Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 9 ottobre 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Le bollicine di montagna e la sostenibilità.
Dalle sfide dello spumante millesimato al passaggio generazionale in cantina Oggi ultimo giorno di Trentodoc festival T on è mancata una riflessione sulle conseguenze della pandemia e della guerra in Ucraina sul settore vitivinicolo al Trentodoc festival, la tre giorni, che si conclude oggi, organizzata dall’omonimo istituto che raccoglie 64 cantine trentine produttrici dello spumante dalle caratteristiche bollicine di montagna. Un festival, alla sua prima edizione, che ha l’obiettivo di mostrare il Trentodoc in tutte sue sfaccettature, contaminando- si con il mondo della cultura, dall’arte alla letteratura e che è stato promosso grazie alla collaborazione della Provincia Autonomia di Trento, di Trentino Marketing e del Corriere della Sera.
Fonte: Corriere della Sera.
Il commento – Il segreto del vino che sa sedurre il palato.
Succulenza» nel mondo del vino \\ ha un significato preciso: qualcosa che interagisce attivamente con il palato, facendolo salivare, innescando un desiderio, portando a fare un altro sorso e un altro ancora. Ecco, se c’è una parola che tiene insieme tutti gli incontri a tema foodewine che si sono svolti in questi giorni al Trentodoc Festival è proprio questa: «succulenza». «Un vino deve essere completo ed elegante di per sé, non deve aspettare l’accostamento con il cibo per essere completo.
Fonte: Corriere della Sera.
In vent’anni spariti 500mila produttori di vino.
Sempre meno aziende che producono vino, ma quelle che ci sono diventano più grandi. E questo in sintesi il principale elemento che emerge dai dati elaborati dall’Osservatorio dell’Unione Italiana Vini (Uiv) in base all’ultimo censimento agricolo dell’Istat. In un ventennio le aziende vitivinicole del nostro Paese si sono ridotte di oltre 500mi1a unità ma la superficie ha tenuto riducendosi dell’11% e dell’1% nell’ultimo decennio. Le 255mi1a aziende rimaste – erano 791mila ventidue anni fa – sono oggi più strutturate, con una superficie media degli ettari vitati in crescita del 174%.
Fonte: Libero Quotidiano.
L’Oltrepò con Intesa.
Intesa Sanpaolo è presente oggi alla Milano Wine Week con un convegno che porta le testimonianze di Colline e Oltre e Destination Gusto, entrambe realtà partecipate dal gruppo e dedicate alla valoriz7a7ione delle eccellenze del made in Italy. Colline e Oltre è nata lo scorso anno da Intesa Sanpaolo e Fondazione Banca del Monte di Lombardia per promuovere interventi di rilancio e qualificazione del settore vitivinicolo e di valorizzazione del territorio dell’Oltrepò Pavese. Destination. Gusto è il nuovo e-commerce di prodotti d’eccellenza rigorosamente made in Italy, sviluppato grazie a alla fusione delle competenze tra Intesa Sanpaolo e l’acceleratore milanese Supernova Hub.
Fonte: Libero Quotidiano.
In centro la Sagra del vino romagnolo.
Continua la Sagra del vino tipico romagnolo in centro storico, che si contraddistingue per l’ottimo vino e per le peculiarità gastronomiche. Inoltre ci saranno numerose proposte ludiche, artistiche e culturali: mostre fotografiche e d’arte, laboratori e letture per bambini, mercatino e hobbisti. Lo stand gastronomico apre a pranzo e a cena. Dalle 21 piazza Vittorio Emanuele II ospiterà uno spettacolo di musica.
Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.
«Ai produttori vitivinicoli serve una lobby in Europa».
Lo ha detto l’assessore regionale Zannier intervenendo all’evento “Le radici del vino” Oggi anche un incontro con Giannola Nonino Guglielmo Zisa. «In un settore, come quello agricolo, nel quale la maggior parte delle leggi e delle disposizioni regolamentari vengono emanate a Bruxelles, il punto debole è che le realtà produttive europee non sono riuscite a creare un’azione di lobby autorevole in grado far valere le ragioni di un sistema che rischia di andare incontro a un serio problema di sostenibilità economica».
Fonte: Messaggero Veneto Pordenone.
«Wine week», in alto i calici È una Milano tutta da bere.
