rassegna stampa del vino di sabato 12 novembre 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 12 novembre 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Brunello Cucinelli debutta nel vino: in Umbria nasce Castello di Solomeo.
Non più solo cachemire ma ora Brunello Cucinelli produce anche vino “nella vigna dell’amato borgo umbro di Solomeo’: Il primo vino, annata 2018, è stato presentato all’istituto dei Ciechi di Milano in una “cena amichevole” voluta dall’imprenditore umbro. All’incontro conviviale erano presenti, oltre ai familiari e gli “amici di sempre’: Il vino porta il nome di “Castello di Solomeo; “amabile consigliere” di Brunello Cucinelli è stato l’enologo di fama internazionale Riccardo Cotarella. Impiantato nel 2011, il vigneto si estende su una superficie di 5 ettari in cui si alternano tre tipologie diverse di suolo alluvionale argillo-sabbioso, alluvionale argillo-limoso e marnoso arenaceo.

Fonte: Avvenire.

Innovazione e memoria nel nuovo Ferrari Riserva.
Primo Nft della casa trentina. Bottiglia a fondo convesso: va “cestellinata” Un vino che è, insieme, testimonianza di storia e di futuro. Un vino che non è solo un “prodotto” (seppur eccellente), ma una conferma e una novità insieme. Bollicine che indicano quanto possono valere l’agroalimentare e la vitivinicoltura in particolare. Anche, ma non solo, in termini economici. È tutto questo il millesimato Ferrari Riserva Bruno Lunelli 2006 che Ferrari Trento presenta in questi giorni a segnare i cent’anni dalla nascita del fondatore dell’azienda che nel 2021 ha raggiunto 95,7 milioni di euro di giro d’affari, con 6,8 di bottiglie vendute in tutto il mondo e che prevede per quest’anno una crescita significativa della sua presenza nei mercati.

Fonte: Avvenire.

«Il mio vino che restituisce bellezza».
Brunello Cucinelli presenta la prima annata del suo Castello di Solomeo, rosso firmato Cotarella. «Così onoro la mia terra». Oggi il premio (e un disegno) a Montalcino Diocleziano La citazione: «A una certa età è meglio coltivare i campi che fare l’imperatore» Fa roteare il calice del suo primo vino, profondamente rosso, e si immerge nei ricordi di ex ragazzo di campagna. Forse si rispecchia nel blend di rustico Sangiovese con i Cabernet e il Merlot dall’eleganza cosmopolita. Brunello Cucinelli ha nel nome un destino da produttore di vino.

Fonte: Corriere della Sera.

Masi, 250 anni di innovazione.
RISPETTO DELLA TRADIZIONE, spirito innovativo, competenza tecnica nell’appassimento delle uve: è grazie a questa visione che Masi ha contribuito a consolidare la riconoscibilità dell’Amarone nel mondo. Un traguardo che parte da molto lontano: dalla prima vendemmia di questa cantina – oggi quotata in borsa – sono infatti passati ben 250 anni. E così, nel pieno della Valpolicella Classica, lo scorso 14 ottobre la famiglia Boscaini ha deciso di festeggiare in grande, con tre intere giornate dedicate al percorso dell’azienda e all’anticipazione delle novità future. Proprio nel cuore di queste valli si sta concludendo la gestazione di una struttura che vedrà la luce il prossimo anno.

Fonte: Fortune Italia.

Montepulciano e sostenibilità Il vino Nobile anticipa tutti.
Vino Nobile sì, ma anche smart. A Montepulciano amano i primati: tra le prime Doc d’Italia, nel 1966, nel 1980 il Vino Nobile di Montepulciano è il primo a ottenere la Docg, tanto che la prima fascetta che identificava una denominazione vinicola come «garantita» rilasciata dall’allora Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste, la serie AA n° 000001, è conservata negli uffici del Consorzio presieduto da Andrea Rossi (nella foto). Ora arriva un altro traguardo per questa piccola zona di produzione: è il primo distretto vitivinicolo italiano a ricevere il marchio di certificazione di sostenibilità secondo lo standard Equalitas.

Fonte: Giornale.

