rassegna stampa del vino di lunedì 13 febbraio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 13 febbraio 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

La scommessa – Sanremo, cannabis e le etichette sul vino.
Cannabis, Sanremo, ipocrisia, schizofrenia e falsità… Mi è giunta una vivace nota (esattamente con questo titolo) dell’Aduc, firmata da Vincenzo Donvito. «Essendo arrivata anche la cannabis al festival di Sanremo, ecco che il diavolo scatena quell’ignoranza e quel livore, che caratterizzano cultura e informazione, in questa materia. Quelle stesse persone, che da settimane contrastano l’ipotesi di etichette sul vino per ricordare che pub far male, ecco che di fronte alla cannabis si cimentano in ipocrisia, schizofrenia e falsità». E perché? Motivo conduttore, afferma la vibrante nota di Donvito, è il solito: «La cannabis fa male, ammazza, sfregia, dilania, corrode, abbrutisce, etc.. Le solite falsità a go-go, che perd fanno a cazzotti con le affermazioni che le stesse persone, quando si tratta di vino, negano che possa accadere altrettanto con l’alcol».

Fonte: La Verita’.

General finance le fatture? Un affare di famiglia.
I Gianolli chiudono il primo bilancio da quotati con 12 milioni di utile «Iniziò papà, che investi la liquidazione di 43 anni di lavoro alle GeneraIi per fondare Prestoleasing». Oggi il gruppo è uno dei protagonisti italiani nel factoring. E diversifica producendo vino di Stefano Righi Ci sono molte variabili che determinano le fortune e i crolli di un’azienda, in ogni settore. Tra queste una veniva illustrata, molti anni fa, già sui banchi degli istituti tecnici per ragionier]: si fallisce sempre per cassa, anche nell’era entrante dell’intelligenza artificiale. Cè probabilmente anche questa considerazione alla base del successo imprenditoriale di General Finance, che ha fatto del mantenere in vita aziende in difficoltà la base del proprio successo.

Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.

I 100 migliori vini italiani.
Dall’alto: Veronelli, Cernilli, Gambero Rosso, Maroni e Vitae sono cinque delle guide da cui sono stati tratti i voti per ottenere la classifica. La sesta, Bibenda, si trova in versione digitale. TRA CONFERME Dl GRANDI CLASSICI NELLE POSIZIONI ALTE E LA CLAMOROSA SOTTOVALUTAZIONE DEI PIEMONTESI, ECCO LA SUPERCLASSIFICA 2023 DI GENTLEMAN. LA TOP 100 DEI ROSSI, OTTENUTA INCROCIANDO I VOTI DELLE PIÙ AUTOREVOLI GUIDE ENOLOGICHE DI CESARE PILLON ELABORAZIONE DATI DI EMANULE ELLI SUL PODIO, nella graduatoria dei migliori rossi italiani, compilata come sempre da Gentleman sommando le Valutazioni delle sei guide che li giudicano con un voto, c’è stato quest’anno il consueto avvicendamento di etichette storiche: al vertice è salito un classico, il Sassicaia, che l’anno scorso era secondo, e al secondo posto si è piazzato il Montiano, che allora era quarto, mentre la terza posizione se l’è conquistata il Torgiano Rubesco Vigna Monticchio salendo dalla sesta posizione.

Fonte: MF Gentleman.

Non solo vino.
PNGroup rilancia la ricchezza del territorio della Franciacorta e dintorni, proponendo esperienze che non cercano solo il valore assoluto dell’esperienza enogastronomica, ma che si prefiggono anche di scoprire la cultura di una zona ad alto potenziale turistico. Il tutto, confidando nel successo di Brescia e Bergamo città della cultura 2023 La Franciacorta 2 un territorio affascinante che deve una buona fetta di successo anche alla fama della sua Docg, vanto e patrimonio dell’enologia made in Italy. Ma 2 anche una zona del Paese in grado di offrire molto altro. Ed 2 in questo contesto territoriale che si inserisce PNGroup, gruppo con oltre vent’anni di attività che, attraverso le sue cinque strutture ricettive, si propone di offrire al cliente un pacchetto variegato di esperienze sul territorio.

Fonte: MF Gentleman.

