Per i suoi 50 anni l’azienda vicentina stila la tabella di marcia in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Prodotti a minimo impatto e buone pratiche interne.
Non si ferma Labrenta nella costruzione e promozione di un modello di business sostenibile, in termini di processi produttivi, offerta e cultura aziendale. L’impresa di Breganze (Vicenza), specializzata in soluzioni di chiusura, festeggia i 50 anni di attività con la condivisione del progetto Labrenta Green Deal 2030, in linea con gli obiettivi di sviluppo rispettoso dell’ambiente e dell’essere umano indicati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La tabella di marcia si compone di diverse tappe, relative all’uso di materiali sempre più sostenibili, alla scelta di partner che condividono la stessa sensibilità e spinta all’innovazione e all’adozione di pratiche interne utili a ridurre l’impatto ambientale. Per quanto riguarda i prodotti, l’emblema dell’impegno di Labrenta è un tappo che fa parte della famiglia dei T-shape Wood, progettato per il riutilizzo nel tempo e assemblato con la tecnologia NGS, che non richiede uso di colle. Il legno impiegato per la testa è certificato FSC, proviene quindi da foreste gestite responsabilmente. Il corpo è realizzato in Sughera®, rivoluzionario materiale brevettato da Labrenta che riutilizza gli scarti di produzione del sughero assemblandoli con un minimo quantitativo di polimeri plastici. Il piano dell’azienda si prefigge di eliminare la colla dai tappi T-shape nel 2025 per arrivare a produrre solo soluzioni in plastica riciclata, biobased o biodegradabile nel 2030. Per farlo Labrenta seleziona attentamente i partner. Primo tra tutti la start-up Mixcycling®, nata nel 2019 e impegnata nella Ricerca&Sviluppo per la produzione di nuovi materiali sostenibili e nella realizzazione di tappi innovativi a ridotta impronta ambientale.
“Il cambiamento climatico, l’inquinamento dell’aria, lo smaltimento dei rifiuti sono temi urgenti che richiedono tutto il nostro impegno e non ammettono procrastinazioni – dichiara Gianni Tagliapietra, AD di Labrenta – Dobbiamo agire come una squadra in cui ognuno è chiamato a dare il proprio contributo. Diventa, quindi, fondamentale il coinvolgimento e la sensibilizzazione dei collaboratori. Vogliamo essere una realtà di prim’ordine capace di trasmettere buone pratiche”.
La declinazione interna del progetto Labrenta Green Deal 2030, infatti, prevede un’implementazione della raccolta differenziata, con la possibilità per i collaboratori di portare in azienda i rifiuti speciali. Sono state distribuite borracce per eliminare tutte le bottigliette di plastica e, per le pause, continua la proposta di cibo sano per una corretta alimentazione. La conversione al digitale proseguirà fino a eliminare totalmente l’uso di carta. Si aggiunge l’adozione di imballaggi 100% riciclati e certificati FSC. Infine verrà costruito un parco solare da 150 kW con l’obiettivo di accrescere l’indipendenza dalla rete nazionale.
Labrenta, fondata nel 1971 a Breganze (Vicenza), produce chiusure per il settore alimentare. Provide the right closure è il motto con cui si muove alla ricerca del tappo ideale per ciascuna esigenza, attraverso prodotti in grado di unire design e funzionalità. Sin dalla sua fondazione Labrenta ha destinato grande attenzione alla ricerca e allo sviluppo. L’obiettivo è di fornire a ogni cliente la propria chiusura dedicandogli un servizio tailor made. L’anima creativa e scientifica di Labrenta vive in D.Vision, la sezione interna in cui opera un team professionale giovane e altamente qualificato dedicato esclusivamente allo sviluppo di nuovi progetti: ascoltare i clienti, le loro esigenze e trasformare ogni loro intuizione in realtà. Idee che, grazie all’impiego di una stampante 3D, si materializzano in tempi brevissimi. Perché in Labrenta ogni cliente, con il suo prodotto, viene gestito con la consapevolezza della loro unicità. Perché un prodotto comunica il suo valore, a partire da ciò che lo contiene.