settembre i finalisti del Premio Campiello Giovani si incontreranno tra le Colline di Valdobbiadene e di Conegliano per stimolare la fantasia tra i filari di Prosecco. Il momento della vendemmia verrà tradotto in emozionanti e appassionanti racconti. Il programma per i giovani finalisti Salvatore Lamberti, Luca Maggio Zanon, Niccolò Alessandro Tavian, Anastasia Sofia Tortorici e Alberto Bartolo Varsalona prevede una full immersion di tre giorni che si trasformerà in un racconto originale ispirato al «gesto eroico della vendemmia» sulle «Rive», le colline più impervie del territorio diventato patrimonio Unesco.
Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
Campiello giovani, i finalisti sulle Colline del Prosecco.
Dal 14 a116 settembre i finalisti del Premio Campiello Giovani si incontrano sulle Colline di Conegliano Valdobbiadene per trovare nuove occasioni d’ispirazione tra i vigneti eroici del territorio e le attività di vendemmia, all’insegna della partnership tra il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg e il Premio Campiello. Il programma per i giovani finalisti Salvatore Lamberti, Luca Maggio Zanon, Niccolò Alessandro Tavian, Anastassija Sofia Tortorici e Alberto Bartolo Varsalona prevede una tre giorni di immersione nel territorio con l’obiettivo di suggerire stimoli nuovi che tradurranno in un racconto originale ispirato al “gesto eroico della vendemmia”. Per il primo giorno una passeggiata tra le Rive, le colline più impervie del territorio, accompagnati da uno storico locale.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Cinghiali, maxi razzia di uva bio «Hanno divorato 105 quintali».
Enrico Selmin di Valle San Giorgio: «Mi hanno spogliato ben 5 ettari produttivi Ho investito tutto su questo lavoro e ora resterò con la cantina vuota». Sono assettati e affamati e non temono le recinzioni: i cinghiali mangiano 105 quintali di uva. È accaduto nei vigneti dell’azienda agricola biologica ValleBio di Valle San Giorgio gestita dal 29enne Enrico Selmin. Per il titolare ogni risveglio assomiglia a un incubo: «La mattina controllo i danni nei vigneti, gli ungulati si sono mangiati tutta l’uva pronta per la vendemmia, non riuscirò a produrre nemmeno un litro di vino». Gli ospiti “scomodi” dei Colli Euganei, provati dalla mancanza di acqua e di cibo, continuano a mettere in ginocchio gli agricoltori e in questo caso si tratta di un giovane che ha investito il suo futuro nell’azienda biologica: «Quest’anno sono riuscito con molti sforzi a costruire la mia prima cantina», racconta Enrico.
Fonte: Mattino Padova.
Cantina Wader 4: Il nuovo cammino su Canale 5 – trama, cast, finale.
Il tentativo di trasformare l’azienda di famiglia in un vigneto biologico sarà complicato dal doppio gioco di un parente di Anne. Canale 5 propone oggi il quarto capitolo della serie Cantina Wader dal titolo Il nuovo cammino. La pellicola fa parte di un ciclo di tv-movie incentrati su una giovane viticoltrice impegnata a mandare avanti l’azienda di famiglia. La pellicola ha la durata di un’ora e 30 minuti, è una produzione tedesca di genere romantico con atmosfere drammatiche. Il film è andato in onda per la prima volta il 29 novembre 2019 in Germania.
Fonte: Marida Caterini.
Nelle cantine del Belpaese, al 31 luglio 2022, sono stoccati 43,6 milioni di ettolitri di vino.
Cantina Italia: il 50,6% è Dop, il 27,8% Igp. In Veneto il 22,3% di tutte le scorte, il Prosecco vale il 7,5% di tutto il vino Do e Ig. Nelle cantine del Belpaese, al 31 luglio 2022, sono stoccati 43,6 milioni di ettolitri di vino, 3,8 milioni di ettolitri di mosti e 51.108 ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione. Come rivelano i dati di “Cantina Italia”, il report redatto dall’Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici del vino, sul 31 luglio 2021, il valore delle giacenze è superiore sia per i vini (+3,7%) che per i i mosti (+22,1%), mentre, sul 30 giugno 2022, le giacenze sono in calo sia per i vini (-7,6%) che per i mosti (-17%). Il 55% del vino, come di consueto, è detenuto nelle regioni del Nord, prevalentemente nel Veneto, il 50,6% dei vini è a Dop, il 27,8% a Igp e i vini varietali costituiscono l’1,4% del totale, mentre il 20,2% è rappresentato da altri vini. Le giacenze di vini a Indicazione Geografica sono molto concentrate: 20 denominazioni su 526 contribuiscono al 56,9% del totale delle giacenze.
