Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 28 giugno 2023!
La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
A caccia dei nuovi wine lovers.
Un decreto Masaf detta le regole per accedere a 98 min di euro l’anno A caccia dei nuovi wine lovers Gli aiuti per il vino finanziano la ricerca di altri mercati. Anche la ricerca di nuovi mercati sarà finanziata dall’Ocm vino. E’ quanto prevedono le nuove regole del gioco per accedere ai 98 min di euro annui per la promozione dei vini italiani sui mercati terzi, disponibili dal 2023 al 2027. A definirle è il ministero dell’agricoltura con decreto 331843 del 26/6/2023. Il provvedimento, di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sostituisce il decreto Mipaafn. 3893 del 4/4/2019 e si applica dalla campagna 2023/24. Proponenti. I progetti di promozione potranno essere presentati da: organizzazioni professionali e di produttori, con le relative associazioni; consorzi professionali e di tutela; produttori di vino e soggetti pubblici con comprovata esperienza in materia.
Fonte: Italia Oggi.
L’Oms detta ai giornalisti come si deve parlar di vino.
Il 15 aprile, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha diffuso un report on line dal titolo: «Reporting about alcohol: a guide for journalists». La guida parte da un assunto: l’alcol fa male a prescindere; non esiste quantità minima sicura per la salute. Muovendo da questo postulato assoluto, l’Oms punta a spiegare ai giornalisti come devono comunicare ai lettori l’alcol e i danni che può arrecare. In sostanza, il report vuole spiegare ai giornalisti come devono fare i giornalisti; che è un po’ come se i giornalisti si mettessero a spiegare ai medici come si fa il medico. Val la pena ricordare che un recente studio sulla rivista Usa Bmc Medical Education ha affermato che tre bicchieri di rosso riducono del 4% il rischio di mortalità precoce. Prima di impartire lezioni ad altre professioni (e mandare al macero interi settori economici), forse occorrerebbe partire da dati oggettivi, certi e concludenti. Cioè indiscutibili. E sudi essi basare i propri eventuali comandamenti.
Fonte: Italia Oggi.
Dal Durello un min di bottiglie.
Diletta Tonello, presidente del consorzio veneto: era un vino da taglio, ora cresce in valore Dal Durello un min di bottiglie Record per le bollicine dei Lessini. Il clima? Non fa paura. Un passo dopo l’altro e le bollicine Lessini Durello varcano la soglia del milione di bottiglie. Un record storico per un vitigno «da sempre bistrattato e un vino considerato utile solo per il taglio» osserva Diletta Tonello, presidente del consorzio vini Lessini Durello. «Oggi ci riconoscono quella qualità che sta trainando le vendite, sia dello spumante ottenuto con il metodo Charmat che quello prodotto con il metodo classico. Siamo pronti per nuove sfide». Lo spumante prodotto a cavallo delle colline di Verona e Vicenza, in Lessinia, è trasversale a tutte le fasce di consumatori, attratti dalle note fresche e fruttate e con un moderato contenuto alcolico.
Fonte: Italia Oggi.
L’etanolo pakistano invade l’Europa.
Il Pakistan esporta in Europa alcol etilico per uso alimentare e non paga dazio di importazione. E questo provoca una concorrenza sleale, «drogata»: così la definisce Antonio Emaldi presidente di Assodistil, che lancia un appello a Bruxelles: «Occorre che la Ue proceda con l’immediato ripristino dei dazi e con misure di sostegno per le aziende italiane per compensare le perdite accumulate in questi mesi. Non possiamo attendere i normali tempi previsti per l’applicazione della clausola di salvaguardia o la revisione del regolamento Ue (978/2012 ndr) che, in base al GSP (Sistema di Preferenze Generalizzato), prevede condizioni di vantaggio fiscale per l’importazione da paesi extra Ue che versano in gravi condizioni socio-economiche».
Fonte: Italia Oggi.
Di vino.
