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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 12 settembre 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Poggio alle Gazze, un sorso mediterraneo.
Ma delle più rinomate cantine «rossiste» italiane, quella tenuta dell’Ornellaia che produce l’omonimo vino a Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot) ma pur espressione impeccabile del terroir bolgherese, ha incarta anche eccellenti vini bianchi, perfetti per questo scorcio di bella stagione. Magnifico è l’Ornellaia Bianco, a base prevalente di Sauvignon bianco e stilisticamente assai coerente con il «fratello». Ma stavolta vogliamo dedicarci all’assaggio del Poggio alle Gazze dell’annata 2020, che pur mantenendo una coerenza identitaria con il resto della produzione, spicca per un pronunciato profilo mediterraneo. Il Poggio alle Gazze è un 69 per cento di Sauvignon Blanc, 22 di Vermentino, 5 di Viognier e 4 di Verdicchio.
Fonte: Giornale.
Terre di Levanto, a Brescia un rosato d’oro.
II Rosè di Mare dell’azienda di Roberto Figaroli conquista il premio d’eccellenza al concorso nazionale Terre di Levanto, a Brescia un rosato d’oro. Un vino profumato, acido, sapido e dal bel piglio che è espressione del territorio di Levanto. Il Rose di Mare Rosato, prodotto dell’azienda agricola Terre di Levanto, è stato riconosciuto come eccellenza, ottenendo la rosa d’oro al concorso nazionale Rosati D’Italia a Brescia. Un vino che visivamente ricorda i rossi, ma che a livello organolettico è più simile a un bianco. Un prodotto di grande qualità e fascino, dal sorso armonico che viene richiesto per aperitivi e cene ed è apprezzato sopratutto in estate, per la sua freschezza e leggerezza.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Più di 500 calici al grappolo d’oro – Il Grappolo d’oro con 1.500 presenti «Ottima risposta».
Sabato al Luna wine park venduti 500 calici Soddisfatti il sindaco e la presidente della Pro Loco Code per le specialità tipiche, musica e aree tematiche I Ogni visitatore aveva una mappa per visitare le 15 tappe del tour. Sabato sera col botto a Chiuro con “Il Grappolo d’oro”, edizione numero 39 del qualificato appuntamento con i vini di Valtellina, promosso in collaborazione con il Comune dalla Pro loco e con il sostegno di Provincia, Comunità montana di Sondrio e Bim. Degustazioni Dalle 20 il centro storico è stato invaso da visitatori attirati da “Giro di vite”, che ha trasformato il borgo in un “Luna wine park”: 500 i calici venduti con circa 1.500 presenze registrate.
Fonte: Provincia Sondrio.
Maestri del giusto La coop Erbaluce agguanta il titolo Qualità eccelsa.
La Cooperativa produttori Erbaluce di Caluso, appena insignita dalla Camera di commercio di Torino e da Slow food Italia, del titolo di “maestro del gusto 2021 -2022” ha pubblicato il calendario della vendemmia. Il conferimento in cantina dei 140 piccoli produttori associati (1’80% del totale) è cominciato lo scorso martedì 6 settembre con quindici giorni d’anticipo rispetto all’anno passato, ma in linea con i12020. «La qualità dell’uva è eccelsa – commenta soddisfatto dopo le prime campionature, Paolo Vercelli, enologo della Cooperativa -. L’acino è sano, ha un alto grado zuccherino e bassa acidità. Avremo quindi un vino morbido, piacevole e ben strutturato. Sarà anche un vino iper longevo, che potrà affinarsi molto bene nel tempo.
Fonte: Sentinella del Canavese.
La riscossa dei vini bianchi piemontesi “Basta prosecco” – L’Erbaluce guida la riscossa dei bianchi piemontesi “Basta brindisi a prosecco”.
La parola d’ordine è “Deprosecchizzare”. Non uno scioglilingua, ma il sogno del settore vitivinicolo torinese, che da anni cerca di ritagliarsi un posto al sole, ma che spesso fatica a sfondare in casa propria, dove si brinda con bottiglie “straniere”.
Fonte: Repubblica Torino.
Castiglione: i vini Doc dell’Etna in vetrina da domani per la stampa di tutto il mondo.
Crescono le quotazioni dei vini etnei. Tutto pronto per “Etna Days – I Vini del Vulcano”, primo evento in Sicilia del Consorzio Tutela Vini Etna Doc. Si tratta di un evento riservato alla stampa internazionale, con particolare riferimento agli Stati Uniti e al Nord Europa per testate specializzate nel settore del vino. Da domani, a domenica una trentina esperti e giornalisti si ritroveranno nelle aree di produzione dei vini dell’Etna Doc per un viaggio in grado di far scoprire vitigni, contrade, cantine, tramite un programma di degustazioni, masterclass e visite ai produttori.
Fonte: Sicilia Catania.
«L’agricoltura è in ripresa Ma serve meno burocrazia».
