rassegna stampa del vino di venerdì 27 gennaio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 27 gennaio 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Il corsivo dei giorno – Vino, il bollino non confonda uso e abuso.
Premesso che vanno prese molto sul serio le ricerche medico scientifiche sui danni dell’alcol e soprattutto l’allarme sulla diffusione crescente tra i giovani, con le conseguenze dirompenti che conosciamo. Premesso che la lotta a ogni dipendenza è sacrosanta: alcol certo, droghe certo, ma anche la tecnologia. Premesso tutto ciò, c’è da chiedersi quanto sia davvero utile il bollino che l’Ue si propone di applicare sulle etichette del vino per scoraggiarne il consumo. In realtà, la prima premessa sarebbe che in quasi tutto nella vita ci sarebbe da distinguere tra uso e abuso, e il caso vuole che proprio in questi giorni ritorni uno dei racconti più clamorosamente struggenti sull’abuso di alcol, in particolare di Pernod, la famosa bevanda all’anice che si beve volentieri nei bistrot francesi.

Fonte: Corriere della Sera.

La nuova gioventù del Morellino (e del Cabernet).
Giovanni, con gli amici, guida Poggio Argentiera Dai banchi di scuola alla cantina, con i compagni di classe. Giovanni Frascolla (nell’illustrazione qui sotto) ha 25 anni ed è figlio d’arte. La nonna è Rita Tua, l’anima dal 1984 della cantina che ha chiamato, con una retromarcia del nome, Tua Rita. Lì, nella toscana Val di Cornia, nasce il Redigaffi, un Merlot conteso nelle aste di tutto il mondo. Giovanni ha iniziato a girare tra I vigneti con il nonno Virgilio, sul trattore. Si è laureato in Viticoltura a Pisa, durante il Covid, discutendo la tesi da casa.

Fonte: Corriere della Sera 7.

Vino: Wto si deve opporre a etichette Irlanda.
È questa la proposta dell’europarlamentare De Castro Vino: Wto si deve opporre a etichette Irlanda 0 on il silenzio-assenso dell’Unione europea al progetto di legge irlandese sugli “alert sanitari” in etichetta sul vino, di fatto un via libera, l’Italia lancia la sua controffensiva in difesa del patrimonio eno-gastronomico nazionale, annunciando il ricorso alla Wto. E i ministri degli Esteri e dell’Agricoltura, Tajani e Lollobrigida, hanno anche indirizzato una lettera al Commissario Ue per il mercato interno e i servizi, Thierry Breton.

Fonte: Giornale.

La carica delle sommelier «Emozione ed empatia».
Il vino raccontato da Bertini, Bivona e Rossi, alla guida delle cantine di ristoranti di prestigio. «La donna sceglie un’etichetta solo se capisce, l’uomo deve sempre fare una performance» Anna Muzio • L’altra metà del vino. Ma anche, forse, il suo futuro. Son dovuti passare 2000 anni perché bere vino per una donna fosse ritenuto accettabile (era precluso alle matrone oneste in Grecia e nell’antica Roma) ma oggi il consumo, in declino tra gli uomini, cresce nel gentil sesso. E seppur in minoranza, finalmente si vedono al ristorante sempre più sommelier donne, anche a livelli altissimi: Estelle Touzet al The Ritz di Parigi, Paz Levinson, chef sommelier del gruppo Anne-Sophie Pic che per lei evoca «quella visione femminile del vino», Virginie Routis che dal 2007 preside la cantina dell’Eliseo forte di 14mila, blasonatissime bottiglie.

Fonte: Giornale.

La vite è una cosa meravigliosa – Casa Vaaz, un futuro Primitivo.
Un manifesto esistenzial-territoriale quello di una singolare realtà produttiva pugliese, Terre dei Vaaz, che si ispira alla figura di Miguel Vaaz de Andrade, un uomo di affari portoghese, ebreo convertito al cristianesimo, che nei primi anni del Seicento, acquistò il feudo di Casamassima, oggi Sammichele di Bari, e cercò di popolarlo con dei profughi serbi. Una storia, la sua, che incarna i valori di coraggio e di intraprendenza nel dar corpo alle tradizioni, agli odori e all’identità della Puglia e del Mediterraneo tutto. Casa Vaaz è quindi un’azienda che ha radici nel tempo e sguardo alto verso il domani, ciò che si evidenzia anche nelle magnifiche etichette, graficamente eccelse, e nei nomi dei tre vini al momento Casa Vaaz, un futuro Primitivo prodotti, tutti Puglia Igt e tutti a base Primitivo.

Fonte: Giornale.