Il cda del consorzio di tutela del Prosecco doc alla luce delle attuali dinamiche della domanda, ritiene che la disponibilità di prodotto libero in giacenza (considerando lo svincolo del 50% della riserva vendemmiale e la modifica del disciplinare di produzione che consentirà la commercializzazione delle produzioni 2023 dall’1/1/2024) possa garantire imbottigliamenti fino al 31/12/2023. I volumi residui della riserva vendemmiale 2022, pari a circa 370.000 ettolitri, non saranno resi disponibili al sistema di certificazione nel 2023, ma potranno essere utilizzati per far fronte, in annate successive, a carenze di produzione fino al limite massimo delle rese previsto dal disciplinare di produzione o consentito, con provvedimento regionale, per soddisfare esigenze di mercato. La cantina Piazzo di Alba (Cn) aderisce dal 2015 al Green Experience, protocollo studiato con Coldiretti Cuneo per scelte bilanciate di sostenibilità.
Fonte: Italia Oggi.
Robot in vigna comandati da trattori. Ma elettrici.
Sabi Agri, azienda francese di Saint-Beauzire, produce mezzi con motori elettrici che a loro volta possono dialogare con altri meccanismi. Come Zilus, robot viticolo con caratteristiche modulari; pub essere adattato, cioè, a tutte le colture dal momento. Queste possono essere regolate, sia in altezza sia in larghezza. Dotato di cingoli, Zilus si muove anche su terreni con una pendenza del 55% e, tra le sue caratteristiche, ha quella della compatibilità con gli attrezzi standard, siano essi meccanici, idraulici o elettrici. Ha anche quattro modalità di guida: autonoma con un gps rtk; tramite un telecomando; in maniera diretta dalla postazione di guida; in sinergia con il trattore elettrico Alpo. Opzione, quest’ultima, che Sabi Agri ha chiamato «accordo robotico» e che prevede la realizzazione di una vera e propria flotta robotica collaborativa.
Fonte: Italia Oggi.
Federvini alla guerra delle etichette: esposti e survey.
Mentre infuria la guerra delle etichette M «terroristiche» – stile pacchetto di sigarette – imposte dall’Irlanda sulle bottiglie di vino e alcolici in genere, lo stato di salute del settore italiano si conferma buono. Con una quota di oltre il 21 % dell’ export complessivo di food e beverage, il settore «vini, spiriti e aceti italiani» ha messo insieme oltre 20 miliardi di euro di fatturato nel 2022. Ma queste cifre non allentano lo scontro sulla trincea scavata dal governo irlandese. E aspettando che il fronte europeo si allarghi oltre i nove Paesi che già si sono schierati contro Dublino, Federvini ha commissionato un sondaggio che dimostra il comportamento responsabile dei consumatori italiani. Dopo l’esposto alla Commissione Europea arriva così anche la survey «Analisi sul consumo responsabile delle bevande alcoliche» a cura di TradeLab.
Fonte: Mf.
Viaggio nel regno del Vermentino doc (e green).
La nuova cantina di design della storica azienda ligure Lunae si mimetizza con l’ambiente, si alimenta con energia geotermica e fotovoltaica e produce (in purezza) il vino color paglierino che è diventato un must richiesto in tutto il mondo. Anni Sessanta, Colli di Luni,’Tha La Spezia e Massa Carrara. Paolo Boson, guardandosi attorno, capisce tutto. Coglie in questa straordinaria terra di confine, stretta tra le Alpi Apuane e il Mar Tirreno, un potenziale enorme, un’unicità che l’avrebbe resa famosa nel mondo. Non perde tempo. Alla felice intuizione dà subito forma: fonda la sua Lvnae, realtà vitivinicola a pieno (e meritato) titolo nell’Olimpo enoico italiano e internazionale. Fiore all’occhiello il Vermentino, vitigno che Bosom studia, esplora, spacca in quattro come un capello, tirandone fuori il meglio possibile.
Fonte: Panorama.
Renzo Rosso dichiara guerra all’Amarone.
Soci in lite nella Masi Agricola Renzo Rosso dichiara guerra all’Amarone. Per Renzo Rosso e la sua Red Circle Investments l’acquisizione del 10% di Masi Agricola si è trasformata in un investimento amaro, anzi Amarone. L’imprenditore che ha fondato intorno alla sua Diesel un polo del lusso, da anni investe a titolo personale in società dell’alimentare (Cortilia, Poke House) e della tecnologia (Bending Spoons, Depop, Yoox) affiancando e supportando start up e imprenditori per diventare grandi. Ma ora con la famiglia Boscaini, padrona del 73,5% del gruppo vinicolo Masi, volano gli stracci a colpi di comunicati e carte bollate. Masi accusa i due rappresentanti di Rosso, cooptati nel consiglio (la moglie Arianna Alessi e l’advisor del settore Lorenzo Terzi), di essere in conflitto per attività che hanno sempre svolto nel settore vinicolo, e Rosso di voler impugnare il bilancio 2022, peraltro approvato dai revisori di Ey, per una sorta di ritorsione.
