News Vitivinicole e tenute agricole di giovedì 10 febbraio 2022!

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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 10 febbraio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

La sete di no alcohol cresce più delle ‘classiche’ gradazioni.
Procede a passo spedito la crescita del comparto no/low alcohol, complice la voglia di un’alimentazione più salutare e anche il buon sapore di queste bevande. Secondo una ricerca di Iwsr, azienda di base a Londra che raccoglie dati e trend del mondo alcolico, il mercato delle bevande a zero o basso contenuto di alcohol (birra, sidro, vino, spirits, ready to drink) è cresciuto del 6% nel 2021 nei 10 mercati globali chiave analizzati (Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Giappone, Sud Africa, Spagna, Uk, Usa) arrivando a coprire il 3,5% del volume totale dell’industria alcolica. Il valore di mercato ha sfiorato i 10 miliardi di dollari (circa 8,8 miliardi di euro) contro i 7,8 miliardi del 2018. E le prospettive sono decisamente rosee. Secondo le previsioni, il settore crescerà a un tasso cagr (tasso annuo di crescita composto) dell’8% dal 2021 al 2025, contro il +0,7% dell’alcohol regolare.

Fonte: Pambianconews.

La Fondazione Enpaia, l’ente nazionale di previdenza e assistenza degli addetti e •
È quello che unisce il vino al territorio in cui nasce. Per questo il settore si distingue per l’attenzione verso la pratica di un’agronomia sempre più rispettosa dell’ambiente. Un’Immagine dei vigneti che Cantina Kaltern, in Alto Adige, che si fregia del sigillo di viticoltura sostenibile Fare Green. Se è stato centrale nel 2020, il tema della sostenibilità lo è stato in tutte le istanze dei consumatori del vino nel 2021 e lo sarà ancora di più per il 2022. Il vino è la punta di diamante qualitativa e rappresenta l’avanguardia tecnica per tutto il comparto agricolo italiano. E qui che si investe e si guarda a come mettere in pratica un’agronomia sostenibile, perché è il comparto dove la filosofia del prodotto legato al territorio è più radicata. La parola “territorio”, in ambito enologico, traduce l’iconico termine terroir francese che lega il lavoro dell’uomo al suolo, al microclima, ai vitigni e alle condizioni storiche che rendono unico un vino: preservarlo in maniera sostenibile è un investimento fondamentale.

Fonte: Business People.

Albiera Antinori – Marchesi Antinori.
II rispetto e la valorizzazione del territorio. investimenti in zone particolarmente strategiche e l’impegno a favore della paritá di genere. II 2021 é stata una vera e propria annata d’oro per la Marchesi Antinori. una delle aziende vinicole italiane più note all’estero e che produce vino da ben 26 generazioni. La presidente Albiera Antinori. aI vertice dell’azienda di famiglia insieme alle sorelle Alessia e Allegro (oltre che presidente del Consorzio per la Tutela dei vini Doc Bolgheri e Bolgheri Sassicaia). festeggia l’inizio del 2022 con ben nove etichette insignite con quattro viti. il massimo riconoscimento dell’Associazione Italiana Sommelier e si prepara a godere dei frutti degli investimenti del 2021.
Fonte: Business People Collection.
Marco Magnocavallo – Tannico.
Co-fondatore e Chief Executive Officer Questo imprenditore seriale, esperto di nuove tecnologie, è chiamato a rivoluzionare il mercato del vino online in Europa. A quasi dieci anni dalla fondazione – l’anniversario è in programma per fine anno – la sua Tannico è diventata l’enoteca digitale di riferimento per gli appassionati di vini grazie a un assortimento di 2.500 cantine e 15 mila etichette (di cui l’80% italiane). Le capacità di Magnocavallo non sono passate inosservate al punto che Campavi, divenuto azionista di maggioranza dell’azienda, ha scelto lui per guidare la nuova joint venture con Moët Hennessy che punta a creare un player paneuropeo premium nel canale e-commerce di Wine e Spirit
Fonte: Business People Collection.

