rassegna stampa del vino di martedì 21 marzo 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 21 marzo 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Appuntamento sabato con i Vignaioli indipendenti.
Appuntamento sabato 25 marzo all’ex Cartiera Latina in via Appia Antica 42 a Roma con la degustazione dei vini dei Vignaioli indipendenti del Lazio. Oltre 30 cantine con una rappresentanza anche di produttori di altre regioni. Per partecipare è obbligatoria la prenotazione.

Fonte: Tempo.

Nova Corica-Gorizia, due città per la Capitale della Cultura 2025.
La cultura come mezzo per unire i popoli e per superare tutte le barriere. In vista del 2025, quando Nova Gorica – Gorizia saranno Capitale europea della cultura in un’ottica transfrontaliera, il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha visitato ieri le due città incontrando in Piazza Transalpina a Gorizia la sua omologa slovena, Asta Vrecko. “E’ un momento di unione fra due popoli – ha detto il titolare del dicastero al Collegio Romano – Queste due città si riuniranno nell’appuntamento della Capitale europea della cultura, declinato al singolare. Dopo le tragedie della Guerra Fredda, da molti decenni si è ritrovata una concordia e diventare insieme Capitale della cultura assume un significo intenso e particolare, perché significa fame l’epicentro di uno sviluppo socio-economico che porti a guardare a questa parte importante dell’Europa.

Fonte: Tempo.

La perla rosa della Franciacorta che accoglie la Primavera.
Ci siamo appena destati con l’equinozio (Fora X ieri sera alle 22 e 24) e il sole è allo zenit. È il tempo del risveglio, la natura comincia il suo ciclo fertile. Va festeggiata, accolta. C’è un’immagine che mi sovviene: è la Primavera di Sandro Botticella. C’è in quel dipinto tutto lo spirito del Rinascimento, ci sono i codici esoterici consustanziali all’idea di Alessandro Filipepi e per quanto sia Venere che domina la scena, il balletto delle Grazie, il profluvio dei fiori, ma soprattutto la ieratica dolcezza di Flora offrono di che meditare. Allora tiro fuori un capolavoro del nostro far vino che s’accorda al carattere femminile ed energico della Primavera, che si riflette in Francesca Moretti e diventa – visto che si è appena festeggiato San Giuseppe – anche omaggio a un papà che è un grande del vino e mecenate: Vittorio Moretti. Se Botticelli delizia la vista viene da pensare a Bellavista.

Fonte: La Verita’.

Tra la vigna e la cantina grande sintonia.
L’azienda fondata nel 1985 da Giulio Santarelli, già sottosegretario al ministero dell’Agricoltura e autore di importanti leggi sugli enologi e sul vino, è oggi polo di riferimento per le produzioni dell’area. Il figlio Fabrizio al timone porta alta la bandiera della qualità con forza e dedizione, valorizzando il territorio e i suoi frutti. I vini, sintesi di uve sane e genuine, scaturiscono da cure scrupolose legate alle tradizioni, in perfetta sintonia tra vigna e cantina. A quasi trent’anni dalla nascita Donna Adriana si conferma vino inconsueto e magnifico, affascinante, assolutamente unico nel panorama dei bianchi del territorio. Veste oro lucente, apre al naso ricami floreali ingentiliti da delicate spezie dolci, poi frutta gialla, agrumi, erbe aromatiche e in fondo sbuffi minerali e salmastri.

Fonte: Messaggero.

Lambrusco protagonista in Germania Due le presenze al Prowein di Düsseldorf.
Cantina di Carpi e Sorbara e Cantina Formigine Pedemontana tra gli espositori Ci sono anche la Cantina di Carpi e Sorbara e la Cantina Formigine Pedemontana tra i produttori di Lambrusco che partecipano a Prowein, la fiera internazionale dedicata al vino che si conclude oggi a Düsseldorf in Germania e che rappresenta una delle manifestazioni più importanti in questo settore. Alla fiera tedesca le cooperative carpigiana e formiginese (aderenti entrambe a Confcooperative Terre d’Emilia) sono presenti da domenica scorsa assieme ad altre aziende private e cooperative (tra cui la cantina di Settecani) sotto l’egida del Consorzio Tutela Lambrusco, per incontrare gli operatori del settore e presentare le proverbiali bollicine rosse della nostra zona.

Fonte: Gazzetta di Modena.

Vigneti minacciati dalla flavescenza.
«La flavescenza dorata preoccupa i produttori vitivinicoli italiani ed è necessario un intervento efficace da parte delle istituzioni per evitare che questa malattia, una delle più distruttive dei vigneti, comprometta il potenziale produttivo di intere zone viticole». È l’appello lanciato da Confagricoltura. «Dietro il controllo della fitopatia c’è molto di più — ha affermato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – : c’è il tema dell’economia di un territorio e c’è la questione del lavoro. Dobbiamo fare squadra e collaborare con tutte le istituzioni, perché la situazione è di emergenza e per questo chiediamo che vengano assegnati fondi di emergenza». La flavescenza dorata in questi anni ha avuto una diffusione crescente.

