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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 6 giugno 2023!
La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Villa Le Prata mette all’asta il Brunello certificato Nft.
Villa Le Prata lancia la prima asta internazionale Nft (Non fungibile taken) dei vini Vigna, con una selezione di 12 bottiglie di Brunello di Montalcino (sei Vigna Le Prata 2018 e sei Vigna San Prospero 2018) prodotte da piccole particelle di vigneti e vinificate con l’enologa Graziana Grassini e con la firma dell’artista Arianna Papini. L’asta su blockchain avverrà in collaborazione con Trefoloni e associati con il supporto di Young platform. Contrattazioni dal 14 giugno.
Fonte: La Verita’.
Il bianco che avvicina l’Etna alle montagne trentine.
Mi piacerebbe invitare Frans Timmermans, l’ecosinistro vicepresidente della Commissione europea che ce l’ha con l’agricoltura, specialmente quella italiana e se la piglia con il vino foriero di ogni malanno al punto che vuole nutrirci di integratori prodotti dalle multinazionali sue amiche, a farsi un giro nelle campagne ragusane e ascoltare la storia di una piccola immensa cantina: Cortese. Capirebbe che del Mediterraneo, dell’Italia, dell’agricoltura non ha capito nulla. La signora Giovanna Cortese ha accudito, finché ce l’ha fatta, le sue vigne, II a Vittoria, fin quando la globalizzazione non l’ha costretta ad alzare le mani. In soccorso sono arrivati due trentini che fanno vino dall’eternità: Stefano e Marina Girelli. Giusto in tempo per una prima vendemmia.
Fonte: La Verita’.
Paura peronospora per i vigneti d’Abruzzo.
I danni veri, spiegano enologi ed agronomi, si conteranno fra otto, dieci giorni, ma le preoccupazioni sono più che fondate, seppur diverse a seconda dei territori considerati. Si teme, soprattutto, per i vigneti di valle, dove, durante le recenti e lunghe settimane di pioggia, le piante sono rimaste sott’acqua, rischiando l’asfissia dell’apparato radicale. Mentre in collina, i vignaioli fanno i conti con smottamenti e frane. Per i vigneti d’Abruzzo è allarme peronospora, temuta malattia fungina che attacca principalmente il prezioso frutto e che potrebbe avere conseguenze disastrose sull’economia delle aziende vinicole della regione, se non gestito correttamente. Le straordinarie precipitazioni delle scorse settimane, poi il caldo e le nuove piogge delle ultime ore hanno creato, infatti, un ambiente favorevole alla diffusione della peronospora.
Fonte: Messaggero Abruzzo.
Viti e ulivi, disastro in un’ora di pioggia – Viti e ulivi, disastro in un’ora.
Le testimonianze dei produttori • k 4 Gli improvvisi temporali hanno messo in ginocchio l’agricoltura del Sannio “—-: ?, Viti e ulivi, disastro in un’ora di pioggia. Viti e ulivi, disastro in un’ora. Le testimonianze di alcuni giovani imprenditori: Da Cese San Manno altro resoconto drammatico: «A Massa i nostri 5 ettari di vigna distrutti al 90%» «Martoriate 6 piante su 10, ma andiamo avanti». Poco più di un’ora di pioggia intensissima. anticipata da una fitta e copiosa grandinata trai territori di San Salvatore Telesina e Massa di Faicchio. A distanza di circa 48 ore dall’evento calamitoso i territori della valle Telesina e Titernina fanno la conta dei danni. Ingenti, soprattutto per due autentiche eccellenze del territorio, l’olio e il vino, oltre che per frane, smottamenti e case allagate soprattutto a San Salvatore. La grandine – qualche chicco ha colpito anche la zona di Castelvenere anche se in maniera limitata – ha infatti, praticamente azzerato la produzione nei campi e nei vigneti.
Fonte: Mattino Benevento.
Ballardini non molla il suo “vino al fango” venduto da Cracco.
La cantina di Giorgio Ossani devastata da fango e acqua «La vendemmia è fra 80 giorni, dobbiamo ripartire da zero». Le bottiglie macchiate di fango prodotte nell’azienda forlivese Ballardini sono in vendita sul sito dello chef stellato Cracco. Il fango e l’acqua che hanno devastato la cantina di Giorgio Ossani, titolare dell’attività di via Firenze 127 che collabora con l’azienda agricola Ballardini di Brisighella dove vengono coltivate le uve, non hanno fermato la voglia di ricominciare. Asciugate le lacrime per aver perso in una notte 40 anni di lavoro, si sono rimboccati le maniche e non si sono lasciati andare alla disperazione nonostante l’esondazione abbia portato via con sé macchinari, impianti elettrici e tutto il magazzino con migliaia di bottiglie pronte per essere vendute. «Lo chiamiamo “il vino al fango” – racconta Ossani.
Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.
La Festa del vino colonizza la piazza: Carnevale estivo, tombola e cabaret.
«Apertura dalle 18 con 10 stand e 3 cucine a ferro di cavallo sul porfido per non sporcare la pietra chiara» Il programma varato non prevede solo l’animazione dei bimbi e la cronoscalata Tiziana Carpinelli Una volta la Festa del vino, cascasse il mondo, si allestiva solo là: sulla via fratelli Rosselli interna, di fianco al duomo, per uno spicchio in piazza della Repubblica e lungo la via Sant’Ambrogio. Un quadrilatero di chioschi inviolabile al traffico e pure ai taxi. Et voilà servita la popolare kermesse enogastronomica monfalconese. Ora, invece, siamo a «una nuova edizione zero». Così commenta il presidente della Pro Loco di Monfalcone Giorgio Iuretta. La terza dal 2020 a oggi e mica a causa del sodalizio di via Mazzini, che ha dovuto digerire la pandemia prima e poi inventarsi il nuovo circuito per i lavori ancora in dirittura di arrivo in centro storico.