Euro critiche contro il bollino nero sul vino.
Un tweet ha scatenato le proteste di mezza Europa, soprattutto in Italia e Francia. L’autore è lo scienziato francese Serge Hercberg, considerato il padre del ‘ NutriScore’, l’etichettatura a semaforo che indica con i colori la salubrità degli alimenti. Una proposta che scatena guerre alimentari di cui la Commissione europea sta valutando l’applicazione. Lo scandalo è l’idea di bollare (in nero) con la lettera F, le bevande alcoliche, anche a bassa gradazione. Compreso il vino. A parte le critiche esibite dai partiti del centrodestra (il centrosinistra tace), ragionevole è la perplessità di Coldiretti: ‘L’etichetta NutriScore potrebbe indurre in valutazioni errate sulla salubrità di un determinato prodotto, prescindendo dalle esigenze complessive di un individuo, dalla quantità e dalla frequenza di assunzione all’interno di un regime alimentare variegato ed equilibrato’. La salute ad ogni costo costa cara, più del Barolo.

Fonte: Manifesto l’ExtraTerrestre.

Il mestiere dell’oste insegnato dai professionisti storici faentini.
Un mese di lezioni e pratica per trasmettere la passione per il lavoro di sala a 20 under 30 Si parte il 21 febbraio a Casa Spadoni. In Romagna saper accogliere è importante, per molti una professione. «Qualcosa però sta cambiando e non sempre il lavoro di sala viene affrontato con lo scrupolo necessario, manca una formazione adeguata e una motivazione altrettanto forte. Mentre è un mestiere appassionante, per il quale potenzialmente non esiste disoccupazione». Lo dicono osti e professionisti del settore faentini che spesso faticano a trovare personale adeguato. Per questo hanno deciso di unire le forze per formare da sé le nuove leve di cui hanno bisogno in sala, e magari crescere una nuova generazione di osti.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

Un anno di Rebola – Alla Tenuta Santini il cuore per il Sangiovese e la mente rivolta alla Rebola.
Un Rebola Sandro Santini e Alessandra Faccioli raccontano i loro vini e l’impegno a far conoscere l’entroterra riminese anche attraverso il bianco più identitario. Alla Tenuta Santini il cuore per il Sangiovese e la mente rivolta alla Rebola Produttore dal 2001 nell’azienda di famiglia, guida il gruppo di 16 produttori riminesi che hanno lanciato il bianco della scorsa estate anche se si definisce «un rebolista giovane». Intorno al “tavolaccio” proprio al centro di quella che fu la vecchia stalla, Sandro Santini accoglie i colleghi e gli ospiti della sua cantina, e qui raccoglie storie e testimonianze, pensieri su assaggi di bottiglie, progetta.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

La scelta di Gardini – Il sole del Salento e i profumi del mare nei vini di Cantele.
Cantele, da commercianti di vino a Imola a produttori in Salento. Il sole del Salento e i profumi del mare nei vini di Cantele Commercianti di vino a Imola, Giovanni Battista e la moglie Teresa si trasferirono in Puglia negli anni ’50 con tutta la loro famiglia. Era bastato loro uno sguardo all’assolato Salento, alle sue distese di oliveti e querce centenarie, ai suoi colori sgargianti che sembrano essere stati dipinti, per far scattare l’amore. Quel giorno Giovanni Battista Cantele e la moglie Teresa Manara, commercianti di vini di Imola, si trovavano nella punta Sud della Puglia per lavoro, ma in realtà, probabilmente senza nemmeno rendersene ancora conto, stavano scrivendo un nuovo capitolo della loro vita insieme.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.

