rassegna stampa vino di venerdì 30 giugno 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 30 giugno 2023!

La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Le guide di 7 cinema, musica, letteratura e teatro l’Italia in festival – A Riccione per salvare il cinema.
Il dilemma è questo, Inutile nasconderselo. Il sistema cinema che accorrerà in massa a Riccione dal 4 al 7 luglio, come fa da oltre un decennio per Ciné Giornate di Cinema, stavolta sa che la partita è tosta, che in questa estate ci si gioca tutto. La posta è altissima e viene da pensare che se “non la va” ma “la spacca” tutti I festival estivi di cui vi raccontiamo nelle pagine seguenti già l’anno prossimo potrebbero essere solo un ricordo, in mancanza di pubblico nelle sale cittadine dell’autunno/invemo 23/24 che potrebbe sandre il definitivo disamore verso lo spettacolo cinematografico su grande schermo. Speriamo di esagerare ma l’allarme sicuramente c’è. Se anche il general manager di Ciné, Remigio Truocchio, è disposto a cnnàividerio. A Riodone raduna 12000 addetti della “filiera” cinematografica (autori, registi e interpreti, produttori e distributori fino agli esercenti) in quello che lui per spiegare l’evento al grande pubblico definisce «la Settimana della Moda del cinema, il Salone del Libro del cinema, ü Vinitaly o il Salone del Mobile del cinema.

Fonte: Corriere della Sera 7.

Robert, il collio e l’avventura di un ex ventenne.
Princic: così ho fondato e fatto crescere Gradis’ciutta Era II 1997quando il padre di Robert Princic (nell’illustrazione qui sotto), con due parole ruvide e dolci assieme, come si usa nel Nord Est, disse al figlio: «Pensaci tu». C’era una campagna con un vigneto di dieci ettari. II vino si vendeva, ma solo sfuso, con le damigiane. Robert, a 20 anni, era pronto, aveva studiato enologia a Conegliano e aveva le idee chiare. Ha iniziato a imbottigliare e a vendere in tutto il mondo. Alto, biondo, magro e dalla stretta di mano poderosa, Robert ha fatto crescere i suoi vini con l’etichetta Gradis’ciutta, il nome della località delle terre di famiglia. «Un ritorno al passato» racconta «nel 2008 ho convertito al biologico tutti i vigneti». La cantina è San Floriano, un borgo con 5 case nel cuore del Collio, in provincia di Gorizia.

Fonte: Corriere della Sera 7.

«Un calice robusto di vino»: ecco la botticilia monodose.
La startup fiorentina FirstGlass scommette su una nicchia di mercato con la prima bottiglia da 100 ml in vetro riciclato: grandi vini e design inedito di Niccolei Gramigni «L’Italia è materia prima, è un’eccellenza mondiale nel settore del vino. E allo stesso tempo è pure creatività, design, idee. Noi non abbiamo voluto rivoluzionare il mondo del vino, ma dargli una nuova veste, racchiudere l’italianità dentro le bottiglie». Ha le idee chiare Francesca Vigo, 44 anni, laureata in tecnologie alimentari e specializzata in enologia. E lei la fondatrice e general manager di FirstGlass, startup innovativa fiorentina che ha lanciato sul mercato – che a livello mondiale si stima possa raggiungere i 47 miliardi di dollari entro il 2025 – la prima bottiglia monodose, da 100 ml, in vetro, perché «per noi l’aspetto della sostenibilità è fondamentale, usiamo solo vetro e tutto al 100% riciclabile».

Fonte: Il Settimanale PMI.

Enologia sartoriale.
Piccoli produttori e grandi bottiglie – a cura di Riccardo Lagorio Azienda Agricola Biologica Vedrine • Valtènesi DOC • Chiaretto Raccontare i vini di Vedrine è un’impresa: corrispondono appieno al loro creatore, vivono dello stesso fervore, si portano addosso la medesima eterogeneità. Dario Ferrarini proviene da un altrove dove la ricerca e l’indagine governano la realtà, che va scoperta solo contando su doti personali. Trasfondere questa idea nel mondo del vino significa molto spesso andare controcorrente, sperimentare, approfondire senza mai accontentarsi del risultato ottenuto. Così l’etichetta più significativa – per il territorio -, il Valtènesi Rosa, si distingue per la sua infinita persistenza, il desiderio di accarezzare il palato, addomesticarlo. Essere unico significa esprimere aromi che si imprimono nello spirito e diventano indelebili, inconsapevoli metro di giudizio per altri assaggi. In tavola si può provare dall’antipasto in avanti con le battute di carne cruda, i risotti allo zafferano, i caprini freschi

Fonte: Il Settimanale PMI.

#greenheroes – Non bisogna annacquare il vino.
ARGIA, un piccolo centro nella pianura a nord di Siracusa, è un luogo famoso per la sua storia: qui sorgeva la colonia greca di Megara Hyblaea nell’VIII secolo a.C., qui Federico II di Svevia costruì un castello, e qui sorge un’azienda agricola famosa per i suoi vini realizzati in modo sostenibile: l’azienda della famiglia Pupillo. Fondata nel 1909 da Antonino Pupillo e sua moglie Maria Ciancico, l’impresa, sotto la spinta del nipote Nino, negli anni 80 si dedica in particolare alla produzione del Moscato di Siracusa, un vino praticamente scomparso. Ma Nino soprattutto è il primo ad adottare “buone pratiche” agricole, come il rispetto della biodiversità, l’utilizzo di prodotti organici, il monitoraggio di suolo e acque.

Fonte: Repubblica Venerdi.

