rassegna stampa del vino di venerdì 30 settembre 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 30 settembre 2022!

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Il fondo Clessidra dà vita al polo del vino Argea.
Un fatturato stimato nel 2022 di circa 440 milioni, che dovranno diventare 550 nel 2025 per mezzo di investimenti per almeno 50 milioni con forti ricadute anche sulle comunità locali oltre che sull’occupazione. È uno dei tratti caratteristici di Argea, il nuovo gruppo vitivinicolo italiano nato dall’iniziativa di un fondo di investimento (Clessidra) e di due aziende già presenti nel settore (Botter e Gruppo Mondodelvino), con un obiettivo preciso: affrontare la «sfida dimensionale per competere sui mercati internazionali e per portare la qualità del vino italiano nel mondo». Il progetto è stato presentato ieri a Milano a partire dal significato del nome stesso dato al gruppo: Argea, sintesi tra “Ar” di arte e “Gea” di terra, a significare l’insieme complesso e inimitabile della produzione enologica nazionale.

Fonte: Avvenire.

Tre giorni per scoprire (e gustare) le bollicine di montagna.
Le bollicine di montagna sono protagoniste di un’intensa tre giorni di degustazioni con i sommelier campioni d’Italia e con il primo Master of wine italiano, Gabriele Gorelli, unite a dibattiti sul presente e sul futuro del vino: tra gli ospiti Diego Cusumano, Guido Folonari, Camilla Lunelli, Vittorio Frescobaldi, Alice Paillard e molti altri. Dal 7 al g ottobre, la città di Trento si anima di appassionati ed esperti di vino per la prima edizione di Trentodoc Festival, organizzata in collaborazione con il Corriere della Sera.

Fonte: Corriere della Sera 7.

Chianti Classico e stile western con Trinità.
Due magnum e un museo dedicati ai film Scorpacciate di fagioli e tempesta di ceffoni e pugni sonori. Continuavano a chiamarlo Trinità, lo spaghetti-western con Bud Spencer e Terence Hill, è stato uno dei quattro film italiani più visti di sempre in Italia. Ma non ha solo fatto divertire generazioni che ancora ricordano le battute, ha anche generato una delle cantine più note del Chianti Classico. Era 111971, il produttore Italo Zingarelli aveva già guadagnato bene con il primo titolo della serie, Lo chiamavano Trinità. Due anni dopo investì i ricavi in una tenuta a Castellina in Chianti, in località Made. Così è nata Rocca delle Macìe, ora condotta dai figli di Italo, Fabio, Sandra e Sergio.

Fonte: Corriere della Sera 7.

Intervista a Joe Bastianich – «Sono figlio di profughi che sanno cos’è la fatica Ho provato l’ayahuasca e mi ha aperto un mondo».
Musicista, ristoratore, conoscitore di vini, uomo-tv a Masterchef e alle Iene, è «produttivo», come dice lui, in tutto ciò che fa. Anche viaggiando per effetto della sostanza «che sblocca la mente, non è una droga, è una filosofia millenaria». Joe Bastianich… chi? Scherzi a parte, da dove si comincia un’intervista a un uomo dalle molteplici vite? “Produttivo” a tutto campo, come si definisce nel corso di questo incontro. Dunque, senza contare gli inizi (laureato al Boston College in Filosofia e scienze politiche e quindi assunto dalla banca Merril Lynch), l’italo-americano Joe è conosciuto soprattutto come restaurant man che, sulle orme dell’attività di famiglia — ristoratori emigranti di origini istriane —, negli anni ha inaugurato più di venti ristoranti in tutto il mondo e ha fondato la Cantina Bastianich a Cividale del Friuli.

Fonte: Corriere della Sera 7.

La favola delle bollicine ha radici nella storia E oggi Trentodoc con il suo metodo classico fa incetta di medaglie ai mondiali dello spumante.
L’intuizione di Arminfo Valentini nel 1899, il viaggio illuminante di Giulio Ferrari in Francia nel 1902.Oggi sono 64 le cantine associate all’Istituto che tutela la peculiarità di una produzione vinicola fortemente legata al territorio del Trentino. Il presidente Zanoni: «La crescita numerica è andata di pari passo con la crescita qualitativa» La favola delle bollicine ha radici nella storia E oggi Trentodoc con il suo metodo classico fa incetta di medaglie ai mondiali dello spumante Trentodoc, il successo delle «bollicine di montagna». Non elenchiamo qui i numerosi riconoscimenti ottenuti dallo spumante italiano che nasce in Trentino, splendente regione del Nord Est, fra paesaggi montani e ‘collinari, dove si produce un vino sempre più apprezzato e versatile. Ne citiamo uno, recente: nell’edizione 2021 del concorso «Champagne e Sparkling Wine World Championships», ideato da Tom Stevenson, massimo esperto mondiale di bollicine, Trentodoc ha ricevuto 72 medaglie — .22 ori e 5o argenti — diventando lo spumante più premiato d’Italia.

Fonte: Corriere della Sera Speciale Trento Doc.

Scoprire i borghi, un racconto antropologico.
Fare turismo enologico tra i paesaggi e le cantine del Trentodoc permette anche di scoprire alcuni paesini suggestivi che testimoniano le fatiche del passato e un nuovo rapporto con l’ambiente naturale Scoprire i borghi, un racconto antropologico Quando ancora non – esistevano i droni, c’era l’obiettivo di Mario Giacomelli a far palpitare l’orografia delle campagne e delle coltivazioni. Anche se nato a Senigallia, quindi sul mare, il grande artista marchigiano sapeva cogliere la bellezza. dei terreni agricoli e della fatica. Visti dall’alto, con l’ausilio dell’attuale tecnologia, i vigneti sembrano davvero capolavori, così come camminandoci dentro, o pedalando intorno al loro perimetro seguendo il corso dell’Adige e del Sarca, fiumi che lanciano la volata alle biciclette prestando loro gli argini, si resta incantati dall’architettura, cromatura, profumo.

