News Vitivinicole e tenute agricole di giovedì 10 marzo 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 10 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

L’azienda agricola Fiorano di Cossignano vince una doppia Medaglia d’oro in Germania.
In attesa delle fiere internazionali Vinitaly e Prowein in programma in primavera, per l’azienda agricola Fiorano di Cossignano è già tempo di brindisi importanti. La trentesima edizione di Mundus Vini, tra i più importanti concorsi enologici internazionali che si tiene ogni anno in Germania, ha premiato con la Medaglia d’Oro due suoi vini di punta, il Rosso Piceno Superiore Doc Terre di Giobbe 2018 e il Marche Igt Rosso Ser Balduzio 2017. «II Montepulciano – commentano Paolo Beretta e Paola Massi, marito e moglie vignaioli di Fiorano – è il protagonista di entrambe le bottiglie premiate. Nel Terre di Giobbe, insieme al Sangiovese, forma una delle DOC storiche e più rappresentative delle Marche. Nel Ser Balduzio è presente invece in purezza».

Fonte: Resto del Carlino Ascoli

EWine è la rubrica dedicata al mondo vitivinicolo italiano.
Ogni mese vi presentiamo vini che potrete acquistare restando comodamente seduti a casa vostra, ovviamente attraverso le piattaforme di e commerce. EWine, infatti, propone recensioni esclusivamente di etichette che si trovano in vendita sul web attraverso piattaforme dedicate oppure attraverso siti aziendali. Winee Siena rinviato, si farà a marzo. Il primo evento dell’anno dedicato al vino, si sposta (causa Covid) da fine gennaio a metà marzo. La kermesse con oltre 600 etichette che ogni anno si tiene nel fantastico complesso monumentale di Santa Maria della Scala, si farà anche se la data viene spostata per superare i mesi più freddi e più a rischio per la pandemia. San Marzano Primitivo di Manduria Docg Il vino nella Rete.

Fonte: Espansione.

Messaggi in bottiglia (Dalle alte quote).
Alla due giorni di festival dedicato a vini speciali, ottenuti da viti coltivate in quota con sacrifici e fatica da una squadra di uomini e donne, anche loro speciali, che non vogliono abbandonare le loro terre aspre e difficili ma cercano di ricavarne il meglio: Vignaioli di Montagna è l’appuntamento biennale che vedrà diversi produttori del Trentino e dell’Alto Adige presentarsi a Milano il 13 e il 14 marzo con le loro bottiglie e le loro storie, oltre a una proiezione cinematografica organizzata in collaborazione con il Trento Film Festival. La manifestazione è ospitata al Base, in via Bergognone 34, dove nella giornata di domenica 13 si tengono i banchi d’assaggio.

Fonte: Repubblica Tuttomilano.

Un po’ di vino non fa male, lo dice l’Europa.
Un po’ di vino non fa male, lo dice l’Europa Bocciata la proposta di etichettare le bottiglie con la stessa dicitura delle sigarette. Resta la raccomandazione sul consumo responsabile Ancora un attacco al buon cibo italiano non andato a segno. Il Parlamento europeo ha dovuto discutere la proposta di etichettare il nostro vino con la generica dicitura di alimento capace di causare il cancro e invece è passata la linea moderata proposta dall’Italia. È stato deciso che l’avvertenza salutista anticancro riguarderà solamente l’abuso e non il normale consumo, quindi in etichetta ci sarà la raccomandazione di bere il vino in modo responsabile.

Fonte: Famiglia Cristiana.

A tavola vince l’equilibrio.
A maro + amaro fa amarissimo; acido + acido fa acidissimo. Non è il gioco di Lapalisse quanto piuttosto una regola per approcciarsi alla tecnica degli abbinamenti fra cibo e vino. C’è poi un secondo livello, non secondario, che riguarda la struttura di un cibo e di un vino, che devono sempre essere abbinati sulle medesima lunghezza d’onda. Sarebbe infatti un disagio mettere un Barolo su un riso all’inglese, dove il primo ha una struttura ampia e complessa, mentre il secondo è debole. Detto questo come ci si comporta con salumi e formaggi? Ed è vero che le bollicine vanno sempre bene se entrambi i fronti? La risposta è “ni”. La bollicina ha un effetto sgrassante inequivocabile e dà piacere, ma poi bisogna sempre prendere in considerazione la struttura del vino che la origina, dove quest’ultima non deve sovrastare l’anima di un salume delicato come potrebbe essere un buon San Daniele.