Intervista ad Andrea Antonini – Risorse alle aziende per ripartire «Sostegno agli investimenti per innovazione e sostenibilità».
L’assessore all’agricoltura della Regione Marche, Andrea Antonini fissa le priorità: «Interventi anche sugli interessi bancari per chi è stato colpito dal maltempo». «Prevediamo un impatto del Pnrr e dei fondi per lo sviluppo rurale» di Vittorio Bellagamba I coltivatori marchigiani sono alle prese con le conseguenze del maltempo, anche se dimostrano costantemente tutta la loro resilienza. L’assessore all’agricoltura della Regione Marche, Andrea Maria Antonini traccia un quadro della situazione: «Sulla base dalla ricognizione dei danni, la Regione ha richiesto al ministero l’attivazione degli aiuti previsti dal Fondo di solidarietà nazionale: gli interventi richiesti ammontano a circa 20 milioni. II ministero ha riconosciuto gli aiuti solo per gli interventi non assistiti dal sistema assicurativo del Fondo di Solidarietà Nazionale e del Programma di sviluppo rurale. Attualmente sono in corso le valutazioni delle domande pervenute al bando per l’aiuto alle imprese agricole danneggiate.

Fonte: Resto del Carlino Speciale Agroalimentare.

Brindisi nel nome della Romagna «Scegliere le etichette del territorio per sostenere cantine e vigneti».
L’appello di Monte, presidente del Consorzio: «Un modo concreto per sostenere le aziende danneggiate» Numerosi imprenditori in difficoltà per le frane che ancora creano gravi problemi alla viabilità. «Per quanto attiene alla pianura, l’allagamento porta con sé problematiche e possibile riduzione della produzione complessiva la cui entità non è ancora calcolabile» Dopo il disastro alluvione la Romagna del vino riparte dall’Albana, vitigno autoctono romagnolo al centro di una vera e propria rinascita tanto da sfiorare il milione di bottiglie prodotte (700mila erano nel 2018) con una crescita degli ettolitri del +31% in quattro anni (6867 gli ettolitri oggi). La superficie vitata supera gli 800 ettari, per un vitigno eclettico, prodotto in 5 tipologie da disciplinare della Docg: secco, amabile, dolce, passito, passito riserva, con in più la tipologia spumante dolce rivendicabile nella Doc Romagna.

Fonte: Resto del Carlino Speciale Agroalimentare.

Marramiero cresce tra export e hi-tech – Cantina Marramiero, export e innovazione trainano lo sviluppo.
Oltre 700 mila bottiglie che, annualmente, finiscono per il 60% in Italia e per il 40% principalmente tra Stati Uniti, Canada e Germania. La Cantina Marramiero, che ha radici storiche a Rosciano, provincia di Pescara, all’inizio degli anni ‘9o, grazie a Dante Marramiero, è diventato seme di un progetto imprenditoriale: prima l’acquisizione di una cantina e poi l’imbottigliamento, che fino ad allora era solo una passione dedicata al consumo della famiglia e degli amici. Oggi alla guida c’è il figlio Enrico (foto), che attraverso la tecnologia blockchain ha avviato il tracciamento delle bottiglie. Romano —a pag. 9 Cantina Marramiero, export e innovazione trainano lo sviluppo A Rosciano Azienda vinicola Michele Romano Bisogna tornare all’800 e all’eterna passione per la viticoltura e il territorio per raccontare quelle che è oggi la Cantina Marramiero.

Fonte: Sole 24 Ore Centro.

La mappa del bere vino in Italia. E il podio dell’Emilia- Romagna.
Secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv che ha elaborato l’aggiornamento (stat sui consumatori di alcolici, il nuovo volto dei consumatori italiani di vino, oggi a quota 29,4 milioni (55% della popolazione), è prevalentemente donna (+12% contro – 2% dei maschi). Se la Lombardia (16,7% l’incidenza sul totale Italia), Lazio (9,8%), Campania con Veneto ed Emilia-Romagna sono le principali regioni per numero di consumatori di vino, la classifica cambia se si guarda all’incidenza sul totale della popolazione: al primo posto balza Emilia Romagna (il 62% consuma vino).

Fonte: Corriere di Bologna Vivi Bologna.

Cento eventi per il Chianti classico.
Non solo vino ma pure musica, arte e teatro per l’estate 2023 nelle colline del Chianti classico, tra le province di Firenze e Siena, nella zona storica di produzione. Il Consorzio del Gallo nero propone anche quest’anno, dopo il debutto nel 2022, un calendario di 100 eventi, da giugno a settembre.

Fonte: Gazzetta di Parma.

Ora il Lambrusco punta alla Grande mela.
Dopo il successo riscosso a Parigi, il World Day del 2026 sarà a New York Reggio Emilia Si è chiusa con soddisfazione la prima edizione dell’evento internazionale World Lambrusco Day, organizzato dal Consorzio Tutela Lambrusco in collaborazione con Apt Servizi Emilia-Romagna e tenutosi il 21 giugno a Parigi. L’appuntamento dedicato alle bollicine emiliane, che ha visto la partecipazione di giornalisti e degustatori d’oltreconfine, si ripeterà a cadenza triennale e toccherà diverse capitali in tutto il mondo. La prossima tappa è stata annunciata proprio nel corso dell’evento: nel 2026 ad ospitare il World Lambrusco Day sarà New York, tra le città di riferimento di un mercato chiave per i Lambrusco come quello degli Usa. Intanto, il bilancio della prima tappa organizzata a Parigi 1121 giugno, è senz’altro positivo e conferma la vocazione internazionale di un vino che racchiude sotto un unico nome, Lambrusco, una pluralità di espressioni”.

Fonte: Gazzetta di Reggio.