Contributi per i vigneti, domande entro il 31\3.
Il 31 marzo prossimo i viticoltori che intendono beneficiare del regime di aiuto per l’intervento di ristrutturazione e riconversione dei vigneti sono tenuti a presentare la domanda presso l’organismo pagatore competente per territorio. Le disposizioni applicative per il funzionamento del regime di aiuto sono state pubblicate con la circolare Agea n. 5577 del 25 gennaio 2023, contenente tutte le informazioni operative necessarie ai produttori e ai centri di assistenza agricola per predisporre e presentare la documentazione necessaria. Il termine del 31 marzo si applica in via eccezionale solo alle domande relative all’annualità 2023. Dal prossimo anno si applica la tempistica standard stabilita dal decreto ministeriale n. 646643 del 16 dicembre 2022.

Fonte: Italia Oggi.

Quell’etichetta che ridà fiato ai tanti nemici.
Ora sparano sciocchezze anche i biologi, trasformando una battaglia commerciale in una riedizione delle polemiche sui vaccini. Il vino è, suo malgrado, equiparato alle terapie antiCovid, nel senso che subisce attacchi e denigrazioni dallo stesso fronte. II riferimento è alle frasi della dottoressa Antonella Viola, biologa e ricercatrice dell’Università di Padova, che si è dichiarata dalla parte dell’Irlanda e della decisione di apporre sulle bottiglie di vino l’etichetta ‘nuoce alla salute’. «Chi beve vino ha il cervello più piccolo» ha sentenziato la biologa, scatenando le reazioni dell’intera comunità scientifica, dei produttori, dei consumatori e di tutto il mondo legato al vino. Antonella Viola si è spinta fino ad esaltare il succo di pomodoro come alternativa.

Fonte: Nazione Speciale Wine & Siena.

Tra caldo e allarmi Un nuovo clima sul mondo del vino – «Sono stato il primo a credere all’evento La città è con noi, dal Monte alle istituzioni».
Si apre l’ottava edizione della kermesse al Santa Maria. «Sono stato il primo a credere all’evento La città è con noi, dal Monte alle istituzioni» Stefano Bernardini, presidente Confcommercio: «La scintilla è scoccata al Merano Wine Festival, siamo arrivati all’ottava edizione» La collaborazione con Köcher e il ricordo di Andrea Vannini. «Una scommessa vinta, oggi inizia la kermesse della ripartenza». «La tavola rotonda con i vertici della Banca e i Consorzi la dimostrazione di un legame proficuo». E’ stato il primo a crederci, Stefano Bernardini. Il primo a convincersi che Siena avrebbe potuto essere la cornice ideale per una kermesse enoica tanto prestigiosa. Il primo a dare forma all’idea.

Fonte: Nazione Speciale Wine & Siena.

Intervista a Helmuth Köcher – «Vino di qualità e arte, un binomio vincente».
Helmuth Köcher alza il sipario sull’ottava edizione della kermesse «Il Santa Maria della Scala è l’habitat ideale per la voglia di stare insieme». «Primo evento in un periodo senza flussi turistici, così apriamo la nuova stagione». Helmuth Köcher, ideatore e patron del Merano Wine Festival da trenta anni, è l’anima di WineeSiena, l’evento senese cui fa da prologo un anno intero di appuntamenti targati The Wine Hunter che avvicinano alla due giorni principale, preceduta e seguita da altri due giorni di iniziative. Un ulteriore marchio di qualità per un’iniziativa ormai consolidata nel panorama enogastronomico nazionale e nel calendario cittadino, arrivata ora all’edizione numero otto. Köcher, l’anno scorso dopo il Covid si era tornati in presenza con qualche necessaria variazione sul programma, ora alla formula piena.

Fonte: Nazione Speciale Wine & Siena.

«Vino Futuro Italia», tavola rotonda a Rocca Salimbeni come prologo.
Oggi alle 10,30 il convegno organizzato da Banca Mps con Fondazione Qualivita e WineeSiena I presidenti di tutti i consorzi assieme a Bai, Rosati e Riccaboni. Le conclusioni dell’ad Lovaglio. Taglio del nastro alle 18, conferenza nella Sala delle Lupe. Poi via ai convegni e alle masterclass. Protagonista il vino e le eccellenze enogastronomiche italiane, ma anche la sostenibilità e i cambiamenti climatici: tra incontri, degustazioni e masterclass, si alza il sipario sull’ottava l’ottava edizione di WineeSiena. Si inizia oggi dalle 10,30 con il convegno «Vino Futuro Italia.

Fonte: Nazione Speciale Wine & Siena.

«Fiere e Fondazione, il 2023 di Montalcino».
II presidente del Consorzio del Brunello, Bindocci: «Siena è l’inizio, poi Dusseldorf e Verona. Benvenuto Brunello, scelte ragionate». «Gli Stati Uniti restano il punto fermo, poi Europa e Inghilterra nonostante la Brexit». È il Brunello di Montalcino uno dei grandi protagonisti presente a Wine e Siena, al Santa Maria della Scala. Una ricchezza quella di Montalcino che risuona a livello internazionale, producendo uno dei vini più amati in Italia e all’estero. Una storia che ha radici lontane e un mercato che continua ad espandersi verso nuovi Paesi. Come ci racconta il Presidente del Consorzio Vino Brunello di Montalcino Fabrizio Bindocci. «Il mercato dei nostri vini, nonostante la situazione a livello internazionale, continua ad avere un trend positivo.