Un Valpollicella di grande eleganza, ampio e complesso.
Masi Serego Alighieri Monte Piazzo 2018. Un Valpollicella di grande eleganza, ampio e complesso Questa è la storia di una famiglia che da oltre 650 anni si dedica all’attività vitivinicola. Pietro Alighieri, figlio del Sommo Poeta Dante, nel 1353, durante l’esilio del padre, acquista Casal dei Ronchi a Gargagnago nel centro della Valpolicella Classica. Nel 1549 si concretizza l’unione tra le eredi Alighieri con i Serego, una potente famiglia dell’Impero lasciando il doppio cognome ai futuri discendenti. Iniziò nel Cinquecento così un forte interesse da parte di Marcantonio Serego per l’agricoltura con mirate innovazioni tanto che nei secoli successivi gli eredi portarono proficui miglioramenti nella tenuta e nei terreni.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Bollino nero, l’invito a leggere le statistiche sulla longevità a Piglio.
Strada del Vino Cesanese Bollino nero, l’invito a leggere le statistiche sulla longevità a Piglio. II sistema Nutri-score penalizza un settore che è espressione della cultura del territorio. Il consumatore deve essere ben informato 0 L’associazione che comprende i comuni di Anagni, Acuto, Piglio, Serrone, Affile e Paliano si unisce alla richiesta avanzata ai rappresentanti italiani in Europa L’associazione per la Gestione della Strada del Vino Cesanese, che comprende il territorio dei Comuni di Anagni, Acuto, Piglio, Serrone, Affile e Paliano, si unisce alla richiesta, espressa ai rappresentanti italiani in Europa dai firmatari del Patto di Spello, Città del Vino, Unione Italiana Vini, Movimento Turismo del Vino, Città dell’Olio, Federazione italiana Strade del Vino e Movimento Turismo dell’Olio, di farsi promotori delle istanze dei territori.

Fonte: L’Inchiesta.

Buttafuoco, la serata con Gerry Scotti tiene a battesimo due soci del club.
Rientrato uno dei fondatori e accolta una coppia di giovani produttori. In un ristorante di Milano lo showman ha parlato della sua attività di viticoltore. Si allarga, con l’ingresso di due nuovi soci, il Consorzio Club del Buttafuoco storico di Canneto Pavese. Martedì sera, in occasione del 26° anniversario di fondazione del club, è stata organizzata una cena a Milano, al ristorante “T4 Bistrot” di via Tortona, di proprietà di Davide Bernini e Marco Restelli, con i soci, i rappresentanti del mondo del vino oltrepadano, i giornalisti. Ospite d’eccezione il presentatore televisivo Gerry Scotti, che fa parte del club con il suo Buttafuoco storico “’56”. «Tutti quelli a cui sto facendo assaggiare questo vino mi fanno i complimenti e mi dicono che si sente la storia del nostro impegno e di questa terra — ha detto lo showman pavese.

Fonte: Provincia – Pavese.

Un sorso puro di Utopia.
Nella terra del Verdicchio, Montecappone fa un grande rosso e oli trascendenti A volte l’Utopia può diventare realtà. Accade quando da un territorio che pensi possa dare solo grandi vini bianchi, quello del Verdicchio, sgorgano anche grandi rossi. Uno di questi si chiama «Utopia» (Rosso Piceno Montecappone 2014-Jesi) ed ha riposato per sette anni in cantina, prima di essere ascoltato per capire quali pensieri avesse maturato nel (frat)tempo. Guardiamolo. Ha una opacità lucente e materica, un’anima cruda. I profumi sono subito taglienti di spezia, grani di corbezzolo schiacciati, come di un autunno assolato. Siamo di fronte a un vino evocativo, cioé da meditare.

Fonte: Resto del Carlino Pesaro.

Il Montecucco va al «Buywine» Dieci aziende presenti in fiera.
Domani e sabato la Docg avrà una vetrina importante Si punta a consolidare il rapporto con l’estero. Dall’Amiata sta per partire una delegazione di 10 aziende vitivinicole del Montecucco, direzione Firenze dove tutto è pronto per la dodicesima edizione di BuyWine Toscana che si svolgerà domani e sabato all’interno del Padiglione Spadolini. Per i produttori della Docg amiatina sarà l’occasione per far assaggiare e conoscere i propri vini ai buyers internazionali. Guardare ai mercati stranieri permetterà alle aziende vitivinicole amiatine che producono Montecucco di confermare e migliorare il proprio export che già nel primo mese del 2022 ha dato segnali molto incoraggianti.

Fonte: Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.

