rassegna stampa vino di giovedì 6 luglio 2023!

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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 6 luglio 2023!

La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

A spasso tra le vigne.
La nuova frontiera dell’enoturismo ti porta tra i filari, con passeggiate insieme all’enologo e tour in bici. Qui le proposte più suggestive, si punta sulla cultura del vino: si visitano le cantine, si degusta, si pranza, ma si impara anche a riconoscere lc viti, le tecniche agricole, i momenti della raccolta. Perché tutto parte da lì: dalla vigna e da chi la coltiva. Le aziende più illuminate raccontano il loro prodotto cominciando dalla base: con una passeggiata tra i filari per comprendere e ammirare il territorio e trasmettere tutta la passione del loro lavoro. V L’osteria r tenuta Nel cuore del Chianti classico la Tenuta Perano di Gaiole in Chianti (SI) di Marchesi Frescobaldi è in una posizione unica a 40O-500 metri, adagiata in tre anfiteatri naturali fatti di terrazzamenti con pendenze che facilitano il drenaggio dell’acqua.

Fonte: Donna Moderna.

Franciacorta. Terra di tradizioni, lavoro e passione.
Alle porte di Brescia, fra bellezze naturali e architettoniche ancora da scoprire, nasce una delle eccellenze mondiali delle bollicine. Bisogna credere nella terra. È questo l’imperativo della campagna e la cultura contadina lo sa, perché è da Ti che derivano tutte le fortune al di là dei cambiamenti o degli stravolgimenti climatici. A maggior ragione se quella terra è la Franciacorta, caratterizzata da un clima particolarmente favorevole alla viticoltura perché si estende nell’area privilegiata che va dal Lago di Iseo, a nord, al Monte Orfano a Sud — entrambi j La vendemmia in Franciacorta (Brescia). -. II territorio gode di un -microclima molto favorevole alla produzione vinicola. Un viaggio in 8 tappe Prosegue la proposta di Famiglia Cristiana per l’estate: le Strade del vino. Fra le 150 sparse in tutt’Italia, tutte affascinanti, ne abbiamo scelte 8.

Fonte: Famiglia Cristiana.

In vino veritas.
Le meraviglie del Trebbiano molisano Non è una novità la meraviglia convinta del Trebbiano, dopo Valentini e Masciarelli abbiano un numero incredibile di aziende impegnate a ben lavorare, ricordo il mio preferito, Valle Reale Vigna di Capestrano. In Molise è battaglia aperta fra il Trebbiano e la Falanghina, Claudio Cipressi li produce entrambi e Tomas Torsiello alla Locanda Mammì, ha deciso per lo storico vitigno abruzzese che presidia comunque l’Italia Centrale. Straordinario 2021 che è stato lavorato solo in acciaio e di cui abbiamo goduto la ricchezza, la potenza non scontata, l’esibizione muscolare compensata da una grandissima e intatta freschezza.

Fonte: Mattino.

Vino, in arrivo 400mila euro a sostegno delle aziende.
Per le aziende lucane che operano nel settore della viticoltura a disposizione ci sono risorse per un ammontare di 400mila euro del «Piano nazionale di sostegno per il settore vitivinicolo». Potranno essere utilizzati per realizzare investimenti in strutture, impianti, macchinari e strumenti di commercializzazione del vino, già a partire dalla campagna 2023-24. Il valore delle risorse disponibili (400mila euro) «potrebbe essere incrementato a seguito di una rimodulazione tra le diverse misure del Piano nazionale al fine di garantire il pieno utilizzo delle risorse comunitarie», fa sapere l’assessore alle Politiche agricole Galella. «Con questi fondi – ha spiegato l’assessore Galella -le nostre cantine potranno investire in numerosi interventi per migliorare la propria competitività.

Fonte: L’Edicola del Sud Basilicata.

