rassegna stampa del vino di giovedì 15 settembre 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 15 settembre 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

L’eleganza assoluta dell’uva in Sila.
L’unica cosa che non quadra è il nome dei vini, Esmen Tetra, «Siamo quattro» in greco: Raffaella Ciardullo, il marito Nicola Piluso e le figlie Matilde e Carlotta. Vabbè l’altro ancora meno memorizzabile: Eleuteria, ossia felicità. Un errore commerciale molto frequente al Sud dove si usano latino e greco per la scelta dei nomi ai vini. Detto questo, siamo di fronte ad una vera e propria bomba, un vino di eleganza assoluta, straordinaria, ottenuto da due uve siciliane, il Nerello Mascalese e il Nerello Cappuccio presenti ancora nel Sud della Calabria. Qui siamo invece al Nord, sulla Sila, una tenuta di poco più di due ettari condotta biologicamente nel pieno rispetto dell’ambiente.

Fonte: Mattino Napoli.

«La nostra regola: pregare e coltivare».
L’abbazia di Muri Gries e le sue prestigiose signe. Sotto, la presentazione e la benedizione da parte di padre Andrea David, 55 anni, dell’e’enlo “Vini d’abbazia”, a Prherno (I Mina). LA TERRA IN FRATERNITÀ monaci, padri della vigna ante litteram. Il loro è un sapere enologico che sfida il tempo: le tante abbazie di cui è costellata l’Italia hanno dato un contributo straordinario alla ricostruzione della viticoltura negli anni bui del Medioevo, dopo la caduta del Sacro Romano Impero e l’arrivo in Europa delle orde barbariche.

Fonte: Famiglia Cristiana.

Tradizione ma anche innovazione.
vini Ciù Ciù, Il Poggiomasso nascono con l’obiettivo dell’azienda marchigiana di produrre vini di montagna certificati. La cantina e i vigneti kr. si trovano a quote ‘ oltre i 500 metri, a Rocca Sinibalda (Ri), nella Sabina orientale, nella valle del Turano. Tre i vini: il Lazio lgp Rosato, il bianco Lazio lgp Sauvignon e il Lazio lgp Rosso. Marcato presenta una nuova versione della sua macchina per la pasta in limited edition, dedicata a Otello Marcato, fondatore dell’azienda. Color champagne, in una forma un po’ vintage che richiama quella originale, unisce materiali di pregio e moderne tecnologie, per realizzare in casa sfoglia, tagliatelle, tagliolini e ravioli.

Fonte: Famiglia Cristiana.

L’eleganza assoluta dell’uva in Sila.
L’unica cosa che non quadra è il nome dei vini, Esmen Tetra, «Siamo quattro» in greco: Raffaella Ciardullo, il marito Nicola Piluso e le figlie Matilde e Carlotta. Vabbè l’altro ancora meno memorizzabile: Eleuteria, ossia felicità. Un errore commerciale molto frequente al Sud dove si usano latino e greco per la scelta dei nomi ai vini. Detto questo, siamo di fronte ad una vera e propria bomba, un vino di eleganza assoluta, straordinaria, ottenuto da due uve siciliane, il Nerello Mascalese e il Nerello Cappuccio presenti ancora nel Sud della Calabria. Qui siamo invece al Nord, sulla Sila, una tenuta di poco più di due ettari condotta biologicamente nel pieno rispetto dell’ambiente.

Fonte: Mattino Napoli.

I Signori del Fiano.
Ad Mello del Sabato per la prima volta insieme dodici produttori specializzati nella docg Fiano di Avellino Dai nomi che hanno fatto la storia alle nuove leve, la dimostrazione delle potenzialità assolute del vitigno irpino tgi Luciano Pignataro Era da tempo che non si svolgeva una grande degustazione dei vini d’Irpinia, due anni di Covid, l’estate frenetica per tutti. Alla fine l’occasione è stata la degustazione organizzata da Lello Tornatore, il talebano irpino nell’ambito della riuscita edizione del Fiano Music Festival ad Aiello del Sabato.

Fonte: Mattino Napoli.

Oggi la seconda vendemmia di Pallagrello nella Reggia di Caserta.
Parte oggi la seconda vendemmia dell’azienda Fontana nel vigneto piantato nella Reggia di Caserta: «È motivo dl grande soddisfazione per la nostra azienda di aver;. ridato vita dopo 160 anni’ a una vigna così prestigiosa come quella di San Silvestro all’interno della vigna della Reggia” così Mariapxna, e Antonio Fontana, •. proprietari di Tenuta Fontana. La vigna era quella che serviva le tavole reali e originariamente aveva un’estensione di circa cinque ettari, poi ridotto a uno per l’avanzare del bosco, affidato per il rilancio a un grande professionista, all’enologo fiorentino Francesco Bartoletti.

Fonte: Mattino Napoli.

E al Castello di Montegiove si fa vino dal Rinascimento.
Arroccato sulla cima del colle. Cinto da alte mura, con torri dalle quali sorvegliare la zona. Concepito come rocca inespugnabile, simbolo di potere e sicurezza a presidio dell’intero territorio, e circondato da ampi vigneti, che oggi si fanno anche simbolo e strumento di accoglienza. Il Castello di Montegiove, frazione di Montegabbione, in provincia di Terni, sorge sulla cima di un’altura, tra i boschi, dove, secondo più studiosi, anticamente sorgeva un tempio consacrato a Giove, come si evince da due teste votive in terracotta raffiguranti il dio, che qui furono rinvenute. E d’altronde proprio dal dio prende il nome l’intera zona.