In Cantina – Château Lafite, balzo delle XL.
Rimonta media dei 23% delle quotazioni delle bottiglie in formato doppio magnum Château Lafite, balzo delle XL di Cesare Pillon Alia ribalta, questa settimana, sono le bottiglie doppio magnum, per la prima volta senza la compagnia di qualche altro formato speciale perché a consentire il confronto tra le loro quotazioni massime dei primi nove mesi di quest’anno con quelle che avevano ottenuto nel 2021 sono 15 annate, più che sufficienti per valutare umori e orientamenti del mercato. Quel che risulta subito evidente è il favore di cui esse godono in questo momento: ad aumentare di prezzo sono stati 11 dei 15 millesimi, cosicché il loro valore complessivo si è arricchito di 17,235 euro, salendo da 74.003 a 91.238.

Fonte: Milano Finanza.

Masi. In progresso i margini del gruppo.
Masi ha riportato nei 9 mesi ricavi per 56 milioni di euro (+22,9%), con un Ebitda in progresso del 40% a 1.1,4 milioni di euro.

Fonte: Sole 24 Ore.

Il Lambrusco Oro conquista la Fiera.
Primo il vino della Bertolani Canossa Nei giorni scorsi, durante la Fiera di San Martino a Ciano si è tenuta l’ottava edizione del concorso Lambrusco Emiliano in collaborazione con col Comune di Canossa. Un appuntamento che riscuote ogni anno sempre più successo sia da parte dei visitatori della fiera che da parte delle cantine produttrici di Lambrusco. Hanno partecipato a questa edizione 20 cantine del nostro territorio: i vini in gara erano ben 36. La giuria popolare, coadiuvata dei Sommelier dall’AIS.
Fonte: Gazzetta di Reggio.

Vino e Olio trionfo di sapori- Vini e olio per due giorni re del Baccanale.
Degustazioni guidate oggi e domani con diciotto cantine vinicole All’ex Bacchilega lezioni per insegnare a fare le caramelle ripiene. Palchi del gusto in piazza Vini e olio per due giorni re del Baccanale Banco d’assaggio anche oggi e domani in Autodromo. In vetrina diciotto produttori del territorio. Previste degustazioni guidate. Esperti illustreranno le caratteristiche degli oli, consigliando i migliori abbinamenti Ha aperto ieri in Autodromo il Banco d’assaggio dei vini, gran finale del Baccanale, che per quest’anno si abbina alla 12a edizione di Olimola. La filiera del vino vede 18 produttori, il tutto in collaborazione con il Consorzio Vini di Romagna.

Fonte: Resto del Carlino Imola.

26° Festa de’ Brazadèl e del Vino Novello.
Domenica 13 novembre, pranzo e cena nel grande stand gastronomico, anche con possibilità di asporto Domani, Domenica 13 Novembre, a Castel Bolognese torna la tradizionale Festa dè Brazadèl d’la Cros e del Vino Novello, che quest’anno è giunta alla ventiseiesima edizione. II motore trainante dell’evento è la Pro Loco che, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, è impegnata nella salvaguardia della tipicità del ciambello secco della croce, per tutti “brazadèl d’la cros”. E’ questo un patrimonio dell’arte antica di panificazione castellana la cui ricetta è ancora oggi custodita gelosamente per continuarne la pregiata produzione.

Fonte: Resto del Carlino Ravenna.

Lo studio: «Meno mais e soia, più vite e frumento».
“L’assassino di biodiversità e ghiacciai e motore certo di siccità, innalzamento dell’acqua e quant’altro connesso al riscaldamento climatico, si chiama anidride carbonica». Se la parola d’ordine da qui ai prossimi anni è «mitigare», cioè rallentare, un innalzamento della temperatura che per 11 2050 è data di 5 gradi, le industrie hanno un ruolo strategico, perché sono responsabili del 60-65% dell’anidride carbonica immessa nell’atmosfera. Un ripensamento del loro processi può incidere significativamente sull’andamento. E il concetto di Fondo che hanno espresso ieri nella sede di Confindustria Udine i docenti dell’Università di Trieste – l’ex rettore Maurizio Fermeglia e Andrea Mio – dopo aver curato uno studio sull’evoluzione climatica in Friuli Venezia Giulia e sul ruolo positivo che può giocare in questo contesto l’economia friulana applicando tecnologie già esistenti e sviluppando processi manifatturieri alternativi.

