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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 19 gennaio 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Il roadshow del vino italiano 13 tappe in tre continenti.
Vinitaly Tour fino al 23 febbraio 11 roadshow del vino italiano 13 tappe in tre continenti. Verona Vin italy e il vino italiano in p rimo piano con un road show globale realizzato in collaborazione con il sistema paese. Da oggi e fino al 23 febbraio, la principale manifestazione al mondo del prodotto enologico tricolore approderà in 9 Paesi (13 tappe in 3 continenti: Europa, Asia e Nord America) che rappresentano i due terzi del totale delle esportazioni italiane.
Fonte: Gazzetta di Parma.
Signore, brindiamo.
Le donne e il mondo del vino è il rapporto che indaga la giornalista Barbara Sgarzi nel suo libro Vino, donne e leadership (II Sole 24 Ore, 26 euro) che raccoglie più di 30 interviste a grandi protagoniste del settore: produttrici, wine writer, leader di grandi aziende o di piccole realtà. L’autrice racconta quanta importanza abbia il lato femminile in un mondo prima guidato solo da uomini. Le storie di vita, gli aneddoti e la grande passione testimoniano quanto il protagonismo al femminile stia aiutando le cantine a diventare più forti.
Fonte: Donna Moderna.
Mixology.
UN ROSSO MORBIDO CON RIFLESSI VIOLA E profumi di frutti rossi: Oppidum Marche rosso Igp Ciü Ciù è un tesoro bio che nasce nei vigneti delle Marche da uve 100% Montepulciano.
Fonte: Donna Moderna.
Très chic il rosé.
Stappalo per l’aperitivo o servilo con una cena di pesce: Abruzzo Rosé spumante dop di Cantina Tollo, metodo classico, è realizzato con uve di pinot nero che affinano in bottiglia per minimo 36 mesi. Fresco e ben bilanciato, profuma di frutti rossi, fragola e lampone. Servilo a 8°-10°.
Fonte: Donna Moderna.
Sul vitivinicolo 324 milioni per sostegni e promozione.
Sono stati ripartiti i 323,9 min di euro disponibili per la corrente annualità e da utilizzare per il finanziamento e gli interventi di sostegno al settore vitivinicolo italiano, così come programmati nell’ambito del Piano strategico della Pac 2023/27. I dati sono contenuti nel decreto del ministero dell’agricoltura n. 23313 del 18 gennaio 2023 in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Gli interventi di sostegno a favore del settore vitivinicolo sono articolati in cinque diverse operazioni. La riconversione e la ristrutturazione dei vigneti è quella che beneficia del maggiore stanziamento con 144,2 min di euro tutti assegnati alle regioni e alle province autonome che li erogheranno ai viticoltori calibrando l’applicazione in base alle specifiche esigenze del territorio.
Fonte: Italia Oggi.
Lettera. Dalla vostra parte. L’iniziativa irlandese contro il vino si presta a considerazioni maligne.
L’iniziativa irlandese contro il vino si presta a considerazioni maligne di Tony Damascelli Rammento a questa Europa senza fede e senza Dio che il vino lo beveva Nostro Signore Gesù Cristo. Ricordate le nozze di Cana quando trasformò l’acqua in vino? E già che ci sono ricordo che Gesù mangiava anche i pesci, l’agnello e quanto altro è al servizio dell’uomo. L’Europa senza idee e senza fede, almeno si informi. Gabriela Greganti Milano Gentile signora Greganti, l’iniziativa della repubblica d’Irlanda, subito accolta dall’Unione Europea, non è spiegata nei dettagli e questo si presta ad alcune considerazioni, da parte mia anche maligne.
Fonte: Giornale.
Lettera. L’Irlanda insiste nella guerra al vino.
Giù le mani dal buon vino. È incredibile leggere che il parlamento irlandese sia in procinto di approvare una legge per imporre l’obbligo di riportare sulle etichette indicazioni relative al cancro e alle malattie del fegato, così come già avviene sui pacchetti di sigarette. In poche parole, siamo di fronte ad un malcelato tentativo di affossare il vino cercando di farlo apparire cancerogeno, con un danno enorme per l’Italia che dal vino ricava circa 14 miliardi di euro e dà lavoro a più di un milione e 300mi1a persone.
Fonte: Giornale.
Lettera. Il vino fa male? Bruxelles di più.
Il vino fa male? Bruxelles di più La birra fa male perché ingrassa. Anche lo zucchero preso in quantità nuoce alla salute. Le aringhe salate induriscono le vene. Il latte contiene colesterolo. Anche la carne e il burro. Se il vino fa male perché alcoolico, allora il whisky la vodka ed il cognac sono letali. I Paesi anglosassoni lo sanno? Ma chi abbiamo a Bruxelles per farci attaccare cosi?.
