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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 26 febbraio 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Debutta a Piacenza la nuova Fiera dei vini.
Una nuova Fiera dei vini viene organizzata a Piacenza, programmata a novembre per far scoprire a un pubblico di appassionati nuove aziende e nuovi territori, attraverso un percorso che mette al centro l’esperienza del visitatore. La Fiera, che fino all’anno scorso ha ospitato la kermesse dei vignaioli indipendenti (che quest’anno si terrà invece a Bologna), continua a battere la strada del vino mantenendo la formula del “carrello” per dare al pubblico la possibilità di acquistare i vini degustati. I promotori spiegano che «territorio e qualità sostenibile saranno le linee guida della selezione di aziende provenienti da tutte le regioni, molte delle quali del tutto inedite al pubblico.
Fonte: Gazzetta di Modena-Reggio-Nuova Ferrara.
Slow Wine Fair, a Bologna le buone pratiche del bere sostenibile.
Slow Wine Fair, il 50% in più rispetto all’anno scorso. Un vino buono, certamente, ma anche sostenibile, grazie a interventi mirati, dalla vigna fino alla vendita. E la condicio sine qua non per vignaioli e vigneron (e non solo) ora che la parola «siccità» e simili sono diventati il loro incubo. Per questo il tema della crisi climatica e la ricerca di buone pratiche per cercare il più possibile di arginarla sono al centro di Slow Wine Fair, la manifestazione per appassionati e professionisti del settore che prende il via oggi e chiude 1128 febbraio a Bologna Fiere, ente organizzatore dell’evento con il Salone internazionale del Biologico e del Naturale e la direzione artistica di Slow Food.
Fonte: Corriere della Sera.
Il vino di D’Alema.
vesti vini, diciamolo, piacciono», si sentiva dire nei pressi dello stand “La Madeleine”, nel salone delle Fontane dell’Eur, qualche giorno fa a Roma. Massimo D’Alema ci tiene molto alla sua produzione vinicola. Chi si dedica con tutte le sue energie all’azienda di famiglia è la figlia Giulia. Già a Vinitaly era stata notata la sua presenza: Giulia è tornata in Italia dagli Stati Uniti e vanta esperienze lavorative per Diego Della Valle.
Fonte: Espresso.
Vigne sotto il vulcano.
Di pari passo con la crescita esponenziale, di critica e di pubblico, della viticoltura siciliana, ormai più che pronta a confrontarsi su palcoscenici mondiali, l’azienda Cusumano in appena vent’anni di storia si è ritagliata un ruolo da assoluta protagonista. Frutto di scelte azzeccate ma anche di una programmazione particolarmente oculata, merito delle idee cristalline, imprenditoriali ed artigiane, dei fratelli Diego e Alberto. L’ambizione di dare ad ogni vitigno la possibilità di esprimersi al meglio, realizzata in cinque tenute tra San Giacomo, Ficuzza, Presti e Pegni, Partinico e nel progetto principe, a Castiglione di Sicilia, versante Nord dell’Etna. Terreni leggendari, culla della viticoltura europea, origine di vini celebrati in tutto il mondo.
Fonte: Espresso.
“Viva la vite”, all’Aurum le cantine del biologico.
ini naturali in mostra oggi e domani un viaggio tra le eccellenze di tutta Italia ›L’Abruzzo passa da Parigi al Vinitaly e ‘Nduccio svela la sua nuova etichetta IN VETRINA A PESCARA LA PRODUZIONE DI 19 AZIENDE REGIONALI E TRENTA NAZIONALI CHE NON UTILIZZANO PRODOTTI CHIMICI. Biologici, biodinamici, attenti alla biodiversità in vigna e, da qualche tempo, anche molto di moda. I vini naturali saranno in mostra e in degustazione oggi e domani all’Aurum di Pescara per la quinta edizione di ‘Viva la Vite”, l’evento che propone un viaggio tra le eccellenze enologiche del territorio italiano ottenute da fermentazione spontanea, grazie a lieviti indigeni, non selezionati e aggiunti in cantina. «Obiettivo di Viva la vite Pescara – spiegano i promotori dell’omonima associazione – è quello di valorizzare le aziende che operano nel rispetto della natura e dei suoi cicli, che esprimono ognuna a suo modo, i diversi terroir al fine di accrescerne il prestigio e di creare prospettive di sviluppo economico per le aree a particolare vocazione vinicola.