Fonte: Gazzettino Friuli.

“Fattorie friulane” nasce l’e-commerce dei prodotti tipici del territorio.
Pronta al decollo l’iniziativa dell’Associazione allevatori II direttore Lugo: «Un progetto per sostenere le aziende» Dai salumi ai formaggi, dalla farina alla birra, dal vino al miele; una sessantina i produttori. Un tempo si parlava di prodotti tipici. Poi la narrazione, come si usa dire adesso, si è soffermata sui mitici “chilometro zero”, ossia gli articoli legati al territorio, anche sull’onda di una maggior sensibilità ecologista. Cosa non sempre sufficiente per rendere sostenibile il business, e spesso la stessa sopravvivenza, dei produttori di nicchia. Ecco allora che sono venuti in soccorso i consorzi per mettersi in rete e fare sistema.

Fonte: Messaggero Veneto.

Le cantine Lvnae premiate a Merano.
A sbaragliare la concorrenza Albarola, insignito del bollino rosso, con Vermentino Etichetta Nera e Numero Chiuso Paolo e Diego Bosoni mentre si accingono a degustare i prodotti delle Cantine Lvnae. Ennesimo riconoscimento al lavoro delle Cantine Lvnae della famiglia Bosoni. Nel corso del prestigioso premio Merano Wine Festival 2022, kermesse tra le più importanti nella quale sono presenti le migliori qualità di vini italiani proveniente da tutti i territori – oltre 200 espositori con ben 330 etichette a fronte di una enorme presenza di visitatori che hanno superato le 6500 presenze — i prodotti targati Cà Lvnae hanno ottenuto significativi risultati.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Wine Revolution, 80 produttori. Il vino di qualità va in passerella.
Domani e lunedì a Sestri Levante torna The Wine Revolution, evento dedicato al vino e alle produzioni di qualità e giunto alla quinta edizione All’Annunziata ci saranno oltre ottanta vignaioli provenienti dall’Italia e dall’estero e sette punti ristoro con le eccellenze dello street food e dei prodotti alimentari del comprensorio. È possibile acquistare i biglietti direttamente sul posto domani dalle 10.30 alle 19 e lunedì dalle 11 alle 18, e ritirare il bicchiere per le degustazioni, al costo di 15 euro. «I partecipanti crescono sempre di più e questo ci fa andare avanti con entusiasmo – commentano gli organizzatori Paolo Cogorno e Nicoletta Zattone.

Fonte: Secolo XIX Levante.

I migliori vini d’Oltrepo secondo Slow food Picchioni, Agnes e Calatroni sono in vetta.
II vogherese Camozzi è uno dei curatori: «Vogliamo raccontare e premiare chi sceglie la qualità senza compromessi» Ventidue aziende oltrepadane recensite, di cui tre con la “chiocciola”, e nove vini top, dove dominano Metodo Classico e Buttafuoco: «Scelta la strada della qualità senza compromessi». È stato ampio lo spazio dedicato all’Oltrepo Pavese anche quest’anno nella guida Slow Wine 2023, edita da Slow Food Editore. Sono 22 le aziende vitivinicole che hanno trovato spazio nella guida: Barbacarlo, Picchioni, Quaquarini, Verdi, Ballabio, Frecciarossa, Davide Rovatti, Montelio, Torre Degli Alberi, Tenuta Mazzolino, Ca’ del Gé, Torti Pietro, Calatroni, Tenuta Belvedere, Piccolo Bacco dei Quaroni, Scuropasso, Conte Vistarino, Buscaglia, Agnes, Alessio Brandolini, Bisi, Cordero San Giorgio.

Fonte: Provincia – Pavese.