Amarone, obiettivo Unesco – Amarone della Valpolicella, l’accudimento che vuole diventare patrimonio Unesco.
Basta attraversare l’Italia dalle Alpi alla Sicilia per averne mille conferme. Ma se c’è un posto nel nostro Paese dove la tecnologia umana applicata al vino rappresenta davvero la quintessenza di un fenomeno culturale, storico e antropologico, beh, quel posto è la Valpolicella. E proprio qui che trova la sua consacrazione l’appassimento, ovvero quel processo di parziale disidratazione naturale delle uve per ottenere nel vino una maggiore concentrazione di colori, profumi e sapori. Le uve parzialmente appassite hanno anche una più alta concentrazione di zuccheri. Una tradizione che, secondo i documenti, risale perfino al tempi dei Romani che chiamavano “retico” il vino proveniente dall’essiccamento degli acini, caratteristico di questa parte d’Italia.

Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.

Vinitaly, missione rilancio vetrina per 35 aziende – Vinitaly, missione rincio «Chance per la ripartenza».
A Verona presenti 35 aziende sannite ›Casazza: «È un’occasione da sfruttare» venerdì la riunione all’ente camerale Masiello: «Conquistare fette di mercato» Antonio Mastella «Mai come ora, questa edizione dovrà essere vissuta come una occasione di rilancio di un settore tra i più importanti e consistenti del nostro Pil come il vino». E così che Antonio Casazza, presidente provinciale di Confagricoltura, vede l’appuntamento con Vinitaly, la vetrina per eccellenza che mette in mostra il megib della viticoltura che il Paese, a cominciare dal Sannio, è in grado di offrire in programma a Verona dal 2 al 5 aprite. «Vi parteciperanno 35 aziende sannite» comunica Luca Perozzi, segretario generale della Camera di Commercio Irpinia-Sannio. cui si deve, dal punto di vista tecnico, la cura delta preparazione.

Fonte: Mattino Benevento.

La Romagna nel calice: l’identità di questa terra in un libro a cura del Consorzio.
Un testo divulgativo per appassionati: fra i contenuti anche uno a firma di Gianni Morandi, estimatore del Sangiovese. Prefazione dello scrittore Lucarelli Il Consorzio Vini di Romagna ha pubblicato ‘Romagna, mosaico di vita’, edito da Lariana/Civiltà del Bere, «un libro scritto a più mani che sintetizza gli elementi valoriali caratteristici-unificanti della Romagna e ne coglie aspetti identitari, che differenziano tra loro i territori e i vini». Un libro volutamente di taglio divulgativo sulla Romagna e i suoi vini, con una sezione speciale di approfondimento sui Sangiovese delle Sottozone, che ha l’ambizione di divenire un testo capace di accompagnare il lavoro futuro delle aziende vitivinicole, costituendo la base di quel racconto comune sul nostro territorio, la cui mancanza era il vero tallone d’Achille della narrazione regionale.

Fonte: Resto del Carlino Romagna.

Ranieri: «Così rilanceremo i nostri vini».
II direttore della Cantina sociale di Forlì Predappio commenta soddisfatto il provvedimento della Regione che stanzia fondi per i vigneti di Quinto Cappelli La Regione Emilia-Romagna ha pubblicato un bando regionale per il rinnovo dei vigneti, strategia fondamentale per sostenere le imprese verso produzioni di qualità, in particolare per le varietà Dop e Igp e per una forte competitività delle aziende vitivinicole regionali. Con un finanziamento di 15,2 milioni, la Regione sostiene investimenti per l’innovazione tecnica e nuove varietà. Le aree interessate toccano tutte le province, dalla pianura emiliana e romagnola fino alla costa e alla collina. Il bando concede contributi per l’estirpazione e il reimpianto di nuove varietà di uva da vino e per incentivare tecniche produttive innovative, all’insegna della meccanizzazione e dell’installazione di impianti irrigui di ultima generazione.

Fonte: Resto del Carlino Romagna.

