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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 23 marzo 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Al Vinitaly 55 aziende trentine.
Ieri a Roma la presentazione: si punterà forte su export e posizionamento Al Vinitaly 55 aziende trentine. Saranno 55 le aziende vitivinicole trentine che presenteranno i loro prodotti al prossimo Vinitaly, in programma dal 2 al 5 aprile alla fiera di Verona. Ieri a Roma, alla presenza del ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida c’è stata la presentazione ufficiale della 55esima edizione. I produttori trentini saranno, al solito, inseriti nei circa 1.800 metri quadrati del padiglione 3 dove è stata garantita anche la presenza dell’area istituzionale con il Consorzio di tutela dei vini trentini, la Provincia, Trentino Marketing, l’Istituto Trento Doc, l’Enoteca provinciale, l’Istituto tutela della grappa, la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige. Le direttrici lungo cui si svilupperà Vinitaly 2023 sono state delineate ieri a Roma: business, internazionalizzazione e posizionamento. Non per nulla le oltre 4mila aziende vitivinicole provenienti da tutta Italia e da più di 30 nazioni, si presenteranno a più di 1.000 top buyer (in crescita del 43 per cento rispetto al 2022) in rappresentanza di 68 Paesi selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia.
Fonte: Adige.
«Sarà un Vinitaly in trincea» – Vinitaly in trincea.
La kermesse numero 55 Business da 31 miliardi. E in fiera esposti anche due capolavori di Caravaggio e Guido Reni «Sarà un Vinitaly in trincea» Il ministro: «A Verona faremo contro-informazione, il vino è benessere è cultura». È il Vinitaly ai tempi delle etichette salutistiche, o allarmistiche, dipende dall’ottica. Tanto che il mondo del vino, quel mondo ch’è un’industria da 31.3 miliardi di valore, 53omila aziende e 87omila addetti, sceglie Verona e il 55esimo Vinitaly per fare «contro-informazione positiva». Una «trincea», il salone del vino in fiera, come da parole di Francesco Lollobrigida, ministro all’Agricoltura ieri a Roma alla presentazione ufficiale dell’edizione 2023 che parte domenica 2 aprile e finirà mercoledì 5. Vinitaly in trincea Il ministro: «A Verona faremo contro-informazione, il vino è fattore di benessere ed espressione di cultura». Business da 31 miliardi Danese Il settore è cresciuto lino a diventare un capitale strategico del prodotto Italia.
Fonte: Corriere di Verona.
Musica e degustazioni: un «fuori salone» con 50 eventi.
Si parte il 31 marzo nelle piazze di Verona. Sul palco musicisti degli Aflerhour e Joe Bastianich. Quasi 50 appuntamenti: apre venerdì 31 marzo e chiude lunedì 3 aprile, Vinitaly and the City, il fuori-salone per il pubblico di appassionati. Degustazioni, masterclass, talk, incontri e visite guidate tra Piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale. Tra gli eventi inaugurali, «Lives — L’Incredibile vita di Maurizio Cattelan raccontata in parole e musica», con l’esperto d’arte Nicolas Ballario e i musicisti Rodrigo D’Erasmo (Afterhours) e Giulio Favero. Nella loggia di Fra’ Giocondo, poi, la mostra «Disposti a salire alle stelle – Il Purgatorio cantica del Perdono» curata da Franco Nembrini.
Fonte: Corriere di Verona.
Vinitaly al servizio del business.
Più di 4 mila aziende da 68 Paesi. Consolidate le piazze di Usa e Canada Settore strategico Business, internazionalizzazione e posizionamento. Sono le tre direttrici del 55° Vinitaly pronto a diventare, dal 2 al 5 aprile a Verona, la più grande `ambasciata’ del vino, con oltre 4mila aziende da tutta Italia e da più di 30 nazioni, e un contingente record che supera i 1.000 top buyer (+43% sul 2022) da 68 Paesi selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia. L’edizione 2023 del salone internazionale dei vini e dei distillati organizzato da Veronafiere è stata presentata oggi a Roma da Federico Bricolo, presidente di Veronafiere SpA, e Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere SpA. Alla conferenza stampa sono intervenuti anche Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Matteo Zoppas, presidente di ICE-Agenzia, Giuseppe Schirone, economista e manager di Prometeia, e Carlo Flamini, wine observatory manager di Unione Italiana Vini.
Fonte: Corriere di Verona.
A Vinitaly oltre 4mila aziende Export in crescita.
Business, internazionalizzazione e posizionamento. Sono le tre parole chiave del 55esimo Vinitaly, che si appresta a diventare, dal 2 al 5 aprile a Verona, la più grande «ambasciata» del vino, con oltre 4mila aziende da tutta Italia e da più di 30 nazioni. II comparto è passato, in 10 anni, dal quarto al primo posto della bilancia commerciale con un export di 7,4 miliardi di euro.
Fonte: Gazzetta di Parma.
Vinitaly con 4mila aziende «Trincea anti fake sul vino».
Prima di tutto il business, grazie ad una campagna di partecipazioni senza precedenti con oltre 1.000 top buyer da 68 paesi, +43% sul 2022. E poi il grande ritorno dell’Asia con Cina e Giappone e delegazioni record dagli Usa, dal Canada, dal Sud America e Nord Europa. Sarà questa l’impronta della 55esima edizione di Vinitaly, che si svolgerà dal 2 al 5 aprile a Veronafiere. Una edizione con 4mila aziende espositrici che raccoglie i frutti dei numerosi e importanti eventi all’estero realizzati con Ice Agenzia e che punta sempre più alla internazionalizzazione. Grande attesa per il ritorno della Cina che, dopo i lockdown e i divieti prolungati, è pronta a riprendersi il proprio status di colosso emergente con 130 responsabili acquisti a Vinitaly tra i quali i primi venti importatori nazionali per volume e valore.
Fonte: Gazzettino.