Al via l’Oltrepo Usa Tour 4 tappe per i vini Doc.
Il Consorzio fa di nuovo le valigie e vola oltreoceano. Dopo l’evento a Tokyo e la partecipazione al Merano Wine Festival, da lunedì 14 i vini oltrepadani saranno protagonisti dell’Oltrepo Pavese Usa Tour Autumn 2022, organizzato dal direttore Carlo Veronese (grazie ai finanziamenti europei dell’Ocm Vino), con quattro tappe a NewYork, Filadelfia, Washington e Miami. Si parte lunedì dalla East Coast con gli eventi pensati dall’ambasciatrice del territorio Susannah Gold: a New York, al The Leopard at des Artistes, sulla 67ma Strada, sono in programma una masterclass e un pranzo aperto alla stampa, mentre alla sera ci sarà una cena per approfondire gli abbinamenti tra le Doc e Docg oltrepadane e la cudna, sia internazionale che italiana.

Fonte: Provincia – Pavese.

Martina, il fascino della Fiera e la festa dei Santi Patroni per un weekend ricco di eventi.
Dall’assemblea di Legambiente al cabaret in piazza Plebiscito. Sono stati rinviati a causa delle avverse condizioni del tempo lavori domenica il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani. L’appuntamento con i Mercati della Terra è stato rinviato a causa delle avverse condizioni meteo, mentre domani pomeriggio il gruppo scout del Martina Franca 2. È l’occasione in cui a Martina ne con la tavola Franca giungono flussi di visitatori da tonda sul tema “Da ogni parte, una fiera che affonda le sue 40 anni al servizio radici nel passato, per via della tra- della Co-Educazione”, che si terrà alle dizione tessile del territorio.

Fonte: Gazzetta di Taranto.

Intervista a Silvio Franceschelli – Franceschelli tra Senato e Brunello «Tutelare l’agricoltura di qualità. Congresso Pd, tempi più rapidi» – «Più valore all’agricoltura di qualità. Tempi rapidi per il congresso Pd».
II senatore Franceschelli tra il Brunello in festa e il Parlamento. «Il partito guardi agli amministratori locali I piccoli Comuni del centro-nord tagliati fuori dai bandi Pnrr. L’esordio in Senato? Commosso per la Segre». «Non entro nel caso specifico, l’Unione comunale lavora bene Servono le energie migliori della città». E a Montalcino, dove si districa tra la giunta, Benvenuto Brunello, gli impegni da neo senatore. Silvio Franceschelli ha mantenuto l’impegno alla guida del Comune anche dopo l’elezione in Parlamento, dove ha promesso di portare le istanze dei territori, di quello senese in particolare ma in generale di tutte quelle aree interne che l’occhio dell’amministratore sa interpretare meglio di qualunque trattato.

Fonte: Nazione Siena.

Brunello, brilla la Fattoria dei Barbi.
Secondo Wine Spectator sarebbe il secondo miglior vino del pianeta. Oggi si presenta la formella celebrativa. «Un onore e un riconoscimento della grandezza di tutti i viticoltori il cinesi». Si è aperta ieri l’edizione 2022 di «Benvenuto Brunello» che quest’anno è stata definita la più lunga d’Italia con i suoi nove giorni di degustazioni. Contemplato, amato e riverito, il Brunello di Montalcino si conferma il vino campione per notorietà in Italia, conosciuto da 2 consumatori su 3. È quanto emerge dal report annuale di Wine Intelligence che, in occasione di Benvenuto Brunello, ha analizzato forza e riconoscibilità delle 46 principali denominazioni made in Italy.

Fonte: Nazione Siena.

De Biasi da Toblino alla Toscana.
L’enologo trentino nuovo direttore della San Felice, di proprietà Allianz De Biasi da Toblino alla Toscana. Dopo tanti ‘rumors ‘ ora è ufficiale. La notizia è stata confermata al Merano WineFestival. L’enologo trentino Carlo De Biasi (ex responsabile di Cantina Toblino) è il nuovo direttore della storica azienda toscana San Felice, di proprietà del Gruppo Allianz Spa. Dal 1978 l’azienda ha investito in Toscana e si dedica con grande passione e visione imprenditoriale al settore vitivinicolo. I vini San Felice raccontano la ricchezza di ben tre denominazioni e dunque di tre differenti territori della Toscana, altrettanto storici: Chianti Classico, Montalcino e Bolgheri, ultima acquisizione.

