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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 22 ottobre 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Al Castello di Brolio dove il Chianti classico non smette di stupire.
Difficile restare immuni al fascino di una storia, familiare e imprenditoriale, cospicua, che riecheggia da quasi un millennio, ovverosia dal 1141. Detto questo, a Castello di Brolio di Gaiole in Chianti e Barone Ricasoli – realtà inscindibili fin dagli esordi – e a Bettino in particolare (politico, imprenditore, ma soprattutto finissima anima di esploratore), la storia del Chianti Classico deve tanto, nella fattispecie 30 anni di sperimentazioni tenaci, per arrivare a definire la “formula aurea” del vino poi capace di affermarsi a livello mondiale.
Fonte: Sport Week.
Oltre 150 etichette per «Bologna in vino».
Il parco FICO Eataly World di via Canali 8 accoglie oggi, dalle 11 alle 21, e domani, dalle 11 alle 18, la terza edizione di «Bologna in vino», una due giorni di degustazioni con la presenza di oltre 150 etichette. Un viaggio da nord a sud lungo la penisola per scoprire le produzioni dei diversi territori a vocazione vitivinicola, dai grandi blasoni enologici alle tipologie meno conosciute. Dai Barbera piemontesi ai siciliani Grillo e Nero d’Avola, con Sosol che porterà a Bologna la tradizione dei vini macerati tipici del Friuli-Venezia Giulia.
Fonte: Corriere di Bologna.
«Filiera vitivinicola strangolata dai rincari».
Osservatorio Uiv-Vinitaly • Su scala nazionale per il centro studi «si è aperta una falla per i produttori pari a un miliardo e mezzo» «Filiera vitivinicola strangolata dai rincari» «I maggiori prezzi per i nuovi listini corrispondono a maggiori ricavi per 600 milioni ma coprono poco più di un terzo degli oneri perle aziende» “E una falla da quasi 1,5 miliardi di euro quella causata da gas ed energia sul vino italiano. Anche uno dei comparti del made in Italy più in salute è costretto a lanciare l’allarme e ora il timore principale è che all’escalation dei costi si aggiunga la crisi dei consumi, in Italia e nel mondo”, il grido di allarme dell’Osservatorio Unione Italiana ViniVinitaly.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
Motoraduno della vendemmia.
Esposizione e giro nelle colline. Promotore il club ‘Tordi’ Arriveranno da tutta l’Italia centro-settentrionale i motociclisti che parteciperanno al Motoraduno della Vendemmia, tradizionale manifestazione autunnale organizzata dal Moto Club Paolo Tordi in collaborazione con la Cantina di Cesena. Nel suo stabilimento di Diegaro in via Emilia Ponente 2619 è stata stabilita la sede del raduno. Nella giornata di oggi a partire dalle 10 ci sarà un’esposizione di moto e auto d’epoca con un angolo dedicato al Moto Guzzi Club Cesena.
Fonte: Resto del Carlino Cesena.
Il lambrusco di Berlusconi? È il Rinaldini – Putin e lo scambio di ‘dolci’ regali È reggiano il vino che ama Silvio.
È il Rinaldini Il Cavaliere e lo scambio di regali con Putin Tra le bottiglie più amate quella di Sant’Ilario Petrone a pagina 7 Putin e lo scambio di ‘dolci’ regali È reggiano il vino che ama Silvio Il lambrusco dell’azienda agricola Moro Rinaldini di Sant’Ilario sulla tavola del leader Berlusconi di Daniele Petrone Il lambrusco del Cavaliere è granata. È dell’azienda agricola Moro Rinaldini di Calerno di Sant’Ilario il vino tanto amato da Silvio Berlusconi e che si è preso la scena politica, anche internazionale, degli ultimi giorni.
Fonte: Resto del Carlino Reggio Emilia.
Intervista a Vittorio Sgarbi – Sgarbi: «lo il primo a regalargli una bottiglia».