Al Vinitaly dal 2 al 5 aprile il governo punta sull’identità.
II ministro Lollobrigida su attacchi al Prosecco ed etichette salutistiche «Verona sarà la nostra trincea di controinformazione positiva». In una fiera internazionale del vino italiano, Vinitaly a Veronafiere dal a15 aprile, sempre più orientata al business e all’internazionalizzazione, il governo italiano si fa parte attiva per presentare questo settore di punta del made in Italy in tutti i suoi aspetti identitari, culturali, nutrizionali oltre che come polo attrattivo del turismo. Anche per liquidare, tra tante luci, quelle ombre portate dal conflitto in corso in Ucraina, gli attacchi a denominazioni di successo come il Prosecco, e la recente polemica accesa dalla proposta di etichette con moniti salutistici da parte dell’Irlanda. Comparto passato negli ultimi dieci anni dal quarto al primo posto della bilancia commerciale con un export che vale 7,4 miliardi di euro, secondo dati dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia.
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
«The library» l’enciclopedia dell’Amarone.
Il progetto della storica cantina Bertani di Grezzana (Verona) per far conoscere il rosso della Valpolicella Classico e 43 annate che attraversano 6 decadi, dal 1958 al 2013. Il volume, pensato per ristoratori, appassionati, collezionisti e importatori, è curato dal Master of Wine Nick Jackson «THE LIBRARY» L’ENCICLOPEDIA DELL’AMARONE di Angelica Carrara si dice che l’Amarone sia un vino senza tempo. Quale, allora, se non il re delle etichette venete da invecchiamento potrebbe costruire il mito, e il sogno, del nettare immortale? La sua testimonianza migliore si trova in una biblioteca: <II’he Library». La più profonda del tempo della Valpolicella realizzata dalla storica cantina Bertani. Una monografia enciclopedica che è il racconto non solo di un vino, ma di un territorio, dei suoi cambiamenti di clima e di gusto. Una storia enoica secolare..
Fonte: Cook Corriere della Sera.
Le mille bollicine di Bruno sono cool e anticonformiste.
E’ presente in ogni occasione importante, dal compleanno alla laurea, accompagna le serate liete con gli amici o le cene romantiche a lume di candela, così come gli eventi ufficiali e istituzionali; il Prosecco è uno dei vini italiani con alle spalle la storia più lunga e che non smette di sorprendere persino i palati più esigenti. Questo è dovuto soprattutto a una nuova generazione di enologi che è stata capace di reinterpretare quest’antichissima arte senza tradirla.
Fonte: Cook Corriere della Sera.
Vinitaly – I 10 appuntamenti imperdibili.
Dalle grandi degustazioni agli incontri per appassionati. La Fiera di Verona ospita dal 2 al 5 aprile la 55esima edizione del Salone del vino. In programma anche gli eventi nello stand di Cook di Alessandra Dal Monte Vinitaly, edizione numero 55: il Salone internazionale del vino e dei distillati dedicato agli operatori del settore sta per cominciare alla Fiera di Verona, dal 2 al 5 aprile prossimi, preceduto sabato i aprile da OperaWine, la degustazione evento con i 130 migliori produttori italiani selezionati da Wine Spectator. Cosa aspettarsi dalla settimana del vino veronese? Intanto, 1 numeri: 100mila metri quadrati di spazio espositivo, i7 Padiglioni, più di 4mila aziende in rappresentanza di tutto il made in Italy e da oltre 3o Paesi. In Fiera ci saranno anche il focus sul Bio, l’International wine hall, le sezioni Vinitaly Mixology e Micro Méga Wines, i Grand Tasting con gli esperti più importanti e le occasioni di incontro tra buyer, aziende, Consorzi, riviste internazionali.
Fonte: Cook Corriere della Sera.
Geografia del vino.
Consorzio di tutela inserisce il rispetto dell’ambiente nei conti. E si prepara al Vinitaly. L’occhio di Buzzati Lo scrittore raccontò l’amore dei trentini per la propria terra che oggi si rispecchia nei viticoltori di Luciano Ferraro quando Dino Buzzati, l’inviato speciale del Corriere della Sera, arriva a Trento nell’agosto del i già uno scrittore famoso: «Il deserto dei Tartari», il maggiore tra successi, era stato pubblicato 27 anni prima. Come un umile cronista, Buzzati si occupa dei protagonisti di una polemica ambientalista sul progetto per una funivia sul Brenta. Scopre che c’è un trentino emigrato in Canada che finanzia la funivia come segno di ringraziamento per la sua provincia, ostacolato da Italia nostra e dagli alpinisti. A differenza di altre diatribe, ad esempio quella sull’autostrada per Cortina d’Ampezzo, non esistono angeli e diavoli, speculatori contro salvatori dell’ambiente.
Fonte: Corriere della Sera.
Bilancio di sostenibilità «Scelta legata ai valori».
Molon: aiuta a tutelare e valorizzare la diversità del territorio Rappresenta per noi un importante parte della rendicontazione delle attività svolte di Barbara Mlllucd Vigneti a basso impatto ambientale. «Per la prima volta abbiamo redatto il nostro bilancio di sostenibilità nel settore vitivinicolo. Si tratta del primo bilancio di questo tipo in Italia, da parte di un consorzio di tutela». Graziano Molon è il direttore generale del Consorzio Vini del Trentino, che raggruppa 91 aziende del territorio, 15 cantine cooperative ed oltre 6 mila viticoltori trentini. La provincia del Nord Italia è nota in tutto il mondo per le numerose varietà di vini prodotti: dai Teroldego Rotaliano, Marzemino e Nosiola, agli internazionali Chardonnay, Pinot Grigio. C’è il mondo del Trentodoc, naturalmente, in una zona che si estende dalla sponda più mite del Lago di Garda ai ripidi pendii delle aree dolomitiche, passando per il fondovalle.
Fonte: Corriere della Sera.
Spremiture e fioriture, scatta l’ora dell’enoturismo slow.
