rassegna stampa del vino di sabato 26 novembre 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 26 novembre 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

In Repubblica Ceca e in Romania ci sono i vini del futuro.
La continua ricerca di regioni cosiddette emergenti è una costante, almeno nel vino. L’ultimo articolo che mi ci ha fatto pensare l’ha scritto Jacopo Mazzeo su Seven Fifty Daily, un pezzo sulle caratteristiche di un mercato numericamente rilevante ma molto laterale, specie a livello mediatico: quello rumeno. Con i suoi quasi 190mila ettari vitati la Romania è infatti il sesto produttore europeo di vino per quantità, il tredicesimo nel mondo. Una nazione che per decenni, durante tutto il periodo di influenza sovietica, ha avuto politiche agricole più votate alla quantità che alla qualità e che anche dopo la caduta del Muro di Berlino, a causa della mancanza di investimenti e più in generale di know-how, è rimasta focalizzata sulla produzione di vini prevalentemente a basso costo.

Fonte: Cibo.

Intervista a Giancarlo Aneri – L’anniversario Aneri, 25 anni di vino «Coraggio e qualità Così ho portato il Prosecco nel mondo».
Aneri, 25 anni di vino «Coraggio e qualità Così ho portato il Prosecco nel mondo» L’imprenditore racconta i suoi successi: «Le mie etichette bevute da tutti i potenti I prossimi 25 anni li dedico all’Amarone» Andrea Cuomo • C’è una cosa su cui il mondo del vino italiano dovrebbe prendere lezioni da Giancarlo Aneri. La capacità di dare una visibilità mondiale ai suoi prodotti riuscendo a farli bere a potenti e vip, a stapparli sulle tavole dei grandi eventi mondiali, a renderli in qualche modo inconfondibili. Un vero miracolo in una terra, l’Italia, e in un settore, l’enogastronomia, in cui la capacità di fare qualità non va a braccetto con quella per «vendere» le nostre eccellenze.

Fonte: Giornale Stile.

Bicchieri in company.
Il maggiore gruppo italiano dopo le coop, quotato dal 2015, cresce a colpi di mea. Intanto anche i precedenti proprietari diventano soci di Iwb. Alimentando un modello ad azionariato diffuso Bicchieri in company di Lucio Sironi svuotato? inggbboorsa, il vini colo italianpopal di fuori di quelli che hanno forma cooperativa ia autentica public company, caratterizzata cioè da un azionariato diffuso. Si tratta di Italian Wine Brands (Iwb), realtà che ogni anno produce circa 170 milioni di bottiglie nelle più importanti regioni italiane e li distribuisce con una serie di marchi propri in tutti i canali commerciali, horeca, retail e distance selling, caso unico in Italia.

Fonte: Milano Finanza.

In cantina – Château Latour, bene le antiche.
Rialzo medio del 18% per le sedici annate dal 1945 al 1970 del premier cru bordolese Château Latour, bene le antiche di Cesare Pillon Ela volta, questa settimana, delle bottiglie di Château Latour battute alle aste nei primi dieci mesi di quest’anno. Sono molte, e tra di esse è molto elevato il numero di quelle che sono state valutate anche alle aste dell’anno scorso. E quindi possibile analizzare l’andamento delle quotazioni di questo premier cru bordolese in due puntate: questa, dedicata alle annate più antiche, e una alle più recenti.

Fonte: Milano Finanza.

Olio, un anno difficile ma la qualità è ottima.
Anno difficile, con tanti problemi per i produttori oleari, nella vallata vibratiana, numerosi soprattutto per l’alto numero dei tanti che hanno delle aree limitate con piante di olive. Molte le cause alla base di queste negatività, che comunque non hanno inficiato la qualità e la bontà del prodotto. Se per la produzione del vino, ad esempio, non si sono riscontrate limitazioni di qualsiasi tipo sul piano della produzione, per la produzione di olive la cosa è risultata penalizzante.