Crisi vitivinicola, polemica d’estate.
Guerino Cocchiaro replica con durezza agli assessori Genito e Rapuano Crisi vitivinicola, polemica d’estate «Ancora una volta l’esecutivo Iannella si è dimostrato inadempiente facendo perdere anche opportunità importanti ai nostri produttori» • Antonio Caporaso La questione relativa alla crisi del settore vitivinicolo fa da apripista ad una resa dei conti tra ex compagni di viaggio politico ed amministrativo. Guerino Cocchiaro non ci sta alle parole pronunciate in consiglio comunale e poi sul nostro giornale dagli assessori Antonello Genito e Teresa Rapuano. “Ho letto alcune dichiarazioni degli assessori protempore del Comune Torrecuso, Antonello Genito e Teresa Rapuano, in merito alla Misura Vendemmia Verde citando anche il sottoscritto. Non sapevo se ridere o piangere… ma poiché sono ridicoli mi sono messo a ridere”.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Profumi agrumati, sorso fragrante: freschezza unica.
Dogliotti 1870 Moscato d’Asti DOCG 2015 «Selezione di Erik». Profumi agrumati, sorso fragrante: freschezza unica Tra le più rinomate declinazioni delle uve di Moscato bianco, l’antichissima uva apiniana dai succulenti e profumati acini, il Moscato d’Asti occupa un posto d’eccezione. Un vino fourseason che proprio d’estate, complici il basso grado alcolico e una beva disinvolta ma stimolante nelle sue intense sfumature aromatiche, spicca tra gli appassionati dei calici preprandiali, perfetto per rinfrescarsi di ritorno dalla spiaggia o per un brindisi a bordo piscina (sperimentando, magari, la sua sorprendente affinità con le ostriche) e altrettanto piacevole a fine pasto insieme alla frutta di stagione e freschi dessert..

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Sfumature di un territorio Scommessa sul Deviango.
Degustazioni e convegno, si punta sempre più sul turismo esperienziale. Un progetto che trova il suo punto di forza nella pluralità: di enti coinvolti, di cantine, associazioni, produttori, ristoranti. Un lavoro corale che ha portato all’edizione 2023 di “Sfumature di un territorio”, evento incentrato sul vino Deviango, che vivrà i suoi due momenti l’8 e 15 luglio a Montelparo. La presentazione ieri mattina alla sede della Provincia di Fermo, con la partecipazione del prof. Paolo Sabbatini, ambasciatore per i rapporto italo-cinesi all’Istituto mondiale di sinologia. «Le Marche sono microcosmo dell’Italia – ha osservato – Viviamo un mondo sempre più precario e virtuale, ma c’è ancora un richiamo forte verso la nostra terra, che dobbiamo tener vivo per valorizzare le Marche in Italia e nel mondo».

Fonte: Corriere Adriatico Fermo.

Alto Piemonte e Gran Monferrato conquistano a Bruxelles il titolo di Città Europea del Vino 2024.
Conferito a 20 località piemontesi, 12 della nostra provincia Alto Piemonte e Gran Monferrato conquistano a Bruxelles il titolo di Città Europea del Vino 2024 L’Alto Piemonte e il Gran Monferrato hanno ricevuto martedì a Bruxelles dal network Recevin (Rete Europea delle Città del Vino) il riconoscimento di Città Europea del Vino 2024, titolo che, a rotazione, premia le migliori aziende produttrici di un territorio italiano, alternandosi con altre città vignaiole di Portogallo e Spagna. La corona di alloro è stata assegnata per tutto il prossimo anno a venti città piemontesi unite sotto un’unica sigla e un programma condiviso di eventi, meeting, convegni e degustazioni distribuiti sulle provincie di Alessandria, Biella, Novara, Vco e Vercelli nei comuni di Acqui Terme, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Grignasco, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese e Villa del Bosco.

Fonte: Corriere di Novara.

Anche la Valsesia nell’Olimpo del vino.
Assegnato all’Alto Piemonte e al Gran Monferrato il prestigioso titolo europeo Anche la Valsesia nell’Olimpo del vino. L’Alto Piemonte e il Gran Monferrato hanno ricevuto ieri a Bruxelles dal network Recevin (Rete Europea delle Città del Vino), il riconoscimento di Città Europea del Vino 2024, il titolo che a rotazione premia le migliori aziende produttrici di un territorio italiano alternandosi con altre città vignaiole di Portogallo e Spagna. La corona di alloro è stata assegnata per tutto il prossimo anno a venti città piemontesi unite sotto un’unica sigla e un programma condiviso di eventi, meeting, convegni e degustazioni distribuiti sulle provincie di Alessandria, Biella, Novara, Vco e Vercelli, e più precisamente nei Comuni di Acqui Terme, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Grignasco, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagno Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese e Villa del Bosco.