Fonte: Giornale.
Feudi San Gregorio, su i margini: «La sostenibilità fa bene ai conti».
IL PRESIDENTE ANTONIO CAPALDO: «DAL 2018 CRESCITA DEL 12%» ROMA «La sostenibilità non è un mero costo, ma un modo per misurarsi, ripensare l’organizzazione e migliorare la performance aziendale. È una forma positiva di cambiamento e diventa reddito quando aiuta a pensare a lungo termine». Lo ha detto Antonio Capaldo, presidente di Feudi di San Gregorio, nel precisare che per il gruppo vitivinicolo, tuttora a gestione familiare, con l’avvio nel 2018 del Piano di sostenibilità la marginalità è cresciuta del 12%. Oggi il Gruppo Tenute Capaldo, con 34 milioni di fatturato, 200 dipendenti e 400 ettari di vigneto 300 dei quali in Irpinia, e il resto a Bolgheri, in Basilicata e Friuli, è classificato tra i primi cinque brand vinicoli in Italia.
Fonte: Messaggero.
Storia dell’amarone, passioni e inventiva con forti radici venete.
Il libro Giuseppe Lupo spesso, quando si leggono storie di imprese, si ricava l’impressione di avventure nell’orizzonte della modernità, accadute in maniera fortunosa, quasi si sia trattato di un’ascesa casuale e involontaria. Ogni narrazione, di solito, prende spunto da tre elementi: ci sono gli uomini (o le famiglie) che ne sono stati protagonisti; il territorio in cui è venuto a germinare un determinato tipo di prodotto; i fatti che appartengono all’evolversi della Grande Storia, declinati come sfondo in cui pure interagiscono in maniera più o meno diretta con le sorti dell’azienda, lasciando inevitabilmente il segno.
Fonte: Sole 24 Ore.
Il vino resta il re delle esportazioni.
Con un aumento del 17% è record storico per l’export agroalimentare italiano nel mondo che ha raggiunto i 60 miliardi di euro nel 2022 trainato dai prodotti simbolo della Dieta Mediterranea come vino, pasta e ortofrutta fresca che salgono sul podio dei prodotti italiani più venduti all’estero. E’ quanto emerge dalle proiezioni della Coldiretti sulla base dei dati Istat sul commercio estero relativi ai primi undici mesi del 2022 che evidenziano un balzo a doppia cifra per l’alimentare nonostante la guerra in Ucraina e le tensioni internazionali sugli scambi mondiali di beni e servizi.
Fonte: Cronache di Napoli.
Levata di scudi per il vino locale.
Confronto sulla crisi del settore Levata di scudi per il vino locale “Giù le mani dal vino”. E questo il monito maturato domenica scorsa durante l’appuntamento che si è svolto nella suggestiva location della `Casa di Bacco’ a Guardia Sanframondi un pubblico confronto sulla crisi che attraversa la viticoltura sannita ed è stato illustrato l’ordine del giorno presentato dalla consigliera Fiorenza Ceniccola al Sindaco di Guardia Sanframondi ed approvato all’unanimità dal civico consesso guardiese nella seduta del 23 dicembre dello scorso anno avente ad oggetto la richiesta alla regione Campania di istituire la “Via della Falanghina” intesa come un impegno concreto verso le aree interne caratterizzate da una vera e propria desertificazione economica e sociale.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
«Vino emiliano da difendere L’etichettatura un pericolo».
I dem chiedono alla Regione di attivarsi con il Governo Modena La decisione dell’Irlanda di adottare un sistema di etichettatura delle bottiglie di vino sui rischi sanitari che non distingue tra l’uso e l’abuso di alcol è irregolare: si agisca per salvaguardare le produzioni vitivinicole italiane ed emiliano-romagnole. A chiederlo è una risoluzione del Partito democratico a firma di Palma Costi (prima firmataria), Marilena Pillati, Roberta Mori, Gianluigi Molinari, Nadia Rossi, Luca Sabattini, Matteo Daffadà, Marcella Zappaterra, Andrea Costa, Massimo Bulbi, Manuela Rontini, Marco Fabbri, Stefano Caliandro, Gianni Bessi, Ottavia Soncini, Francesca Marchetti e Francesca Maletti.
Fonte: Gazzetta di Modena.
Fiori e frutti di bosco in un sorso pieno e anche elefante.
In un sorso pieno e anche elegante a Cantina Terlano è una delle più antiche cantine sociali dell’Alto Adige essendo nata nel 1893, anno in cui 24 viticoltori si riunirono in associazione per produrre e commerciare il vino. Ora i soci sono 143 e coltivano 190 ettari coordinati dall’enologo Rudi Kofler con una qualità che su certi numeri è difficilissimo riprodurre. Prendiamo per esempio il Lagrein della linea Tradition. Questo vino è in pratica il rosso paradigmatico altoatesino. L’epicentro della produzione è situato nella zona attorno a Gries, e lo è da tempi lontani se pensiamo che ci sono fonti che ne danno notizie ancor prima del 1400.
Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.
Il mercato dei Vignaioli scappa? Restano pochi giorni per evitarlo.
A fine mese la Fivi deciderà la location della fiera che per undici anni si è svolta a Piacenza e nel 2022 ha richiamato 24mila visitatori Uno scorcio del Mercato Fivi. Entro la fine di gennaio la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti prenderà una decisione: mantenere a Piacenza, dove si svolge da undici anni, il mercato Fivi, oppure emigrare verso un’altra città. Le indicazioni che arrivano, seppure informalmente, non inducono all’ottimismo. Rischiamo di perdere una scommessa importante, che poteva rappresentare un sempre più significativo volano per la nostra economia e per il turismo. Il motivo del paventato trasloco? Prima di tutto la capienza di Piacenza Expo.
Fonte: Liberta’.
«Il vino nuoce alla salute? Quel bollino è discriminatorio».
Castelvetro, il vicensindaco Mezzacqui: «Non distingue tra abuso e consumo». «Fortunatamente il via libera non è definitivo: ora l’Irlanda dovrà essere autorizzata anche dall’Organizzazione mondiale del commercio, in quanto questa normativa rappresenta una barriera anche a livello internazionale». Così Giorgia Mezzacqui, vicesindaca di Castelvetro e coordinatrice regionale dell’associazione Città del Vino, prende posizione all’indomani della decisione del governo irlandese di apporre sulle bottiglie di alcolici, vino compreso, l’etichetta «Nuoce gravemente alla salute».
Fonte: Resto del Carlino Modena.
Intervista a Luigi Grillo – «Non è vero che il vino è dannoso. Anzi, la scienza dice il contrario».
II viticoltore Grillo cita il ricercatore monterossino che indaga le proprietà antiossidanti dei vitigni E il politico di lungo corso strizza l’occhio: «E’ una direttiva, mica significa che sarà applicata domani…». Vendemmia alle Cinque Terre. «Dalle nostre parti la qualità dell’uva è talmente elevata che non corriamo alcun pericolo» La politica è stata la sua vita, la produzione di vino una nuova passione che sta ‘coltivando’ nella sua azienda di Monterosso. La doppia veste, dunque, consente a Luigi Grillo di valutare con lucidità la ventata di novità che arriva da Bruxelles esaminandola con l’occhio esperto del politico di lungo corso e con quello del viticoltore legato alla sua terra e orgoglioso del suo prodotto.
Fonte: Nazione La Spezia.
«Il prodotto non va demonizzato. Bisogna coltivare la cultura del bere».
II punto di vista di Bosoni «Sarebbe molto più efficace una seria campagna di informazione tra i giovani». La questione non è affatto nuova. Già in passato infatti si era paventata l’ipotesi di segnalare la pericolosità per la salute anche sulle bottiglie di vino ma poi non se ne fece nulla. A ricordarlo è Diego Bosoni il titolare, insieme al fondatore Paolo, della cantina Cà Lunae al confine tra i territori di Castelnuovo e Luni. «Credo che non sia affatto una soluzione al problema dell’abuso di alcol – spiega Bosoni – anzi possa diventare soltanto una penalizzazione per tutti i coltivatori».
Fonte: Nazione La Spezia.
“Alert sanitari” sulle etichette degli alcolici. Produttori in ansia per il danno d’immagine.
L’assessore regionale all’agricoltura mette in guardia: «Vigileremo e continueremo la nostra battaglia per la tutela del ‘made in Italy’» II vino, soprattutto quello di qualità, è un’autentica bandiera per il nostro Paese e per il territorio ligure. In alto, l’assessore regionale Alessandro Piana. La linea sembra quella di equiparare le bottiglie di vino e alcolici ai tabacchi L’oste ha sempre difeso la qualità del proprio vino, figuriamoci come potrà reagire all’idea di inserire nelle etichette delle bottiglie il messaggio di attenzione alla salute e alle conseguenze che potrebbe arrecare il consumo del prodotto.
Fonte: Nazione La Spezia.
Intervista a Laura Lombardi – L’esperta: «Bene educare al consumo responsabile».
«Per analogia lo stesso trattamento di protezione andrebbe riservato a insaccati e affettati» Un bicchiere, ogni tanto, può essere tollerato. Ma attenzione: l’alcol non fa certamente bene all’organismo e non soltanto perché provoca il famoso cerchio alla testa quando si esagera con i brindisi e gli assaggi. Le indicazioni alla moderazione arrivano dalla nutrizionista Laura Lombardi, presidente provinciale Lilt. «Non bisogna dimenticare – spiega la biologa – che l’alcol è cancerogeno. E’ indubbiamente vero che la buccia dell’acino contiene il polifenolo che è un antiossidante però è altrettanto vero che è presente anche la quantità alcolica per questo il problema sussiste, soprattutto se consumato in grandi quantità e con continuità.