Fonte: Gazzetta di Parma.

Quel fascino potente del Bio L’artigianato che si imbottiglia.
La sostenibilità ambientale si collega all’elevata qualità delle produzioni Un intero padiglione della manifestazione veronese dedicata al comparto il settore avanza Idi MarcoSimon’ Il mondo della viticoltura ed enologia bio sta richiamando da anni sempre più il mercato ed il mercato si sta lasciando sempre più conquistare dalla bellezza, dal fascino e dal potere del Bio. Un circolo “vizioso”. Secondo il rapporto Sinab (Sistema d’informazione nazionale sull’agricoltura biologica), da censimento Istat (ultimi dati 2021) in Italia su 590mila ettari vitati previsti a produzione vino ben 126mila sono coltivati in biologico, 101mila di questi già lo erano mentre gli altri 24mila sono stati convertiti. Si parla quindi di metodo-filosofia Bio in incidenza per almeno il 21% sulla produzione totale italiana e il 17% sul convertito.

Fonte: Nuova Ferrara.

Sei vini del territorio ravennate premiati dai sommelier di Ais Romagna nella Guida nazionale Ais Vitae.
La premiazione avverrà sabato 25 marzo nella seconda edizione di ‘Esperienze di Vitae’ a Cesena Fiera, evento che fa incontrare l’enologia d’eccellenza di quattro territori: Romagna, Emilia, Marche e Umbria. Quello che emerge nel giudizio dei sommelier è un ravennate sempre più a vocazione rossista, tanto che 4 delle 6 Quattro viti (il punteggio massimo) sono a bacca nera: 3 sangiovese e un centesimino. Questi i vini al top dei sommelier che saranno premiati a Cesena: Ancarani (Faenza) Centesimino Savignôn Rosso 2020; Cà Di Sopra (Marzeno) Romagna Sangiovese Marzeno Cadisopra Podere Ca’ del Rosso Riserva 2018; Costa Archi (Castel Bolognese) Gs 2016; Fattoria Zerbina (Marzeno) Romagna Albana Passito Scaccomatto 2018; Fondo San Giuseppe (Brisighella) Romagna Albana Secco Fiorile 2021; Menta e Rosmarino (Ravenna) Romagna Sangiovese Modigliana Area 8 2020. La guida Vitae è una delle più autorevoli dedicate al vino nel panorama nazionale.

Fonte: Resto del Carlino Ravenna.

Vino, missione tedesca «Adesso ci apprezzano» – I vini locali alla campagna di Germania.
A ProWein sventola la bandiera valtellinese in un’area che è rimasta finora piuttosto fredda. «Sembra che si stiano accorgendo del nostro territorio», spiegano le aziende. I vini locali alla campagna di Germania Undici cantine. A ProWein sventola la bandiera valtellinese in un’area che finora era rimasta piuttosto fredda «Sembra che si stiano accorgendo del nostro territorio» – Buoni contatti anche con i Paesi del Nord Europa. Valtellina uber alles, a ProWein sventola anche la bandiera dei vini valtellinesi su quella che da molti viene considerata a ragione la più importante fiera internazionale del mondo del vino e dei distillati. Oggi ultimo giorno di apertura per le undici cantine valtellinesi presenti a Düsseldorf per tre giornate, dal 19 al 21 marzo, salite in Germania sotto il cappello dello stand istituzionale del Consorzio tutela vini di Valtellina.

Fonte: Provincia Sondrio.

Ecco i vini d’eccellenza di quattro regioni.
L’Associazione Italiana Sommelier fa il bis. Sabato 25 marzo il gran gala dei vini top premiati dalla Guida Vitae si sposta a Cesena, nel padiglione eventi della Fiera cittadina. Quattro regioni, un’unione di eccellenze. Presenti alla kermesse le cantine di Marche, Emilia, Romagna e Umbria che hanno ottenuto le Quattro Viti nella guida nazionale Vitae 2023, pubblicazione tra le più autorevoli nel mondo del vino. In degustazione i 116 vini che hanno ottenuto l’eccellenza: 33 in Romagna, 31 in Emilia, 30 nelle Marche e 22 in Umbria.

Fonte: Resto del Carlino Ancona.