Il ‘risiko’ dei vigneti di Bolgheri.
Campo alla Sughera acquisisce due ettari, mentre Bell’Aja si espande e ingloba l’azienda Batztella. Ormai un ettaro di vigneto a Bolgheri ha raggiunto un prezzo che spesso supera i 500mi1a euro BOLGHERI I vigneti di Bolgheri sempre di più al centro dell’attenzione: il nuovo anno si apre con parecchie novità all’ombra del viale dei Cipressi. A muovere le pedine è Campo alla Sughera, l’azienda vitivinicola che sorge tra Bolgheri e Castagneto Carducci, compresa tra le sponde della Fossa di Bolgheri e del Borro delle Macine. La novità è rappresentata dall’acquisizione di un nuovo terreno: 2 ettari, congiunti alla tenuta e separati dalla Fossa di Bolgheri, che si vanno ad aggiungere ai 20 già di proprietà dell’azienda (di cui 16,5 vitati), per un totale di 22 ettari (18 vitati a regime) racchiusi in un luogo contraddistinto da elementi naturali straordinari: il suolo marnoso, ricco di minerali, il mare, che influenza in modo decisivo il microclima della zona e il tempo che permette l’evoluzione dei vini.

Fonte: Nazione La Grande Costa Pisa-Livorno-Grosseto.

«Il vino è sotto attacco» Busi lancia l’allarme contro la ‘F’ europea.
L’intero settore vitivinicolo rischia un grave danno: è necessario che l’Europa usi il buon senso e fermi tutto finché si è in tempo». E’ ferma, la posizione del presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi, contro la proposta di etichettatura europea che potrebbe definire come pericolosa per la salute ogni bevanda alcolica, stampando una vistosa F nera su ogni bottiglia di alcolici, vino compreso. «Il vino è socialità, storia, cultura e anche sicurezza idrogeologica, con la tutela delle nostre colline – continua – Si dovrebbe, casomai, pensare a promuovere un consumo consapevole del vino, ma definirlo pericoloso per la salute offende chi si impegna ogni giorno per offrire un prodotto di qualità.

Fonte: Nazione Siena.

Bottiglie con etichette salutiste: «Un disastro».
La Cia al fianco dei viticoltori in rivolta contro l’ipotesi di “criminalizzare” il vino. “F” come fine. Questo sarebbe, secondo la Confederazione Italiana Agricoltori, il sicuro destino cui andrebbero incontro le 3486 aziende vitivinicole della provincia padovana se fosse accolta la proposta di Nutriscore di classificare con una “f’ nera il vino ed altri alcolici, bollando i prodotti come fortemente nocivi perla salute umana. Le prime a soccombere secondo l’Associazione di categoria sarebbero le aziende dei Colli, che negli anni hanno fatto della rinomanza e qualità dei prodotti un valore aggiunto della produzione agricola veneta. La rivolta dei viticoltori si è scatenata dopo che il nutrizionista Serge Hercberg, uno degli sviluppatori del sistema di etichettatura alimentare Nutri-Scores, ha proposto di etichettare le bevande alcoliche con la lettera nera F per mettere in guardia contro il loro consumo.

Fonte: Gazzettino Padova .

Intervista a Diva Moretti Polegato – Diva, l’ambasciatrice del prosecco.
Terza generazione dei Moretti Polegato, 27 anni, ha portato ›«Da piccola volevo fare il medico poi ho sposato il mondo le bollicine alla Coppa del mondo di Snow Polo a St Moritz del vino e faccio conoscere il brand di famiglia all’estero». Il nome, diciamolo, non è dei più facili da portare. Ma i genitori le hanno lasciato una seconda chance. Diva oppure Maddalena. Lei ha sentito di poter affrontare il primo nome, eredità di nonno Polegato. Diva Moretti Polegato, 27 anni, ha fatto il suo debutto ufficiale nel jet-set del vino con lo Snow Polo di St Moritz, il campionato del mondo di polo invernale. Ma da tre anni è brand ambassador di Villa Sandi, con una speciale propensione per i paesi di lingua inglese. «Vivo a Londra da alcuni anni. Una piazza strategica peril nostro vino. Un po’ mi manca il verde delle mie colline». Liceo al Filippin, studi internazionali e la scelta di restare a Londra. «Ho studiato scienze politiche internazionali a Londra e ho deciso di rimanere in Inghilterra. Abito a Notting Hill, è importante la mia presenza perchè la Gran Bretagna è il mercato estero più importante per noi.

Fonte: Gazzettino Treviso.