Fonte: Notizia Oggi Borgosesia.

Parassiti delle vigne, allarme nell’Acquese «Un round di pesticidi non è stato risolutivo».
La flavescenza dorata torna a far danni in Basso Piemonte Così, le cantine sono state invitate a ripetere il trattamento. Prosegue la lotta alla flavescenza dorata sul territorio acquese. La Cantina Tre Secoli, nata dalla fusione delle cooperative vitivinicole di Mombaruzzo e Ricaldone, ha infatti diffuso nelle scorse ore un bollettino che invita le realtà associate a effettuare il secondo trattamento insetticida a partire da domani fino a martedì prossimo. L’azienda interessa un territorio di diciotto Comuni distribuiti tra le province di Alessandria e Asti, con una superficie di 1100 ettari. «Le operazioni verranno spalmate sui vari giorni, a seconda delle zone, in accordo con il servizio fitosanitario regionale – spiegano i tecnici viticoli Carlo D’Angelone e Flavio Pallanzone – I prodotti utilizzati colpiscono lo scaphoideus titanus, vale a dire il principale insetto vettore della malattia.

Fonte: Secolo XIX Basso Piemonte.

Allarme Popillia la divoratrice di alberi e filari – Popillia Japonica, la piaga delle coltivazioni allarme per la nocività del coleottero asiatico.
La Popillia Japonica sembra un essere innocuo invece è una piccola piaga dei campi che ha iniziato a diffondersi anche nell’Astigiano. Per l’Unione Europea è tra i venti organismi nocivi più pericolosi per l’agricoltura, alla stregua della xilella. In una notte può divorare le foglie di un intero vigneto perché ama volare in gruppo. I produttori sono in allarme. Sono 21 i comuni nella lista nera dei territori invasi. La Regione sta monitorando il fenomeno. Nelle aree a rischio sono già state installate 2000 trappole. Ventuno comuni astigiani sono nella lista nera dei territori invasi dall’insetto che divora le foglie degli alberi da frutto e mette a rischio interi vigneti l’Unione Europea lo considera uno dei peggiori parassiti delle campagne: la Regione sta monitorando il fenomeno per limitare i danni economici Popillia Japonica, la piaga delle coltivazioni allarme per la nocività del coleottero asiatico.

Fonte: Stampa Asti.

L’appello: «Non approvate il disciplimare sul Primitivo».
«Sbagliata, Ingiusta e intempestiva». i l’imprenditore manduriano del Primitivo, Gregory Perrucci, stronca l’ipotesi di minuire la resa delle uve per il Doc, proposta questa avanzata dal Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria che 1113lugllo la porterà all’assemblea dei soci per l’approvazione. «Io partirò domane e non potrò esserci all’assemblea, ma spero proprio che non passi perché sarà una iattura per tutti», afferma Perrucci che lancia velate accuse all’organismo di tutela che ha partorito l’idea di abbassare la resa sino a 60 o 70 quintali per ettaro al posto degli attuali 90. «Conosco la presidentessa del Consorzio, so che è molto accorta e non capisco come sia potuto passare un ordine del giorno simile, evidentemente alt interno o ci sono interessi diversi da quelli del territorio, oppure non si riesce a cogliere quale sia la gravita di quanto si tenta di far passare».

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.

Ora il Prosecco rallenta: primo storico calo Meno bottiglie prodotte ma acquista più valore.
Siamo solo al primo semestre dell’anno e dunque tutto può ancora cambiare. Ma pare che il Prosecco si stia avviando al primo, storico anno di «non crescita». Dopo un viaggio a suon di iperboli commerciali in doppia cifra, che hanno portato la Doc a circa 64o milioni di bottiglie e la Docg di Conegliano e Valdobbiadene a circa ioo milioni, i segnali sono di un leggero rallentamento. Un -3% nella Doc, un -14% nella Docg che però non preoccupano i consorzi: la crescita a valore del sistema è garantita, se l’inflazione ha ridotto i consumi, almeno ha aumentato il valore di ogni singola bottiglia. I dati della Doc sono presentati dal presidente del consorzio, Stefano Zanette. «Gli imbottigliamenti nel primo semestre hanno registrato un -3,3%, siamo a poco meno di 300 milioni di bottiglie fino a giugno. Le analisi sull’export si fermano a marzo, in quel caso abbiamo registrato un -3,5%: i cali sono integralmente determinati dal Regno Unito, ma se guardiamo al complesso degli altri Paesi al momento siamo ancora in positivo».

Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

L’anno d’oro per “La Delizia”: l’export aumenta dell’8 per cento e la cantina vola anche negli Stati Uniti.

Fonte: l Gazzettino.

Cantine Riunite & Civ, Argea e Italian Wine Brands: il 2022 dei big del vino italiano.
L’aggiornamento WineNews sui fatturati di gruppi, aziende e cooperative enoiche: vola Santa Margherita. E quante acquisizioni per crescere ancora. Il panorama del vino italiano, in pochi anni, ha vissuto cambiamenti enormi, nel segno dell’aggregazione e della crescita dimensionale, guidata fagli investimenti finanziari, che hanno dato vita ai due player più ambiziosi e vivaci del mercato: Argea, nato dall’operazione condotta da Clessidra mettendo insieme Mondodelvino con il veneto Gruppo Botter, e Italian Wine Brands, l’unico gruppo enoico quotato in Borsa. Sono loro, dietro a Cantine Riunite & Civ, gigante della cooperazione vitivinicola del Belpaese, a completare il podio delle aziende che hanno fatturato di più nel 2022, nell’aggiornamento di WineNews sui bilanci delle grandi aziende – private e cooperative – del vino tricolore. Quasi tutti in crescita i big del Belpaese enoico, nella consapevolezza che gli effetti dei costi di energia e materie prime, così come della guerra in Ucraina, si faranno sentire sul mercato globale dei consumi per tutto il 2023.

Fonte: WineNews.

Gran Monferrato è ufficialmente “Città europea del Vino 2024”.
È fatta. Dopo l’investitura informale arrivata alla fine di maggio, da ieri pomeriggio 4 luglio il Gran Monferrato di Acqui, Casale e Ovada e l’Alto Piemonte di Gattinara e Ghemme sono ufficialmente la «Città europea del Vino 2024». La Recevin, la Rete europea delle Città del Vino, ha consegnato il riconoscimento ai rappresentanti del territorio al Parlamento Europeo a Bruxelles, in Sala Spinelli. In tutto saranno 20 i Comuni che potranno fregiarsi del titolo il prossimo anno: le tre capitali del Monferrato alessandrino e 17 centri di Novarese, Vercellese, Biellese, Vco in Alto Piemonte. Diventare «Città Europea del Vino» (per il 2023 tocca al Douro, in Portogallo) consentirà alle colline piemontesi di guadagnarsi per lunghi mesi un posto al sole tra le grandi aree vitivinicole continentali e porterà sui territori eventi promozionali, strategie di marketing, studi universitari e collaborazioni internazionali coinvolgendo consorzi di tutela, Camere di commercio, enti locali, aziende, università, con ricadute economiche e turistiche.

Fonte: La Stampa.

Nasce il Consorzio di tutela dei vini Doc Terralba.
I viticoltori dell’Oristanese ancora in stretta collaborazione per proteggere, promuovere e dare sempre più valore ai gioielli dell’enologia del territorio. Dopo quello della Vernaccia nasce il consorzio per la tutela e la valorizzazione dei vini Doc Terralba. La denominazione, creata nel 1975, prevede nel disciplinare l’80% di bovale, vitigno autoctono dalle grandi potenzialità sia in uvaggio che in purezza, che “può diventare l’ambasciatore del Terralbese e del territorio e apprezzato nel mondo”, rimarca Luciana Baso, vice presidente del consorzio presieduto da Marcello Martis.

Fonte: ANSA.

In arrivo oltre 11 milioni per la promozione del vino toscano nei mercati extra Ue.
Potenziare sempre di più la presenza dei vini toscani sui mercati esteri, in particolare su quelli extraeuropei. Per ottenere questo risultato la Regione Toscana ha deliberato di utilizzare nell’annualità oltre 11.100.000 euro per campagne promozionali mirate, realizzate dalle aziende che ne faranno richiesta partecipando ad un bando. La delibera, proposta dalla vicepresidente ed assessora regionale all’agricoltura Stefania Saccardi, è stata approvata dalla Giunta regionale nel corso della sua ultima seduta. “In un mercato globalizzato – ha detto Saccardi – dove il vino toscano si sta sempre più affermando grazie alla sua qualità, è fondamentale continuare a sostenere le nostre imprese nella promozione dei propri prodotti anche extra Ue, anche perché dobbiamo tenere sempre presente che la filiera vitivinicola rappresenta un traino per tutto il settore agroalimentare. Dunque anche quest’anno mettiamo a disposizione, grazie a risorse Ue, finanziamenti che aiuteranno le nostre aziende ad essere sempre più competitive ed a far conoscere e apprezzare la qualità dei prodotti toscani nel mondo”.