La Fis incorona 44 sommelier di vino e olio.
II corso si è svolta tra Falerone e San Benedetto del Tronto. Soddisfatti gli organizzatori FALERONE La Fis (Fondazione Italiana Sommelier) sella sezione di Fermo ha diplomato 44 nuovi sommelier del vino e degli oli nelle Marche. II corso si è svolto fra Falerone e San Benedetto del Tronto. «Mi ritengo davvero soddisfatto ed orgoglioso del percorso portato a termine dai nostri corsisti – spiega Marco Medori, presidente della Fis Marche – un viaggio lungo, affascinante, approfondito e complesso, fatto di cultura e passione che neppure le restrizioni del covid sono riuscite ad inficiare. La Fis si è arricchita di 44 nuovi ambasciatori e portavoce della cultura del vino e non solo». II corso di Falerone era iniziato il 19 ottobre 2020 ed è terminato a febbraio, è stato fortemente sostenuto dalla vice sindaco Pisana Liberati. II corso di San Benedetto del Tronto, invece, era iniziato a gennaio 2021 diretto da Lucio Franceschelli presso l’Hotel Calabresi.

Fonte: Resto del Carlino Fermo.

I vini del Monferrato in fiera a Düsseldorf.
Prowein Appuntamento internazionale per i produttori del settore enoico I vini del Monferrato in fiera a Düsseldorf I prossimi eventi Tante occasioni in questa anteprima di primavera per fare conoscere le etichette. Vignerons monferrini del Consorzio di tutela Colline del Monferrato Casalese al Prowein di Düsseldorf, in Germania, in programma dal 19 al 21 marzo, tra gli oltre 6mila espositori provenienti da circa 60 Nazioni. Tra gli altri, nel Padiglione Italia sono presenti: Ermanno Accornero e Figli di Vignale Monferrato, Castello di Gabiano, Castello di Uviglie di Rosignano Monferrato e Vicara di Rosignano Monferrata Dopo il Salone del Vino di Torino e l’evento Grignolino Il Nobile e Ribelle di Grazzano Badoglio, il Prowein giunge puntuale per un incontro mondiale del mondo enoico, confermandosi un appuntamento di ad elevato passaggio settoriale e un opportunità in termini di contatti e sbocchi commerciali per i vigneron di tutto il mondo.

Fonte: Monferrato.

“Parole al vino” poesia e musica in mezzo alle vigne.
Serralunga d’Alba Alle 19.30 Fondazione Mirafiore “Parole al vino” poesia e musica in mezzo alle vigne Più che un evento dedicato al nettare degli dei, si prefigura quasi come un simposio in onore di Bacco, l’evento “Parole al vino” in programma alla Fondazione Mirafiore. Che s’apre con una degustazione guidata dalla giornalista e wine educator, Laura Donadoni, e termina con una cena all’Osteria Disguido con cinque portate abbinate ad altrettanti vini del territorio. Oltre a Donadoni, che intervisterà Andrea Farinetti e Marta Rinaldi alla scoperta della storia di chi il vino lo vive e lo produce.

Fonte: Repubblica Torino.

L’Asti spumante vola in Russia: +42% e il Derthona sfiora il 50% di export.
Tempo di bilanci per il Consorzio dell’Asti Docg e per quello Vini dei Colli Tortonesi che guardano sempre di più ai mercati esteri. Il Consorzio Asti Docg chiude il 2022 con 103 milioni di bottiglie vendute trainato dall’exploit dell’Asti Spumante sul mercato russo che ha assorbito quasi 18 milioni di bottiglie, il 42% in più dell’anno precedente. Invece la manifestazione DerthonaDue.Zero, l’anteprima dell’annata 2021 del Timorasso, lo storico autoctono piemontese, è servita per fare il punto dell’attività di un consorzio che raccoglie la produzione di 90 aziende che vendono all’estero quasi la metà delle bottiglie prodotte. Nel 2022 le vendite del Consorzio Asti Docg crescono del 22% rispetto ai dati di vendita di prima della pandemia.

Fonte: Stampa Nord Ovest.

Cresce la Strada del vermentino sede anche a Loiri Porto San Paolo.
La nuova apertura si aggiunge a quelle già operative di Monti e Tempio di Giuseppe Mattloli Loin Porto San Paolo Cerimonia di inaugurazione della nuova sede della “Strada del vermentino di Gallura docg”, a Loiri Porto San Paolo. Fortemente voluta dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Lai e dal cda della “Strada”, presieduto daGavino Sanna, la nuova sede operativa si aggiunge a quelle già aperte di Monti e Tempio. La cerimonia si è svolta nella sala consiliare alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura, Andrea Biancareddu, del consigliere regionale Giuseppe Meloni, di Giuliano Lenzini, dell’Associazione turismo in Sardegna, di alcuni rappresentanti delle associazioni di categoria e di numerosi operatori del settore vitivinicolo. A fare da cornice musicale, l’esibizione del coro di Loiri.

Fonte: Nuova Sardegna.