L’azoto in cantina… dove vuoi tu.
SKID è la novità in casa Pneumatech che permette di generare azoto in cantina direttamente sul posto. Ideale per essere utilizzato là dove serve, dalla fermentazione all’imbottigliamento. Quando utilizzare l’azoto in cantina? E come fare per ottimizzare il lavoro se è necessario adoperarlo con macchine diverse? Per rispondere a queste domande e venire incontro alle esigenze delle aziende vinicole, Pneumatech ha realizzato SKID. Si tratta di un generatore d’azoto di ultima generazione che può essere trasportato da una parte all’altra della cantina. Restano i punti di forza che hanno fatto di Pneumatech un’azienda tra le più riconosciute del settore, come l’affidabilità e la durevolezza. Utilizzare azoto nella produzione di vino: i vantaggi di un generatore d’azoto mobile
Ci sono diverse fasi in cui utilizzare l’azoto in cantina, dalla fermentazione all’imbottigliamento, passando per la purificazione dei serbatoi e lo strippaggio. Non sempre questi passaggi avvengono nello stesso luogo: per questo, avere un generatore d’azoto mobile è un vantaggio che agevola il lavoro del produttore e dei suoi collaboratori.

Fonte: PoliticamenteCorretto.

La Cantina Vini Tipici dell’Aretino sarà a Vinexpo Parigi 14/16 Febbraio.
Inizia con Vinexpo Parigi (Parigi 14-16 febbraio) l’impegno per la promozione dei vini del territorio dei Colli Aretini per questa storica cantina con sede proprio ad Arezzo. Saranno presenti allo stand istituzionale del Consorzio del Chianti con i loro De’ Vasari Chianti Bio e De’ Vasari Chianti Riserva. Wine Paris & Vinexpo Paris è una cornice internazionale non solo per il mercato francese ma anche per la commercializzazione verso i principali mercati di esportazione del vino italiano. L’evento avrà luogo a “Porte de Versailles” a Parigi e l’esperienza prosegue la sera nella capitale, grazie ad alcuni momenti di condivisioni creati dall’ente organizzatore di Wine Paris & Vinexpo Paris

Fonte: Vinit.net.

Su cancer plan depositati emendamenti in soccorso del vino.
Depositati oggi gli emendamenti di modifica legati al vino nel report della Commissione Beca (Beating cancer), al voto del Parlamento europeo in sessione plenaria a Strasburgo il prossimo 15 febbraio. Le proposte di modifica riguardano in particolare la differenza tra consumo moderato e abuso di alcol quale fattore di rischio, la revisione del concetto di “no-safe level” (nessun livello sicuro di consumo) per il vino e della proposta sugli avvisi salutistici, modello sigarette. “Grazie al sostegno di oltre 150 colleghi appartenenti quasi esclusivamente ai tre Gruppi politici della ‘maggioranza Ursula’ (PPE, S&D e Renew Europe), siamo voluti intervenire sul testo del rapporto, chiedendo una differenziazione tra uso e abuso di alcol”, dichiarano in una nota Paolo De Castro (Pd, S&D) e Herbert Dorfmann (Svp, Ppe), primi firmatari degli emendamenti.

Fonte: Ansa.

Vino: 25 milioni alla filiera per sostenere la qualità.
Raggiunta l’intesa in Conferenza Stato-Regioni sul decreto ministeriale sugli interventi per la filiera vitivinicola, grazie al quale vengono stanziati 25 milioni di euro sul territorio nazionale. Lo fa sapere il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio, riferendosi al “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura”. Si tratta di risorse per sviluppare azioni di promozione e informazione, incrementare la competitività della commercializzazione, migliorare la conoscenza, salvaguardare e sostenere lo sviluppo dei prodotti vitivinicoli Dop e Igp. Si punta inoltre a migliorare la comunicazione sull’origine, le proprietà, le caratteristiche e le qualità dei prodotti contraddistinti da riconoscimento Ue.