Fonte: Piccolo Gorizia.
La pioggia salva i vigneti – «Vigne salvate dalle piogge di maggio. Possiamo sperare in una buona annata».
Una vigna di Rossese a Dolceacqua in valle Nervia L’incubo siccità ancora a fine aprile aveva portato a temere che le viti del Ponente (dal Rossese al Vermentino, dal Pigato all’Ormeasco) andassero in stress idrico, ma le piogge di maggio le hanno salvate, ora sono rigogliose e cariche di grappoli. «Speriamo che il passaggio dalla fioritura agli acini sia ottimale, per avere una buona annata», dicono i produttori. Il settore vitivinicolo del Ponente fa un primo punto della stagione, fugato (per ora) il pericolo siccità «Vigne salvate dalle piogge di maggio Possiamo sperare in una buona annata» e piogge di maggio sono state provvidenziali e sono arrivate in extremis: il protrarsi della siccità sino a fine aprile stava rischiando di mandare le viti in stress idrico. Ora possiamo invece guardare alla stagione con ottimismo, si sono create buoni condizioni di sviluppo vegetativo e quindi produttivo. Certo, è presto per avventurarsi in previsioni più mirate».
Fonte: Secolo XIX Imperia.
Visita in vigna alla scoperta del Moscatello di Taggia.
Dopo il successo dello scorso anno domenica 11 giugno torna “Fai un giro in vigna” a Taggia. Nell’evento organizzato dal Gruppo Fai Giovani di Imperia, in collaborazione con l’Associazione dei produttori del Moscatello di Taggia, i visitatori saranno accompagnati in un vigneto non lontano dalla chiesa della Madonna del Canneto: sarà un’occasione di conoscere e riscoprire il Moscatello, un’eccellenza della produzione vinicola del ponente ligure. Verrà anche raccontata la coltivazione dell’oliva taggiasca attraverso una passeggiata tra gli alberi secolari di ulivo, piantati in tempi antichi dai monaci benedettini. Alla fine della visita si proseguirà nel centro storico, presso la sede dell’Associazione, per una degustazione di vino con abbinamento di piatti.
Fonte: Secolo XIX Imperia.
I vigneti eroici e storici riconosciuti dalla Regione. Undici casi nello Spezzino.
La Regione Liguria ha riconosciuto undici vigneti eroici e uno storico fra Cinque Terre e Riviera spezzina. Le attività riconosciute hanno sede fra Monterosso, Vernazza, Riomaggiore, Levanto e Campiglia. Le richieste presentate dalle aziende e dai viticoltori sono state quarantacinque. Ad essere certificati come eroici sono undici vigne dei comuni della Spezia: Vernazza, Levanto, Monterosso, Riomaggiore, Bolano e Bonassola, ed è spezzino anche l’unico vigneto storico finora certificato, sulle colline di Campiglia. Tra i vigneti storici individuati nel primo censimento ci sono anche aziende note quali, Buranco a Monterosso guidata dall’ex senatore Luigi Grillo, Cheo di Bartolomeo Lercari e Lise Charlotte Bertram a Vernazza, la Finis Terrae di Riomaggiore, la Terre di Levanto, l’azienda Cà du Ferrà di Davide Zoppi a Bonassola.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Alleanza tra ristoratori «RioDiVino: la tipicità come valore aggiunto».
Assaggiare i prodotti locali per riscoprire e celebrare il territorio. Questa è la filosofia alla base del progetto RioDiVino che punta a promuovere le tipicità delle Cinque Terre e della vicina Val di Vara con serate a tema all’insegna del paesaggio terrazzato delle Cinque Terre. Una golosa rassegna enogastronomia che per la prima volta abbina vini e cibo, che e vignaioli, ristoranti delle Cinque Terre con menù dedicato ai vini locali. nata per la prima volta nel 2022 il risultato è stato un successo, una proposta innovativa che offre esperienze indimenticabili nel segno della sostenibilità, della stagionalità e del chilometro zero. «Un progetto che mette in collaborazione e unione i coltivatori con i ristoratori — dice Vanessa Signoretto titolare dei ristoranti la Grotta e il Grottino di Riomaggiore, tra gli ideatori del progetto—per promuovere e lanciare sul mercato delle Cinque Terre le produzioni locali dei cinque borghi, ma anche di Pignone, Beverino e Riccò del Golfo.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
La pioggia salva i vigneti – “Vigne salvate dalle piogge di maggio. Possiamo sperare in una buona annata”.
L’incubo siccità ancora a fine aprile aveva portato a temere che le viti del Ponente (dal Rossese al Vermentino, dal Pigato all’Ormeasco) andassero in stress idrico, ma le piogge di maggio le hanno salvate, ora sono rigogliose e cariche di grappoli. «Speriamo che il passaggio dalla fioritura agli acini sia ottimale, per avere una buona annata», dicono i produttori. II settore vitivinicolo del Ponente fa un primo punto della stagione, fugato (per ora) il pericolo siccità “Vigne salvate dalle piogge di maggio Possiamo sperare in una buona annata” e piogge di maggio sono state provvidenziali e sono arrivate in extremis: il protrarsi della siccità sino a fine aprile stava rischiando di mandare le viti in stress idrico.
Fonte: Stampa Imperia.
Visita in vigna alla scoperta del Moscatello di Taggia.