Fonte: Corriere della Sera Speciale Trento Doc.

Una Festa delle bollicine La «tre giorni» di Trento con personaggi frizzanti.
Dal 7 al 9 ottobre la prima edizione del Trentodoc Festival: incontri enogastronornici, degustazioni, talk con ospiti dello spettacolo e della cultura Una Festa delle bollicine La «tre giorni» di Trento con personaggi frizzanti Evenne il giorno del Trentino, conosciuto per le sue montagne, le mele e i formaggi di malga. D’accordo: ma le bollicine? Finora sono state occasione per intenditori, consci della fatica di un’attesa: le bottiglie delle 64 cantine dell’Istituto Trentodoc possono rimanere a maturare anche per anni. Ci vuole pazienza. Ma alla fine il «Trentodoc festival» è arrivato, anzi: sta per arrivare, dal 7 al 9 ottobre.

Fonte: Corriere della Sera Speciale Trento Doc.

Il colore viola delle vigne al femminile.
Sui campi per la vendemmia, in cantina e in amministrazione. Sono molte le donne del vino associate all’Istituto Trento Doc. E c’è chi, come Elizaveta, dai grappoli trae nuove idee di sostenibilità Il colore viola delle vigne al femminile Tra i filari spunta una gonnellina di un violetto gentile, risultato di un bagno di colore ottenuto dalle vinacce di uve generose. La vigna si trova a Levico Terme, terra di pregiati spumanti Trento Doc, Istituto di cui la Cantina Romanese fa parte. Dietro al desk dell’azienda, Elizaveta Vinogradova accoglie clienti, turisti e imprenditori in italiano, inglese, tedesco, russo e ucraino. originaria della Crimea, ha una laurea in Economia all’Università di Parma, ma l’amore per Giorgio (titolare col fratello Andrea dell’azienda) l’ha portata tra filari e botti.

Fonte: Corriere della Sera Speciale Trento Doc.

Intervista a Guido Folonari – «Il vino è più buono se si gode il territorio».
Guido Folonari con la cantina toscana Doria Olimpia è uno degli artefici del successo del Bolgheri, tra i rossi più ricercati. «Siamo diventati un modello dell’enoturismo ma le amministrazioni locali non colgono questa opportunità» «Il vino è più buono se si gode il territorio» Produttore di una delle cantine di riferimento del territorio bolgherese, Donna Olimpia, e presidente di Confagricoltura Toscana, Guido Fotonaci, bresciano di origine e toscano di adozione, è arrivato a Bolgheri agli inizi degli anni Duemila, quando l’ascesa del rosso bordolese di costa iniziava ad affondare nei mercati internazionali.

Fonte: Corriere della Sera Speciale Trento Doc.

Un panorama che assiste al passaggio generazionale.
Camilla Lunelli: «Con le nuove leve è maturata una sensibilità diversa». Molti sono cresciuti in cantina, con i padri, ma c’è anche chi è arrivato cambiando lavoro Ci siamo resi conto di come negli ultimi anni sia maturata una nuova sensibilità», dice subito Camilla Lunelli, responsabile marketing di Cantine Ferrari, terza generazione a gestire l’azienda di famiglia assieme ai fratelli: «Una chiave per capire questi cambiamenti credo stia nei passaggi generazionali che hanno vissuto molte aziende». Proprio le tante storie di successo, in questi delicati passaggi d testimone, fanno del Trentino un ecosistema di impresa particolarmente interessante. In molti casi, è un processo graduale.

Fonte: Corriere della Sera Speciale Trento Doc.

«Luce sui vigneti dell’Etna». Firmata Storaro.
Diego Cusumano ha convinto il fotografato tre volte Oscar di girare un video su un territorio dall’energia particolare: l’ultima mossa di comunicazione della grande azienda siciliana che affonda la sua produzione nelle storie dell’isola «Luce sui vigneti dell’Etna». Firmata Storaro I 1 vino e- la luce da Galileo a Vittorio Storaro, con la mediazione di Diego Cusumano. Quanto sia importante il legame tra luce, soprattutto quella limpida che si posa sulle alture, e vino lo aveva già capito cinque secoli fa Galileo Galilei, che definì «l’incantata bevanda, un composto di umore e luce».

Fonte: Corriere della Sera Speciale Trento Doc.

Intervista a Vittorio Frescobaldi – «Il mio percorso francese fuori dalla famiglia».
Vittorio Frescobaldi, export manager per CruseDomaines de France a Bordeaux «Il mio percorso francese fuori dalla famiglia» Alla soglia del 3o anni, Vittorio Frescobaldi, primogenito di Lamberto ed Eleonora Frescobaldi, è uscito dall’ala protettiva familiare e si è aperto un profilo tutto nuovo. Sempre nel mondo del vino ma non in Toscana e nemmeno in Italia, bensì a Bordeaux. Oggi è export manager per Crus e Domaines de France, uno dei più importanti négociants e produttori di Bordeaux, parte del gruppo Grands Chais de France.

Fonte: Corriere della Sera Speciale Trento Doc.

«Lo champagne, un paradosso che mi commuove».
Alice Paillard guida una maison che produce il vino L in modo artigianale. «Come dirigere un’orchestra» «Lo champagne, un paradosso che mi commuove» a sua frase preferita è: «Per tracciare dritto il tuo solco, attacca il tuo aratro ad una stella». Alice Paillard, alla guida della maison fondata dal padre Bruno, è la più italiana tra le donne dello Champagne. Perché ha studiato anche a Venezia (a Ca’ Foscari), parla italiano correttamente e vede nell’Italia il suo mercato di riferimento, dopo quello casalingo. Porterà a Trento la capacità di comunicare, di aggiungere valore narrativo alle bollicine.