Reimpianto vigneti: prezziari aggiornati.
L’ultima versione risale al 2016, ma nel frattempo i costi sono lievitati per la guerra e la pandemia Sassari «Abbiamo ritenuto opportuno aggiornare la sezione dedicata all’estirpazione e reimpianto del vigneto del prezziario regionale e in particolare, in vista dell’imminente scadenza, il prossimo 31 marzo, del bando per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti per l’annualità finanziaria 2024, e trovare una soluzione amministrativa corretta che non penalizzasse i produttori del comparto viticolo in assenza di un prezzario dell’agricoltura aggiornato». Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Valeria Satta, commentando la delibera, approvata nell’ultima seduta di Giunta, che definisce la revisione delle voci di costo specifiche per l’estirpazione e il reimpianto dei vigneti.

Fonte: Nuova Sardegna.

Il Palio del Recioto si allea con Risosterie.
Si comincia l’8 aprile con la manifestazione dedicata al vino Il Palio del Recioto si allea con Risosterie Patto per la promozione delle eccellenze del territorio con Pro loco, fiera e consorzio vialone nano Igp. Recioto, Amarone e altri vini rossi della Valpolicella, riso e risotti della Bassa veronese. Fervono a Negrar i preparativi della sessantanovesima edizione del Palio del Recioto e dell’Amarone, che animerà il centro del capoluogo nei giorni pasquali. E per la festa primaverile per eccellenza dei 2023, abbinata anche a una gara ciclistica internazionale, il Comune di Negrar e la pro loco Negrar di Valpolicella che lo organizza hanno siglato un accordo di collaborazione con il nuovo e atteso evento Risosterie di Isola della Scala, promosso da Ente Fiera di Isola della Scala, Consorzio vialone nano Igp e Comune di Isola della Scala.

Fonte: Arena.

Oltre che vendere occorre raccontare storie e luoghi.
Il vino è uno dei business più potenti del Nordest. Sono eloquenti i numeri relativi alle aziende che lo producono, come le varie Doc e Docg esprimono l’alto livello di qualità raggiunto dalle produzioni dei territori. Il Triveneto fa i145% del mercato italiano, con 150 società vinicole e un fatturato di 4,6 miliardi, secondo alcuni dei dati riportati in questo numero di Nordest Economia. Semmai il problema è che non esiste un campione del settore, un tema che accomuna il vino a settori altrettanto trainanti come moda e lusso. Il processo di consolidamento che pure è in atto, non ha ancora creato un player globale a misura dei conglomerati stranieri. Così l’Italia non ha ancora il suo Lvmh, divisione Ovineespirits, o un Gallo Winery e neppure un Constellation Brands.

Fonte: Nordest Economia.

Il vino: 4,6 miliardi nei calici.
Le Top 20 del vino valgono oltre la metà del settore II Nordest esprime 12 tra principali gruppi nazionali. Che il Nordest abbia la leadership italiana del vino non è un segreto. Nel settore italiano operano 585 aziende, per un valore del mercato 2021 stimabile intorno ai 10 miliardi di euro. I primi 23 gruppi vinicoli contribuiscono al 43% del mercato. Il Triveneto fa il 45% del mercato, con 150 società vinicole e un fatturato di 4,6 miliardi. I numeri dunque ci sarebbero, ma il processo di consolidamento in atto non ha ancora creato un player globale a misura dei conglomerati stranieri. Insomma l’Italia non ha ancora il suo Lvmh, divisione wineespirits, o un Gallo Winery e neppure un Constellation Brands. Guardando alle cifre di questi gruppi è chiaro a tutti che un Gallo Winery da solo fa tutto il volume d’affari del Nordest.

Fonte: Nordest Economia.

Dal 2 al 5 aprile – Il Vinitaly? Internazionale e con il ritorno dei cinesi «Sarà più leggero e smart».
L’amministratore delegato Maurizio Danese: «Al lavoro per riposizionare il nostro brand nei Paesi esteri». Toccati nove Paesi per tredici tappe in dodici città e tre continenti (Europa, Asia e Nord America) che rappresentano complessivamente i due terzi del totale delle esportazioni del vino. Si è concluso il roadshow globale di Vinitaly lungo 50 mila chilometri, in collaborazione con le istituzioni, Ice-Agenzia e il sistema camerale, per presentare la principale manifestazione del prodotto enologico. Da 55 anni il salone veronese è la manifestazione di riferimento nel panorama globale degli appuntamenti di settore. Torna a Veronafiere dal 2 al5 aprile e punta i riflettori sul business, con un’edizione ancora più focalizzata sul mercato e sul potenziamento, anche in chiave innovativa, dei b2b diretti. «Abbiamo avviato un importante processo di rinnovamento del nostro Vinitaly, in Italia e all’estero, con l’obiettivo di incrementare ulteriormente il posizionamento del brand entro i prossimi due anni – ha commentato Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere.

Fonte: Nordest Economia.