Fonte: Nazione Speciale Wine & Siena.

Intervista a Cino Cinughi de’ Pazzi – «Chianti Colli senesi, ottima annata Nonostante le crisi e la siccità».
Cino Cinughi de’ Pazzi, presidente del Consorzio: «La qualità e le quantità migliori delle previsioni Pandemia e conflitto in Ucraina hanno complicato gli affari sui mercati esteri. Ma è iniziata la ripresa». «I Paesi anglosassoni restano i nostri mercati di riferimento Gli alert irlandesi ora complicano il quadro Un’idea criticabile». «Vorremmo rientrare in posti che si sono chiusi, Cina e America Latina». II mondo del grande vino torna al Santa Maria della Scala. Due parole, enogastronomia e cultura, che vanno di pari passo nella storia della tradizione senese e che si riscontrano in produzioni come il Chianti Colli Senesi, con il consorzio di tutela presieduto da Cino Cinughi De Pazzi.

Fonte: Nazione Speciale Wine & Siena.

«Respiro e grido della terra», il clima e il vino.
Un incontro tra esperti per vedere come salvare le produzioni di fronte ai cambiamenti climatici. L’anno enoico è alle porte, e anche quest’anno per celebrare il suo inizio va in scena WineeSiena – Capolavori del gusto, giunto all’ottava edizione. Voluto dal Patron del Merano WineFestival Helmuth Köcher e dal presidente di Confcommercio Siena Stefano Bernardini il collaborazione con Camera di Commercio, Comune, Monte dei Paschi e con il patrocinio della Regione, l’evento sarà all’insegna della sostenibilità, come dimostra il convegno ‘Respiro e grido della Terra’, il talk sul climate change programmato per domani alle 14 alla Cappella del Manto e alle 15 in Sala Sant’Ansano, che si pone una semplice domanda: come salvare le produzioni vinicole italiane ad alto rischio?.

Fonte: Nazione Speciale Wine & Siena.

Quanto è ricco il vino sotto il vulcano.
UNA GUIDA RACCONTA LE TANTE CANTINE NEL TERRITORIO DELL’ETNA. DOVE LA GARA TRA LE MIGLIORI ETICHETTE SI FA BOLLENTE «C 9 di Micol Passarlello È CHI SI SPINGE a definire il vino dell’Etna il più sexy del Sud Italia»: Fabrizio Carrera e Federico Latteri da oltre un decennio seguono questo terroir con grande attenzione, girando per tenute, cantine, filari e produttori. Il risultato è nella Guida ai vini dell’Etna 2023 (Cronache di Gusto), un volume diviso in quattro parti, quanti sono i versanti del vulcano, che hanno caratteristiche proprie e danno vini diversi: macro aree che facilitano la comprensione dell’Etna da bere.

Fonte: Repubblica Venerdi.

Vino, i ‘Sorsi di Re Desiderio’ uniscono l’Italia.
L’azienda agricola `Fontanavecchia’ di Torrecuso e l’azienda vinicola `Perla del Garda’ di Lonato del Garda (Brescia), due realtà imprenditoriali vitivinicole si sono unite in occasione dell’evento “I sorsi di Re Desiderio” promosso dall’Associazione Italiana Sommelier a Brescia. Un’importante degustazione dedicata ai vitigni dei rispettivi territori, proposti in vinificazioni particolari come il metodo classico e la vendemmia tardiva, nella quale Fontanavecchia ha portato per l’occasione la Falanghina del Taburno Vendemmia Tardiva Libero e l’Aglianico del Taburno. Nello specifico si sono assaggiate queste etichette: La Perla del Garda metodo classico Garda Doc 2009 chardonnay 100%; Principe Lotario brut rose metodo classico 2009 aglianico 100%; Lugana riserva Doc Madre Perla 2018 trebbiano di lugana 100%; Aglianico del Taburno Docg 2018 aglianico 100%; Vendemmia tardiva Doc 2018 trebbiano di lugana 100%; Libero 2017 vendemmia tardiva Falanghina del Sannio Dop Falanghina 100%.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Consorzio tra le Dop Gragnano e Sorrento, bufera contro l’assessore regionale Caputo.
La politica costiera litiga per il vino con il marchio Dop della Penisola Sorrentina, aprendo un contenzioso tra l’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo e i sindaci della costiera, assenti all’iniziativa. È successo l’altra sera a Gragnano dove si erano ritrovati in tanti nella sala consiliare del Comune per varare un unico consorzio per una delle eccellenze dell’enogastronomia della Regione Campania: il vino Dop Penisola Sorrentina. Primo passo per l’iter regionale e poi nazionale per costituire il consorzio di tutela dei vini Gragnano, Lettere e Sorrento, le tre sottozone Dop della denominazione di origine protetta Penisola Sorrentina, alla presenza della neonata associazione Produttori Penisola Sorrentina, presieduta da Raffaele La Mura.