Fonte: Messaggero Abruzzo.

Poggio della Dogana apre le porte delle sue eccellenze anche al pubblico.
Da oggi l’azienda ospiterà ogni sabato clienti e amanti del vino per degustazioni e acquisti. La cantina Poggio della Dogana apre al pubblico lo showroom aziendale (in via Mengozzi 18 a Castrocaro Terme) da oggi e per tutti i sabati a seguire dalle 11 alle 17, con la possibilità per clienti e wine lovers di fare acquisti e degustazioni. Da adesso, l’apertura potrà avvenire anche durante la settimana ma in questo caso con prenotazione almeno un paio di giorni di anticipo.

Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Due giorni di fiera della canapa: assaggi, mostre e antichi lavori.
Anche l’esposizione delle stampe a ruggine su tele romagnole a tema vino con degustazione. Al via la fiera della canapa con un ricco programma e mercato lungo il corso Mazzini dalle 9 alle 20. Le vie del centro saranno animate dal mercato, dall’esposizione di tele romagnole stampate a ruggine, laboratori, dimostrazioni di lavorazioni artigianali. In mostra anche il “Il baule della nonna”, corredi privati a partire da metà `800. Oggi, alle 16,30, la stamperia Pascucci presenterà all’interno della bottega il racconto di Tinin Mantegazza “Il bosco allegro” con l’ultimo libro stampato postumo dell’artista.

Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Civitella, ecco il nuovo vino ‘Gualdo’.
La nota cantina Poderi dal Nespoli di Civitella, in val Bidente, presenta mercoledì ‘Gualdo’ il primo vigneto biosimbiotico. «In aggiunta alle pratiche dell’agricoltura biologica – precisano i gestori – favoriamo anche lo sviluppo della vita nel terreno. Inoculiamo nel suolo funghi, batteri e lieviti per dare alle radici sostanze energetiche». Il risultato sono frutti ricchi di micronutrienti. Il vino ‘Gualdo’ è già in vendita nella Bottega dell’azienda di Villa Rossi.

Fonte: Resto del Carlino Forlì.

Vini italiani, nella top 100 il lambrusco ‘Settefilari’.
La guida Golosaria premia il Reggiano Dop della cantina Aljano del giovane Oleari. Prestigioso riconoscimento per la cantina Aljano a Jano di Scandiano: il suo Lambrusco Reggiano Dop ‘Settefilari’ è nell’elenco dei cento migliori vini italiani. Il vino è prodotto dall’azienda gestita dal giovane titolare Stefano Oleari (foto). La guida Golosaria a cura di Paolo Massobrio (noto critico enogastronomico) in occasione della presentazione della sua nuova edizione ha selezionato e premiato 100 migliori vini italiani fra cui anche il ‘Settefilari’ della cantina Aljano.

Fonte: Resto del Carlino Reggio Emilia.

Il Falcone e la Prendina Le 35 vendemmie di un vino simbolo dei Colli Mantovani.
Etichetta storica della famiglia Piona dal vigneto che produceva il “rosso della casa” di Gualtiero Marchesi. Ha compiuto 35 anni uno dei vini-simbolo dell’Alto Mantovano, il Falcone dell’azienda Prendina di Monzambano, la parte mantovana delle proprietà della famiglia Piona, che ha la sua sede storica alla Cavalchina di Custoza. Proprio la famiglia ha voluto celebrare la ricorrenza con una specie di sfida, una degustazione verticale di alcune annate, convocando al ristorante Materia Prima di Mantova una ristretta platea di addetti ai lavori per capire l’evoluzione del vino nel tempo.

Fonte: Gazzetta di Mantova Virgilio.

