News Vitivinicole e tenute agricole di domenica 20 marzo 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 20 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Russi in «standby» per Vinitaly «Era in ripresa, non ci voleva».
La fiera e il conflitto, Mantovani: «Dato importante sono le conferme da Asia e Cina». Vinitaly senza operatori e buyer russi? «È una situazione che non ci voleva», dice Maurizio Danese. Lui, presidente di Veronafiere, che ricorda come «abbiamo incrementi da tutto il mondo, Stati Uniti, Europa…». II che serve a contestualizzare: lo standby sui russi è un colpo assorbito dalla cornice generale, che registra numeri forti dai mercati europeo, americano, asiatico. Certo è che il salone internazionale del vino, dal io al 13 aprile, rifletterà il periodo storico: ufficialmente non c’è «incoming» da Mosca, a effetto dell’invasione dell’Ucraina e delle sanzioni. «La Russia sul piano del mercato, per l’Italia del vino, vale 375 milioni di dollari di export: è un mercato abbastanza importante, ed era anche un mercato in forte ripresa», riflette Giovanni Mantovani, dg di Veronafiere, citando il +11% registrato nel 2021.

Fonte: Corriere di Verona.

Benvenuta giovinezza Château d’Yquem, se il mito si reinventa.
Il più celebre Sauternes punta a esser goduto anche nelle annate recenti e a tutto pasto. La 2019 è grandiosa e (sorpresa) dà il suo meglio già da subito. A volte la nobiltà può essere un peso. Prendete il caso di Château d’Yquem. È uno dei vini più leggendari del mondo, certamente il Beethoven dei bianchi mondiali. Eppure è prigioniero della sua stessa leggenda, quella di un vino per occasioni particolari, lontano da un consumo non dico quotidiano (il prezzo stesso lo sconsiglierebbe, una bottiglia costa diverse centinaia di euro) ma comunque libero dagli stilemi che lo vogliono vino da lunghe soste in cantina, un vino da attendere per anni, e quando poi c’è finalmente lo showdown comunque da bere mangiando formaggi lungamente affinati, foie gras, oppure da solo, ragionando sul senso della vita (che in quel momento sarà comunque bellissima).

Fonte: Giornale.

La vite è meravigliosa – Petra 2018 l’evoluzione della specie.
C’è qualcosa di nuovo nell’ultima annata di Petra, il 2018, che ho avuto il privilegio di assaggiare in anteprima rispetto all’uscita sul mercato, prevista tra qualche settimana. Il vino più rappresentativo della cantina toscana del gruppo Terra Moretti ha infatti cambiato la sua composizione, introducendo un 12 per cento di Cabernet Franc, che ha fatto scendere al 60 la percentuale di Cabernet Sauvignon e al 28 quella del Merlot, donando al vino una maggiore complessità ed equilibrio, oltre che sentori speziati al naso.

Fonte: Giornale.

Castello di Cigognola svela a Vinitaly il nuovo Pinot Noir.
Castello di Cigognola, il progetto enologico della famiglia Moratti in Oltrepò Pavese, presenta Pinot Noir, annata 2020, prima espressione ferma e vinificata in rosso del vitigno, nata dalla collaborazione con l’enologo e consulente Federico Staderini.® Nuovo vino è un’interpretazione inedita della varietà di origine francese che nel 45° parallelo ha trovato una terra d’elezione. «In quest’ area vi sono tracce esigue ma ancora visibili di una viticoltura del passato che lega l’antico Oltrepò al Piemonte – spiega Staderini – tempo in cui si producevano vini tranquilli, senza bolle. 11 nebbiolo, la barbera e il pinot nero sono i testimoni di un sentiero pieno di rovi ma ancora percorribile per tenere viva una produzione più antica rispetto a quella del Metodo Classico».

Fonte: Libero Quotidiano.