Fonte: Nazione La Spezia.
Mantova tra le città che promuoveranno piatti e vini lombardi.
La giunta comunale ha approvato la bozza di protocollo d’intesa per la promozione dell’enogastronomia nella Lombardia Orientale “East Lombardy”. Il protocollo sarà sottoscritto per il Comune di Mantova, a breve, dal sindaco Palazzi, o da un suo delegato, insieme ai Comuni di Bergamo, Brescia, Cremona e le Camere di Commercio di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova. La bozza di protocollo d’intesa per la promozione dell’enogastronomia nella Lombardia Orientale “East Lombardy”, trasmessa dall’Agenzia per lo Sviluppo e la Promozione Turistica della Provincia di Bergamo scarl (Visit Bergamo), prevede lo sviluppo e la promozione delle seguenti azioni comuni da realizzarsi entro il 31 dicembre 2023: ampliamento e consolidamento della rete degli operatori turistici; attività di comunicazione social e ufficio stampa, aggiornamento sito ed eventi, strumenti di comunicazione; azioni di promozione mirata (infopoint, fiere di settore, press tour, promozione su portali turistici); organizzazione di eventi; momenti formativi.
Fonte: Gazzetta di Mantova.
Terre d’Oltrepo A fine febbraio 600 vignaioli al voto per il Cda – Terre d’Oltrepo, il 21 febbraio al voto per le elezioni del Cda.
Dopo le dimissioni di sette consiglieri in pochi mesi, verrà rinnovato il consiglio di amministrazione della nota cantina. Terre d’Oltrepo, 1121 febbraio al voto per le elezioni del Cda La prossima settimana previsti tre incontri del consiglio d’amministrazione uscente coni soci. Si terrà martedì 21 febbraio l’assemblea elettiva della cantina Terre d’Oltrepo per il rinnovo del consiglio d’amministrazione, in sostituzione dell’uscente, decaduto dopo solo dieci mesi a causa delle dimissioni di sette consiglieri nel giro di poco tempo. Due le liste che si prevedono in campo, ma non sono escluse sorprese dell’ultim’ora, mentre il presidente uscente Enrico Bardone conferma la sua indisponibilità a ripresentarsi.
Fonte: Provincia – Pavese.
Vini lombardi Corre l’export ma i costi sono esplosi.
Coldiretti Dai concimi al vetro: l’aumento dei prezzi comprime i margini dei produttori Le esportazioni di vino lombardo sono aumentate del 10% in un anno, ma sul settore gravano diverse minacce, dagli aumenti dei costi produttivi al rischio di un nuovo protezionismo alimentato dagli allarmi salutistici in etichetta come per le sigarette. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia sulla base dei dati Istat relativi ai primi nove mesi de12022. Nei vigneti si sono registrati, in particolare, rincari che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio. «Una bottiglia di vetro costa fino a150% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi è aumentato del 20% per quelli di sughero e addirittura i140% per quelli di altri materiali», ha rimarcato nel dettaglio la stessa Coldiretti.
Fonte: Provincia Como.
Salute a rischio per il vino? Gli studi dicono il contrario.
Gli studi dicono il conti al io per ora solo l’Irlanda, ma in un futuro anche altri paesi potrebbero approvare leggi che equiparano il danno del fumo a quello del vino introducendo le etichette allarmistiche quali “l’alcol nuoce gravemente alla salute”, “l’alcol provoca il cancro”. I121 giugno 2022 il governo irlandese ha notifica alla Commissione Europea la volontà di introdurre l’obbligo di riportare indicazioni sanitarie relative al cancro nell’etichettatura e presentazione delle bevande alcoliche. La Commissione Ue ha avuto tempo fino al 22 settembre per presentare le proprie obiezioni, ma non l’ha fatto. A dicembre è scaduto anche il periodo di moratoria e Il silenzio assenso della Commissione Europea consente da gennaio all’Irlanda di adottare la famigerata etichetta sanitaria per vino, birra e liquori.
Fonte: Provincia Sondrio.