Fonte: Repubblica.
Spumanti d’Abruzzo nel segno del Trabocco.
Consapevole dei trend di mercato che confermano gli spumanti italiani capofila del comparto anche per il 2022, il Consorzio Tutela vini d’Abruzzo da tempo ha intrapreso un percorso dl valorizzazione delle bollicine prodotte da vitigni autoctoni. Già nel 2010 con la nascita deIla Doc Abruzzo, ii Consorzio ha voluto mettere a tutela gli autoctoni riscoperti e rigorosamente imbottigliati in regione, a partire da Pecorino e Passerina d’Abruzzo che si sono fin da subito dimostrati adatti anche alla spumantrzzazione. Il disciplinare di questa Doc comprende fin da subito anche la tipologia Spumante vinificati in bianco o rosé, realizzati con metodo Italiano o Classico e con l’utilizzo di vitigni internazionali. Nel 2018, viene avviato un percorso per valorizzare il rapporto di questo prodotto con il territorio, culminato con la nascita del marchio collettivo Trabocco – registrato nel 2020 – simbolo iconico della regione riconosciuto in tutto il mondo.
Fonte: Centro.
Cantina Tollo bissa il Premio Industria Felix.
Migliori risultati tra gestione e business nel settore vitivinicolo in Abruzzo: il riconoscimento a Foligno. Cantina Tollo ottiene per la seconda volta l”‘Alta onorificenza di bilancio, Premio Industria Felix”. L’azienda si è aggiudicata il prestigioso riconoscimento perché ritenuta la miglior impresa del settore vitivinicolo con sede legale in Abruzzo e la migliore media impresa nella provincia di Chieti per performance gestionale e affidabilità finanziaria secondo Cerved (Centro regionale veneto elaborazione dati). Il premio, giunto alla 51• edizione. è stato consegnato mercoledì 14 giugno a Palazzo Trinci di Foligno. Assieme a Cantina Tollo sono state premiate altre 73 aziende del centro Italia, di cui nove in Abruzzo. L’evento è stato organizzato da Industria Felix Magazine, trimestrale diretto da Micheie Montemurro in supplemento con II Sole 24 Ore. Cantina Tollo è oggi tra le più importanti e consolidate realtà del settore vitivinicolo italiano. Commercializza 18 milioni di bottiglie all’anno, vanta circa 620 soci e 2.500 ettari coltivati in un territorio da sempre vocato alla produzione vitivinicola.
Fonte: Centro Chieti Lanciano Vasto.
Sagra della ciambella, successo di pubblico – Sagra del vino e della ciambella La kermesse fa il pieno di pubblico «Oltre 7mila presenze in tre giorni».
La soddisfazione del Comune per gli ottimi risultati ottenuti dalle serate di festa in centro storico «Un’occasione per valorizzare l’impegno di forze dell’ordine, associazioni e commercianti» ii Fondamentale la collaborazione della Pro loco Organizzatori insostituibili. E’ un bilancio più che positivo quello dell’edizione 2023 della Sagra del Vino e della Ciambella di Castel Guelfo. Centrati tutti gli obiettivi organizzativi, a partire dall’allestimento di un ricco e ambizioso cartellone evento, con un deciso incremento in termini di affluenza. Già, superata quota 7mila presenze nella tre giorni di festa con flussi indirizzati verso spettacoli, intrattenimenti e attività. «Era da tempo che a Castel Guelfo non si assisteva ad una Sagra del Vino e della Ciambella così partecipata dai giovani – fa sapere l’amministrazione comunale del paese -. Abbiamo intrapreso un percorso più sinergico con associazioni e Proloco.
Fonte: Resto del Carlino Imola.
Mappata la storia del Vigneto Friuli dal 1851 fino a oggi – Nel computer la storia del vigneto Friuli dal 1851 ai giorni nostri.