Vino made in Tuscany: crescono export e prezzi.
Anteprime di Toscana Vino made in Tuscany: crescono export e prezzi Cresce l’export, aumenta il valore, calano i volumi prodotti: nonostante un’annata che non ha garantito un’elevata produzione in termini di quantità, il bilancio del 2021 per il vino Made in Tuscany è in positivo. A tratteggiare il quadro complessivo la ricerca di Ismea, presentata a Firenze in occasione di “PrimAnteprima 2022”, la giornata inaugurale della Settimana delle “Anteprime di Toscana” promossa da Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzata da PromoFirenze e da Fondazione Sistema Toscana. Quanto alla produzione, secondo i dati raccolti da Artea sulla vendemmia 2021 la Toscana ha prodotto 2,04 milioni di ettolitri di vino, I17% in meno rispetto all’anno precedente: una cifra che colloca la produzione toscana 2021 tra le più basse rispetto agli ultimi 5 anni.

Fonte: Sole 24 Ore.

Gianna Nannini: “Fare vino è come fare rock”.
“Fare vino è come fare rock, un lavoro di squadra”. Lo ha detto la Gianna Nannini a PrimAnteprima 2022, settimana delle Anteprime di Toscana del vino di cui è testimonial. La rockstar è viticoltrice titolare della Certosa di Belriguardo. “Fin da bambina partecipavo alla vendemmia, le prime canzoni le scrivevo scappando in motorino in mezzo alle zolle”.

Fonte: Stampa.

Viticoltura ed Enologia, sedici laureati a Tebano.
II sindaco Isola: «Pronto il progetto per garantire al Polo una nuova cantina». Si è svolta venerdì nella sala “Aureliano Amati” del Polo di Tebano la discussione delle tesi e il conferimento delle Lauree in Viticoltura ed Enologia a sedici studenti che hanno frequentato il corso triennale dell’Università di Bologna. In apertura di giornata, ha fatto gli onori di casa Gianni Carapia, amministratore unico di Terra Naldi, la società interamente partecipata dal Comune titolare degli immobili. «Quest’anno — ha detto — abbiamo deciso di ricominciare da questa sala recentemente riqualificata all’interno del Polo di Tebano, che è una delle culle della ricerca e della sperimentazione in campo agricolo. Ringrazio i docenti dell’Alma Mater per la collaborazione che ci hanno sempre dato per migliorarci».

Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.

La Delizia fa incetta di ori «Ma la speculazione pesa».
Doppia medaglia d’oro per La Delizia Viticoltori Friulani: la cantina di Casarsa ha infatti ricevuto la comunicazione ufficiale del primo posto peri suoi spumanti in due rinomati concorsi enologici internazionali. Al Berliner Wine Trophy, più grande concorso al mondo che si tiene nella capitale tedesca con oltre 14 mila vini registrati, la Ribolla Gialla Spumante Brut Naonis ha ricevuto la medaglia d’oro. Stesso risultato per il nuovo La Delizia Prosecco Doc Rosè Spumante Extra Dry, medaglia d’oro al Concours mondial de Bruxelles, tenutosi quest’anno a Valladolid in Spagna e che ha visto in gara oltre 1170 vini. «In un solo giorno – ha commentato il direttore de La Delizia Mirko Bellini – le nostre bollicine hanno ricevuto due medaglie d’oro.

Fonte, Gazzettino Pordenone.

Spumanti La Delizia doppia medaglia d’oro.
Doppia medaglia d’oro per La Delizia Viticoltori Friulani: la cantina di Casarsa ha visto salire sul gradino più alto sia la Ribolla Gialla Spumante Brut Naonis, prima al Berliner Wine Trophy, che La Delizia Prosecco Doc Rosè Spumante Extra Dry, medaglia d’oro al Concours mondial de Bruxelles. «In un solo giorno le nostre bollicine hanno ricevuto due medaglie d’oro» ha commentato con soddisfazione il direttore de La Delizia, Mirko Bellini, senza del resto nascondere la preoccupazione per «la situazione del comparto vinicolo Fvg che – ha detto è pesante.

Fonte, Messaggero Veneto.

