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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 8 febbraio 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
L’Irlanda ha notificato le etichette “anti-alcol” all’Organizzazione mondiale del commercio.
Irlanda ha ufficialmente notificato all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) la normativa che stabilisce la nuova etichettatura delle bevande alcoliche con i cosiddetti “health warning” sul modello di quelli che si trovano sui pacchetti di sigarette. Scattano dunque i 90 giorni entro i quali qualsiasi Paese membro del Wto pub presentare pareri contrari. II progetto di regolamento sull’etichettatura si applica a tutti i prodotti alcolici venduti in Irlanda, siano essi prodotti localmente o importati. Pertanto, potrebbe costituire una barriera tecnica al commercio. Dopo l’ok dell’Ue per effetto del silenzio-assenso, l’Irlanda passa ai fatti e ipotizza di adottare le etichette entro due o tre mesi..
Fonte: Avvenire.
L’Irlanda notifica al Wto gli health warning sul vino.
L’Irlanda non cambia idea sugli health warning sulle etichette del vino nonostante la forte opposizione di 13 stati Ue. Lunedì ha notificato all’Organizzazione mondiale del commercio (Omc, o Wto) il proprio progetto di regolamento ai sensi della sezione 12 dell’Ireland’s Public Health (Alcohol) Act 2018 che stabilisce norme per l’etichettatura delle bevande alcoliche, compreso l’uso di avvertenze sanitarie. La procedura all’Omc è l’ultimo passo prima che l’Irlanda possa adottare la propria scelta.
Fonte: Italia Oggi.
Violante Gardini Cinelli Colombini….
è di nuovo presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana. Succede a Emanuela Tamburini e toma a guidare per la quarta volta l’associazione, fondata 30 anni fa dalla mamma Donatella Cinelli Colombini. Neo mamma, 38 anni, laureata in economia aziendale all’Università di Firenze, Gardini Cinelli Colombini è oggi export manager dell’ufficio commerciale dell’azienda di famiglia.
Fonte: Italia Oggi.
Amarone, meno vino in cantina.
Boom di vendite ne1 2021. Scorte ridotte anche per il Valpolicella. Il Ripasso segna ilpasso I1 successo commerciale dell’Amarone assottiglia lo stock del re della Valpolicella e pone le condizioni per nuovi aumenti di prezzo. L’obiettivo dei produttori dei cinque vini della Valpolicella è quello di centrare il miliardo di valore, molto di più dei 600 min del 2022 con 67,3 min di bottiglie. Intanto, nel 2022 per l’Amarone è stata realizzata una vendemmia record (417 mila quintali di uva) e quasi record per tutti i vini della Valpolicella (932 mila quintali). Tuttavia le vendite vivaci del biennio 2021/22 hanno eroso le giacenze di Amarone: sono scivolate da 56,4 min di bottiglie del 2019 a 49,3 min dello scorso dicembre. Una perdita secca delle scorte di 7,1 min di bottiglie (-12,4%), secondo il monitoraggio del ministero dell’agricoltura. Simile il trend del Valpolicella (-11%), ma opposto quello del Ripasso (+11%). Sul fronte commerciale, secondo l’indagine realizzata da Nomisma wine monitor e presentata ad «Amarone Opera Prima», nel 2022 le vendite di Amarone si sono contratte, a volume, del 7,2%, e sono cresciute, a valore, del 4%, a circa 360 min di euro (franco cantina), per metà nell’Horeca.
Fonte: Italia Oggi.
Aiuti al vino, tre big sul piede di guerra.
Consorzi di tutela all’attacco. Dopo la bocciatura incassata dall’istanza per beneficiare del decreto Centinaio sulla promozione, i consorzi di Barolo, Franciacorta e Bolgheri hanno ricorso contro la graduatoria del ministero dell’agricoltura che ha ritenuto inammissibili i loro progetti. Il primo verdetto del Tar ha respinto il ricorso presentato dal consorzio Barolo. «Ora attendiamo le motivazioni, per decidere se ricorrere al Consiglio di Stato», dichiara il presidente Matteo Ascheri. – Mentre a giorni si attendono gli esiti delle istanze al Tar presentate da Bolgheri e Franciacorta. Comprensibilmente i vertici di questi due ultimi consorzi non hanno voglia di rilasciare dichiarazioni per timore di complicare l’esito del ricorso.
Fonte: Italia Oggi.
Asta del vino….