Fonte: Adige.

Masi, ricavi a 56 milioni vendite extra Ue +74%.
I risultati dell’azienda della Valpolicella al 30 settembre Masi, ricavi a 56 milioni vendite extra Ue +74% Fatturato in crescita del 23% sul 2021, l’Ebitda del 40% Cautela per la fine dell’anno: a ottobre ordini in calo. Ricavi in crescita del 23% e un margine operativo lordo, ante interessi, imposte, ammortamenti e accantonamenti, in aumento di oltre i140%. Questi sono i dati più significativi, se paragonati a quelli relativi allo stesso periodo dello scorso anno, che emergono dall’analisi degli indicatori registrati allo scorso 30 settembre da Masi Agricola, l’azienda presieduta da Sandro Boscaini.

Fonte: Arena.

Bottega, nuova cantina in Friuli e i ricavi crescono a 83 milioni.
Il presidente della società trevigiana del vino e degli alcolici: «Pronti ad assumere altre 30 persone, il problema è trovarle. Pesa l’inflazione ma dal 2024 autosufficienti sull’energia». L’azienda vinicola Bottega apre un nuovo sito in provincia di Pordenone, compra una nuova tenuta nel Chianti classico e viaggia verso gli 82 milioni di fatturato a fine anno. «Vogliamo continuare a crescere perché crediamo nel nostro territorio: dopo la distilleria di whisky e il centro logistico a Fontanafredda, investiamo altri 5 milioni in provincia di Pordenone per una nuova sede e siamo pronti ad assumere una trentina di persone portando il nostro organico complessivo a 220 addetti – commenta Sandro Bottega.

Fonte: Gazzettino.

Masi Agricola Ricavi e margine lordo in crescita nei 9 mesi.
Risultati in crescita per Masi Agricola, società quotata nell’Euronext Growth Milan e tra i leader italiani nella produzione di vini premium. Il cda presieduto da Sandro Boscaini ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2022 con ricavi a 56 milioni (+ 22,9%) ed ebidta a 11,4 milioni (+ 40%). L’indebitamento netto finanziarlo è in aumento per gli investimenti strategici.

Fonte: Gazzettino.

CANTINA COLLE MORO, FRANCO FERRANTE È IL NUOVO PRESIDENTE.
Franco Ferrante, avvocato di Lanciano, 67 anni, già presidente di Lancianofiera, guiderà la Cantina Colle Moro di Frisa (Chieti) per il prossimo triennio. Il presidente Ferrante, che dopo 23 anni torna ai vertici di Colle Moro, è stato eletto all’unanimità dal nuovo CdA, composto da 11 consiglieri, riunitosi lunedì scorso, 7 novembre e succede a Marco Staniscia. Prima nel collegio sindacale, poi ricoprendo le cariche di presidente, consigliere e vicepresidente, l’impegno e il lavoro di Franco Ferrante all’interno della cantina sociale racconta una storia lunga oltre tre decenni a testimonianza – si legge in una nota – di un impegno e di una passione mai sopite verso una realtà che ha visto crescere, affermarsi e rinnovarsi nel tempo. Fondata nel 1961 in località Guastameroli di Frisa, la Cantina Colle Moro, con i suoi oltre 400 soci.

Fonte: Virtù Quotidiane.

Vini e masterclass con i Produttori alla Cantina Comunale di La Morra.
Non ha tempo da perdere la Cantina Comunale di La Morra. Non è ancora terminata una iniziativa storica della sede che rappresenta i produttori della cittadina, che è già ora di nuovi e interessanti appuntamenti. Sabato 12 novembre si conclude la rassegna intitolata Autunno con i vini e i produttori di La Morra. Si tratta dell’ultimo di sei appuntamenti consecutivi svolti il sabato, caratterizzato dalla degustazione guidata delle etichette di nove produttori del territorio.

Fonte: Zipnews.it.