Wine Festival 2022: degustazioni e seminari non solo per intenditori.
II complesso dell’ex convento dell’Annunziata a Sestri Levante Wine Festival 2022: degustazioni e seminari non solo per intenditori. Oggi e domani la cornice dell’ex convento dell’Annunziata ospita il “Sestri Levante Wine Festival 2022”: manifestazione curata dalla delegazione autonoma Fisar Tigullio Cinque Terre, in collaborazione con l’associazione “Gente de la Mana”. Oggi si può visitare dalle 10 alle 19.30, domani invece fino alle ore 19. Gli intenditori ma non solo, possono lasciarsi coinvolgere in degustazioni guidate, abbinamenti cibo e vino, naturalmente possibilità di acquistare i prodotti in esposizione, ma anche assistere a show cooking, partecipare a seminari di approfondimento dedicati a questo settore, e tanto altro, alla scoperta di vini, vigne e prodotti alimentari del territorio nazionale, presentati da un nuovo e diverso punto di vista.

Fonte, Secolo XIX Levante.

Viticoltura sì, ma biodinamica: la storia di Parma diventa film.
Daniele Parma nella sua azienda vitivinicola La Ricolla. L’AGRICOLTURA NATURALE SOGGETTO DI UNA PELLICOLA DI TESTIMONIANZA. Viticoltura sì, ma biodinamica: la storia di Parma diventa film L’azienda vitivinicola La Ricolla in un documentario giovedì al cinema Mignon DANIELE PARMA, 54 anni, titolare a Ne dell’azienda La Ricolla, con vitigni in Val Graveglia, a Cogorno, Carasco e Sestri Levante , è il primo vignaiolo biodinamico del Tigullio: la sua azienda è stata certificata nel gennaio scorso La sua storia è diventata un docufilm, con la regia di Gip Barbeschi e le musiche di Pier Gonella, che verrà presentato giovedì alle 18 al cinema Mignon di Chiavari (ingresso libero). Parma ha scelto la biodinamica per tornare a un tipo di coltivazione più naturale.

Fonte, Secolo XIX Levante.

Primorò, rosso giovane e fresco Ricchezza di frutto intrigante.
L’etichetta Primorò, rosso giovane e fresco Ricchezza di frutto intrigante Biologico e senza solfiti aggiunti. È il Primorò, il rosso più giovane e fresco firmato da Tosca Polisena. A differenza delle annate precedenti quando nell’uvaggio era stata prevista la presenza di uva franconia, il 2019 deriva al ioo96 da uve merlot. Non è stato un depauperamento, anzi. Il vino si presenta molto profumato, di una ricchezza di frutto molto intrigante (fragola, ribes, rosa), quasi piccante; al palato è snello, freschissimo, tagliente. Un vino che si sposa a perfezione con alcuni salumi (quelli belli grassi) e con i piatti primaverili a base di uova.

Fonte, Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.

Cavalieri del tartufo Oggi l’esordio del Gran Maestro.
Alle 11 Castello di Grinzane Cavour I Cavalieri del tartufo e dei vini di Alba oggi si danno convegno al castello di Grin zane per 11299° Capitolo della Primavera m Langa. L’appuntamento è per le 11 e si apre all’insegna di una novità: l’ingresso del nuovo Gran Maestro dell’Ordine. Dopo la rinuncia di Bianca Vetrino che per dieci anni ha guidato la confraternita, è stato scelto per l’incarico Tomaso Zanoletti, un nome che nelle Langhe non ha bisogno di presentazioni: sindaco di Alba per 13 anni e senatore per cinque legislature. «Affronto questo compito con impegno perché conosco l’importanza che l’Ordine ha avuto in passato e sono convinto che i suoi scopi non solo siano ancora attuali ma particolarmente utili in questo tempo» ha scritto Zanoletti nella prima lettera di convocazione.

Fonte, Repubblica Torino.