È una Milano tutta da bere Parte la rassegna enologica non fieristica prima in Italia Fino al 16 tantissimi eventi per operatori e appassionati. Un calendario ricco di nuovi format immersivi disseminati per la città Andrea Cuomo • Cin cin Milano. Un brindisi al CityLife Shopping innaffia oggi di Prosecco Doc la Milano Wine Week che fino a domenica prossima, 16 ottobre, trasformerà la città in una grande cantina. Decine di eventi, degustazioni, masterclass, convegni, appuntamenti b2b in quella che – alla quinta edizione – pub senza dubbio essere considerata ormai la più importante kermesse non fieristica del vigneto Italia.
Fonte: Giornale Milano.
Tra i vigneti del Monferrato le cantine accoglienti – Tra i vigneti del Monferrato le cantine diventano accoglienti.
L’enoturismo cambia stile, come è emerso anche dalla Conferenza mondiale sul Turismo del Vino che si è tenuta ad Alba in settembre. E diventa sempre di più un’esperienza a 360*, fra notti nei vigneti e cene ed eventi nelle cantine. Cantine che puntano a offrire proposte innovative ed emozionanti: a essere sempre più accoglienti, insomma. Si chiama proprio Cantine Accoglienti il nuovo progetto di enoturismo nelle terre del vino della provincia di Alessandria, in quel Monferrato Unesco più defilato e segreto, che riserva scoperte, a cominciare dai vini: Barbera, e poi Grignolino, Brachetto d’Acqul,11 Cortese, I Vini dei Colli Tortonesi, star il Timorasso.
Fonte: Corriere Torino.
Viaggio nel Museo del Vino di Barolo.
Alla scoperta di un’eccellenza piemontese nata nel 1250 con i Marchesi Falletti Viaggio nel Museo del Vino di Barolo M Dici Barolo e pensi immediatamente al grande vino che rende famosa l’enologia piemontese nel mondo. E in effetti il piccolo borgo di Langa che dà il nome alla celebre bevanda deve la sua fama internazionale al vino ricavato dallo specifico vitigno che cresce solo lì, in quel fazzoletto di terre che lo circondano, ovvero il Nebbiolo. Anche la realtà attuale dell’omonimo Castello – le cui origini risalgono al Medioevo e la cui storia è indissolubilmente legata alla famiglia dei Marchesi Falletti che lo acquistarono nel 1250 fino a trasformarlo, alla morte dell’ultima marchesa Giulia, in un Collegio e istituto scolastico per dare un’opportunità di studio ai giovani della zona, inclusi i meno abbienti — ruota attorno alla produzione del vino.
Fonte: CronacaQui Torino.
Il patto per le bollicine trentine.
Si chiude oggi la prima edizione del Festival Trentodoc: ieri si è discusso del rapporto sempre più stretto tra le 64 case spumantistiche e l’intero territorio. L’assessora Zanotelli: «Tutto il sistema è vicino ai produttori» Il patto per le bollicine trentine Provincia e operatori: «Sul territorio meglio vendere solo i nostri vini» Il sistema Trentino al fianco dei produttori. E l’impegno delle 64 case spumantistiche del territorio di scommettere sull’innovazione per affrontare le difficili sfide in un periodo complesso come quello attuale.
Fonte: Adige.
Abate nero, questione di famiglia.
Roberta Lunelli guida la sua azienda seguendo l’esempio di papà Luciano, ma con diverse innovazioni Abate nero, questione di famiglia La storia dell’azienda Abate Nero va raccontata non solo attraverso gli spumanti metodo classico Trentodoc prodotti, ma anche con le parole di Roberta Lunelli, la titolare. Roberta è figlia di uno dei soci fondatori dell’azienda, l’enologo e mente creativa di Abate Nero, Luciano Lunelli, che negli anni Settanta decise di intraprendere un significativo percorso nel mondo delle bollicine. Molto legata al padre, è cresciuta in cantina, dove i tanti momenti trascorsi con lui hanno alimentato un forte legame affettivo con il progetto Abate Nero.
Fonte: Adige.
Il supermanager che ha scelto il vino.
Bocconiano, nipote di Giannantonio Manci, ha lasciato una canera al top per i vigneti di famiglia. La cantina nella casa padronale del 500 ereditata dalla mamma I tre “gioielli” sono un Trentodoc Dosaggio Zero uno Chardonnay e un Pinot Nero. Una produzione nel segno del biologico all’insegna della sostenibilità Il supermanager che ha scelto il vino Francesco Ronga ha presentato i frutti (in bottiglia) della Tenuta Volpare. Sposa bagnata, sposa fortunata recita un vecchio vecchio adagio popolare. In questo caso non di matrimonio si trattava bensì di battesimo.
Fonte: Adige.