Brunello Cucinelli presenta il suo vino “Castello di Solomeo”: “Nasce dalla nostra terra e da un lavoro di grande attenzione e passione”.
Nel nostro Solomeo – ha spiegato Cucinelli ripercorrendo le tappe che hanno portato alla nascita del suo vino – abbiamo dedicato cinque ettari a viti che vengono coltivate secondo i classici princìpi della viticoltura, che io considero una vera e propria arte e mi piace pensare che le nostre uve possano finalmente raccontare anche la loro storia di bellezza. Credo che non vi sia niente di più bello che condividere con gli amici di una vita e le persone care questo prezioso frutto, nato da una lunga opera di cura e di custodia”.

Fonte: Il Fatto Quotidiano.

Wine Spectator 2022, la Top 10 dei vini dell’anno: premiati anche 3 italiani, ecco quali.
Al primo posto della classifica c’è il Cabernet Sauvignon Oakville Double Diamond 2019 di Schrader Cellars, seguito dal Brunello di Montalcino Riserva 2016 della Fattoria dei Barbi e dal Chardonnay Napa Valley Hyde Vineyard 2019 di HdV: ecco la classifica. Anche quest’anno Wine Spectator, magazine del settore vinicolo, ha pubblicato la sua Top 10 dei migliori vini per il 2022: i criteri presi in considerazione, spiega il sito, sono: qualità, valore, disponibilità e l’emozione all’assaggio. Nella lista ci sono anche tre prodotti italiani

Fonte: Sky TG24.

La sostanziale differenza tra degustare e bere vino.
Una foto, per quanto bella, fissa un momento del quale ci è sconosciuto il prosieguo: può ritrarvi felici con la persona che amate e dopo qualche mese può essere che non stiate più insieme. Viaggiare non è fare il turista e chi lo ha fatto sa che ci sono due modi per viaggiare. Il primo è andare lontano cercando di vedere quanti più posti possibile ma in modo più superficiale, per avere una idea d’insieme nel poco tempo che abbiamo a disposizione. Il secondo invece è farlo in poche tappe, due o tre al massimo, in modo da entrare meglio dentro alle dinamiche di uno specifico posto, conoscere persone seguendo l’onda ed avendo quindi un quadro più chiaro e preciso.

Fonte: Intravino.

Wine Spectator: migliore vino al mondo 2022 è di Schrader Cellars (Usa).
E’ il “Cabernet Sauvignon Oakville Double Diamond 2019” della cantina della Napa Valley, Schrader Cellars, il “Wine of the Year” dell’ambita “Top 100” di Wine Spectator, la classifica dei cento migliori vini del mondo stilata ogni anno dalla celebre rivista statunitense. “Il nostro vino dell’anno è la risposta più convincente alla questione del valore del Napa Cabernet, con un prezzo ben al di sotto della soglia d’ingresso a tre cifre per i migliori Cabernet Sauvignon di questa zona, e proviene da Schrader Cellars, una delle cantine i cui imbottigliamenti di punta si attestano sui 475 dollari e il cui enologo, Thomas Rivers Brown, è riconosciuto come uno dei migliori della Napa Valley”

Fonte: Askanews.

Giù fatturato e margini: le previsioni dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly sul vino nel 2023.
Scenario complicato per il vino quello che si prospetta nei prossimi trimestri. L’evento wine2wine, tenutosi a Veronafiere, ha consentito di fare un punto e, purtroppo, di dipingere un quadro in cui le imprese italiane risultano, e risulteranno, strette tra recessione economica, costi di produzione elevati e interruzione della crescita delle vendite. Eppure, dopo la forte crisi subita nel 2020, la tempesta sembrava relativamente passata, grazie a un rimbalzo importante registrato nel corso del 2021 ma, stavolta, alla luce di quanto accaduto in questo 2022, a cominciare dal conflitto russo-ucraino per finire con la ridotta capacità di spesa delle famiglie, il peggioramento previsto sembrerebbe più pesante e con conseguenze per tutto il 2023.

Fonte: Gambero Rosso.