Festa e dibattiti per i cinquanta anni della Cantina Sociale Colli Fiorentini. Chianti invecchiato nelle anfore per un esperimento condotto insieme all’Università. La classica ‘gocciolina’ che ci voleva proprio: una pioggia provvidenziale nella notte tra venerdì e sabato ha salutato la festa dei 50 anni della Cantina Sociale Colli Fiorentini di Val Virginio, con le vallate – che nella giornata di sabato si sono presentate verdi, fresche, quasi un miraggio… «Sì, l’agricoltura si sta riprendendo – ha detto il sindaco di Montespertoli, Alessio Mugnaini, tra i protagonisti dell’evento – e questo rende ancora più bella la festa dove oltretutto è stato presentato il vino Chianti invecchiato nelle anfore, esperimento condotto dalla Cantina insieme all’Università.
Fonte: Nazione Empoli.
Masi racconta 250 anni L’azienda in un podcast.
In 8 puntate Matteo Caccia ne ripercorre la storia Masi racconta 250 anni L’azienda in un podcast Sul proprio sito e sulle grandi piattaforme di ascolto •• Masi, in occasione della 250ma vendemmia nel Vaio dei Masi, ha lanciato una serie dedicata alla sua storia e a quella della famiglia Boscaini, sul proprio sito internet e sulle piattaforme di ascolto, partita la settimana scorsa. Nel podcast «Buon tempo! 250 annidi Masi», il giornalista e storyteller Matteo Caccia ha raccolto i racconti di una storia aziendale intrecciata con quella della famiglia Boscaini, dando voce in primis al presidente dell’azienda di Gargagnago, Sandro Boscaini, conosciuto come «Mister Amarone».
Fonte: Arena.
«A Treviso le eccellenze del vino ma la Regione neppure ci ascolta».
II rammarico di Stefano Bottega, presidente di gruppo Assindustria: «Lasciati completamente soli» Fabio Poloni L’idea: portare a Treviso il “Concours mondial de Bruxelles”, vetrina planetaria per i vini d’eccellenza. «Ma la Regione, che cerco di contattare da quattro mesi nella persona dell’assessore regionale Federico Caner, non solo non ci aiuta: non ci degna neppure di una risposta per fissare un appuntamento, per parlarne. Sarebbe un evento con ricadute straordinarie per tutto il territorio: perché questa mancanza di disponibilità». A chiederselo è Stefano Bottega, imprenditore con l’azienda di vini e liquori di Godega di Sant’Urbano che porta il nome di famiglia nonché vicepresidente del gruppo vinicolo di Assindustria Venetocentro con delega ai distillati.
Fonte: Tribuna Treviso.
Cantina Santa Maria La Palma Alghero per la Smac.
Si svolgerà mercoledì 14 settembre, alle ore 11,30, nei locali della Smac (Senologia multidisciplinare aziendale coordinata) la presentazione dell’iniziativa della Cantina Santa Maria La Palma Alghero per le donne in cura nell’ambulatorio multidisciplinare dell’Azienda ospedaliero universitaria. All’incontro con gli organi di informazione parteciperanno la vicepresidente della Cantina sociale Gianfranca Pirisi, il direttore generale dell’Aou di Sassari dottor Antonio Lorenzo Spano, il direttore sanitario dottor Luigi Cugia, il direttore amministrativo dottoressa Maria Dolores Soddu e il responsabile della Smac, professor Corrado Rubino.
Fonte: Sardegna Reporter.
Tutti i vini tarocchi dell’antica Roma.
La necessità aguzza l’ingegno. E se a Roma non tutti potevano permettersi di bere vino vero, ricavato dall’uva, se ne preparavano di ingredienti di ogni tipo, dagli asparagi allo zafferano. Il più famoso era l’idromele, diffuso in tutta l’antichità e non solo nel mondo classico e arrivato fino a noi che ancora lo produciamo e lo beviamo. Ma a Roma era assai diffusa la pratica di realizzare vini “alternativi”, arricchiti con altri ingredienti o prodotti a partire da basi diverse dall’uva.
Fonte: Linkiesta.
Vino e distillati, sempre più ecommerce: le tendenze dal Gin Day.
Condizionati dalle abitudini imposte prima dal lockdown e poi dal coprifuoco, il commercio di spirits online è decollato, così come quello del vino. A fare la parte del leone sono gin, amari, bitter e vermouth. Ce lo racconta Mario Lanzarone, direttore generale della piattaforma di ecommerce specializzata Callmewine, che per la prima volta ha esposto quest’anno una decina di referenze al Gin Day di Milano.
Fonte: Mixer Planet.
C’è vino poco sotto il Circolo Polare Artico.