Fonte: Roma.

Etichettatura vino, le Regioni dicono “no”.
E il ministro Lollobrigida lunedì incontra il collega irlandese Etichettatura vino, le Regioni dicono “no” «Siamo i primi produttori al mondo di vino. E una nostra eccellenza e la Conferenza delle Regioni intende difenderla per evitare danni alla produzione e all’immagine internazionale delle nostre aziende. Contrastiamo l’abuso di etichettature sui nostri vini». Lo afferma il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga in merito alla decisione dell’Irlanda, appoggiata dall’Ue, di etichettare le bottiglie di vino. Un’impostazione che «va contrastata con forza» aggiunge. «Pensare di ridurre il consumo di alcolici attraverso etichette-allarmistiche – sottolinea ancora il presidente della Conferenza delle Regioni – è superficiale e sbagliato.

Fonte: La Provincia Edizione Nazionale.

Come valutare la pericolosità del rischio reale per un modesto consumo alcolico.
Ho insegnato gastroenterologia E nutrizione pediatrica per 17 anni all’Università di Milano e , negli ultimi 20 anni, ho approfondito lE mie conoscenze sulla nutrizione dell’adultc e dell’anziano per la stesura di un testo, or- finito, inerente l’argomento. Per ragioni pro. fessionali ho quindi molto seguito, negli ulti mi tempi, gli studi scientifici relativi al rapporto concausale fra alcol e cancro. Va innanzi tutto ricordato che dal 1997 lo IARC (Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro) ha inserito l’alcol fra gli agenti cancerogeni per i quali la cancerogenicità è stata dimostrata con certezza. È poi indispensabile menzionare il fatto che, a fine 2021, la World Heart Federation (WHF) ha formulato una serif di raccomandazioni nelle quali in sintesi s. consiglia l’astinenza dall’alcol per: 1) colorc che sono affetti da patologia cardio-vascola re o altra patologia cronica, 2) gravide e nu trici, 3) bambini e adolescenti, 4) adulti che non hanno mai bevuto alcolici, invitandoli non iniziare a farlo.

Fonte: Gazzetta di Mantova.

Bottiglie a bollino nero.
I produttori temono un calo delle esportazioni Bottiglie a bollino nero Etichettatura del vino con destinazione l’Irlanda Nei giorni scorsi la Commissione Europea ha autorizzato l’Irlanda ad adottare le avvertenze sanitarie sulle etichette degli alcolici. Un’indicazione analoga a quella riportata sui pacchetti di sigarette: “nuoce alla salute”. Il piano Ue prevede una riduzione del consumo dannoso di alcol di almeno il 10% entro il 2025, ma il bollino nero sull’etichetta del vino ha suscitato forti reazioni contrarie, anche del Governo italiano e delle Associazioni di categoria. Il provvedimento fa tremare i produttori che temono un calo dell’export. Nella “Granda” operano oltre 6.000 aziende del comparto, che occupano più di 16.000 ettari vitati e con una produzione di 100 milioni di bottiglie all’anno: quasi totalmente marchiate Docg e Doc.

Fonte: Corriere di Saluzzo.

Carema “d’argento” al Concorso enologico “Città del Vino”.
Un economiche. II `Città leggeri riflessi arancio, altro riconoscimento per il Carema. Al XX Concorso enologico internazionale “Città del Vino”, il Carema Riserva doc 2018 ha ottenuto la medaglia d’argento: risultato di tutto rispetto, in una classifica ricca di etichette blasonate. Il Concorso premia aziende vitivinicole, vini e Comuni ed è una vetrina con importanti ricadute del Vino” descrive il Carema Riserva doc 2018 come “un vino rosso eroico, che cresce tra le rocce”. In particolare lo definisce “vino secco tranquillo, non aromatico, con intensità odorosa elevata e struttura sostenuta, 3 anni di invecchiamento, di cui 24 mesi di affinamento in botti grandi di rovere.

Fonte: Risveglio Popolare.

Etna doc vini, ecco come una crescita di rimbalzo diventa un numero da record.
Etna Doc vini anno 2022: imbottigliati 43.651,09 ettolitri di vino, pari a poco più di 5,8 milioni di bottiglie, con una crescita del 28,68% rispetto al 2021. Un dato che, se confrontato con il 2019, ultimo anno prima dell’inizio della crisi pandemica e che si era chiuso già in modo molto positivo, sale al 34,6%. Sono i dati diffusi dal Consorzio di tutela Etna Doc e che indicano a chiari lettere come il comparto qui navighi in situazione ottimale. «Se gli ottimi dati del 2021 potevano essere visti come un normale rimbalzo rispetto all’anno precedente, flagellato dall’inizio della pandemia, grazie soprattutto alla riapertura del mondo Horeca, quelli relativi al 2022 certificano ora in modo inconfutabile la grande e costante crescita della richiesta sia sul mercato nazionale che internazionale» commenta Francesco Cambria, presidente del Consorzio Tutela Vini Etna Doc.