Fonte: Messaggero.

Il vino brinda a un’annata super ma il caro prezzi rovina la festa.
Con la lievitazione delle materie prime sul prezzo della bottiglia incide più il vetro del contenuto Sul piano della quantità si conferma il livello dello scorso anno con circa 50,27 milioni di ettolitri in linea con i 50,23 milioni de12021. Rispetto al periodo 2017/2021 l’aumento si attesta a13%. Un balzo del 35% «con aumenti unilaterali dei fornitori di imballaggi». Il vino italiano brinda a un’annata super. Promozione a pieni voti per la vendemmia 2022, con qualità ottima e buona anche per la produzione delle Regioni del Sud, Puglia, Basilicata (che segnano aumenti delle quantità), Calabria, Sicilia, Campania e Molise.

Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.

Vendemmia, tiene la quantità e migliora la qualità – Vino, tiene la produzione L’export sale a 3,8 miliardi.
Vendemmia Ismea, Unione italiana vini e Assoenologi: siccità e caldo non hanno impattato Valori spinti dall’inflazione mentre resta piatto il trend dei volumi esportati Micaela Cappellini La siccità e il caldo record di quest’anno non hanno compromesso la vendemmia: secondo le previsioni dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini, la produzione italiana di vino dovrebbe attestarsi intorno ai 50,27 milioni di ettolitri di vino, la stessa quantità dello scorso anno e i13% in più rispetto alla media dell’ultimo quinquennio. Con la vendemmia 2022 l’Italia del vino mantiene il primato produttivo. Quello del fatturato, però, rimane in casa francese: «I vigneti italiani – ricorda il presidente di Unione italiana vini, Lamberto Frescobaldi – registrano performance nettamente inferiori rispetto a quelle francesi, che hanno una redditività tripla per ogni ettaro coltivato, pari a 16.600 euro contro 6mila e per ogni ettolitro prodotto, paria 294 contro 82 euro.

Fonte: Sole 24 Ore.

L’analisi – Mercato alla prova dell’incremento dei listini
Frescobaldi: «Una strada per valorizzare il made in Italy passa dalla riduzione del vino sfuso e indifferenziato» di Giorgio dell’Orefice Una vendemmia “sorprendente” ma non per tutti. Lamberto Frescobaldi, presidente dell’Unione italiana vini, nella sua intervista al Sole 24 Ore del 27 agosto scorso aveva già sottolineato che le piogge di agosto e – soprattutto – la loro tempistica, cioè nel momento chiave dello sviluppo e della maturazione dei grappoli, avrebbero salvato un’annata altrimenti compromessa dalla siccità. Insomma, il vino nelle cantine italiane ci sarà e anche in abbondanza, i problemi si spostano ora sul mercato dove sarà necessario combattere con la minaccia inflazionistica che riduce il potere d’acquisto delle famiglie e rende arduo riversare a valle gli incrementi dei costi produttivi. Difficoltà che già cominciano a emergere dai numeri.

Fonte: Sole 24 Ore.

Il vino batte la siccità: +3% rispetto agli ultimi 5 anni.
L’annata del vino, per quantità e per qualità, è sorprendente. Secondo le previsioni vendemmiali dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini, presentate ieri al Mipaaf, la siccità e il caldo record di quest’anno non hanno compromesso le produzioni italiane. All’avvio della campagna vendemmiale, infatti, promette uve di qualità dal buono all’ottimo, con una quantità in linea con la media delle ultime annate. La produzione 2022 dovrebbe attestarsi intorno ai 50,27 milioni di ettolitri di vino, la stessa quantità dello scorso anno (50.23 milioni di ettolitri di vino il dato Agea 2021) e a +3% rispetto alla media del quinquennio 2017-2021.

Fonte: Verita’&Affari.

Fontanafredda in pegno a Mediobanca fino al 2024 – Farinetti lascia Fontanafredda in pegno a Mediobanca fino al 2024.
I due hanno modificato il finanziamento da 10 milioni di euro ottenuto da Piazzetta Cuccia estendendo la scadenza dal luglio 2022 all’aprile del 2024. Cambiano anche margine e interessi di mora. a pagina 13 Vino Farinetti lascia Fontanafredda in pegno a Mediobanca fino al 2024 Modificato il finanziamento da io milioni: spostata la scadenza di due anni, vede anche il margine applicato Alberto» di Luca Baffigocato al finanziamento por- Filangieri, con il 32% a testa. • La maggioranza di Tenitandolo a 0,65% con interessi menti Fontanafredda, la ce- di mora de12,65% e rimborso. lebre tenuta vinicola pie- in un’unica soluzione alla tenuta piemontese, il cui controllo è di scadenza.

Fonte: Verita’&Affari.

I primati di Cantina Frentana.
Un premio al lavoro attento degli ultimi anni e alla crescita importante della qualità delle produzioni. Cantina Frentana di Rocca San Giovanni (Chieti) è sul podio. al terzo posto nella classifica delle migliori venti cantine cooperative italiane 2022, stilata dal periodico tedesco Weinwirtschaft, che da anni racconta e valuta il mondo della cooperazione del vino del “Bel Paese”. L’autorevole rivista ha anche conferito a Cantina Frentana, descrivendone caratteristiche e peculiarità, il primo posto nella “Top 3” delle cooperative dell’Italia centrale. “Nuova, sul podio al terzo posto. è la Cantina Frentana abruzzese. che è anche la migliore cooperativa vinicola del Centro Italia.

