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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 11 agosto 2023!
La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da Albrigi Tecnologie, enologia, vino, olio, agroalimentare e consulenza nuovi impianti cantina.
Vino: ‘Berliner Wein Trophy’, doppio oro per cantina Herero.
nuovo successo per l’enologia molisana arriva dal prestigioso concorso enologico internazionale ‘Berliner Wein Trophy’, il più grande evento vinicolo al mondo e la più importante degustazione di vino della Germania che si svolge sotto il patrocinio dell’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (Oic), dell’Unione internazionale degli enologi (Uioe)) e di VinoFed, Federazione mondiale dei grandi concorsi Internazionali del vino e dei distillati). Alla sessione estiva 2023 della competizione che si è svolta a fine luglio a Berlino con la presenza di oltre 6.000 vini e di 200 componenti di giuria di diverse nazionalità, la cantina Herero di Toro (Campobasso) è salita sul podio con le Tintilie del Molise Doc ‘Herero’ e ‘San Mercurio’, rispettivamente annata 2019 e 2020 ottenendo per entrambe la medaglie d’oro, a conferma della qualità dei vini.
Fonte: ANSA.
Calabria di vino: 5 piccole cantine che stanno facendo la differenza.
Nel suo Viaggio in Italia, Johann Wolfgang Goethe racconta di «impressioni dei sensi, che nessun libro e nessun quadro possono dare». Ed è vero: il nostro Belpaese è fatto di continui mutamenti di paesaggi e suggestioni. Oltre agli Appennini e al mare custode di miti e leggende, lo sguardo di chi arriva in Calabria ammira lo scenario dei dolci paesaggi collinari e delle regolari geometrie dei vigneti. Secoli di viticoltura hanno plasmato l’identità della Calabria, sempre più protesa verso un futuro che sa di sostenibilità, condivisione di saperi, politiche di sviluppo, e ridisegno di zone rurali. I vignaioli calabresi sono figure di resistenza e azione che hanno scelto di restare nei propri territori, di tornare, e di aprire le porte delle loro cantine – a curiosi e appassionati – per visite guidate e wine tasting. Quello che segue è un viaggio fra cinque affascinanti cantine calabresi, ciascuna con la propria identità ma tutte unite dalla stessa passione: creare vini che possano raggiungere l’eccellenza. Perché il vino, da queste parti, è una sopraffina manifestazione divina.
Fonte: Vanity Fair.
Biondi-Santi, non solo Brunello: il Rosso di Montalcino ha una propria identità.
Giampiero Bertolini, amministratore delegato di Biondi-Santi, lo ripete sempre: «Noi crediamo nel Rosso di Montalcino, non solo nel Brunello». E non sono parole di circostanza, perché Biondi-Santi, la cantina che ha fatto la storia di Montalcino, negli anni ha portato avanti questo concetto, evitando quel pregiudizio che fa pensare al Rosso a un “vino di ricaduta”, una sorta di “avanzo buono” del Brunello. Niente affatto. Il Rosso di Montalcino, come anche spiegato dal presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino Fabrizio Bindocci in questo articolo, sta seguendo una sua strada, identitaria, trovando sempre maggiori consensi tra i consumatori, soprattutto i più giovani.
Fonte: Identità Golose.
Pitei ‘n cantina scalda i motori.
In occasione di Pitei’n Cantina gli ospiti sono coinvolti in una vera e propria rappresentazione corale ed interattiva che li fa sentire parte integrante di una “memoria”. Si aprono al pubblico le cantine dei nonni e si allestiscono le vecchie osterie, rievocando l’indimenticabile e spensierata atmosfera degli anni Cinquanta, periodo di rinascita per i Pitellesi reduci dal conflitto. Musica, balli, abiti a tema, mostre, allestimenti, il tutto curato nei minimi dettagli dagli abitanti, attivi e creativi, di Pitelli. Pitei’n cantina è una Eco Festa: si utilizzano soltanto stoviglie compostabili, mettendo al bando l’utilizzo della plastica. Un servizio navetta permette il facile raggiungimento del borgo durante il periodo della manifestazione.
Fonte: Gazzetta della Spezia.
La Cantina Colle Moro dà il via alla stagione vendemmiale.