Fonte: Messaggero Abruzzo.
Vino, birra e champagne: il pericolo è l’etanolo.
Prima era arrivata la proposta, ormai archiviata, di etichettare tune le bevande alcoliche, vino compreso, con un simbolo nero che ne sottolineasse la pericolosità per la salute. Quindi, il casus belli più recente: la decisione della Commissione Europea di concedere il via libera all’Irlanda, che vorrebbe apporre sulle etichette degli alcolici degli alert sanitari che sottolineino il legame tra alcol e tumori, sullo stile di quelli presenti sulle sigarette e sui prodotti per il fumo. Una scelta che ha sollevato non poche polemiche nel nostro Paese, abituati come siamo a vedere nel vino una parte importante della nostra tradizione alimentare, e quindi — per estensione — un elemento imprescindibile della dieta mediterranea.
Fonte: Cronache di Napoli.
Il futuro del vino apre «Slow Wine Fair».
Seconda edizione della «Slow Wine Fair», la fiera internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto in programma fino a martedì. Con circa 750 cantine italiane e internazionali per un totale di oltre 3.000 etichette in degustazione. Si parte con rincontro «Il futuro del vino è buono, pulito e giusto». L’evento, organizzato in collaborazione con Sana e con la direzione artistica di Slow Food, ha in serbo anche masterclass per esplorare le produzioni dalla Francia al Caucasofino alla Cina biodinamica, e un’agenda di conferenze per fare il punto sui grandi temi di attualità legati al vino.
Fonte: Corriere di Bologna.
Buono, pulito e giusto: il futuro del vino sostenibile sfila in fiera.
Presenti da oggi a martedì oltre 750 cantine selezionate. Emilia-Romagna tra i protagonisti A Bologna si brinda per un futuro del vino buono, pulito e giusto. Da oggi a martedì il quartiere fieristico della città ospita Slow wine fair, la fiera internazionale del settore promossa da Bologna Fiere e Sana, con la direzione artistica di Slow food. Professionisti del settore e appassionati potranno scoprire vini frutto di un’agricoltura sostenibile, le cui parole d’ordine sono biodiversità, tutela del paesaggio agricolo, uso ponderato delle sue risorse, crescita culturale e sociale delle comunità contadine, oltre a una sempre maggiore consapevolezza dei consumatori. Slow Wine Fair prende infatti ispirazione dal manifesto Slow Food e punta a riunire tutti i protagonisti della filiera per mettere in atto una rivoluzione del vino all’insegna di sostenibilità ambientale, tutela del paesaggio e crescita sociale e culturale delle campagne.
Fonte: Corriere di Bologna.
I vini di San Marino per la prima volta alla fiera Slow Wine.
Slow Wine Fair 2022, prima edizione. I vini della Cantina San Marino saranno in vetrina perla prima volta a “Slow Wine Fair 2023”. Si rinnova a Bologna da oggi al prossimo 28 febbraio l’appuntamento organizzato da Bologna Fiere e Sana, con la direzione artistica di Slow Food e il patrocinio della Regione Emilia-Romagna. Al via la tre giorni di “Slow Wine Fair 2023” la manifestazione internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto. Durante l’evento mille cantine e centinaia di vignaioli, appassionati (ai quali la fiera apre solo oggi) e operatori, dai ristoratori fino ai sommelier, si daranno appuntamento a Bologna da tutto il mondo per rivoluzionare il mondo del vino.
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
II vino del Titano alla Fiera di Bologna.
Per la prima volta San Marino partecipa allo Slow Wine Fair Per la prima volta faranno bella mostra anche i vin della Cantina San Marino allo Slow Wine Fair 2023, la fiera internazionale dedicata al vino che scatta oggi e si concluderà martedì a Bologna Fiera. Vignaiole vigneron, appassionati e operatori, ristoratori, enotecari, importatori, distributori, cuochi, sommelier potranno anche gustare vini della Repubblica: i Tessano di San Marino (rosso), il Caldese di San Mari• no (bianco) e l’Oro dei Got (bianco passito), vini ad identificazione d’origine prodotti con uve provenienti da vitigni autoctoni, inseriti per la prima volta nella guida Slow Food dell’evento dedicata ai vini.