I tour alla scoperta dei riti del Vino Santo. E la natura di Vallagarina, Piana Rotaliana, Colline Avisane Le visite Tra i luoghi, il museo Casa Caveau di Padergnone e il borgo di Santa Massenza Wine trekking nei vigneti lagarini, passeggiate tra i borghi della Vallagarina, della Piana Rotaliana delle Colline Avisiane, soste relax e rigeneranti alle terme, mostre, pedalate a bordo di laghi, degustazioni, corsi di cucina. Per le prossime vacanze pasquali e i ponti primaverili da aprile a giugno, il Trentino «Wine Region of the Year 2020» secondo la prestigiosa rivista newyorkese Wine Enthusiast, propone un ricco programma dedicato all’ enoturismo slow, a piedi o in bici, ospiti di vignaioli «montani» che incanteranno i turisti, portandoli alla ricerca delle bellezze naturali, storiche e culturali del luogo.
Fonte: Corriere della Sera.
Vino in vetta alla top ten dell’export, più 79% in dodici anni.
Il vino è il campione del made in Italy. Con 7,4 miliardi di export netto, balza al primo posto per il saldo positivo nella bilancia commerciale. Lo attesta il rapporto presentato ieri dall’Osservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia. E un Vinitaly rinnovato, più snello e concentrato sugli affari per vignaioli e operatori, quello che si terrà a Verona dal 2 al 5 aprile prossimi. Mezzo governo è pronto a trasferirsi tra i padiglioni, con in testa il ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida. Arriveranno poi i ministri Sangiuliano, Santanchè, Schillaci, Urso. È attesa la conferma della premier Meloni. Una spinta ad un settore che, secondo gli ultimi dati, vale 31,3 miliardi di euro e impegna 53o mila aziende con 870 mila addetti. Nel saldo commerciale, le bottiglie tricolori hanno sorpassato il nucleo duro delle 4 A del made in Italy (abbigliamento, alimentare, arredamento, automazione) che vale Zoo miliardi di euro l’anno.
Fonte: Corriere della Sera.
Vinitaly, l’eccellenza in vetrina Un tesoro da 7,4 miliardi di euro.
Verona, dal 2 al 5 aprile la nuova edizione. Oltre 4mila aziende da più di 30 Paesi e mille top buyer. «Grandi investimenti, garantire business e nuove opportunità commerciali per gli espositori è la nostra priorità». «QN. Quotidiano Nazionale sarà presente con un’area dedicata e i suoi giornalisti. La civiltà del bere italica consolida la sede della propria “ambasciata”. Lo show di Vinitaly, la kermesse di Veronafiere, può cominciare per il 55esimo anno (2-5 aprile) con una gold edition con grandi e rinnovati numeri e un’evoluzione della specie che punta a essere più funzionale alle esigenze delle aziende, senza perdere di vista la tradizionale identità del pubblico di appassionati e wine lovers. I numeri non dicono tutto ma spiegano molto di questa rassegna diventata gli Stati generali del vino. A Verona planano oltre 4 mila aziende che rappresentano tutte le regioni d’Italia, 30 Paesi stranieri tra emergenti e veterani del settore, un contingente record che supera i mille top buyer, in aumento del 43% sul 2022, provenienti da 68 Paesi ospitati da VeronaFiere in collaborazione con Ice agenzia.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione.
Gambero Rosso, risultati sopra il pre-Covid.
Gambero Rosso, leader nel settore wine travel food e quotata all’Egm, ha approvato il bilancio consolidato 2022 e quello della capogruppo. Il comunicato del cda sottolinea il miglioramento dei ricavi netti e dell’ebitda anche rispetto agli anni pre-pandemia. I ricavi netti di vendita 2022 della controllata di Class Editori hanno raggiunto 17.333 mila euro rispetto a 12.770 mila euro del 2021 (+36%). Tale crescita è stata trainata dal settore della promozione internazionale e organizzazione di eventi in cui i ricavi sono cresciuti del 135% dopo il periodo di chiusura di mercati causa covid; il settore delle partnership in cui i ricavi sono cresciuti del 30% grazie all’avvio dei nuovi progetti di consulenza e comunicazione per istituzioni e per i primari clienti del settore agroalimentare; il settore Tv e Digital, ha registrato un +3%. L’ebitda consolidato 2022 è stato pari a circa 5,3 milioni di euro (3,63 milioni nel 2021, +46%).
Fonte: Italia Oggi.
Paestum Wine Fest.
L’undicesima edizione apre la stagione delle kermesse in Campania. Da sabato al 27 marzo tre giorni di masterclass, convegni, degustazioni per la seconda volta nel grande spazio dell’ex tabacchificio Sotto, gli organizzatori con il sindaco Franco Alfieri. Nella foto grande, la spettacolare degustazione della scorsa edizione sullo sfondo dei templi di Paestum 8500 METRI QUADRATI COPERTI, 4000 SCOPERTI OLTRE 250 AZIENDE 20 CONSORZI E GRUPPI D’ACQUISTO, 11.000 ETICHETTE IN VETRINA. Si prospetta un’altra annata magica a Paestum, la città dei tre ristoranti stellati e delle cinque stelle Michelin, dei grandi caseifici capaci di fare accoglienza, delle trattorie, delle pizzerie.
Fonte: Mattino Napoli.
Tanta eleganza e carattere nel rosso di Rillo.
Proseguiamo sul tema dell’eleganza, quello che maggiormente cerchiamo nel vino. Dopo due merlot è il momento dell’Aglianico del Taburno, figlio di una annata preziosa e accudito molto bene dall’enologo abruzzese Vittorio Festa. Enzo Rillo restituisce al suo territorio quello che ha avuto in dono: la determinazione e la cura dei dettagli di una comunità laboriosa. Mano libera, da vero imprenditore, all’enologo, ed ecco allora che nasce un piccolo grande capolavoro capace di colpire persino il palato di Luca Gardini, che di vini ne ha bevuto a iosa, per tutti i gusti e tutte le tasche. Il genietto romagnolo si è attaccato a questo rosso conosciuto durante il wine day organizzato alla Fortezza e non lo ha mollato per tutta la cena, consigliandolo a tutti con vivace convinzione.
