rassegna stampa del vino di giovedì 17 novembre 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 17 novembre 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Un vino bianco “puro”.
Biologico, vegano e senza solfiti aggiunti: il vino Lo Puro Costadoro racchiude in sé le caratteristiche che definiscono l’aggettivo puro nel vocabolario: senza sostanze estranee; incontaminato, terso, limpido, semplice, elegante, armonioso. Il Marche Bianco Igp è di un bel colore giallo oro e ha profumo di frutti bianchi maturi, in particolare pesca, e di mandorla.

Fonte: Famiglia Cristiana.

Tre vini italiani tra i dieci ritenuti i migliori al mondo.
Molti italiani sono ottimi intenditori di vini, altri vorrebbero esserlo o diventarlo. Mi rivolgo a tutti loro, segnalando l’annuale classifica completa dei migliori loo vini al mondo de12022 secondo Wine Spectator. In particolare, la Top ten è interessante anche per la presenza di ben tre vini italiani, protagonista la Toscana. I criteri per il giudizio: qualità, valore, disponibilità e l’emozione all’assaggio (l’Italiana Antinori è la cantina più bella al mondo). Ecco i primi 10 vini: O Schrader Cellars – Cabernet Sauvignon Oakville Double Diamond 2019. Punteggio 94, un prezzo di 8o dollari, prodotto in 100.000 esemplari. • Fattoria dei Barbi – Brunello di Montalcino Riserva 2016.

Fonte: La Verita’.

Intervista a Vincenzo Mercurio – L’enologo dell’anno.
Il campano Vincenzo Mercurio riceve il prestigioso «Oscar del vino» dalla Federazione Italiana Sommelier Dagli studi ad Agraria alla specializzazione in Francia, un percorso mai strillato ma con le idee molto chiare Luciano Pignataro 13 dicembre Vincenzo Mercurio sarà premiato come migliore enologo italiano a Roma dalla Fondazione Federazione Italiana Sommelier: è il culmine di una carriera fatta di lavoro, mai strillata, ma anche ricca di soddisfazioni.

Fonte: Mattino.

Il rosato di Elena e il nuovo volto del Vulture.
Elena Fucci è una figura profondamente innovativa nel mondo vulturino: prima donna enologa del territorio, prima azienda a mettere l’Aglianico del Vulture in cura dimagrante riuscendo ad imporlo a tutte le correnti della critica tradizionale e sul web. In questo caso non è la prima a fare rosato, ma sicuramente mostra di crederci con determinazione. Ne abbiamo goduto durante un nostro pranzo a Dimora Ulmo a Matera, ma lo avevamo provato anche durante 50 Top Rosè: il risultato è un vino di personalità, freschissimo ed efficace su gran parte della cucina fine dining, lungo e, adesso che ha scavallato l’estate, assolutamente composto e interessante.

Fonte: Mattino.

A Brunetta resta il vino – Spifferi – L’ex ministro Brunetta pensa al vino Roma doc.
«Quella del vino di Roma è la storia di un successo straordinario: dal passato glorioso delle vigne romane ai legami con il Cristianesimo e con la Chiesa, fino ai grandì successi in epoche recenti Purtroppo non si Sono valorizzati finora questi plus:- ritengo sia ghiaia il memento di ribadire il ruoto -e l’importanza dei nostri OM, già partendo da una pini massiccia presenza za delle etichette Roma Doc nella carte dei ristoranti della capitale’: chi ha detto queste frasi Renato Brunetta, che ora si dedica anima e corpo alla sua azienda vinicola a due pass! dal santuario de! Divino Amore a Roma.

Fonte: Verita’&Affari.

Il piacere della lettura e del vino Degustazioni nelle cantine.
Al via domani “Una storia da tre calici”, nata dalla collaborazione fra la biblioteca comunale e alcuni produttori del Sangiovese. È anche dalla passione per la lettura e dalla cultura del vino che passa la promozione del territorio castrocarese. Nasce, infatti, la rassegna letteraria itinerante “Una storia da tre calici”, una collaborazione fra la biblioteca comunale e alcuni produttori del sangiovese sottozona di Castrocaro Terme e Terra del Sole. «La manifestazione — afferma il primo cittadino, Francesco Billi — è promossa nell’ambito del “patto della lettura” e intende affiancare l’eccellente cultura vitivinicola locale alla presentazione di novità editoriali nell’intento di una reciproca valorizzazione.

Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Barbera facile e piacevole, fine ed elegante.
Barbera facile e piacevole, fine ed elegante ‘ot dròca la colassien, ‘t la treuvi pi!»: se ti cade la merenda non la trovi più. «S’at dròca Al bertin, ot toca cuije drera fin antla val»: se ti scivola il berretto devi inseguirlo fino a valle. L’antica saggezza dei proverbi spiega la natura di una terra difficile da coltivare e in cui vivere. Questa è la storia di Vinchio Vaglio e dei suoi abitanti in cui il terreno povero, magro e poco appetibile perla coltivazione con quei pendii scoscesi e pericolosi ha favorito la crescita delle vigne che hanno regalato a quei vignaioli indomiti un vino e inconfondibile anche se poco remunerativo.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Tre calici e un libro alla ‘Fiorentini’.
Castrocaro, prende il via domani alle 18.30 nell’azienda sulle colline di Sadurano la rassegna eno-letteraria Prende il via domani alle 18.30 all’azienda agricola Fiorentini di Castrocaro ‘Una storia da tre calici’, rassegna eno-letteraria itinerante nata dalla collaborazione tra la biblioteca comunale Plebino Battanini di Castrocaro Terme e Terra del Sole e i produttori locali di sangiovese in seno al Patto della lettura. Sette gli appuntamenti in calendario fino al mese di marzo 2023, in programma sempre il venerdì alle 18.30, nella suggestione delle cantine: l’occasione giusta per affiancare l’eccellente cultura vitivinicola locale alla presentazione di novità editoriali nell’intento di una reciproca valorizzazione.

Fonte: Resto del Carlino Forlì.

Viticoltura a UniUd scommessa visionaria che ha fatto centro: formati 1.195 enologi.
I professori Costa, Peterlunger e Zironi furono i fondatori nel 1992: oggi lavorano 40 docenti per 350 studenti da tutta Italia. Un progetto visionsario. E una scommessa vinta. Sono passati esattamente 30 anni da quando, nell’autunno del 1992, fu varato il corso per il diploma universitario, allora inserito nella facoltà di Agraria dell’università di Udine, in viticoltura ed enologia. Fu uno dei sei corsi di studi che partirono, quell’anno, in tutta Italia, mentre oggi la laurea in enologia è presente in 17 atenei. Tre i docenti, due dei quali attualmente in cattedra, che diedero impulso all’idea: Guglielmo Costa, Enrico Peterlunger e Roberto Zironi, che si coordinarono con l’allora preside di Agraria. «Tutto nacque da due eventi particolari e concomitanti – spiega Zironi – , la legge dello Stato 129/91 che definì che il titolo di enologo doveva essere dato da un corso di formazione universitaria e l’istituzione, per la prima volta, dei diplomi triennali.

Fonte: Messaggero Veneto.

Rubrica – dalla Regione.
Un progetto di internazionalizzazione del comparto vitivinicolo finalizzato a sostenere la presenza delle etichette laziali nel mercato emiratino e dei Paesi MENA L’iniziativa, che vedrà il coinvolgimento di stakeholder nazionali e locali, è stata dettagliata in occasione del talk che si è svolto all’interno del padiglione della Regione Lazio a “The Speciality Food Festival”, fiera gourmet che si svolge in questi giorni a Dubai, che ospita 13 imprese d’eccellenza della filiera dell’agrifood laziale. Nel corso dell’incontro, al quale hanno preso parte i rappresentati delle istituzioni nazionali presenti a Dubai, importatori e player locali, Laura Tassinari Zugni Tauro, direttore Internazionalizzazione, Cluster e Community di Lazio Innova, ha presentato l’articolato programma di azioni progettate per garantire e sostenete, in maniera stabile.

Fonte: Il Giornale del Lazio.

Vino, Donne e Leadership: il libro di Barbara Sgarzi.
“Vino, Donne e Leadership” è il titolo del nuovo libro di Barbara Sgarzi, giornalista e sommelier, pubblicato dal Sole 24 Ore, in edicola e in libreria. Una raccolta di più di trenta interviste a grandi protagoniste del vino, in Italia e all’estero, che raccontano la loro via al successo in un mondo ancora prevalentemente maschile. «A fianco dei grandi nomi, Antinori, Frescobaldi, Incisa della Rocchetta – spiega Barbara Sgarzi – ho inserito giovani produttrici che hanno creato dal nulla la loro azienda, comprando ettaro dopo ettaro, per trovare poi che i valori di leadership messi in campo, 9 in tutto nel libro, si assomigliavano molto».

Fonte: Secolo XIX Genova.