Fonte: Abruzzo Magazine.

L’Italia primo produttore divino.
Ma a far cassa è la Francia che conferma la leadership del fatturato. Con 50,27 milioni di ettolitri di vino l’Italia mantiene saldo il primato produttivo mondiale e segna un incremento del 3% rispetto alla media del quinquennio 2017-2021, ma il primato mondiale di fatturato rimane ancora in casa francese. «Aumentare Il valore riconosciuto alle produzioni made in Italy è fondamentale perché oggi con i costi crescenti dell’energia e degli imballaggi, costa più la bottiglia che il contenuto. Non possiamo più permettere di essere primi al mondo per volumi senza esserlo anche per valore», ha detto il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, aggiungendo che per raggiungere l’obiettivo «servono ricerca e innovazione e va migliorata la comunicazione del vino italiano».

Fonte: Centro.

Basilicata, quest’anno il vino sa di top – Vino, la Basilicata fa il botto.
Le previsioni di Ismea-Assoenologi-Uiv confermano i dati della Coldiretti lucana Vino, la Basilicata fa il botto La produzione è superiore del 10 per cento e la qualità resta tra le migliori. La produzione vinicola della Basilicata, per i12022, si annuncia superiore del dieci per cento rispetto a quella della passata stagione. E’ quanto emerge dal rapporto Ismea-Assoenologi-Uiv presentato ieri, che conferma le previsioni fatte dai produttori vinicoli iscritti alla Coldiretti Basilicata. La confederazione lucana evidenzia come, nonostante il gran caldo, «le uve si presentino sane e di buona qualità e con un quantitativo superiore al 2021».

Fonte: Quotidiano del Sud Basilicata.

“Filiera vino, senza aiuti rischio crollo”.
Nomina e allarme Il presidente del Sannio Consorzio Tutela Vini Libero Rillo, nell’esecutivo nazionale della Federdoc <<Filiera vino, senza aiuti rischio crollo» «I! mio ingresso nella confederazione prenún il territorio sanntµ ma comparto è in dt’feolta tra cam energia e materie prime» Il presidente del Sannio Consorzio Tutela Vini, Libero Rillo, entra a far parte del Comitato esecutivo della Federdoc, la Confederazione Nazionale dei Consorzi volontari per la tutela delle denominazioni dei vini italiani. Una nomina che giunge dopo diversi anni in cui Rillo è stato consigliere di questa Confederazione e che oggi entrando nel comitato esecutivo rappresenterà il Sud Italia insieme a Francesco Liantonio vicepresidente del Cda. La Federdoc, costituita nel 1979, rappresenta oltre il 70% della produzione vitivinicola italiana.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Vendemmia: qualità buona, timori per i minori consumi- “Vendemmia, ottima qualità e soddisfacente quantità”.
Bene la filiera campana e sannita, ma mercato interno rallenterà e anche sull’estero margini ridotti «Vendemmia, ottima qualità e soddisfacente quantità» “Un’annata soddisfacente per quantità e sorprendente per qualità”, quella 2022 secondo le previsioni vendemmiali dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini, presentate al Mipaaf, la siccità e il caldo record di quest’anno non hanno compromesso il vigneto Italia che, all’avvio della campagna vendemmiale, promette uve di qualità dal buono all’ottimo, con una quantità in linea con la media delle ultime annate.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Un rosso rubino dal sorso fruttato e sempre piacevole.
Il Castello di Querceto svetta tra le colline di Greve in Chianti già dal Medioevo, ma si deve arrivare al 1749 per vedere la proprietà assegnata ad Antonio François dalla famiglia Reale. Con il tempo i discendenti si dedicarono alla viticoltura con successo mettendo a dimora vigneti in aree particolarmente vocate a vitigni importanti, arrivando ad oggi alla quinta generazione. Una data da ricordare è il 14 maggio 1924 quando si riunirono davanti al notaio 33 viticoltori del luogo per sancire la nascita del Consorzio del vino Chianti e della sua marca d’origine con il nome di Vino Chianti Classico.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Vino, le cantine: «Dai tappi alle bottiglie, prezzi alle stelle» – «Tappi, bottiglie e cartone Allarme rincari per il vino».
Castelvetro, Amorotti (Cantina Settecani) conferma i timori di Coldiretti: «Per l’energia ci siamo tutelati ma listini dei materiali ritoccati ogni mese». L’allarme rincari picchia duro anche sul comparto del vino, particolarmente significativo nelle Terre di Castelli, con associazioni di categoria e aziende in fibrillazione per la situazione. Ci sono anche casi in cui qualche realtà imprenditoriale è riuscita a mettersi al riparo dal rincaro dell’energia elettrica fino a fine 2022, ma la preoccupazione per tutto il resto rimane. Tanto che, dal prossimo anno, è facile attendersi un ulteriore ritocco all’insù dei listini del vino.

Fonte: Resto del Carlino Modena.