Il Brunello di Montalcino è il vino più conosciuto dagli italiani.
Contemplato, amato e riverito, il Brunello di Montalcino si conferma il vino campione per notorietà in Italia, conosciuto da 2 consumatori su 3. È quanto emerge dal report annuale di Wine Intelligence che, in occasione di Benvenuto Brunello, ha analizzato forza e riconoscibilità delle 46 principali denominazioni made in Italy. Gigante di celebrità a fronte di una “nano-share” di superficie vitata pari allo 0,3% del vigneto Italia, il principe dei rossi toscani si posiziona in testa alla classifica superando colossi come il Chianti Docg, il Prosecco, il Chianti Classico e il Montepulciano d’Abruzzo, dimostrandosi un vero e proprio brand territoriale.

Fonte: Viaggiare.

Lollobrigida, sono contro il vino dealcolizzato, cambi nome.
Dopo l’attacco alle “carni prodotte in laboratorio”, il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida si schiera anche contro il vino dealcolizzato. Durante il suo discorso alla terza giornata di Eima International, a BolognaFiere, parlando di sovranità alimentare, ha detto: “Io non contesto che uno non beva alcol, anzi, è una scelta legittima, per chi pensa che sia davvero dannoso, come alcuni tentano di certificare rispetto a un prodotto che da tremila anni viene utilizzato da tutti e devo dire sono tutte persone di sana e robusta costituzione”. “Ora, se il vino è fatto con l’alcol, lo chiami vino.

Fonte: ANSA.

Dal vino al food una carrellata di proposte invitanti per le tavole delle feste.
Il Valdobbiadene DOCG Extra Brut Cuvée Ø é il risultato di un grande lavoro volto a mantenere le caratteristiche di aromaticità morbidezza e leggiadria tipiche della zona di origine. E’ un vino che, pur se decisamente secco sa mantenersi rotondo, armonico e morbido, privo di sentori amari e perfettamente corrispondente alle aromaticità percepite all’olfatto. Prodotto con una lenta e completa fermentazione, ha una spuma vellutata ed avvolgente e un piacevole bouquet di note floreali e fruttate.

Fonte: Viaggiare.

STAMPA ESTERA

California’s finest: the Silicon Valley Cabernet.
The subtle. savoury. stately style of Monte Bello is remarkably similar to classic red bordeaux he finest California Cabernet is the work of a man with no formal winemaking training who took the helm of a wine business founded in the late 1950s by four Stanford scientists responsible for pioneering research in robotics and artificial intelligence. Dave Bennion, Hew Crane, Charlie Rosen and Howard Zeidler were hard at work in the virtual sphere, but in search of a place where they could have weekend fun in the real world (preferably surrounded by nature). They began brewing beer, but when Bennion bumped into the owner of a ramshackle winery on a ridge above what we now call Silicon Valley, the four of them clubbed together to buy it. The weekenders were charmed rather than deterred by the fact that their acquisition could only be reached via five miles of vertiginous hairpin bends. By 1962, they had managed to make a wine worthy of commercial release. In 1967, when Bennion left academia to oversee Ridge Vineyards full-time, they were producing nearly 3,000 cases of wine a year. Two years later — as managing the winery became too much for Bennion to handle alone — the partners decided they needed to hire a full-time winemaker. Enter Paul Draper, fresh from some experimental winemaldng in Chile, where he’d done a stint in the Peace Corps. He’d also spent time in France and Italy during the early 1960s, where he had been impressed by the traditional, pre-industrial winemaking methods that ruled supreme then. He judged these wines to be far more interesting and authentic than those that dominated California, which were increasingly made by technicians taught according to a safe recipe. Crucially, Draper had been exposed to the finest classic European wines, Bordeaux first growths no less, and these rather than anything grown in Napa Valley have been his guiding lights throughout his long tenure as CEO and winemaker of Ridge. Château Latour has long been his modeL Still, Draper has always praised members of the original consortium. “Google Maps owes everything to Hew’s algorithms” is a phrase I once noted at a Ridge tasting that he hosted in New York. And in 1982, when I was researching a book about the finest wines in the world, Draper assured me “Dave’s 1962 and 1964 were really great Cabernets.

Fonte: Financial Times Life&Arts.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.