Cinque Terre, terreni in saldo. Ecco il piano anti-abbandono.
II Parco cerca coltivatori che abbiano voglia di rimettere in produzione i campi In vetrina ci sono 26 lotti, per alcuni di questi c’è già l’interesse di tre imprenditori Un vigneto nella zona di Volastra; panorami mozzafiato e tanta fatica per i viticoltori. Terreni e piccoli rustici in vendita per finanziare il settore agricolo e garantire la rimessa in produzione dei terreni abbandonati. Il Parco nazionale delle Cinque Terre cerca coltivatori che vogliano rimettere in produzione i terreni e acquisire i rustici presenti in alcuni appezzamenti, per dare nuovo impulso al settore agricolo.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Brera e la collina: «Le sue parole rievocano “antichi splendori”».
II legame fra il giornalista-scrittore e il vino di San Colombano Brera e la collina: «fie sue parole rievocano “antichi splendori”» di Luisa Luccini «Gianni Brera ha speso parole vitali per queste nostre colline di San Colombano, ha celebrato le nostre viti come fossero vergini prima, amazzoni attempate poi. “Banìnia” è stato il termine da lui coniato per la nostra collina, nome che ti suona mitico e rievoca antichi splendori. Ha parlato con il cuore Diego Bassi, presidente del Consorzio Vino Doc San Colombano.

Fonte: Cittadino di Lodi.

Quattro giorni dedicati ai vini della Lombardia.
Il castello di Vigevano ospiterà dall’8 all’11 dicembre un evento enogastronomico denominato “i 5 Re”, dedicato alla conoscenza delle cinque Docg (denominazione di origine controllata e garantita) della Lombardia. I vini di Oltrepo, Valtellina e Franciacorta saranno offerti in degustazione, sfruttando un calice che permetterà di ricevere, tramite la tecnologia Nfc (dedicata alla comunicazione di prossimità), sul proprio smartphone informazioni e spiegazioni su ciò che si beve. Il calice fa parte di un biglietto d’ingresso (acquistabile online) che prevede anche percorsi per conoscere il maniero sforzesco e piazza Ducale.

Fonte: Provincia – Pavese.

Investimenti nel vitivinicolo, domande fino al 30 novembre.
Sono stati prorogati al 30 novembre 2022 i termini per la presentazione dei progetti regionali inerenti la misura “Investimenti Ocm Vino”, per la campagna vitivinicola 2022/2023. Le domande, fanno sapere dall’assessorato all’Agricoltura, dovranno pervenire telematicamente sul portale Sian. Rispetto alla scadenza originaria (15 novembre), le aziende molisane avranno ancora due settimane per chiedere di accedere a risorse importanti finalizzate a migliore la produzione, la commercializzazione e in generale la competitività dell’impresa.

Fonte: Primo Piano Molise.

Le aziende del Canellese al top di gamma si mettono in vetrina al Simei di Milano.
La squadra astigiana con 40 imprese si conferma tra le più numerose nell’esposizione internazionale dedicata alle macchine per l’enologia Alla prima rassegna allestita dopo l’emergenza Covid sono presenti complessivamente 480 attività con la partecipazione di 500 delegati esteri Le aziende del Canellese al top di gamma si mettono in vetrina al Simei di Milano. Canelli in prima fila al Simei, il Salone internazionale delle macchine per enologia e imbottigliamento, in corso da mercoledì alla Fiera Milano-Rho. La 29° edizione, la prima post Covid, vede la presenza di 480 aziende espositrici e di 500 delegati esteri da 50 paesi del mondo.

Fonte: Stampa Asti.

«Vini lunigianesi da tutelare con una Igt».
Pontremoli: Simoncini (Cia) in tour nelle imprese del territorio fa tappa alle Cantine Belmesseri. Balestra: «Annata eccezionale». Nella casa natale del poeta umanista Paolo Belmesseri, al Mulino La Serra di Casa Corvi è sorta un’azienda agricola che produce vini di qualità, olio e miele. Al di là dell’aspetto alberghiero dell’Agriturismo La Serra, al proprietario Giuseppe Balestra, imprenditore spezzino, che 25 anni fa ha acquistato l’antico casale, interessa la produttività agricola dell’azienda.

Fonte: Nazione Massa Carrara.