Enoturismo boom di visitatori nelle cantine.
II 60% dei turisti ha meno di 35 anni e con una buona capacità di spesa II professor Menini: «Ma serve una maggiore propensione a fare squadra» A Nordest esistono Camilla Rossi Elvira Bortolomiol ben 28 “Strade del Chauvenet «Il progetto Green vino” lungo le quali i «Fondamentale Academy sarà un visitatori possono offrire ai visitatori incubatore per vivere molte esperienze che vadano favorire emozioni diverse oltre l’etichetta» l’aggregazione». hite Lo «serie una americana ambientata in Italia prodotta dal canale televisivo HBO. Mi ha colpito che i protagonisti quasi mai utilizzino la parola vino, ma quasi esclusivamente Prosecco, Moscato o Rosè. È la dimostrazione che il mercato americano ormai ha capito che non esiste il vino italiano, ma moltissime etichette, ognuna con una caratteristica diversa»

Fonte: Nordest Economia.

Intervista a Sandro Boscaini – «Dal vigneto alla tavola Ogni vino racconta la storia di un territorio».
«L’auspicio è che il sistema in Italia, ancora troppo frammentato, si consolidi attorno a strutture e capitali». Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola, è conosciuto come Mister Amarone. L’azienda che presiede ha compiuto 250 anni. Presidente è un anniversario importante per una società che gode di un modello di business molto particolare. «È così, non sono tantissime le aziende vitivinicole che nascono dalla terra, che possono dire che il loro lavoro parte dal vigneto, arriva alla cantina e al consumatore. Per celebrare questo anniversario abbiamo realizzato un Amarone dedicato alla 250esima vendemmia della famiglia Boscaini nel vigneto originario del Vaio dei Masi, da cui prende il nome, che rappresenta l’essenza di Masi e racconta sei generazioni, una settima ora in azienda e un’ottava che è pronta ad entrare. Indipendentemente dalle nostre tenute in Toscana, Triveneto e Argentina, abbiamo voluto celebrare il cuore, il vigneto originario da cui tutto è iniziato.

Fonte: Nordest Economia.

Il business del sigillo Unesco Amarone in scia al Prosecco.
Per lo spumante boom di esportazioni dopo il riconoscimento. Ora ci prova la Valpolicella Il business del sigillo Unesco Amarone in scia al Prosecco Anche i rossi a denominazione di origine “Colli Euganei” possono puntare ad ottenere il timbro. Ad aprire la strada erano state nel 2014 le Langhe e il Monferrato. Cinque anni dopo era stato il turno delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. E ora anche la Valpolicella va a caccia del sigillo Unesco di Patrimonio immateriale dell’umanità. Un riconoscimento ambito che non solo regala prestigio a chi lo ottiene ma garantisce anche un impennata del business grazie alle visite turistiche e all’export. Ne è un esempio perfetto il Prosecco per il quale il riconoscimento dell’Unesco ha contribuito a rafforzare il posizionamento come un prodotto di alta qualità e autentico aprendo la strada a nuove opportunità di business, soprattutto nei mercati emergenti come l’Asia. E i numeri sono lì a dimostrarlo. Il Prosecco Doc ha chiuso il 2022 con un incremento dei volumi di produzione dell’1,8% sul 2021 e un aumento del valore dell’11,5%, per un totale di 638,5 milioni di bottiglie vendute e un controvalore stimato di oltre tre miliardi di euro.

Fonte: Nordest Economia.

«Le Olimpiadi Milano-Cortina una vetrina per le nostre colline».
Non c’è solamente il riconoscimento dell’Unesco a Patrimonio dell’umanità a fare da traino all’economia del Prosecco. Un altro evento globale, come le Olimpiadi Milano – Cortina in programma per 112026, promette un’enorme visibilità a tutto il settore. «Ci aspetta una grande occasione per la quale dobbiamo farci trovare preparati», afferma Giuliano Vantaggi, Site manager del Sito Unesco delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, «i turisti visiteranno i nostri territori e pernotteranno ovunque lungo la direttrice tra Cortina e Venezia. Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono al centro e questa tratta ed è un’opportunità unica perché saranno tra le mete più ambite, anche grazie al fatto di essere Patrimonio Unesco». Secondo le previsioni sarà un turista internazionale, che cercherà l’esperienza oltre che la bellezza, ad arrivare nella Marca.

Fonte: Nordest Economia.