Fonte: ANSA.it

“Terre d’Oltrepo” soci al voto divisi contestata la scelta dell’ex presidente.
«Sconcerta che ci riprovi anche se lo abbiamo sfiduciato» Zucchella (Cia): «Guardiamo con apprensione alle elezioni». Tramontato il sogno della lista unitaria per rappacificare gli animi all’interno della cantina Terre d’Oltrepo dopo la mozione di sfiducia nei confronti dei vertici precedenti. In occasione delle nuove elezioni per il rinnovo del consiglio, in programma il 18 febbraio, non ci sono più due gruppi contrapposti, come in passato, ma si fronteggeranno la lista che fa riferimento al “nuovo corso” della cantina e una serie di candidature autonome, svincolate dal resto, che lotteranno anche loro per ottenere consensi tra i soci e quindi un posto nel nuovo consiglio di amministrazione (che avrà da 9 a 13 posti, sarà l’assemblea a deciderlo).

Fonte: Verona Economia.

Economia del vino: prezzi e scenari futuri .
Presentata l’analisi di The Wine Net, una delle sette reti cooperative più importante nello scenario nazionale. Il mercato italiano è in sofferenza a causa dell’aumento di materie prime e servizi: i rincari sul prezzo finale arrivano fino al 12% per alcune bottiglie, tra queste il Valpolicella Classico. L’export regge meglio la stangata dei costi. Energia, trasporti, vetro, cartoni, tappi. Il 2022 inizia all’insegna dei pesanti rincari che il mondo del vino si sta trovando ad affrontare. Con coraggio The Wine Net, rete di 7 cooperative italiane, presenta per la prima volta i risultati dell’osservatorio costituito per analizzare la situazione di mercato.

Fonte: Stampa Alessandria.

Vino: l’Organizzazione internazionale convince l’OMS che un bicchiere non fa male.
Lo scorso dicembre la commissione BECA (Commissione speciale sulla lotta contro il cancro del Parlamento europeo) aveva approvato un rapporto in cui si afferma che non esiste un livello di consumo di alcol sicuro per la salute. Il vino consumato con moderazione non è in alcun modo dannoso. Questo – in estrema sintesi – il concetto dell’incontro fra Oiv (Organizzazione internazionale della vigna e del vino) e OMS avvenuto a Ginevra nei giorni scorsi per discutere “il ruolo del vino nelle politiche riguardanti le bevande alcoliche” e al fine di distinguerlo da altre bevande industriali o prodotti del tabacco in termini di rischio di consumo dannoso.

Fonte: Dissapore.

Vino. Via libera in Conferenza Stato – Regioni a interventi per la promozione della filiera vitivinicola.
E’ stata raggiunta in Conferenza Stato Regioni l’intesa sul decreto che assegna 25 milioni di euro alla filiera vitivinicola, all’interno del Fondo per lo Sviluppo e il Sostegno delle Filiere Agricole, della Pesca e dell’Acquacoltura, per la realizzazione di campagne divulgative, formative e informative con il canale HO.RE.CA e della distribuzione, e il finanziamento di campagne di informazione, azioni in materia di promozione e pubblicità. Il decreto è volto a sostenere e incrementare le esportazioni dei prodotti vitivinicoli all’estero e, nel contempo, attrarre verso i prodotti vitivinicoli un sempre maggiore numero di consumatori extra-UE e accrescere la consapevolezza di un consumo di qualità dei prodotti DOP e IG, ancora in contrazione a causa della pandemia da Covid-19.

Fonte: Agricultura.it.

Accanimento europeo contro il vino Made in Italy. Coldiretti: “No a bollino nero e tagli UE a budget promozione”.
Duplice attacco europeo al vino Made in Italy. Coldiretti Ravenna respinge fermamente la proposta di applicare un ‘bollino nero’ sulle bottiglie di vino lanciata da Serge Hercberg, uno degli ideatori del fuorviante sistema di etichettatura NutriScore e al contempo critica fortemente i possibili tagli alla ripartizione dei fondi Ue per la promozione proprio del vino oltre che di carne, salumi e birra. “L’idea di bollare di nero tutte le bevande alcoliche indipendentemente dalla gradazione al fine di evidenziarne la pericolosità per la salute non solo è ingannevole nei confronti dei consumatori – afferma Nicola Dalmonte, Presidente di Coldiretti Ravenna – ma mette in pericolo anche il sistema produttivo di qualità dei nostri viticoltori emiliano-romagnoli, con il territorio di Ravenna che spicca per la maggior superficie vitata a livello regionale.

Fonte: RavennaNotizie.

Fonte: Ansa.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.