Il Gambero Rosso assegna ben 23 “Tre bicchieri” ai vini marchigiani.
Il riconoscimento La famosa guida regala una splendida fotografia dei nostri prodotti Il Gambero Rosso assegna ben 23 “Tre bicchieri” ai vini marchigiani Mazzoni: «Interpreto il successo dell’azienda Pievalta come un premio per i Castelli di Jesi e per le Marche» LACRIMA DI MORRO D’ALBA E ROSSO PICENO SUPERIORE IN BUONO STATO DI SALUTE. Un “Premio Speciale” e 23 “Tre Bicchieri” sono andati ai vini marchigiani che l’edizione 2023 dell’autorevole “Gambero Rosso” ritiene tra “i fondamentali” da tenere in cantina.

Fonte: Corriere Adriatico Ancona.

“Premio Speciale Bianco dell’Anno” al Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Classico San Paolo ’19 di Pievalta.
Gambero Rosso incorona “Premio Speciale Bianco dell’Anno”, il Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Classico San Paolo ’19 di Pievalta. La guida lo descrive «raffinato e sfaccettato tra sensazioni minerali e salmastre, note di anice, di erbe aromatiche su un sorso sapido edi precisa tensione». Mentre l’enologo Alessandro Fenino alla guida della tenuta Pievalta al 18 di via Monteschiavo a Maiolati Spontini, ne parta come di «un vino pazzesco, buonissimo perché proviene dai Castelli di Jesi, terre particolari, luminose, con le giuste pendenze, esposte a Nord-Est, che guardano l’Adriatico e catturano gli umori salati del mare, e trattiene sul suo suolo calcareo.

Fonte: Corriere Adriatico Ancona.

Un’eccellenza della Doc di Gioia del Colle.
II vino, eccolo è bello»; potrebbe essere questo lo slogan da accompagnare alla denominazione Primitivo di Gioia del Colle. In una regione che conta oltre 86 mila ettari di superficie vitata, quella di Gioia del Colle destinata al Primitivo Doc supera appena i 25o ettari. In termini quantitativi è una superfice irrisoria, ma se si guarda alla qualità che questi vigneti esprimono le cose cambiano di molto.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Ristoratori e cantine premiati a Cerignola nell’evento regionale delle «Guide slow food».
Si svolgerà domani a partire dalle ore 18, presso l’istituto superiore «Pavoncelli» di Cerignola la manifestazione di presentazione delle guide Slow Food Editore 2023 per la Regione Puglia organizzata dalla Condotta Slow Food Foggia e Monti Dauni e dal Comune di Cerignola. All’appuntamento si potrà partecipare esclusivamente tramite invito. L’evento torna in provincia di Foggia dopo 6 anni e coinvolgerà gli osti e i ristoratori selezionati dalla guida Osterie d’Italia e le cantine pugliesi premiate dalla guida «Slow Wine».

Fonte: Gazzetta di Capitanata.

Vino. Export al top Supera i 5 miliardi di euro.
Le spedizioni di vino italiano, nei primi 8 mesi 2022, non si arrestano, proseguendo sulla strada di una crescita a due cifre particolarmente solida nei suoi mercati di riferimento, dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna, con il Giappone diventato l’eccezione positiva di un’Asia in evidente difficoltà. È quanto emerge dall’analisi WineNews sugli ultimi dati (stat, l’export delle produzioni enoiche del Belpaese supera i 5 miliardi di euro – contro i 4,5 miliardi dei primi 8 mesi 2021 – segnando una crescita del +12,1%, superiore all’inflazione, che intanto, in giro per il mondo, sembra aver rallentato la sua folle corsa (in Italia ad ottobre ha raggiunto il +8,9%).

Fonte: Taranto Buonasera.

La cantina di Meana Sardo Terre del Mandrolisai conquista il mondo con il web marketing.
I suoi vini dal Mondrolisai raggiungono ogni angolo del pianeta. Da Meana Sardo al Giappone, all’America e per finire anche nelle tavole degli scandinavi o ancora in altre latitudini a migliaia di chilometri di distanza. La Cantina Terre del Mandrolisai, società di Filippo Podda, 32 anni, e di altri soci, offre il frutto della terra ma con quel tasso di innovazione necessario da permettere ai prodotti di varcare i confini del territorio e dell’isola, che mai come in questo periodo appaiono meno rigidi e difficili da superare.