Hospices de Nuits-Saint-Georges dove a prevalere sono generosità, qualità e tipicità borgognese. La 62a edizione dell’asta del vino Hospices de Nuita-Saint-Georges si terrà domenica 12 marzo presso lo Chateau du Clos de Vougeot e sarà trasmessa in diretta su www.interencheres.com. L’asta è aperta a tutti, sia per la pièce di beneficenza, venduta a bottiglia a prezzo fisso in abbonamento, sia per i lotti battuti per conto dell’ospedale. Le vendite dell’asta del 2022 hanno raggiunto la cifra record di 2,5 min euro, +30% rispetto al 2021 nonostante i cinque pezzi in meno all’asta. Tra il 2020 e il 20221e vendite sono aumentate del 54%.
Fonte: Italia Oggi.
Il Veneto locomotiva agricola.
Report su12022. Le superfici vitate sfiorano i 96mila ettari. Cala la produzione di Grana Il Veneto locomotiva agricola Legno e allevamento trainano la crescita. Export a +18%. Aumenta il valore dell’agricoltura veneta cresciuta nel 2022 del 18,4%. In particolare, grazie a coltivazioni legnose, +29,1%, e prodotti degli allevamenti +18,1%. E cresce soprattutto l’export, ma il saldo della bilancia commerciale è negativo. Sono le prime valutazioni sull’andamento 2022 del settore agricolo veneto contenuto nell’Osservatorio economico agroalimentare realizzato da Veneto Agricoltura. La produzione industriale dell’agroalimentare, +3,3%, è cresciuta soprattutto grazie all’export che nei primi otto mesi del 2022 ha segnato un +18% tendenziale. E se il contributo più importante è stato quello dell’industria alimentare (+20% per le esportazioni), anche la parte agricola ha avuto un ruolo importante con +8,1% e il valore della produzione arrivato a 7,7 mld. Tuttavia il saldo della bilancia commerciale è stato negativo, -687,3 milioni di euro, a causa del notevole aumento del valore delle importazioni (7,3 mld di euro, +32,4%), non compensato dalla crescita delle esportazioni (stimate a 6,6 mld di euro, +15%). I maggiori incrementi dell’import sono stati quelli per oli e grassi vegetali e animali (423 milioni di euro, +127%), dai prodotti della silvicoltura (+48%, con 62,7 milioni di euro) e dal tabacco (1,7 milioni di euro, +46,2%). Il Veneto ha prevalentemente esportato tabacco (+72,9% con quasi tre milioni di euro), oli e grassi vegetali e animali (+65% con 331,8 milioni di euro) e granaglie, amidi e prodotti amidacei (+40,1% con 158 milioni di euro). Ha registrato un calo soltanto l’export di prodotti della silvicoltura (-6,2%, con 9,7 milioni di euro) e di animali vivi (-1,5%, 14 milioni di euro).
Fonte: Italia Oggi.
In Toscana i distretti bio sono cinque.
Sale a cinque il numero dei distretti biologici riconosciuti in Toscana dalla regione. Dopo Fiesole, Calenzano e Val di Cecina, arrivano Montalbano e Chianti. Il distretto biologico di Montalbano nasce dall’esperienza dell’associazione del bio-distretto del Montalbano, operativo fin dal 2016 per valorizzare l’attività agricola locale, tutelare l’ambiente. Ha una superficie agricola utilizzabile di 4.876 ettari complessivi, di cui il 38% condotti con il metodo dell’agricoltura biologica; ad esso hanno aderito 59 delle 157 aziende che fanno coltivazione biologica. Il distretto del Chianti, invece, ricalca i confini del Chianti Classico, con una superficie agricola utilizzata (Sau) biologica del 43%. Sono 62 le aziende che hanno aderito.
Fonte: Italia Oggi.
Il vicepremier all’Ue: no dell’Italia alle etichette che danneggiano il vino.
Scontro con l’Irlanda Il vicepremier all’Ue: no dell’Italia alle etichette che danneggiano il vino «L’Italia e disponibile a individuare soluzioni sulla questione, ma si riserva di assumere tutte le iniziative ritenute opportune in sede europea e internazionale a tutela della libertà degli scambi». Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in una lettera al vice presidente della Commissione Ue, Valdis Dombrowskis, in merito all’etichettatura allarmistica che l’lrlanda vuole introdurre per tutte le bevande alcoliche, vino incluso.
Fonte: Messaggero.
Il resort con vista sul vigneto.