«È patrimonio dell’umanità» Il Collio-Brda ci vuole credere.
La richiesta di riconoscimento all’Unesco sta mobilitando energie e investimenti pubblici È patrimonio dell’umanità» Il Collio-Brda ci vuole credere Il sindaco di Cormòns Felcaro: «L’ingresso nella tentative list è un obiettivo alla portata, occasione irripetibile». Traguardare, possibilmente in parallelo, l’ingresso nella tentative list quale patrimonio mondiale dell’Unesco e la positiva ricaduta di Gorizia e Nova Gorica Capitale Europea della Cultura 2025. Il Collio/Brda entra nella sfida più decisiva della sua storia con la consapevolezza che certi treni passano una volta sola. Quel “vigneto diffuso”, 1.500 ettari di qualità dei vini (soprattutto bianchi) e biodiversità, muore dalla voglia di raccontarsi al mondo. E con esso i suoi produttori, circa 300 aziende nella sola parte italiana – di cui due terzi sono associate nel Consorzio Collio – e le sue strutture alberghiere, forti di 45mila presenze annue ma con una capacità ricettiva in costante ascesa. Tutti i pianeti sembrano allineati, dunque

Fonte: Nordest Economia.

Intervista a Giancarlo Moretti Polegato – «Grande esistenza contro i venti contrari Il mordo del vino riesce ad adattarsi».
«Difendere i margini con l’inflazione galoppante non è affatto facile, però quando c’è qualità si riesce a venire fuori dalle difficoltà» Giancarlo Moretti Polegato Presidente di Villa Sandi «Sostenibilità, avvertiamo la responsabilità di essere rispettosi di questa terra che è un grande patrimonio», li eventi degli ultimi anni ci hanno insegnato che le sorprese sono spesso dietro l’angolo e, anche se nessuno può prevedere con sufficiente certezza ciò che accadrà a breve, ci sono delle forze strutturali che cambiano le nostre vite e la società nel suo insieme. Intercettare questi cambiamenti tenendo il passo di ciò che chiedono i consumatori è la sfida di chiunque faccia business, dai settori tradizionali a quelli innovativi». È la convinzione di Giancarlo Moretti Polegato, esponente del Prosecco tra i più noti del territorio, con il suo marchio d’eccellenza Villa Sandi, che da Crocetta del Montello ha saputo affermarsi in tutto il mondo.

Fonte: Nordest Economia.

Città del Vino fra enoturismo e sostenibilità.
Nuove adesioni in Friuli Venezia Giulia Città del Vino fra enoturismo e sostenibilità a recente adesione di San Dorligo della Valle ha ulteriormente / migliorato la performance locale delle Città del Vino: ora in Friuli Venezia Giulia più di un cittadino su 10 risiede in un Comune membro dell’associazione che valorizza i territori vocali al vino. Non solo per quanto riguarda l’enoturismo, visto che il coordinamento regionale guidato da Tiziano Venturini, assessore a Buttrio e membro della giunta nazionale delle Città del Vino, si è attivato pure in progetti innovativi sulla sostenibilità. “Città del Vino FVG: Obiettivo Agenda 2030” è il nome del progetto di ricerca applicata per la nascita di un Regolamento intercomunale di Polizia rurale: l’Università degli studi di Udine e il Coordinamento tra le Città del Vino del Friuli Venezia Giulia vi stanno lavorando in un’ottica di buone pratiche sostenibili all’interno dell’iniziativaVite FVG 2030.

Fonte: Nordest Economia.

Roppa: «Così Donne del vino stimola i territori a fare rete».
La nuova delegata Fvg: regione piccola ma molto diversa da una Doc all’altra Dalla laurea in filosofia all’attività da imprenditrice enogastronomica «Una passione nata quasi per caso». Dal pensiero di Platone ed Hegel ai profumi fruttati di bianchi e rossi del territorio il passo non sembra breve. Ma non lo ha di certo ipotizzato Elena Roppa, 45 anni, monfalconese con residenza a Mariano del Friuli, sposata con una figlia, che, dopo aver conseguito brillantemente la laurea in filosofia, si è buttata anima e corpo nel mondo del vino. E da gennaio è la nuova delegata del Friuli Venezia Giulia delle “Donne del vino”, associazione che raggruppa circa 40 produttrici di tutta la regione, dal Carso alle Grave del Sacilese, e una trentina tra sommelier, giornaliste, enologhe, agronome. Insomma un po’ tutte le figure che ruotano attorno all’enologia, rigorosamente al femminile.

Fonte: Nordest Economia.

Intervista a Ilaria Felluga – Ilaria Felluga: «Nel Collio la culla dei bianchi Ho appreso da mio padre l’arte del vino sostenibile».
«Sono stata spinta da una vocazione che già sentivo. Una decisione di cui oggi sono molto felice e consapevole». Ilaria Felluga rappresenta la sesta generazione di una delle più importanti dinastie di produttori di vino nel Collio Isontino fra le colline sopra Capriva dove ha sede Russiz Superiore. La storia dei Felluga comincia nella seconda metà dell’Ottocento quando la famiglia inizia ad acquistare e commercializzare il Refosco e la Malvasia a Isola d’Istria. Negli anni Venti iniziano ad acquistare vigneti trasportando in barca fusti di vino istriano a Grado, dove per un certo periodo la famiglia si stabilisce. Si arriva al secondo dopoguerra, capofamiglia era il bisnonno di Ilaria, Giovanni Felluga, che dopo essere stato costretto ad abbandonare l’Istria passata sotto la Jugoslavia, alla fine degli anni Trenta decide di stabilirsi nel vicino Collio.