Fonte: WineNews.
Alberta Nesci: nobile donna del vino sulla costa ionica della Calabria.
Una cantina familiare dalle antiche origini e con etichette di pregio. Siamo a Palizzi, piccolo centro sulla costa ionica della Calabria dove da secoli si coltiva la vite. Furono, infatti, i greci a portarla per primi in questa terra e sulle colline prospicienti il mare. Nell’800 erano le imbarcazioni francesi a raggiungere il porto della “Città del vino” per acquistare il vino di Palizzi che serviva per tagliare i Rossi d’oltralpe. A pochi passi dal mare si trova la Cantina della Famiglia Nesci, di antichissime origini che risalgono fino al ‘600. Oggi la moderna realtà, completamente rinnovata nel 2015, è guidata da Alberta, donna del vino appassionata e competente che ha portato energia e professionalità nella produzione di vini che esaltano i vitigni autoctoni con carattere ed eleganza. Un realtà all’avanguardia, presente sul mercato con un approccio moderno e flessibile e con una proposta di etichette di assoluto pregio.
Onte: FSNews.
600 euro per tre giorni di lavoro come assaggiatore di vini.
Forse non è proprio il lavoro dei sogni, ma quasi. Di cosa si tratta? Un’azienda britannica ha offerto una ricompensa da 600 euro per chi trascorresse 3 giorni in Portogallo, degustando vini. Non era richiesta alcuna esperienza nel settore. Viaggio e alloggio erano pagati. L’iniziativa si deve al rivenditore di vini britannico Majestic, che ha offerto anche una visita di una famosa cantina e vigna locali e tante altre attività. La regione del Portogallo in cui ci si dove a recare era il Douro. Per candidarsi, bastava motivare in una lettera di presentazione il proprio desiderio di partecipare all’esperienza. Il bando di partecipazione per quest’anno è stato già chiuso, ma, a causa del gran numero di richieste, sarà aperto un altro bando. Chi fosse interessato può dunque controllare il sito www.majestic.co.uk.
Onte: Radio Monte Carlo.
Versante Est: Etna, Enoturismo e Cultura. 9 serate per 9 cantine, dal 2 settembre 2022 al 26 febbraio 2023.
Si terrà dal 2 settembre 2022 al 26 febbraio 2023 Versante Est: Etna, Enoturismo e Cultura, nove serate per raccontare il versante orientale dell’Etna attraverso i suoi vini. Nata nel 2020 con le cantine Barone di Villagrande e Murgo, si è poi estesa con l’adesione di Gambino Vini e Ciro Biondi, fino ad arrivare a questa terza edizione che vede partecipare anche le cantine Benanti, Nicosia, I Vigneri, Terra Costantino e Tenute Mannino di Plachi. Il format, però, è lo stesso: ogni cantina proporrà un avento, dalla cena gourmet all’aperitivo al tramonto, dal pranzo tra i vigneti alle degustazioni alla cieca, ospitando ogni volta i vini e i produttori delle altre aziende aderenti. Sono previste nove serate presso le cantine, più una masterclass all’interno della rassegna ViniMilo
Onte: Carlo Zucchetti.
Eccedenza di uve rosse e diminuzione domanda di vino: ecco qual è la situazione.
Con riferimento all’allarme sollevato dalla Cia Avellino: “130 conferitori di uva aglianico restano senza committente”, per un quantitativo di 25.000 quintali di uve, il consorzio di tutela vini d’Irpinia, estremamente attento alle problematiche dei viticoltori e pur dovendo restare estraneo alle dinamiche private delle singole aziende, che si confrontano sul libero mercato, dopo aver approfondito la questione, e verificato i numeri, è lieta di annunciare di aver raccolto la disponibilità, da parte di alcune aziende consorziate, ad acquistare uve aglianico, di buona qualità e corrispondenti ai dettami dei disciplinari di produzione della docg Taurasi. “Non è chiaro se i 130 viticoltori a cui si fa riferimento siano concentrati tutti a Paternopoli oppure in un’area più vasta. Dai primi accertamenti tuttavia i numeri non sembrano essere corretti e la questione sembra riguardare quantitativi di parecchio inferiori.
Onte: Ottopagine.it.
Dal tonno alle alici, sulla tavola di fine estate il vino è luce.