Fonte: Nuova Sardegna.

Il Prosecco Docg compie sessant’anni «Studieremo clima e uso delle acque».
Il Consorzio celebra i viticoltori . Ed arruola egittologi per capire come coltivare in condizioni estreme Tomasi Vogliamo formulare modelli previsionali sugli eventi atmosferici da oggi fino al 2100. Sessant’anni fa chi piantava Prosecco sulle ispide colline di Conegliano e Valdobbiadene non si considerava un eroe. Pensava a sé stesso come un misero viticoltore, che si spaccava la schiena per portare in tavola un bicchiere di vino e magari qualcos’altro, dopo aver venduto l’uva. Ebbene, quei pionieri sono diventati simbolo di una denominazione, la Docg di Conegliano e Valdobbiadene, nota in tutto il mondo e che ieri ha spento in grande stile le prime sessanta candeline.

Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

Prosecco, la Docg ha 60 anni: 105 milioni di bottiglie l’anno.
Buon compleanno Prosecco Superiore. Sessant’anni di tutela e valorizzazione per un mondo che vale circa 105 milioni di bottiglie l’anno, e un prodotto che ha cambiato l’economia delle colline, regalando riconoscimento e ricchezza alla comunità dei viticoltori eroici. Il mondo delle bollicine superiori festeggia chiudendo un anno in linea con i consumi del 2021 e guardando ad un futuro di sostenibilità. «Buon anniversario alle colline Unesco – esordisce Zaia – è un traguardo importante. Ma oggi chiedo alla comunità di viticoltori di non sottovalutare la flavescenza dorata. E se c’è la necessità di trattamenti più energici è giusto che vengano usati».

Fonte: Gazzettino.

Studio sull’antico Egitto per salvare le vigne di Prosecco – «Qui Prosecco eroico rilanciamo le rive».
Sessant’anni di Docg, l’annuncio: «Team di esperti per coltivare in climi estremi» Dall’antico Egitto i segreti per il Prosecco superiore del futuro, tra climi estremi e riscaldamento globale. Pensare al domani significa immaginare una viticoltura che raccordi antiche sapienze e nuove tecnologie. Punta al green e a un nuovo paradigma di enoturismo la celebrazione dei 60 anni della Docg. Ospite al Castello di Susegana il Governatore Zaia che ha lanciato un appello per affrontare due emergenze: la flavescenza dorata e l’abbandono delle “rive eroiche” Filini alle pagine II, III e 15 «Qui Prosecco eroico rilanciamo le rive» Il governatore Luca Zaia alla festa del Consorzio fissa gli obiettivi: «Certificazione ambientale e biologico.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Dall’antico Egitto i segreti per salvare i vigneti dalla siccità.
Un gruppo di esperti sta studiando le tecniche per coltivare le vigne in climi estremi. «Creare bacini e riutilizzare l’acqua» SI CHIAMA GREEN ACADEMY: I RISULTATI DELLO STUDIO ENTRO IL PROSSIMO ANNO PREMIATI QUINDICI VITICOLTORI “EROICI”. Dall’antico Egitto i segreti per il Prosecco superiore del futuro, tra climi estremi e riscaldamento globale. Pensare al domani significa immaginare una viticoltura rigenerativa, che raccordi antiche sapienze e nuove tecnologie. Punta al green e a un nuovo paradigma di enoturismo la celebrazione dei 60 anni della denominazione Prosecco superiore.

Fonte: Gazzettino Treviso.