Fonte: Nordest Economia.

Vino e turismo Leone Alato apre le sue tenute.
La ex Genagricola ha cambiato nome e organizzazione «Vogliamo essere un gruppo sostenibile a filiera proprietaria». Leone Alato Spa, l’impero agroalimentare e vinicolo delle Generali già Genagricola, ha cambiato volto e organizzazione. Nato nel 1851 con la prima e più grande bonifica ad opera di privati della storia d’Italia, oggi la realtà agroindustriale guidata dall’amministratore delegato Igor Boccardo si muove su diversi fronti: «L’ambizione-si sottolinea a Trieste- è quella di diventare un gruppo agroalimentare sostenibile a filiera proprietaria, in grado di trasformare le materie prime che produce in prodotti che, immessi sul mercato, valorizzino i territori di origine. Su questo solco è nata Birra 1851 Passione Agricola, che verrà affiancata nel futuro da altre produzioni». Dopo il riassetto, ci sono Le Tenute del Leone Alato Spa, la divisione vitivinicola del gruppo che controlla alcune delle aree a maggior vocazione vinicola del Paese: Torre Rosazza nel Collio, Bricco dei Guazzi in Piemonte, Costa Arente in Valpolicella, V8+ e Tenuta Sant’Anna ad Annone Veneto. Genagricola 1851 coltiva ed amministra 15 mila di superficie agricola in Italia e Romania.

Fonte: Nordest Economia.

Niente Dna animale così Ramuscello produce vino vegano.
Lo certifica anche il dato della vendemmia 2022 della Cantina produttori Ramuscello e San Vito, che ne ha raddoppiato la produzione. Sono stati prodotti e certificati, infatti, 10 mila ettolitri rispetto ai 5 mila 400 dell’anno precedente. Di fatto, si tratta della maggior quantità di vino vegano prodotto e certificato in Friuli Venezia Giulia. «Da anni la nostra Cantina cooperativa — ha spiegato il presidente Gianluca Trevisan — è impegnata nella costante ricerca della salubrità, sia delle uve sia dei vini prodotti. Oltre al vino vegano, lo scorso anno abbiamo ottenuto anche la certificazione per la produzione del vino biologico. Inoltre, 1’80 per cento dei nostri soci aderisce volontariamente alla difesa integrata, denominata Sqnpi, seguendone scrupolosamente il disciplinare ministeriale». Sul tema della sostenibilità ambientale «siamo sempre attenti alle sensibilità del mercato — ha sottolineato il presidente – e alle diverse richieste degli imbottigliatori.

Fonte: Nordest Economia.

Il Prosecco “Audace” affinato sott’acqua «Progetto da estendere a tutti i vini dei Carso».
Trieste Doc nel segno del mare, l’idea di due famiglie del vino Il Prosecco “Audace” affinato s ott ‘acqua «Progetto da estendere a tutti i vini del Carso» L’alleanza fra i Parovel di San Dorligo della Valle e i Serena di Conegliano: cos) è nata la formula Underwater Wine. Si chiama “Audace” ed è il primo vino Prosecco Trieste doc affinato nel mare, risultato della collaborazione professionale di due grandi famiglie di amici e produttori di vino: la Parovel di San Dorligo della Valle e la Serena di Conegliano. Il progetto, ribattezzato Underwater Wine, rappresenta in realtà un sogno territoriale: affinare il Prosecco doc Trieste nel suo golfo, utilizzando l’esperienza di un grande gruppo come Serena Wines 1881 e l’estro di un’azienda del Carso come Parovel vigneti-oliveti 1898.11 tutto, sotto il comune denominatore dell’amicizia: unire le forze per realizzare le prime bottiglie da affinare in mare iniziando un cammino non certo facile ma sicuramente unico che parte dalle origini del Prosecco e sviluppa le sue potenzialità in maniera inedita. «Il progetto Audace — spiega Elena Parovel una dei titolari dell’azienda di San Dorligo — rappresenta la conferma del dialogo, della passione per la terra e della tradizione che guarda al futuro.

Fonte: Nordest Economia.