«La Valdelsa diventi regno del vino».
Il vicepresidente di Confindustria Toscana Sud Busini: «Filo diretto con Merano WineFestival e Wine e Siena». La Valdelsa si apre a nuovi orizzonti, il tema è quello della commercializzazione, produzione e promozione del vino e del mondo che ruota intorno a esso. A lanciare la proposta è Marco Busini, titolare e ad della Busini srl, azienda attiva da 50 anni nel settore della pubblicità e del merchandising personalizzato, nonché vicepresidente di Confindustria Toscana Sud. L’occasione è stata il Merano WineFestival, dove è stato invitato con la sua azienda. Di fatto da una decina di anni la Busini Srl, attraverso il suo brand ‘Accessori da Vino’, segue il merchandising di numerose e importanti cantine.

Fonte: Nazione Siena.

La doc Bolgheri icona internazionale.
Dal pioniere Sassicaia ai celebrati Grattamacco, Piastraia, Ornellaia La doc Bolgheri icona internazionale. 0ggi la doc Bolgheri è un’icona della viticoltura italiana e non solo, raccontare la storia dei vini rossi più celebri al mondo prodotti sulla costa della provincia di Livorno potrebbe risultare banale agli addetti ai lavori. Ma pensare a come il territorio ha preso vita rende senza dubbio la nostra storia affascinante. Già in epoca etrusca venivano principalmente destinate le colture nelle colline anziché nella pianura all’epoca paludosa.

Fonte: Tirreno Toscana Tempo Libero.

Novello, il Trentino al top.
Quello prodotto da Roberto Zeni non ha rivali in Italia Novello, il Trentino al top. E’ del Trentino il miglior Novello d’Italia e precisamente quello di Roberto Zeni, che produce 10 mila bottiglie di questo vino con passione da molti anni. A decretare il primato del Novello di Teroldego di Zeni è stata la giuria del concorso “Miglior Novello d’Italia’ riunitasi domenica a Roccamonfina, borgo in provincia di Caserta nel corso della sedicesima edizione del salone nazionale del Novello. «Ad essere valutato – ha scritto la giuria – migliore dei 21 campioni di Novello, degustati alla cieca, è stato quello dell’Azienda agricola Zeni di Grumo San Michele all’Adige in provincia di Trento, veterana della produzione di vino novello, una delle prime ad aver adottato la tecnica della macerazione carbonica in Italia già negli anni 80 e puntando sul vitigno Teroldego.

Fonte: Adige.

Montedoro: «Le nostre colline fucina dei valori che guidano l’Unesco».
I valori dell’Unesco, a 50 anni dalla fondazione, “non li tradiremo mai”. Lo assicura Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. «Le nostre colline si inseriscono a pieno titolo in questa visione olistica che da sempre guida Unesco – dice con riferimento alla piattaforma valoriale dell’organizzazione – e che noi non tradiremo mai: tutelare il paesaggio supportando politiche in grado di affrontare problematiche sociali, ambientali ed economiche secondo i valori di uno sviluppo sostenibile».

Fonte: Tribuna Treviso.

A uve in cantina, e fermentazioni in fase avanzata, le impressioni “reali” sulla vendemmia 2022.
Dalla paura estiva al sollievo di inizio autunno, per un’annata positiva, raccontata dai produttori, dall’Alto Adige alla Sicilia. Dalla paura estiva al sollievo di inizio autunno, per un’annata positiva per qualità e volumi, raccontata dai produttori, dall’Alto Adige alla Sicilia. Con le testimonianze di Hans Terzer (San Michele Appiano), Stefano Tommasi (Tommasi Family Estates), Davide Abbona (Marchesi di Barolo), Emanuele Rabotti (Monterossa), Gerardo Gondi (Marchesi Gondi/Tenuta Bossi), Andrea Ferraioli (Marisa Cuomo), Lucia Letrari (Letrari), Alessia Bevilacqua (Terrazze dell’Etna), Franco Adami (Adami), Caterina Dei (Dei), Santiago Marone Cinzano (Col d’Orcia) e Tancredi Biondi Santi (Castello di Montepò).

Fonte: WineNews.

“Wine Fest” a Sanlorenzo Mercato: un weekend con le cantine siciliane.
Dal 18 al 20 novembre, a Palermo Sanlorenzo Mercato offrirà un ampio programma con tre giorni interamente dedicati a degustazioni, masterclass e interessanti workshop. Da non perdere domenica sera il secondo appuntamento di Wine Factor, il contest di Sanlorenzo dedicato al mondo del vino. Nel dettaglio, il Wine Fest prende il via venerdì 18 novembre a partire dalle 19.30 (sabato e domenica dalle 18.30). Tre giorni in cui si può degustare le bottiglie di sette tra le migliori cantine siciliane con uno speciale carnet di assaggi. Un’occasione che permetterà di gustare alcune etichette già apprezzate e premiate, ma anche di confrontarsi direttamente con i produttori alla scoperta del mondo del vino.

