Due etichette icona dello spirito di Montalcino.
La Tenuta CastelGiocondo, proprietà della famiglia Frescobaldi dal 1989, è intrinsecamente legata alla storia del vitigno sangiovese e della denominazione Brunello di Montalcino.
Un luogo ricco di fascino, dove i vigneti, sovrastati da una roccaforte del 1100, hanno trovato le condizioni ideali per esprimere al meglio i caratteri del varietale e del territorio: un’altitudine intorno ai 300 metri slm, esposizione a sud ovest per beneficiare del caldo sole pomeridiano e terreni ben drenati ricchi di galestro, argilla, calcio e sabbie plioceniche. Queste caratteristiche, sin dal 1800, epoca a cui risalgono le prime produzioni di Brunello di Montalcino, avevano reso celebri i vini qui prodotti per maestosità, eleganza e longevità.
Ancora oggi, questo carattere rivive nelle etichette prodotte sotto la guida della famiglia Frescobaldi che fa di sperimentazione in vigna, rispetto dei tempi della vite e selezione i capisaldi per l’eccellenza degli iconici vini della tenuta: il Brunello di Montalcino DOCG CastelGiocondo e il Brunello di Montalcino DOCG Riserva Ripe al Convento, uno dei cru della proprietà che nasce dall’omonimo vigneto situato tra i 350 e i 450 m slm. Vendemmia dopo vendemmia queste etichette raccontano nuovi capitoli della storia della Tenuta presentando le mille espressioni dello spirito di Montalcino.
Brunello di Montalcino DOCG CastelGiocondo 2016
Etichetta simbolo della Tenuta, di cui esprime la grande vocazione attraverso eleganza e sfumature aromatiche che evolvono nel tempo creando nuove suggestioni.
L’annata 2016 è stata caratterizzata da un andamento particolare, con un inverno mite che ha determinato un anticipo nel germogliamento. Fondamentale per riequilibrare lo sviluppo delle viti è stata una primavera fresca e piovosa che ha rallentato le fasi vegetative. La stagione estiva ha portato giorni caldi e assolati intervallati da alcune piogge nel mese di agosto che hanno permesso alle piante di affrontare l’ultima fase della maturazione senza stress. Le temperature calde degli ultimi giorni di settembre, le escursioni termiche tra giorno e notte, il vento fresco e asciutto di tramontana e livelli di umidità bassissimi hanno consentito di portare a termine una vendemmia accurata con uve sane e mature e dall’eccellente profilo organolettico.
Dopo la raccolta manuale, le uve sono ste sottoposte ad un’attenta cernita. Le fermentazioni hanno avuto luogo in serbatoi di acciaio inox, a temperatura controllata. Il vino è stato poi affinato in legno per uscire sul mercato dopo 5 anni dalla vendemmia in seguito ad un ulteriore riposo in bottiglia.
Il Brunello di Montalcino DOCG CastelGiocondo ripropone anche per l’annata 2016 la sua consueta eleganza, qualità che si mostra a partire dal profilo aromatico: un bouquet che richiama piccoli frutti rossi accompagnati da sentori floreali. Questi lasciano spazio a note speziate e balsamiche che rivelano la complessità e il potenziale evolutivo di questo vino. Al palato si percepisce una trama tannica fitta ma di grande fascino che introduce ai sentori minerali e di spezie che conferiscono piacevolezza a un finale lungo, caldo e persistente.
Brunello di Montalcino DOCG Riserva Ripe al Convento 2015
Questo vino nasce da un piccolo vigneto di sangiovese situato sul poggio più alto della Tenuta. La sua altitudine intorno ai 450 metri, l’esposizione al caldo sole del pomeriggio, i suoli galestrosi e i salubri venti mediterranei conferiscono a questa Riserva di Brunello intensità, personalità e longevità.
Questi lineamenti hanno trovato nell’annata 2015 un grande alleato. Le abbondanti riserve idriche immagazzinate nel 2014 hanno permesso alle viti di godere delle calde giornate primaverili ed estive che si sono susseguite nel corso dell’anno ed in particolare nel mese di luglio. L’abbassamento delle temperature e le piogge sporadiche del mese di agosto hanno infine permesso lo sviluppo delle sostanze fenoliche preziose per delineare gli aromi e le componenti tanniche del vino.
Dopo la raccolta, le uve sono state sottoposte a una scrupolosa cernita manuale, svolta per singolo acino. La fermentazione è avvenuta in vasche di inox a temperatura controllata con rimontaggi frequenti. Il Ripe al Convento affina in legno per uscire sul mercato dopo 6 anni dalla vendemmia in seguito ad un ulteriore affinamento in bottiglia
Sin dalla vista si percepisce la grande intensità di questo vino dove un carico rosso rubino giunge all’estremità del calice con riflessi granati.
Al naso si presenta esuberante e invitante, con note di visciola e mirtillo, seguite da aromi terziari di cannella, tabacco, caffè e cuoio. Una sinfonia di aromi che ritorna all’assaggio, offrendo nuove suggestioni di pepe bianco e chiodi di garofano, sostenute da tannini compatti e setosi. Un equilibrio che persiste sul palato, prova di un grande longevità e di un’annata importante.