Sciacchetrà invecchiato sui fondali. Cinque Terre, la nuova scommessa.
Heydi Bonanini: «È il primo esperimento con un vino dolce, il gusto cambia in meglio e si affina» I terreni e la vendemmia a Possa: panorami mozzafiato per i vigneti di Heydi Bonanini. A destra le ceste preparate per essere inabissate. Il sapore dato dalla mineralità e dalla sapidità è tipico di un invecchiamento di dieci anni, il profumo e l’aroma sono quelli di un vino giovane. È lo Sciacchetrà dell’azienda agricola Possa di Riomaggiore di Heydi Bonanini, una magia ottenuta grazie all’affinamento subacqueo in vetro dopo l’imbottigliamento. Un esperimenti condotto dalla società Jamin di Portofino, leader nel settore, un’eccellenza nel creare i “vini marini”, gli “Underwater Water” . Le bottiglie devono essere immerse in condizioni studiate da Jamin utilizzano tecnologie che sono frutto di una lunga ricerca nello studio della capsula, della cesta, della colonna d’acqua con profondità, temperatura, correnti armoniche, assenza di luce e durata.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Vino, produttori molisani nella morsa dei rincari.
L’allarme lanciato da Coldiretti: le bottiglie hanno subito un aumento dei costi del 150% e le norme europee non aiutano. II settore vitivinicolo molisano è stretto tra costi di produzione sempre più alti e una normativa europea sempre più vessatoria. Se l’andamento produttivo dell’ultima campagna è stato buono, soprattutto dal punto di vista qualitativo, lo scenario che si sta delineando crea non poca preoccupazione tra i produttori. «Le aziende — spiega la dottoressa Maria De Maria, responsabile vitivinicolo di Coldiretti Molise — stanno assorbendo il peso degli aumenti stellari non solo dell’energia ma anche di vetro, sughero, plastica e cartone. Solo le bottiglie hanno avuto un aumento che va dal 45% al 150%, a seconda della tipologia mentre tappi, cartoni, capsule sono aumentati dal 20 al 45%».

Fonte: Primo Piano Molise.

Vernaccia, il consorzio brinda «La vendemmia 2022? Da record».
Sono state prodotte prodotte 4 milioni e 633mi1a bottiglie per 34mila ettolitri di vino II giro d’affari è da 13 milioni. Tempo di anteprime dei vini della Toscana e San Gimignano apre la sua pagina della Vernaccia Docg da giovedì mattina nella sala Dante. Un classico. Evento vitivinicolo internazionale presentato dalla presidente del Consorzio, Irina Strozzi a 120 giornalisti fra italiani e stranieri dove saranno presentate le annate 2022 e la tipologia riserva 2021. Saluto di benvenuto agli ospiti e agli addetti ai lavori alla presenza del sindaco Andrea Marrucci, e sarà presente la vice presidente della Regione, Stefania Saccardi. Comincia così a calici alzati questa nuova ‘Anteprima’ della Vernaccia la ‘regina del bianco’ delle torri con degustazioni di 96 vini delle 41 aziende nelle sale del museo d’Arte Moderna De Grada.

Fonte: Nazione Siena.

In 1.500 alla Fortezza per Chianti Lovers e Rosso Morellino In degustazione 400 etichette.
Chianti Lovers e Rosso Morellino” andata in scena alla Fortezza da Basso di Firenze. Se l’edizione 2022 è stata quella che ha finalmente segnato il ritorno in presenza del pubblico e degli operatori dopo le limitazioni imposte dalla pandemia, questa ottava edizione ha consolidato e ridato slancio agli eventi targati Chianti. Accoglienza calorosa, infatti, per le oltre 120 aziende del territorio che hanno proposto ai Chianti Lovers più di 400 etichette di Chianti e Morellino in degustazione. Oltre 250 i giornalisti alla fine accreditati per l’evento e numerosi gli operatori del settore che hanno avuto modo di approfondire la conoscenza delle aziende produttrici.

Fonte: Tirreno Firenze-Prato-Empoli.

Consorzio delle Venezie Innocenzi è il direttore.
Il Consorzio Tutela Vini Doc Delle Venezie ha scelto Flavio Innocenzi come nuovo direttore. La seconda Doc più estesa in Italia, che riunisce operatori della filiera produttiva del Pinot Grigio di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino, informa in una nota di voler arricchire la propria struttura con una figura dirigenziale di alto profilo, scelta all’unanimità dal consiglio di amministrazione presieduto da Albino Armani, riconfermato nel 2022 alla guida del Consorzio di Tutela. Innocenzi assumerà la responsabilità degli aspetti gestionali e organizzativi del Consorzio, della cura dei rapporti con gli associati e con gli enti esterni, nonché delle attività di promozione e sviluppo.