Fonte: All Food Sicily.

I 15 volti del vino 2023 per i più illustri wine critic (e per noi).
Abbiamo selezionato 15 produttori che in Italia stanno testando qualcosa di completamente nuovo nel mondo enologico o sono stati segnalati dalle guide di settore. E, tra questi, ci sono anche i giovanissimi «figli di» che, con coraggio, hanno preso in mano le redini delle aziende di famiglia. Qualcuno è già stato segnalato nelle guide di settore come promessa del vino italiano. Qualcun altro si è dovuto affacciare al mestiere quasi suo malgrado, per cambi improvvisi della situazione familiare. Altri ancora stanno testando sul campo qualcosa di completamente nuovo. Con un grande esercizio di sintesi e aiutati da un piccolo team di esperti del mondo del vino, abbiamo provato a selezionare i produttori da seguire nei prossimi mesi.

Fonte: Corriere.

Wine Spectator 2022: tra i 10 migliori vini del mondo 3 sono italiani.
Il Brunello di Montalcino dei Barbi, il Tignanello 2019 di Antinori e il Saffredi 2019 della Fattoria Le Pupille sono entrati nella top ten di Wine Spectator, la più autorevole classifica di vini del mondo. L’ultima parte dell’anno è sovente foriera di ‘consuntivi’ nel mondo dell’enogastronomia: le nuove edizioni di guide e classifiche si susseguono per fotografare lo stato dell’arte della viticoltura internazionale e del fine dining dei Paesi di riferimento, ed anche nel 2022 non poteva mancare la top ten di Wine Spectator, la prestigiosa rivista di lifestyle americana, che redige ogni anno la classifica più influente al mondo dei migliori vini del pianeta.

Fonte: Reporter Gourmet.

Vino, i costi di produzione alti comprimono i margini.
I dati Uiv sui primi nove mesi del 2022 registrano anche un calo dei volumi venduti nei tre mercati esteri principali: Germania, Usa e Gran Bretagna. Per il vino italiano, reduce da anni di crescita importante sui mercati mondiali, arriva una frenata che potrebbe far sentire i suoi effetti per tutto il 2023. A dirlo è l’indagine congiunturale dell’Osservatorio Uiv Vinitaly, presentata al wine2wine di Veronafiere. Il surplus di costi registrato quest’anno dalle imprese vitivinicole italiane – 1,5 miliardi, l’83% in più, derivanti dai soli aumenti dei prezzi energetici e delle materie prime secche come tappi, vetro e carta – complicherà i bilanci 2022.

Fonte: FOOD.

Vino, sugli scudi il “Famoso” di Mercato Saraceno.
Si è tenuta nei giorni scorsi al Grand Hotel Des Bains di Riccione la cerimonia del Gran Premio internazionale della Ristorazione 2022, prestigioso riconoscimento biennale dedicato alla cultura della tavola e dell’ospitalità, giunto all’ottava edizione. Sono stati oltre 300 i diplomi di merito e di valore consegnati ad altrettanti ristoranti, hotel, chef, sommelier e operatori del settore provenienti da varie regioni d’Italia e selezionati dalla giuria guidata dal giornalista e critico enogastronomico Pier Antonio Bonvicini.

Fonte: Corriere Cesenate.

Vino. Al Simei di Milano si ritorna all’anfora come metodo innovativo di produzione.
Da passato remoto del vino a fenomeno di nicchia declinato al futuro. È l’anfora, antico contenitore del nettare di Bacco protagonista oggi al Simei di Unione italiana vini (in programma a Fiera Milano fino a venerdì 18 novembre) del convegno “Vino e anfore: il ritorno all’argilla”, un focus che ne ha ripercorso la storia e ne ha indagato prospettive e sviluppi commerciali. Per l’international editor del Gambero Rosso, Lorenzo Ruggeri: “I vini in anfora stanno vivendo un momento di forte sperimentazione. Si tratta di un fenomeno dal futuro roseo, in particolare perché sfrutta una dinamica di comunicazione orizzontale che coinvolge da un lato i giovani produttori, molto interessati alla ricerca delle potenzialità di questa pratica di vinificazione, e dall’altro i giovani consumatori, che rispondono con interesse.

Fonte: Agricultura.it.