La Docg compie sessant’anni e ora si affida agli egittologi – Prosecco e siccità estrema, sfida del futuro Un progetto per imparare dagli antichi Egizi.
II Consorzio del Prosecco Docg Conegliano Valdobbiadene, che ieri ha festeggiato i 60 anni con molte iniziative, ha affidato ad un gruppo di egittologi internazionali uno studio sui vigneti dell’Antico Egitto per avere spunti tecnici su come affrontare il meteo estremo. E dal presidente del Veneto Luca Zaia intanto arriva un appello: «Non abbandonare la viticoltura eroica». Una giornata di iniziative per i 60 anni del Docg. Appello di Zaia: «Non abbandonare la viticoltura eroica» Prosecco e siccità estrema, sfida del futuro Un progetto per imparare dagli antichi Egizi.

Fonte: Tribuna Treviso.

Natale in Cantina a dicembre visite guidate, degustazioni, eventi a tema.
Natale in Cantina è una sorta di Cantine Aperte: vede protagoniste le aziende associate che aproni le proprie porte al pubblico per visite guidate, degustazioni, eventi a tema e la possibilità di acquistare prodotti e ceste natalizie da portare sotto l’albero. Col Sandago partecipa da tempo alla manifestazione. E per il prossimo Natale suggerisce di assaggiare -e magari regalare- i suoi pregiati vini, come il rosso Wildbacher e il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG. Senza scordare lo Champagne Martin Orsyn, bollicina perfetta per i brindisi delle feste e per un regalo che si distingue.

Fonte: Apetime-Magazine – Apetime-Magazine.

«Contratti di solidarietà»: la cantina Terre d’Oltrepo in crisi.
Broni, la proposta ai 68 dipendenti: orario di lavoro ridotto a rotazione per due anni. «Così eviteremo i licenziamenti». Il 2 dicembre l’assemblea con i sindacati.

Fonte: La Provincia Pavese.

Coltivare l’orto e allevare animali accanto alla cantina: così il vino aiuta la terra a rigenerarsi.
Compie 10 anni l’“Orto del Borro”, progetto della griffe Ferragamo in Toscana, con una “cassetta bio” sempre più ricca di olio, miele e non solo. Aiutare la terra a rigenerarsi, preservandone la fertilità e mantenendo così un alto livello di qualità e salubrità delle produzioni, nel rispetto della natura e dei cicli colturali nelle diverse stagioni, oggi come una volta, adottando la tecnica che per secoli ha regolato la produzione agraria tradizionale, la rotazione delle colture, grazie alla quale si riescono a salvaguardare nel medio e nel lungo periodo sia le esigenze di produzione aziendali che la capacità del suolo di autorigenerare la fertilità, garantendo un modello di sviluppo sostenibile durevole nel tempo, limitando lo sfruttamento delle risorse del suolo, dell’acqua e dell’aria che rendono un territorio unico e ricco di biodiversità.

Fonte: WineNews.

Case history: 13 aziende nelle colline dello Schioppettino fanno rete per promuovere l’enoturismo.
Nasce “Enjoy Prepotto”, network che offre un ventaglio integrato di servizi, dalle degustazioni all’e-bike, dai corsi di cucina allo yoga in cantina. L’unione fa la forza, e le aziende fanno rete: tredici realtà – tra cantine, agriturismi e b&b – del Prepotto, in Friuli, tra le colline dello Schioppettino, hanno deciso di unire le forze per portare nuova linfa al proprio territorio. Nasce così un portale dedicato www.enjoyprepotto.it, che offre un ricco ventaglio di attività ed esperienze turistiche per tutto l’anno, organizzato in sei diverse categorie: degustazioni e visite in cantina, escursioni guidate, corsi di cucina, gite in e-bike, corsi di yoga e meditazione ed eventi culturali.

Fonte: WineNews.

Come si beve bene nell’Alt(r)o Piemonte.
Cantine, etichette e protagonisti del distretto compreso tra Novara, Vercelli, Biella e Verbano Cusio Ossola. Vignaioli e vini tra storia e modernità. «Non è affascinante?». Davide Carlone, un purista che con delicata ostinazione piazza pali di castagno, guarda una sua vite e la indica con questa devozione, come se fosse la prima volta nonostante se ne prenda cura da oltre trent’anni. L’ammirazione condivisa di Andrea Fontana, presidente del Consorzio Tutela del Nebbiolo Alto Piemonte, per la cura meticolosa della vigna e il paesaggio che scolpisce, calandola poi nel proprio vissuto, nella medesima dedizione. La freschezza di una cantina come Ioppa che festeggia 170 anni e 7 generazioni con una struttura nuova, così fedele a se stessa, e un muto testimone sullo sfondo, il Monte Rosa.