Vendemmia Costi aumentati del 35%.
A frenare la corsa del vino italiano è soprattutto la crescita esponenziale dei costi con un +35% in media a causa delle tensioni su energia e materie prime generate dalla guerra in Ucraina con aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare le previsioni di vendemmia dell’Ismea. Assoenologi e Unione Italiana Vini che con la svolta climatica, dell’ultimo mese fa stimare una sostanziale stabilità rispetto ai 50,2 milioni di ettolitri conteggiati da Agea sulla base delle dichiarazioni di produzione del 2021. Una previsione che fa conquistare all’Italia il tetto del mondo in termini di quantità prodotte mentre al secondo posto si piazza la Francia che rispetto allo scorso anno vede aumentare la produzione del 16% sfiorando i 44 milioni di ettolitri e al terzo la Spagna che – sottolinea la Coldiretti – è fra i paesi che hanno subito di più i danni causati dalla siccità con la produzione di vino crollata a 35-37 milioni di ettolitri.

Fonte: Ciociaria Oggi.

Vino: produzione in crescita, qualità eccellente nel Lazio.
Le previsioni vendemmiali dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Uiv. La siccità e il caldo record non hanno compromesso l’annata Vino: produzione in crescita, qualità eccellente nel Lazio Eccellenza Nella regione atteso un prodotto ottimo. Un’annata soddisfacente per quantità e sorprendente per qualità. Secondo le previsioni vendemmiali dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini, presentate ieri al Mipaaf, la siccità e il caldo record di quest’anno non hanno compromesso il vigneto Italia che, all’avvio della campagna vendemmiale, promette uve di qualità dal buono all’ottimo. Secondo i dati presentati ieri alla presenza, tra gli altri, del ministro e del sottosegretario alle Politiche agricole, Stefano Patuanelli e Gian Marco Centinaio, la produzione 2022 dovrebbe attestarsi intorno ai 50,27 milioni di ettolitri di vino, la stessa quantità dello scorso anno (50,23 milioni di ettolitri di vino il dato Agea 2021) e a +3% rispetto alla media del quinquennio 2017-2021.

Fonte: Corriere di Viterbo.

Vendemmia 2022 da ricordare: gli esperti ottimisti sulla qualità.
La Lombardia però perde il 20 per cento della produzione rispetto al 2021 Vendemmia 2022 da ricordare: gli esperti ottimisti sulla qualità di Carlo Catena Assoenologi, Unione italiana Vini e Ismea prevedono una vendemmia buona, per questo 2022 quanto mai caldo e siccitoso, ma con una perdita di produttività, per i vigneti della Lombardia, che toccherà i120 per cento. Secondo gli esperti la bassa umidità ha contenuto lo sviluppo dei principali patogeni delle viti, mentre le piogge di agosto hanno ridato linfa alle piante nelle settimane in cui erano già formati i grappoli. Per il momento, il 2022 resta l’anno più siccitoso dal 1800 a oggi, si legge nella relazione vendemmiale pubblicata in queste ore, in cui l’anno viene collocato anche tra i più caldi delle ultime cinque decadi, in un contesto di costante crescita delle temperature medie.

Fonte: Cittadino di Lodi.

Italia è il primo produttore Francia fa cassa.
Con 50,27 milioni di ettolitri divino l’Italia mantiene saldo il primato produttivo mondiale e segna un incremento del 3% rispetto alla media del quinquennio 2017-2021, ma il primato mondiale di fatturato rimane ancora in casa francese. «Aumentare il valore riconosciuto alle produzioni made in Italy è fondamentale perché oggi con i costi crescenti dell’energia e degli imballaggi, costa più la bottiglia che il contenuto. Non possiamo più permettere di essere primi al mondo per volumi senza esserlo anche per valore», ha detto il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, aggiungendo che per raggiungere l’obiettivo «servono ricerca e innovazione e va migliorata la comunicazione del vino italiano». «Siamo al primo posto al mondo – gli fa eco il presidente di Unione italiana vini (Uiv) Lamberto Frescobaldi – ma è una medaglia di legno quella produttiva.

Fonte: Prealpina.

Vino Italia primo produttore.
Vino Italia primo produttore Blindata la leadership mondiale con 50,27 milioni di ettolitri, ma quella del fatturato resta in mani francesi. Con 50,27milionidiettolitri di vino l’Italia mantiene saldo il primato produttori mondiale e segna un incremento del 3% rispetto alla media del quinquennio 2017-2021, ma il primato mondiale di fatturato rimane ancora in casa francese. «Aumentare il valore riconosciuto alle produzioni made in Italy e fondamentale perché oggi, coi costi crescenti dell’energia e degli imballaggi, costa più la bottiglia che il contenuto.

Fonte: Provincia – Cremona.

Per il vino un’annata in chiaroscuro produzione -20%, ma grandi rossi – Vino, produzione -20% ma rossi da spettacolo Annata in chiaroscuro.
Annata in chiaroscuro I dati diffusi ieri vedono la Lombardia come maglia nera A pesare, in particolare in Oltrepo, grandinate e maltempo. Un calo di produzione del 20%, ma sarà un’ottima annata per i vini rossi. Secondo le previsioni vendemmiali dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini, presentate ieri al ministero delle Politiche agricole, la Lombardia è maglia nera tra le regioni per la produzione di vino, con un calo del 20% rispetto allo scorso anno, da 1,3 milioni a poco più di 1 milione di ettolitri che saranno prodotti con le uve di questa vendemmia. A pesare sul dato complessivo regionale, oltre alla siccità, che ha portato ad un anticipo di dieci giorni della raccolta, anche le grandinate che hanno colpito tra giugno e luglio soprattutto il territorio dell’Oltrepo Pavese.

Fonte: Provincia – Pavese.