Fonte: Resto del Carlino Rimini.
Una giornata dedicata al vino al femminile.
Vino, Sostantivo Femminile, una intera giornata dedicata al mondo del vino al femminile: domenica 5 marzo dalle u alle 19 nelle nuove sale esposizioni e congressi del cinque stelle lusso Grand Hotel des Iles Borromées sulle rive del lago Maggiore a Stresa. Evento organizzato da ALS Piemonte In collaborazione con la delegazione AIS Verbania e la partecipazione della delegazione piemontese dell’Associazione Nazionale Le Donne Del Vino. Le protagoniste saranno un centinaio tra produttrici, enologhe, giornaliste, esperte di comunicazione, ristoratrici, titolari di enoteche, sommelier, provenienti da tutta Italia. li programma prevede un’area espositiva dalle u alle le con banchi di assaggio da cui iniziare l’esplorazione delle aziende con un’anima femminile.
Fonte: Corriere Torino.
Sulle dolci colline tra paesaggi e vini della Valpolicella.
Già fissati i percorsi tra aziende agricole e assaggi gastronomici Agnese (eschi •• Sono ufficialmente aperte le iscrizioni per la «Quattro passi di gusto 2023», la nota passeggiata enogastronomica tra le colline di Marano di Valpolicella, organizzata dalla Pro Loco, che compie quest’anno 18 anni. Perla 18esima edizione, che si svolgerà domenica 26 marzo, la «Quattro passi di gusto nella valle di Marano» ripropone una formula vincente: «Ci impegneremo a far sì che non sia solo una passeggiata enogastronomica ma ci organizzeremo in gruppi, accompagnati da una guida, che illustrerà il percorso per scoprire scorci e sorsi del nostro paesaggio, della nostra storia, delle nostre tradizioni», dice Dario Degani, presidente Pro Loco.
Fonte: Arena.
La straordinaria accessibilità del vino italiano in scena a Napoli: per l’Irpinia la Miglior Bollicina è di Cantina Dryas.
Nel salone dello storico Palazzo San Teodoro a Riviera di Chiaia la serata Berebene organizzata dal Gambero Rosso, con le migliori enoteche d’Italia e le cantine premiate nella Guida 2023 che recensisce le etichette vendute entro i 15 euro in enoteca e nella GDO. A Stefano Loffredo con il suo Charmat Brut va l’unico riconoscimento nazionale per la Campania. Una degustazione dedicata ai vini segnalati all’interno della guida BereBene di Gambero Rosso che recensisce le etichette vendute entro i 15 euro in enoteca e nella GDO (Grande Distribuzione Organizzata, ndr): molti i produttori presenti, tutti hanno ricevuto il riconoscimento per il miglior rapporto qualità/prezzo. E l’unico premio nazionale assegnato in Campania arriva proprio dall’Irpinia, con la Miglior bollicina firmata Cantina Dryas.
Fonte: Orticalab.
Torna “Ossola in Cantina”: cantine aperte per scoprire i vini del territorio.
In primavera torna l’appuntamento con “Ossola in Cantina”: sabato 13 maggio sette vignaioli ossolani apriranno le porte delle loro cantine per far degustare i loro straordinari vini abbinati ai prodotti tipici della Val d’Ossola. Con un unico voucher sarà possibile accedere a tutte e sette le cantine per vivere uno straordinario viaggio alla scoperta degli eroici vini ossolani. Un percorso itinerante che parte da Crevoladossola in via Martinoia, presso la sede di Apao (ex ufficio turistico), per poi continuare in tutte le cantine ossolane. Presso la sede di Apao sarà possibile ritirare il calice personalizzato per le degustazioni e il materiale informativo.
Fonte: NovaraToday.
Slow Wine Fair, fiera a Bologna con 750 cantine.
Bottega, balzo del 30% a quota 86 milioni di euro Ora lancia il Lemon Spritz.