Un fatturato di 150 milioni «Il Trentodoc è un traino del nostro vino all’estero».
Dodici milioni di bottiglie prodotte e un fatturato annuo di 1.5o milioni di euro. Sono i dati dello scorso anno che riassumono l’attività del Trento Doc, l’istituto che raccoglie 64 cantine trentine che mettono in tavola lo spumante dalle ormai classiche bollicine di montagna. Nella città capoluogo oggi è in programma la terza e ultima giornata della prima edizione del Trentodoc Festival, tra palazzi, logge, chiostri, l’area sotterranea del Sass e il castello del Buonconsiglio. Ieri, a palazzo Roccabruna, incontro con focus la filiera del Trentodoc, dalla campagna, alla produzione in cantina fino alla commercializzazione e alla vendita.
Fonte: Corriere del Trentino.
Calaon, consorzio vini: «Vogliamo essere protagonisti».
Nell’entusiasmo generale che accompagna la candidatura del parco Colli al Mab, si alza la voce di Marco Calaon, coscienza della cultura enologica e presidente del consorzio vini docg euganei. «Se non saremo in grado di raccontare il contesto in cui lavoriamo, cosa facciamo e le emozioni che il territorio esprime, difficilmente risulteremo vincenti – spiega – Al prossimo consiglio del consorzio darò indicazione di sostenere il progetto e di essere tra le realtà costruttrici, ma bisogna porre in essere tutti i passaggi essenziali, che per me si sostanziano nella consapevolezza di chi siamo».
Fonte: Gazzettino Padova.
Il mare come una cantina Ripescate dall’acqua le bottiglie di Prosecco.
L’anno riportato alla luce del sole due casse con le prime 24 bottiglie di Prosecco che hanno riposato ben 13 mesi in fondo al mare. Non è stato un recupero o ritrovamento di un tesoro sommerso, ma un nuovo metodo di affinamento che alcuni amici del litorale di Cavallino-Treporti hanno voluto sperimentare. Un esperimento che può diventare anche una prossima produzione speciale per Leonardo Castelli, vigile del fuoco, Simone Travan, infermiere, e i titolari del conosciuto chiosco da Jerry a Cavallino-Treporti. Hanno portato, grazie alla collaborazione dei sub dei vigili del fuoco, le casse con le bottiglie di Prosecco a circa 2 miglia e mezzo al largo del litorale di Cavallino, adagiandole a una profondità di 18 metri. In tutto 24 bottiglie di Prosecco che proviene da un vigneto del chiosco Jerry che si trova tra le colline di Valdobbiadene.
Fonte: Nuova Venezia.
Vino:24esimo Tre Bicchieri al Soave Monte Alto 2019 di Ca’Rugate.
«Dopo averlo degustato in gioventù, dimenticatene alcune bottiglie per l’invecchiamento e vi regalerà emozioni sorprendenti». Soddisfatto ed entusiasta l’enologo Michele Tessari, titolare di Ca’ Rugate cantina di Montecchia di Crosara in provincia di Verona, per il Soave Monte Alto 2019 a cui la Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso ha conferito il massimo riconoscimento: i Tre Bicchieri. «Si tratta del 24esimo Tre Bicchieri per i nostri vini, il 21 esimo consecutivo a coronamento di una qualità trasversale e consecutiva» continua Michele Tessari che rammenta: «Il Monte Alto è parte integrante dei nostri vini bianchi di Ca’ Rugate tant’è che è stato il primo Tre Bicchieri di Cà Rugate».
Fonte: ANSA.
Vino, export record per valore.
Nel secondo trimestre quantità stabili, ma i prezzi in salita fanno superare i 2 miliardi di vendite. Stabile la quota di vino italiano esportato nel secondo trimestre dell’anno (+,04%), ma i prezzi in salita fanno superare la cifra record di 2 miliardi di vendite (+13,5% rispetto al 2021) E’ l’analisi di WineMeridian sul report dell’Osservatorio del vino di UIV. A pesare sulla crescita delle esportazioni in valore sono gli spumanti (+25,5%), i vini fermi imbottigliati (+11%) e lo sfuso (+13%). Quanto invece ai volumi, appunto, stabili, la contrazione dei frizzanti imbottigliati viene equilibrata dall’aumento degli spumanti (+11%) e dei vini passiti (+9%). L’aumento dei prezzi generalizzato tocca anche il settore del vino (+13%), con la crescita soprattutto per lo sfuso (17%) a 0,87 euro al lito sui 2-10 litri (15%) a 2,35 euro al litro e sullo spumante (+13,5%) che supera la soglia dei 4 euro.