Fonte: Corriere della Sera Speciale Trento Doc.

Intervista a Gabriele Gorelli – «Master of wine, il mio racconto a 360 gradi».
Gabriele Gorelli è il primo italiano a ricevere il prestigioso riconoscimento internazionale. «Nel nostro Paese grandi professionisti dagli agronomi agli enologi; ma mancano conoscenze orizzontali, dal punto. di vista geografico e settoriale» «Master of wine, il mio racconto a 360 gradi» Un racconto olistico delle bollitine, che dai dettagli tattici ne estrapola la storia, «degustando» il territorio di provenienza, la tradizione aziendale, i suoi protagonisti, le tecniche produttive, finanche I dati di mercato. Questa visuale a 36o° sarà aperta — durante il «Trentodoc Festival», in programma a Trento da venerdì 7 a domenica 9 ottobre — da Gabriele Gorelli, il primo (finora unico) Master of Wine italiano.

Fonte: Corriere della Sera Speciale Trento Doc.

La sostenibilità? Vuole la «confusione sessuale».
Le aziende vinicole del Trentino sono state tra le prime a ideare strategie per contrastare gli effetti climatici Contro gli insetti dannosi, introdotte nei vigneti le arnie e alcune specie di uccelli. E poi il razionale utilizzo idrico e la mappatura dei droni La sostenibilità? Vuole la «confusione sessuale» Centoventi anni fa in Trentino si stappava la prima bottiglia di spumante. E’ stato l’enologo Giulio Ferrari a intuire che sui pendii tra le Dolomiti e il Garda potesse nascondersi un ottimo vino con le bollicine. Gli ingredienti c’erano tutti: i saperi vitivinicoli secolari, le escursioni termiche a garanzia di aromi complessi e freschi e il suolo così reco di calcare da sfumare il gusto.

Fonte: Corriere della Sera Speciale Trento Doc.

Fatemi un piacere, prendete la dizione “vino naturale” e buttatela nel lavandino.
Perché il vino naturale non esiste: in natura quasi non esiste la vite (la vite come la conosciamo), e figuriamoci il vino. Lo conferma “La concretezza di un sogno. Come fare il vino solo con l’uva” del vignaiolo cosiddetto naturale Angiolino Maule, di quella setta enologica un personaggio influente (c’è pure la prefazione di Carlo Petrini). Tradendo il nome molto cattolico, Maule vi si dichiara ateo. Ma poi esalta un testo dell’agronomo Ruggero Mazzilli, “Viticoltura biologica”, definendolo “la mia Bibbia”. Quindi il vignaiolo vicentino non è un miscredente, uno scettico: semplicemente crede in un diverso libro sacro, in un altro Mosè.

Fonte: Foglio.

Concerto 2020 Castello di Fonteruoli Firmato Mazzei.
La leggenda vuole che i cavalier! di Firenze e Siena, quelli del galli bianco e nero lanciati per stabilire i confini tra le due repubbliche, si incontrassero G, sotto lo sguardo del castello di Fonterutoli Dopo oltre 600 anni, la Famiglia dei Mazzei produce proprio li vini che sono un riferimento per tutto il Chianti. Di grande qualità le tre etichette Gran Selezione firmate Mazzei, che stanno cambiando il percepito del Chianti. Ma In questa occasione vogliamo parlarvi di Concerto di Fonterutoli, un «Supertuscan» che alla base di Sangiovese (80%) aggiunge l’eleganza e quella nota internazionale del Cabernet Sauvignon (20%).

Fonte: Gazzetta dello Sport.

La Gallura autentica della Contralta tra anfore e poesia.
Hanno frasi tratte dai versi di Umberto Saba i nomi dei vini della Contralta: L’Ora Grande, M’illumino, Al sol brilla, Fiore del sasso. Sicuterat. È un segno, un tratto poetico che identifica questa piccola e giovane cantina della Gallura, un pezzo di Sardegna che si affaccia sulla Costa Smeralda ma di questa ripudia i red carpet globalizzati, preferendo i colori naturali e i ritmi lenti come quelli che dettano il ciclo del sughero, che in questa terra ha il suo cuore italiano. La Contralta è di proprietà di un fondo di investimento che vuole restare sullo sfondo e a me non dispiace mantenere l’anonimato, convinto come sono che a parlare debba essere il calice.

Fonte: Giornale.

Langhe, un itinerario sentimentale.
Un volume del vignaiolo Gagliardo racconta un territorio unico • Le Langhe sono una terra unica, una piccola parte di una provincia (granda, d’accordo) nella quale si concentrano eccellenze gastronomiche assolute come i vini di Barolo e di Barbaresco, il tartufo bianco d’Alba, la nocciola gentile ma anche prodotti industriali noti in tutto il mondo, come la Nutella della Ferrero e le piste di atletica della Mondo, su cui corrono gli atleti olimpici negli stadi di tutto il mondo da un paio di decenni. E poi Cesare Pavese e Eataly, Beppe Fenoglio e il festival Collisioni che richiama ogni estate in queste lande centinaia di migliaia di persone.

Fonte: Giornale.

Vino, Argea con Clessidra, Botter e Mondodelvino.
Si chiama Argea e si presenta come il «polo del vino italiano per affrontare la sfida dimensionale del mercato globale e portare il made in Italy nel mondo». Un compito ambizioso, giustificato dalla presenza del Fondo Clessidra come regista e dalla partecipazione di due storici marchi del vino italiano, Botter e Gruppo Mondodelvino, oltre che da un piano di investimenti da 50 milioni di euro entro il 2025. Argea è una holding, partecipata in maggioranza da Clessidra, con un importante quota della famiglia Botter e una presenza della Famiglia Martini e del management. Combinando i ricavi delle due realtà che la compongono, nel 2021 si arriva circa 420 milioni di euro, realizzati per il 95% all’estero, in 85 paesi, e in crescita di oltre il 18%.