Fonte: Identità Golose.

Toscana, Fuori Marmo: ecco il primo vino al mondo affinato nel marmo.
Arriva dalla Toscana il primo vino al mondo affinato nel marmo. Si chiama ‘Fuori Marmo’, Cabernet Sauvignon prodotto dalla cantina Fuori Mondo di Campiglia Marittima (Livorno) di proprietà di Olivier Paul-Morandin e invecchiato nel marmo estratto dalla cave del monte Altissimo, a Seravezza (Lucca) sulle Alpi Apuane, le stesse che Michelangelo scelse per i suoi capolavori, oggi di proprietà della Henreaux. Fuori Marmo è stato presentato per la prima volta oggi, 25 novembre 2022, a Parigi, al ristorante tre stelle Michelin Ledoyen dello chef Yannick Allenò. Galeotta sembra essere stata una cena di fine lockdown in Versilia alla quale partecipò lo chef francese, Paolo Carli della Henreaux di Seravezza e Olivier Paul Morandini, inventore, tra l’altro, del servizio 112 europeo.

Fonte: Firenze Post.

«Il vino non è solo un prodotto, lo spiegheremo all’Europa».
Il modo migliore per amare la terra è prendersene cura e fare in modo che dia frutto. I coltivatori lo sanno più di chiunque altro. E sanno anche quanto sia faticoso lavorare, sfidando le stagioni da un lato e le mutate condizioni di mercato dall’altro. A questa fatica non possono aggiungersi anche le catene di una burocrazia utile solo a se stessa. La qualità dei prodotti e la trasparenza delle filiere non sono garantiti da sistemi di controllo pluristrutturati, con competenze poco chiare e talvolta in conflitto fra loro. Le procedure devono favorire i produttori, non ostacolarne il lavoro e ridurne le aspirazioni. Specie quando si parla di vino, che non è solo un prodotto, ma la testimonianza viva di tradizioni, cultura e identità delle nostre Comunità. In Europa molti devono ancora capirlo. Sono a disposizione di FIVI – Federazione italiana vignaioli indipendenti, per sostenere l’attività dei vignaioli, veri artigiani del territorio e patrimonio del nostro Paese, e favorire un necessario cambio di approccio alla questione.

Fonte: IlPiacenza.

Quando il vino incontra il fuoco.
Rosso prodotto sulle pendici settentrionali dell’Etna, Profumo di Vulcano è un vino nato grazie al ravennate Federico Graziani, che salvò dall’espianto mezzo ettaro di vigneto risalente alla metà dell’Ottocento. Gli si accompagna il Mareneve, nettare evocativo prodotto da una delle vigne più alte d’Europa. Profumo di Vulcano è un vino rosso prodotto sulle pendici settentrionali dell’Etna, a 700 m.s.l.m., in Contrada Feudo di Mezzo, frazione di Passopisciaro, nel comune di Castiglione di Sicilia.

Fonte: We Wealth.

Vino: a Roma sabato Sparkle, mercoledì 30 Festa del Cesanese.
Doppio appuntamento per gli enoappassionati a Roma: domani Sabato 26 novembre, presso il Parco dei Principi Grand Hotel, Sparkle 2023 premia e porta in degustazione le migliori bollicine italiane per raccontare un fenomeno che ha superato il miliardo e centoventi milioni di bottiglie l’anno. Sono 89 i vini premiati con le ”5 sfere” dalla ventunesima edizione della guida ai migliori spumanti secchi italiani edita da Cucina&Vini. Sul gradino più alto del podio la Lombardia (28), seguita da Trentino (22) e Veneto (19) e poi Piemonte (7), Alto Adige (5), Puglia (2), Abruzzo (2), Lazio (2) e, con una cantina, Valle d’Aosta e Umbria.