II critico d’arte amico del Cavaliere: «Conosce la varietà grazie a me. Lancio un appello ai produttori: voglio essere il vostro testimonial» «Mi prendo i meriti di aver fatto conoscere il lambrusco a Berlusconi. A questo punto mi candido a esserne testimonial nel mondo…». L’istrionico Vittorio Sgarbi racconta gli aneddoti del legame tra il leader di Forza Italia e il vino emiliano. Sgarbi, com’è nata questa vostra passione? «Premesso che non ho mai bevuto se non lambrusco che per me è come l’acqua. Un vino che dalla Calabria alla Svezia è conosciuto forse solo da un 10% di persone.
Fonte: Resto del Carlino Reggio Emilia.
Più vino e di alta qualità Ma il prezzo è alle stelle.
L’analisi di Confagricoltura, produzione ?Il caro-energia potrebbe comportare di uva cresciuta del 5% su scala regionale un aumento del costo finale del 30%. Si conclude la vendemmia del Lazio e questa stagione si prospetta da record: le uve raccolte sono state di più, sono più dolci e porteranno a un vino con un volume alcolico maggiore, anche di un grado. Questo è stato uno degli effetti dei cambiamenti climatici, con un’estate particolarmente secca e con le prime settimane d’autunno che, almeno nell’area romana, hanno portato a piogge che non hanno devastato le vigne.
Fonte: Messaggero Cronaca di Roma.
«Diritti di reimpianto vitivinicolo distribuiti nei territori delle 5Terre».
L’annuncio dal presidente di Confagricoltura Zangani Un’iniziativa sollecitata dalle imprese della zona. II Parco nazionale delle Cinque terre si farà promotore affinché i diritti di reimpianto vitivinicolo possano essere distribuiti in prima istanza all’interno dei territori vocati come quello delle Cinque Terre, in areali di pregio e conservazione come quelli dei parchi. Ad annunciarlo, il presidente di Confagricoltura La Spezia, Filippo Zangani, che ha partecipato di recente ai lavori di preparazione degli Stati generali delle Cinque terre.
Fonte: Nazione La Spezia.
Premiata la cantina Possa: «Vino, tutela della terra».
«Fare vino è un atto agricolo, vuole dire prendersi cura del territorio e delle comunità che lo vivono». Con queste motivazioni Slow Wine 2023 ha presentato a Milano la tredicesima edizione della guida ai vini. Un’edizione che ha voluto dare voce al tema della rigenerazione e dei giovani produttori, che nella sezione viticoltura sostenibile ha assegnato il premio a Heydi Bonanini, della cantina Possa di Riomaggiore. A consegnare il riconoscimento nel mondo delvino, sono stati Noemi Rossi e Alessandro Talloru, dell’area Manager Italia di Bormioli Rocco.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Le tre Città Creative unite dal tour enogastronomico – Tour tra il top dell’enogastronomia.
Tour tra il top dell’enogastronomia Con Alba e Parma, una sola destinazione tra le eccellenze culinarie e vinicole. Si parte dai formaggi 99 Segmento strategico, confidiamo che nei prossimi anni sarà la principale attrattiva per i turisti Osca Fusivi direttore Ascom Delle 13 Città Creative riconosciute dall’Unesco in Italia, 3 hanno saputo custodire un patrimonio identitario fondato sulla ricchezza dell’offerta gastronomica. Sono Bergamo, Alba e Parma, amministrazioni unite da ottobre 2021 nel Distretto delle Città Creative Unesco per la Gastronomia.
Fonte: Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.
II manager territoriale Per il vino e non solo.
Il futuro della provincia discusso da “Sondrio domani” «Necessaria una figura per il coordinamento». Turismo e innovazione, innovazione e attrattività. Binomi attorno a cui si gioca il futuro della provincia di Sondrio che per poterli sviluppare dovrebbe poter contare su un manager territoriale, una sorta di amministratore delegato del territorio capace di mettere a fattor comune conoscenze e informazioni. Arriva dal mondo del vino, precursore per molti versi, di quel moto di innovazione su cui si sta pensando ora di investire in un orizzonte temporale almeno ventennale, la proposta sul come concretizzare le idee.
Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.
Valtellina Wine Trail, edizione record con tremila partecipanti e tutto esaurito.