Una passeggiata tra sorsi e cin cin per omaggiare la stagione che finisce attraverso il sapore dei piatti e il carattere graffiante dei vini. L’estate decisamente non è ancora finita, ce lo ricordano le temperature calde che avvolgono le nostre giornate. Eppure la vita sta cominciando a tornare a quella normalità autunnale che durante la bella stagione ci pesa tanto, e che però racchiude la maggior parte delle nostre gioie e consuetini. Anche e soprattutto a tavola. Sul finire di agosto ecco quindi che ricominciano le cene con gli amici, in salotto oppure magari sul terrazzo che guarda i tetti della nostra cittadina. Ed è così che all’esuberanza libera delle cene più estive, a volte improvvisate, si torna al piacere degli abbinamenti. Come quelli proposti in questo articolo, che giocano con gli ingredienti dei piatti che gli abbiamo dato in sposa, portando avanti una narrazione che abbia lo stesso carattere della stagione che ci stiamo preparando a lasciare.
Onte: La Repubblica.
Vino, ordine annullato all’improvviso: invenduti 25 mila quintali di uve da Aglianico.
25 mila quintali di uva da Aglianico sono rimasti invenduti a causa di un ordine annullato: a rischio 130 famiglie produttrici di vino. Un ordine faraonico di un cliente conosciuto sfumato in una manciata di secondi. È quanto recentemente accaduto nel regno dell’Aglianico, dove una grande azienda – il cui nome è tuttavia rimasto anonimo – che da anni acquistava le uve della Valle del Calore e dell’Avellinese ha improvvisamente deciso di disdire l’ordine, lasciando circa 25 mila quintali di uve invendute. Il caso è stato analizzato e poi preso in consegna dalla Confederazioni agricoltori (Cia) locale, che di fatto ha individuato ben 130 famiglie di produttori di vino rimaste con la proverbiale bocca asciutta, e che ora – dopo una vendemmia già macchiata da siccità, maltempo e cali produttivi – rischiano un pesante crac economico.
Onte: Dissapore.
Vendemmia 2022: siccità e anticipo, ma nessun dramma.
La vendemmia 2022 sarà di qualità nonostante le difficoltà del meteo, la siccità e una campagna che parte in anticipo con una variabile da circa 7 giorni a 20, a seconda delle diverse aree viticole. Non sono previste particolari problematiche. A prevederlo è il Centro di Ricerca di Viticoltura ed Enologia del Crea-Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, che ha fornito i primi dati e ha elaborato le tendenze previsionali della nuova vendemmia appena partita. In particolare il Crea, nonostante l’Italia sia stata accomunata da un andamento meteo omogeneo da nord a sud della penisola con alte temperature e siccità che hanno caratterizzato la primavera, non prevede nessun dramma e incorona “il vigneto italiano come resiliente ai cambiamenti climatici”.
Onte: ANSA.
A Roma olio e vino sono a rischio: cosa sta per succedere.
La lunga estate torrida che, lentamente ma inesorabilmente, si avvia verso la fine continuerà ad avere effetti a lungo termine. Secondo i meteorologi infatti già a partire da settembre sull’Italia si abbatteranno fortissimi temporali causati dalle alte temperature e dal surriscaldamento delle acque, eventi che metteranno a rischio la raccolta delle olive e la vendemmia, con conseguenze pesanti sulla produzione di olio e vino. Secondo le stime di Coldiretti, “a Roma e provincia si perderanno il 25% delle uve e il 30% delle olive“, principalmente a causa del clima impazzito. Che in autunno si tradurrà in frequenti e violenti acquazzoni alternati a sporadiche giornate di sole e caldo, annullando la famosa “ottobrata romana” e costringendo il comparto agricolo, già in ginocchio, a correre ai ripari. E la diminuzione delle materie prime, sommata agli aumentati costi dell’energia, si tradurrà in un aumento dei prezzi dei prodotti sugli scaffali, olio e vino in primis.
Onte: inItalia – Virgilio.
Drink Week, tre cocktail con vino: il Butterscotch Sour di Ebby Kurian.
Vino e cocktail possono andare d’accordo? E come? Dipende dal vino: se i “bollicine” sono fra gli ingredienti di diverse ricette di fama mondiale (uno su tutti: il French 75 a base di Champagne), l’utilizzo di vini fermi nella miscelazione richiede una buona sensibilità e preparazione (fra i più noti nella lista Iba, il New York Sour con il rosso). Questa settimana andiamo quindi a scoprire tre ricette di drink a base di vino: in questo caso il Butterscotch Sour di Ebby Kurian, alias ebbydranks.
Onte: Mixer Planet.
Davide Lazzari: “Facciamo vini per esportare la cultura della nostra terra. Lo storico agronomo Gallo è il nostro faro”.