Una mole impressionante di dati storici, cifre, numeri, denominazioni raccolti in un file di cui il Consorzio Colli orientali del Friuli va giustamente orgoglioso. II Consorzio: 200 soci, 2.000 ettari di vigneto. Nel computer la storia del vigneto Friuli da11851 ai giorni nostri II lavoro di mappatura realizzato dai tecnici del Consorzio dei Colli orientali Superfici, varietà più diffuse, Comuni a più importante densità di coltivazioni In regione gli ettari coltivati a vigna sono oggi 28.826: ai primi due posti per estensione ci sono Pinot grigio e Prosecco. È tutto a portata di click. Una mole impressionante di dati storici, cifre, numeri, denominazioni raccolti in un prezioso file di cui il Consorzio Colli orientali del Friuli va giustamente orgoglioso.
Fonte: Messaggero Veneto.
Intervista a Matteo Bellotto – Matteo Bellotto brand ambassador con in tasca la laurea in filosofia.
«La Tasting Academy è nata durante un pranzo di lavoro con il presidente Valle e il direttore Paladin dopo il lockdown». Al di là dei titoli alla moda come brand ambassador, (ambasciatore del marchio) ciò che conta è la passione. E Matteo Bellotto, 43 anni, di Gemona, di passione per il Friuli, per il vino, per la sua terra, ne ha da vendere. È lui infatti, laurea di filosofia in saccoccia, l’inventore della “Tasting Academy” del Consorzio dei Colli orientali, un modo di vivere e conoscere il vino unico in Italia, ma già pronto a essere replicato in altre realtà del Belpaese. E il Ducato dei vini friulani, per la sua brillante carriera che promette ancora molto, lo ha premiato, di recente, con il “Ricordo Isi Benini”. Bellotto da dove nasce il suo amore per la viticoltura? «Quando ero bambino mio nonno aveva una vigna a Gemona. A me, all’epoca, non piaceva andare nei campi. Ma poi sono cresciuto e mi sono ripromesso che tutto quello che avrei imparato nella vita lo avrei restituito alla mia terra.
Fonte: Messaggero Veneto.
I consigli della star dei pizzaioli per gli abbinamenti con i vini – Il pizzaiolo “star” celebra il matrimonio tra pizza e vino.
Ospite a Gorizia del Mediterraneo Salvatore Lioniello rovescia il “mito” del connubio con la birra «Ha gli stessi lieviti dell’impasto e alla fine appesantisce. Nel Collio avete grandi bianchi» Il pizzaiolo “star” celebra il matrimonio tra pizza e vino «Qui ci sono cantine che sono eccellenze con dei progetti preziosi come gioielli». Stefano Bizzi a pizza va accompagnata con un buon bicchiere di… vino. / Meglio se si tratta di un bianco. Non ha dubbi Salvatore Lioniello. Il pizzaiolo “diversamente napoletano” star del web lunedì è stato ospite a Gorizia del ristorante pizzeria “Mediterraneo” e nella sua tappa in riva all’Isonzo non ha mancato di studiare e assaggiare i vini del Collio e ribaltare così tutti gli stereotipi sull’abbinamento con la pizza, mettendo in cima alla lista delle sue preferenze proprio il vino. Bianco. Non birra e nemmeno bibite frizzanti, dunque. Lioniello ne è certo: accanto alla pizza ci va un buon bicchiere di bianco.
Fonte: Messaggero Veneto Gorizia.
Piantata a Gorizia a metà Ottocento la vigna più antica dell’intera regione.
Dal 1851 ogni settembre regala grappoli di Malvasia istriana Il primato isontino emerso dal report del Consorzio Colli Orientali Piantata a Gorizia a metà Ottocento la vigna più antica dell’intera regione Tutta la storia enologica della regione è stata mappata in un prezioso file, fiore all’occhiello della Tasting Academy. E’ tutto a portata di click. Una mole impressionante di dati storici, cifre, numeri, denominazioni raccolti in un prezioso file di cui il Consorzio Colli orientali del Friuli va giustamente orgoglioso. Un lavoro certosino condotto dal consulente e brand ambassador dell’ente, Matteo Bellotto, con la collaborazione di tre giovani tecnici Francesco Degano, Luca Governo e Davide Cisilino e con il supporto dei vertici, il presidente Paolo Valle e il direttore Mariano Paladin. Un lavoro di squadra, insomma, che ha permesso di mappare tutto il vigneto Friuli Venezia Giulia, dalle Grave al Carso, da Aquileia al Collio, da Latisana all’Isonzo.