Un’edizione da record, con tremila partecipanti al via per quella che da sempre non è soltanto una gara di trail running, ma anche e soprattutto una vetrina importante a livello turistico per la provincia di Sondrio e le sue eccellenze: si avvicina a grandi passi la Valtellina Wine’tail numero nove, in programma sabato 12 novembre e che è stata presentata ufficialmente in settimana, in una conferenza stampa tenutasi nella sala consiliare di palaa/o Pretorio, a Sondrio.
Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.
Cifola presenta “Ecclesia” Bollitine per la Monacesca.
L’iniziativa a Matelica con lo chef stellato Errico Recanati. Il luogo è inconfondibile, unico, le emozioni anche. Eppure, anche se magari quel luogo e quei sapori li conosci da tempo, c’è sempre qualcosa da scoprire. Ieri, tra i vigneti e le architetture anche secolari dell’azienda, è stato presentato “Ecclesia”, ultimo vino nato in casa Monacesca. Le caratteristiche Un 100% Chardonnay, metodo classico blancs de blancs, formatosi in un vigneto che ha trent’anni di eta ed un ettaro e mezzo di estensione.
Fonte: Corriere Adriatico Macerata.
Dai terreni «bio» Un Fiano pugliese fresco e longevo.
La grande versatilità del Fiano e la sua adattabilità ai vari territori per la Puglia è J ormai un dato acquisito, conseguenza di una mutata attenzione verso i vini bianchi che in passato trovava sponda in produzioni marginali o di imitazione internazionale. Dai dati statistici degli ultimi anni si evince nettamente la continua crescita produttiva dei vitigni a bacca bianca, sino a raggiungere e superare, sia pur di poco, la produzione dei rossi.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Autunno del Gusto tour e degustazioni.
Oggi e domani nel centro storico • Conto alla rovescia per “Autunno in Gusto” organizzato dall’amministrazione comunale di San Severo per promuovere il saper fare di tante aziende agricole e agroalimentari e per valorizzare la bellezza di edifici storici e luoghi insieme all’effervescenza artistica delle associazioni culturali. Oggi e domani e, ancora, il 30 ottobre largo Carmine diventerà piazza del Gusto e sarà l’epicentro di attività ed eventi che s’irradieranno nella città.
Fonte: Provincia – Gazzetta di Capitanata.
Autunno in Gusto, Carrabba:”Grande partecipazione”.
Tutto pronto a San Severo per Autunno in Gusto, l’evento organizzato dall’amministrazione comunale per promuovere il saper fare di tante aziende agricole e agroalimentari e per valorizzare la bellezza di edifici storici e luoghi insieme all’effervescenza artistica delle associazioni culturali. L’assessore alle attività produttive Felice Carrabba racconta a l’Attacco: “C’è stata una grandissima partecipazione delle associazioni di categoria e del mondo dei mercati (Slow food, Mercato contadino ecc.), un evento ricco di attività che mirano a valorizzare l’identità stessa della comunità sanseverese mescolando ed esaltando produzioni agricole e preparazioni enogastronomiche, tradizioni e luoghi storici che raccontano chi eravamo e chi siamo.
Fonte: L’Attacco.
Benvenuto vermentino, la conquista dei mercati internazionali.
Rapporti tra aziende e buyers, oggi brindisi nei locali e domani in cantina Benvenuto vermentino, la conquista dei mercati internazionali I graniti, le vigne, il mare cristallino, i sapori della tradizione. La grande bellezza del territorio, dove nascono il profumo e il gusto inconfondibili del vermentino di Gallura, ha conquistato buyers, importatori e stampa straniera. Ora la sfida sarà quella di brindare presto a sostanziosi accordi commerciali. Catturati da una strategia di marketing che li ha individuati tra i mercati più ricettivi gli ospiti stranieri hanno reso questa edizione di “Benvenuto Vermentino” quella più internazionale di sempre.
Fonte: Unione Sarda.
Valpolicella, corsa per l’Unesco «Una gara da correre insieme».
Incontro del Consorzio sulla tecnica di appassimento delle uve candidata a patrimonio immateriale Valpolicella, corsa per l’Unesco «Una gara da correre insieme» Marchesini: «Tassello della nostra identità». Il sindaco Tommasi: «Pieno supporto alle iniziative» Gianolli: «Visione collettiva». La Valpolicella lancia un appello per attivare una rete per la seconda fase della candidatura Unesco, l’intero territorio della denominazione risponde all’Unisono.