Lambrusco in trasferta «A Parigi tutti pazzi per le nostre bollicene Prossima tappa: Usa».
Bilancio positivo per la prima edizione dell’evento del Consorzio di Tutela Il presidente Biondi: «C’è stata curiosità e attenzione per il prodotto» L’assessore Mammi: «Questo vino ha saputo innovarsi e crescere» Si è chiusa la prima edizione dell’evento internazionale World Lambrusco Day, organizzato dal Consorzio Tutela Lambrusco in collaborazione con Apt Servizi Emilia-Romagna e tenutosi il 21 giugno a Parigi. L’appuntamento dedicato alle bollicine emiliane, che ha visto la partecipazione di giornalisti e degustatori d’oltreconfine, si ripeterà a cadenza triennale e toccherà diverse capitali in tutto il mondo. La prossima tappa è stata annunciata proprio nel corso dell’evento: nel 2026 ad ospitare il World Lambrusco Day sarà New York, tra le città di riferimento di un mercato chiave per i Lambrusco come quello degli Usa. Intanto.

Fonte: Resto del Carlino Modena.

“Liguria da bere”, le eccellenze oggi al debutto – Mostra mercato e piazza del gusto. Calici sollevati per il weekend.
Oggi alle 18 l’inaugurazione nello stand istituzionale E poi assaggi e conversazioni sulle eccellenze del territorio La rassegna è diventata rappresentativa della cultura dell’intera regione Tra esposizioni, degustazioni e incontri, questo il programma dei tre giorni di ‘Liguria da Bere 2023’. A cominciare da oggi, con l’inaugurazione delle 18 allo stand istituzionale, poi la mostra mercato dei produttori vinicoli e piazza del gusto dalle 18.30 alle 24. Dalle 18.30 alle 19 vernissage e talk inaugurale ‘Arena Talk show’ della Camera di Commercio Riviere di Liguria, poi fino alle 19.30 ‘lo bevo Ue!’ I vitigni Liguri in Europa’, a cura del Centro Europe Direct della Provincia della Spezia.

Fonte: Nazione La Spezia.

Le bottiglie in vetrina con Adotta una cantina.
Etichette in vetrina grazie ai commercianti del centro storico che, anche quest’anno, hanno aderito ad ‘Adotta una cantina’. Nelle vetrine, durante le giornate della XVI Edizione di Liguria da Bere, saranno esposte le bottiglie delle cantine in degustazione nella rassegna. Le cantine e le attività che hanno aderito sono: La Sarticola – Bottega Benessere centro estetico; Costa Tirolo – Original Marines abbigliamento bimbi; Arrigoni – Poppy pelletterie; Cantine Lunae- Pandora b Side abbigliamento e accessori; Ottaviano Lambruschi e c. – Ruggeri intimo; Zangani- Poppy Bijoux; Tenuta la Ghiaia – Cardinali Calzature; Le Chicche di Nicchia – Melley Calzature e abbigliamento; Cantine Dell’Ara -Plus alimentari; La Polenza – Rollandi arredamenti; Cornice- Vezzoni calzature Corso Cavour; Monticello – Way Side abbigliamento; I Castelli – Bellacosa profumeria e accessori; Ruschi Noveti- Ruggia Calzature; Sassarini- Gioielleria Scardigli; Agricoltori Levanto – Vezzoni calzature Piazza Sant’Agostino; Terre del Moscatello L’or Blanche parrucchiera e estetica; Cà du Ferrà – Camaldi artigiane dell’accessorio; Villa di Negro Clelia Sartori – Fiorista Rischi; La Baia del Sole Federici – Abruzzese abbigliamento; Cà Bertani – Cartoleria Bertini.

Fonte: Nazione La Spezia

Un’area talk per l’enogastronomia. Show cooking e laboratori didattici.
Settore in crescita: oltre 1.500 gli operatori tra produttori, vinificatori e imbottigliatori. Tutti i numeri In questi sedici anni nella nostra rassegna è aumentato il numero delle etichette Tutto pronto per ‘Liguria da Bere’, appuntamento fisso dell’estate spezzina. «E un momento per incontrare tutte le etichette e le cantine regionali – spiega il direttore dell’Azienda speciale della Camera di commercio Riviere di Liguria Ilario Agata -. In questi anni la rassegna è cresciuta diventando rappresentativa della cultura e dei prodotti dell’intera Liguria. L’evento, inoltre, valorizza Spezia riuscendo a unire all’espansione della vocazione turistica, che la città sta vivendo, la qualità dei prodotti dell’eccellenza spezzina e ligure. Diventa uno stimolo per l’arricchimento e la conoscenza del valore enogastronomico, valido sia per i consumatori, cittadini e turisti, che per gli operatori del settore ristorativo».

Fonte: Nazione La Spezia

Ecco le aziende che partecipano alla kermesse.
Ecco le aziende vitivinicole partecipanti a ‘Liguria da Bere 2023’: Arrigoni società agricola, Azienda agricola Ottavia no Lambruschi e C. S.S., Azienda agricola agriturismo Fattoria didattica II Bey di Privitera Giuseppe, Azienda agricola II Verzale, Azienda agricola Cà Du Ferrà di Zoppi Davide, Azienda agricola Cantina Dell’Ara, Azienda agricola Clelia Sartori, Azienda agricola Federici, Azienda agricola La Carreccia, Azienda Agricola Le Chicche di nicchia, Azienda agricola Lucchi e Guastalli, Azienda agricola Rubiano di Bernardo Pezzica, Azienda agricola Spagnoli Andrea, Azienda agricola Zangani, Bisson società agricola, Cantina Sassarini Natale di Sassarini Giancarlo, Cantine Belmesseri, Cantine Lunae Bosoni, Cantine Sansteva, Consorzio di tutela dei vini Dop e Igp – Colli di Luni 5 Terre Colline di Levanto Liguria di Levante, Cooperativa agricoltori Vallata di Levanto, Cooperativa agricoltura Cinque Terre, Cornice di Ivano Luigi Denevi, Costa Tirolo, Fattoria Ruschi Noceti, II Monticello Azienda agricola di Neri Davide, Italia Beveragee Food Di Sulati Enkelejda Sas, La Cantina del Nonno Pescetto di Landini F. e C., La Cappuccina, La civiltà del bere, La Polenza di Basso Stefania, La Sarticola di Antonelli Matteo, Società agraria Buranco, Società semplice agricola Cà Bertani, Società agricola Lotti, Società cooperativa ‘I Castelli’, Vitcoltori Ingauni Società agricola cooperativa per ‘Vite In Riviera’. Saranno, inoltre, presenti: Azienda agricola Le Lagore di Giovanni Peruzzi, Azienda Agricola Lunigiana Tartufo, Beghè Massimiliano, Coop Miticoltori Spezzini, Apicoltura Taggiasco, Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio, FeM, Frantoio ambrosini, Gelateria Stella Marina, Mammi pasta fresca di Tomaino e C., Roba da Matti, Vini Allara. E gli stand: Assaggia la Liguria, Città di Luni, Confartigianato La Spezia, Cna La Spezia, Polizia stradale, Confcommercio La Spezia, Slow Food La Spezia Aps e Tuttifrutti.