Dopo il successo dello scorso anno domenica 11 giugno torna “Fai un giro in vigna” a Taggia. Nell’evento organizzato dal Gruppo Fai Giovani di Imperia, in collaborazione con l’Associazione dei produttori del Moscatello di Taggia, i visitatori saranno accompagnati in un vigneto non lontano dalla chiesa della Madonna del Canneto: sarà un’occasione di conoscere e riscoprire il Moscatello, un’eccellenza della produzione vinicola del ponente ligure. Verrà anche raccontata la coltivazione dell’oliva taggiasca attraverso una passeggiata tra gli alberi secolari di ulivo, piantati in tempi antichi dai monaci benedettini. Alla fine della visita si proseguirà nel centro storico, presso la sede dell’Associazione, per una degustazione di vino con abbinamento di piatti.
Fonte: Stampa Imperia.
Concorso Pramaggiore: medaglie d’oro a 3 cantine mantovane.
II momento della premiazione di Bresciani Concorso Pramaggiore: medaglie d’oro a 3 cantine mantovane Nel teatro La Fenice di Venezia sono stati premiati con medaglia d’oro dalla presidente Camera di Commercio di Venezia e Rovigo i produttori di vino mantovani che hanno ottenuto la medaglia d’oro alla Mostra nazionale di Pramaggiore. Tra questi, la Cantina Bresciani di Rivarolo Mantovano per il suo vino Igp Lambrusco frizzante semisecco “58 Rodomonte 2022 Enrico Bresciani”. A premio anche l’azienda agricola Mantaldo della famiglia Virgili per l’Alto Mincio Igt Merlot “Al Tèrs” e la Cantina sociale di Quistello per il Quistello Igp Frizzante Rosso “La ricerca dell’infinito” 2021 e per il Vsq Brut Metodo Classico “1.6 Armonia” 2020. Nuova affermazione, dunque, per Enrico Bresciani, imprenditore che crede nel suo progetto Lambrusco: ha piantato i suoi primi vigneti nel 2000 mettendo a dimora barbatelle autoctone.
Fonte: Gazzetta di Mantova.
Marche diWine, a Gabicce sfila l’eccellenza vitivhuicola.
Dal 10 al 12 giugno saranno coinvolte 80 aziende produttrici e 10 birrifici. Presentato in Regione “Marche diWine”. Un evento che ha l’obiettivo di promuovere il vino e la birra “made in Marche”, che si svolgerà sul lungomare Cristoforo Colombo di Gabicce, dal 10 al 12 giugno (dalle 17 alle 24). Sabato 10 e domenica 11 giugno. saranno due giornate aperte al pubblico, per semplici appassionati o esperti “winelovers”, dedicate alle degustazioni di vini e birre delle Marche. Lunedì 12 giugno, invece, sarà dedicato al “business” e riservato agli operatori del settore, nel corso della quale i produttori marchigiani avranno modo di presentare i propri vini “faccia a faccia” con buyer nazionali e internazionali in una sorta di speed date, a rotazione.
Fonte: Corriere Adriatico Pesaro.
Marche diWine a Gabicce La fiera dei produttori.
Ottanta aziende di vini e dieci di birra aprono a pubblico e agenti commerciali Sabato 10 giugno e domenica 11 percorso gustativo con assaggi al calice OTTO DEGUSTAZIONI A 15 EURO Organizzazione di Regione, Atim, Imt, Consorzio Piceni e Comune di Gabicce. Si chiama «Marche diwine» ed è la tre giorni che coinvolgerà ottanta aziende marchigiane produttrici di vino e dieci di birra in un percorso gustativo e di incontro con importatori e agenti commerciali. L’iniziativa è in programma a Gabicce sabato 10 e domenica 11 giugno (aperta al pubblico,15 euro, compreso calice, porta calice e 8 assaggi) e lunedì 12 giugno (per operatori)
Fonte: Resto del Carlino Pesaro.
Maltempo e parassiti, l’allarme delle associazioni di categoria per i viticoltori: a rischio metà raccolto – Maltempo e parassiti, viticoltori in ginocchio.
Le associazioni di categoria denunciano il concreto rischio di perdere, fino a metà raccolto Chiesto aiuto alle istituzioni Dopo le abbondanti piogge che hanno interessato il nostro territorio, lo scenario regionale evidenzia vigneti impraticabili, distese di cereali completamente allettati e coltivazioni orticole allagate. Particolarmente colpito il basso Molise, specie nei territori dei comuni di Campomarino, Portocannone, Guglionesi e San Marino in Pensilis. A causa delle abbondanti piogge, che hanno impedito di eseguire con regolarità i trattamenti fitosanitari, si sono verificati ingenti danni provocati dalla peronospera in tutti i Comuni del Basso Molise. I danni superano il 40% e 50% della produzione lorda vendibile e quindi la Ugl viticoltori, nella persona del presidente Costantino Pasquale, chiede ai Comuni e alla Regione di attivare tutte le procedure per i riconoscimenti della calamità naturale.
Fonte: Primo Piano Molise.
Adelfia, riconosciuto il vitigno «Notardomenico».
La chiave di volta è mettere insieme esigenze diverse. Valorizzare un vitigno vuol dire unire l’economia, con la produzione di un vino del territorio, la cultura con la storia locale, la rete delle cantine private, l’università, con possibili sbocchi nel turismo enogastronomico. Qualche sera fa, nei locali di una nota cantina privata cittadina l’associazione italiana sommelier, per mano del suo rappresentante territoriale Vincenzo Carrasso, ha ufficialmente riconosciuto il vitigno «notardomenico» da cui si produce un vino parente stretto del primitivo ma allo stesso tempo con caratteristiche diverse.
Fonte: Gazzetta di Bari.