Fonte: Arena.

«Il mio ultimo Valpolicella? È schietto, democratico».
Una produzione di 964 bottiglie in onore dell’anno di nascita, il 1964, di Giambattista Ugolini. Otto anni di riposo in bottiglia, uno di affinamento in botte, gradazione di 14,5%. Sono i numeri di San Michele della Chiesa, ultimo nato di Tenute Ugolini. Che si aggiunge alle cinque etichette della denominazione, ognuna figlia di una vigna specifica per creare vini identitari: Pozzetto Valpolicella Classico, San Michele Valpolicella Classico Superiore, Monte Solane Valpolicella Ripasso Classico Superiore, Valle Alta Amarone della Valpolicella, Valle Lena Recioto della Valpolicella Classico. «Villa San Michele è un’antica residenza che la famiglia ha voluto e restaurato con un intervento conservativo mantenendo i materiali originali e rispettando l’antica configurazione», dichiara Ugolini.

Fonte: Arena.

I nuovi pionieri dello Schioppettino.
Una rete informale fra 13 cantine e agriturismi, un grande rosso noto già nel Medioevo, un territorio crocevia di culture: è la ricetta di «Enjoy Prepotto» Giacomo Orlando Ci definiamo “vinicoltori” e vogliamo dare forma a una vita di ricerca e amore per la nostra terra n grande rosso autoctono, noto fin dal Medioevo, riscoperto negli anni ‘7o del ‘9oo e che ha ottenuto la Doc nel 1989; un territorio di confine ricco di storia, incrocio di genti e culture; un ambiente naturale fatto di colline, fiumi, monti e boschi con deliziosi vitigni che si arrampicano ovunque; l3 pionieristiche e coraggiose aziende, fra cantine, agriturismi e beb. È la ricetta che ha dato vita a «Enjoy Prepotto», una rete informale di aziende (www.enjoyprepotto.it) creata per dare vita a un’esperienza enoturistica di grande fascino sulle colline dello Schiopettino, a Prepotto, piccolo comune a 25 chilometri da Udine a ridosso del confine con la Slovenia.

Fonte: Corriere Imprese Nordest.

Il prosecco è di casa nell’alta società.
Villa Sandi BOLLICINE DA RECORD. C’era una volta lo champagne. E, per carità, c’è ancora, e meno male. Ma chi lo avrebbe detto, fino a qualche anno fa, che il prosecco, da sempre considerato fratello minore delle prestigiose bollicine francesi, riuscisse addirittura ad affiancarlo sulla neve della Coppa dei Mondo di Snow Polo di St.Moritz e a fare persino la sua bella figura? E invece è successo anche questo e, udite udite, non è nemmeno la prima volta visto che, dopo l’esordio del 2022, la partnership con il prestigioso avvenimento è stata rinnovata per il secondo anno di fila. Per la gioia non solo dell’azienda che si è aggiudicata un posto nell’alta società ma di tutto il territorio e il mondo del prosecco e delle viticoltura veneta nel suo insieme.

Fonte: Gazzettino.

La bellezza del vino, delle sue architetture e dei suoi paesaggi ha una sintesi: le cantine d’autore.
Le idee degli studi di progettazione che hanno firmato alcuni dei “templi” più avveniristici e famosi tra i vigneti toscani, raccontate da “Casabella”. Ad aver ispirato la cantina più bella al mondo è una committenza le cui origini risalgono al Rinascimento, “una grande opera “silenziosa” perché ipogea e sostenibile, ma potente nella sua traccia collinare che ricorda i tagli di Lucio Fontana, su un paesaggio importante come quello toscano, fortemente antropizzato e plasmato dall’agricoltura, ideata coniugando le necessità produttive al rispetto del territorio e per proteggerne la bellezza, e nata dal desiderio del committente di un ritorno alla terra, riunificando la parte finanziaria e commerciale, gestita fin dal Trecento a Palazzo Antinori, costruito da Giuliano da Maiano a Firenze, con la produzione, con il trasferimento della “mente” dell’azienda dal “cuore della rinascenza” al suo punto di partenza, epoca in cui l’attività si era iscritta all’Arte dei Vinattieri”.