Fonte: Corriere dell’Economia.
Trentodoc Festival – Il futuro del vino italiano? Sarà legato alle nuove generazioni che hanno voglia di mettersi in gioco.
Nello spazio archeologico sotterraneo del Sas di Piazza Cesare Battisti a Trento, oggi alle 14, a parlare di passaggio generazionale e nuove sfide di mercato sono stati Vittorio Frescobaldi, attuale export manager di Cru et Domaines de France e futura guida di una delle nobili realtà vinicole più famose d’Italia, Riccardo Pasqua, ceo di Pasqua Vigneti e Cantine, Carlo Moser di Cantina Moser e Daniele Endrici, quinta generazione di Cantine Endrizzi.
Fonte: ufficio stampa provincia trento – Provincia autonoma di Trento.
Il futuro del vino? Sarà legato alle nuove generazioni.
In occasione di Trentodoc Festival, a parlare di passaggio generazionale e nuove sfide di mercato sono stati Vittorio Frescobaldi, attuale export manager di Cru et Domaines de France e futura guida di una delle nobili realtà vinicole più famose d’Italia, Riccardo Pasqua, ceo di Pasqua Vigneti e Cantine, Carlo Moser di Cantina Moser e Daniele Endrici, quinta generazione di Cantine Endrizzi. Carlo Moser, titolare insieme al cugino Matteo di Cantina Moser, è la seconda generazione dell’azienda fondata dal padre di Carlo, Francesco, campione del ciclismo mondiale.
Fonte: ANSA.
Bolgheri, il territorio nobile del vino nato da due matrimoni.
Dalle nozze, agli inizi del Novecento, fra la contessa Clarice della Gherardesca con il marchese Mario Incisa della Rocchetta e fra la sorella Carlotta e Niccolò Antinori, è nata una discendenza di cantine da guinness. Oggi quella terra fra mare e poggi, è meta di appassionati ed esperti da tutto il mondo. Un lembo di paradiso sulla costa toscana accarezzato dalla brezza marina. Da una parte la spiaggia e l’azzurro del Tirreno, dall’altra le dolci colline intervallate da pini marittimi e macchia mediterranea. Un teatro naturale dove a brillare sotto il sole sono vigneti e filari di cipressi: così perfetti nella loro disposizione da sembrare dipinti. Bolgheri, un tempo culla della civiltà etrusca, oggi è la realtà enoica più dinamica in Toscana, capace di conciliare, e non è una frase fatta, la tradizione con l’innovazione.
Fonte: la Repubblica.
Enoturismo, futuro del vino, ruolo dei giovani imprenditori: i percorsi di Trentodoc.
Oggi, domenica 9 ottobre, l’ultima giornata della grande kermesse: in programma diversi appuntamenti, fra i quali gli incontri con la ballerina Luciana Savignano e con la cantautrice Malika Ayane. Obiettivo, valorizzare le bollicine di montagna, anche nell’ottica di un ruolo crescente dell’enoturismo in provincia. Oggi altra giornata ricca di eventi al festival Trentodoc, in corso nel capoluogo da venerdì. La tre giorni dedicata al vino offre opportunità di conoscenza e di confronto, testimonianze sulle buone pratiche agricole e molto altro, accanto a momenti dedicati agli incontri con i produttori e alle degustazioni.
Fonte: L’Adige
Slow Wine 2023 dà voce ai viticoltori buoni puliti e giusti: «Fare vino è un atto agricolo: vuol dire prendersi cura del territorio e delle comunità che lo vivono.
«Raccontiamo l’Italia del vino grazie ai 200 collaboratori che ci permettono di mappare tutta la Penisola e soprattutto di scoprire nuove aziende in sintonia con la filosofia Slow Food: sono infatti 110 su 1957 le novità che abbiamo inserito in questa 13esima edizione. Grazie a 379 video accessibili con QR Code diamo la possibilità ai nostri lettori di provare l’esperienza di visita dei collaboratori. Filmati che testimoniano il tema principe di quest’anno: il cambiamento climatico e la siccità, cui i viticoltori hanno risposto mettendo in campo la propria esperienza in ordine sparso. Ma non è possibile affidare questa sfida così importante ai produttori, per questo vogliamo fare un appello alle istituzioni affinché sostengano la ricerca scientifica per trovare soluzioni e tecnologie su questi fronti. Tornando alla guida, oltre il 56% delle aziende sono bio a testimoniare non solo una grande consapevolezza dei vignaioli ma anche che il vino bio è buono e si può fare, una intuizione della prima ora della guida con un trend in crescita confermato in queste 13 edizioni.