«Vieste en rose», festa dei vini 15mila presenze nel week end – Vieste, 15 mila presenze alla rassegna enologica.
ll Comune: «Adesso può cominciare l’estate». Degustazioni in piazza, a Vieste c’è una gran voglia di vivere Pestate. Vieste, 15 mila presenze alla rassegna enologica 11 Comune: «Adesso può partire la nostra estate». Quindicimila presenze nell’ultimo fine settimana a “La Vieste en Rose”, la prima rassegna enologica italiana di giugno, tenuta nel centro storico della capitale del turismo del sud Italia. E’ quanto sostengono gli organizzatori in una nota diffusa. «I partecipanti alla quarta edizione della kermesse – informano gli organizzatori – hanno sorseggiato vino e assaggiato gustosissimi prodotti del presidio Slow Food e pietanze tipiche del Gargano preparate da ristoranti e locali della zona.
Fonte: Gazzetta di Capitanata.
Intervista a Piernicola Leone De Castris – Importante e meritato riconoscimento per l’imprenditoria e per il vino pugliese.
Tra i venticinque nuovi Cavalieri del Lavoro Importante e meritato riconoscimento per l’imprenditore e per il vino pugliese Nominato il salentino Piernicola Leone De Castris, amministratore delegato del prestigioso marchio Salice Salentino Importante e meritato riconoscimento per l’imprenditoria e per il vino pugliesi. Alla vigilia della Festa della Repubblica, infatti, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha nominato, tra i venticinque nuovi Cavalieri del Lavoro, uno degli esponenti maggiormente rappresentativi nel campo della produzione vitivinicola pugliese e nazionale: il salentino Piernicola Leone De Castris, amministratore delegato del prestigioso marchio Salice Salentino. Egli, dal 2010 è amministratore delegato dell’affermata azienda vitivinicola salentina che ha al suo attivo vitigni di pregio quali il Primitivo di Manduria, il Copertino e il Locorotondo. L’ azienda Salice Salentino si estende su 300 ettari di vigneto, 70 dipendenti e un Museo del Vino.
Fonte: Quotidiano di Bari.
“La Regione aiuti il settore vitivinicolo”.
Lo stato di crisi continua ad attanagliare il mondo agricolo e in particolare il settore vitivinicolo sul quale si è abbattuta una ulteriore piaga legata alle abbondanti piogge che hanno portato alla proliferazione della peronospora nelle vigne, creando seri problemi ai viticoltori”. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Giannicola De Leonardis (Fdi). “Il grido d’allarme del mondo agricolo – aggiunge – va ascoltato perché quest’anno si rischia seriamente di non raccogliere l’uva. Alcune Regioni hanno usato fondi Ocm per attivare la misura della cosiddetta vendemmia verde, cioè il contributo a sostegno della mancata raccolta che prevede la distruzione dei grappoli non ancora giunti a maturazione”.
Fonte: Quotidiano di Bari.
Un successo da 4.800 calici per la mostra del Chianti – Venduti 4.800 calici. La Mostra del Chianti stappa numeri da record.
Venduti 4.800 calici La Mostra del Chianti stappa numeri da record La 65esima edizione della manifestazione si è conclusa con tante novità Per il gran finale niente fuochi d’artificio ma una proiezione sul municipio. Montespertoli capitale del vino per sette giorni. Un evento, quello del 2023, caratterizzato dai numeri e dalla qualità. La 65a edizione della Mostra del Chianti va infatti in archivio con la partecipazione di visitatori provenienti anche da molto lontano, anche se la cerimonia di chiusura non ha visto i classici fuochi d’artificio ma una proiezione luminosa che ha dato vita al Palazzo Comunale: «Nonostante la pioggia dell’ultima serata è stato bello chiudere la nostra festa tutti insieme: viticoltori, associazioni e cittadini.
Fonte: Nazione Empoli.
Il vino simbolo dell’unità. Nove cantine a produrlo.
Nove vini in blend per rappresentare un paese. Anche quest’anno i produttori di Lamole hanno dato vita ad un vino unione di nove vini diversi, quelli appunto delle cantine del territorio. E così è nato il vino simbolo di unità, capacità di costruire relazioni e lavorare in rete per la promozione del più piccolo paesaggio storico d’Italia. Con questo rito, la comunità ha brindato alla 20a edizione della kermesse enogastronomica «I profumi di Lamole». L’iniziativa, promossa e organizzata dal Comune di Greve e dall’associazione I Profumi di Lamole ha visto la presenza delle cantine Castellinuzza e Piuca, I Fabbri, Le Masse di Lamole, Podere Castellinuzza, Fattoria di Lamole, Lamole di Lamole, Castellinuzza, Jurij Fiore e Figlia, II campino di Lamole.
Fonte: Nazione Firenze.
La Mostra del Chianti dei record Venduti 4800 calici con 22 aziende.
La kermesse è durata da sabato 27 maggio fino a domenica scorsa La Mostra del Chianti dei record Venduti 4800 calici con 22 aziende Montespertoli. La sessantacinquesima edizione della Mostra del Chianti di Montespertoli è andata in archivio con un nuovo brillante successo e sorprendendo i tanti visitatori con una proiezione luminosa che ha dato vita al Palazzo Comunale. Un evento sperimentato per la prima volta visto che in passato erano i fuochi di artificio a fare da epilogo finale. «Nonostante la pioggia dell’ultima serata è stato bello chiudere la nostra festa tutti insieme: viticoltori, associazioni e cittadini. È una festa che cambia ogni anno e che vorremmo non finisse mai. È la festa di Montespertoli e dei montespertolesi», ha detto il sindaco Alessio Mugnaini.
Fonte: Tirreno Firenze-Prato-Empoli.
Etichette del vino, esposto contro l’Irlanda.