Fonte: Mattino Napoli.
Il vino italiano è il più venduto nel mondo – Vola il fatturato del vino italiano Oggi è il più venduto al mondo.
Ieri nella giornata mondiale dell’acqua è stato celebrato il vino che di acqua ne contiene tanta come ha ricordato il ministro. La f filiera enologica del nostro Paese è riuscita a battere la moda e la meccanica strumentale, Lollobrigida: «Per contrastare gli attacchi controinformazione positiva, il Governo fa squadra per tutelare il settore». Ieri nella giornata mondiale dell’acqua è stato celebrato il vino che di acqua ne contiene una buona parte, come ha ricordato i1 ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, e che soprattutto dall’acqua dipende. Alla presentazione della 55° edizione del Vinitaly, che aprirà i battenti a Verona il prossimo 2 aprile, sono stati presentati i numeri che rappresentano il valore strategico della filiera vitivinicola italiana, ma sono stati anche centrati i fattori di rischio
Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.
Forchetta curiosa e buon vino.
Genova, l’osteria dei vicoli si aggiudica il premio perla miglior selezione di vitigni autoctoni nell’ambito dei riconoscimenti Slow Food. Una storica osteria tra i vicoli genovesi si è aggiudicata un prestigio riconoscimento nazionale sotto il segno di Slow Food per il buon vino della sua cantina. È la “Forchetta curiosa”, in piazza Negri, davanti al Teatro della Tosse: “Miglior selezione di vini da vitigni autoctoni”. Ossia, qualità assoluta. I riconoscimenti sono arrivati nell’ambito di Slow Wine Fair, la fiera del vino “buono pulito e giusto” di Bologna e dei 36 riconoscimenti del Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow, prima edizione dell’iniziativa realizzata in collaborazione con Milano Wine Week.
Fonte: Secolo XIX I piaceri del Gusto.
Dossier Economia del vino – Vinitaly punta sui mercati esteri L’export da record sfiora gli 8 miliardi.
Presentata la 55esima edizione della fiera che dal 2 al 5 aprile a Verona ospiterà un settore che ha visto crescere le esportazioni negli ultimi dieci anni dell’80% e che ora deve difendersi dagli attacchi anti alcol portati da alcuni provvedimenti Ue Lollobrigida (ministro dell’Agricoltura): «Serve una campagna di controinformazione per tutelare il nostro vino» Giorgio dell’Orefice una filiera che vale 31,3 miliardi di euro, coinvolge 53omila aziende e oltre 87omila addetti. Un settore che realizza sui mercati esteri oltre il 50% delle proprie vendite con un fatturato di 7,9 miliardi di euro (cresciuto nel 2022 del 10%) e che proprio grazie alla propria propensione all’export guida la classifica delle “4A” (abbigliamento, alimentare, arredamento e automazione) della bilancia commerciale made in Italy. È l’universo del vino italiano che si è dato appuntamento dal 2 al 5 aprile prossimi a Verona per la 55ma edizione di Vinitaly che è stata presentata ieri a Roma.
Fonte: Sole 24 Ore.
Dossier Economia del vino – Intervista a Maurizio Danese – «Dalla Cina al Sudamerica sempre vicini alle imprese».
Vinitaly 2023 prima ancora di iniziare ha già fatto registrare alcuni importanti risultati. Il vero e proprio boom di grandi acquirenti stranieri (mille già accreditati con una crescita rispetto allo scorso anno del 43%) e tra questi ben 130 dalla Cina. Un fermento che ha già generato grandi attese nel mondo dei produttori. L’Italia in Cina è rimasta finora confinata entro quote di mercato limitate e molto al di sotto delle reali potenzialità. Ne abbiamo parlato con l’amministratore delegato di Veranafiere, Maurizio Danese. Sarà la volta buona per invertire finalmente questa tendenza? I segnali sono molto confortanti. Stiamo cominciando a registrare i risultati dei massicci investimenti effettuati sul fronte dell’internazionalizzazione con il recente roadshow che ha toccato più di 13 Paesi e la significativa campagna di incoming. Adesso abbiamo avuto la conferma della presenza di mille grandi buyer da 68 Paesi.
Fonte: Sole 24 Ore.
Il vino vale 31,3 miliardi e l’export netto supera gioielli e pelletteria.
II rapporto Uiv-Vinitaly-Prometeia rivede i numeri del mondo del vino italiano che si scopre «sempre più decisivo in chiave made in Italy». Secondo i ricercatori, infatti, il vigneto Italia e il suo indotto, (tecnologie e macchinari per le vigne e il controllo di qualità) valgono 31,3 miliardi, frutto del lavoro di 530 mila aziende con circa 870 mila addetti. II rapporto offre spunti di approfondimento per l’edizione numero 55 del Vinitaly in programma a Verona dal 2 al 5 aprile. Secondo i ricercatori infatti, «senza il contributo del vino, che ha una propensione all’export doppia rispetto agli altri alimentari e bevande (54,5% contro 27,3%), l’avanzo commerciale dell’alimentare sarebbe inferiore del 64%». Si spiega anche così perché il vino sia al primo posto nella bilancia commerciale del made in Italy – 7,4 miliardi di euro di esportazioni nette – superando altri comparti icona del lifestyle italiano come la gioielleria/bigiotteria (6,8 miliardi), la pelletteria (6,7 miliardi) e l’abbigliamento (6,4 miliardi di euro).
Fonte: Stampa.
Vini, il Montepulciano d’Abruzzo terzo più venduto in Italia.