Lessona e Bramaterra nel gotha dei grandi vini con le “Quattro viti” Ms.
Presentate le nove etichette premiate dai sommelier “In costante crescita l’attenzione verso la qualità” Ieri a Palazzo Gromo Losa a Biella Piazzo sono stati presentati i vini biellesi Lessona e Bramaterra che l’Associazione Italiana Sommelier ha premiato con le 4 viti nella guida Vitae 2022. È il massimo riconoscimento assegnato ai «vini di eccellente profilo stilistico e organolettico» che ottengono un punteggio da 91/100. L’evento è stato organizzato, in collaborazione con l’Ais biellese, da Biella è Buona, l’associazione temporanea di scopo costituita tra l’Enoteca regionale del Biellese e della Serra presieduta da Giuseppe Graziola e da otto aziende del territorio produttrici di vino, riso e salumi per promuovere la fiera corta con proposte turistiche abbinate all’offerta enogastronomica. «Tutte le aziende vitivinicole che fanno parte di Biella è Buona hanno ricevuto il riconoscimento delle 4 viti e con loro anche altre che non ne fanno parte», ha detto Graziola.

Fonte, Stampa Biella.

Il Sangiovese è rock… A «suonarlo» è Gianna.
Rassegna Nannini produttrice e testimonial delle anteprime toscane del vino «Le mie prime canzoni scritte tra le vigne a Belriguardo, bevendo il mosto» Primo appuntamento Si comincia oggi alla Fortezza da Basso con «Chianti Lovers e Rosso Morellino» a Toscana, terra di vini rossi, incorona il SangioJ vese, a conferma del fenomeno bio, della crescita dell’export e dei prezzi. L’occasione è stata «PrimAnteprima», la giornata inaugurale della settimana «Anteprime di Toscana», promossa da Regione e Camera di Commercio di Firenze, organizzata da PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana, con i consorzi di tutela del vino del territorio a presentare le nuove annate. Presentazione partita dal cinema La Compagnia alla presenza di Gianna Nannini, rockstar e viticoltrice con il vino che produce nella campagna senese vicino alla Certosa di Belriguardo, e conclusa a Palazzo Vecchio con la cantante e gli allievi del Maggio Musicale.

Fonte, Corriere Fiorentino.

Gianna Nannini battezza le Anteprime del vino – «Fare vino è rock» Gianna Nannini battezza le Anteprime.
Sei giorni di eventi Gianna Nannini battezza le Anteprime del vino Ciardi a pagina 13 «Fare vino è rock» Gianna Nannini battezza le Anteprime La cantante, produttrice nella sua tenuta senese, protagonista della sei giorni. «E’ un pezzo importante della nostra economia». Prende il via, in Toscana, la settimana di anteprime del vino, con una protagonista d’eccezione: la cantante Gianna Nannini, nella sua nuova veste di viticoltrice toscana. In arrivo, sei giorni di anteprime e degustazioni dedicate agli addetti ai lavori (e non solo): oggi «Chianti Lovers e Rosso Morellino» alla Fortezza da Basso di Firenze, domani e martedì 22 «Chianti Classico Collection» alla Stazione Leopolda, martedì 22 e 23 la Vernaccia di San Gimignano, il 23 e 24 il Vino nobile di Montepulciano e il 25 l’anteprima dell’altra Toscana, con i consorzi di Carmignano, Chianti Rufina, Colline Lucchesi, Doc Cortona, Maremma Toscana, Montecucco, Orcia, Terre di Casole, Terre di Pisa e Valdarno di Sopra. Un cartellone curato dalla Regione insieme alla Camera di commercio di Firenze e organizzato da Fondazione Sistema Toscana e PromoFirenze.

Fonte, Nazione Firenze.

Un territorio di-vino per nuove etichette i toscani si presentano alla Fortezza.
Testimonial Gianna Nannini che lancia il nuovo “La Rossa” dedicato a un’anziana già celebrata anche con una canzone Dal Chianti alla \vernaccia fino al Morellino: dibattiti c degustazioni. Partono ufficialmente questa mattina alla Fortezza da Basso di Firenze le Anteprime del vino toscano 2022. Dopo l’inaugurazione di ieri sera con una cena di gala nella sala dei Cinquecento a Palazzo Vecchio (organizzata da PromoFirenze e da Fondazione Sistema Toscana con il supporto di Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze), la cui testimonial è stata la cantante e vignaiola Gianna Nannini, si entra nel vivo della presentazione delle nuove annate. I primi a scendere in campo sono il Consorzio del Chianti e del Morellino di Scansano con oltre 400 etichette in degustazione per circa 110 aziende totali. Nei calici le nuove annate di Chianti docg.