A firmarlo il trentino Luca Rigotti di Mezzacorona «Norma sproporzionata e incompatibile col diritto» Dal 2026 sulle bottiglie vendute sull’isola dovranno La replica: «No a regole discriminatorie basate su essere riportati contenuto calorico, avvertimenti sui rischi un approccio ideologico, allarmistico che non pone di cancro e malattie del fegato e sui pericoli in gravidanza alcuna differenza tra abuso e consumo responsabile». I produttori di vino italiano adesso passano al contrattacco per stoppare l’iniziativa dell’Irlanda che vuole imporre l’obbligo di etichette con informazioni sulla pericolosità perla salute. Un conto – dicono – è sostenere e sensibilizzare verso l’educazione ad un consumo moderato, un altro è accanirsi contro un prodotto dalle radici antichissime e che fa parte della cultura tradizionale di gran parte dell’Europa.
Fonte: Adige.
Consorzio Vini Alto Adige, Kofler confermato alla presidenza.
L’assemblea generale. Eletto il nuovo consiglio di amministrazione Foradori vicepresidente. Anche per i prossimi tre anni, il presidente del Consorzio Vini Alto Adige sarà Andreas Kofler. Il neoeletto consiglio di amministrazione ha riassegnato la presidenza a Kotler, così come la vicepresidenza a Martin Foradori. L’attenzione rimarrà pertanto incentrata sulla prosecuzione dei progetti già avviati: l’implementazione della sostenibilità in tutti i settori del comparto vinicolo, la concretizzazione dell’ambizioso progetto legato alla zonazione e la realizzazione della nuova sede del Consorzio. Il cda, recentemente eletto durante l’assemblea generale tenutasi a Bolzano, ha riconfermato l’incarico a entrambi. Anche questo voto è stato all’insegna della continuità.
Fonte: Alto Adige.
Il Premio Giulietta a Marilisa Allegrini.
Venerdì la consegna del riconoscimento destinato a donne che rivestono un ruolo positivo nella società Il Premio Giulietta a Marilisa Allegrini Lady Amarone conosciuta in tutto il mondo è stata la prima donna in copertina della rivista Wine Spectator •• Il Premio Giulietta alla donna alla carriera edizione 2023 sarà consegnato all’imprenditrice del vino Marilisa Allegrini. La cerimonia si terrà venerdì alle 17 all’interno di Porta Palio. Il Comitato ha scelto di insignire l’imprenditrice veronese conosciuta anche come «Lady Amarone», con il trofeo cesellato dallo scultore Felice Naalin, in quanto «si è distinta nel panorama imprenditoriale italiano, promuovendo il prodotto della cantina di famiglia, con l’amore per la cultura enologica, la valorizzazione e la promozione della Valpolicella». Una tradizione innestata nella storia di Fumane e della Valpolicella fin dal XVI secolo. L’espansione dell’azienda di Marilisa Allegrini ha inizio già nel 1993, con l’entrata nel mercato americano e le prime connessioni fra cultura e vino. Nel 2001 Marilisa ha messo radici in Toscana, prima a Bolgheri e poi a Montalcino.
Fonte: Arena.
Lancia l’insetticida «vegano» «Gli utili? Alla ricerca» – Lancia l’insefficida «vegano» contro i pesticidi nei vigneti «Ricavi alla ricerca sul cancro».
Maurizio Polo, imprenditore di Oderzo a capo di Bioenologia, ha proposto alla Regione un pesticida «vegano»: utili in beneficenza. Lancia 1’insefficith «vegano» contro i pesticidi nei vigneti «Ricavi alla ricerca sul cancro» L’ imprenditore Polo: contro la flavescenza la Regione ci ascolti. Ma chi l’ha detto che non esiste un’alternativa «green» al Clorpirifos-metile, cioè il famigerato pesticida che salva le vigne dall’attacco della temibile « cicalina» – l’insetto vettore responsabile della flavescenza dorata, una malattia da 200 milioni di danni stimati soltanto in Veneto – ma è stato vietato negli Usa e bandito dall’Unione Europea a causa della sospetta tossicità per la salute umana dei suoi residui? «Esiste e si chiama Biovinum, un prodotto completamente naturale, che si può mangiare e che è stato creato da noi più di vent’anni fa per altri utilizzi (la cicatrizzazione La vicenda • I viticoltori sono in attesa di sapere se il ministero della Salute autorizzerà l’utilizzo in deroga del Clorpirifosmetiie, pesticida particolarmente efficace contro l’insetto vettore della flavescenza dorata ma bandito dall’Unione Europea e dagli Usa per il forte sospetto che I suoi residui siano tossici, soprattutto per i bambini.
Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.
Brugnano, le due vite della cantina all’insegna di sostenibilità ed entusiasmo.
Nate a Partinico nel 1970 ad opera di Francesco Brugnano, seguito dal figlio Salvatore, le Cantine Brugnano all’inizio si sviluppano con l’intento di produrre vini di qualità da destinare ad altre cartine italiane e non solo, per integrare la loro produzione. A partire dagli anni 2000 però, con i primi acquisti di terreni, sino ad arrivare a circa 90 ettari dislocati in 3 vigne differenti, inizia a concretizzarsi il progetto di imbottigliamento che si avvierà a partire dal 2006. Le aree dei vigneti sono quella di Alcamo, la più importante, dove si produce l’Alcamo doc, poi circa 15 ettari su Monte Mirto e altri 5 ettari tra Partinico e Trappeto. Nonostante i buoni risultati, tra il 2011 e il 2014 Salvatore Brugnano, che nel frattempo ha diversificato gli investimenti in settori completamente differenti rispetto al mondo del vino, decide di ridurre fortemente la produzione, temendo di non riuscire a sostenere i costi.