Nazareno gli ripeteva spesso «compra la terra, compra la terra! Diversifica la tua attività». Leonardo Baccarelli lo ha fatto. Ha ascoltato il consiglio del padre. Pur essendo saldo al timone di una realtà imprenditoriale collaudata nel settore petrolifero, la Baccarelli Group, alla fine degli anni Novanta ha acquistato a Todi quasi 100 ettari. Ha piantato il seme della dedizione ed è cresciuta Roccafiore. Un luogo in cui convivono un resort, una spa, un ristorante e una cantina da cui, dai 2005, escono vini eleganti, prodotti in regime biologico, come il Fioriiore, un Grechetto con una straordinaria capacità di invecchiamento. Al netto delle molteplici anime, Roccafiore è casa. Non soltanto per l’atmosfera che si respira. Tutto, dal singolo mattone alla piantina, è il risultato di uno dei fertilizzanti più potenti del mondo: la famiglia.
Fonte: Panorama.
Intervista a Max Mascia – Baccanale di primavera, lo chef stellato Mascia in campo «Allargare la kermesse ai giovani» – Mascia lancia il Baccanale bis «La primavera stagione ideale».
Visite guidate alle aziende agricole tra le proposte Baccanale di primavera, lo chef stellato Mascia in campo «Allargare la kermesse ai giovani» Grandi a pagina 5 Marcia lancia il Baccanale bis «La primavera stagione ideale» La ricetta dello chef stellato per rinfrescare il format della storica manifestazione culinaria «Ampliare la platea a cui è rivolta puntando sui giovani. Sarebbe un’anteprima tutta da gustare» L’IDEA «I mesi più caldi sarebbero congeniali per visite didattiche nelle aziende agricole o nei campi» di Mattia Grandi L’idea di un Baccanale a primavera gli gira in testa da un po’ di tempo. Ma nei pensieri di Max Mascia, chef di quello stellato San Domenico che regala ad Imola un posto nel ghota della gastronomia mondiale, ci sono pure le linee guida di un vero e proprio progetto. Di quelli che partono dal cibo per sfociare in cultura.
Fonte: Resto del Carlino Imola.
‘Incontri divini’ con l’Ais Romagna da ‘Bisinì dla Sghisa’.
Tornano gli appuntamenti con gli ‘Incontri Divini’, il format di approfondimento sul mondo del vino organizzato da Ais Romagna – delegazione di Faenza in collaborazione con l’osteria ‘Bisinì dla Sghisa’. Giovedì 16 febbraio riparte così il viaggio fatto di parole, volti, cibo e vino, a cadenza mensile. Una chiacchierata che cercherà di mettere al centro le caratteristiche di questi terroir romagnoli declinati in sorsi autentici e unici. Si parlerà anche di un’anteprima assoluta. Nel locale di via Cavour 14/A, dalle 20.30, il nuovo corso di Incontri Divini si apre con il racconto delle due sottozone del Romagna Sangiovese Doc più settentrionali: Imola (new entry) e Serra. Sette cantine, Branchini, Tre Monti, Costa Archi, Terre di Macerato, Masselina, Fondo Ca’ Vecja e Ferrucci, porteranno alcune delle loro referenze in rosso e bianco.
Fonte: Resto del Carlino Ravenna.
Dal ministero via libera al Consorzio Doc Friuli.
Con un Decreto emanato dal Masaf, è stato ufficialmente approvato il riconoscimento del Consorzio tutela vini Friuli Venezia Giulia e l’attribuzione dell’incarico a svolgere le funzioni di promozione, valorizzazione, tutela, vigilanza, informazione del consumatore e cura generale degli interessi degli associati per la Doc Friuli. «Si tratta di un passaggio importante – sottolinea Venanzio Francescutti, presidente regionale di FedAgriPesca – non solo per la storia abbastanza travagliata della nascita del Consorzio, ma anche perché, su di esso, sono concentrate molte aspettative dei vignaioli regionali.
Fonte: Messaggero Veneto.
«Dopo il caso Prosek serve una campagna per difendere i marchi».
Lavorare sulle barriere di accesso ai mercati ma anche sulla tutela delle indicazioni geografiche con i casi emblematici del Prosek della Croazia e dell’uso improprio del termine balsamico per gli aceti in Slovenia e Cipro. Sono queste le maggiori difficoltà per il settore denunciate da Federvini in audizione nella Commissione Attività produttive della Camera in merito all’indagine conoscitiva sul Made in Italy e la valorizzazione e lo sviluppo dell’impresa italiana. «L’attuale scenario geopolitico, segnato dal conflitto russo-ucraino – ha spiegato la presidente della Federazione Micaela Pallini – sta mettendo a dura prova le aziende che sono costrette a diversificare strategie di mercato e destinazioni».