Seppur in un mercato in recessione, il Montepulciano d’Abruzzo si conferma, nella tipologia dei fermi, il terzo vino più venduto nella grande distribuzione italiana nel 2022. Sul podio dopo Chianti e Lambrusco, la Doc portabandiera della regione, con i suoi 12millonl e 840mi1a litri, è stata scelta e apprezzata dai clienti di iper, supermercati e discount nonostante la crisi e ha raggiunto anche un altro primato. In termini percentuali è Il vino italiano che perde in assoluto meno quote di mercato.
Fonte: Messaggero Abruzzo.
Un sorso lieve. leggiadro e fiorito con buona acidità.
Originario della Borgogna, il Pinot Bianco è considerato una mutazione del Pinot Grigio, che a sua volta è considerato una mutazione del Pinot Nero. Quarti di nobiltà direttamente per parentela visto che il capostipite è il vitigno aristocratico per eccellenza. E su questo vitigno punta le sue carte l’azienda franciacortina Mirabella. L’azienda ha una lunga storia di utilizzo della varietà: i primi impianti risalgono al 1981 (vigna Mirabella a Pa demo Franciacorta) e sono tuttora produttivi; nel 2015 creò il primo Pinot Bianco 100% della Franciacorta – etichettato Vino Spumante di Qualità, in quanto non ancora previsto dal Disciplinare DOCG – che fu poi inserito nella linea Demetra, composta da quattro brut nature fatti con le uve delle vigne storiche.
Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.
La Pandolfa dedica una giornata al Sangiovese – Predappio Wine Days, prima edizione.
Domenica una giornata di osservazione, approfondimento e confronto sul Sangiovese presso l’azienda agricola La Pandolfa. A spasso per calanchi, vigne e cantine con l’esperto Armando Castagno Per capire ed interpretare un territorio con vini di una tradizione centenaria e con vignaioli che hanno scelto di prendersene cura, i produttori dell’Associazione Terre di Predappio hanno organizzato per domenica 26 marzo la prima edizione di Predappio Wine Days, una giornata di osservazione, approfondimento e confronto sul Sangiovese di Predappio. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Predappio e dal Consorzio Vini di Romagna, si svolgerà presso l’azienda vitivinicola La Pandolfa, dove a portare a spasso per calanchi, vigne e cantine e a guidare gli approfondimenti sarà il giornalista e scrittore esperto di vino Armando Castagno. Il programma prevede alle 10 l’apertura dei banchi d’assaggio delle 11 aziende associate a Terre di Predappio.
Fonte: Resto del Carlino Forlì.
Vino, la filiera vale 31,3 miliardi.
I dati della fiera di Verona confermano che il settore rappresenta il Made in Italy Vino, la filiera vale 3 1,3 miliardi Il vino italiano si scopre sempre più decisivo in chiave made in Italy con numeri e performance che migliorano di anno in anno. L’intera filiera vinicola oggi vale 31,3 miliardi di euro, impegna 530 mila aziende con circa 870 mila addetti, ed è in cima alla speciale classifica relativa alla bilancia commerciale del made in Italy «tradizionale», quello delle 4A (Abbigliamento, Alimentare, Arredamento, Automazione) che vale ogni anno circa 200 miliardi di euro e che con 7,4 miliardi di euro di esportazioni nette (saldo commerciale tra export e import), si colloca nel 2022 al primo posto per livello del saldo commerciale, lasciandosi alle spalle altri campioni del Made in Italy nel mondo, sia del sistema moda che della meccanica strumentale.
Fonte: La Provincia Edizione Nazionale.
Le quattro eccellenze del Ponente premiate dalla «Guida Bibenda» – Le 4 eccellenze del Ponente premiate da Bibenda.
Ecco i viticoltori e olivicoltori imperiesi al top nazionale Le quattro eccellenze del Ponente premiate dalla «Guida Bibenda». Al top nazionale per la prestigiosa guida che assegna riconoscimenti ai produttori di vini, liquori e olii extravergine italiani Le 4 eccellenze del Ponente premiate da Bibenda Domani a Genova saranno insigniti i viticoltori “Bruna” di Ranzo e Ka’ Mancinè di Soldano e gli olivicoltori Marco Ferrari e Paolo Cassini. La viticoltura e l’olivicoltura di eccellenza del Ponente ligure di presentano in gran forma all’annuale premiazione della Guida Bibenda in programma domani (venerdì 24 marzo) a Genova.
Fonte: Riviera.
Piana: «Premi che accrescono la reputation».
Venerdì a Genova la consegna dei premi 5 Gocce e 5 Grappoli Piana: «Premi che accrescono la reputation». Ci sarà anche il vice presidente della Regione Liguria con delega all’A ricoltura e al Marketing Territoriale, 1 imperiese Alessandro Piana, insieme alla presidente della delegazione Liguria di Fondazione Italiana Sommelier Roberta Bonasegale alla premiazione con gli Attestati Bibenda in programma domani, venerdì 24 marzo, dalle ore 18 presso l’hotel Holiday Inn Genoa (via Milano 47, Genova). «Ringrazio gli organizzatori di questo evento molto importante per il territorio – le parole di Piana – che con le 5 Gocce e i 5 Grappoli della nota guida Bibenda accresce ulteriormente la reputation delle nostre eccellenze e la caparbietà dei produttori nell’impegnarsi su standard altissimi
Fonte: Riviera.
Forchetta curiosa e buon vino.
Una storica osteria tra i vicoli genovesi si è aggiudicata un prestigio riconoscimento nazionale sotto il segno di Slow Food per il buon vino della sua cantina. È la “Forchetta curiosa”, in piazza Negri, davanti al Teatro della Tosse: “Miglior selezione di vini da vitigni autoctoni”. Ossia, qualità assoluta. I riconoscimenti sono arrivati nell’ambito di Slow Wine Fair, la fiera del vino “buono pulito e giusto” di Bologna e dei 36 riconoscimenti del Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow, prima edizione dell’iniziativa realizzata in collaborazione con Milano Wine Week.