Fonte: Italia Oggi.

Vigne urbane per città più smart e green.
Quando si riesce a fondere la cultura con la natura, la storia con l’ingegno umano, si creano degli unicum in grado di rivoluzionare le aree urbane e di diventare il simbolo di un modello di vita più sostenibile. Riqualificare periferie spesso degradate o valorizzare aree urbane dismesse e inutilizzate con cinture verdi, orti urbani e parchi agricoli didattici, secondo una moderna pianificazione territoriale green, significa tener conto del molo delle infrastrutture verdi come ponti di collegamento tra città e campagna, per la rigenerazione delle città sia sul piano della qualità della vita per i cittadini sia su quello del turismo.

Fonte: La Discussione.

Su Gentleman la Vendemmia di MonteNapoleone.
E da domani con MF-Milano Finanza in selezionate edicole del centro di Milano, Gentleman’s Gazette, l’edizione speciale del magazine dedicata alla «Vendemmia di Monte Napoleone», l’iniziativa ideata e promossa da Monte Napoleone District (montenapoleonedistrict.it) che rende omaggio al connubio fra i più grandi brand della moda e le più rinomate cantine, italiane ed estere. Gentleman, il mensile per gli uomini che amano la vita, accompagna da anni i suoi lettori alla scoperta degli eventi e dello spirito che hanno reso un must questa manifestazione (dura dal 3a19ottobre), giunta alla sua undicesima edizione.

Fonte: Mf.

Speciale Regioni Lombardia – Salgono solo le quotazioni dei vigneti in Franciacorta e Valtellina.
n Lombardia, prima regione agricola in Italia e seconda in Europa, chi nel 2020 ha investito sui terreni, l’ha fatto soprattutto per ottimizzare la redditività agricola. Rispetto al passato risulta più contenuto l’impatto della speculazione edilizia sul mercato e sui prezzi, nonostante il fenomeno interessi ancora le zone più urbanizzate. In particolare, le aree di Brescia e di Bergamo hanno registrato importanti investimenti da parte di aziende che operano nel settore della logistica. Il rapporto Regionale 2021 del Crea evidenzia la ripresa degli investimenti realizzati con l’obiettivo di proteggere i patrimoni in vista di un rialzo dell’inflazione.

Fonte: Mf.

Lungarotti, azienda umbra che ha fatturato 9,5 milioni nel 2021 (+15%), punta su qualità dei vini e ricerca: prodotte 2,5 milioni di bottiglie – Lungarotti, tradizione e territorio L’Italia il principale mercato.
L’ Italia il principale mercato Vino e arte. L’azienda umbra che ha fatturato 9,5 milioni nel 2021 (+15%) punta su qualità dei vini e ricerca: prodotte 2 milioni e mezzo di bottiglie. Marchio presente in 50 Paesi, dall’estero i145% del fatturato Nicoletta Picchio na magnum, da un litro e mezzo, in edizione limitata: 3.300 bottiglie dell’annata 2019, da collezione. Con un look speciale: etichetta total black impreziosita da dettagli dorati. Per il sessantesimo compleanno il Rubesco, storico marchio della cantina Lungarotti, si è vestito a festa. Festeggiamento più che motivato: nel 1962, quando Giorgio Lungarotti creò questa etichetta per il suo vino, a base di Sangiovese e Colorino, non erano molte le cantine in Italia a fare la scelta di valorizzare i marchi, di coltivare la vigna in modo nuovo e scientifico, puntando sulla qualità e sulla ricerca enologica, più che sulla quantità.

Fonte: Sole 24 Ore Centro.

Grandi vini francesi a Bologna per Romina.
Dopo aver trasformato Verona nella «Place de Bordeaux» per la degustazione dei grandi rossi d’Oltralpe, Famille Helfrich, a capo del gruppo Les Grands Chais de France, sceglie ancora una città italiana, Bologna, per la presentazione dei suoi vini con una degustazione di circa 150 etichette. Corte dell’Opera, a San Giorgio di Piano, ha accolto 500 tra acquirenti, importatori, rivenditori, critici ed altri esperti del mondo del vino. Merito di Romina Romano, emiliana, country manager del gruppo francese in Italia.

Fonte: Corriere di Bologna Vivi Bologna.

Argea, nuova sfida per Mondodelvino – Argea, il polo del vino italiano nasce da Mondodelvino e Botter.
Un’unione nata per sfidare il mercato globale e portare il made in Italy nel mondo nel rispetto dei più alti standard di qualità e sostenibilità. Il gruppo forlivese fondato dalla famiglia Martini allarga gli orizzonti e si lancia in una nuova sfida con altri partner. Sei sedi produttive in quattro regioni, ricavi consolidati di circa 420 milioni di euro nel 2021, un piano di investimenti che si aggira attorno ai 50 milioni di euro, 95% del fatturato legato alle esportazioni in 85 nazioni: è questa, in cifre, Argea, gruppo che si pone come il più grande esportatore del vino italiano.

Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Palazzo di Varignana punta sulla viticoltura – Palazzo di Varignana, la viticoltura nel futuro.
Castel San Pietro, il progetto del resort Palazzo di Varignana punta sulla viticoltura. Palazzo di Varignana, la viticoltura nel futuro II resort punta sulla produzione di vino, già a dimora cinquanta ettari di vigneti: «Cosi uniamo amore per l’ambiente e sviluppo». «Una nuova sfida dopo il successo che ha ottenuto il nostro olio». Dopo il successo mondiale ottenuto dall’olio, Palazzo di Varignana entra nel mondo del vino. II progetto di Agrivar, l’azienda agricola di Palazzo di Varignana, è stato presentato in un lungo pomeriggio con visita ai 50 ettari di viti messe a dimora sulle splendide colline che fanno da sfondo e cornice al resort.