Fonte: Piccolo.
Franciacorta in Villa “sold out” Successo per la decima edizione.
L’evento Gli organizzatori: «Un viaggio enogastronomico alla scoperta dei sensi» Franciacorta in Villa “sold out” Successo per la decima edizione. Un’edizione di grandi numeri e di grandi soddisfazioni, quello legato all’evento Franciacorta in Villa che si è svolto lo scorso fine settimana presso Villa Cantarano a Fondi. L’evento organizzato dall’associazione Decant è e rimane un grande appuntamento legato all’enogastronomia. Quest’anno, il gruppo che ormai da dieci anni organizza l’evento ha definito la decima edizione “un viaggio enogastronomico alla scoperta dei sensi”. Grande soddisfazione da parte degli amici della Decant, che riescono a portare nella Piana alcune delle più rinomate aziende produttrici, tanto da aver ottenuto il patrocinio del Consorzio Franciacorta.
Fonte: Latina Oggi.
Degustazioni con lo Sciacchetrà: «Ma sono pochi gli ettari coltivati».
La vendemmia alle Cinque Terre, sulle pendici a picco sul mare Una manifestazione nata per far conoscere un prodotto di eccellenza, che vuole anche approfondire i problemi del territorio. II ‘Festival dello Sciacchetrà’, dedicato al noto passito spezzino, si svolgerà quest’anno al molo di Monterosso, venerdì 4 agosto, dalle 15 fino all’ora di cena. Si potranno degustare gli Sciacchetrà dei vari produttori delle Cinque Terre e partecipare liberamente al convegno, che inizierà alle 18. Un dibattito a cui parteciperanno anche i sindaci delle Cinque Terre, il presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre e il ministro del Turismo.
Fonte: Nazione La Spezia.
Cantina Terre, nuova strategia vino sfuso da ridurre del 30%.
Presentato ai soci il piano industriale: aumento del prezzo, maggiore qualità e rilancio del marchio La Versa. Piaggi e Ferraris nel Cda, però manca l’enologo. Bottiglie raddoppiate nel 2023 e sfuso giù del 30% in 1 anno/18 mesi. Sono questi gli obiettivi principali che la cantina Terre d’Oltrepo vuole centrare nei prossimi mesi, come prevede il piano industriale illustrato, ieri pomeriggio, in una sala della Certosa Cantù di Casteggio gremita di soci per il primo incontro con la base della nuova dirigenza, eletta a marzo scorso. Competenza manageriale, valorizzazione del brand (con particolare riferimento a La Versa), aumento della capacità produttiva, investimenti sull’export: sono questi i punti su cui intende lavorare la cooperativa oltrepadana, che ha un fatturato di circa 30 milioni di euro: numeri stabili negli ultimi anni, ma negativi se si pensa che il settore del vino cresce del 20% ogni anno.
Fonte: Provincia – Pavese.
Monsignor Ravinale e l’importanza del vino fra religione e civiltà.
Si parlerà di vino e lo si assaggerà, nell’appuntamento a cura della locale sezione di Ucid (Unione cristiana imprenditori dirigenti) previsto oggi dalle 18 alle 20 nella sala Ferraris del Seminario Vescovile di Biella. Il relatore sarà Francesco Ravinale, vescovo emerito di Asti, che è stato anche Rettore del Santuario di Oropa. La sua riflessione partirà dall’episodio evangelico delle nozze di Cana, in cui Gesù trasformò l’acqua in vino, per poi approfondire il significato del vino nell’Antico e nel Nuovo Testamento, evidenziando il valore cristiano, ma anche sociale ed economico che ha assunto nel corso della storia e della civiltà.
Fonte: Stampa Biella.
Torremaggiore un week end a Nero di Troia.
