«Accogliamo con grande favore e piacere il ritorno di Enovitis, la più importante manifestazione in campo dedicata all’innovazione in viticoltura. Ringraziamo l’Unione Italiana Vini per avere scelto il Piemonte e l’azienda Pico Maccario per ospitare la rassegna. Che sia di buon auspicio per una ripartenza definitiva delle attività che coinvolgono il nostro comparto».
Queste le parole di Filippo Mobrici, Presidente Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, sulla nuova edizione diEnovitis in Campo, dedicato a enologi, agronomi, tecnici, studenti e aziende vitivinicole. La due giorni, che si terrà fra i filari dell’azienda Pico Maccario (Mombaruzzo –Asti; giovedì 1 e venerdì 2 luglio), torna in Piemonte dopo 15 anni, con l’immutato spirito di offrire atecnici e operatori uno sguardo sulle ultime innovazioni tecnologiche da impiegare in vigna. «La necessità di procrastinare di un anno l’evento, fissato inizialmente per il 2020 e rinviato a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid, non ha cambiato lo spirito della nostra azienda e degli espositori–commenta Vitaliano Maccario dell’azienda ospitante Pico Maccario–Il Piemonte del vino lancia un grande messaggio di positività e ripartenza e anche le imprese hanno risposto con un’entusiastica partecipazione. Gli adeguamenti logistici legati alle norme di sicurezza non diminuiscono la portata simbolica di un evento che torna a mettere al centro la vitivinicoltura e gli investimenti, necessari per rilanciare l’eccellenza del comparto»«Il comparto delle macchine e tecnologie per la viticoltura è una delle migliori espressioni dell’ingegno del nostro Paese–spiega Ernesto Abbona, Presidente di Unione italiana vini Ernesto Abbona–Un settore riconosciuto anche all’estero, come dimostrano lebuone performance sui mercati internazionali. Nel 2020 le macchine per la viticoltura hanno realizzato vendite oltre confine per 781,7 milioni di euro, in crescita non solo sui valori del 2019, a +5,7%, ma registrando +2,2% anche sui risultati pre–pandemici del 2018».
l Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, selezionato come partner tecnico dell’evento e come attore istituzionale che esprime in modo compiuto e organico l’anima di un territorio Patrimonio dell’Umanità, rilancia con entusiasmo questo appuntamento, sottolineandone l’alto profilo: più di 100marchi, fra i quali diverse anteprime internazionali, in rappresentanza di tutte le categorie merceologiche.«I due giorni sarannoinoltrel’occasione per dimostrare i progressi del progetto Sisav, Strumenti Integrati per la Sostenibilità Ambientale del Vigneto, guidato dal Politecnico di Torino –dice ancora il Presidente Mobrici–Il Consorzio, da sempre in prima linea sul sostegno alla ricerca, all’innovazione, alla sostenibilità e allo sviluppo, affianca pienamente il lavoro del Politecnico, mirato a perfezionare un sistema che, attraverso sensori installati in vigna, è in grado di rilevare condizioni metereologiche scatenanti patologie fungine e trasmettere i dati per definire gli interventi di risposta».***Con oltre 66 milioni di bottiglie e più di 11 mila ettari vitati, pari a circa il 30% della superficie a Doc e Docg del Piemonte, il Consorzio tutela 13 denominazioni, 4 Docg (Barbera d’Asti, Nizza, Ruchè di Castagnole Monferrato e Terre Alfieri) e 9 Doc (Albugnano, Cortese dell’Alto Monferrato, Dolcetto d’Asti, Freisa d’Asti, Grignolino d’Asti, Loazzolo, Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, Monferrato e Piemonte)