Fonte: Arena.
L’appassimento fa un altro passo verso la candidatura a Patrimonio Unesco.
Il lancio lo scorso Aprile in occasione di Vinitaly. Ora la candidatura Unesco della «tecnica di appassimento delle Uve della Valpolicella» muove un deciso passo in avanti ed entra nella fase 2. La denominazione fa squadra e si è radunata presso l’azienda La Collina dei Ciliegi a Grezzana per spingere verso il riconoscimento del metodo di appassimento a «patrimonio culturale immateriale» dell’umanità. Un’iniziativa organizzata dal Comitato promotore, sotto il coordinamento del Consorzio per la Tutela dei Vini della Valpolicella, con il messaggio «Appassimento, ritorno al futuro», un timbro a garanzia di un impegno intergenerazionale nella valorizzazione di una pratica virtuosa usata per vinificare i rossi migliori del territorio, tra cui l’Amarone e il Recioto, tramandata da oltre 1500 anni.
Fonte: Corriere di Verona.
Vini, il giovane vignaiolo e sette novità venete: in edicola la guida di Ferraro e Gardini.
«I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia» per un mese con il «Corriere della Sera». Premio per il vignaiolo emergente al prosecchista Vlady Bortolin. «Il mondo del vino può diventare un alfiere della transizione ecologica nel settore dell’agricoltura, mantenendo il patrimonio di biodiversità e trovando soluzioni per ridurre inquinamento e sprechi». Lo scrive Luciano Ferraro, vicedirettore del Corriere della Sera e coautore della guida I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia, in edicola dal 15 ottobre con il Corriere per un mese (12,90 euro più il prezzo del quotidiano). Luciano Ferraro, giornalista e scrittore veneziano, presenta l’edizione della guida 2023 firmata con il sommelier Luca Gardini, scrivendo che la pubblicazione «racconta quest’anno l’impegno di chi non si arrende ai mutamenti climatici».
Fonte: Corriere del Veneto.
Presentato il 31° Merano Wine Festival. Le cantine Bruscia e Lucarelli vincono il “The Wine Hunter Award”.
Dal 4 all’8 novembre 2022 aprirà I battenti a Merano la 31° edizione del Merano Wine Festival, un appuntamento irrinunciabile per tutti gli amanti del vino di qualità e per i buyers di tutto il mondo. Tema focale di questa edizione è l’eccellenza tra radici, arte e sostenibilità. Un macrotema che racchiunde in se l’intera anima della nostra cultura contemporanea. L’evento si conferma autorevole palcoscenico del panorama wine & food, con un programma ricco di novità e ospiti d’eccezione. Dagli opinion leader e stakeholders coinvolti nell’incontro denominato “Respiro e grido della terra”, artisti e nomi illustri del mondo dello spettacolo che sostengono il mondo del vino, difendendone qualità e cultura in Italia e nel mondo. In tutto circa 700 espositori selezionati durante l’anno da The WineHunter che animeranno le sale del Kurhaus e la Gourmet Arena, suddivisi in due sessioni espositive
Fonte: PU24.it.
Faenza, viticoltura ed enologia: a Tebano aumentano gli iscritti e arriva la nuova cantina didattica.
All’interno del Polo Universitario di Tebano, sotto la guida dell’architetto Antonio Bandini, si sta avvicinando a grandi passi la realizzazione della nuova cantina didattica dell’Università di Bologna. Il Magnifico Rettore Giovanni Molari è stato recentemente ospite del tecnopolo vitivinicolo presso cui in precedenza aveva incontrato il Presidente della Regione Stefano Bonaccini, entrambi molto propositivi nell’affermare l’importanza di una collaborazione sinergica per rigenerare questo luogo unico nel territorio faentino, passando in primis per la costruzione della cantina didattica appunto, all’insegna della sostenibilità, fondamentale per le molteplici attività che qui si svolgono. La nuova cantina coniuga il rispetto per un glorioso passato (ESAVE) con l’ambizione di diventare un punto di riferimento del saper fare per il settore vitivinicolo regionale e non solo.