Fonte: ANSA.

Rapporto Ismea Qualivita 2022. Nella Dop economy vino da record con 11,2 miliardi e formaggi su del +13%.
Il XX Rapporto Ismea-Qualivita racconta una dop economy italiana in piena forma. Ecco un focus sulle principali categorie di Dop e Igp italiane e le loro performance. I dati del XX Rapporto Ismea-Qualivita ci raccontano una Dop economy italiana più viva che mai, con un valore complessivo alla produzione pari a 19,1 miliardi di euro (+16,1% su base annua) e un export da 10,7 miliardi di euro (+12,8%). Ve ne abbiamo parlato nel nostro articolo dedicato: La Dop Economy italiana vale 19,1 miliardi di euro. Ora vediamo nel dettaglio la performance dei diversi prodotti, parlando di: vino, formaggi, prodotti a base di carne, prodotti ortofrutticoli, aceti balsamici, olio di oliva, carni fresche, “paste alimentari, panetteria e pasticceria e altre categorie”.

Fonte: Horecanews.

Vino. La ricerca del CREA compie 150 anni, nasceva ad Asti il polo di ricerca.
«Il Centro Viticoltura ed Enologia rappresenta l’eredità scientifica della Regia Stazione Enologica Sperimentale di Asti, istituita da Re Vittorio Emanuele II nel 1872. L’evoluzione delle sue ricerche rispecchia quella stessa del vino italiano. I recenti studi sugli aromi del vino e delle uve permettono di individuare le relazioni tra composizione chimica e caratteristiche olfattive, di stabilire l’effetto delle cultivar nonché delle pratiche agronomiche ed enologiche sulla composizione aromatica dei vini, di sviluppare nuovi metodi analitici orientati al riconoscimento varietale, dell’origine geografica o finalizzati alla individuazione di sofisticazioni in campo enologico.

Fonte: Agricultura.it.

Vini senza alcol: sono davvero il futuro? Le criticità da sciogliere.
Quello dei vini senza alcol è un mercato in crescita che -a detta di molti- rappresenta il futuro per diversi Paesi e per molte categorie di persone. Come sempre accade -però- quando si fa largo qualcosa di nuovo, occorrerà risolvere alcune criticità. Primo, sai che in Italia un prodotto per essere chiamato vino deve presentare una gradazione di almeno 9 gradi (ogni denominazione, poi, fa riferimento al disciplinare specifico), con qualche eccezione legata a denominazioni particolari? Uno dei più grandi pionieri del vino senza alcol è Martin Foradori Hofstätter, il produttore altoatesino non gradisce le difficoltà di regolamentazione del prodotto sul quale sta investendo fondi ed energie, e ha recentemente proposto il paragone con il caffè, sostenendo che se esiste un caffè decaffeinato, deve poter esistere anche un vino “delalcolato”.

Fonte: Apetime-Magazine – Apetime-Magazine.