Fonte: Sicilia.

«Vino, etichette allarmanti. E denigratorie».
II presidente e il direttore del Consorzio tutela del Morellino contestano la scelta dell’Irlanda. «Non ci sono dati scientifici». Fuorvianti e, soprattutto, prive di fondamento scientifico. Così i vertici del Consorzio tutela Morellino di Scansano definiscono le motivazioni attraverso le quali l’Irlanda ha deciso di far apporre anche sulle etichette delle bottiglie di vino la dicitura che mette in guardia per rischi per la salute. «Siamo alquanto preoccupati per la decisione presa dall’Irlanda di inserire sulle etichette dei vini un health warning e lo siamo ancora di più perché la decisione è supportata da un silenzio assenso da parte della Comunità Europea e dalle dichiarazioni dell’Oms relative a questa spinosa questione – dichiara Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio Morellino di Scansano Docg.

Fonte: Nazione Grosseto-Livorno.

Visite e degustazioni. Un mese di eventi con Carpineto.
La tenuta di Montepulciano aprirà le sue porte al pubblico con un ricco calendario di appuntamenti. Un calendario di eventi legato all’enoturismo e alla degustazione di prodotti tipici locali che andrà avanti da ora fino alla fine di marzo. È quello proposto dall’azienda Carpineto che, nella tenuta di Montepulciano, in strada della Chiana, a Chianciano Terme apre le sue porte a quanti vorranno passare un week end con un calice in mano per qualche ora da wine lover fra strade di campagna, scorci mozzafiato ed eccellenze enogastronomiche. Il primo appuntamento è per domani alle 11.30 con una visita guidata di cantina, barriccata e museo e una degustazione alle 12 a base di wine e cheese tasting.

Fonte: Nazione Siena.

Eccellenze e gusto C’è il Mercatale.
Empoli Sapori, gusto e cordialità. Un mix vincente in ogni appuntamento del mercato agroalimentare empolese. Anche domani , il Mercatale in Empoli, dalle 8 alle 13, in via Bisarnella, vetrina delle eccellenze di `casa nostra’, offrirà tante buone idee per cucinare piatti all’insegna della qualità e stagionalità. Il tutto a due passi dal parco Mariambini, dal centro cittadino e dalla Tosco Romagnola. Tornano le arance di Gerry Perricone di Ribera, la cooperativa Le Furiose da Viareggio con il pescato del giorno, il Podere San Pierino con vino, Chianti classico, olio extravergine di oliva e verdure, Clementina Becarelli di Montaione con i formaggi caprini e ancora Juri Scarselli di Fucecchio con le verdure di stagione e trasformati, Maria Castrogiovanni con latticini, carne bovina e suina e formaggi.

Fonte: Tirreno Firenze-Prato-Empoli.

Rinunciare al vino? Lucchin: «No, se si beve con moderazione ci sono anche benefici».
Le dichiarazioni della dottoressa Viola al centro del dibattito tra medici e produttori BOLZANO. Ma “alla salute”, alzando un calice di vino, si potrà ancora dire? «Lo si potrà fare – risponde Lucio Lucchin – brindando alla salute di Paracelso, l’alchimista. Lui diceva che è la dose che fa il veleno». Perché, invece, per alcuni europarlamentari no. Gira voce che si abbia in animo di stampare sulle etichette delle bottiglie, su tutte, il teschio che già si nota sui pacchetti di sigarette. «”La solita semplificazione – dice a sua volta Michi Bradlwarter – si confonde l’alcol, che è una delle componenti del prodotto, col prodotto stesso. Il vino oggi si degusta, si gode a tavola. La moderazione è la chiave del buon bere». E Lucchin, che è un medico, dietologo clinico, va oltre: «Studi importanti tengono fermo un dato: due bicchieri al giorno per gli uomini e uno per le donne non danneggiano la salute». Perché invece, un altro medico, Antonella Viola, volto amico in tv durante la pandemia, ha lanciato una crociata contro Sassicaia e Brunelli, Lagrein e Prosecchi e lo ha fatto dal Veneto, dove lavora.

Fonte: Alto Adige.