«Basta inutili allarmismi nelle etichette del vino».
ok alle etichette allarmistiche sul vino che l’Ue ha concesso all’Irlanda preoccupa il settore vitivinicolo marchigiano. Non tanto per il mercato in sé che appare davvero marginale rispetto alle esportazioni di vino dalla nostra regione (l0 0,3% del totale secondo una rielaborazione di Coldiretti Marche su dati Istat del 2021) quando perché questo via libera rappresenta un pericoloso precedente che arriva nonostante i pareri contrari di Italia, Francia e Spagna e altri sei Stati membri. La Commissione Ue ha consentito all’Irlanda di etichettare con alert sui rischi perla salute tutti gli alcolici, vino compreso, su un piano analogo alle sigarette.
Fonte: Corriere Adriatico Ancona.
La serata Assaggiare il vino Consegnati i diplomi 2022.
Nuovi Assaggiatori di vino nell’Alessandrino. A Ovada, in una bella serata organizzata all’Enoteca regionale, la delegazione Onav di Alessandria, guidata dal Delegato Provinciale (e Consigliere nazionale) Glanluigi Corona, ha consegnato i diplomi a 19 neo Assaggiatori di vino Onav dl 1° livello. Al momento di festa, erano presenti le tre associazioni agricole, rappresentate da Cristina Bagnasco (Confagricoltura), Gabriele Gaggino (Confederazione italiana Agricoltori) e Valeria Pollaiolo (Coldiretti). Momento dl lesta La missione di Onav è quella di avvicinare al mondo del vino nuovi appassionati. «Alessandria – commenta la Vicepresidente nazionale Onav Teresa Bordin – è una delle vivaci e attive sezioni ONAV del Piemonte, dove ONAV nacque 71 anni fa.
Fonte: Novarese.
Vini, attacco all’Italia.
Coldiretti: “Duro colpo all’intero settore che mette anche la filiera a rischio” Vini, attacco all’Italia Preoccupa il via libera dell’Unione Europea agli “allarmi in etichetta” La Commissione Europea ha dato il via libera all’Irlanda di apporre etichette nocive, su vini, birre e alcolici. “E’ un attacco diretto all’Italia che è il principale produttore ed esportatore mondiale con oltre 14 miliardi di fatturato, di cui più della metà all’estero – afferma Coldiretti Alessandria – Sono avvertenze terroristiche, che non tengono conto delle quantità, come il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati”. Parere contrario alla concessione della UE è stato espresso parere contrario di Italia, Francia e Spagna e altri sei Stati Ue, che considerano la misura una barriera al mercato interno
Fonte: Vita Casalese.
Canelli, falsi vini pregiati venduti all’estero.
Venivano comprati al Sud e da coltivatori piemontesi, poi imbottigliati con etichette e marchi Docg contraffatti Migliaia di bottiglie di vini comuni venduti in Svizzera e Germania con i marchi di alcune tra le più importanti case vinicole italiane. Una presunta frode in commercio da centinaia di migliaia di euro scoperta tra il 2019 e il 2020 dalla Guardia di finanza. Al centro Paolo Marcarino, 43 anni, produttore vinicolo di Canelli che ha ampliato la storica azienda di familiarte civile la prestigiosa azienda vinicola Angelo Uaja glia raggiungendo fatturati ragguardevoli. Secondo le accuse del pm Francesca Dentis, sarebbe lui uno degli uomini-chiave del raggiro.
Fonte: Stampa Asti.
Nel messinese un nuovo Consorzio – Vino, nel messinese un nuovo Consorzio.
Nasce il “Mamertino”: messe insieme 15 aziende per una produzione annua di 100 mila bottiglie Vino, nel messinese un nuovo Consorzio La presidente Mondello: “Produttori seri che hanno creduto fortemente nel progetto” Il primo appuntamento del neonato Consorzio Doc è il Vinitaly 2023. Una nuova Doc in Sicilia, un nuovo progetto di sviluppo e di rilancio di una storica denominazione, che coinvolge 15 aziende e un ampio territorio della provincia di Messina. Per la Sicilia in generale si tratta di un accrescimento della propria offerta di qualità, mentre anche la zona occidentale porta novità importanti di garanzia del prodotto. Il nuovo Consorzio Doc è quello di Mamertino: dopo il riconoscimento della denominazione nel 2004 e la nascita dell’associazione nel 2019, giunge a compimento il lungo percorso del Mamertino con la fondazione del Consorzio.
Fonte: Quotidiano di Sicilia.
Vini doc di Pantelleria, anno nuovo fascetta di Stato in tutte le bottiglie.
Per quanto concerne invece la Sicilia occidentale la grande novità è data dal fatto che dall’ 1 gennaio scorso le fascette di Stato accompagnano tutte le bottiglie del Consorzio per la tutela e la valorizzazione dei vini Doc di Pantelleria, tracciando le varie fasi di vita di ogni vino. Si tratta di un sistema a garanzia dell’autenticità, che tutela sia i produttori sia i consumatori e appassionati dei grandi vini dell’Isola, in primis passito, moscato e zibibbo dolce, ma anche Pantelleria Bianco e Frizzante. Uno strumento che ne certifica non solo la qualità e la provenienza ma anche la tracciabilità, dalle origini del prodotto all’imbottigliamento e al posizionamento sul mercato.
