Il Monte Veronese DOP vince a Caseus Veneti

La squadra del Monte Veronese porta a casa quattro medaglie su sei della provincia di Verona.

Il Monte Veronese DOP vince a Caseus Veneti

Il concorso della 17ª edizione di Caseus Veneti, dedicato ai prodotti caseari della Regione Veneto, si è concluso anche quest’anno con importanti riconoscimenti per il Monte Veronese DOP, che porta a casa quattro medaglie su sei della provincia di Verona. Sabato 25 settembre a Villa Contarini a Piazzola sul Brenta, nel padovano, la squadra del Monte Veronese si è aggiudicata la vittoria in 4 categorie, ottenendo i premi assegnati dalla giuria di esperti: medaglia d’oro al Monte Veronese DOP a latte intero (25/45 giorni) del Caseificio Artigiano Gugole Dario di Gugole Antonella, medaglia d’oro al Monte Veronese DOP d’allevo (6 mesi) de La Casara Roncolato Romano, che si aggiudica anche il primo premio per Formaggi Di Capra – Coag. Presamica – Pasta Semidura, medaglia d’oro anche al Monte Veronese DOP d’allevo (oltre 12 mesi) del Caseificio Menegazzi. Il Monte Veronese si è inoltre aggiudicato anche un terzo posto al “Primo concorso panino Caseus Veneti”, che quest’anno ha preso vita con lo scopo di valorizzare i formaggi DOP nei panini. A vincere la medaglia è stato Alberto Dalla Libera, campione italiano di sandwich, con il panino Ma Dalla Lì, farcito con il Monte Veronese DOP.
Le categorie in concorso di questa edizione sono state 49 tra formaggi DOP e tipici, caprini, freschi, freschissimi, affinati, per un totale di 406 formaggi in gara.
“Tradizione ed eccellenza casearia sono le parole chiave del successo che si conferma anche quest’anno – commenta Alfonso Albi, Presidente del Consorzio Monte Veronese DOP – È stata una bellissima edizione e siamo fieri che il lavoro e la passione che stanno dietro al Monte Veronese siano riconosciuti anche nei risultati del concorso. I nostri caseifici sono otto e sono tutti a conduzione familiare: con i loro formaggi rappresentano l’arte della lavorazione e della materia prima, specchio del nostro territorio della Lessinia, un patrimonio che vogliamo valorizzare e raccontare a tutti”.
La manifestazione ha visto protagoniste otto denominazioni ed è stata promossa dai Consorzi di Tutela dei formaggi DOP del Veneto: Asiago, Casatella Trevigiana, Grana Padano, Montasio, Monte Veronese DOP, Mozzarella STG, Piave e Provolone Valpadana, con il sostegno di A.Pro.La.V (Associazione Produttori Latte del Veneto). Tante le declinazioni dei migliori formaggi regionali, che hanno visto decine di appuntamenti per grandi e piccini anche nella giornata di domenica, tra cui gli show cooking condotti dalla sommelier Adua Villa e dal giornalista Marco Colognese, che hanno avuto come protagonisti sette formaggi DOP veneti e sette chef, che li hanno interpretati nelle loro ricette. Il Monte Veronese è stato l’ingrediente del piatto dello chef Davide Di Rocco del Di Rocco Bistrot – Cà Matta a Noale (Venezia), che ha realizzato Il prima, il dopo e il quinto quarto. Si tratta di un piatto che si sviluppa in tre momenti: il primo è il desiderio di sentire il gusto dell’essenza del formaggio, che qui è stato accostato a una tartare di manzo; il secondo è la trasformazione del formaggio, che è stato presentato come fonduta in accompagnamento a dei paccheri di ragù di tonno e tartufo nero; il terzo è l’impiego della parte meno nobile, il quinto quarto del formaggio, ovvero la crosta, utilizzata per fare un brodo per una pietanza vegetariana. Una presentazione che è stata molto interessante per capire le diverse declinazioni del formaggio e la versatilità di gusti, sapori e consistenze dello stesso. Il piatto è stato abbinato a un cocktail a base di Asolo Prosecco, ideato per l’occasione dal noto bartender Simone Ambrosi, titolare del Cloakroom Cocktail Lab di Treviso. Un grande successo anche per le degustazioni guidate dei formaggi, dove il Monte Veronese assieme al Montasio è stato protagonista dell’incontro Una montagna di formaggio.