Fonte, Tirreno.

25 MARZO Anteprima vini di Carmignano.
E’ previsto per il 25 marzo l’anteprima dei vini del consorzio di Carmignano nell’ambito della rassegna che prende il via oggi per la settimana delle Anteprime di Toscana. E a dare il via è intervenuta come testimonial Gianna Nannini, cantante conosciuta in tutto il mondo ma anche viticoltrice toscana, che ieri si è raccontata in questa sua nuova avventura al Cinema della Compagnia di Firenze. L’iniziativa è curata dalla Regione insieme alla Camera di commercio di Firenze, organizzata da Fondazione Sistema Toscana e PromoFirenze. Sei giorni di anteprime e degustazioni per addetti ai lavori.

Fonte, Tirreno Prato-Empoli.

Il 34 Prosecco Bar di Bottega.
All’aeroporto Marco Polo di Venezia è stato inaugurato il 34° Bottega Prosecco Bar, spazio enogastronomico nell’area partenze, il primo del 2022 a cui si aggiungeranno, nei prossimi mesi, aperture a Stoccolma, Toronto, Londra e Barcellona.

Fonte, Tribuna Treviso.

Sbancamenti in Val Caldaz appello degli ambientalisti.
Gli ambientalisti tornano alla carica contro i lavori nel vigneto in val di Caldaz, dove è prossima una ricognizione ispettiva della Forestale e della Polizia locale di Vittorio Veneto. «Dopo un po’ di pausa a seguito dell’interessamento dei media assistiamo – affermano Amedeo Fadini e Alessandra Zoppas del movimento Verdi Europa – alla ripresa dei lavori: ancora spostamenti di terra a Confin, dove al continuo rumoreggiare delle ruspe non vorremmo che si opponesse il silenzio degli organi deputati al controllo di questo territorio». I due esponenti dell’ambientalismo trevigiano avevano fatto appello, anche formalmente, al Comune perché intervenisse nei tempi più rapidi. Caldaz è una valle che mostra la sua fragilità soprattutto ora che non piove da molto.

Fonte, Tribuna Treviso.

Vetrina dell’Amarone solidale Il ricavato dell’asta ai profughi.
Quest’anno la manifestazione a villa Mosconi Bertani a Novare ha un senso nuovo Vetrina dell’Amarone solidale Il ricavato dell’asta ai profughi I fondi andranno alla Croce Rossa per i soccorsi al Paese in guerra. L’Amarone della Valpolicella nel bicchiere e nel cuore per il popolo ucraino. È partito il conto alla rovescia per la «Vetrina dell’Amarone», la manifestazione enologica a villa Mosconi Bertani, di Novare, ad Arbizzano, di sabato 26 e domenica 27 marzo, per unire cultura del vino, intrattenimento enogastronomico, lezioni coi sommelier, beneficenza. Proprio l’asta benefica con bottiglie di vino, che si terrà il 26 alle 17, sarà uno dei momenti clou dell’evento perché il ricavato andrà alla Croce Rossa Ucraina per la gestione dell’emergenza bellica. Molte donazioni delle bottiglie da battere all’asta sono già avvenute, da parte di aziende vitivinicole e da privati, ma chi vuole donare può farlo fino all’ultimo.

Fonte, Arena.

Bibo, la cantina digitale che consegna a casa vino, birra e spirit di qualità in pochi minuti.
A  lanciare la «cantina digitale» a portata di divano è la startup Bibo, che da un paio di settimane smista le sue bottiglie dal nascondiglio di Porta Venezia. Chiuso per q-commerce. Né per lutto né per cessata attività. Anzi il lavoro è appena iniziato e c’è da scattare rispettando i tempi del commercio «quick», rapido, che promette consegne a domicilio in pochissimi minuti, anche dieci. L’erba «voglio tutto e subito» (senza uscire di casa) cresce a Milano, dove alcuni negozi vendono solo online sebbene abbiano una sede operativa in città: manca l’insegna, niente vetrina, sconosciuta l’entrata, fila assente. Centri attivi ma all’apparenza anonimi, «oscuri», infatti li chiamano dark store. Magazzini strategici con beni di largo consumo, perlopiù generi alimentari, nell’ottica di una spesa lampo via app che sembra ricalcare il modello room service degli hotel.