Fonte: Piccolo.
Liguria, vigneti di 40 ettari per superare i vincoli europei.
Una quota minima di nuovi vigneti per far crescere (in quantità, perché la qualità non si discute) il Pigato e gli altri vini di casa nostra. È la proposta di Coldiretti (ma tutte le associazioni ne hanno avanzate analoghe o similari) che dovrebbe favorire lo sviluppo della viticoltura non solo in Riviera e nel resto della Liguria, ma in tutte le più piccole regioni d’Italia. Secondo i viticoltori, non si tratterebbe né di infrangere né di modificare le norme europee che limitano all’1% l’incremento annuo delle “superfici vitate”, ossia dei vigneti autorizzati.
Fonte: Secolo XIX Savona.
Liguria, vigneti di 40 ettari per superare i vincoli europei.
Una quota minima di nuovi vigneti per far crescere (in quantità, perché la qualità non si discute) il Pigato e gli altri vini di casa nostra. E la proposta di Coldiretti (ma tutte le associazioni ne hanno avanzate analoghe o similari) che dovrebbe favorire lo sviluppo della viticoltura non solo in Riviera e nel resto della Liguria, ma in tutte le più piccole regioni d’Italia. Secondo i viticoltori, non si tratterebbe né di infrangere né di modificare le norme europee che limitano all’1% l’incremento annuo delle “superfici vitate”, ossia dei vigneti autorizzati. Ma il vincolo europeo è su base annuale, quindi basterebbe modificarne i criteri di riparto, cioè non più ad ogni regione l’1% della superficie presente l’anno precedente, ma una soglia minima di 40 ettari per ciascuna regione, andando ad attingere dalle quote a disposizione delle regioni più grandi, che peraltro restano in molti casi inutilizzate.
Fonte: Stampa Savona.
Vino, l’Irlanda tira dritto L’etichetta salutista al Wto.
La notifica II ministro degli Esteri Tajani: «Rischio di danni per l’Ue» L’Irlanda non cambia rotta e nonostante il parere contrario di 13 altri Paesi membri Ue, tra cui l’Italia, tira dritto notificando all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) le norme tecniche sull’etichettatura «salutista» degli alcolici. Il progetto di regolamento sull’etichettatura si applicherebbe a tutti i prodotti alcolici venduti in Irlanda, si ricorda nella notifica, siano essi prodotti localmente o importati. Pertanto – è questo il primo iceberg in rotta di collisione in questa inesorabile navigazione solitaria dell’isola verde – potrebbe costituire una barriera tecnica al commercio.
Fonte: Eco di Bergamo.
L’Irlanda tira diritto L’etichetta salutista notificata al Wto.
Le reazioni Tajani scrive a Dombrowskis: «C’e rischio di danni per l’Ue» Lollobrigida cerca la mediazione. Ora ci sono 90 giorni per opporsi ROMA L’Irlanda non cambia rotta e nonostante il parere contrario di 13 altri Paesi membri Ue, tra cui l’Italia, tira dritto notificando all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) le norme tecniche sull’etichettatura ‘salutista’ degli alcolici. Il progetto di regolamento sull’etichettatura si applicherebbe a tutti i prodotti alcolici venduti in Irlanda, si ricorda nella notifica, siano essi prodotti localmente o importati. Pertanto – è questo il primo … Bottiglie in esposizione iceberg in rotta di collisione in questa inesorabile navigazione solitaria dell’isola verde – potrebbe costituire una barriera tecnica al commercio.
Fonte: Provincia di Lecco.
L’Irlanda tira diritto L’etichetta salutista notificata al Wto.