Fonte: Toscana Notizie.

VINO, ALLE AZIENDE SOSTEGNI PER STRUTTURE E MACCHINARI.
“Approvate le disposizioni attuative della misura Investimenti prevista nell’ambito del Piano Nazionale di Sostegno per il settore vitivinicolo a partire dalla campagna 2023-24. La misura concede un sostegno per investimenti materiali e/o immateriali in impianti enologici di trattamento, in infrastrutture vinicole e in strutture e strumenti di commercializzazione del vino. Metteremo a disposizione delle aziende – dichiara l’assessore Galella – circa 400.000 euro; tale valore potrà essere incrementato a seguito di rimodulazione tra le diverse misure del PNS Vino al fine di garantire il pieno utilizzo delle risorse comunitarie. Con questi fondi le nostre cantine potranno investire in numerosi interventi per migliorare la propria competitività.

Fonte: Regione Basilicata.

Al via la 26esima rassegna Müller Thurgau, Vino di Montagna.
Dal 6 al 9 luglio torna la rassegna Müller Thurgau: Vino di Montagna nata per valorizzare il Müller Thurgau e il territorio della Valle di Cembra. In programma, degustazioni libere dei 76 vini in rassegna, tasting e masterclass presso le cantine. Organizzata dal Comitato Mostra Valle di Cembra con il supporto di Trentino Marketing e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali, #trentinowinefest, si appresta a spegnere 36 candeline. L’evento prende il via giovedì 6 luglio con l’inaugurazione ufficiale al Parco Tre Maestri di Cembra contestualmente all’apertura delle sale di Palazzo Maffei, dove fino a domenica saranno in degustazione 52 Müller Thurgau provenienti da diverse aree del Trentino, oltre che da Alto Adige, Lombardia, Sicilia e Valle d’Aosta. A questi, si aggiungono 19 vini tedeschi, 4 svizzeri e uno della Repubblica Ceca, per un totale di 76 etichette.

Fonte: O Donna.

STAMPA ESTERA

Des petits pieds dans les vignes.
Chasse au trésor, course d’orientation, accrobranche… Pour éviter que les enfants trépignent pendant que les parents dégustent, les domaines de la rive gauche de la Garonne développent des activités ludiques pour tous les ages Armé de sa pelle de rempotage, Antoine, 8 ans, creuse avec frénésie entre deux ceps de vigne. En pleine chasse au trésor, l’animatrice du Château d’Eyran en profite pour expliquer aux enfants la nature du terroir typique de la rive gauche de la Garonne, un sol fait a de sable et de cailloux a. Antoine corrige aussitôt : « Mais le sable, c’est des cailloux! a « Oui, tu as parfaitement oison a, se reprend la jeune femme. Depuis la création des ateliers de découverte, en 2019, avec les enfants du viticulteur Charles Savigneux comme « cobayes », Mathilde a pris l’habitude d’adapter ses explications aux connaissances et aux réactions de chacun des jeunes visiteurs. Pas de tablette, mais un matériel pédagogique simple et accessible: il s’agit ici de toucher la terre et de sentir le végétal, avec l’objectif d’éveiller les sens. La vue est aussi sollicitée en permanence dans ce paysage de vignes et de forets, entre Graves et Sautemais, où la brume matinale cède la place, comme par magie, à un ciel radieux. Ce territoire girondin ne se découvre plus seulement avec un verre de dégustation à la main, mais aussi comme un terrain de jeux et d’aventures à partager en famille. DÉJEUNERS SUR CHERBE Les histoires de famille, la région cannait bien, avec ses domaines qui se transmettent de génération en génération. Depuis 1796 pour les Savigneux. Si les grands-parents de Charles n’avaient pas pensé à ouvrir l’exploitation au public, ses parents, eux, se sont mis à l’aenatourisme, et lui a été plus loin encore en accueillant des enfants. Qui en redemandent : un écolier de primaire venu avec sa classe s’initier à l’agriculture raisonnée au Château d’Eyran a tenu à revivre l’expérience.. avec ses parents. Depuis Bordeaux, il suffit de charger son vélodans le train qui dessert la petite gare de Beautiran puis de rouler vingt minutes jusqu’à ce coin du bout du monde, où chacun s’organise pour recevoir petits et grands. Un coup de pédale mène ensuite à Ayguemorte-les-Graves, au Château Lusseau. Là, depuis avril2020, l’aussi fantasque qu’attachante Bérengère Quellien a transformé le bois familial jadis délaissé en terrain d’accrobranche : parmi les chénes majestueux serpentent cinq parcours différents, dont se *** BÉRENGÈRE QUILLIEN A REDONNÉ VIE AU BOIS DU CHÂTEAU LUSSEAU.