Fonte: All Food Sicily.
Cantina Sociale di Gonzaga per assaggiare le eccellenze italiane.
Cantina Sociale di Gonzaga è un’azienda vitivinicola attiva dal 1928 e che ha saputo sempre conquistare il favore degli appassionati proponendo prodotti di qualità. Il segreto risiede nel cuore e nel sentimento che viene messo nel proprio lavoro, che non consiste in una produzione intensiva di un prodotto in grande quantità, ma nella ricerca della vera e propria eccellenza, mantenendo inalterato il sapore e l’aroma di ogni uva. I processi usati sono quelli di una volta. Se sei curioso di scoprire in cosa consiste la nostra offerta, vediamo quali sono i servizi e le bottiglie che potrai trovare facendo visita al nostro punto vendita a Gonzaga, nella provincia di Mantova.
Fonte: Pagine Gialle.
Ômina Romana. Torna la Festa in Cantina con Heinz Beck.
Una grande ed esclusiva festa in mezzo alle vigne, per incontrarsi e trascorrere una serata spensierata e conviviale con chi condivide la stessa passione per il vino di eccellenza, l’eleganza della cucina stellata, l’autenticità dei prodotti tipici del territorio e la buona musica. Sabato 17 giugno Ômina Romana, azienda vitivinicola di riferimento dei Colli Albani con sede a Velletri, ospiterà la seconda edizione della sua Festa in Cantina, che anche quest’anno avrà come ospite d’onore Heinz Beck, chef 3 Stelle Michelin del Ristorante La Pergola di Roma.
Fonte: Agenfood.
Spumantitalia e “Bollicine di Sicilia”.
La Sicilia riscuote grandi apprezzamenti nella quinta edizione di Spumantitalia, l’unico evento nazionale che celebra le meraviglie delle bollicine italiane. In questo importante incontro tra aziende e mercato, che si tiene a Riva del Garda dal 4 al 6 giugno 2023, la Regione Sicilia con la partecipazione di 13 prestigiose aziende è stata promotrice del fascino e delle qualità del vino spumante siciliano, grazie all’impegno dell’Istituto Regionale della Vite e del Vino (IRVO). IRVO che ha presentato agli operatori del settore il nuovo logo istituzionale dell’ente, simbolo del suo impegno e della sua dedizione nella promozione del vino spumante. Nella masterclass dal titolo “Bollicine di Sicilia, una realtà da valorizzare” i numerosi partecipanti hanno apprezzato le peculiarità e le sfumature uniche che queste offrono.
Fonte: Winery Tasting Sicily.
Cantina Valdobbiadene stima ricavi a 60 mln €. Trainano le Rive.
Cantina Produttori di Valdobbiadene stima di chiudere l’esercizio fiscale 2022-23 (il prossimo 30 giugno) con 60 milioni di euro di fatturato, in crescita sui 55 milioni dell’anno precedente. Con questi numeri la realtà veneta conferma l’andamento positivo del primo semestre, quando aveva registrato una crescita del 10% delle vendite di imbottigliato. “Abbiamo dovuto ritoccare i listini, come chiunque, per il secondo anno di fila”, ha dichiarato Tito Campesan, direttore commerciale della cantina, a Pambianco Wine&Food. “E ancora non vediamo la luce in fondo al tunnel, per via dei costi e dell’approvvigionamento del vetro. L’ultimo ritocco di prezzo fatto da parte delle vetrerie è stato a gennaio 2023 e ora speriamo non ce ne saranno più, anche se i tempi di consegna sono molto dilatati”.
Fonte: Wine Pambianco – Pambianconews.
Velletri – Degustazioni di livello alla VIII edizione di “Tutti giù in cantina – Festival della cultura del vino”.
Un grande contenitore culturale dove incontrare e seguire scrittori, presentazione di libri, performance teatrali e musicali, talk show, ma soprattutto degustare le migliori produzioni enologiche d’eccellenza della Regione Lazio, nazionali ed internazionali. In aggiunta alle degustazioni guidate da esperti del settore. È tutto racchiuso in questi appuntamenti la VIII edizione della manifestazione “Tutti giù in cantina – Festival della cultura del vino”, in programma a Velletri dal 23 al 25 giugno organizzato dall’Associazione “Idee in fermento” e dal “CREA Viticoltura Enologia” nella splendida cornice della struttura in via cantina sperimentale a Velletri, con i suoi grandi spazi all’aperto, i giardini e soprattutto i vigneti sperimentali.
Fonte: Castelli Notizie.
La festa rosa delle Donne del Vino della Campania all’Institut Français di Napoli.
Assaggi, sfilata di moda, musica e un incontro, svoltosi alla presenza del console generale Lize Moutoumalaya, moderato dalla giornalista Donatella Bernabò Silorata, che ha proposto una panoramica dei vini francesi e campani in degustazione serviti dalle sommelier socie. Un momento doveroso di riflessione, con le esperte e socie Chiara Moio, Monica Salvatore e la sottoscritta (ndr: Monica Piscitelli), prima della festa finale, sulla ormai consolidata “moda” dei “Pink Wines”, che travolge in questi ultimi anni i mercati di tutto il Mondo.
Fonte: Wine&Thecity.
12 GIUGNO 2023 – A Bari il salone del vino e dell’ olio del Sud.
Radici del Sud 2023, si avvicina l’appuntamento con la diciottesima edizione del Salone dei vini e degli oli del Sud Italia – 8-12 giugno, Castello normanno-svevo di Sannicandro di Bari – e tutti i dettagli della manifestazione vanno ulteriormente a fuoco. Completo ad esempio l’elenco delle quattro giurie internazionali incaricate di testare e valutare le etichette di vini e oli provenienti da ben 140 aziende provenienti da Puglia, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sardegna e Sicilia. Si tratta di due consessi internazionali e due nazionali che avranno il compito di testare e valutare i vini presenti da due diversi punti di vista: quello di una prospettiva di più ampio respiro, quello di un’ottica più “glocal”.