Fonte: Nazione La Spezia.

Ora Imperia va a lezione di olio e vino.
Chiamatelo Istituto tecnico superiore, chiamatelo Accademia ligure agro alimentare, l’obiettivo è uno solo: Imperia va a lezione di prodotti tipici con i nuovi corsi nati dalla sinergia tra Ruffini, Comune, Provincia, Regione e aziende. Ieri, in un’assemblea al Museo dell’olivo Carli, sono state tracciate le linee guida per il nuovo anno. L’Accademia è l’unico istituto superiore nel settore agroalimentare per la Regione che forma i professionisti e dirigenti del futuro. Alla riunione ha preso parte anche il vice presidente della Regione Alessandro Piana, che commenta: «I nuovi corsi programmati per l’anno scolastico alle porte intendono innovare il settore secondo le esigenze attuali e le prossime sfide. Abbiamo già ragionato su diversi percorsi da Tecnico superiore, dopo il successo del corso pilota sulla filiera olivicola-olearia.

Fonte: Secolo XIX Imperia.

La Spezia capoluogo della “Liguria da bere” – «Liguria da Bere, festa dell’enogastronomia».
La rassegna di tre giorni promossa dall’Azienda speciale della Camera di commercio Riviere di Liguria inaugura alle 18 in centro città «Liguria da Bere, festa dell’enogastronomia» Un’edizione di Liguria da Bere con i gazebo allestiti lungo corso Cavour, qui nel tratto di piazza Beverini «Produzioni in crescila che in regione coinvolgono oltre 1500 produttori». Taglio del nastro questa sera alle 18 per la sedicesima edizione di Liguria da Bere, la rassegna dedicata alle migliori produzioni vitivinicole della regione che si terrà da oggi fino a domenica 2 luglio in corso Cavour. Oltre 200 le etichette rappresentate, che potranno essere degustate fino a mezzanotte acquistando presso lo stand istituzionale i ticket al costo di 2 euro. Disponibile anche quest’anno il kit degustazione, completo di sacca, calice in vetro e tre degustazioni al costo di 10 euro.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Ora Imperia va a lezione di olio e vino.
Allievi Ruffini all’Oliveto sperimentale Ora Imperia va a lezione di olio e vino Chiamatelo Istituto tecnico superiore, chiamatelo Accademia ligure agroalimentare, l’obiettivo è uno solo: Imperia va a lezione di prodotti tipici con i nuovi corsi nati dalla sinergia tra Ruffini, Comune, Provincia, Regione e aziende. Ieri, in un’assemblea al Museo dell’olivo Carli, sono state tracciate le linee guida per il nuovo anno. L’Accademia è l’unico istituto superiore nel settore agroalimentare per la Regione che forma i professionisti e dirigenti del futuro. Alla riunione ha preso parte anche il vice presidente della Regione Alessandro Piana, che commenta: «I nuovi corsi programmati per l’anno scolastico alle porte intendono innovare il settore secondo le esigenze attuali e le prossime sfide. Abbiamo già ragionato su diversi percorsi da Tecnico superiore, dopo il successo del corso pilota sulla filiera olivicola-olearia.

Fonte: Stampa Imperia.

Notte delle bolle brindisi italiano.
Un’enoteca a cielo aperto, per rinfrescare e rendere frizzante una sera d’estate: via Carlo Alberto si trasforma in occasione della nuova edizione de “La Notte delle Bolle”, evento a cura di To Be che rende omaggio alle bollicine italiane. L’appuntamento è giovedì 6luglio dalle 19,30: lungo la via i migliori produttori incontreranno il pubblico per far degustare i loro vini, etichette di prestigio del panorama enologico a livello internazionale. Sono numerose le cantine che prenderanno parte all’iniziativa, da Tre Secoli a Bersano, da Fontanafredda a Cascina Fonda, passando per Cantine Grassi, Tannico, Bertodo, Mascarello e Hic et Nunc. L’evento coinvolge anche le attività commerciali della via —che prolungheranno l’orario di apertura —e i ristoranti, gli street-food e i bar vicini parteciperanno all’evento proponendo le loro specialità in abbinamento alle bollicine.

Fonte: Stampa Torino Sette.

L’arte in bottiglia col Chianti Classico.
Mostra diffusa nei borghi del territorio toscano Ora la candidatura all’Unesco per le Ville fattorie 1 Francesca Bandinelli Cento eventi, da giugno a settembre, grazie anche al finanziamento dell’Unione Europea (Meet Chianti Classico) e alla collaborazione dei Comuni del territorio, organizzatori di appuntamenti culturali e artistici che vanno ad arricchire la fitta agenda degli enoturisti. Arte, musica, teatro e vino diventano le quattro declinazioni dell’estate chiantigiana, proprio alla vigilia della candidatura che Chianti Classico lancerà in queste ore all’Unesco, per ottenere il riconoscimento di patrimonio e paesaggio culturale. Il titolo della candidatura, “Ville Fattorie”, per altro, fa leva sulla ricchezza culturale e paesaggistica, ponendo l’attenzione sull’architettura nata tra Medioevo e Rinascimento, con le dimore storiche che sono state realizzate nel Chianti con l’obiettivo di sviluppare, già allora, i poderi agricoli.

