Inizia la stagione della vendemmia in Italia, ma le sfide sono numerose a causa del clima instabile e della carenza di personale per la raccolta dell’uva

La Francia ha superato l’Italia nella produzione di vino quest’anno, con 50 milioni di ettolitri rispetto ai 43 milioni dell’Italia, che ha anche subito una perdita del 14% rispetto all’anno precedente.

Inizia la stagione della vendemmia in Italia, ma le sfide sono numerose a causa del clima instabile e della carenza di personale per la raccolta dell’uva

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha sottolineato l’importanza per l’Italia di definire priorità e settori di investimento nel comparto vitivinicolo, specialmente considerando il caldo intenso di luglio e agosto, che ridurrà la quantità di uva disponibile. Le catastrofi climatiche, tra cui grandinate e alluvioni, hanno colpito alcune regioni vitivinicole importanti come Marche ed Emilia-Romagna, peggiorando la situazione.
Il settore vitivinicolo italiano è anche afflitto da malattie e funghi, come la Peronospora, che rappresenta una vera emergenza nel 2023. Giansanti ha enfatizzato la necessità di investire nella produzione interna per garantire la qualità e la competitività sul mercato internazionale, mentre l’incertezza economica richiede rassicurazioni per il mercato interno.
Altre sfide includono un record di stock di vino italiano in cantina alla fine di luglio e un declino delle esportazioni verso paesi al di fuori dell’Unione Europea, in particolare verso gli Stati Uniti. L’Osservatorio Uiv-Vinitaly ha segnalato una contrazione della domanda extraeuropea nel primo semestre, con una diminuzione delle esportazioni verso paesi come Stati Uniti, Canada, Giappone, Norvegia, Cina e Corea del Sud, mentre solo la Russia ha mostrato un aumento delle importazioni di vino italiano. L’Italia si trova quindi ad affrontare la sfida di avere un eccesso di vino invenduto sul mercato internazionale.