Fonte: FoodMakers.
“Il vino è legato ad agricoltura e territorio. Il consumo intelligente va difeso con la scienza”.
Il discorso di Luigi Moio, presidente dell’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino, nel Congresso n. 44 a Cadice (5-9 giugno). Ribadire che il vino è prodotto diretto di un atto agricolo e legato al territori, a differenza di altre bevande, alcoliche e non solo, e che il suo consumo “intelligente”, moderato, in abbinamento ai pasti ed in un contesto di stile di vita sano, ha un valore positivo. Imparando dalla storia e dal passato recente, quando anche per la mancanza di un riferimento scientifico autorevole, il vino stesso, bevanda culturale per eccellenza, è stato messo all’angolo da scelte controproducenti e scientificamente immotivate. Come in parte rischia di succedere ancora oggi. E dalle quali va difeso, con la forza della scienza. Anche in vista del centenario dalla nascita dell’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino (Oiv), il 29 novembre 1924, con il 2024 che si vuol far proclamare “Anno Internazionale della Vigna e del Vino”, cosa che avrebbe un alto valore simbolico, ma non solo.
Fonte: WineNews.
Il governo del Regno Unito avvia una consultazione per la riforma delle normative sul vino.
La consultazione comprende proposte per: sostituire le disposizioni specifiche sull’etichettatura del vino per gli importatori con disposizioni generali sull’etichettatura degli alimenti che richiedono l’identificazione di un operatore del settore alimentare; allentare le restrizioni sul trattamento del vino sfuso importato, compresa l’autorizzazione alla miscelazione, all’addolcimento e alla dealcolizzazione; sopprimere l’obbligo per i vini spumanti di utilizzare cartocci e tappi a fungo; rimuovere i requisiti di certificazione per i vini non Dop/Igp che riportano in etichetta informazioni sull’annata o sulla varietà; abbassare al 4,5% vol il minimo vol per il vino; consentire l’uso di ibridi di vitis vinifera nella vinificazione; e la rimozione delle restrizioni sull’uso di determinate forme di bottiglia (non volumi). Il termine per le risposte alla consultazione sarà il 21 luglio 2023 alle 23:59 (Regno Unito).
Fonte: Federvini.
Anche la Francia contro la legge irlandese sull’etichettatura del vino: “Precedente pericoloso”.
Gli esportatori francesi di vino hanno criticato l’iniziativa irlandese riguardante l’etichettatura delle bevande alcoliche, per pubblicizzare i rischi per la salute connessi al loro consumo. Sebbene la proposta abbia già ricevuto l’approvazione della Commissione europea a gennaio, per gli esportatori francesi si tratta di un pericoloso precedente che potrebbe distorcere la concorrenza nel mercato unico dell’UE. I vini e gli alcolici venduti in Irlanda dovranno essere etichettati con messaggi simili a quelli presenti sui pacchetti di sigarette a partire dal 22 maggio 2026. “Sono lieto che altri Paesi stiano seguendo il nostro esempio”, ha dichiarato il ministro della Salute irlandese Stephen Donnelly dopo il via libera della Commissione. Tuttavia, la mossa dell’Irlanda non piace a tutti, soprattutto agli esportatori di vino francesi e non solo.
Fonte: EURACTIV Italia.
Armenia, dove vino e guerra non hanno tempo.
Secondo la Bibbia, la storia del vino inizia con la fine del diluvio universale, quando Noè raggiunse la cima del monte Ararat, introducendone la coltivazione come simbolo di una ritrovata armonia tra Dio e l’umanità. Con altitudini elevate, un clima dinamico e terreni vulcanici, i vitigni autoctoni dell’Armenia sono stati utilizzati per la vinificazione nel corso dei millenni e solo ora vengono riscoperti grazie alla diaspora armena, forti delle loro nuove esperienze, risorse e contaminazioni. Quello che oggi è conosciuto come il rinascimento del vino armeno è dovuto ai primi grandi progetti vitivinicoli iniziati con il rientro della diaspora armena, desiderosa di contribuire allo sviluppo di una giovane nazione in pieno fermento. «Da qui ai prossimi dieci anni i vini armeni cambieranno moltissimo». A sostenerlo è la fondatrice di Zulal Wines, una giovane cantina armena che coniuga tradizione e modernità in un paese schiacciato tra il desiderio di divenire una democrazia moderna e la perenne minaccia di una guerra con l’Azerbaijan.
Fonte: Agricultura.it.
Vino. Peronospora killer, vigneti in malora a Foggia, Bari e Taranto. Cia Puglia: “Raccolti ko”.
Vigneti irrimediabilmente danneggiati nel Foggiano, in provincia di Bari e nel Tarantino. A causa delle piogge intense, persistenti e prolungate verificatesi nell’ultimo periodo di maggio e nei primi giorni di giugno, le piante sono state attaccate dalla peronospora, una fitopatologia che compromette del tutto la consistenza e lo stato di salute del grappolo, sia quando esso è ancora in fase di sviluppo sia nel momento in cui – come nel caso dell’uva da tavola in questo periodo – è già quasi pronto per la vendemmia. Il fenomeno è stato particolarmente distruttivo nella zona orientale della provincia di Taranto, nella quasi totalità della Capitanata e, a macchia di leopardo, anche in provincia di Bari, soprattutto a Canosa. “Stiamo ricevendo decine di segnalazioni, purtroppo”, spiega Pietro De Padova, presidente di CIA Due Mari (Taranto-Brindisi). “La persistenza delle piogge ha tolto la possibilità ai viticoltori di intervenire con i trattamenti che sarebbero stati necessari per salvare almeno in parte i vigneti. I danni sono ancora da stimare, ma fin d’ora si può ipotizzare che nelle zone colpite la perdita del raccolto sia totale”.