STAMPA ESTERA

Penser la vigne autrement.
POUR LE SCIENTIFIQUE MATTHIEU DUBERNET, LE DISTINGUO ENTRE CULTURE BIO ET CONVENTIONNELLE EST DÉPASSÉ, L’AVENIR DE LA VITICULTURE PASSE PAR LE SOL, L’IRRIGATION ET LA SÉQUESTRATION DU CARBONE. RENCONTRE AVEC UN PATRON DE LABORATOIRE QUI OFFRE UNE VISION DÉCAPANTE DU MONDE DU VIN. Le laboratoire familial, du côté de Narbonne, réalise plus de 3 000 analyses chaque année. C’est «une entreprise tris présente sur le terrain, qui collecte beaucoup de données et occupe de fait une position de vigie», souligne Matthieu Dubernet, le patron. fa vigne étant une caisse de résonance climatique extraordinaire, les observations réalisées par l’entreprise se révèlent précieuses : «Depuis 1984, nous avons vu le degré alcoolique des vins monter de 2′. Dans le Languedoc, il est passe de 115′ en 1984 à 14′ aujourd’hui», explique Dubemet. Selon lui, le munde vitivinicole contemporain doit faire en sorte que l’évolution du climat, les attentes du consommateur et celles du vigneron convergent. «Si ce n’est pas le cas, nous risquons des tiraillements épouvantables et nous allons faire des vins de moins en moins intéressants. L’acheteur, quant à lui, perdra ses repères», remarque l’expert, i.ui souhaite que le vin «reflète l’endroit d’où il vient, soit sans défaut et qu’il ait une personnalité ». Jusque-là, nous sommes d’accord avec lui. « Nous sommes condamnés à Iier les principes oenologiques et les principes environnementaux. Depuis 2007 et 2008. confrontés à des aléas climatiques importants, nous nous sommes rendu compte que I’outil oenologique n’était pas assez puissant pour corriger les fluctuations climatiques.

Fonte: Figaro.

Martínez Zabala se apoya en el vino premium para crecer.
SU OBJETIVO ES FACTURAR 100 MILLONES EN 2027/ El dueño de Faustino y Portia prevé cerrar 2022 con unas ventas de 78 millones y un margen ebitda superior al 30%. “Preferimos invertir en la empresa o comprar una finca antes que repartir dividendo”. Familia Martinez Zabala, la empresa vinícola dueña de Faustino, Campillo o Portia, entre otras bodegas, está controlada por cinco hermanos que conforman la cuarta generación del grupo familiar. Lourdes y Carmen, las únicas con funciones ejecutivas, dirigen desde 2015 el destino del mayor exportador de gran reserva en Rioja, con una cuota de mercado del 35%. “Somos una familia exportadora que genera el 55% de su negocio fuera de España. Nuestros padres fueron unos visionarios, lo que nos ha venido muy bien en la pandemia. Es clave estar diversificado cuando fallan algunos países”, afirman Lourdes y Carmen Martínez Zabala. “El mercado español se está comportando bien, aunque se empieza a notar cierta desaceleración en la hostelería, pero nos preocupa más que se han empezado a parar algunos mercados internacionales clave, como Reino Unido, China y Alemania”, explican. El parón de Reino Unido, su mayor mercado exterior, ha obligado ala empresa a hacer de la necesidad virtud. “Brasil, Colombia, México, EEUU y Canadá están amortiguando la peor evolución de otros mercados y, además, hemos abierto negocio en Bahrein, Macao, Chipre y Uzbekistán este año. Tenemos ya más de 140 países en los que facturamos más de “Las ventas de 2022 ya están hechas y va a ser un buen año; la previsión para 2023 no es positiva” 20.000 euros al año”, señala Lourdes Martinez Zabala. Su hermana Carmen habla de las perspectivas para 2023: “Todo el mundo tiene puesta la mirada en acabar el ano y en enero ya veremos. Las ventas de 2022 ya están hechas. Va a ser un buen ejercicio, pero las previsiones no son positivas para el mercado el año que viene”, dice. Crecimiento constante Familia Martínez Zabala espera registrar unas ventas de entre 78 y 79 millones de euros, lo que supone un crecimiento del 8,5% frente a 2021, cuando facturó 72 millones. La empresa asegura que su margen ebitda se situará entre el 30% y el 35%, mientras que su beneficio neto alcanzará entre el 21% y el 22% de los ingresos. Estas cifras equivaldrían a un resultado de unos 17 millones de euros. A medio plazo, la empresa familiar dibuja el objetivo de “alcanzar los 100 millones de euros en ventas en cinco años”, una meta que se apoyará en la apuesta de la empresa por los vinos de calidad y por la innovación.

Fonte: Expansión.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.