Valtellina Wine Festival Ultima tappa a Chiavenna.
“Uguali perché diversi. Parola chiave: Nebbiolo delle Alpi”. Questo il titolo del wine-lab che il 24 settembre a Chiavenna chiuderà l’edizione 2022 del Valtellina Wine Festival. Si tratta del settimo evento della rassegna partita lo scorso 4 giugno con “Mangiar per Vigne” e organizzata dal Consorzio tutela vini. «Sei produttori di Nebbiolo delle Alpi si raccontano attraverso i loro vini – spiegano gli organizzatori -. Una degustazione all’aperto, dentro uno speciale talk show, per il piacere di capire quello che di bello c’è dentro e fuori dal bicchiere. Perché il vino è bellezza, paesaggio, economia ed ecologia del territorio. In abbinamento: prodotti e suggestioni del territorio». “Dire, fare, Nebbiolo” è il titolo della giornata che vedrà il centro storico trasformarsi in un laboratorio del gusto a cielo aperto.

Fonte: Provincia Como.

L’Italia è leader nel vino ma il fatturato è francese.
Con 50,27 milioni di ettolitri di vino l’Italia mantiene il primato produttivo mondiale con un incremento del 3% rispetto alla media del quinquennio 2017-2021, ma il primato mondiale di fatturato resta in casa francese. «Aumentare il valore riconosciuto alle produzioni made in Italy è fondamentale perché oggi, coi costi crescenti dell’energia e degli imballaggi, costa più la bottiglia che il contenuto. Non possiamo più permettere di essere primi al mondo per volumi senza esserlo anche per valore», ha detto il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli «È una medaglia di legno quella produttiva – gli fa eco il presidente di Unione italiana vini (Uiv) Lamberto Frescobaldi -. Un primato che non ci basta».

Fonte: Provincia Sondrio.

I trattamenti sul vigneto si possono fare con il drone – Primi vigneti “curati” con un drone.
nei campi: dalla prova in piano dell’aviosuperficie di Caiolo a quella più impervia sui vigneti terrazzati di Triasso e di Sondrio Passo avanti per i I progetto di gestione innovativo delle vigne. Focus agricoltura Gli effetti delle nuove tecnologie Primi vigneti “curati” con un drone Esperimenti. Dimostrazione della Fondazione Fojanini con i trattamenti fitosanitari autorizzati dal ministero La presidente Mancini: «Così lavoro meno gravoso». Salvetti: «Risultati confortanti, ora un altro annodi prove» Ottimi risultati anche con le risaie Gli ulivi ancora sotto, valutazione. Dalla prova in piano dell’aviosuperficie di Caiolo, a quella più impervia sui vigneti terrazzati di Triasso e di Sondrio, sopra la Fondazione Fojanini.

Fonte: Provincia Sondrio.

Difesa biologica e tradizionale «Così si risparmia tempo e acqua».
Bilancio Murada: «Provato in più condizioni» I primi pareri sono soddisfacenti Due vigneti e altrettanti sistemi di difesa. Le prove con i droni nell’ambito del progetto Gal si sono svolte nel vigneto della Fondazione Fojanini e in quello di Triasso di competenza di uno dei due partner del progetto. A Sondrio, come ha spiegato Graziano Murada, tecnico della Fojanini appassionato di applicazioni tecnologiche, si è optato per la difesa biologica, aTriasso quella integrata con formulati chimici convenzionali. «In accordo con il Servizio fitosanitario regionale abbiamo deciso di testare entrambi i sistemi di difesa – spiega la presidente della Fondazione Fojanini, Sonia Mancini -, per mettere il drone in tutte le possibili condizioni operative che potessero “stressare” il sistema, e anche perché attualmente c’è di fatto un crescente interesse nei confronti del biologico».

Fonte: Provincia Sondrio.

«Produzione di vino a +5% ma pesa la crisi energetica».
L’analisi di Coldiretti Marche «Qualità comunque ottima». Le piogge della prima metà di settembre hanno fatto il loro lavoro e così, dopo la grande siccità, la vendemmia torna a sorridere, con le stime che parlano addirittura di un +5% rispetto allo scorso anno. «I.a qualità del futuro vino sarà sicuramente buona e ottima con punte d’eccellenza dovuta al buono stato sanitario delle uve ed alla produzione più contenuta rispetto alla media degli ultimi anni», il commento di Coldiretti Marche. Ma c’è anche il rovescio della medaglia: a pesare sull’interno settore resta la crescita esponenziale dei costi con un +35% in media a causa delle tensioni su energia e materie prime generate dalla guerra in Ucraina con aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi.

Fonte: Corriere Adriatico Ancona.

Grido d’aiuto delle aziende agricole «Nessuno vuole più vendemmiare».
Velenosi: «Quest’anno non ci sono arrivate richieste. È la prima volta» CENTANNI: «NON CI SONO PERSONE DA IMPIEGARE PER BREVI PERIODI» Alla ricerca del personale che non c’è. Lana problematica che sta assumendo proporzioni allarmanti e che colpisce anche le aziende vitivinicole – impegnate in questo periodo nella vendemmia – soprattutto se piccole e poco strutturate. L’annata per i vini e le uve marchigiane sarà buona, anzi «ottima», come la definisce Tommaso Di Sante, presidente provinciale Coldiretti Pesaro-Urbino e membro di giunta della Camera di Commercio delle Marche, con delega all’agricoltura

Fonte: Corriere Adriatico Ancona.