E’ record nell’export per l’agroalimentare ‘made in Italy’: il vino cuneese cresce del 13%.
Il report di Coldiretti, pubblicato in occasione dell’anniversario del riconoscimento UNESCO per i territori di Langhe, Roero e Monferrato, parla chiaro: nonostante le difficoltà sui mercati generate dalla guerra è boom di acquisti all’estero. Nonostante la guerra, cresce nel mondo la domanda dei prodotti base della dieta mediterranea Made in Italy con il record delle esportazioni nazionali per frutta, verdura, pasta, vino ed extravergine di oliva. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti, diffusa in occasione dell’anniversario del riconoscimento UNESCO del 16 novembre 2010, sulla base dei dati ISTAT relativi ai primi otto mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Fonte: Lavocedialba.it.

Lo chef Sgarra celebra il mitico Graticciaia, il vino che nasce sulle terrazze di un castello.
L’iniziativa di Agricole Vallone che per nei primi anni 80 con l’enologo Severino Garofano ha creduto nelle potenzialità di questo prodotto aprendo la strada al grande successo di un altro vino: il Negroamaro. Il Graticciaia non è un vino. È un mito, un pezzo importantissimo della storia enologica della Puglia. La sua messa a punto ha avviato la riscoperta e la riabilitazione del Negroamaro, partendo da un vigneto di alberello pugliese di 80 anni, sito in San Pancrazio Salentino. Da lì, agli inizi degli anni 80, si è pensato di creare un vino importante, che desse prova della complessità stessa del Negroamaro.

Fonte: Bari – la Repubblica.

Cosa sono i solfiti e perché si aggiungono al vino? A cosa serve l’anidride solforosa.
Cosa sono i solfiti e perché vengono aggiunti nel vino? Qual è la loro funzione e perché sono usati in percentuali diverse tra bianchi e rossi? Ne abbiamo parlato con un produttore. Molti di noi in fase di acquisto di una bottiglia di vino avranno, probabilmente, fatto caso all’indicazione (nella maggior parte dei casi in retroetichetta) ‘contiene solfiti‘. In tanti forse si saranno chiesti cosa significasse questa dicitura, altri probabilmente non le avranno dato molto peso, impazienti di comprare e consumare quel vino di cui hanno sentito parlare molto bene.

Fonte: Cookist.

STAMPA ESTERRA

Codorníu crece un 20% y supera el negocio anterior al Covid.
El grupo cerró su último ejercicio con unas ventas aproximadas de 215 millones y elevó un 40% el ebitda. Raventós Codorníu brinda por sus mejores resultados desde el aterrizaje del grupo estadounidense Carlyle en la compañía de cavas y vinos, en el verano de 2018, y da por archivado el impacto del Covid en su negocio. La empresa catalana cerró a finales de junio su último ejercicio con un incremento de las ventas del 20% respecto a 2020-2021, lo que supondría una facturación bruta aproximada de 215 millones de euros, por encima también de la registrada justo antes de la pandemia (193 millones). Este crecimiento -que la empresa ya anticipó el pasado febrero- estuvo acompañado de un aumento del ebitda del 40%, hasta alrededor de 28 millones de euros. “Hemos crecido en todos los mercados y en todas las unidades de negocio”, dice Sergio Fuster, primer ejecutivo, quien considera que `la apuesta por el valor de Raventós Codorníu está funcionando”. “Estamos liderando el crecimiento del cava de gama alta”, añade el directivo, quien pone como ejemplo el éxito de Ars Collecta, que está cuadruplicando sus ventas. Especialmente significativo fue en el pasado ejercicio el incremento del 73% en el canal de la restauración, que absorbe el 40% de la facturación global. Las ventas en supermercados subieron un 10% y el canal digital experimentó un alza del 25%. El grupo con sede en Sant Sadurní d’Anoia (Barcelona) reparte prácticamente al 50% su facturación entre cavas y vinos y concentra casi dos tercios de su negocio en España. Pese a que las exportaciones aumentaron un 19% en 20212022 -con Estados Unidos, Reino Unido y Japón como locomotoras-, el mercado nacional ha mantenido su peso relativo gracias a su fortaleza. De cara al actual ejercicio, Fuster aventura un crecimiento superior al 10% tras constatar que las ventas aumentaron un 14% en el primer trimestre (de julio a septiembre) y ante la expectativa de una buena campaña navideña. “No estamos viendo un impacto de la inflación sobre la venta de cava”, señala el CEO, quien sitúa entre el 5%y el 7% el alza de precios aplicada como consecuencia del aumento de los costes.

Fonte: Expansión.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.