Fonte: Tirreno Firenze-Prato-Empoli.

A Villa Eugenia polo di ricerca si farà il vino dell’università.
A San Floriano inaugurata la nuova sede che arricchisce l’offerta dei corsi di laurea in viticoltura ed enologia A Villa Eugenia polo di ricerca si farà il vino dell’università Un investimento di oltre 2 milioni e 800mi1a euro che mette al centro la sperimentazione Il rettore Nocini: «È una sfida europea». Begalli: «Logica di scambio con le aziende» Completa l’offerta dei corsi di laurea in Viticoltura ed Enologia della vicina Villa Lebrecht Camilla Madinelli camilla.madinelli@larena.it •• Una sala polifunzionale, un’aula studio e una cantina sperimentale con 200 fermentatori e tutte le attrezzature per attività didattiche e prove di vinificazione in ambienti controllati. E la dotazione moderna e tecnologica della nuova sede a Villa Eugenia, a San Floriano nel Comune di San Pietro in Cariano, del Polo di enologia applicata dell’università di Verona. Una nuova sede che amplia e completa l’offerta ventennale dei corsi di laurea in Viticoltura ed Enologia dell’ateneo nella vicina Villa Lebrecht, corsi a cui accede il numero programmato di 70 studenti.

Fonte: Arena.

Agli Oscar premiati 4 veronesi di platino.
Tre Amaroni della Valpolicella docg e un Lugana doc hanno conquistato la medaglia di platino all’edizione 2023 della competizione enologica Decanter World Wine Awards. Gli ambiti 97 punti sono stati attribuiti all’Amarone della Valpolicella 2015 della cantina Capurso in Valpantena, all’Amarone della Valpolicella Riserva 2015 Due Mori della cantina Ilatium Morini a Mezzane di Sotto e all’Amarone della Valpolicella Marne 180 2019 dell’azienda Tedeschi di Pedemonte. Unico bianco veronese è stato il Lugana Sermana Riserva 2017 della cantina Corte Sermana a Peschiera. «È un risultato che premia il nostro lavoro di valorizzazione dei terreni di origine», ha commentato Sabrina Tedeschi. «Nel Marne 180 abbiamo fatto una scelta diversa, utilizzando al meglio i diversi vigneti coltivati in terreni a base di marne, selezionandoli tra quelli con esposizione da sud-ovest a sud-est. Dalle loro diverse uve abbiamo ottenuto un vino ben equilibrato».

Fonte: Arena.

Pinot grigio negli Usa: il 20% è doc Delle Venezie.
Negli Stati Uniti il Pinot grigio è il quarto vino varietale più venduto: il 40% della varietà consumata nel mercato Usa viene prodotta infatti in Italia e ben la metà riporta il contrassegno della doc delle Venezie. È quanto emerso dai dati Winemonitor Nomisma illustrati nei giorni scorsi al convegno organizzato dal Consorzio Tutela Vini delle Venezie doc, alla Fondazione Mach di San Michele all’Adige. In primo piano tecniche e stili di vinificazione, andamento climatico, certificazioni e dinamiche di mercato. «Nell’ultimo decennio, l’export di vini italiani imbottigliati, oltre agli spumanti, ha visto crescere quello di vini bianchi fermi di oltre il lo% in termini di bottiglie, rispetto a un leggero arretramento dei vini rossi», ha detto Denis Pantini, responsabile Business Unit Agrifood and Wine di Nomisma. «Negli Stati Uniti il Pinot Grigio Delle Venezie rappresenta uno dei vini bianchi italiani più consumati, tanto che nel canale off-trade americano, una bottiglia su cinque di Pinot Grigio venduta nel 2022 era collegata alla denominazione».

Fonte: Arena.

I giovani produttori puntano sull’arte.
II gruppo nato due anni fa all’interno del Consorzio di tutela della Valpolicella si è riunito all’Art hotel Byblos I giovani produttori puntano sull’arte Manara: «Vogliamo diventare brand ambassador del territorio» •• I giovani produttori del Consorzio tutela vini Valpolicella puntano l’attenzione sul territorio e sulle sue bellezze nascoste, coniugando enogastronomia, arte e scoperta dell’unicità del paesaggio. Lo ha dimostrato la cena-degustazione organizzata nei giorni scorsi all’Art hotel Byblos, la prima di una serie di iniziative messe in pista dalla cinquantina di ragazzi che operano in sinergia con il consorzio di tutela. Arte, vino e cucina sono stati i protagonisti della serata, voluta dal ristorante stellato Villa Amistà e introdotta da una presentazione delle opere d’arte e di design ospitate dall’hotel cinque stelle lusso di Corrubbio di San Pietro in Cariano. «La serata è nata dal desiderio di condividere esperienze e di raccontare il territorio che abbiamo la fortuna di abitare e che custodisce, ad esempio, un centinaio di ville poco conosciute».

Fonte: Arena.

Nell’Università del tino le vigne che resisteranno al cambiamento climatico.
Inaugurata Villa Eugenia. Il rettore: si chiude un cerchio Tecnologie di Annamaria Schiano. Paesaggio, ecosistema, vino, (ma non solo), ricerca e nuove sfide per il futuro della coltivazione sono le pennellate del quadro che si staglia all’orizzonte di Villa Eugenia, la nuova sede del Polo di enologia applicata dell’università di Verona. Sullo sfondo la collina di Castelrotto e appena fuori dal portico un campo di un ettaro in cui l’università impianterà un vigneto destinato a una collezione di differenti varietà di vite, per lo studio di strategie di mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. Questa la cornice dell’inaugurazione tenuta ieri mattina della nuova sede universitaria a San Floriano, destinata a ricerca, formazione e trasferimento della conoscenza per il comparto vitivinicolo che, insieme agli spazi della vicina Villa Lebrecht, completa il Polo universitario.