Vini d’Abruzzo, il nuovo consorzio.
Si è tenuta l’altra sera l’assemblea elettiva del Consorzio tutela vini d’Abruzzo che ha approvato il bilancio e provveduto al rinnovo delle cariche sociali. L’assemblea ha nominato 15 nuovi consiglieri che avranno il compito di guidare il Consorzio per il prossimo triennio: Alessandro Nicodemi (Nicodemi), Giulia Cataldi Madonna (Cataldi Madonna), Rocco Cipollone (Masciarelli), Franco D’Eusanio (Chiusa Grande), Dino D’Ercole (San Nicola), Carlo Di Campli Finore (Vin. co), Nicola Dragani (Madonna dei Miracoli) Paolo Ulpiani (Zaccagnini), Luciano Di Labio (Villamagna), Pino Canderolo (Sincarpa), Chiara Ciavolich (Chiara Ciavolich), Fausto Cimini (Paglieta), Vincenzo Bucci (Olearia Vinicola Villese), Miki Antonucci (Progresso Agricolo) e Gennaro Matarazzo (Roxan).

Fonte: Il Nuovo Molise.

E’ l’ora della Douja d’Or.
Oggi alle 19 a Palazzo Borello l’inaugurazione della storica rassegna E’ l’ora della Douja d’Or L’evento si arricchisce di due nuove “location”: la Camera di Commercio e il Comune Al via la 56a edizione della Douja d’Or che, dal 9 al 18 settembre, riempirà le vie, le piazze e i palazzi del centro storico di Asti con un programma di eventi che si articolerà nei due weekend (l8 e 11, 17 e 18 settembre) e concentrato nelle sere dalle 18 dei giorni infrasettimanali. Due nuove location si aggiungono alla mappa della Douja d’Or: la Camera di Commercio di Alessandria-Asti e il Comune di Asti.

Fonte: Gazzetta d’Asti.

Turismo del vino “Il Forum mondiale occasione d’oro”.
Dal 19 al 21 settembre l’evento internazionale porterà tra le colline Unesco i massimi esperti del settore. L’importanza del convegno che si svolgerà tra le colline patrimonio dell’umanità Unesco è legata al grande valore rappresentato dal comparto enoturistico. Secondo i numeri fomiti durante l’incontro di presentazione dal Ministero del Turismo e da Enit, l’enoturismo vale complessivamente 2,5 miliardi di euro l’anno (fonte dati: XVII Rapporto Città del Vino), frutto di un movimento turistico generato da circa 14 milioni di visitatori settoriali. L’enoturismo, guardando esclusivamente al Bel Paese, è praticato da un italiano su quattro. Tutto ciò rappresenta un sicuro volano per lo sviluppo e la valorizzazione dei territori e dei borghi. Di questo si parlerà nel corso del Forum, un evento – ospitato per la prima volta in Italia – che rappresenterà un momento di confronto sulla situazione attuale e sulle sfide del futuro

Fonte: Idea.

Bramaterra: il vino che va fortissimo negli Usa «Invece da noi è poco considerato e conosciuto».
II produttore Baltera: «E’ necessario fare di più per fare conoscere questa delizia. E unire le energie diventa fondamentale» Il vino imbottigliato tra Masserano, Roasio e Lozzolo è molto utilizzato per le funzioni religiose e distribuito anche in Vaticano. Il Bramaterra, vino dei canonici, va forte negli Stati Uniti, mentre in Italia ha ancora un mercato piuttosto ristretto. E dire che viene utilizzato anche in Vaticano. Curiosità emerse da alcune dichiarazioni di Andrea Baltera, imprenditore di Masserano, rilasciate all’agenzia Adkronos. Apprezzato negli «Da imprenditore dico che è fondamentale far conoscere maggiormente il Bramaterra: bisogna parlarne di più e aumentare la rete di vendita. Questo vino va molto forte negli Stati Uniti e nel Nord Europa: è incredibile che i suoi maggiori estimatori siano stranieri e non italiani

Fonte: Notizia Oggi Borgosesia.

89a Festa dell’Uva Erbaluce: ritorno agli antichi splendori.
Pro Loco e Comune sono pronti a dare vita all’89a Festa dell’Uva Erbaluce, che entrerà nel vivo domani, venerdì 16, per proseguire fino a lunedì 19 settembre. I momenti di maggiore significato saranno le sfilate inaugurale (venerdì 16) e conclusiva (lunedì 19), la sera di sabato 17 e il mezzogiorno di domenica 18 quando verranno aperte le “veje piole” allestite da rioni e frazioni, la proclamazione della Ninfa Albaluce domenica mattina, la sfilata dei carri allegorici e il Palio dell’Uva in piazza Ubertini, nel tardo pomeriggio. Qualche altro evento particolarmente significativo da segnalare? Certamente la mostra retrospettiva che l’associazione Vivi la Biblioteca ha voluto dedicare all’indimenticato pittore Franco Pinna (sabato dalle 16 alle 18, domenica dalle 10 alle 18); il convegno “Vitigni e terroir.

Fonte: Risveglio Popolare.

Golosaria nel nome del vino.
L’evento si svolgerà in venti location tra mostre, visite guidate, percorsi artistici e degustazioni Golosaria nel nome del vino Sabato e domenica “BarberaeChampagne” a Villa Morneto di Vignale Dopo íl primo fine settimana negli spazi del Castello di Casale Monferrato, Golosaria torna il prossimo weekend nella nuova suggestiva location di Villa Morneto, a Vignale Monferrato, per il tradizionale appuntamento con BarberaeLChampagne, iniziativa che mette a confronto gli Champagne d’oltralpe con le espressioni spumantiere più interessanti del panorama italiano e i vini rossi del territorio portati dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato.