Fonte: SetteSere.
“Il vino non è come le altre bevande alcoliche, ed il suo consumo non va demonizzato”.
Il “j’accuse” dal Forum Mondiale delle Cooperative Vitivinicole, guidato da Caviro. Luigi Moio (Oiv): “fondamentale distinguere consumo da abuso”. È prodotto partendo da un solo ingrediente, l’uva, e non viene realizzato tramite una ricetta come, invece, accade per la birra e i super alcolici. In quanto tale non va equiparato alle altre bevande alcoliche e non va demonizzato. Ecco i concetti sostenuti dal sistema vino internazionale riunito da ieri in Romagna nel Forum Mondiale delle Cooperative del Vino d’Italia, grazie all’organizzazione di Caviro, alla presidenza del gruppo per il 2022. “A causa di un approccio semplicistico e non supportato da dati, in Europa ma anche in numerosi altri Paesi del mondo, si sta delineando una scuola di pensiero che accusa anche il vino di essere dannoso per la salute al pari delle altre bevande alcoliche – ha evidenziato Carlo Dalmonte, presidente Caviro, aprendo il Forum – questo minaccia la sopravvivenza di un settore che affonda le radici nella nostra cultura e nella nostra storia e che sostiene la biodiversità e l’economia di molti Paesi”.
Fonte: WineNews.
Vini freschi e giovani: 11 assaggi da non perdere.
Etichette di gran qualità da consumare subito: ecco che cosa bevono millennial e Gen Z . L’esperto Gaetano D’Afflitto: “Non tutti amano i sentori di spezie e cioccolato. La maggior parte delle persone nel calice cerca freschezza e bevibilità”.
Fonte: la Repubblica.
Tour verso la terra del “vino più antico del mondo”. Fra i sapori e i paesaggi della Doc Cirò.
Giro enoturistico e gastronomico fino a quella parte di Calabria in cui la vigna è stretta fra colline e mare. E abbracciata da una cucina ricca. Nel nostro viaggio alla scoperta degli areali vitivinicoli italiani e delle loro tipicità non potevo esimermi dall’accompagnarvi alla scoperta di quello che alcuni hanno definito “il vino più antico del mondo”: il Cirò. Andiamo quindi in tour in Calabria. La storia del Cirò inizia nel VIII secolo a.C. e si deve, con buone probabilità, a ai coloni greci fondatori di Krimisa. Non a caso Cremissa (da cui Krimisa) era la colonia greca nota per un maestoso tempio dedicato al dio del vino, Dioniso (Bacco per le popolazioni locali). Alcuni scritti citano il Kremisa come vino ufficiale delle Olimpiadi, tanta era la sua bontà.
Fonte: Tiscali FoodCulture.
Vino: viaggio nell’incanto nel racconto di Bastianich e Gaia.
Non un mero atlante della geografia vinicola italiana, o un semplice strumento per orientarsi nella selva di etichette e vitigni del panorama nostrano, ma “un invito al viaggio nell’incanto del vino italiano”. E’ ‘Il Grande racconto del vino italiano’, edito da Mondadori (pp.528; 29,90 euro) e scritto da Joe Bastianich, imprenditore, personaggio televisivo e musicista italoamericano, tra i ristoratori di maggior successo a livello internazionale, e Tiziano Gaia, scrittore, regista e produttore di docufilm che ha anche collaborato alla realizzazione della guida Vini d’Italia e della Guida degli exatravergini.
Fonte: ANSA.
Politiche di promozione del vino italiano sui mercati internazionali.
La proposta di Ettore Nicoletto, Presidente e CEO di Angelini Wines & Estates, alla politica per rafforzare la presenza delle aziende del settore vitivinicolo italiano sui mercati dei paesi terzi. Il nuovo ministro per l’Agricoltura dovrà impegnarsi a fortificare la presenza del vino italiano sui mercati esteri con una politica adeguata non solo a livello italiano, ma anche a livello europeo, creando sinergie con gli altri ministri degli altri paesi: le proposte di Ettore Nicoletto, Presidente e CEO di Angelini Wines & Estates
Fonte: Adnkronos.