Fonte: Corriere di Verona.

Flavescenza dorata, l’allarme rientra La Docg: «Ottimi progessi nei vigneti».
Flavescenza dorata: buone notizie. II Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg conferma la riduzione del 70% degli insetti nei vigneti monitorati. Si sta avvicinando il periodo più critico per l’evidenza e l’eventuale espandersi dell’agente patogeno, introdotto nella vite da un insetto, lo scafoideo (Scaphoideus titanus), noto appunto come responsabile della flavescenza dorata. Da un’attenta osservazione del vigneto avvenuta in queste settimane, si rileva un sensibile calo della presenza di piante sintomatiche rispetto all’annata 2022, questo accompagnato da un altro dato confortante rilevato il 28 giugno e che consiste in un calo del 70% di insetti nei 102 vigneti monitorati dal Consorzio. Un risultato, quest’ultimo, dovuto principalmente ai comportamenti virtuosi tenuti l’anno scorso che hanno portato all’estirpazione delle piante malate e all’attenta lotta all’insetto.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Il Pinot grigio non era contraffatto: dopo 10 anni assolti i due produttori che hanno commercializzato il vino.
Erano accusati di frode nell’esercizio del commercio, vendita di prodotti con segni mendaci e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico in relazione ad una vicenda iniziata dieci anni fa: sono stati assolti perché il fatto non sussiste. Si è concluso così, di fronte al Tribunale di Venezia, il processo a carico di Renzo Bronca, 52 anni, originario di Valdobbiadene e residente a Santa Lucia di Piave, chiamato in causa in qualità di titolare della “Podere del Gaio Azienda agricola di Bronca Renzo”, di Susegana, e gestore di fatto della “Società agricola Minos”, di Santa Lucia di Piave, nonché di Luigi Forlin, 52 anni, di Treviso, legale rappresentante della “Società agricola Minos”. La procura contestava loro di aver commercializzato vino con etichetta “Igp Puglia Pinot grigio”, mentre in realtà non avrebbe potuto fregiarsi di quella dizione «in quanto derivante dalla lavorazione di provenienza geografica irrintracciabile e in parte da uva da tavola di cui è vietata la vinificazione».

Fonte: Gazzettino Venezia

Frode del Pinot grigio Igp Puglia due trevigiani vengono assolti.
Erano accusati di aver venduto all’inconsapevole Cantina Botter di Fossalta di Piave oltre 71 mila ettolitri divino comune, spacciandolo per “Pinot grigio Igp Puglia”. Sulla carta, una gigantesca frode commerciale, con contraffazione di indicazioni geografiche e denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, accompagnate da un lungo elenco di atti falsificati. Accuse cadute una dopo l’altra -dopo anni di processo – quelle mosse dalla Procura di Venezia a carico dei trevigiani Renzo Bronca e Luigi Forlin, difesi dagli avvocati Maria Chiara Micalizzi e Omar Meneghello. La Procura aveva chiesto per loro una condanna a pene tra i 18 e i 20 mesi, la giudice Michela Rizzi li ha invece assolti con la formula piena del “per non aver commesso il fatto”, nella formulazione del comma 2, la “vecchia” mancanza di prove. Nel corso delle indagini della Guardia di Finanza, la Procura di Venezia aveva disposto il Dna sulle viti dei terreni in Puglia, per dimostrare che di raggiro si trattava.

Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Bottega lancia lo spumante zero alcol in discoteca.
Sandro Bottega, patron dell’omonima azienda di Bibano (Treviso)tra I principali produttori di vino e distillati italiani e ideatore dei “Prosecco Bar” dopo l’etichetta con l’Indicazione del consumo di vino giornaliero consigliato, ovvero non più di due calici. Lancia lo spumante senza alcol per le discoteche e alcol test gratuito.

Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Marchesi Antinori acquisisce una storica cantina della Napa Valley.
Continuano le operazioni di “acquisizione chirurgica” da parte di grandi etichette del vino italiano alla ricerca di un nuovo e migliore posizionamento sui mercati mondiali del vino. Marchesi Antinori dopo aver rilevato la cantina Jermann completando con i grandi bianchi friulani la propria offerta di vini premium adesso ha concluso un’altra operazione che la rafforza ancora di più sullo scenario internazionale. Marchesi Antinori ha, infatti, completato l’acquisizione della cantina della Napa Valley Stag’s Leap Wine Cellars. Un’acquisizione giunta al termine di una lunga partnership tra le due cantine avviata circa 16 anni fa tra una delle cantine leader dei vini premium made in Italy e l’americana Ste. Michelle Wine Estates.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

Liguria da Bere: “Adotta una Cantina”, etichette in vetrina grazie ai commercianti del centro storico.
Etichette in vetrina grazie ai commercianti del centro storico che anche quest’anno hanno aderito ad “Adotta una cantina”. Nelle vetrine, durante le giornate della XVI Edizione di Liguria da Bere, saranno esposte le bottiglie delle cantine in degustazione nella rassegna. Le cantine e le attività che hanno aderito sono: La Sarticola – Bottega Benessere centro estetico; Costa Tirolo – Original Marines abbigliamento bimbi; Arrigoni – Poppy pelletterie; Cantine Lunae- Pandora b Side abbigliamento e accessori; Ottaviano Lambruschi & c. – Ruggeri intimo; Zangani- Poppy Bijoux; Tenuta la Ghiaia – Cardinali Calzature; Le Chicche di Nicchia – Melley Calzature e abbigliamento; Cantine Dell’Ara -Plus alimentari; La Polenza – Rollandi arredamenti; Cornice- Vezzoni calzature Corso Cavour; Monticello – Way Side abbigliamento; I Castelli – Bellacosa profumeria e accessori; Ruschi Noveti- Ruggia Calzature; Sassarini- Gioielleria Scardigli; Agricoltori Levanto – Vezzoni calzature Piazza Sant’Agostino; Terre del Moscatello L’or Blanche parrucchiera & estetica; Cà du Ferrà – Camaldi artigiane dell’accessorio; Villa di Negro Clelia Sartori – Fiorista Rischi; La Baia del Sole Federici – Abruzzese abbigliamento; Cà Bertani – Cartoleria Bertini.