Fonte: Vita Casalese

La vendemmia in siccità: «Così un altro anno non reggiamo» – «Le vigne soffrono la siccità un altro anno così non reggiamo Bisogna realizzare degli invasi».
Se non sembrano esserci cali significativi di produzione e, anzi, la qualità delle uve sembra essere buono, anche I viticoltori si sono dovuti adattare al clima. a pagina 6 Rullo «Le vigne soffrono la siccità un altro anno così non reggiamo Bisogna realizzare degli invasi» L’allarme lanciato dalla Coldiretti: necessario l’accumulo di acque piovane non solo le risaie, anche le vigne hanno sofferto la siccità che da mesi attanaglia. ll Piemonte lasciandolo a secco di acqua. E così, proprio come accaduto per 11 riso, che ha visto perdere g mila ettari dl risaie nel Novarese e altrettante nel Vercellese, con un calo di produzione di almeno il 20% di produzione, anche la vendemmia sembra aver vissuto giorni non facili.

Fonte: Corriere Torino.

Vino e Tartufi, accordo siglato Collaborazione con Alexala.
Tornerà anche per il 2022 “Vi. Ta. – Vino e Tartufi”, la manifestazione dedicata al prodotto più prezioso della terra, fra quelli presenti sulle nostre colline, nella versione rivista e corretta proposta lo scorso anno con buon successo. Nei giorni scórsi il Comune di Ovada ha ratificato l’accordo con Alexala, l’agenzia turistica che fornirà la sua collaborazione alla Pro Loco, vero motore sul campo dell’evento. Veste rinnovata Lo scorso anno la manifestazione si è riavvicinata alla prima versione: un percorso itinerante per R centro storico con i produttori di vino, l’area riservata al Trifolau accanto alla sede dell’Enoteca Regionale, vero motore del restyling.

Fonte: Novese.

Vino, costi + 35% per caro energia.
“A frenare la corsa del vino pugliese è soprattutto la crescita esponenziale dei costi della vendemmia con un +35% in media a causa delle tensioni su energia e materie prime generate dalla guerra in Ucraina, con aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi”. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia nel commentare le previsioni di vendemmia di Ismea, Assoenologi e Unione Italiana Vini che tuttavia stima un aumento del 3% della produzione di vino pugliese con 10.630 ettolitri conteggiati da Agea sulla base delle dichiarazioni di produzione del 2021.

Fonte: Repubblica Bari.

Vino, l’Italia è la fabbrica del mondo.
Il confronto Blindata la leadership produttiva, ma il fatturato parla francese Roma Con 50,27 milioni di ettolitri di vino l’Italia mantiene il primato produttivo mondiale con un incremento del 3% rispetto alla media del quinquennio 2017-2021, ma il primato mondiale di fatturato resta in casa francese. «Aumentare il valore riconosciuto alle produzioni made in Italy è fondamentale perché oggi, coi costi crescenti dell’energia e degli imballaggi, costa più la bottiglia che il contenuto. Non possiamo più permettere di essere primi al mondo per volumi senza esserlo anche per valore», ha detto il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli. «Siamo al primo posto al mondo – gli fa eco il presidente di Unione italiana vini (Uiv) Lamberto Frescobaldi – ma è una medaglia di legno quella produttiva.

Fonte: Nuova Sardegna.

Un Akènta speciale per aiutare la Smac – Il vino Akènta si tinge di rosa per stare a fianco delle donne.
Il vino Akènta si tinge di rosa per stare a fianco delle donne Raccolta fondi per l’acquisto di un dermopigmentatore Iniziativa con la Aou Lo strumento sarà utilizzato nella Smac sulle pazienti che hanno subito una mastectomia I di Paoletta Farina Sassari La Cantina Santa Maria La Palma ci mette un suo buon vino, l’Azienda ospedaliero universitaria la sua Smac e il personale. A beneficiarne saranno le donne che hanno bisogno di una ricostruzione al seno dopo un intervento di mastectomia, in particolare dell’areola del capezzolo. È nata dall’incontro di una realtà imprenditoriale del territorio sempre in crescita e i medici della senologia l’iniziativa di raccolta fondi per l’acquisto di un dermopigmentatore che consentirà di eseguire l’intervento, di fatto un tatuaggio che prima veniva realizzato più artigianalmente e presto avverrà con uno strumento accreditato.

Fonte: Nuova Sardegna.

La qualità del vino siciliano «Sarà un’annata da ricordare».
Tempo di vendemmie, gli esperti ottimisti La qualità del vino siciliano «Sai un’annata da ricordare». La produzione di vino siciliano nel 2022 è in flessione de15 %, mala qualità sarà «eccellente». «È stata un’annata con temperature sopra le medie stagionali ma che si e distinta in particolar modo per le scarse precipitazioni già a partire dall’inizio dell’anno», spiegano Assoenologi, Unione Italiani Vini e Ismea in una nota congiunta. Le piante hanno utilizzato molte delle riserve accumulate durante gli ultimi mesi del 2021 mostrando un’ottima capacità di adattamento e di resistenza. Nonostante gli evidenti cambiamenti climatici, in Sicilia l’inverno è stato generoso dal punto di vista pluviometrico soprattutto nel mese di novembre, consentendo accumuli sopra i 300 mm.