Fonte: Politicamentecorretto.
‘Wine in Venice’, criteri etica, innovazione e sostenibilità.
Inizia ufficialmente da domani la possibilità di candidare la propria azienda a ‘Wine in Venice’, evento che inizia il prossimo 28 gennaio nel capoluogo veneto, illustrando i prodotti vitivinicoli e le rispettive caratteristiche. Soprattutto, però, le aspiranti cantine dovranno raccontare progetti e risultati nelle tematiche di etica, innovazione e sostenibilità. La candidatura è solo online, compilando il form dedicato (sito wineinvenice.com). Saranno quindi etica, innovazione e sostenibilità le tre discriminanti per la selezione dei giurati dalla fine del prossimo novembre per arrivare poi ad assegnare le venti Wine Wild Card che garantiranno l’accesso finale alle cantine, una per regione d’Italia, al red carpet.
Fonte: ANSA.it.
Vendevano vino ai negozi spacciandolo per pregiato: tre denunciati dai Nas.
Vini di terz’ordine spacciati per pregiati, bollicine vendute per Champagne e perfino taniche d’olio pronto per essere immesso sul mercato a prezzi ben superiori al reale valore. Un bazar della contraffazione alimentare è stato scoperto in un garage di Orbassano dai carabinieri di Torino (Oltre Dora) assieme ai colleghi del Nas. Tre persone sono state denunciate: l’accusa è di aver voluto frodare alcuni negozi della zona millantando merce di qualità, quando invece si trattava di prodotti scadenti. Nel blitz dei militari sono state trovate decine di etichette su cui erano scritti nomi di noti vini e indicazioni sull’origine e la composizione, in modo da far passare per marchi pregiati quei prodotti imbottigliati a costi sostanzialmente nulli. Di conseguenza il sospetto è che venissero venduti a prezzi molto più elevati del loro reale valore.
Fonte: La Stampa.
Cantina di Soave: “Così le nostre aziende diventano brand per il territorio”.
Un’etichetta nera come le rocce vulcaniche, ruvide e porose, dei monti Lessini, dove affonda le sue radici la Durella. Un colore giallo paglierino con riflessi dorati, un perlage fine e persistente. Collineri, lo spumante autoctono metodo classico riserva, diventa il millesimato di Cantina di Montecchia di Crosara. “E’ una novità che arriva sul mercato dopo quattro anni e mezzo di affinamento. Al naso le note vegetali di melissa e salvia si fondono armonicamente con stuzzicanti sensazioni fruttate di lime e bergamotto. In bocca si presenta fresco, morbido e cremoso, con un’interessante mineralità.
Fonte: la Repubblica.
A Sessa c’è una cantina figlia… della Beat generation.
In Malcantone la cantina borghirolovini ha conquistato una medaglia d’oro all’ultimo Mondial du Merlot grazie allo spirito autodidatta del suo titolare. «Per questo pezzo voglio scrivere qualcosa di diverso», penso mentre torno in moto verso casa. Prendo un bicchiere e mi verso un po’ di Mademoiselle, un Rosato del Ticino IGT. Me l’ha dato Beat Bachmann, titolare a Sessa della borghirolovini, azienda che fonde il vino all’arte e dalla quale sono appena tornato. «Ho costruito questa cantina nel 2014» mi ha spiegato, mentre ci godevamo il refrigerio tra barrique e vasche di acciaio. «Uno dei tanti investimenti con il quale sono riuscito a mettere a frutto tre ettari di vigne».
Fonte: Corriere del Ticino.
Il futuro del vino? Sarà legato alle nuove generazioni.
L’imprenditore Francesco Prizzon (Way to go) spiega la partnership con la manifestazione e la scelta aziendale perla sostenibilità Prosecco Cycling? Simbolo del territorio Valorizza sport, ambiente e prodotti locali» Sposare la Prosecco Cycling per sposare un’operazione che abbraccia il territorio a 360 gradi. E, in particolare, per dare più forza a un progetto di sostenibilità che mira ad abbattere la circolazione di mezzi pesanti dedicati all’attività vitivinicola. Così Francesco Prizzon, 45 anni, origini di Arcade e residenza a Crocetta, socio e amministratore delegato di Way to go (contitolare la sorella Francesca), ha deciso di diventare partner della manifestazione creata da Massimo Stefani.
Fonte: Ansa.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup
A risentirci a domani.