Bottega incassa una crescita del 30% del fatturato nel 2022 e arriva a 86 milioni di euro. Una performance dovuta, secondo il patron dell’azienda Sandro Bottega, per un 80% ad un incremento dei volumi e solo per un 20% all’aumento dei prezzi causato dall’inflazione galoppante dell’anno scorso. «Nonostante la crisi provocata dalla guerra in Ucraina e dai rincari dei costi dell’energia e del vetro e dalla difficoltà a trovare personale stagionale qualificato» spiega Bottega «i12022 è stato per la nostra azienda di forte crescita, complice l’incessante successo riscosso dal Prosecco in Italia, ma soprattutto a livello internazionale. E indubbiamente il nostro successo è stato trainato dall’export, che per noi rappresenta i190% delle vendite. Oltre all’Italia infatti i principali mercati di riferimento sono il Canada, la Germania, il Regno Unito, gli USA, l’Olanda, il Giappone e la Svizzera e non solo con i vini. I140% del nostro fatturato è rappresentato dal Prosecco, mentre altri vini spumanti “pesano” per circa i125%. Seguono le Grappe, il gin, i liquori e le creme come quella al pistacchio che ci sta dando grandi soddisfazioni».
Fonte: La Repubblica.
Weingut Georgium, i borgogna stagionati nella carinzia.
Benvenuti da Weingut Georgium, i borgogna stagionati nella carinzia.
Giovane cantina biodinamica nel soleggiato sud dell’Austria. Qui, sulla sponda meridionale del lago Längsee, Marcus Gruze con la sua dolce metà si concentrano esclusivamente sulla famiglia dei Pinot: Chardonnay, Pinot Bianco,Pinot Grigio e Pinot Nero. Il risultato è una cuvée bianca e un Pinot Nero, come vino frizzante o fermo. La loro filosofia è catturare l’essenza dell’uva e del posto nel vino, senza alcun intervento tecnico che possa alterarne il gusto. Dopo una fermentazione spontanea e lunga sulle bucce, i vini maturano tra i 12 ei 48 mesi in grandi botti di rovere.Si crede molto nella responsabilità e il rispetto per l’ambiente che li circonda, per il terreno su cui si trovano e per le persone con cui vivono.
Fonte: Apetime-Magazine.
VINO, NELL’EXPORT STORICO SORPASSO DEI PRODOTTI PREMIUM SU ENTRY LEVEL.
Per la prima volta nella storia lo scorso anno le esportazioni dei vini fermi premium e super-premium (da 9 euro in su) hanno superato quelli in fascia entry-level e popular (sotto a 9 euro). Nel 2022, infatti, i primi occupano una quota di mercato al 52% (a 2,5 miliardi di euro), contro il 48% dei prodotti di minor valore. È quanto emerge dalle analisi dell’Osservatorio Uiv (Unione italiana vini) sui trend di mercato negli ultimi 12 anni, secondo cui segna il passo il commercio mondiale dei vini fermi, con cali in volume nell’ultimo anno attorno al 5%, ma aumenta la tendenza premium dei consumi, a partire dai rossi italiani. Diverso, secondo l’Osservatorio, il discorso sugli spumanti, dove il dominio del Prosecco in fascia popular – un caso di scuola su scala globale che ha ritracciato l’approccio al consumo extra-pasto anche tra i giovani – ha lasciato poco spazio ai segmenti premium.
Fonte: Virtù Quotidiane.
Vino. Consumo moderato giornaliero previene malattie cardiovascolari e mortalità. Lo dice la scienza a convegno CREA e SIC.
Infatti, studi controllati, studi randomizzati, studi osservazionali hanno inequivocabilmente dimostrato che il consumo moderato, ma anche regolare nel tempo e soprattutto, così come inserito nella Dieta Mediterranea, nel contesto dei pasti, produce effetti benefici in termini di mortalità totale e di riduzione degli eventi cardiovascolari“.Attenzione, a sottolinearlo non è il ‘mondo del vino’, ma il professor Gaetano Tanzilli, primario cardiologo del Policlinico Universitario della Sapienza di Roma, nell’ambito del congresso dedicato al rapporto fra alimentazione sana, varia e bilanciata e prevenzione delle malattie cardiovascolari, la Prima Giornata Nazionale dell’Alimentazione, Nutrizione e Cuore. Incontro organizzato dal CREA, con il presidente Carlo Gaudio e il presidente SIC – Società Italiana di Cardiologia Pasquale Perrone Filardi, che ha visto la partecipazione di Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e di Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura.