Fonte: Quotidiano di Sicilia.
La Vernaccia risponde all’Europa.
Irina Strozzi presidente del Consorzio: «Triste insistere a voler indicare il vino come nocivo alla salute». Dalle bottiglie della Vernaccia di San Gimignano, primo Doc italiano, si è alzato il grido forte e chiaro nel ribadire che non è vero che il vino fa male alla salute. «È davvero triste e seriamente preoccupante che si voglia continuare ad insistere ad indicare il vino come alimento dannoso per la salute». La riflessione e la voce di Irina Strozzi, presidentessa del ‘Consorzio della Vernaccia di San Gimignano’, Come replicare a certe voci dall’Europa? «Questo tipo di affermazioni – precisa la presidente -, portano avanti un messaggio totalmente equivoco che non appartiene al mondo del vino e che rischia di discriminare, senza alcuna comprovata giustificazione, una cultura – aggiunge -, che esiste da migliaia di anni.
Fonte: Nazione Siena.
Vinitaly, al via un roadshow globale.
19 Paesi selezionati rappresentano i due terzi del valore di vino italiano esportato nel 2022 Vinitaly, e il vino italiano, in primo piano con un road show globale realizzato in collaborazione con il sistema paese. Dal 19 gennaio al 23 febbraio prossimi, la principale manifestazione al mondo del prodotto enologico tricolore approderà in 9 Paesi (12 città, 13 tappe in 3 continenti: Europa, Asia e Nord America) che rappresentano complessivamente i due terzi del totale delle esportazioni di vino del Belpaese. «É un lavoro di squadra con le istituzioni che vede coinvolte le istituzioni, l’Ice e il sistema camerale, la rete di rappresentanza estera e la struttura interna di Veronafiere — sottolinea il presidente Federico Bricolo.
Fonte: Cronaca di Verona.
I nuovi Amarone in anteprima alla Gran Guardia.
Degustazione I nuovi Amarone alla in an Amarone Appassionati di Amarone c’è la data dell’anteprima 2023 degli ultimi Amarone prodotti. Sabato e domenica 4 e 5 febbraio, alla Gran Guardia di Verona si svolgerà Amarone Opera Prima. Apertura al pubblico sabato e domenica pomeriggio dalle 16.30.
Fonte: Giornale di Vicenza.
Roccolo Grassi punta sul valpo Superiore senza appassimento.
Il nuovo stile veneto sui rossi, dai Colli Berici alla Valpolicella, gioca sull’eleganza, la freschezza e la bevi bilità, anche quando si tratta di vini importanti, caratterizzati da una certa complessità. I rossi marmellatosi in molti casi sono soltanto un ricordo. Ancora poche cantine però, alla ricerca di questo nuovo stile, si sono avventurate nella produzione di un Valpolicella Superiore solo da uve fresche, senza appassire le uve. Bene, il Valfresca 2015 di Roccolo Grassi, è un grande vino che nasce appunto con l’idea di produrre un Cru di Valpolicella Superiore da uve fresche, senza la tecnica dell’appassimento e cercando di ottenere un vino importante e da evoluzione, valorizzando il terreno di roccia calcarea da cui proviene.
Fonte: Giornale di Vicenza.
Al via road show del vino 13 tappe e 9 paesi.
Vinitaly e il vino italiano in primo piano con un road show globale realizzato in collaborazione con il sistema paese. Da domani e fino al 23 febbraio, la principale manifestazione al mondo del prodotto enologico tricolore approderà in 9 Paesi (12 città, 13 tappe in 3 continenti: Europa, Asia e Nord America) pari ai due terzi del totale delle esportazioni di vino italiano. Si tratta di una iniziativa di promozione che si aggiunge e implementa l’importante investimento di oltre 3 milioni di euro per l’incoming di buyer e operatori in vista del prossimo Vinitaly.
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
Gli spumanti (e non solo il Prosecco) “rubano” mercato ai vini fermi, anche in Italia.
I dati sulla Gdo (che, nel 2022, chiude in calo in volume e valore) dell’Osservatorio Uiv-Ismea su base Osservatorio Ismea- Nielsen IQ. Come ci si aspettava, e come già raccontato dai dati Iri riportati da WineNews nei giorni scorsi, il 2022 è stato un anno di riposizionamento (al ribasso) per le vendite dei vini in grande distribuzione (e retail) in Italia, dopo i boom condizionati dalla pandemia e dei lock down totali e parziali del 2020 e 2021, con buona parte dei consumi fuori casi trasferiti tra le mura domestiche. Ed a confermarlo adesso sono i dati dell’Osservatorio Unione Italiana Vini (Uiv) e Ismea (su base Osservatorio Ismea-Nielsen IQ).