Si prospetta un weekend dal retrogusto intenso, il sabato e domenica prossimi, nella cornice del castello ducale di Torremaggiore, con la quarta edizione di “Vinum”, kermesse che celebrale eccellenze della produzione enologica pugliese, quest’anno interamente dedicata al “Nero di Troia”. E’ uno dei tre grandi vini rossi prodotti in Puglia, dalle proprietà organolettiche uniche e riconoscibili: i sentori di ciliegia e ribes nero si fondono in modo distinto e armonioso con note di pepe nero e tabacco. Un’acidità bilanciata e notevole presenza di tannini, conferiscono a questo vino una considerevole longevità, nelle vinificazioni in rosato o spumantizzato i colori sono di un rosa tenue, all’olfatto note fruttate e floreali molto raffinate. Il programma prevede un week end con due appuntamenti importanti.
Fonte: Gazzetta di Capitanata.
Nel cuore dell’estate torna la festa dell’«Uva noscia» – Grottaglie, con «L’Uva noscia» un percorso di festa e sapori.
La manifestazione celebra le eccellenze delle produzioni viticole locali. A confronto aziende, esperti ed esponenti istituzionali Grottaglie, con «L’Uva noscia» un percorso di festa e sapori Toma a luglio la due giorni dedicata alla «Regina» delle tavole pugliesi, tra degustazioni, concerti e novità culinarie. Una grande festa per celebrare ed assaporare l’uva, regina delle tavole pugliesi, con l’obiettivo di far conoscere e valorizzare sempre di più il settore. Sarà l’uva da tavola di Grottaglie la protagonista della seconda edizione de “L’Uva Noscia”: la festa si svolgerà 1128 e 29 luglio a Grottaglie nel Quartiere delle ceramiche e nel centro storico. Si inizia alle ore 20, ad ingresso libero. La manifestazione è organizzata da “Gli Amici della Fo’cra”, con il patrocinio della Regione Puglia e del Comune di Grottaglie e la collaborazione della Pro Loco, di Awa Productions, di GrottOut e Il Simposio dello Ionio.
Fonte: Gazzetta di Taranto.
Festival “Vino, Appia, Mare” Mahmood live sul caicco.
Sarà presentato oggi in Comune la kermesse curata da Rubino Enogastronomia musica e convegni. Un programma esteso, che mette insieme il mare. L’enogastronomia ed il patrimonio storico. Oggi alle 10. a palazzo Nervegna sarà presentato ufficialmente “Brindisi Vino, Appia, mare”, il festival che si terrà tra il 29 di questo mese ed i1 2 luglio. Si tratta di una manifestazione promossa da diversi soggetti, come Regione, Teatro Pubblico Pugliese e Puglia Promozione con il Comune, la Provincia e la collaborazione con Ministero della Cultura, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce e Polo Bibllo-Museale. “Vino, Appia mare” sustitue aiulie la candidatura delle via Appia a patrimonio Unesco. Il sipario, per?), si è alzato già in questi giorni sugli appuntamenti, che saranno di diverso tipo e che comprenderanno anche la data di apertura di Porto Rubino, festival musicale in cui gli artisti si esibiscono a bordai un caicco.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi.
Strade del vino, olio e sapori Accordo promuove le eccellenze.
Valorizzare e promuovere le eccellenze della Toscana a livello nazionale e internazionale e migliorare l’accoglienza del turista enogastronomico. Questi gli obiettivi dell’accordo siglato tra la Federazione delle Strade del vino, dell’olio e dei sapori di Toscana e Toscana Promozione Turistica in occasione della IV Conferenza regionale dell’agricoltura. «Ritengo – commenta la vicepresidente con delega all’agricoltura Stefania Saccardi – che ogni forma di accordo che vada nella direzione di promuovere e valorizzare il lavoro condotto quotidianamente dagli agricoltori e gli imprenditori del vino, dell’olio, delle produzioni agricole di qualità della Toscana meriti di essere messo in grande evidenza. Conosciamo bene la filosofia che guida la Federazione delle Strade del vino, dell’olio e dei sapori ed è anche per questo che la sosteniamo, proprio per il prezioso lavoro che svolge nell’indirizzare i tantissimi visitatori che scelgono questa regione verso le eccellenze che esprime».
Fonte: Nazione Pistoia-Montecatini.
Prosecco Doc, nuove regole: volumi sotto controllo.