Fonte, Corriere Milano – Corriere della Sera.

Il vino di Toscana cresce tra qualità, mercato e sostenibilità: il messaggio di “PrimAnteprima”.
Le riflessioni di Eugenio Giani (Presidente Regione Toscana), Stefania Saccardi (Agricoltura), Fabio del Bravo (Ismea) e Francesco Mazzei (Avito). Le riflessioni di Eugenio Giani (Presidente Regione Toscana), Stefania Saccardi (Agricoltura), Fabio del Bravo (Ismea) e Francesco Mazzei (Avito). Parole e numeri che raccontano una Toscana del vino sempre più sostenibile, fatta da 52 Dop e 6 Igp, che corrono nei mercati del mondo e d’Italia, tra territori che sono “grandi classici” e altri ancora da scoprire.

Fonte, WineNews.

Tannat, dalla Francia all’Uruguay fino all’Italia.
Un vitigno bacca nera dall’elevato contenuto di Tannini che proviene dall’Occitania e nel nostro Paese viene coltivato in Puglia e Sicilia. Donnafugata lo utilizza per il suo Tancredi. Tannat è un vitigno bacca nera coltivato storicamente nella Francia sud-occidentale ai piedi dei Pirenei, il suo nome deriva dalla Langue d’Oc ed esprime la ricchezza in tannini. Fu citato per la prima volta nel 1783, però molti concordano che fosse già presente nel 1030 nei vigneti dell’abbazia di Saint Pierre a Marcilhac-sur-Célé, con quell’uva i monaci producevano un vino per ristorare i pellegrini in viaggio verso Santiago di Compostela e che avevano scelto la via di Aire-sur-l’Adour-Lescar.

Fonte, Italiaatavola.net.

Principi di Spadafora, l’anima mediterranea dei vini di contrada Virzì a Monreale.
La storia dell’azienda si intreccia con quella di un nobile casato siciliano, quello degli Spadafora, le cui prime tracce certificate risalgono al 1230. Fondata da don Pietro dei Principi di Spadafora, che ricevette in eredità la tenuta dallo zio Michele De Stefani, valente agricoltore ed allevatore di cavalli da corsa, l’azienda oggi è condotta da Francesco Spadafora, figlio di don Pietro, assieme alla moglie Claudia e alla figlia Enrica. Cento ettari vitati di proprietà, tutt’intorno alla cantina, ad un’altezza variabile tra i 220 e i 400 metri sopra il livello del mare, coltivati a Chardonnay, Inzolia, Catarratto e Grillo, come uve a bacca bianca, e Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Nero d’Avola, a bacca nera. Le vigne sono condotte secondo i dettami del regime biologico, con interventi ridotti al minimo indispensabile e bassissime rese per ettaro. Stessa attenzione in cantina, con le fermentazioni attivate attraverso pied de cuve con lieviti indigeni e vinificazioni estremamente rispettose della materia prima, senza aggiunta di solforosa.

Fonte, Luciano Pignataro.

Oltre 6 400 bottiglie di Bolgheri Doc ferme in cantina per la guerra ucraina.
Michele Satta: «L’Europa intervenga con la diplomazia: le nostre imprese hanno bisogno di esportare in Russia».

Fonte: Zazoom.

Vino: su export e prezzi made in Tuscany, boom del biologico.
Cresce l’export, aumenta il valore: nonostante un’annata che non ha garantito un’elevata produzione in termini di quantità, il bilancio del 2021 per il vino Made in Tuscany è in positivo. È quanto emerge dalla ricerca di Ismea presentata a Firenze oggi a PrimAnteprima 2022, giornata inaugurale della Settimana delle Anteprime di Toscana promossa dalla Regione insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzata da PromoFirenze e da Fondazione Sistema Toscana. A dare il via una testimonial d’eccezione: Gianna Nannini, cantante e viticoltrice toscana.