Fonte: Secolo XIX I piaceri del Gusto.
Vinitaly, una vetrina record E maxi battaglia «anti fake».
Dal 2 al 5 aprile prossimi a Verona la 55esima edizione del salone internazionale anche dei distillati Vinitaly, una vetrina record E maxi battaglia «anti fake» Oltre 4 mila aziende dall’Italia e dall’estero, mille top buyer Lollobrigida: «Vogliamo fare controinformazione positiva». Oltre 4.000 aziende da tutta Italia e da 30 altre nazioni, un contingente di 1.000 top buyer (+43% sul 2022) in arrivo da 68 Paesi del mondo, una superficie espositiva superiore a 100 mila metri quadrati netti: sono i numeri di Vinitaly 2023, la rassegna internazionale dei vini e dei distillati in scena a Verona Fiere dal 2 al 5 aprile prossimi.
Fonte: Brescia Oggi.
Quando il vino è naturale: non solo moda.
“Vino Esclamativo” propone solo prodotti “artigianali” Una passione nata da cliente e sfociata in un locale di successo accio quello che vorrei vedere dall’altra parte del bancone quando sono io il cliente». La regola di Nedo Negri è semplice e al Vino Esclamativo di via Calvi a Mantova l’ha messa in pratica con successo. Una regola basata anche su un assioma: «Il vino dev’essere naturale» o, come Nedo preferisce, «artigianale». Con una precisazione: «Non sono un talebano – sottolinea – e non credo che tutto il vino naturale sia buono. Bisogna saperlo fare, è come camminare sul filo senza la rete sotto: se sbagli, è finita, butti tutto».
Fonte: Gazzetta di Mantova I piaceri del Gusto.
La passione e i segreti del vino Sono 24 i nuovi sommelier.
La consegna dei riconoscimenti, avere un personale qualificato e preparato aumenta la qualità dell’offerta II corso La consegna dei diplomi nella cantina Berlucchi «Le congratulazioni ai nuovi comunicatori» Si amplia la famiglia dei sommelier della nostra provincia. Giovedì 16 marzo 19 dei 24 neo sommelier dell’Associazione Italiana Sommelier della delegazione di Sondrio hanno ricevuto il meritato diploma. In una terra di vino come la Valtellina avere nuovi esperti nel settore indica il profondo attaccamento alle radici anche delle nuove generazioni.
Fonte: Provincia Sondrio.
Ecco il «Wine tour delle Marche»: si parte dalle terre del Verdicchio.
La rassegna farà tappa domani e sabato tra Arcevia e Staffolo: tutto il programma Prende il via da una delle piccole capitali del Verdicchio, Staffolo, il ‘Wine Tour delle Marche’, manifestazione sostenuta dalla Regione nell’ambito dell’iniziativa ‘Enoturismo Marche: dalla vigna alla tavola’. Domani all’osteria Vino e Cucina va in scena ‘Tradizione in tavola’, serata-evento dedicata a chi ama i sapori autentici della tradizione, la pasta tirata a mano, l’abbinamento tra buona cucina ed etichette di qualità, quelle delle cantine Vignamato, Finocchi e Fattoria Coroncino. Il giorno dopo, sabato, la golosa ‘carovana’ del ‘Wine Tour delle Marche’ dalla Vallesina si trasferirà nella valle del Misa e, inerpicandosi lungo tortuosi e pittoreschi percorsi, salirà in direzione del panoramico balcone naturale di Arcevia.
Fonte: Resto del Carlino Ancona.
«Montepulciano al top, una svolta per i vini del territorio».
Massimo punteggio nella guida nazionale Ais per il «Guerriero della Terra Igt», Luca Guerrieri premiato a Cesena «Montepulciano al top, una svolta per i vini del territorio» Riconoscimento nazionale per il «Guerriero della terra» Marche rosso Igt, il Montepulciano in purezza della cantina Guerrieri di Piagge verrà premiato con il massimo punteggio dalla guida ai vini d’Italia «Vitae» dell’Ais. Il riconoscimento verrà consegnato sabato 25 marzo a Cesena a Luca Guerrieri (foto) che ne sottolinea l’importanza per il tutto il settore vitivinicolo. «Vorrei condividere questo riconoscimento con il territorio – spiega Guerrieri – perché lo ritengo carico di significati per la mia azienda ma anche al di là di noi, per tutta la nostra provincia e il nostro bellissimo territorio. Questo premio può francamente aprire dei nuovi e incredibili scenari alla viticoltura pesarese.
Fonte: Resto del Carlino Pesaro.
Riconversione dei vigneti, aperti i termini. Un milione a disposizione del Molise.
Sono aperti i termini per la presentazione telematica delle domande di aiuto per la “ristrutturazione e riconversione dei vigneti – campagna 2023/2024”. L’importo totale assegnato al Molise in questa campagna è pari a circa un milione di euro (983.031,00 euro). Lo rende noto l’assessorato all’Agricoltura. «Anche quest’anno, grazie al sostegno Ocm Vino che ammonta a quasi un milione di euro, le aziende molisane vedranno finanziati gli interventi per il rinnovamento dei vigneti — ha spiegato l’assessore Nicola Cavaliere — con un obiettivo concreto, quello di potenziare e valorizzare la qualità delle produzioni vitivinicole del nostro territorio». Le richieste devono essere rilasciate esclusivamente per via telematica, entro il 31 marzo 2023, secondo le predisposizioni Agea, sul portale Sian.
Fonte: Primo Piano Molise.
L’esordio Vinoso!, due giorni in mostra La Provincia in vetrina con il suo vino.