Fonte: WineNews.

Cantina Terre d’Oltrepo, 25 candidati per il futuro cda.
Scaduti sabato a mezzogiorno i termini per le elezioni del prossimo 21 febbraio. Due liste in campo, una candidatura autonoma: sono solo due le donne.

Fonte: La Provincia Pavese.

“Calcio e vini? Stessa grande passione” .
Da calciatore di serie A a titolare di un’azienda agricola. Comincia così la seconda vita di Dario Dainelli, ex capitano della Fiorentina adesso esperto di vini e al comando di un’azienda vinicola a Cerreto Guidi, nel fiorentino. Come è cambiata la sua vita lo racconta l’ex difensore in occasione di ‘PrimAnteprima’, giornata che inaugura a Firenze la Settimana delle Anteprime di Toscana. “È difficile sia giocare a calcio che produrre vino ma ci sono tante cose in comune – racconta Dainelli, nelle parole raccolte dall’agenzia Ansa –. La prima cosa in comune è la passione. E poi c’è anche il legame con la terra, il rispetto che si deve avere. In entrambi i casi ci sono le squadre, adesso ho un team di coloro che lavorano in vigna e in cantina. Ora vorrei trasferire questa passione ai miei figli: l’idea è fare qualcosa di riconoscibile, che possa avere una identità forte”. Vite differenti che hanno in comune la passione e il rispetto.

Fonte: La Nazione.

Quella strana fossetta sul fondo delle bottiglie di vino….
Quella strana fossetta sul fondo delle bottiglie di vino, a cosa serve? Quando si parla di beni di consumo pregiati di solito si pone l’attenzione sul contenuto ma, nello specifico caso del vino, anche il contenitore ha la sua importanza. Una bottiglia di vino deve necessariamente seguire determinati parametri per conservare al meglio la pregiata bevanda. In più, soprattutto nel caso di vini pregiati, deve rispettare anche criteri estetici e di design. Spesso la forma della bottiglia di vino viene influenzata da diktat della moda o da tradizioni antiche. Giusto per fare un esempio, le bottiglie di Bordeaux sono state modellate sulla bottiglia usata per il vino di Champagne.

Fonte: Corso Barman Roma.

Al via Wine Paris & Vinexpo!
Da lunedì 13 a mercoledì 15 febbraio 2023, torna nei padiglioni fieristici di Expo Porta di Versailles a Parigi Wine Paris & Vinexpo, l’evento dedicato ai produttori vitivinicoli e acquirenti internazionali. Parigi si prepara dunque ad accogliere l’intera arena del vino e dei liquori, sia produttori che visitatori professionali, per 3 intensi giorni di incontri chiave, conversazioni entusiasmanti e appuntamenti di lavoro su misura. Un evento importante per il settore che vedrà la partecipazione di ben 3.100 espositori provenienti da 45 paesi, la realizzazione di oltre 100 degustazioni e discussioni multiformato sui nuovi modi di produrre e bere vino nel mondo. Quasi 40 masterclass per immergersi nel cuore di specifiche regioni vinicole con i massimi esperti in materia. Un’area dedicata all’innovazione e alla digitalizzazione all’interno del settore per fornire supporto a tutti gli stakeholder durante la transizione e rispondere alle nuove sfide del mercato.

Fonte: Wine&Thecity.

Vino: la battaglia contro le etichette anti-alcol ha senso?
Le etichette che avvisano i consumatori sui potenziali danni dell’alcol sono uno strumento utile di consapevolezza e conoscenza: perché di alcol si muore (e tanto). La questione è talmente mainstream che ci si è messo in mezzo perfino Al Bano: “Cosa mai capiranno gli Irlandesi di vino?“. Il tema sono le nuove controverse etichette che in Irlanda avviseranno i consumatori dei danni causati dall’alcol, un po’ come già avviene con le sigarette. La proposta è stata notificata dalle autorità di Dublino alla Wto a Ginevra il 6 febbraio scorso, e questo significa che chiunque sia contrario ha novanta giorni per sollevare le sue opposizioni. L’Italia, c’è da dirlo, ce la sta mettendo tutta, con una task force che c’è mancato poco arrivasse anche con un monologo sul palco dell’Ariston.

