“Dall’Irlanda può partire un effetto domino che interessa tutta l’Europa e questo sarebbe un danno inestimabile per il nostro comparto”. Questo l’allarme lanciato da Marco Ferretti, presidente del Consorzio Chianti Colli Fiorentini relativamente alla notizia del via libera da parte della Commissione Europea alle avvertenze sanitarie obbligatorie sulle etichette di vino, birra e liquori in Irlanda. Continua Ferretti: “Dopo la pandemia, l’aumento delle bollette e i rincari dovuti alla guerra in Ucraina, questo è un ulteriore colpo che rischiamo di dover affrontare. Questa decisione da parte della Commissione Europea rappresenta un vero e proprio attacco al nostro settore in termini di immagine. Se dovesse essere deliberato questo provvedimento a livello europeo le aziende vinicole, compreso il nostro Consorzio, subiranno dei danni importanti che si ripercuoteranno, inevitabilmente, anche sulle vendite dei nostri prodotti a livello globale”.
Il Consorzio Chianti Colli Fiorentini
Il Consorzio Chianti Colli Fiorentini è stato fondato nel 1994 da un piccolo numero di viticoltori con il duplice scopo: migliorare la qualità e promuovere la denominazione. Il suo simbolo è il “Marzocco”, il leone rampante che appare sulla Torre di Palazzo Vecchio a Firenze – solo al posto della lancia tenuta dal leone c’è un bicchiere di vino a significare lo stretto legame tra la realtà produttiva odierna e l’antica tradizione fiorentina. Nel tempo il Consorzio ha acquisito sempre più consenso e conta ora 28 membri che rappresentano oltre il 52% della produzione.
La denominazione Chianti Colli Fiorentini copre un’ampia fascia collinare in 16 comuni limitrofi a Firenze: Barberino Tavarnelle Val di Pesa, Montespertoli, Certaldo, San Casciano Val di Pesa, Montelupo Fiorentino, Lastra a Signa, Scandicci, Impruneta, Firenze, Bagno a Ripoli, Fiesole, Pontassieve, Rignano sull’Arno, Pelago, Reggello, Incisa Figline.