Enoturismo, un driver in espansione. Per i futuri comunicatori del vino c’è il Master alla Cattolica.
L’Italia è al top delle preferenze degli appassionati di tutto il mondo: un settore in crescita costante che necessita di professionisti preparati. L’Italia è il Paese perfetto per gli amanti del vino, e l’enoturismo rappresenta sempre più un driver capace di generare valore e trainare verso la ripartenza i territori un tempo vocati solo all’agricoltura che, grazie ad un nuovo modo di vivere gli spazi aperti, i beni culturali e i prodotti enogastronomici locali, rappresentano un’opportunità per sostenere l’economia italiana. Proprio per formare professionisti capaci di guidare questa transizione l’Università Cattolica del Sacro Cuore, in partnership con l’Associazione Italiana Sommelier – Ais Lombardia e Ais Piemonte, il Consorzio Franciacorta, il Consorzio per la tutela e la valorizzazione dei vini Docg di Caluso e Doc di Carema e Canavese, e Confagricoltura Piemonte e Torino, ha progettato, nel 2019, il Master in Comunicazione per il Settore Enologico e il Territorio: un percorso universitario che abbraccia i molteplici aspetti del mondo del vino, coniugando conoscenze storico-culturali con strumenti di comunicazione tradizionale e digitale, e regole di degustazione con tecniche di narrazione e storytelling, in partnership.
Fonte: WineNews.
New York, capitale del vino mondiale e punto di riferimento per i produttori del Belpaese.
La “prima volta” nella Grande Mela nei racconti e nei ricordi dei grandi protagonisti del vino italiano. Nella città che non dorme mai, con il suo ritmo forsennato e l’energia, i rumori e gli odori che la contraddistinguono, l’Istituto Grandi Marchi, con la regia della IEM di Marina Nedic e Giancarlo Voglino, incontra media e trade. A WineNews Raffaele Boscaini (Masi), Piero Mastroberardino, Alessia Antinori (Marchesi Antinori), Santiago Marone Cinzano (Col d’Orcia), Alberto Tasca (Tasca d’Almerita), Maurizio Zanella (Ca’ del Bosco), Felix Jermann, Francesco Zaganelli (Lungarotti) e Cesare Benvenuto (Pio Cesare).
Fonte: WineNews.
Le mille etichette di Kherkeladze per un unico vino di Falezze.
Mille etichette diverse per un unico vino. Mille immagini di cavalli, una diversa dall’altra, disegnate dal pittore georgiano Niko Kherkeladze per l’Amarone Riserva 2012 e 2013 dell’Azienda Agricola Falezze, cantina famigliare di Illasi in Valpolicella (Verona). Un progetto unico nel suo genere voluto dall’attuale proprietario Luca Anselmi, che ha sposato la figlia di Kherkeladze, la fashion designer Sofia. Disegni puliti, tracciati nero su bianco, la cui unicità va a braccetto con le scatole realizzate in legno d’abete secolare recuperato da vecchi masi trentini: pezzi unici, uno differente dall’altro.
Fonte: Askanews.
STAMPA ESTERA
El desatino de romper una de las mejores marcas de españa.
El consejo regulador de la Denominación de Origen Calificada (DOCa) Rioja acordó este viernes recurrir la decisión del Gobierno vasco de conceder una `Protección Nacional Transitoria’ a una nueva denominación de origen denominada Arabako Mahastiak-Viñedos de Álava: Esta ha sido promovida por solo cinco de las más de cien bodegas que existen en lo que hoy se conoce como Rioja Alavesa y han recibido el apoyo de Bildu y de una parte del PNV, mientras que otra ha decidido ponerse de perfil. La cobertura del Ejecutivo vasco le permitirá a la denominación separatista constituirse formalmente hasta que la UE resuelva el expediente. La creación de `Viñedos de Álava’ supone dividir una de las marcas más exitosas y populares del vino español en el mundo.
Fonte: Abc.
Pulso a `Viñedos de Alava’: La D. O. Rioja apelará ante el Gobierno vasco.