Fonte: Dissapore.

Turismo, non solo monumenti e musei: cibo e vino al top della spesa per la vacanza in Italia.
Non solo monumenti, borghi e musei. L’Italia torna essere il Belpaese del buon cibo e del buon vino. Questi, infatti, sono diventati la voce principale del budget della vacanza in Italia con oltre un terzo della spesa destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o souvenir enogastronomici in mercati, feste e sagre di Paese. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti presentati in occasione della Bit 2023, la Borsa internazionale del Turismo di Milano. Come sottolinea la Coldiretti in una nota l’ impatto economico è valutato vicino ai 30 miliardi di euro nel 2022, divisi tra turisti italiani e stranieri che sempre più spesso scelgono l’Italia come meta delle ferie per i primati a tavola. Un risultato che dimostra l’immenso valore storico e culturale del patrimonio enogastronomico nazionale che è diffuso su tutto il territorio e dalla cui valorizzazione dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico ed occupazionale.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

Un Franciacorta da anfiteatro.
L’ossessione per la ricerca della qualità a Monte Rossa, inizia all’atto della fondazione, nel 1972, quando Paolo Rabotti, con la preziosa assistenza della moglie Paola, individua un anfiteatro di colline a sud del Lago d’Iseo. È lì che secondo lui la combinazione di terreni morenico-glaciali, esposizione e perfetta ventilazione permettono di coltivare uve adatte alle sue ambizioni.

Fonte: Espresso.

Vino: 45 buyers internazionali a Lucca, Massa Carrara e Pisa.
Tre delegazioni di buyer internazionali del settore vitivinicolo ospitati dalla Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest il 12 febbraio per scoprire tre territori vocati dell’enoturismo sulla costa. Sono 45 operatori che hanno partecipato all’edizione 2023 di BuyWine, evento dedicato ai vini made in Tuscany, promosso da Regione Toscana in programma alla Fortezza da Basso di Firenze nei giorni 10 e 11 febbraio e che visiteranno le realtà vitivinicole di Massa, Pisa e Lucca. Le delegazioni che partecipano al tour, si spiega in una nota, sono composte da operatori commerciali provenienti da Argentina, Danimarca, Regno Unito, Portogallo, Usa, Thailandia, Canada, Svizzera, Israele e Spagna e visiteranno le Colline Lucchesi e Montecarlo, le colline del Candia a Massa-Carrara, la tradizione delle colline del Montescudaio e le nuove realtà enologiche di Volterra.

Fonte: ANSA.

Lotta alla flavescenza dorata, le linee guida. In mille al convegno alla Fiera.
Un migliaio circa gli imprenditori agricoli che si sono ritrovati al padiglione della fiera per il convegno annuale “Appuntamento con il Prosecco e le altre denominazioni vitivinicole del nostro territorio” promosso dal Comune di Godega, con partner la Cantina sociale di Orsago. Presenti gli eurodeputati Gianantonio Da Re e Rosanna Conte, il deputato Gianangelo Bof, i consiglieri regionali Fabiano Barbisan, Roberto Bet e Sonia Brescacin, numerosi sindaci, oltre al mondo vitivinicolo, dalle cantine ai viticoltori, ai consorzi di tutela. Sostenibilità economica, ambientale e sociale, lotta alla flavescenza dorata: le parole chiave del 2023 per il mondo vitivinicolo. Si è parlato di concorrenza, dall’Australia al Sud Africa passando per gli Stati Uniti.

Fonte: Verbania Notizie.

100 donne del vino sul Lago Maggiore.
Vino, Sostantivo Femminile: sul Lago Maggiore “vetrina” per 100 produttrici di vino. Le imprenditrici del mondo del vino si raccontano al pubblico: banchi di degustazione, masterclass ed esperienze sensoriali nelle eleganti sale del Grand Hotel des Iles Borromées, a Stresa. Attese un centinaio di produttrici e professioniste del settore da tutta Italia per la prima edizione di “Vino, Sostantivo Femminile”, il grande evento in programma domenica 5 marzo a Stresa (VB), sul Lago Maggiore. Sarà una giornata di scoperta, degustazioni e incontri dedicati alle donne del mondo del vino, un evento inedito organizzato da AIS Piemonte in collaborazione con la delegazione AIS Verbania e con l’Associazione Nazionale Le Donne Del Vino, guidata dalla neo presidente Daniela Mastroberardino.