Colline del Prosecco Perencin nel direttivo.
Mattia Perencin, sindaco di Farra di Soligo, entra a far parte del consiglio direttivo dell’Associazione per il patrimonio delle colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. La nomina è arrivata il 20 gennaio con decreto firmato dal presidente della regione del Veneto Luca Zaia, al quale compete la scelta di due dei componenti del direttivo dell’associazione. Da statuto il consiglio rimane in carica 3 anni. Nel gennaio 2020, Zaia aveva nominato consiglieri Marina Montedoro e Silvia Mion. Ora ha indicato, oltre alla riconfermata Montedoro, Perencin, che nei mesi scorsi – da semplice cittadino – aveva risposto all’avviso indetto dalla regione per le proposte di candidatura per la nomina di due consiglieri. Perencin ha anche partecipato al gruppo di lavoro del tavolo tecnico per l’aggiornamento del disciplinare del sito Unesco.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Verso la Fiera Un dibattito sui vini Doc e Docg.
In attesa della Fiera di Godega, che in per l’edizione 2023 tornerà nel primo fine settimana di marzo, ci sarà un convegno in cui si discuterà di Prosecco e delle altre denominazioni vinicole. Un confronto tra i presidenti dei diversi Consorzi, Docg Valdobbiadene Conegliano e della Docg di Asolo, Doc Prosecco ma anche della Docg Vini Venezia e del Pinot grigio Venezia doc. La tavola rotonda è stata fissata per la serata del 10 febbraio nel padiglione fiera. Interverranno anche il presidente del Veneto Luca Zaia e l’assessore regionale all’agricoltura Federico Caner, oltre a Pierclaudio De Martin dell’Unione vini Veneti e il direttore regionale del settore agroalimentare, Alberto Zannol.

Fonte: Tribuna Treviso.

Quota 101, un altro successo.
E’ arrivata la certificazione come “CasaClima Wine” Quotaioi, un altro successo La cantina Quota ioi, della famiglia polesana Cardina compie un importante passo nella strategia di sostenibilità ambientale. E’ la nona cantina in Italia, la secondain Veneto e la prima nei Colli Euganei a ricevere la prestigiosa certificazione “CasaClima Wine” per avere soddisfatto i criteri di sostenibilità definiti dall’ente certificatore altoatesino. Una certificazione che ha attestato le scelte compiute nella costruzione di una nuova cantina efficiente e attenta al consumo di risorse idriche ed energetiche, con l’adozione di un impianto fotovoltaico e la scelta di un innovativo sistema costruttivo in legno.

Fonte: Voce di Rovigo.

Il Giovine Re, da uve Viognier, della cantina Michele Satta.
Ne parlerò a piccoli bocconi (se volete leggere altre parti di storia cercate i miei post su i loro prodotti) di questa cantina perché merita, ha prodotti che meritano (e ne porterò diversi) e se parliamo di Bolgheri è una delle prime cantine che mi vengono in mente. È il 1983 quando Michele fonda la propria cantine fu uno dei primi protagonisti della zona di Bolgheri, la cui doc viene istituita nel 1984. Dall’anno di fondazione ad oggi è stata fatta tantissima strada, la moglie Lucia è uno dei pilastri e due dei suoi figli lavorano in azienda. Ventiquattro ettari vitati con le vigne che sono tra le più a sud del comprensorio. Si coltiva con tecniche biologiche.

Fonte: Apetime-Magazine – Apetime-Magazine.

SAN VALENTINO IN CANTINA.
La Giusti Experience si arricchisce di due serate dedicate a tutti gli innamorati.. Il 14 e 18 febbraio la cantina di Nervesa della Battaglia (TV) apre le porte all’Amore, per due serate all’insegna del buon vino e del buon cibo firmate Giusti Wine. Un tour con degustazione di tre dei vini simbolo dell’azienda, seguito da un aperitivo in barricaia e una cena al Ristorante Country House, immerso nei vigneti della denominazione Asolo Prosecco Superiore e Montello. A partire dalle ore 18.00, gli ospiti sono invitati in un viaggio alla scoperta delle eccellenze dell’enologia delle colline a nord di Treviso, dai delicati Asolo Prosecco Superiore DOCG ai grandi rossi del Montello, in un contesto ricco di storia e di fascino: la cantina ipogea si fonde perfettamente nel paesaggio che la ospita, mentre a poca distanza dal ristorante si scorge l’antica Abbazia di Sant’Eustachio, dove Monsignor della Casa scrisse il suo Galateo.

Fonte: Storie Di Eccellenza.

Teoria del Marketing e pratica delle cantine.
Otto le esperienze enoturistiche create da Donatella Cinelli Colombini come esemplificazione pratica del marketing delle wine destination. La Fattoria del Colle, in Toscana nella Doc Orcia propone agli amanti delle tradizioni le sale storiche della villa cinquecentesca dove il Granduca di Toscana aveva fatto il suo nido d’amore segreto. Un percorso villa e vino che comprende la Cappella gentilizia, il giardino all’Italiana e finisce nella bottaia. I wine lovers hanno due esperienze su misura: la prima vigna, video e vino riguarda la vigna, tutte le zone della cantina e ha il momento clou nella sala che insegna ad ascoltare le vigne; la seconda fa diventare enologo per un giorno e permette di produrre il proprio vino Supertuscan con tanto di etichetta.