È stata fissata la data che inaugurerà ufficialmente la vendemmia 2023. Da lunedì 21 agosto i soci vignaioli della Cantina Colle Moro potranno iniziare a conferire le proprie uve rispettando il programma di conferimento redatto settimanalmente dalla Cantina. Parte così anche quest’anno la vendemmia, il periodo più intenso e produttivo dopo un anno di cura e salvaguardia dei vigneti. “Da lunedì 21 agosto inizieremo a raccogliere le uve dei nostri soci – annuncia il Presidente Colle Moro, Franco Ferrante, che prosegue – purtroppo, le problematiche riscontrate negli scorsi mesi, a causa del fenomeno della peronospora che ha intaccato i nostri vigneti, hanno fatto sì che abbiamo dovuto organizzare in maniera più dettagliata il conferimento delle uve. Ci sarà un calo della produzione stimato del 40-50 % rispetto allo scorso anno, anche se in compenso la vendita del vino sul mercato è attualmente in rialzo.
Fonte: Abruzzoinvideo.
Dalla Franciacorta all’Oltrepò: Berlucchi acquisisce la cantina Vigna Olcru.
La blasonata cantina Guido Berlucchi & C. abbraccia l’Oltrepò Pavese. Con un’importante operazione conclusa in queste ore che ha portato il colosso franciacortino e i titolari Cristina, Arturo e Paolo Ziliani, a dare il via a una nuova fase di sviluppo firmando un deal per l’acquisizione della “Vigne Olcru” dalla famiglia Brambilla nell’Oltrepò Pavese, a Santa Maria La Versa. Una cantina avveniristica che la famiglia Brambilla, di origine brianzola, aveva inaugurato nel 2013 con una serie di attività sperimentali legate al Pinot Nero studiate l’apporto tecnico del dipartimento di scienze agrarie ed ambientali dell’Università degli Studi di Milano. Gli Ziliani decidono, quindi, di ampliare il proprio “raggio di azione”, portando il proprio know how nel settore Metodo Classico e “muovono” in Oltrepò Pavese, con una nuova acquisizione. È stato infatti siglato in questi giorni un protocollo di intesa con la famiglia Brambilla, titolare della Vigne Olcru, a Santa Maria La Versa per l’acquisizione dell’azienda vinicola.
Fonte: Italia a Tavola.
Inflazione, costo del denaro e consumi a rilento pesano sulle cantine italiane.
A WineNews le riflessioni sul complesso quadro economico mondiale di realtà top del vino del Belpaese, tra gruppi consolidati, griffe e cooperative. L’inflazione non corre più come qualche mese fa, ma è ancora elevata ed erode il potere di acquisto delle famiglie, in Italia e nel mondo. I costi delle materie prime, dei materiali e dell’energia calano, ma restano alti, ed il rialzo del tassi di interesse decisi dalla Bce in questi mesi, hanno fatto schizzare in alto il costo del denaro e dei mutui. Una tempesta economica perfetta, che impatta su tutti i settori dell’economia. Vino, ovviamente, incluso. Con le imprese, che siano grandi aziende strutturate, piccole griffe di eccellenza, o grandi gruppi cooperativi, che fanno i conti con margini che si riducono e modelli gestionali da rivedere, anche alla luce di un accesso al credito sempre più oneroso e complicato. Il tutto con la consapevolezza di un quadro molto difficile, ma senza panico, perché il settore, nonostante tutto, almeno con le sue realtà più virtuose, è solido ed è stato capace, negli anni, di affrontare e superare molte crisi.
Fonte: WineNews.
VINerdì IGP | Vino rosso Antiola, Ludovica Tedeschi: il vino buono meno prodotto al mondo!
“Ben” 43 bottiglie totali, le cui uve nascono (prima annata) nell’estrema Val d’Ossola ma che la giovane Ludovica Tedeschi imbottiglia nel Roero. Nebbiolo dal colore scarico, semplice ma profumato, dal corpo accennato e dai tannini vivi ma non aggressivi. Piacevolissimo… se trovate una bottiglia.
Fonte: Luciano Pignataro.
Vino senza alcol, trend in crescita: il 50% del mercato è in mano agli astemi.