Il 25 e 26 marzo il taglio del nastro per l’evento creato per raccontare l’enoturismo del territorio Proposta itinerante, sbarco a Ovada nel 2024 ll logo che accompagna l’evento, creato dall’illustratore alessandrino Lele Gastini, riproduce le cinque città protagoniste. Con Ovada, rappresentata attraverso la Forma stilizzata della parrocchia dell’Assunta, ci sono Casale e Acqui (già assieme nel progetto di promozione del Gran Monferrato). E poi l’ortona e Gavi. Si terrà al castello di Casale la prima edizione di “Vinoso!”, il progetto d’esordio della della Strada dei Vini e dei Sapori del Gran Monferrato. L’appuntamento è per il 25 e 26 marzo prossimi. Ma l’obiettivo è quello di creare una rassegna itinerante che coinvolga anche la nostra cittä che così potrebbe nuovamente contare su un evento di prestigio legato al vino non solo locale. Ambizione comune Ad Ovada la fiera sarà proposta nel prossimo anno.
Fonte: Novese.
L’idea di un “fondo” locale per salvare il Dna di Langa – Fondo locale per le vigne.
Un fondo d’investimento locale per salvare i sempre più preziosi vigneti di Langa e Roero dalle mire di conquista dei forestieri. È l’idea lanciata dal barolista Gianni Gagliardo di La Mona, osservando il mutamento di pelle che le colline del vino stanno subendo con l’arrivo di sempre più agguerriti finanziatori italiani e stranieri. «La Langa è un territorio che ha il suo valore strettamente legato alle donne e agli uomini che ci vivono» è il ragionamento di Gagliardo. Una vigna nelle Langhe Fondo locale per le vi e L’idea di investimenti del territorio per tutelare il patrimonio Langhe dalla conquista da parte di grandi gruppi provenienti dall’estero.
Fonte: Stampa Cuneo.
La stagione dei bianchi per accompagnare formaggi freschi e ricci – La primavera dei bianchi alla pugliese.
La stagione ideale per accompagnare un buon carpaccio di manzo, i fiori di zucca o i ricci E poi l’immancabile pane con un piattino di olio da degustare primavera. Dunque: aprite i frigoriferi, prendete i calici giusti, se potete comprate un buon carpaccio di mare o magari ricci, visto che siamo nei mesi con la R. Friggete un fiore di zucca, riempito con la ricotta, versate dell’olio in un piatto non troppo grande, accanto del sale e del pane. Di Laterza, Altamura, non è importante. L’importante è aprire una bottiglia di bianco. Askos, Cantina LI Vell È una verdeca speciale. Dicono: “Colore giallo vivace con riflessi verdi. Profumi fruttato intenso, con sentori di frutta tropicale, agrumi verdi, macchia mediterranea e spezie fresche. Gusto pieno, armonico, voluminoso con una buona acidità.
Fonte: Repubblica Bari.
Il vino siciliano è giovane e attivo.
Dal marketing all’enoturismo e alla produzione: il viaggio nelle cantine dell’Isola che vanno al Vinitaly rivela perché sia importante il ricambio generazionale L’imprenditoria giovanile va delineando una nuova era che vuole un “ritorno alla terra” consapevole con un tocco di brio intraprendenti, determinati, giovani e con esperienza. Sono solo alcune delle caratteristiche della new generation del vino siciliano con cui la Sicilia va al Vinitaly. Dal marketing all’enoturismo, alla produzione, sono in tanti che con impegno e passione garantiscono il ricambio generazionale alle cantine, delineando una nuova era che vuole un “ritorno alla terra” consapevole con un tocco di brio e innovazione. «L’ingresso mio e quello di mio fratello in azienda — spiega Graziano Nicosia, 36 anni, quinta generazione di Cantine Nicosia.
Fonte: Repubblica Palermo.
Vitigni autoctoni la rivincita tardiva.
Oggi i riflettori di addetti ai lavori e stampa specializzata sono puntati sui siciliani. Ma vince la tradizione o l’adattamento al gusto esterno? Abbiamo chiesto il parere di enologi e consulenti E la risposta è stata univoca: “Il patrimonio dell’Isola è assolutamente intrigante” Catarratto, Grillo, Nero d’Avola, Zibibbo, Malvasia: sono solo alcuni dei vitigni autoctoni che tengono alta la bandiera siciliana nel mondo. E se è vero che la Sicilia enologica si è fatta spazio nel mondo attraverso gli internazionali, è altrettanto chiaro che oggi i riflettori di addetti ai lavori e stampa nazionale e internazionale sono puntati proprio sugli autoctoni. Ma qual è il valore aggiunto di un vino da vitigno autoctono? Vince la tradizione o l’adattamento al gusto esterno? Mattia Filippi, consulente enologo di Uva sapiens, esprime il suo pensiero: «Non voglio dare una risposta democratica, ma il risultato degli autoctoni di oggi è figlio di più strategie, alcune più ricercate, alcune legate a come si è evoluto il mondo.
Fonte: Repubblica Palermo.
La Regione espone a Verona: 412mila euro l’impegno di spesa – La Regione “espone” a Verona.
Un impegno di spesa di 412mila euro “Spingeremo moltissimo per sponsorizzare i nostri produttori” dice il presidente Renato Schifani 1 budget è di quelli da capogiro. Anche quest’anno la Regione Siciliana sarà presente al Vinitaly di Verona, la più grande manifestazione fieristica sul mondo del vino in Italia. A disposizione dei produttori siciliani uno stand costato alla Regione 412mi1a euro: sarà uno dei 17 stand allestiti dalle amministrazioni regionali e, osservano dell’organizzazione, già tutti prenotati. «Spingeremo moltissimo per sponsorizzare i nostri produttori» promette il presidente della Regione Renato Schifani, con un impegno che si tradurrà anche nella presenza del governatore alla kermesse. «Abbiamo bisogno — osserva — di valorizzare i nostri prodotti, che sono di eccellenza mondiale». È un ritorno a pieno regime, quello della 55ma edizione del Vinitaly, dopo i difficili anni della pandemia: per il grande evento, che si terrà a Verona dal 2 al 5 aprile, sono previsti oltre quattromila espositori, di cui poco meno di 200 provenienti dall’Isola.