Le reazioni Tajani scrive a Dombrowskis: «C’e rischio di danni per l’Ue» Lollobrigida cerca la mediazione. Ora ci sono 90 giorni per opporsi ROMA L’Irlanda non cambia rotta e nonostante il parere contrario di 13 altri Paesi membri Ue, tra cui l’Italia, tira dritto notificando all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) le norme tecniche sull’etichettatura ‘salutista’ degli alcolici. Ed è proprio su questo punto che il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha inviato una lettera al vice presidente della Commissione Ue, Valdis Dombrowskis. Secondo Tajani, le nuove norme irlandesi sulle etichette «rischiano di essere una fonte di distorsione agli scambi internazionali, equivalente a una restrizione quantitativa». Il provvedimento, sottolinea Tajani, oltre ad essere criticabile sotto il profilo del diritto europeo, «potrebbe innescare una reazione a catena che finirebbe con il danneggiare l’insieme dell’Unione». Ma i tempi si fanno stretti anche per il fronte contrario alle etichette: il periodo per la presentazione delle opposizioni scade tra 90 giorni.
Fonte: Provincia Sondrio.
Sommelier in campo per aiutare l’Infantile.
Progetto benefico con la fondazione Uspidalet «Vino di qualità in vendita per raccogliere fondi» Sommelier in campo per aiutare l’Infantile. Nuova collaborazione a sostegno dei pazienti dell’ospedale infantile di Alessandria: è quella nata tra la Fondazione Uspidalet e l’Ais (Associazione italiana sommelier) di Alessandria e Acqui Terme. Saranno tante e diverse le iniziative che nei prossimi mesi porteranno il mondo del vino e della ristorazione a unirsi per sostenere l’ospedale, attraverso raccolte fondi. «Una tra tutte sarà il progetto “Alba Vitae”: si metteranno in vendita delle magnum di un vino del territorio e il ricavato andrà ai bimbi dell’Infantile», spiega Edy Perissinotto, delegato Ais.
Fonte: Secolo XIX Basso Piemonte.
Vini all’asta e ricavato all’Infantile.
Nuova collaborazione a sostegno dei pazienti dell’Ospedale infantile: è quella nata tra la Fondazione Uspidalet e l’Ais (Associazione italiana sommelier) di Alessandria e Acqui Terme. Saranno tante e diverse le iniziative che nei prossimi mesi porteranno il mondo del vino e della ristorazione a unirsi per sostenere, attraverso raccolte fondi. «Una tra tutte sarà il progetto “Alba Vitae”: si metteranno in vendita delle magnum di un vino del territorio e il ricavato andrà ai bimbi dell’Infantile» spiega Edy Perissinotto, delegato Ais. «Organizzeremo un’asta benefica e poi una cena quest’estate in piazza Santa Maria di Castello, alla presenza di diversi enotecari Ais — aggiunge —. Tanti saranno anche gli eventi per coinvolgere i ristoratori.
Fonte: Stampa Alessandria.
Mercato da 680 milioni, il settore vitivinicolo galoppa.
La settima edizione dell’Osservatorio sulle aziende imbottigliatrici redatta dal docente di economia aziendale Sebastiano Torcivia Mercato da 680 milioni, il settore vitivinicolo galoppa «Ci sono ancora margini di espansione». Un master universitario per manager. Il settore vitivinicolo siciliano vale 680 milioni di euro secondo la fotografia scattata nella settima edizione dell’Osservatorio sulle aziende imbottigliatrici del settore redatta dal professore Sebastiano Torcivia, docente di economia aziendale all’università di Palermo e coordinatore di un master per formare manager di questo tipo di aziende. Lo studio condotto dalla squadra del professore fotografa quello che viene considerato come il settore più avanzato dell’Isola ma che mostra ancora segnali di crescita e non considera il vino sfuso o per conferimento. Al 2020 esistono 872 aziende imbottigliatrici in Sicilia, di cui 31 sono cooperative. La dimensione delle aziende vede 28 realtà classificate come grandi; 99 sono medie; 745 sono piccole aziende.
Fonte: Giornale di Sicilia.
Prosecco, decine di mini laghi combatteranno la siccità.
Accordo fra Comuni e consorzi della Docg: «Useremo l’acqua per irrigare i rigneti». L’ipotesi di grandi invasi da realizzare anche in pianura Prosecco, decine di mini laghi combatteranno la siccità. Le colline delle bollicine trevigiane hanno sete. La Glera ha le foglie grandi, è vigorosa: da aprile a settembre ha bisogno di almeno 500 millimetri di acqua, too in più del Merlot. Moltiplicando per tutta l’area della Docg di Conegliano e Valdobbiadene, stiamo parlando di 1,5 milioni di metri cubi di acqua su circa tremila ettari. Il cielo la manda a terra, quando vuole, sotto forma di pioggia. Ma spesso in nubifragi alternati da settimane di solleone e aridità.
Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
Stop ai prelievi nel Piave per le colline del prosecco Una manna per i laghi.