Fonte: Tribuna Treviso.

STAMPA ESTERA

Les grandes ambitions de Wine Paris.
La 4e édition du salon Wine Paris e Vinexpo s’ouvre aujourd’hui et se tient jusqu’au 15 février, porte de Versailles. Avec pour objectif de devenir le premier grand rendez-vous des spécialistes de la filière vin au monde. 30.000 visiteurs sont espérés. I1ya du soulagement, de l’impatience et de l’espoir.« On sort de la crise du Covid beaucoup plus forts ! C’est le bénéfice d’avoir maintenu le salon 2022 », se réjouit Rodolphe Lameyse, directeur général de Vinexposium, organisateur mondial de salons du vin et de spiritueux Wine Paris e Vinexpo tient sa promesse de réunir à Paris tous les acteurs alors qu il a longtemps fallu se contenter d’événements disséminés par appellations régionales. Avec 3.100 exposants et un objectif de 30.000 visiteurs, le salon marque les retrouvailles avec les clients. «On espère que c’est la première année normale après le Covid », confie Damien Malejacq, responsable marketing de Tutiac, coopérative de 500 vignerons de Gironde. «Concentrer 60 rendez-vous en trois jours est plus rentable que de visiter nos contacts ». Gagner en visibilité, prendre des parts de marché, à condition que le calendrier soit favorable. Choisir le mois de février fait l’unanimité : « C’est mieux pour présenter nos produits, Bordeaux Vinexpo était organisé en juin, c’était trop tardif», explique Miren de Lorgeril, à la tete de 300 hectares dans le Languedoc. Après la fusion avec le salon bordelais, les grands acteurs du marché avaient boudé le rendez-vous en 2020, le Covid a annulé l’édition 2021 et bousculé celle de 2022 finalement maintenue. « Cette année, avec la présence des poids lourds du secteur, le salon prend une autre dimension », estime Hugues Forget, chef de rave de la Grande épicerie de Paris. Selon l’aphorisme d’Emmanuel Macron, le vin, c’est « l’óme française ». Paris doit donc devenir sa capitale. Le salon valorise cette année la gastronomie et a convaincu Guy Savoy de parrainer l’événement. « On exporte près de 14 milliards d’euros de vin par an et on n’entend pas assez parler de ce succès ! souligne le chef qui met ses trois étoiles au service de notre patrimoine. Il faut arréter de ringardiser le vin qui esta la fois notre agriculture et notreculture. » La carte de la proximité Parrainage prestigieux, association avec le concours du meilleur sommelier du monde, partenariats avec 180 bars et restaurants parisiens, Wine Paris e Vinexpo espère rivaliser avec son concurrent allemand, ProWein, à Düsseldorf « Pro Wein, c’est si grand que pour arriver aux vins français, il faut traverser tout le salon », raconte Frédéric Castels, directeur général de la maison de négoce Borie-Manoux.

Fonte: Echos.