“No and low alcol” è un’espressione – anglofona – con cui il mondo del vino e degli alcolici in generale si troveranno a fare i conti in un futuro non troppo distante. Attualmente, infatti, nel mondo il 50% della popolazione adulta non consuma bevande alcoliche, per questo si rende d’obbligo immettere sul mercato anche bibite che non contengano – o lo contengano in minima parte – alcol. Che i motivi siano religiosi, di salute o anche di gusto, il risultato non cambia: c’è tutto un target da. Stando a quanto riporta il Gambero Rosso, l’Osservatorio di Unione italiana vini rileva come il consumo di alcol pro-capite vada al ribasso: -3,2% in Italia, -1,8% in Inghilterra, -1,4% in Francia e Paesi Bassi, -1% in Germania. Può il vino senza alcol prendersi un consumatore non esattamente alcol addicted? Qui entrano in gioco le previsioni dell’istituto Iwsr Drinks Market Analysis secondo cui, in 10 mercati chiave, la categoria dei vini no-low alcol segnerà una crescita media annua dell’8% in volume (2021-2025). In particolare, per il vino fermo no-low alcol si prevede un incremento di oltre il 20% (2021-2025) e un raddoppio dei volumi entro il 2025. Gli attori protagonisti di questi nuovi trend saranno i giovani tra i 20 e i 30 anni. Proprio quella generazione che il mondo del vino tradizionale ha difficoltà ad attrarre a sé.
Fonte: Affari Italiani.
Come usare il vino per cucinare: tradizioni e abbinamenti.
Un buon bicchiere di vino, che sia bianco, rosso o rosato, è sempre gradito. Si può bere accompagnandolo a diverse pietanze, sia a base di carne che di pesce o si può anche gustare con un buon aperitivo prima della cena, abbinato a formaggi e salumi. Ma non solo: il vino è anche utilizzato come vero e proprio ingrediente in cucina. Oltre ai tre tipi di vino sopraindicati, esistono anche il vino spumante e quello liquoroso. Quest’ultimo, però, non è affatto adatto per le preparazioni culinarie, mentre tutti gli altri tipi sì. Il vino era già utilizzato in cucina, in epoca romana, per poter conservare al meglio la carne. I romani, infatti, erano soliti lasciare i pezzettini di carne in una grande ciotola, con del vino sopra, per tanti giorni, non solo per dare un sapore più gustoso ma anche per evitare, di gran lunga, le contaminazioni. Inoltre, il gastronomo Marco Gaio Apicio lo utilizzava nella preparazione delle polpette.
Fonte: Wine and Food Tour.
Vino argentino conservato in una botte per quasi 100 anni è oggi un gioiello storico.
Nei primi decenni del Novecento, produrre vino in Argentina era un mestiere nobile. Come riferisce El Clarin, poco si sa sui nomi che ci sono dietro alle bottiglie più antiche e più pregiate che oggi si trovano in alcune cantine. Tuttavia, molti di quei pionieri, senza volerlo e senza saperlo, hanno fatto la storia. Quest’anno, per esempio, un Semillón del 1959 di Bodega Norton a Mendoza ha ottenuto l’ambito punteggio massimo di 100 punti dal critico James Suckling. Un bianco, e Semillón, che invecchia così non è però l’unico. Lo sa bene l’enologo Gerardo Michelini che nel 2015 ne ha scoperto uno in un modo che descrive come «un miracolo». Come molti altri colleghi, acquista uva da viticoltori di fiducia per produrre alcuni dei suoi vini. Ha conosciuto così Hugo Manoni, 84 anni, proprietario di una fattoria a Tupungato, Mendoza, con vigneti che sono stati piantati nel 1890.
Fonte: Il Mattino.
Torna la Grande Festa del Vino 16° edizione.
Ecco il programma delle due giornate dove il vino è il protagonista, Oltre 140 espositori che faranno assaggiare il meglio della produzione italiana e Internazionale, con 40 espositori esteri. Torna, da sabato 16 a domenica 17 settembre 2023 in Veneto e precisamente a Santa Maria di Sala la 16° edizione della Grande Festa del Vino, l’evento dedicato al vino che vede protagonisti 141 tra i migliori produttori nazionali e mondiali. Per due giorni incontri e cene gourmet fanno da cornice alle degustazioni che si svolgeranno, dalle 10 alle 20, presso Villa Farsetti. Un evento straordinario – il più grande di sempre Oltre 8.000 bottiglie di vini (400 etichette) presenti potranno essere degustate in Villa Farsetti (a Santa Maria di Sala, in Via Roma 1).. 141 espositori da 25 paesi del mondo.
Fonte: Egnews.it.
Fornelli e vino che sanno di libertà Riscattarsi con le ’Cene Galeotte’.