Fonte: WineNews.
Prosecco re delle nevi: bollicine italiane alla coppa del mondo di Saint Moritz.
La cantina trevigiana Villa Sandi protagonista nella rinomata località svizzera: alla Coppa del Mondo di Snow Polo, dal 27 al 29 gennaio, si brinda col Prosecco, assoluto e in mixology. Sulla neve in Svizzera si brinda con il Prosecco, assoluto e in mixology. Si rinnova il legame tra la Snow Polo World Cup di St. Moritz e la cantina trevigiana di Crocetta del Montello Villa Sandi (tra le World’ Best Vineyards 2022), che si conferma partner ufficiale del prestigioso torneo di polo su neve. La 38ª edizione della Coppa del Mondo si svolgerà dal 27 al 29 gennaio 2023 in una delle località montane simbolo dell’eleganza e del lusso con un calendario di momenti esclusivi.
Fonte: la Repubblica.
Parco agri-solare e progetto etico per la conduzione dei vigneti: il 2023 della Cantina Terre del Barolo.
L’azienda, fondata nel 1958 da Arnaldo Rivera, ha chiuso un bilancio in crescita con oltre 22 milioni di Euro di fatturato, e guarda al futuro nel rispetto del capitale umano e dell’ambient. Settembre 2021 – agosto 2022: un nuovo anno di grande crescita per la cantina Terre del Barolo. Domenica 15 gennaio i soci viticoltori si sono riuniti presso la sede per approvare il bilancio annuale. La soddisfazione è stata unanime: l’ultimo esercizio si è chiuso con un fatturato record, di oltre 22 milioni di Euro, cifra mai raggiunta prima nella storia della cooperativa e in ulteriore crescita rispetto ai 20 milioni dell’annata precedente. Soprattutto l’utile è stato chiuso ad una cifra di 2.8 milioni di Euro. Un risultato storico che conferma il trend positivo sul mercato, dove il marchio è ulteriormente cresciuto in reputazione e valore, a parità di volumi prodotti.
Fonte: Lavocedialba.it.
Export record di vino a 8 miliardi: il Prosecco ancora re delle vendite.
Nel 2022 l’export di vino italiano ha raggiunto la cifra record di 8 miliardi di euro, il 12% in più rispetto all’anno precedente. Le stime arrivano dal Wine Monitor di Nomisma: per l’Italia si tratta di un indubbio successo, anche se il nostro Paese continua a rimanere distante dai record della Francia, che nel 2022 si stima abbia esportato vino per 12,5 miliardi di euro, in crescita del 12,5% rispetto all’anno precedente. La ragione alla base di questo gap sta anche nella capacità dei vignerons d’Oltralpe di portare a casa un valore aggiunto superiore per ogni bottiglia: il prezzo medio all’export dei nostri vini fermi è risultato inferiore del 40% anche nel 2022. Lo stesso dislivello che c’era già dieci anni fa, dunque, ancora non è stato colmato.
Fonte: Il Sole 24 Ore.
Vino italiano: l’export segna un nuovo record, ma la Francia è avanti.
Le vendite della Penisola sui mercati stranieri nel 2022 raggiungono gli 8 miliardi di euro, con un incremento del 12% rispetto allo scorso anno; crescono anche le esportazioni francesi, che raggiungono i 12,5 miliardi di euro. I dati illustrati durante la nona edizione del Forum Wine Monitor. Il 2022 sarà ricordato come l’ennesimo anno in “chiaro-scuro” per il vino italiano, dove a buoni risultati di mercato raggiunti dalle imprese si affiancano criticità in grado di minarne le prospettive future. La nona edizione del Forum Wine Monitor di Nomisma, che si è tenuta a Bologna, si è posta l’obiettivo di “decifrare” i trend del momento per individuare le possibili traiettorie di sviluppo per il settore vinicolo italiano.
Fonte: la Repubblica.
Uiv-Ismea, acquisto vino online perde appeal -15% nel 2022.
Calano del 15% gli acquisti online di vino e spumanti, con picchi del 21% per le tipologie più pregiate. Un canale che ha registrato segni negativi sui prezzi, con listini in media in calo del 10%. Lo rileva l’Osservatorio Uiv-Ismea, dopo il boom delle vendite nel 2020 (da 2,6 a 8 milioni di litri) e un ulteriore incremento nel 2021 (9 milioni). Un segmento che sembra ora destinato ad assestarsi sui livelli dell’anno pandemico e quindi aver interrotto la crescita. Quanto alle vendite in Gdo, l’Osservatorio segnala quali sono i vini che strutturalmente hanno imboccato una fase involutiva e quali invece stanno ripiegando sui valori pre-Covid dopo la fiammata 2020/21.