Fonte: QBquantobasta.

turismo del vino.
“Novità nel turismo del vino 2023 cambiano i turisti e le esperienze. La vera novità 2023 è nelle proposte “con vita propria” cioè nelle esperienze capaci di attrarre turisti indipendentemente dalla fama della cantina o del vino e ancora più decisivo sarà l’uso della tecnologia nella prenotazione e nella fidelizzazione dei visitatori.” ad affermarlo Donatella Cinelli Colombini forte della sua profonda conoscenza del fenomeno enoturistico, comprovata dai 5 manuali che ha firmato, ideatrice nel 1993 di Cantine Aperte e del Movimento Turismo del Vino e dalla sua esperienza come produttrice al Casato Prime Donne a Montalcino e alla Fattoria del Colle nella Doc Orcia. In Italia la Toscana è ancora in posizione leader ma altre wine destination stanno crescendo. Il male oscuro delle cantine turistiche italiane è ancora la loro proposta tutta uguale e Donatella Cinelli Colombini prova a dare il buon esempio mostrando come le esperienze vadano diversificate e strutturate in base a 4 profili di enoturisti.

Fonte: LA FOLLA.

Il vino è o il vino fa ? Questioni di etichetta….
C’è fermento in questi giorni su una questione antica ma, a mio parere, da sempre mal posta e oggi sfuggita ad un rigoroso rispetto di ciò che le evidenze scientifiche e le norme indicano come approccio da seguire sulla tematica alcol e salute e nello specifico vino e salute. Legittimi gli schieramenti a favore o contro una qualsiasi ipotesi di messaggio o, meglio, “health information” (così stabilisce la Risoluzione del 16 febbraio del Parlamento Europeo) da inserire obbligatoriamente in etichetta delle bevande alcoliche ma … est modus in rebus.

Fonte: Fondazione Umberto Veronesi.

Vero: l’Italia è il primo produttore di vino al mondo.
Il 26 gennaio, in un’intervista con Libero, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia (Lega) ha criticato la decisione dell’Irlanda, avallata dall’Unione europea, di inserire sui prodotti alcolici messaggi sui pericoli del consumo di alcol per la salute. Secondo Zaia, che comunque non mette in dubbio il fatto che l’abuso di vino e di alcol faccia male, etichette di questo tipo danneggerebbero i produttori di vino italiani. «L’Italia è il primo produttore di vino al mondo», ha detto il presidente della Regione Veneto in difesa della sua posizione. Al di là del giudizio politico sulla vicenda (come ha spiegato Domani al momento non sono in programma norme simili a livello europeo), abbiamo verificato e il primato rivendicato da Zaia è corretto. I dati più aggiornati e affidabili sulla produzione di vino nel mondo sono raccolti dall’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (Oiv). Secondo un rapporto pubblicato da Oiv alla fine dello scorso ottobre, nel 2022 la produzione mondiale di vino è stimata tra i 257,5 e i 262,3 milioni di ettolitri, con un calo dell’1 per cento rispetto al 2021. Queste cifre non sono ancora definitive, ma sono comunque in linea con i dati registrati nei quattro anni precedenti.

Fonte: Pagella Politica.

Il vino e la sua diversità dalle altre bevande alcoliche: la “lectio” del professor Luigi Moio.
Nel dibattito su “alcol e salute”, la versione del presidente Oiv – Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino. Nel dibattito su “alcol e salute”, la versione del presidente Oiv (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino). “Il vino è intrappolato in un discorso che mette sotto accusa l’alcol etilico, che, nel vino, pure è contenuto, ma in maniera minoritaria. Inutile negare che esistono criticità nel rapporto di alcuni con l’alcol, e con l’abuso che vanno affrontare, ma il vino c’entra poco o nulla. Dobbiamo parlare non di consumo moderato, ma di consumo intelligente”.

Fonte: WineNews.

Wine Tour con Graziano Prà per vivere il vino in ogni stagione.
In programma degustazioni in barricaia, bike tour tra le colline ed escursioni nel Percorso Natura del nuovo agriturismo Monte Bisson. Quella di Graziano Prà è una realtà vitivinicola che nasce da un produttore appassionato e lungimirante, immersa in una natura rigogliosa a pochi passi da uno dei borghi più belli d’Italia. La cantina in provincia di Verona è una vera e propria esperienza immersiva per wine lovers da scoprire tutto per far vivere il suo territorio in ogni stagione.

Fonte: Wine&Thecity.