Fonte: Repubblica Palermo.
Vinitaly ambasciatore del sistema Italia.
Business, internazionalizzazione posizionamento: letredirettrici dell’eventoche si aprirà il aprile Veronafiere. Manca il sindaco, Fdl attacca Vinitaly ambasciatore del sistema Italia Arriva l’edizione numero 55, più di quattromila imprese, mille top buyer da 68 paesi «Il vino scala la vetta nella bilancia commerciale: 7,4 miliardi di euro di esportazioni nette». «Una chiave per la promozione del sistema Italia nel mondo». Il vino italiano rivede e aggiornai suoi numeri e si scopre sempre più decisivo in chiave made in Italy. Lo dice l’analisi presentata dall’Osservatorio Uiv Vinitaly e Prometeia, lo rilancia con forza il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida che ha partecipato alla presentazione dell’edizione numero 55 di Vinitaly in programma a Veronfiere dal 2 al 5 aprile.
Fonte: Arena.
Riso e Amarone a tavola insieme.
Riso e Amarone a tavola insieme Accordo di collaborazione tra il Palio del Recioto e Risosterie di Isola della Scala E’ stato confermato l’accordo di collaborazione fra l’evento storico Palio del Recioto e dell’Amarone della Valpolicella Classica, che da 69 anni riscuote grande successo nel Comune di Negrar e il nuovissimo e attesissimo evento Risosterie di Isola della Scala, promosso da Ente Fiera di Isola della Scala, Consorzio Vialone Nano IGP e Comune di Isola della Scala. Due eventi in piazza a partecipazione gratuita con l’intento di promuovere le eccellenze del territorio veronese quali vino e riso. Come dice il famoso detto scaligero “II riso nasce nell’acqua e muore nel vino”. Le date ufficiali 2023 sono già definite, e saranno le seguenti: dal 08 al 10 aprile per il Palio e dal 19 al 21 maggio per Risosterie.
Fonte: Cronaca di Verona.
L’azienda Dal Maso è la miglior cantina Pronta per il Vinitaly.
Guida al Mangiare e Bere Bene a Vicenza e in Veneto L’azienda Dal Maso è la miglior cantina Pronta per il Vinitaly •• L’azienda Dal Maso di Selva di Montebello si è aggiudicata il primo posto tra le cantine elencate nella “Guida al Mangiare e al Bere Bene a Vicenza e nel Veneto” realizzata da “Il Giornale di Vicenza” a cura di Alberto Tonello. La targa attestante l’ottenimento del premio è stata consegnata ai titolari dell’azienda Nicola e Anna Dal Maso a nome della giuria della guida da Giovanni Roncolato, vicepresidente del Consorzio del formaggio Monte Veronese e tra i titolari dell’azienda Casara di Roncà (VR).
Fonte: Giornale di Vicenza.
Vino italiano nel mondo: i dati per il 2022 di un export cruciale.
Un prodotto prezioso, dall’immenso valore culturale oltre che economico Vino italiano nel mondo: i dati per il 2022 di un export cruciale Secondo i dati presentati da Nomisma Wine Monitor e rilanciati da Federvini, nel 2022 calano le importazioni e crescono i valori. Si potrebbe riassumere in questo modo il mercato mondiale del vino nell’arco dello scorso anno, uno scenario che ovviamente risente delle forti tensioni geo-politiche che coinvolgono direttamente o indirettamente molti mercati. L’Italia registra un record dell’export a 8 miliardi di euro e percentuali che si allineano al trend generale: crescita del 16% in USA, del 32,7% nel Regno Unito, del 21,7% in Canada, del 25,3% in Giappone e del 9,6% in Corea. Risultati leggermente al di sotto della media in Germania (-11,9%) e in Cina (-7,2%). Dati positivi registrano anche i mercati enoici di USA, in crescita del 18% tra gennaio e novembre 2022, Gran Bretagna (•28,4%), Canada (•16,2%), Giappone (•22,5%) e Corea del Sud (•19,2%). Negativi i dati che provengono dalla Germania, con un calo del 4,4%, e soprattutto della Cina, che non riesce a rialzarsi ormai dal lontano gennaio 2018. Grazie ai Mondiali di calcio maschile conclusi pochi mesi fa, il Qatar rientra tra i 7 mercati del vino mondiale in grande espansione, con un incremento del 209%, insieme all’Australia (238%), Francia (215%), Italia (163%), Thailandia (146%), Vietnam (120%), India 1113%), Angola (112%), Malesia (99%) e Filippine (92%). La guerra ha influenzato il mercato sulle importazioni di vino in Ucraina e in Russia, che ha continuato ad importare soprattutto da Spagna e Georgia.
Fonte: Giornale di Vicenza Focus Rapporto Economia.
Cantina Italia: 65,5 milioni di ettolitri di vino.
La situazione aggiornata al 31 gennaio Cantina Italia: 65,5 milioni di ettolitri di vino Al 31 gennaio 2023 negli stabilimenti enologici italiani sono presenti 65,5 milioni di ettolitri di vino, 7,8 milioni di ettolitri di mosti e 537 mila ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (VNAIF). Rispetto al 31 gennaio 2022, i dati mettono in luce un valore delle giacenze superiore per i vini (i5,7%1. Pressoché invariata risulta la giacenza dei mosti (-0,9%), n netto calo per i VNAIF (-15,0%). Rispetto al 31 dicembre 2022 il dato delle giacenze è leggermente superiore per i vini (.0,8%) ed è in calo sia per i mosti (-20,1%) che per i VNAIF (- 78,2%1. Il 54,5% del vino è detenuto nelle regioni del Nord, prevalentemente nel Veneto. Il 51,6% del vino detenuto è a DOP, il 27,3% a IGP, i vini varietali costituiscono appena l’1,2% del totale. Il 19,9% è rappresentato da altri vini.
Fonte: Giornale di Vicenza Focus Rapporto Economia.