II consorzio trevigiano punta a realizzare degli invasi che raccolgano acqua piovana La proposta è stata avanzata, attesi contributi regionali. «Cari proseccari, giù le mani dal Piave», protestavano l’estate scorsa, nel pieno della siccità, da ogni angolo della provincia di Belluno, soprattutto in riva ai laghi. Accadeva quando i serbatoi di Pieve di Cadore, Santa Croce e Mis rimanevano a corto d’acqua. Bene, da ieri le rive del Prosecco Superiore non attingeranno più dal fiume sacro. O meglio, questo è l’impegno del Consorzio Piave se la Regione sgancerà le risorse per realizzare degli invasi che raccolgano l’acqua piovana. Quanta acqua risparmierebbe il Piave? Circa 1,5 milioni di metri cubi, per irrigare 3mila ettari di vigneti. Si dirà: ben poca cosa rispetto ai 27 milioni di prelievi ogni anno tra la primavera e l’estate. Ma importante è incominciare, affermano i sindaci dei bacini bellunesi.
Fonte: Corriere delle Alpi.
Capraro vince la riconferma alla presidenza dell’Ascom – Capraro: «La Provincia all’Appiani Baricentro del Prosecco sia Treviso».
II presidente è stato riconfermato alla guida di Ascom Treviso: «No ai campanilismi, al territorio serve strategia» Portare il baricentro del Prosecco nel capoluogo, a Treviso, traslandolo dalle colline Unesco, e pensare ad un possibile mantenimento del ruolo Istituzionale dell’Appiani trasferendo lì la Provincia. Sono i due ragionamenti proposti ieri da Federico Capraro, all’indomani dell’elezione alla guida della Ascom-Confcommercio, mandamento di Treviso. Quella di Capraro, 47anni, albergatore, coneglianese, è la riconferma al termine di un confronto con Valentina Cremona, 53 anni, montebellunese, vicepresidente vicaria di Ascom Treviso e componente del comitato imprenditoria femminile della Camera di Commercio Treviso-Belluno. E dalla riconferma Capraro trae stimolo per indicare quale vuol essere il percorso futuro del mandamento, in accordo con una strategia di “sistema” concordata con tutte le sezioni sotto il cappello del provinciale: «Esserci per gli associati e per il territorio, favorendone lo sviluppo in termini di opportunità di lavoro e d’impresa, senza campanilismi».
Fonte: Tribuna Treviso.
Accordo per salvare il Prosecco Mini invasi piovani antisiccità.
Studio di fattibilità tra consorzi, associazioni di categoria e Colline Unesco I bacini da 1, 5 milioni di metri cubi d’acqua non attingeranno più al Piave. La siccità rischiava di compromettere il Prosecco Superiore. Ieri, il Consorzio Conegliano-Valdobbiadene, l’Associazione Colline Unesco, la Coldiretti, la Cia e Confagricoltura, il Consorzio Bonifica Piave hanno sottoscritto uno studio di fattibilità che, attraverso la realizzazioni di micro invasi permetterà di garantire 1, 5 milioni di metri cubi d’acqua a circa 3 mila ettari di vigneti. Gli invasi non ruberanno acqua al Piave ma raccoglieranno quella piovana. Non solo. L’accordo prevede di canalizzare le risorse idriche presenti e di «riconsiderare in chiave attuale le progettualità non ancora realizzate ed ogni ulteriore intervento utile a ridurre le perdite ed aumentare l’efficienza idrica per una migliore gestione dell’acqua in agricoltura».
Fonte: Tribuna Treviso.
Bollicine Doc convegno in Fiera con Zaia e Caner.
Il punto sul Prosecco e sulle altre denominazioni. Sarà fatto venerdì dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia e dall’assessore regionale all’agricoltura e al turismo Federico Caner, alle 20, presso la Fiera di Godega. Dopo il saluto di Zaia e di Caner e del presidente dell’Unione Vini Veneti Pierclaudio De Martin, oltre che del sindaco di Godega di Sant’Urbano Paola Guzzo, il convegno entrerà nel vivo con l’intervento di Alberto Zannol (direzione agroalimentare della regione Veneto) che farà il quadro sulla situazione del potenziale produttivo vitivinicolo per le denominazioni a Prosecco, Pinot grigio delle Venezie e Vini Venezia. Poi la parola passerà ai presidenti dei Consorzi di tutela.
Fonte: Tribuna Treviso.