Les vins du monde amoureux de la France.
Après l’Italie, l’Amérique du Sud et la Californie, d’autres régions viticoles se tournent vers le négoce français pour gagner de nouveaux marchés. Autriche, Californie, Italie, Espagne, Portugal, Oregon, Etat de New York, Liban ou Moldavie… iors de cette édition 2023 de Wine Paris, pas moins d’un pavillon sur deux est occupé par un pays étranger, sans compter les nombreux stands. Une forte représentation qui bouscule les producteurs hexagonaux et souligne un mouvement de plus en plus important : l’arrivée sur le marché français des vins du monde. «Je reçois chaque jour entre 15 et 20 mails de producteurs qui souhaitent être commercialisés en France», reconnait Florent Barrère, président de Barrère e Capdevielle, un importateur de grands vins étrangers. Les pays les plus agressifs : le trio classique composé par «l’Italie, l’Espagne et le Portugal, qui communiquent beaucoup, mais aussi le ProcheOrient, l’Europe centrale et l’Est, la Serbie, la Roumanie et la Bulgarie en tête». Avec un catalogue de plus de 800 références du monde entier, Florent Barrère explique que, si l’arrivée en masse de vins étrangers remonte à la fin des années 2010, la démocratisation de ces produits en France est plus récente. «l.ee plus jeunes sont complètement décomplexés vis-a-vis de ces vins, souvent bien moins chers que les français. Quant aux plus figés, souvent plus aisés, ils sont à la recherche de pépites et sont prêts à s’acheter des bouteilles haut de gamme, qu’elles proviennent d’Italie, d’Australie ou de Californie. » L’émergence d’amateurs de petits prix ou, à l’inverse, de chasseurs d’étiquettes serait-elle la seule explication au développement de références internationales sur le marché français? Pour i.oïc Parola, directeur général de Pardela Wines qui importe 300 références d’une quinzaine de pays, le tourisme a aussi une part importante_ « Voyager aiguise la curiosité, renforce l’intérêt et la demande. Les chefs, sommeliers et cavistes voyagent aussi, travaillent à l’étranger. Une mobilité qui fait bouger les lignes, notamment en France, ail nous avons la chance d’avoir une grande diversité viticole.» Désormais, presque chaque caviste a un rayon dédié aux crus venus d’ailleurs, idem en grandes surfaces. Quant à la restauration, elle n’est pas en reste, tant elle est portée par la forte présence de la gastronomie italienne dans la moindre ville de l’Hexagone.

Fonte: Figaro.

Entretien avec Rodolphe Lameyse: Wine Paris, un rendez- vous international.
Le directeur général de Vinexpo, Rodolphe Lameyse, pronostique une excellente édition du salon* qui attire des producteurs du monde entier et fait la part belle aux spiritueux. Alors que le salon ouvre ses portes pour trois jours, quelle pourrait être la devise de cette edition? Rodolphe LAMEYSE. – Clairement : un monde en action. Que ce soit au niveau des initiatives diverses, des actions commerciales et surtout de la très forte participation internationale. À défaut de remplacer ProWein, nous faisons jeu égal. Avec l’ambition de le remplacer. Même si la concurrence est stimulante et que le salon de Düsseldorf existera toujours. Cependant, que ce soit avec le rendez-vomis de Paris ou celui de Singapour, Vinexpo Asia, qui se tiendra en mai, notre ambition de devenir le leader mondial se concrétise. En Europe, c’est déjà le rendez-vous préféré du monde du vin et des spiritueux et nos atouts devraient s’afficher dans les faits. Nous ressentons une vraie excitation qui devrait se traduire aussi dans les chiffres puisque nous espérons 30000 visiteurs professionnels pendant les trois jours du salon. Quelles sont les nouveautés de cette année? Tout d’abord, il y a le partenariat avec l’association de la sommellerie internationale qui vient de désigner son champion et sera très présent sur le salon. Nous sommes très engagés dans la promotion de la sommellerie. Deuxième point notable, cette édition 2023 est placée sous le signe de l’international avec une forte présence des États-Unis, de la Suisse, du Liban, de la Turquie qui ont un pavillon, mais aussi des nations moins connues comme la Moldavie ou la Géorgie. C’est une véritable géopolitique qui se manifeste ici et ce n’est qu’un début. Enfin, dans un contexte de profonde mutation de la filière vins et spiritueux en proie à de nombreuses difficultés – épisodes climatiques, inflation, difficultés d’approvisionnement et de fret -, nous comptons offrir des pistes de réflexion, de partage, et démontrer qu’il n’y a pas de fatalité. la filière a toujours été résidente et saura toujours trouver des réponses. Essentiel, cette année : donner une lecture des terroirs. Quand on sera dans la section Bordeaux, tous les vins seront représentés. Idem pour la Champagne, la Loire, etc. Chacun pourra s’exprimer dans le respect de sa marque et de son positionnement. Que ce soit pour les Français, mais aussi pour des marques internationales comme Premium F•onily Wines ou de grands négociants tels Duclot. Nous avons mis beaucoup d’énergie pour faire.de ce rendez-vous une réussite et les clients sont là. Qu’ils soient des fidèles de Wine Paris qui investissent des espaces plus grands ou des nouveaux exposants qui nous font confiance. Que faites-vous pour animer les soirées des participants? Effectivement, le salon ne s’arrête pas aux horaires d’ouverture des pavillons de la porte de Versailles.

Fonte: Figaro.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.