Consorzio Tutela Lambrusco: “Rimandare Vinitaly una scelta sofferta ma inevitabile”

L’ente di tutela interviene in merito alla decisione di rinviare l’edizione 2021 del Salone Internazionale del vino al prossimo anno. “Vista l’emergenza sanitaria ancora in corso e le condizioni di sicurezza proposte, i nostri Consorziati si erano espressi già da tempo a favore del rinvio”, commenta il Presidente Claudio Biondi

L’ente di tutela interviene in merito alla decisione di rinviare l’edizione 2021 del Salone Internazionale del vino al prossimo anno. “Vista l’emergenza sanitaria ancora in corso e le condizioni di sicurezza proposte, i nostri Consorziati si erano espressi già da tempo a favore del rinvio”, commenta il Presidente Claudio Biondi
Modena, 17 marzo 2021 – “Siamo assolutamente d’accordo con il Dottor Mantovani, i dirigenti della Fiera di Verona e i Presidenti delle Organizzazioni di filiera nel valutare che Vinitaly 2021 deve essere rinviata”: si esprime così Claudio Biondi, Presidente del Consorzio Tutela Lambrusco, realtà nata il 1° gennaio scorso dalla fusione dei tre precedenti enti di valorizzazione e salvaguardia del famoso vino emiliano.
“Fin da metà febbraio – alla richiesta di partecipare a una possibile edizione in giugno del Salone Internazionale del vino e dei distillati – dopo aver sentito il parere dei nostri consorziati ci eravamo espressi contrari. A seguito delle opportune valutazioni, visti i protocolli di sicurezza che erano stati ipotizzati – non conciliabili con le esigenze dei nostri produttori – ci eravamo detti sfavorevoli. Si tratta di una decisione molto sofferta ma inevitabile”.
Prosegue Biondi: “Una scelta saggia, dettata anche dal fatto che, per via dell’inasprirsi dell’emergenza sanitaria, molti buyer e interlocutori di riferimento a livello internazionale non avrebbero potuto partecipare alla manifestazione”.
Senza dimenticare che l’ipotesi di rimandare l’edizione 2021 in autunno non avrebbe trovato il consenso dei piccoli produttori. “L’idea di rinviare Vinitaly a settembre non sarebbe stata pensabile per le Cantine a gestione famigliare – conclude Biondi – le nostre realtà di dimensioni minori in quel periodo dell’anno hanno tutte le risorse completamente assorbite nelle operazioni legate alla vendemmia e alla vita della cantina e non avrebbero quindi comunque potuto partecipare al Salone”.

Modena, 17 marzo 2021 – “Siamo assolutamente d’accordo con il Dottor Mantovani, i dirigenti della Fiera di Verona e i Presidenti delle Organizzazioni di filiera nel valutare che Vinitaly 2021 deve essere rinviata“: si esprime così Claudio Biondi, Presidente del Consorzio Tutela Lambrusco, realtà nata il 1° gennaio scorso dalla fusione dei tre precedenti enti di valorizzazione e salvaguardia del famoso vino emiliano.

Fin da metà febbraio – alla richiesta di partecipare a una possibile edizione in giugno del Salone Internazionale del vino e dei distillati – dopo aver sentito il parere dei nostri consorziati ci eravamo espressi contrari. A seguito delle opportune valutazioni, visti i protocolli di sicurezza che erano stati ipotizzati – non conciliabili con le esigenze dei nostri produttori – ci eravamo detti sfavorevoli. Si tratta di una decisione molto sofferta ma inevitabile“.

Prosegue Biondi: “Una scelta saggia, dettata anche dal fatto che, per via dell’inasprirsi dell’emergenza sanitaria, molti buyer e interlocutori di riferimento a livello internazionale non avrebbero potuto partecipare alla manifestazione“.

Senza dimenticare che l’ipotesi di rimandare l’edizione 2021 in autunno non avrebbe trovato il consenso dei piccoli produttori. “L’idea di rinviare Vinitaly a settembre non sarebbe stata pensabile per le Cantine a gestione famigliare – conclude Biondi – le nostre realtà di dimensioni minori in quel periodo dell’anno hanno tutte le risorse completamente assorbite nelle operazioni legate alla vendemmia e alla vita della cantina e non avrebbero quindi comunque potuto partecipare al Salone“.