Fonte: ANSA

Il vino in Toscana in numeri.
Cresce l’export del vino toscano, con Stati Uniti, Germania, Canada, Svizzera e Gran Bretagna che rimangono tra i mercati dove più alta è la domanda, seguiti più inbasso da Francia, Paesi Bassi e Giappone, con un balzo notevole della Corea del Sud. E aumenta pure il valore. Nonostante un’annata che non ha garantito un’elevata produzione in termini di quantità, il bilancio del 2021 per il vino Made in Tuscany è in positivo. È quanto emerge dalla ricerca di Ismea presentata a Firenze oggi a PrimAnteprima 2022, giornata inaugurale della Settimana delle Anteprime di Toscana promossa dalla Regione insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzata da PromoFirenze e da Fondazione Sistema Toscana. Nel 2021, dati Artea, la Toscana ha prodotto 2,04 milioni di ettolitri di vino, il 7 per cento in meno rispetto all’anno precedente. Colpa delle gelate di primavera e delle piogge scarse d’estate. E’ stata una delle produzioni più scarse degli ultimi cinque anni. La Toscana pesa per l’8 per cento sui vini Docg e Doc che si imbottigliano in tutta Italia, ma sale all’11 per cento quanto a valore complessivo del prodotto. Chianti e Chianti Classico, quanto a volumi, rappresentano da soli circa il 70 per cento dell’intera produzione e il 52 per cento degli ettari a vigneto delle 52 denominazioni toscane, undici Docg e 41 Doc.

Fonte:  Toscana Notizie.

Carlo Petrini: la curiosità dei giovani per il vino salverà il mondo.
Oggi ragazzi e studenti vogliono sapere che storia c’è dentro un bicchiere, i sistemi di allevamento della vite e soprattutto desiderano preservare il suolo dai concimi chimici. Lo stesso spirito che animerà il festival Sana Slow Wine, a Bologna dal 27 al 29 marzo. Ho la fortuna di confrontarmi con tantissimi ragazzi tutti i giorni, anche perché il mio ufficio è all’interno dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Ebbene, mi stupisce e mi affascina, tra le altre cose, il rapporto che i giovani hanno con il vino. Noto in loro una curiosità che ai miei tempi non era di casa. Rosso o bianco era il discrimine principale, i più avveduti e curiosi si inerpicavano sulle vicine colline di Langa, poi, per conoscere i vignaioli e assaggiare le loro bottiglie. Ma anche in quel caso ci si limitava al buono non buono. Ora, tutto è cambiato. Il desiderio è quello di entrare nel bicchiere che si rotea tra le mani: il vitigno, il terroir, la cantina e poi il sistema di produzione.

Fonte: La Repubblica.

Il Grignolino d’Asti – Da vino storico ad avanguardia enoica.
Prosegue il mio percorso di valorizzazione dei territori e dei loro varietali tipici attraverso le cantine, le vigne e i vini dei produttori del Grignolino d’Asti. Produttori che dal 2018 si sono associati per dare nuova luce a un vitigno tanto antico quanto attuale nelle sue espressioni più nitide. Sebbene le prime notizie sul Grignolino affondino le proprie radici nella notte dei tempi (se ne ha traccia già dal XIII secolo), nel ‘500 inizia a riscontrare i favori di nobili e abbienti grazie alla produzione di vini “chiaretti”. La sua culla storica, che ancora oggi ne custodisce la quasi assoluta totalità dei vigneti (possiamo trovarne qualche filare in altre zone del Piemonte e anche in Lombardia) risiede tra Asti e Casale. Pur essendo utilizzato in ben 7 DOC piemontesi (Grignolino d’Asti Doc, Grignolino del Monferrato Casalese e Piemonte DOC Grignolino, Colli Tortonesi Doc, Gabiano Doc, Rubino di Cantavenna e Monferrato Doc) sono le denominazioni in cui il Grignolino è l’indiscusso protagonista che mi interessano maggiormente e, nel mio ultimo focus, ho deciso di prendere in esame quella del Grignolino d’Asti, come già accennato poc’anzi.

Fonte: Wine Blog Roll.

Fonte: Tribune.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.