El consejo regulador abre un nuevo frente judicial y cree que ya daña a la marca Rioja. Sin tiempo para analizar los resultados de la vendimia recién concluida, el fantasma de la división reaparece en La Rioja. El presidente del Consejo Regulador de la Denominación Calificada Rioja (DOCa Rioja), Fernando Ezquerro, informó ayer de que la Denominación presentará un recurso de reposición contra la reciente decisión del Gobierno vasco de otorgar la ‘Protección Nacional Transitoria’ a `Viñedos de Álava: Un permiso de carácter provisional, hasta que la Comisión Europea diga la última palabra y que el Ministerio de Agricultura tramitó el pasado mes de junio junto a un informe negativo. Según Ezquerro, el 98,4% del consejo apoyó dar este paso y solo la Asociación de Bodegas de Rioja Alavesa (ABRA), que es la promotora de `Viñedos de Álava; votó en contra. Este colectivo tiene un único representante en el consejo regulador (3 votos) sobre el total de 16 vocales (100 votos). Hubo dos abstenciones: Araex (bodegas independientes) y la Unión Agroganadera de Álava (UAGA). Ezquerro aseguró que presentarán «todos los recursos que sean necesarios para defender la integridad de la Denominación de Origen» y apuntó que, si el recurso es rechazado, acudirán al Tribunal Superior de Justicia del País Vasco (TSJPV). Para, posteriormente, solicitar su acumulación a la causa ya abierta en los tribunales españoles desde noviembre de 2021. En este sentido, el presidente del consejo regulador lamentó el «daño» que ya está haciendo a la D. O. Rioja esta polémica y cree que «no es bueno para la posición de marca que tiene Rioja en el mundo». Al respecto, Ezquerro apuntó que «estamos hablando de una población en Rioja Alavesa de 12.000 habitantes escasos, en una denominación que genera un valor de 1.500 millones de euros». La Consejería de Desarrollo Económico del Gobierno vasco será quien atienda el primer recurso administrativo anunciado por el Consejo Regulador de Rioja. Aunque desde el Ejecutivo de Vitoria no ha habido reacción oficial al anuncio, parece poco probable que este primer recurso prospere a tenor de las declaraciones que ha hecho el de Urkullu en los últimos días.
Fonte: Abc.
New-wave Bordeaux wines break with tradition.
Wine ur cellar is relatively small. There is room for about 2,500 bottles in double-depth racks on three sides of a windowless chamber maintained at a steady 13C. I’d love not to be using energy to keep our beloved bottles in good condition and envy those living in European cities where subterranean storage is a given. But we live on the top floor of a London building that’s less than 10 years old. No chance of a proper cellar that stays cool naturally. The floor space in front of the racks in our wine storage space, as perhaps it should be called, is just 1.65 sq m, a small area that tends to be heavily stacked with all sorts of boxes and carriers of wine and various foodstuffs as this room doubles usefully as a larder. All this preamble is a rather pathetic attempt to explain how I managed to overlook a carton with two extremely exciting wines in it for five months. It had been delivered by Pierre Lurton, president of two of Bordeaux’s most famous wines, Chx d’Yquem and Cheval Blanc, and his wife, wine writer Alexandra Forbes. But on arrival, it was promptly covered by many other boxes. What I can say is that the wines were worth the wait. They are made on Lurton’s estate near Grézillac in the far north of the Entre Deux Mers region, south-west of St-Émilion, about 12km south of Ch Cheval Blanc as the crow flies. Lurton started out with just llha of vineyards in the early 1990s but has been gradually extending his vine holdings so that they now comprise a total of 41ha, including some particularly 44:1 vines. . The two wines I was bowled over by come from Ch Marjosse. Until recently, serviceable but not outstanding red AOC Bordeaux and white Entre Deux Mers blends were all that it produced but, since 2017, the team has been led by recently hired technical director Jean-Marc Domine and has been experimenting with much smaller lots of wines based on the best combinations of vine variety and individual plot. They’re branded Anthologie de Marjosse, and most of the eight wines in the range are named after a bird pictured on the recently redesigned labels. The first I tasted was Cuvée Palombe, named after a pigeon. It’s a startlingly rich white based on 45- to 70-year-old vines
Fonte: Financial Times Life&Arts.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup
A risentirci a domani.