Fonte: Resto del Carlino Imola.

Ecco Argea Il vino italiano ha un nuovo leader.
Nasce un nuovo polo del vino italiano, Argea, sotto la regia del Fondo Clessidra e con la partecipazione di Botter e gruppo Mondodelvino. Con ricavi consolidati per circa 420 milioni di euro nel 2021 (+18%), realizzati al 95% all’estero, Argea «rappresenta oggi il più importante player privato nel settore vitivinicolo nazionale, contando circa 500 collaboratori», si considera «un ambasciatore del vino italiano nel mondo, esporta in 85 Paesi, con una rete commerciale distribuita sia sui mercati dove il vino italiano è da tempo apprezzato – Usa, Uk, Germania e Paesi scandinavi – che in aree del mondo di tradizione enologica più recente: dalla Cina, alla Corea del Sud, al Canada e molti altri».

Fonte: Messaggero Veneto .

Nasce a Trieste “Audace” il pruno spumante doe affinato per quattro mesi sul fondo del mare.
Decolla la collaborazione tra due storiche famiglie di produttori: la Parovel di San Dorligo della Valle e la Serena di Conegliano Nasce a Trieste “Audace” il primo spumante doc affinato per quattro mesi sul fondo del mare Sono state 6.492 le bottiglie depositate a 20 metri di profondità nel golfo e lasciate maturare. Frisalito dalle acque del golfo di Trieste, dove ha riposato per circa quattro mesi, nelle bottiglie preparate ad hoc, per arrivare ieri ai bicchieri di un festoso brindisi collettivo, e diventare così una star del mondo del vino.

Fonte: Piccolo.

Bonassola: altro exploit per il vino Luccicante dell’azienda Cà du Ferà.
Davide Zoppi nei vigne di Cà du Ferà Bonassola: altro exploit per il vino Luccicante dell’azienda Cà du Ferà. «Brioso e intenso, giallo paglierino alla vista, dalle tonalità floreali e fruttate, con note di pesca, mela, fiori di campo». Il vermentino Luccicante Colline di Levanto 2021, dell’azienda agricola Cà du Ferà di Davide Zoppi a Bonassola, si aggiudica i cinque grappoli della prestigiosa Guida Bibenda. Un altro riconoscimento prestigioso per il vino «giovane, saporito ed elegante», che era già stato proclamato Ambassador del vino italiano e primo vino ligure durante il Gran Gala del Made in Italy all’Ambasciata Italiana a Washington Dc, lo sorso 10 giugno.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

La Festa dell’Uva torna alla sua versione “tradizionale”.
Tanti gli appuntamenti in collina, sabato l’anteprima con un concerto La Festa dell’Uva torna alla sua versione “tradizionale” L’appuntamento spostato alla prima domenica di ottobre per evitare una sovrapposizione con le elezioni politiche di Andrea Bagatta Torna la Festa dell’Uva, torna nel suo format completo, e con un programma ricco e di alta qualità. Lo sforzo organizzativo della Pro loco riporta in collina tutti gli aspetti caratteristici della Festa, che formalmente arriva al numero 64, compresa l’edizione a metà dell’anno scorso. La novità 2022 è la data non la quarta domenica di settembre, come tradizione, ma la prima di ottobre, i12, causa elezioni politiche che hanno “costretto” al rinvio.

Fonte: Cittadino di Lodi Eventi.

«Per il paese è una vetrina e un momento di confronto».
Il ritorno della Festa dell’Uva per San Colombano significa il ritorno dell’evento turistico più importante del paese, capace in un giorno di dare una mano ai commercianti banini ma soprattutto in grado di muovere per 2 mesi centinaia e centinaia di persone attive nell’organizzazione della Festa e nella preparazione dei carri allegorici. «È un ritorno importante – commenta il sindaco Giovanni Cesari -. Alla fine, abbiamo deciso di numerarla come edizione 64 perché i ragazzi dei carri allegorici hanno voluto rimarcare anche l’edizione dell’anno scorso, che era andata in scena in forma statica e ridotta in Castello, causa pandemia.

Fonte: Cittadino di Lodi Eventi.

Quantità in calo ma per i rossi sarà un’annata da ricordare.
Caldo e siccità si fanno sentire sulla qualità: «L’uva si presta ai vini strutturati» di Andrea Bagatta Il calo ampiamente previsto c’è, ancora non quantificabile con precisione, ma la qualità non tradisce in collina La vendemmia 2022 va anche oltre le attese di questa estate e regala alle cantine vitivinicole banine un prodotto di altissima qualità, probabilmente con un calo di resa compreso tra il 20 e 1130 per cento. Molto bene i bianchi anche se con meno profumi, potrebbe essere un’annata da ricordare peri grandi rossi strutturati.

Fonte: Cittadino di Lodi Eventi.

Nel parco del castello spazio ai produttori per le degustazioni.
Consorzio San Colombano doc Nel parco del castello spazio ai produttori per le degustazioni La formula di quest’anno prevede il bicchiere con 5 assaggi al costo di i5 euro L’area Vini si ripresenta alla grande, con qualche novità e la voglia di far assaggiare il San Colombano rosso e il San Colombano bianco a tutti i visitatori della Festa dell’Uva. Le cantine aderenti al Consorzio San Colombano Doc saranno presenti con i loro stand nel parco superiore del Castello, come sempre, e mantengono il format della vendita del bicchiere allo stand cassa centrale per lasciare libertà agli appassionati di girare poi tra i produttori preferiti.

Fonte: Cittadino di Lodi Eventi.