Cda: «La riserva delle vendemmie 2022 non disponibile per il ’23». Prosecco Doc, «Basta fake news: nuove regole per gestire il prodotto». Ma la stretta di vite per preservare il valore c’è. Nuove regole per immettere sul mercato la quantità giusta di prodotto ed evitare il crollo dei prezzi: la Doc sceglie l’attingimento parziale (gli anni scorsi era totale) con un tetto di 2,5 ettari per azienda. In più la riserva vendemmiale 2022 non verrà sbloccata quest’anno ma portata al 2024. Insomma: il prodotto sarà disponibile in linea con i consumi, ma ci sarà meno Prosecco Doc rispetto allo scorso anno. O meglio, sarà vendemmiato meno vino. Una misura che mette anzitutto in sicurezza i prezzi e poi la qualità. Con una nota diramata anche per contrastare voci false e rumor rischiosi, la Doc spiega i nuovi criteri per governare il flusso di bollicine di pianura.
Fonte: Gazzettino Treviso.
STAMPA ESTERA
California wine tasting without the crowds.
John Steinbeck described the Gabilan Mountains as “full of sun and loveliness and a kind of invitation.” The winery beckoned. Notable estate vintages are served in a patchwork of small, bucolic settings. It is a trek to Windy Oaks Estate Vineyard e Winery in the foothills of the Santa Cruz mountains of Northern California, a journey that includes passing through a forest damp with coastal fog. A carpet of moss covered a stone bridge built in 1939, its markings now barely legible. It was as if nature was taking the road back. Oak trees and wood fences — even an old parked motorcycle — were consumed by lichen. But beyond the mottled redwoods and moss-covered oaks, rows of grapevines appeared on a sunny hillside in Corralitos, where Windy Oaks was built on a former apple orchard with sweeping views of Monterey Bay. Windy Oaks is one of a growing patchwork of wineries an hour’s drive south from Silicon Valley that are making and serving prizewinning chardonnay, pinot noir and other estate vintages. If winemakers in Sonoma and Napa Valleys, farther north, are viewed as sophisticated siblings, the wineries in the triangle formed by the towns of Corralitos, Morgan Hill and Hollister are their relaxed country cousins. They are related, but each has its own quirks. There is a bucolic charm in these lesstraveled byways. Local beekeepers sell honey out of the backs of their pickup trucks. Bags of Meyer lemons, $5 apiece, are stacked in self-service roadside shelves. Goats graze just about everywhere. And if you take a wrong turn, you might find yourself at Gizdich Ranch in Watsonville, where you can pick your own berries and eat a slice of apricot pie. Mostly, though, newcomers to the area are delighted that the busloads of noisy summer tourists that clog the Silverado Trail of Napa Valley don’t exist here. That means you can enjoy a quiet picnic in the middle of a vineyard. Who knows? Maybe the server pouring wine that day might be the winemaker herself. At Windy Oaks I was greeted by Cookies, a portly feline who followed me to a table at the edge of a row of vines. Two couples had arrived before me and laid out a feast of cheese and sausages from the Corralitos Market e Sausage Company. One of the picnickers offered me a Polish sausage, rich and peppery, that paired nicely with the 2020 Henry’s Block estate pinot noir I was tasting. In 2001, Windy Oaks’ founding winemaker, Jim Schultze, and his wife, Judy, released their first 36 cases of pinot noir. The Henry’s Block I tasted was from the original three-acre vineyard planted in 1996 and named after Judy’s father. The Schultzes now tend 27 acres (11 hectares) and make 5,000 cases of wine a year, buying grapes from nearby Monterey County to supplement what they don’t grow. My server, Elaine, was unhurried, explaining that the grapes were processed with minimal intervention as it’s done in Burgundy. As a bonus, she offered me a taste not on the menu: the Judy’s Block estate pinot noir from 2018. Grown on half an acre and aged in a single barrel, only 24 cases of the wine were produced. (It costs $110 per bottle.) I bought a sparkling pinot noir and, after giving Cookies one last belly rub, strolled to the top of the hill where I watched sailboats drift out to sea. About 20 miles (32 kilometers) east of Corralitos, along the southernmost edge of the Santa Clara Valley, a group of wineries is wedged between Gilroy and Morgan Hill — ranging from mom-andpop enterprises to award-winning pros. In the mid-1800 s, the valley was a prominent producer of wine grapes.
Fonte: New York Times International Edition.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls
A risentirci a domani.