A Capriano del Colle, in provincia di Brescia, l’azienda agricola Lazzari produce vini da Oscar. Seguendo la strada che collega Brescia a Quinzano d’Oglio, a soli 13 km dal capoluogo, si incontra un piccolo altopiano di circa 10 chilometri quadrati, composto da terreni prevalentemente argillosi, che si eleva nettamente dalla pianura Padana fino a 133 metri sul livello del mare. Questo è il Monte Netto: oasi naturale da fiaba e … fascia a ottima vocazione vinicola, coi primi accenni alla viticoltura risalenti al XVI secolo, attraverso una citazione, nella prima edizione de “Le dieci giornate della vera agricoltura e dei piaceri della villa” (poi diventate venti) di Agostino Gallo, agronomo rinascimentale bresciano.
Onte: Fronte del Blog.
La magia del vino dell’Etna, diamante enoico di Sicilia, tra il vulcano ed il mare.
Tra storia e futuro, Docg e zonazione, la visione di produttori come Cottanera, Graci, Girolamo Russo, Pietradolce, Donnafugata e Planeta. Tra storia e futuro, mercati che tirano e progetti territoriali che guardano al passaggio da Doc a Docg, e ad una zonazione più approfondita che parta dalla Contrade, la visione di produttori come Cottanera, Graci, Girolamo Russo, Pietradolce, Donnafugata e Planeta. Che raccontano una terra fatta di grande “biodiversità naturale”, con un viticoltura “super-eroica”, e dove la crescita del vino è stato motore decisivo dello sviluppo di un territorio che può crescere ancora tanto.
Onte: WineNews.
Vino di Hitler e Mussolini, stop alla produzione (era ora).
Vino di Hitler e Mussolini, stop alla produzione (era ora). Ne hanno parlato Scatti di gusto e Gusto, che ha contattato Andrea Lunardelli, della cantina friulana che dal 1995, su iniziativa del padre Alessandro, commercializza i vini dedicati al Fuhrer e al Duce. Dall’anno prossimo, dice, non saranno più in circolazione nuove annate dei vini con le famigerate etichette. Non ci strapperemo i capelli, né gli appassionati del vino sentiranno la mancanza di queste bottiglie. Ma fa un po’ ridere, e un po’ arrabbiare, sentire quel che dice Lunardelli, le sue motivazioni e le sue spiegazioni. Dice che il padre, ottantenne, è d’accordo con la sua decisione e “non ne può più“. Di cosa? Delle polemiche: “Poco tempo fa ha anche ricevuto minacce di morte dai russi che propagandavano le nostre bottiglia come segno della presenza nazista in Italia. Non siamo nazisti e la nostra non è mai stata apologia del fascismo, tanto è vero che abbiamo vinto tre cause”.
Onte: Puntarella Rossa.
STAMPA ESTERA
Harvest comes early as French winemakers face climate change.
Hotter summers require rebalancing of sugar, alcohol and acidity levels. Yves Couvreur traces the lineage of his winemaking family in Champagne back through almost a dozen generations to 1644. But it is only since he took over the business in the 1980s that the fanning calendar has been radically transformed, with the grapes being harvested earlier and earlier because of the hotter summers triggered by climate change. “This is the seventh time since 2003 that we are starting the grape harvest in August,” he said on a blisteringly hot afternoon at his winery in the village of Rilly-la-Montagne, overlooking the vineyards that stretch towards the cathedral city of Reims. “Before then it only happened twice.” Couvreur said he planned to begin harvesting on his six-and-a-half hectares by the middle of next week. The three- to four-week advance in the date of the vendange from the traditional September start — in the past, the grape harvest sometimes began as late as October — is no small matter for Champagne. The grapes are picked by hand and winemakers must hire and often find accommodation for the more than 100,000 temporary workers who do the job. Other French wine-growing regions are similarly affected, after one of the hottest and driest European summers on record. Some winemakers in the eastern Beaujolais region complain that their grapes have shrivelled because of the extreme heat and dry weather. In the south, there are vineyards where grapes were harvested on the earliest dates ever recorded, with some, such as the Champ des Soeurs in Fitou, starting in July. French winemakers are responding to the challenge posed by the changing climate by adapting farming and vinification practices. The Champagne region, east of Paris, has the advantage of being at the northern limit of where grapes for wine have traditionally been viewed as a viable crop. Laurent Panigai, a wine expert and agronomist who heads the General Union of Champagne Winemakers, said that using a 10-year-moving average, the grape harvest dates began to advance from 1987 onwards as global warming took hold. Yet a changing climate does bring some advantages when it comes to winemaking. “Because the vine is a Mediterranean plant and Champagne is in the north … we’re looking at a very good harvest in terms of volume and of quality,” he said. Winemakers further south in Burgundy and around the western city of Bordeaux also predict a good year. Fabienne Bony in Nuits-Saint-Georges said she was looking forward to a decent yield after consecutive harvests were hit first by the 2020 drought and then by a savage frost that damaged the vines the following spring.
Fonte: Financial Times.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.