Il “debutto” del Distretto della collina fra vino e food.
Nel parco del castello saranno presenti aziende che proporranno assaggi di prodotti locali 11 “debutto” del Distretto della collina fra vino e food Vi fanno parte realtà del mondo ricettivo, produttori agro-alimentari dal miele al pane ai salumi, e cantine vitivinicole di Andrea Bagatta — È la new entry del 2022 nella programmazione della Festa dell’Uva 64esima edizione. Nel parco superiore del Castello, nella stessa Area Vini dove saranno presenti i produttori del Consorzio San Colombano Doc, quest’anno ci saranno gli stand di alcune aziende socie del neo-costituito Distretto Agroalimentare della Collina di San Colombano.

Fonte: Cittadino di Lodi Eventi.

Nasce Argea, la regia del Fondo Clessidra.
Nasce un nuovo polo del vino italiano, Argea, sotto la regia del Fondo Clessidra (controllato da Italmobiliare), e con la partecipazione di Botter e gruppo Mondodelvino. Con ricavi consolidati per circa420 milioni di ne12021(+18%), realizzati al 95% all’estero, Argea «rappresenta oggi il più importante player privato nel settore vitivinicolo nazionale contandocirca500 collaboratori», si considera «un ambasciatore del vino italiano nel mondo, esporta in 85 Paesi «Poco più di un anno fa Clessidra ha lanciato il progetto Vino Italiano nel Mondo» ricorda l’ad di Clessidra Andrea Ottaviano.

Fonte: Eco di Bergamo.

Costi aumentati del 50% Savini: «Purtroppo sarà una vendemmia salata».
II Consorzio Vini Piceni delinea lo stato dell’arte riguardo la vendemmia 2022, una vendemmia iniziata in anticipo ma che promette un prodotto dagli standard elevati. “Tuttavia, l’aumento generale dei costi di produzione non sta risparmiando nessuno, compresa la filiera del vino. Il commento è uno solo: «Vendemmia salata, quella del 2022». I1 rincaro dei costi delle bollette e delle materie prime pesa infatti anche nel settore vinicolo, specie in un autunno che si prospettava di ripresa dopo il pesante biennio pandemico. I viticoltori si trovano a fare i conti con una buonissima annata, influenzata da un abnorme aumento dei costi delle materie prime e dell’energia

Fonte: Corriere Adriatico Ascoli Piceno.

Vini Doc’: sarà realtà l’Archivio Nazionale.
E’ quanto emerso dal convegno al Castello `Vini Doc’: sarà realtà l’Archivio Nazionale. L’Archivio Nazionale dei Vini DOC si farà: questo è quanto emerso in modo chiaro e costruttivo nel convegno – che già per questo si potrebbe definire storico – che il Comitato Casale Monferrato capitale della DOC ha organizzato venerdì alla sala Marescalchi del Castello

Fonte: Monferrato.

Archivio vini Doc.
Ottimi riscontri al convegno che si è svolto al castello Archivio vini Doc. Ottimi riscontri al convegno di venerdì scorso promosso dal Comitato Casale Monferrato capitale della DOC che si è svolto al castello dei Paleologi. Al centro dell’incontro la proposta di realizzare un archivio nazionale dei Vini DOC Italiani. Presenti Andrea Desana, referente del Comitato Casale Monferrato Capitale Doc, il Presidente della Associazione Nazionale Città del Vino, Angelo Radica, e il Vicesindaco di Casale Emanuele Capra

Fonte: Vita Casalese.

Vendemmia complessa.
“Per le temperature record acini molto piccoli, zuccheri concentrati e bucce spesse” Vendemmia complessa L’intervento di Dora Marchi di Enosis Meraviglia di Fubine. Siccità, raccolta anticipata e vendemmia concentrata. Questo, l’effetto domino che ha caratterizzato la stagione vitivinicola 2022, con situazioni che, seppur a macchia di leopardo a seconda delle regioni, dei suoli e delle esposizioni, stanno vedendo concentrarsi in poche settimane íl lavoro di due mesi.

Fonte: Vita Casalese.

Discutere di enoturismo escludendo il territorio Le Langhe indotte a location’ della conferenza.
Le Langhe ridotte a mero sfondo panoramico dell’evento dal convegno mondiale dell’UNWTO svoltosi ad Alba Discutere di enoturismo escludendo il territorio Le Langhe ridotte a ‘location’ della conferenza L’UNWTO, l’agenzia dell’ONU che ha come obiettivo la promozione del turismo (recentemente divenuto “responsabile e sostenibile”!), ha dato vita ad Alba alla sua sesta conferenza mondiale, assumendo a tema specifico l’enoturismo. L’approccio a questa tematica da parte dell’organizzazione in questione, forse in quanto quest’ ultima è chiamata a muoversi a un livello globale, non poteva che svilupparsi in una chiave macroeconomica volta a esplorare a livello mondiale le potenzialità di questo segmento del settore turistico.

Fonte: La guida Cuneo.

Acqui itale del Vino doc «Due giorni di degustazioni, eventi e shopping fino a sera».
Domani e domenica tornano in città i Wine Days organizzati dal Comune Previsti anche concerti, camminate, cene a tema e un contest fotografico Acqui capitale del vino doc «Due giorni di degustazioni, eventi e shopping fino a sera». Arrivano in città gli Acqui Wine Days. L’appuntamento è per il prossimo fine settimana. Saranno due giorni, domani e domenica, dedicati alle migliori espressioni vitivinicole della zona.

Fonte: Secolo XIX Basso Piemonte.

Pedalata tra le vigne Torna il connubio tra sport e natura.
È al nastro di partenza la terza edizione di “Pedalando tra le vigne in rosa, con il Brachetto d’Acqui docg. e il Moscato d’Asti docg”. Una manifestazione che quest’anno raddoppierà gli appuntamenti per andare incontro alle esigenze di tutti coloro che amano andare in bicicletta. L’appuntamento è per il fine settimana. Domani si partirà con un percorso di 70 chilometri e 750 metri di dislivello aperto a tutti gli amanti delle bici su strada, e-bike incluse, che si snoderà tra il Monferrato e l’Alta Langa attraversando diversi Comuni ricchi di tradizioni millenarie per la lavorazione del vino.