Fonte: ANSA.
Vino e pasta, export da record. Raggiunti i 60 miliardi di euro.
Con un aumento del 17% è record storico per l’export agroalimentare italiano nel mondo, che ha raggiunto i 60 miliardi di euro nel 2022 trainato dai prodotti simbolo della Dieta Mediterranea come vino, pasta e ortofrutta fresca che salgono sul podio dei prodotti italiani più venduti all’estero. E’ quanto emerge dalle proiezioni della Coldiretti sulla base dei dati Istat sul commercio estero relativi ai primi undici mesi del 2022, che evidenziano un balzo a doppia cifra per l’alimentare nonostante la guerra in Ucraina e le tensioni internazionali sugli scambi mondiali di beni e servizi. Il re dell’export tricolore si conferma il vino per quasi 8 miliardi, seguito da pasta e altri derivati dai cereali con un volume di vendite di oltre 7 miliardi e da frutta e verdura fresche con circa 5,5 miliardi, ma ad aumentare sono anche l’extravergine di oliva, oltre a formaggi e salumi.
Fonte: ANSA.
Vino. Nel 2022 boom di spumanti “low cost”, ma crollano i vini fermi (-7%). Il report dell’Osservatorio Uiv-Ismea.
Si chiude un anno di riposizionamento per le vendite dei vini in grande distribuzione (e retail) in Italia. Nel 2022, l’unica voce chiaramente positiva – rileva l’Osservatorio Uiv-Ismea su base Osservatorio Ismea-Nielsen IQ – è relativa alla categoria “Altri spumanti Charmat” (diversi dal Prosecco), che ha archiviato il 2022 con una crescita tendenziale in volume del 13% (+22% nei discount), a fronte di un calo generale degli acquisti allo scaffale che supera il 6% con perdite sopra la media per la tipologia dei vini fermi (-7%) e in particolare per le Doc rosse che scendono in doppia cifra (-11%). L’exploit degli spumanti low cost – il cui prezzo medio a 4,4 euro/litro registra un aumento molto più contenuto dei listini rispetto ai competitor – è lo specchio del limitato potere di acquisto degli italiani nell’ultimo anno (i più costosi spumanti a Metodo classico chiudono – dopo un 2021 da incorniciare – a -9%, gli Champagne a -25%, anche per effetto delle limitate disponibilità) ma allo stesso tempo evidenzia tutta l’ormai irrinunciabile centralità raggiunta dalle bollicine anche tra le mura domestiche. Il saldo 2022 delle vendite in grande distribuzione chiude in passivo anche sul fronte dei valori (-2%, a 2,94 miliardi di euro).
Fonte: Agricultura.it.
Etichette di vino con alert per la salute: cosa succede?
Sta facendo molto discutere in questi giorni la decisione presa della Commissione Europea, che ha deciso di autorizzare l’Irlanda a mettere un alert per la salute su etichette di vino, birra e superalcolici. Questo renderebbe le etichette di vino simili ai pacchetti di sigarette, con un avviso per il consumatore sulla nocività del prodotto. L’accaduto ha suscitato forte dissenso da parte dei paesi produttori di vino, come Italia, Francia e Spagna. Infatti, questa decisione porta a categorizzare come nocivo un prodotto che, se consumato nella giusta quantità, non porta alcun problema alla salute. Il rischio è quello di condizionare il mercato, scoraggiando il consumatore dall’acquisto di vino senza un giusto motivo.
Fonte: Hello Taste.
Vino: Italia seconda al mondo. Vendite sui mercati stranieri per 8 mld.
Nuovo record per l’export del vino Made in Italy che ha toccato gli 8 miliardi di euro nel 2022, un +12% rispetto allo scorso anno, e un -6,4% a volume e -1,8% a valori nelle vendite nella Gdo, ma con livelli di vendita comunque superiori a quelli pre Covid. Resta comunque intatto il divario con la Francia che, negli ultimi dodici mesi ha esportato vino per 12,5 miliardi di euro (+12,5% sul 2021), oltre 4 in più rispetto all’Italia. Sono questi i dati recenti sull’andamento delle esportazioni di vino italiano, usciti dalla nona edizione del Forum Wine Monitor di Nomisma che ha anticipato prospettive di crescita incerta per l’intero comparto del vino a causa dell’evidente rallentamento economico. Dunque, anche nel 2022, la Francia, si è tenuta stretta il suo podio, mentre la Spagna, terzo esportatore mondiale è ancora a distanza con quota 3 miliardi di fatturato estero sul vino, nonostante i progressi del 6%.
Fonte: CIA – Agricoltori Italiani.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup
A risentirci a domani.