Fonte: Gazzetta Della Spezia & Provincia.

Doc Monreale: il vino che nasce sulle alture occidentali della Sicilia.
In provincia di Palermo e poco lontano dal mare di Trapani si trova lo storico latifondo di Monreale, un territorio enoico siciliano che nel corso degli anni ha faticato parecchio a trovare un’identità precisa tra i vari vitigni che qui hanno attecchito. Oggi però ci sono pochi dubbi sul fatto che i migliori in termini di adattamento ed espressione – e anche di valore assoluto qualitativo – siano il bianco grillo e la rossa syrah. Punte di diamante nella produzione dei comuni che costituiscono, appunto, la doc Monreale. Passata la moda dei bianchi internazionali, il grillo (storicamente usato quasi solo per il Marsala) si è dimostrato essere l’uva isolana con più potenziale aromatico e acidità, vantando peraltro un basso fabbisogno idrico.

Fonte: Business People.

Prosecco: il “metodo italiano” che ha conquistato il mondo.
L’estate è finalmente esplosa con tutte le sue peculiarità, e se c’è un vino che vede in questa stagione incrementare in maniera esponenziale il suo consumo, questo è il Prosecco. Non c’è niente di meglio, infatti, per i Cremonesi amanti della bevanda di Bacco, di un bel vino frizzante e leggero in queste calde giornate estive. E se dico “frizzante” e “leggero”, il primo pensiero di tutti, ma proprio tutti i consumatori di vino, va appunto al Prosecco. Un vino tanto amato dai consumatori quanto “snobbato” dai supposti esperti, ma del quale è doveroso parlare, se non altro per i numeri e l’impatto che la sua produzione ha nel mondo enologico Italiano. I primi cenni storici del Prosecco risalgono all’epoca romana, quando i coltivatori delle colline venete producevano un vino chiamato “Pucino.” Tuttavia, è nel XVI secolo che si trova la prima documentazione scritta sul Prosecco, quando venne menzionato da un medico italiano come un vino di qualità prodotto nella regione di Conegliano, nel Veneto.

Fonte: Cremona Sera.

Vino ed esigenze alimentari speciali: quali i più indicati?
Quando si hanno esigenze alimentari speciali, riuscire a godere dei piaceri della buona tavola può diventare complesso, persino impossibile in alcuni casi. Soprattutto quando si è fuori casa e non si ha il controllo su ricette, ingredienti e ambienti di preparazione, avere la tranquillità di assaporare un buon piatto o un buon calice di vino, senza ripercussioni sulla propria salute, diventa difficile. Questo vale sia per piatti e prodotti gastronomici che per i vini. Anche se quando si parla di intolleranze o allergie alimentari o precise scelte dietetiche si pensa immeditatamente al cibo, in realtà, anche il vino può presentare alcune caratteristiche che lo rendono inaccessibile ad alcune fasce di consumatori. Anche per questa ragione, di recente, si sono molto diffusi i vini biologici e biodinamici o vegani, che strizzano l’occhio a chi predilige precise scelte alimentari.

Fonte: Spoletonline.

Dall’arte al vino, 100 eventi alla scoperta del Chianti Classico.
Non solo vino ma pure musica, arte e teatro per l’estate 2023 nelle colline del Chianti classico, tra le province di Firenze e Siena. Il Consorzio del Gallo nero propone anche quest’anno, dopo il debutto nel 2022, un calendario di 100 eventi, da giugno a settembre, grazie a un finanziamento dell’Ue (Meet Chianti Classico il progetto, arrivato decimo su 360, unico italiano, ottenendo risorse pari al 70% dell’impegno economico necessario) e alla collaborazione dei Comuni del territorio, promotori di appuntamenti culturali e artistici che vanno ad arricchire l’agenda degli enoturisti. La stagione estiva del Gallo Nero (consultabile su chianticlassico.com) è appunto ispirata da quattro direttrici.

Fonte: ANSA.

Corea, il vino italiano a Seoul: masterclass e incontri B2B.
La Camera di Commercio italiana in Corea ha organizzato una masterclass sul vino e un evento di incontro B2B con Seiterre, azienda vinicola italiana appena introdotta in Corea e in visita per la prima volta nel Paese per incontrare gli esperti dell’industria vinicola coreana. Come si legge sul sito della Camera di Commercio, è in programma una masterclass in coreano tenuta dal Sommelier Sungjin Kwak e dall’Enologo Seiterre Carlo Alberto Manerba per introdurre e spiegare le caratteristiche della cantina e dei vini Seiterre. L’iniziativa è in programma per lunedì 10 luglio presso Emilio Cibo e Vino, a Seoul, a partire dalle ore 11; dopo la masterclass, alle ore 12, è previsto un pranzo italiano a buffet e degustazione. Infine, dalle ore 12.30 sono previsti incontri b2b con il rappresentante dell’azienda vinicola per informazioni più dettagliate.

Fonte: il Denaro.

In Sicilia il vino che non si annacqua.
Targia, un piccolo centro nella pianura a nord di Siracusa, è un luogo famoso per la sua storia: qui sorgeva la colonia greca di Megara Hyblaea nell’VIII secolo a.C., qui Federico II di Svevia costruì un castello, e qui sorge un’azienda agricola famosa per i suoi vini realizzati in modo sostenibile: l’azienda della famiglia Pupillo. Fondata nel 1909 da Antonino Pupillo e sua moglie Maria Ciancico, l’impresa, sotto la spinta del nipote Nino, negli anni 80 si dedica in particolare alla produzione del Moscato di Siracusa, un vino praticamente scomparso. Ma Nino soprattutto è il primo ad adottare “buone pratiche” agricole, come il rispetto della biodiversità, l’utilizzo di prodotti organici, il monitoraggio di suolo e acque.