Fonte: Secolo XIX Basso Piemonte.

Il Primitivo primo in Italia per le vendite su Internet.
Nel 2021 i vini a denominazione cresciuti di più nella propria categoria rispetto all’anno precedente nelle vendite online di Vino.com sono stati il Lugana per i bianchi (+54%), il Primitivo di Manduria per i rossi (+65%), il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore per gli spumanti (+6%) e il Salento Igt peri rosati (+86%). Mentre tra i fine wines, il 4o% delle bottiglie vendute di Amarone della Valpolicella e Barolo è acquistato in Lombardia e nel Lazio. I maggiori estimatori di Champagne sono in Emilia Romagna e Toscana.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Cave Leone, la vendemmia diventa «emozionale.
Primo appuntamento di inizio autunno: la “Vendemmia Emozionale” della famiglia Leone, giunta alla 20.ma edizione. Domenica 2 ottobre alle 9, rendez-vous presso gli orti e le vigne di Pietra Caduta per “vendemmiare giocando o giocare vendemmiando”. «Una festa per grandi e piccoli ma soprattutto un’esperienza che i genitori potranno condividere con i propri figli. Infatti non è permesso guardare – racconta Sabino Leone – Si lavora tutti insieme: obbligatorio portare da casa un paio di forbici e un secchiello

Fonte: Gazzetta della Bat.

Manduria, Primitivo ok terminata la vendemmia «Sì, la qualità è ottima».
Terminata la vendemmia 2022 per il Primitivo di Manduria: ottimo grado zuccherino, ottima qualità e grande ricchezza di profumi e colori. Questa l’analisi del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria a raccolta terminata. «La vendemmia è iniziata in linea con le attese. La raccolta delle uve è iniziata l’ultima settimana di agosto ed ha toccato dapprima le zone costiere e poi le zone dell’entroterra. – afferma Novella Pastorelli, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria – Sebbene ci sia stata una riduzione della produzione del 25- 30%, la qualità è ottima.

Fonte: Gazzetta di Taranto.

Spionaggio tra cantine: verso il processo – Spy story tra vino e infedeltà: la Procura chiede 5 rinvii a giudizio.
Conclusa l’inchiesta condotta dalla polizia e coordinata dal pm Raffaele Casto che vede al centro un presunto spionaggio tra due cantine di Gianmarco Di Napoli Lo snodo centrale dell’inchiesta, anche quello più inquietante, è la presunta spy-story tra aziende vinicole: il noto titolare di una avrebbe chiesto di ottenere i filmati delle telecamere di sorveglianza dell’altra per scoprire in che modo avvenivano le acquisizioni del vino. Sono cinque gli imputati nell’inchiesta condotta dalla procura di Brindisi e che giunge al suo primo punto fermo: il pm Raffaele Casto ha chiesto il rinvio a giudizio dei due imputati principali e degli altri tre coinvolti nella vicenda. L’udienza preliminare si svolgerà davanti al gip del Tribunale di Brindisi il 26 gennaio del prossimo anno

Fonte: il7 Magazine.

E’ assurdo l’attacco Oms ai nostri vini.
Oms ai nostri vini Simone Ferri Graziani* ‘Oms vorrebbe infatti equiparare il vino alle sigarette e ai superalcolici e per scoraggiarne il consumo, il 10% entro il 2023, vorrebbe applicare tasse, vietare la pubblicità e la promozione con il documento dell’Organizzazione mondiale della sanità – Regione Europa: “European framework for action on alcohol 2022-2025”. L’attacco dell’Oms spaventa 600 imprese vitivinicole della nostra provincia, mina il primato di qualità e distintività dei nostri vini nel mondo e rischia di colpire pesantemente l’export ed i consumi interni con gravi ripercussioni su tutta la filiera e sull’occupazione.

Fonte: Nazione La Grande Costa Pisa-Livorno-Grosseto.

Nasce il Prosecco subacqueo. E va subito a ruba.
Ieri la presentazione a Trieste della Doc friulana, la singola bottiglia costa 60 euro Il lancio Ieri il Prosecco «Audace» è stato presentato a Trieste davanti a Zaia e a Fedriga. La Doc Trieste del Prosecco emerge dal silenzio con audacia, proponendo una serie limitata di bottiglie affinate in mare. Nasce così, con un’operazione davvero innovativa, il primo Prosecco «underwater wine». Accade a Trieste, dove fino ad oggi i dieci ettari coltivati a Glera (pochissimi, sui 4.523 del Friuli Venezia Giulia) avevano prodotto poche migliaia bottiglie della Doc.

Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

Botter in Argea il polo del vino che punta a ricavi per 550 milioni.
Ha sede legale a Milano ma solide basi operative in Veneto quello che è destinato a diventare uno tra i primi poli del vino italiani. Si chiama Argea, è stato ufficialmente presentato ieri, e nasce dalla fusione tra Vini Botter, di Fossalta di Piave (Venezia) e Mondodelvino, di Forlì, che detengono nella nuova realtà, rispettivamente, quote del 40,5% e 2%. Un altro 1,5% è in mano al management ma il rimanente 56% appartiene a Clessidra, il fondo di private equity controllato dall’Italmobiliare della famiglia Pesenti, cioè da un soggetto della finanza che nella nostra regione ha una lunga esperienza di investimenti in più campi.

Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.