Fonte: RaiNews.
Concours Mondial de Bruxelles, conclusa in Campania la sezione “vini effervescenti”.
Si è appena conclusa la seconda edizione del Concours Mondial de Bruxelles dedicata ai Vini Effervescenti, (Sparkling Wine Session), che ha avuto luogo in Campania nella città di Agerola, che è stata per alcuni giorni la capitale internazionale delle bollicine del mondo. Il luogo scelto dall’organizzazione è situata nel cuore del Monti Lattari presso il Campus Principe di Napoli dove il grande chef tristellato Heinz Beck ne è il Direttore. A questo importante ed atteso Concorso, si sono dati appuntamento 50 giudici internazionali scelti tra le più importanti figure del mondo del vino mondiale, per degustare vini in rappresentanza di più di 25 nazioni. 960 le etichette presenti di cui, tra le regioni, la Champagne è in cima alle iscrizioni con 160 vini. Anche l’Italia è ben rappresentata con oltre 300 campioni, e come era prevedibile, i Prosecco sono i vini con il più altro numero di iscrizioni del paese con oltre 100 campioni. La Campania, regione ospitante, ha colto questa opportunità anche per un rilancio dei vini di questo territorio agli occhi degli ospiti internazionali del Concorso.
Fonte: Cronache di Gusto.
Quale bicchiere scegliere per la degustazione dei vini.
Che sia rosso, bianco o rosato; frizzante, dolce o brut il vino è il compagno perfetto per pranzi e cene. Degustarlo però è un altra cosa, coglierne i sapori, gli odori le sensazioni che regala è pura magia. Ma per farlo è essenziale scegliere il giusto bicchiere: uno per ogni qualità di vino. Come facciamo a sapere qual è il bicchiere giusto però? Scopriamolo insieme. Il vino rosso in linea di massima ha un sapore più deciso e la sua consistenza è più corposa e vellutata del vino bianco. Questa qualità di vino, che va dal colore porpora al rubino si adatta alle centinaia di pietanze di tutto il mondo, grazie anche all’ampia varietà di profumi che vanno dai fiori alla frutta e dalle erbe alle spezie. Queste permettono al vino di avere una sua unicità per ogni alimento.
Fonte: Wine and Food Tour.
STAMPA ESTERA
Viticulture : une étude dévoile la vulnérabilité des cépages face aux sécheresses.
Avec l’amplification des sécheresses, quels sont les cépages qui s’en sortiront le mieux ? C’est la question posée par huit chercheurs bordelais ä travers une étude conduite sur 30 espèces de raisin. A rebours du contexte économique, les cépages du bordelais s’en sortent mieux que celui cultivé dans le cognaçais. Entretien avec Sylvain Delzon, directeur de recherches à l’Inrae en écophysiologie. C’est une étude particulièrement instructive pour le monde viticole qui est parue le 12 mai dernier, Même si ses conclusions sont partielles, puisque d’autres facteurs doivent encore ‘être approfondis, huit chercheurs bordelais dressent un classement de 30 cépages selon leur niveau de résistance,à la sécheresse. Les espèces ont été cultivées sous serre dans les mêmes conditions ambiantes afin de mesurer la résistance de leur système vasculaire au stress hydrique. *** Sylvain DELZON, directeur de recherches à l’Inrae – La résistance à la sécheresse des vaisseaux de la vigne n’avait jamais été mesurée auparavant, on n’avait jamais comparé les cépages entre eux. L’intérêt est de savoir quels sont les cépages les plus résistants et prédire ceux qui seront les plus vulnérables, les plus à risque. li faut déterminer quelles sont les variétés à planter maintenant dans l’optique d’un climat plus sec, plus chaud, plus aride. La vigne est pourtant une plante particulièrement résistante à la sécheresse, mais l’amplification de ce phénomène climatique pourrait donc la menacer ? La vigne est très résistante au déficit hydrique. Mais dans sa réponse à la sécheresse, il y a deux niveaux. Est-ce que le cépage sera capable de maintenir de la production dans une année sèche ? Et, dans un cas plus extrême, est-ce que l’on peut constater une défoliation [chute des feuilles, ndlrjr, voire une mortalité s’il y a des sécheresses ? Les viticulteurs ne rencontrent pas encore de mortalité, ce n’est pas un phénomène très marqué. Mais lorsqu’il fait sec, ils ont une faible production. Les cépages les plus vulnérables que nous avons quantifié ne peuvent pas continuer à transporter de l’eau lorsqu’il fait très sec. Ils sont obligés de fermer leurs stomates au niveau des feuilles pour limiter les échanges gazeux. Cela a un impact sur la productivité de la plante. [année dernière, on a quand même eu des vignes qui ont perdu leurs feuilles, à cause de la sécheresse extrême. Elles ne sont pas restées toutes vertes jusqu’à fin août. Ce qui nous intéresse, c’est de voir si elles ont produit du raisin ou pas. Notre étude veut montrer si des cépages identifiés comme vulnérables, comme l’Ugni blanc, peuvent produire du raisin quand il fait sec. Ce cépage sera limité avant les autres en terme de production de baies pour des sécheresses identiques. C’est-à-dire qu’il faut éviter de le planter dans des régions où la disponibilité en eau est faible.
Fonte: Tribune.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls
A risentirci a domani.