Fonte: Agricultura.it.
Vino, sai che si può affinare anche nelle botti di pietra? Ecco com’è.
Non solo legno e acciaio. Negli ultimi anni alcuni produttori italiani hanno iniziato a sperimentare l’affinamento del vino in contenitori in materiali alternativi. Come il marmo o la pietra, recuperando tradizioni antichissime ormai dimenticate. O magari sopravvissute solo in alcune piccolissime produzioni locali. I motivi della riscoperta? La pietra assicura al vino una mineralità e una freschezza data dalla temperatura, che viene mantenuta al di sotto dei 10 gradi. Fra i pionieri in Italia nella riscoperta dell’utilizzo di botti di pietra c’è Cave des Onze Communes di Aymavilles, la più grande cooperativa vitivinicola della Valle d’Aosta. Dal 1990 raggruppa 175 produttori per una diffusione complessiva di circa 500mila bottiglie all’anno.
Fonte: Apetime-Magazine.
Vino: l’eccellenza al concorso Cerletti di Conegliano.
La provincia di Treviso si conferma la terra degli Incroci Manzoni con 56 vini in gara, 11 medaglie conquistate di cui quattro d’oro (su sei categorie) eccelle al concorso dell’Istituto enologico “G.B. Cerletti” di Conegliano e autorizzato dal ministero dell’Agricoltura. Il più rappresentato il vitigno Manzoni Bianco con 54 vini in gara di cui 36 vini bianchi Igt, 13 vini bianchi Doc e 5 vini spumanti di qualità (brut). Sessantasei i vini in gara di 49 aziende di Veneto, Trentino, Lombardia e Friuli V.G.. “È sempre più necessario – osserva Luca Zaia, presidente del Veneto – fare un lavoro di squadra per salvaguardare il comparto, agricolo che è il fiore all’occhiello del Veneto”. Per la categoria Manzoni bianchi doc vince la Cantina sociale bergamasca (S.Paolo D’Argon, Bg) con l’Incrocio Manzoni 6.0.13 “Colleoni” (2020), secondo Frassinelli Gianluca (Mareno di Piave, Tv) con il Piave doc Manzoni bianco (2021), terzo Maso S.Giorgio (Cimone, Tn) con il Trentino Doc Manzoni bianco – riserva “Curazìa” (2020).
Fonte: ANSA.
“Il vino eccellenza italiana. Su “alcol e salute” e promozione l’Europa faccia le scelte giuste”.
Alla vigilia della Slow Wine Fair di Bologna, le parole, a WineNews, del Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Alla vigilia della Slow Wine Fair (Bologna, 26/28 febbraio), le parole, a WineNews, del Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. “I nostri piccoli, medi e grandi produttori hanno la volontà di fare sempre meglio. Noi dobbiamo aiutarli ad aprire nuovi mercati, e sostenere la loro azione. In Ue si discutono tante cose, e proprio in tema di enogastronomia sono stati fatti errori, a livello comunitario. Ora servono scelte giuste. Partendo dal pragmatismo che emerge da chi, come l’Italia, parte da dati oggettivamente significativi che dimostrano che il vino non provoca danni alla salute”.
Fonte: WineNews.
Affinare il vino sott’acqua: al via il progetto “Cantine sommerse”.
L’iniziativa, ideata da Cantine PaoloLeo di San Donaci, si svolgerà sui fondali dell’Area marina protetta di Porto Cesareo (Lecce). Il Comune interessato ha approvato il programma. Vino e mare, un accostamento che prende sempre più sostanza. Nell’Area marina protetta di Porto Cesareo, infatti, sta per essere avviato il progetto “Cantine sommerse”, ideato dall’azienda vinicola Cantine PaoloLeo di San Donaci. Alcuni speciali contenitori, che all’interno conservano delle bottiglie, verranno calati sui fondali marini con l’intento di affinare il vino. “Alle già note 31 cantine sottomarine presenti in tutto il mondo, si aggiunge la nostra – si legge in un post pubblicato sui social dall’azienda interessata – la prima in Puglia a diventare nuova perla enoica nel Mar Jonio”.
Fonte: BrindisiReport.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup
A risentirci a domani.