Audace, il prosecco che matura a 20 metri sott’acqua in mare – Ecco Audace, il prosecco “subacqueo”.
Dalle colline del Carso al golfo di Trieste per un affinamento unico nel mare: ecco Audace, il Prosecco subacqueo. Un prodotto che, oltre alla suggestione del gesto di riposare nelle profondità saline, propone la nascita di uno sparkling che riesca a raccontare, nel bicchiere, le peculiarità della città. Dai vitigni della costiera, battuti dal salso nei giorni di bora, al particolare affinamento a venti metri sott’acqua. La sfida porta la firma di due famiglie di viticoltori, i Parovel di San Dorligo della Valle e i Serena di Conegliano.

Fonte: Gazzettino.

Vino: decolla Argea, pronte nuove acquisizioni.
Decolla il polo da 420 milioni di ricavi consolidati (nel 2021) realizzato dal fondo Clessidra con le acquisizioni della casa vinicola veneziana Botter e di Mondodelvino. Ieri il battesimo ufficiale a Milano del nuovo nome della holding che da Venere passa ad Argea. Previsti investimenti per 50 milioni al 2025 con in arrivo un paio di nuovi acquisti per un gruppo in crescita anche quest’anno dopo la buona performance del 2021 (+ 18%) che ha visto esportazioni di vino per il 95% dei ricavi, percentuale che per Botter sale al 98%. Argea «rappresenta oggi il più importante player privato nel settore vitivinicolo nazionale, contando circa 500 collaboratori» – evidenzia una nota – «un ambasciatore del vino italiano nel mondo, esporta in 85 Paesi».

Fonte: Gazzettino.

Vino, il maxi polo di Clessidra pronto a investire 50 milioni.
Argea è il nuovo marchio per l’alleanza fra la veneziana Botter e Mondodelvino L’ad Romani: «Crescite importanti sui mercati esteri e su quello nazionale» Ottaviano, a capo si tra “Ar” come arte e “Gea” del fondo controllante come terra, a identificare gli «Siamo già il ma fiore elementi fondanti del grup esportatore italiano» po che si propone come soggetto in grado di affrontare i mercati globali a fronte di una struttura dell’offerta che Botter, storica famiglia im- in Italia continua a essere inprenditoriale di Fossalta di mericamente sbilanciata in Piave, è tra le promotrici di favore delle piccole realtà.

Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Da New York e Città del Capo per l’intesa sulla sostenibilità.
Five Boro Bike Tour e il Cape Town Cycle Tour ospiti di Massimo Stefani Oggi alle 18.30 in municipio a Follina la firma sul protocollo ambientale L’incontro tra Ken Podziba e l’amico Massimo Stefani è servito a gettare le basi del protocollo d’intesa FOLLINA Da New York a Città del Capo, passando per Valdobbiadene. Due tra i più partecipati eventi ciclistici del pianeta, il TD Five Boro Bike Tour e il Cape Town Cycle Tour, sono pronti a sbarcare tra le colline del Prosecco per il World Cycling Monuments Meeting, l’atteso incontro in programma oggi, alle 18.30, nella sala consiliare del municipio di Follina, per sottoscrivere il protocollo d’intesa che definirà le linee guida di un progetto di sostenibilità ambientale finalizzato alla gestione dei grandi eventi cicloamatoriali.

Fonte: Tribuna Treviso.

Il Prosecco matura 20 metri sotto il mare Così Serena Wines fa crescere Audace.
Prime 6.492 bottiglie Doc tenute un anno sul fondo del Golfo di Trieste. Ieri il “battesimo” Il Prosecco matura 20 metri sotto il mare Così Serena Wines fa crescere Audace e bollicine fermentano anche la fantasia. Le aziende Parovel vigneti oliveti 1898 di San Dorligo della Valle (Trieste) e Serena Wines 1881 di Conegliano hanno portato 6.492 bottiglie di Prosecco Doc Trieste in una sorta di “cantina subacquea” a 20 metri di profondità nel Golfo di Trieste. E così è nato Audace, una nuova etichetta per il Prosecco. L’hanno tenuta a battesimo non solo i titolari delle due aziende ma anche i presidenti del Veneto Luca Zaia e del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.

Fonte: Tribuna Treviso.

Morto Cescon, pioniere di Prosecco e cooperative – E’ morto Cescon, fra i padri del Prosecco Manager e pioniere della cooperazione.
La Marca e il Veneto dell’agricoltura piangono la scomparsa di Valerio Cescon, uno dei grandi protagonisti del sistema vitivinicolo trevigiano, hai “padri” del Prosecco. Vicepresidente del consorzio Doc sin dalla fondazione, ne aveva accompagnato sia la nascita che la creazione della denominazione. E’ morto Cescon, fra i padri del Prosecco Manager e pioniere della cooperazione Aveva 67 anni, era presidente de “La Marca spumanti” e “Vignaioli veneti e friulani”. Zanette (Doc): perdita enorme Brugnera: sulle cose arrivava prima di tutti Zanardo: ha saputo creare un sistema. La Marca e il Veneto dell’agricoltura piangono la scomparsa di Valerio Cescon, uno dei grandi protagonisti del sistema vitivinicolo trevigiano, fra i “padri” del Prosecco – vicepresidente del consorzio Doc sin dalla fondazione, ne aveva accompagnato sia la nascita che la creazione della denominazione — nonché faro del sistema cooperativo regionale

Fonte: Tribuna Treviso.

«Grande carisma e visione Ha fatto crescere il territorio».
La sindaca Sessolo: «Era un riferimento dell’Opitergino» Polegato (Coldiretti): «Sapeva interpretare il mercato come pochi». E lo piange l’Imoco. «Viene a mancare una figura dall’enorme carisma, emblema della più grande realtà vitivinicola del territorio». Così la sindaca Maurina Sessolo ha voluto salutare Valerio Cescon, l’imprenditore morto ieri. La sua scomparsa lascia un grande vuoto in un settore che a Fontanelle e nel suo territorio è predominante e che, soprattutto, è divenuto tale anche grazie allo straordinario impegno messo in campo da Cescon nel corso degli anni.

Fonte: Tribuna Treviso.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.