Fonte: Gazzetta del Sud.

Assoenologi, vendemmia con qualità superiore.
“L a produzione di vino siciliano nel 2002 è in flessione del 5%, ma la qualità sarà “eccellente”. “E’ stata un’annata con temperature sopra le medie stagionali ma che si è distinta in particolar modo per le scarse precipitazioni già a partire dall’inizio dell’anno”, spiegano Assoenologi, Unione Italiani Vini e Ismea in una nota congiunta. Le piante hanno utilizzato molte delle riserve accumulate durante gli ultimi mesi del 2021 mostrando un’ottima capacità di adattamento e di resistenza. Nonostante gli evidenti cambiamenti chinatici, in Sicilia l’inverno è stato generoso dal punto di vista pluviometrico soprattutto nel mese di novembre, consentendo accumuli sopra i 300 mm.

Fonte: MF Sicilia.

L’edizione post Covid nel segno dell’evoluzione.
Più di 30mila visitatori per la storica manifestazione enogastronomica. Il sindaco: «Il frutto di un lavoro durato anni» 0 Itre 30mila visitatori nei due weekend per la storica festa in piazza interrotta da due anni di pandemia, oltre trenta eventi in quindici giorni, una media di 50 iscritti ad ogni degustazione guidata da sommelier ed esperti di gastronomia, stampa di settore decine di turisti per la cena a base di vini vulcanici italiani Italia ospitata nella più antica cantina di Milo. Infine la “conta” dei 19, tra vecchi e nuovi viticoltori innamorati di questo balcone naturale dell’Etna, affacciato sul mare, dove suolo, microclima e biodiversità ogni anno generano un Etna Bianco Superiore, sempre più conosciuto e apprezzato dai wine lovers.

Fonte: Sicilia.

Vino, l’Italia è la fabbrica del mondo.
Il confronto Blindata la leadership produttiva, ma il fatturato parla francese Roma Con 50,27 milioni di ettolitri di vino l’Italia mantiene il primato produttivo mondiale con un incremento del 3% rispetto alla media del quinquennio 2017-2021, ma il primato mondiale di fatturato resta in casa francese. «Aumentare il valore riconosciuto alle produzioni made in Italy è fondamentale perché oggi, coi costi crescenti dell’energia e degli imballaggi, costa più la bottiglia che il contenuto. Non possiamo più permettere di essere primi al mondo per volumi senza esserlo anche per valore», ha detto il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli. «Siamo al primo posto al mondo -gli fa eco il presidente di Unione italiana vini (Uiv) Lamberto Frescobaldi – ma è una medaglia di legno quella produttiva.

Fonte: Tirreno.

Vendemmia, il Veneto resta in testa – Vendemmia, il Veneto resta in testa «La siccità non ha piegato i vigneti».
Le previsioni vendemmiali di Veneto Agricoltura erano di un -10%. Poi è piovuto e adesso la stima è diventata più ottimista: -396. Nonostante l’aumento delle materie prime e i costi esterni aumentati del 35%, le vigne venete continuano a dare soddisfazione. La siccità infatti non ha piegato i vigneti che anche quest’anno consegneranno più di u milioni di ettolitri – in linea con gli ultimi 5 anni – facendo restare la regione saldamente in testa tra i produttori di vino. Vendemmia, il Veneto resta in testa «La siccità non ha piegato i vigneti» La produzione c in linea con l’anno scorso, resta il nodo dei costi esterni dal vetro ai trasporti Ettolitri La produzione si attesta a 11,45 milioni di ettolitri come nel 2021.

Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

I giapponesi si innamorano delle colline Unesco Documentari e pacchetti vacanze per il Prosecco – Colline Unesco, arrivano i giapponesi «Ma qui servono molti più posti letto».
Sui ciglioni del Prosecco sta girando un documentario la rete televisiva nipponica Tbs (in foto l’intervista a Marina Montedoro, presidente Colline Unesco). Le riprese dureranno fino al 17 settembre. È la dimostrazione che anche i giapponesi si sono innamorati della zona: c’è la gara per prenotare i pacchetti da 7 giorni “Prosecco-Venezia-Dolomiti”. Colline Unesco, arrivano i giapponesi «Ma qui servono molti più posti letto» La troupe di ‘ITbsI’ incantata dai vigneti: «No cemento o pietre, avete lasciato tutto come una volta» I tour operator offrono pacchetti da 7 giorni Prosecco-Venezia-Dolomiti. Ma servono più alberghi Il sindaco Fregonese «Oltre ai tedeschi, qui arrivano da tutti i Continenti».

Fonte: Tribuna Treviso.

II Veneto domina ancora la vendemmia.
Con 11,5 milioni di ettolitri produce 1/5 del vino italiano II Veneto domina ancora la vendemmia. Un’annata soddisfacente per quantità e sorprendente per qualità. E quanto emerge dalle previsioni vendemmiali dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini, presentate oggi al Mipaaf. La siccità e il caldo record di quest’anno non hanno compromesso il vigneto Italia che, all’avvio della campagna vendemmiale, promette uve di qualità dal buono all’ottimo, con una quantità in linea con la media delle ultime annate. A garantire la tenuta del prodotto forale, oltre alle provvidenziali piogge di agosto, il lavoro straordinario di ricerca e applicazione dei produttori su una vite sempre più resiliente alle avversità climatiche e meteorologiche.

Fonte: Voce di Rovigo.

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A risentirci a domani.