Vignaioli, nuova generazione già in postazione di comando.
Ormai numerose nel Nordest le dinastie in cui è già avvenuto il passaggio di consegne Vignaioli, nuova generazione già in postazione di comando Zonin, Boscaini, Lunelli Polegato, Tramet: ecco le famiglie in cui i giovani hanno già ereditato posizioni strategiche. I fratelli Domenico, Francesco e Michele Zonin sono trai nomi più noti. A loro il papà Gianni, dopo il crac della Banca Popolare di Vicenza, ha affidato prima le azioni e poi la guida dell’azienda di famiglia Zonin 1821. Oggi il primo è presidente (dopo esserne stato l’amministratore delegato), gli altri due vice. Sono arrivati al vertice dopo un percorso decennale avviato con una tripartizione delle responsabilità (produzione; commerciale e marketing; amministrazione e controllo di gestione) poi evoluta in un nuovo sistema di governance che visto salire ai ruoli operativi manager esterni. Non si tratta di un caso isolato dato che buona parte delle aziende vitivinicole del Triveneto è di stampo familiare. Come nel caso dei Boscaini, che da 250 anni operano nei pregiati vigneti del “Vaio dei Masi”

Fonte: Nordest Economia.

Vino, i prezzi elevati frenano le vendite.
I numeri sono eloquenti: -5,4% le vendite di vino nella Distribuzione Moderna nel 2022 rispetto al 2021, con i rossi che registrano un calo del -7% e gli spumanti del -4,7 per cento. È quanto emerge dalla ricerca di Circana, la nuova società nata dalla fusione di IRI e NPD, che sarà presentata a Vinitaly (a Verona dal 2 al 5 aprile), nel corso della 19° tavola rotonda su vino e Distribuzione Moderna, organizzata da Veronafiere. Un’anteprima della ricerca ha presentato i dati generali delle vendite nell’anno 2022, la classifica dei vini e spumanti più venduti (a volume) sugli scaffali della Distribuzione Moderna e la classifica dei vini emergenti (a valore).
Fonte: Food.

Vino: Lugana, Prosecco e Primitivo i top-dop per i tedeschi.
La Germania, dove da ieri è in corso il Prowein, rappresenta il secondo mercato di export del vino italiano, dopo gli Stati Uniti. Nel 2022, degli oltre 2,7 miliardi di euro di vino acquistato dall’estero, il 38% era di provenienza italiana. E, fa sapere l’Osservatorio sull’e-commerce Nomisma Wine Monitor e Vino.com, nelle vendite online tra i principali vini Dop italiani preferiti dai tedeschi emergono Lugana, Prosecco Docg e Primitivo di Manduria anche se, nel complesso, sono i vini rossi la categoria più acquistata. A differenza di molti altri mercati, aggiungono gli analisti economici, quello tedesco si contraddistingue per la stabilità dei consumi e delle importazioni e non è solito stupire per “colpi di scena”: nell’ultimo quinquennio, il tasso medio di crescita annuo del valore degli acquisti di vino dall’estero è risultato pari a poco più dell’1%, con Francia e Italia in grado di spuntare incrementi più sostanziosi (3%).

Fonte: ANSA.

Vino: prezioso ma delicato. La vitivinicoltura ha chiuso il 2022 in modo positivo.
Il vino italiano continua a riscuotere successo in tutto il mondo. Anche se i problemi non mancano di certo. E’ un risultato di tendenze contrastanti, quello che i vitivinicoltori hanno stanno registrando in queste settimane. Una condizione che, se continua ad essere tutto sommato positiva, costringe comunque tutti a porre molta attenzione sul futuro del settore (che continua ad essere tra i più ricchi dell’ agroalimentare nazionale). Ma quali sono i numeri che contano per davvero? Stando all’analisi dell’Osservatorio Uiv, Ismea e Vinitaly, che ha elaborato i dati rilasciati oggi da Istat sui 12 mesi dello scorso anno in vista dell’edizione 2023 della manifestazione scaligera, l’Italia del vino sfiora il traguardo degli 8 miliardi di euro chiudendo le esportazioni del 2022 con un nuovo record commerciale:7,9 miliardi di euro di euro (+9,8%). Buon risultato che indica tuttavia una cosa: a crescere sono stati i prezzi e non i volumi che sono stati definiti “piatti” con 22 milioni di ettolitri (-0,6%).

Fonte: La Difesa del Popolo.

Vino: il calo delle vendite è destinato a continuare, svela un’analisi di mercato.
Il futuro del mondo del vino pare destinato a vivere un periodo di relativa magra: stando a un’analisi di mercato redatta dagli esperti di IWSR, azienda specializzata in indagini nel mercato globale delle bevande alcoliche, il settore dovrà fare i conti con un calo delle vendite in lieve ma costante declino per buona parte dell’anno in corso. Il nodo della matassa giace principalmente nella forte incertezza di stampo economico che, negli ultimi anni, ha dominato i mercati internazionali: con il costo della vita alimentato da una crescita incessante, infatti, molti consumatori hanno cominciato a ridurre le cosiddette spese discrezionali, categoria in cui naturalmente rientrano le bevande alcoliche.

Fonte: Dissapore.