Vino. La Doc delle Venezie nel 2022 aumenta il valore economico (+10%) e percepito a livello internazionale.
Con il 2023 si apre un nuovo capitolo per il Consorzio DOC delle Venezie, che forte dei risultati raggiunti nell’anno appena terminato è pronto a ripartire con attività promozionali ed informative volte a rafforzare la presenza nei mercati e ad aumentare sempre più il valore identitario della Denominazione a livello internazionale. Attraverso azioni strategiche e mirate che hanno portato la DOC delle Venezie a calcare le scene delle principali fiere di settore, eventi e manifestazioni, masterclass e seminari in America, Europa e Asia, destinati sia ad operatori professionali che a consumatori, il Consorzio di Tutela è oggi testimone di un percorso di crescita della percezione qualitativa della Denominazione d’Origine Delle Venezie da parte del mercato e di una sempre maggiore fidelizzazione dei partner commerciali esteri, che continuano a scegliere e a sostenere la sua unicità.

Fonte: Agricultura.it.

Fedriga contro gli alert sanitari sulle etichette: “Difendiamo i nostri vini”.
Il presidente della Conferenza delle Regioni contesta la decisione europea. Al Senato parla il ministro Lollobrigida: “Vedrò il ministro irlandese, gli regalerò una delle nostre bottiglie”. La battaglia sul vino tra Italia e Irlanda sarà al centro di un incontro a livello ministeriale nei prossimi giorni. Ma da quando Bruxelles ha dato il via libera alla normativa irlandese che introduce alert sanitari sulle etichette del vino – con messaggi tipo “l’alcol nuoce gravemente alla salute”, come succede già con le sigarette – non passa giorno in cui l’Italia mostra il proprio malcontento.

Fonte: La Repubblica.

Vino e salute: la posizione di Assoenologi.
Riccardo Cotarella, “il simposio di Napoli ha chiarito che un uso moderato di vino fa bene alla salute”. Alla luce dell’autorizzazione che l’Unione Europea ha concesso all’Irlanda di inserire gli “alert” per la salute sulle etichette che vengono apposte nelle bottiglie di alcolici e superalcolici, il presidente nazionale di Assoenologi, Riccardo Cotarella, ritorna sul tema “vino e salute” che è stato il filo conduttore del recente simposio che l’Associazione degli Enologi ed Enotecnici italiani ha organizzato a Napoli. Lo fa legandosi alle recenti affermazioni rese dalla dottoressa Antonella Viola – ricercatrice e docente presso l’Università degli studi di Padova – alla trasmissione radiofonica “Mondo Nuovo” di Rai Radio 1. Nel corso del suo intervento l’immunologa ha affermato, tra le altre cose, che “anche un consumo moderato di alcol danneggia il cervello e aumenta il rischio di tumori”.

Fonte: Carlo Zucchetti.

Vino, denominazione di origine Mo.Vi.To.: un’innovazione per le politiche di mercato.
Monitorare gli andamenti produttivi e di mercato, e gestire in questo modo l’offerta per perseguire l’equilibrio dei prezzi. E’ questo l’obiettivo di Mo.Vi.To. (Monitoraggio vini toscani), progetto finanziato dal PSR 2014-2020 (rientra in Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani) e realizzato dal Gruppo operativo del partenariato europeo per l’innovazione, focalizzato sul monitoraggio dell’andamento di mercato dei principali vini toscani a denominazione di origine e benchmarking di filiera per la gestione delle politiche di mercato.

Fonte: Toscana News.

STAMPA ESTERA

La Toscane de Stefano Amerighi.
Au coeur d’une région où le sangiovese règne en maître, il est l’un des rares à avoir tout misé sur la syrah, avec des rouges d’une puissance à concurrencer les plus fiers côtes-rôties Béret vissé sur des boucles auburn, lunettes écaille encerclant un regard en fentes noires, Stefano Amerighi est un véritable faux tranquille De ceux à qui l’on prêterait une sagesse de bonze, mais dont l’esprit ne cesse de vagabonder. Si le vin ne ressemble pas toujours à celui ou celle qui l’a mis au monde — ce serait bien trop facile —, on y retrouve pourtant systématiquement ce petit je-ne-sais-quoi de mystère, cette part obscure qui révèle une facette parfois inconnue de l’intéressé lui-même. Il faut avoir bu et rebu maintes fois les syrahs de ce domaine insolemment alangui sur les volumes de la petite ville de Cortona, en Toscane, pour avoir le sentiment d’avoir déjà rencontré Stefano, voire de parler la même langue. Dans une région dont les rouges battent encore des records d’opulence, il a fait le choix de planter de délicates syrahs sélectionnées dans la vallée du Rhône. Des vignes cultivées en biodynamie sur une zone appelée Poggiobello di Farneta, soit deux collines exposées plein sud, délimitées par un chemin ocre bordé de cyprès, dans cette perfection paysagère typiquement toscane — qui donne à une certaine distance le sentiment d’être née sous le pinceau d’un maître de la Renaissance. Au regard de la pression exercée par une demande mondiale qui ne cesse d’augmenter, sa production annuelle reste pour le moins confidentielle, avecdescuvées distribuées au comptegouttes dans nos contrées, parmi lesquelles Apice — le sommet, en français.

Fonte: Figaro Magazine.

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A risentirci a domani.