I cambiamenti climatici in atto spingono la viticoltura a latitudini impensabili fino a qualche anno fa. Ecco alcune storie raccolte dalla rubrica World’s Table di BBC.com. Dinanzi al riscaldamento globale la viticoltura non sembra scoraggiarsi e va alla conquista di nuove terre, possibilmente dove fa meno caldo per i suoi frutti. Non stupisce dunque che anche poco al di sotto del Circolo Polare Artico si trovino vigneti e vini, nonché storie di chi se ne occupa. In una bell’articolo pubblicato nella rubrica World’s Table della BBC si parla di Emma Serner e Andrea Guerra, lei svedese, lui toscano, una coppia nella vita e nel lavoro che ha scelto di occuparsi di viticoltura sull’isola di Gotland, nella Svezia meridionale, dove le estati sono calde e miti. I due giovani volevano fare vino nel modo più sostenibile possibile, ma i cambiamenti climatici in atto hanno reso la pratica agricola sempre più difficile.
Fonte: Adnkronos.
Vignaioli Artigiani Naturali: costituita l’Associazione delle cantine italiane per il vino naturale.
Si sono costituiti in associazione e riuniscono, al momento, 27 cantine vinicole italiane i VIGNAIOLI ARTIGIANI NATURALI, una vera e propria corporazione che in ogni regione racchiude aziende il cui impegno è di produrre vini totalmente naturali, nel pieno rispetto della vita della terra, delle piante e dell’uomo. Tutelare e proteggere le vigne e l’intero ecosistema è la filosofia di base che ha visto nascere le prime associazioni VAN ormai oltre dieci anni fa, e crescere attraverso la determinazione a comunicare, attraverso il proprio operato, il significato della tradizione del territorio nell’espressione della sua cultura vitivinicola e alimentare.
Fonte: Beverfood.com.
Metaverso del vino, gli inglesi premiano Vinophila, un progetto tutto triestino.
Premiate le potenzialità del primo metaverso del vino e delle bevande alcoliche. La giuria lo definisce un precursore di cambiamento e innovazione nel settore degli eventi digitali. La triestina Labhornet si è distinta nell’ultima edizione degli Innovation & Excellence Awards organizzati dalla piattaforma inglese Corporate LiveWire, aggiudicandosi la vittoria nella categoria Most Innovative In New Event Technology. A Vinophila, il primo metaverso del vino e delle bevande alcoliche, è stato riconosciuto “il potenziale di apportare un grande cambiamento al settore”. La giuria ha premiato la versatilità e l’utilità della tecnologia messa a punto da Labhornet con il contributo di Advepa 3D for business, azienda italiana specializzata in creazione di metaversi per le imprese.
Fonte: TriestePrima.
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Fonte: SuperDragonBallHeroes.it.
Montevago, XV edizione festa del vino tutta al femminile.
Successo per la festa del vino di Montevago, ritornata dopo due anni di stop forzato dovuto alla pandemia. Nel cuore del paese vecchio distrutto dal terremoto del 1968 si sono riuniti agricoltori e vignaioli che hanno portato l’uva frutto della vendemmia per ripetere il rito della pigiatura insieme a famiglie e bambini proprio come si faceva un tempo. Di grande importanza il seminario “Donne e vino – imprenditoria femminile settore vinicolo” a cura de Le Donne del Vino, moderato dalla giornalista Francesca Landolina, hanno partecipato Roberta Urso, PR Cantine Settesoli e Presidente Le Donne del Vino Sicilia, Giuditta Raccuglia, Enologa CVA, Samantha di Laura, imprenditrice piemontese che ha investito in Sicilia creando un’azienda di sole donne, Federica Fina, imprenditrice e responsabile enoturismo Cantine Fina e la giovane Agata Cannata dell’azienda Le Sette Aje.
Fonte: Grandangolo Agrigento.
STAMPA ESTERA
La vendimia cae un 10% pero los precios del vino solo suben un 2%.
La sequía afecta a los viticultores, que esperan lluvias que mejoren sus cosechas. En las últimas semanas ha comenzado la vendimia en algunas de las zonas productoras más importantes dentro de una campaña marcada inicialmente por una rebaja de la producción de alrededor del 10%. Sin embargo, los precios de partida pagados por las bodegas solo han registrado un incremento medio de entorno el 2%, aun cuando los costes medios se han incrementado un 30%, según estima el sector. La incertidumbre sobre la evolución de la economía por la elevada inflación y las crisis está detrás de esa política de las bodegas. La recolección se adelantará unas semanas a finales de mes mientras los viticultores no pierden la esperanza de que en este periodo se produzcan lluvias que puedan mejorar las condiciones. La calidad general de la uva en un año de sequía se califica globalmente como buena y muy buena en aquellas zonas más frescas. A favor de esa calidad juega la inexistencia de enfermedades en las cepas provocadas por la humedad, lo cual supone también menos tratamientos fitosanitarios. Sin embargo, la producción será menor. Si el año pasado fue de 35,6 millones de hectolitros, este año serán solo de unos 32 millones, es decir, alrededor de un 10% menos. Los recortes, no obstante, son superiores (de entre el 15% y el 20%) en Castilla-La Mancha o la Co- munidad Valenciana; mientras que Ribera de Duero o La Rioja se hallan en la media y las cosechas en Galicia o Navarra han sido estables.
Fonte: Pais.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.