Le porte del carcere di Volterra (Pisa) tornano a schiudersi per le Cene Galeotte, progetto sbocciato nel 2006 e che vede coinvolti in cucina e a tavola i detenuti, accompagnati da grandi chef e sommelier per un simposio aperto al pubblico. Stasera, alle 21, con i grandi chef e i sommelier di Fisar, i detenuti assaporano l’ora d’aria in maniera originale, con cene nel penitenziario tra gusto e nuove occasioni. Ai fornelli con i galeotti ecco lo chef del ristorante l’Artusino di Cerbaia (Firenze), con un menu che ripercorrerà la tradizione artusiana in chiave moderna e sposerà i vini di tre aziende socie di Movimento Turismo del Vino Toscana: Cesani con la Vernaccia di San Gimignano, poi l’azienda Buccianera di Arezzo con il Rosato e infine i Marchesi Gondi con il loro Chianti Rufina.
Fonte: La Nazione.
Linguaglossa, vino sotto le stelle di San Lorenzo.
Musica e degustazione delle etichette dell’Etna osservando gli astri cadenti. A piano Provenzana tra gli stand gastronomici i telescopi per osservare il cielo.
Fonte: RaiNews.
“Divinbottega”, una serata tra vino e artigianato nel centro storico di Bisceglie.
Una serata all’insegna dei migliori vini rossi pugliesi e dell’artigianato locale. Divinbottega è il nuovo appuntamento del Borgo delle Meraviglie, che si terrà nella serata di venerdì 11 agosto. Nelle botteghe del centro storico di Bisceglie sarà possibile degustare il vino rosso pugliese, ammirando le creazioni artigianali che variano dalla bigiotteria di pregio a borse e accessori moda, fino ai manufatti in legno, all’oggettistica e ai dipinti autografi di pittori biscegliesi. Una piacevole occasione, unica nel suo genere, per una passeggiata tra storia, vino e cultura. La degustazione avrà inizio alle ore 20.00 e proseguirà fino a tarda sera. I ticket saranno in vendita all’ingresso di via Cardinale Dell’Olio. La manifestazione è a scopo benefico. Appuntamento, venerdì 11 agosto, nel centro storico di Bisceglie per un brindisi di mezza estate.
Fonte: TraniLive.it.
Trontano: vino e sapori osservando il cielo d’agosto.
Dalle 19.30 di venerdì 11 agosto all’area feste di Trontano, torna Calici sotto le stelle. La manifestazione si dipana in un percorso guidato al centro del paese dove sono allestiti sette punti di degustazione con vini, salumi, formaggi e dolci. Il tutto accompagnato dalla musica delle fisarmoniche. Evento extra all’oratorio di San Giacomo con i “percorsi celesti”. Un momento di osservazione guidata del cielo e delle costellazioni estive a cura dell’Osservatorio Galileo Galilei di Suno. Ricordiamo che proprio in queste giornate nei cieli è possibile ammirare gli sciami delle meteore, le cosiddette stelle cadenti, o lacrime di San Lorenzo. L’iniziativa di Trontano è organizzata dalla Pro loco. Tiket partecipazione (adulti 20 euro, bambini dai 6 ai 14 anni 10).
Fonte: Ossola 24.
Masche: una serata di storie, stelle e vino sulla terrazza dei Perticali di Clavesana.
Dopo il concerto di J. Sintoni, andato in scena venerdì a Cantine Luzi Donadei, oggi, giovedì 10 agosto, è in programma il secondo e ultimo appuntamento estivo organizzato dall’associazione per la valorizzazione dei Calanchi di Clavesana. Presso la terrazza dei Perticali, intorno alle 20,30 andrà in scena una serata di storie, stelle e vino con Serena Fumero dal titolo “Masche”. “Al tramonto del sole dietro al Monviso – anticipa la presidente Anna Bracco – saremo sulla terrazza dei Calanchi con Serena Fumero a raccontar di masche attorno ad un falò con un bicchiere di vino ma liberi di scrutare il cielo a caccia di stelle cadenti ed esprimere i nostri più segreti desideri. In tanti, veramente tanti, hanno scritto e telefonato per capire meglio di cosa tratta la serata. Non c’è spiegazione migliore che partecipare perché ognuno di noi avrà una percezione personale dell’atmosfera, della bellezza di una notte di San Lorenzo a sentir raccontar di masche. Ps: si consiglia di portare un plaid per sedersi nel prato e una felpa o maglione per difendersi dalla frescura di una notte di Agosto nelle Langhe”
Fonte: Provincia Granda.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da Albrigi Tecnologia
A risentirci a domani.