Fonte: L’Obs.

Les blancs se mettent au frais.
Avec la hausse des températures, le vin blanc est de plus en plus apprécié, au détriment du rouge. Mais en produire tout en maintenant fraicheur et légèreté relève de l’exploit Par RACHELLE LEMOINE Depuis 2010, les chardonnays trop riches me fatiguent un peu », constate Valentin Montant, propriétaire de La Soeur Cadette, à Saint-Père, dans l’Yonne, proche de Vézelay. A la tête de 22 hectares certifiés en bio depuis 1999, il pratique une vinification la plus naturelle possible. « Ces vins peuvent grimper jusqu’à14 degrés d’alcool! J’ai donc eu envie de refaire des blancs légers. » Pour cela, il a entrepris de replanter du melon de Bourgogne. Comme son nom l’indique, ce cépage est originaire de la région, mais il a été longtemps boudé car il est trop tardif, et donc rétif à une bonne maturité. A l’aune du réchauffement climatique, Valentin redécouvre ses atouts: moins précoce que le chardonnay, il échappe aux gelées tardives du printemps et produit moins d’alcool. « Le melon de Bourgogne arrive à parfaite maturité à seulement 12 degrés, note le vigneron. Je retrouve ainsi l’esprit des vins de soif de Bourgogne, ces blancs frais que l’on a toujours produits à Vézelay. » *** A quelque 130 kilomètres plus au sud, au coeur de la Bourgogne opulente, Paul Zinetti, régisseur du domaine du Comte Armand, réputé pour son célèbre Clos des Epeneaux à Pommard (Côte-d’Or), en pince pour l’aligoté. Quasiment pour les mêmes raisons : « Ce cépage est très productifet difficile?! menerà maturité, explique-t-il. Mais avec les années de plus en plus chaudes que nous connaissons, ilgarde une excellente acidité. C’est un cépage d’avenir! » En Alsace, c’est le sylvaner, délaissé depuis les années 1990 car trop productif et peu qualitatif, qui revient en grâce. A contre-courant du vignoble alsacien, la Maison Jean Huttard, à Zellenberg (HautRhin), a toujours eu un faible pour ce cépage, qu’il travaille avec beaucoup de minutie… et d’investissements. « C’est une approche beaucoup plus coûteuse, mais qui porte ses fruits sur le plan de la qualité. Il se révèle d’une grande fraîcheur, sapide avec une belle complexité aromatique », explique Hélène Huttard, à la tête du domaine avec son frère Antoine depuis 2015. Ils ont décidé de poursuivre le sillon creusé par leurs parents en créant, en 2019, une nouvelle cuvée de pur sylvaner, baptisée Cellamberg, vinifiée sans aucun intrant et non filtrée. Cap sur la vallée du Rhône, encore plus touchée par le réchauffement climatique du fait de sa situation méridionale. Dans la Drôme provençale, Maxime-François Laurent est aux commandes du célèbre Domaine Gramenon. Pionnière du sans soufre dès les années 1990, certifiée en bio en 2006 et en biodynamie en 2007, cette propriété de 27 hectares bénéficie d’un terroir de grès silicieux et coquillier très spécifique. Mais les vieilles vignes de viognier ont commencé à montrer des signes d’essoufflement.

Fonte: L’Obs.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls

A risentirci a domani.