Fonte: La Repubblica.

Il Vino Dipinto (Painted Wine): 170 opere di Miky Degni per raccontare il vino come non lo avete mai visto.
Dopo una lunga genesi ecco un libro di immagini d’arte curioso, da sfogliare pagina dopo pagina, il cui protagonista è il vino raccontato dal pubblicitario/artista Miky Degni con 170 opere dipinte con il vino. Un’idea che piacerà ad appassionati d’arte, collezionisti, studenti di comunicazione, sommelier, ma soprattutto a chi si occupa di comunicazione del vino. Il libro contiene pagina dopo pagina, opera dopo opera, il percorso di Miky Degni, l’artista che dipinge intingendo il pennello nel vino rosso che negli anni ha fatto dei suoi dipinti vere e proprie campagne di advertising. Una tecnica personale e decisamente innovativa, ideata da Miky nel 2007 per comunicare in modo non convenzionale, in un’epoca in cui tutto è scandito dal ritmo degli algoritmi, lui torna ad usare mani e pennello come un tempo per elevare il vino ad arte.

Fonte: Media Key.

STAMPA ESTERA

Vineyard visionary sees a farm revolution.
Robert Mondavi paved the way for Napa Valley to take a place among the leading wine regions of the world and raised the bar for all American producers. By the force of his charismatic personality, Mr. Mondavi, a hard-driving visionary who established the Robert Mondavi Winery after being forced out of the family business, practically willed Napa to strive for greatness. Now, Carlo Mondavi, a grandson of Robert, is taking on a similar role, pushing the California wine industry in a new direction born not of 20th-century aspirations but of the existential threat of the 21st century: climate change. Mr. Mondavi, 43, envisions something of an agricultural revolution that would rein in farming’s carbon footprint, estimated at roughly a quarter of the greenhouse emissions each year. It would require a combination of regenerative agriculture, increased biodiversity and what he calls renewable farming, which is no longer dependent on the fossil fuel industry but instead relies on renewable sources of energy. Mr. Mondavi, a farmer and winemaker — on the Sonoma Coast, not, like his grandfather and father, in Napa — is far from the only person in wine who has tried to encourage the industry to consider agriculture as a tool for combating climate change. Plenty of farmers recognize the importance of maintaining diverse ecosystems and avoiding the use of chemical fertilizers, herbicides and pesticides. But Mr. Mondavi, with whom I spent a day in Northern California in early May, has taken a concrete step toward helping more farmers achieve these goals by spearheading the development of the Monarch tractor. This smart electric vehicle can work autonomously while serving as a sort of farm research hub that will provide growers with data about crop health that they need to better understand their operations and make them more efficient. “I think we can get to a place of climate stability,” he said, speaking with the elder Mondavi’s characteristic optimism and evangelical fervor, his words flowing in torrents of facts and statistics. “We can have a huge reduction in carbons and fossil fuels, but we are at the worst place now in the planet’s history.” Tractors may seem rather prosaic elements on which to build a revolution. But they are essential agricultural tools: Several million are sold annually worldwide, with a market expected to hit almost $70 billion by 2027.

Fonte: New York Times International Edition.

Menace de surproduction pour le rosé.
La production de vin rose ne cesse d’augmenter dans le monde, mais la consommation se tasse. Le miracle du rosi touche-t-d à sa fin ?Lerosé semble aborder un nouveau chapitre de son histoire après avoir connu un succès parfois insolent depuis vingt ans : la production continue d’augmenter dans le monde alors que la consommation s’est tassée en 2020 et repliée en 2071. On commence à parler de surproduction… alors qua les plus grands noms du star-système (Brad Pitt. George Clooney, George Lems…) et de L’industrie ont voulu lancer leurs bouteilles et queles prix nesembient pas à avnirde limites, atteignant parfois les 200 euros. La France, qui totalise plus du tiers des volumes produits – et qui a même renforcé sa position -, est en première ligne. Comme l’Italie et l’Espagne, l’Hexagone produit plus qu’elle ne consonin e. Le poids de la France croit très fortement au furet à mesure quedenouvelles régiOnsse convertissent à cette couleur de vin. Sicannu et reconnu soit-I1, le rosé de Provence est loin devoir le monopole. Tous Ies vignobles nicolores s’y sont mis au cours des dix dernières années. La production se concentre L’Espagne aussi a le pied sur l’accélérateur, pour. II estvral d’autres qualitésde vin et beauroupdevracs. Mals tout se passe comme silo producdon mondiale se concentrait Aelles deux, la France et l’Espagne totalisent 66 % des volumes de rosé de la planète. L’Italie, qui vient au quatrième rang, accrok sa production. Seule exception dans le Top 4, les Jests-Unis, qui freinent les volumes. Des nouveaux venus font des per rées significatives, affichant une croissance de 50% sur dix ans. Dans ce groupe, on trouve le Chili, lallouvelle-7élande,la Hongrie, laDoumanie et la Bulgarie. La France a renforcé sa position de leader avec plus du tiers des volumes produits. Face à la déferlante, la consommation ne suit pas. Elle a. au contraire, ralenti en 2020 pourse replier en 2021-de 20 millions d’hectolitres consommés en 7019 à 19,5 millions en 2021. Le Cavid et ses conséquences sur l’activité des bars et des restaurantsysontpourbeaucoup.Mals d’armes facteurs ont Joué, comme la météo et la perte d’attrai t des rosés sucrés 3., précise l’Observatoire mondial du rosé.

Fonte: Echos.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls

A risentirci a domani.