Fonte: Gusto.

Caprini e Sauvignon salsicce e Barbera A ciascuno il suo.
Con formaggi erborinati e piccanti meglio andare su vini dolci Speck? Perfetto col Pinot Nero. Difficile resistere ad un tagliere di salumi e formaggi: la varietà di entrambi è talmente ampia da accontentare praticamente ogni palato, facilitando la scelta del vino perfetto. I salumi ottenuti da carni di suino sono senz’altro i più amati, ma anche bovino, cervo, oca e cinghiale sono in grado di essere trasformati in vere e proprie prelibatezze. A marcare l’identità dell’alimento entrano in campo grassezza, sapidità, stagionatura e speziatura ma, tra tutte le categorie di alimenti, è quella dei formaggi ad essere dotata di un bagaglio di combinazioni sensoriali particolarmente ampio che consente l’abbinamento praticamente con ogni tipologia di vino. Per ricercare l’accoppiata perfetta è necessario sottolineare la differenza tra formaggi e latticini, i primi composti da latte intero, parzialmente scremato o scremato con aggiunta di sale e fermenti, i secondi – innanzitutto la ricotta – ottenuti dalla lavorazione del siero residuo.

Fonte: Gusto.

Il vino approda in classe.
Se a scuola si insegnassero i fondamenti del mondo del vino? Dal Montepulciano al Trebbiano, dal Pinot al Brunello, dal Chianti al Barolo, i principi del vino potrebbero presto salire in cattedra non per essere degustati, piuttosto per essere studiati. Arrivano in Parlamento, su iniziativa del ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta e del presidente della commissione Politiche dell’Unione europea del Senato Dario Stefano, le proposte di legge per inserire nell’offerta didattica di scuole medie e licei `storia, cultura e civiltà del vino. Da Euripide a Leonardo da Vinci fino alla riflessione esistenziale di Goethe che rifletteva su come la vita sia “troppo breve per bere vini mediocri”, il vino è cultura.

Fonte: Gusto.

Intervista a Generoso Di Meo – Napoli, una festa nel mondo.
Produttore di vino e intellettuale, Generoso Di Meo da 20 anni con un mega party presenta il suo Calendario che unisce la città partenopea alle capitali internazionali: “Tutto è iniziato da foto scattate in cantina. Appena possibile farò tappa in Ucraina”. Sculture di cervi, sonatori di corno, cori gospel, balli, performance teatrali. E calici di vino. Mentre vestiti eleganti sfilano nelle stanze dei palazzi più prestigiosi della storia, ricchi vassoi di prelibatezze tentano il palato di esponenti di famiglie reali, storici dell’arte, fotografi di moda, artisti, attori. È il favoloso mondo creato da Generoso Di Meo che da vent’anni diffonde la cultura di Napoli e le sue connessioni con il resto del globo, racchiudendole in un calendario. E non poteva che venire da una mente raffinata e vulcanica come quella di un intellettuale napoletano l’idea di creare una pubblicazione ricca di aneddoti e sapori che ogni anno fa tappa in una città diversa.

Fonte, Gusto.

L’inarrestabile scalata del Pinot Nero.
Tra moda, fascino e cambiamento climatico, che spinge i viticoltori a piantare le vigne sempre più in alto, il vitigno francese veste il tricolore e conquista anche il Sud. Versatile, capace di indossare, in purezza, l’etichetta di un raffinato spumante metodo classico, che sia pavese, salernitano o abruzzese, ma anche di sposare la Glera nel blend del richiestissimo Prosecco Rosé. Così come di mostrare i muscoli, ma sempre con stile e savoir-faire, in certi rossi fermi altoatesini, toscani, lucani. Si apre il sipario, il Pinot Nero fa il suo show. Ammaliatore di palati, in viaggio col suo bagaglio di note di ciliegia, bacche rosse, sottobosco per tutta la penisola, non più solo a Nord come un tempo.

Fonte, Gusto.

A Paestum fra i templi un vino da sogno.
Giuseppe Pagano non ha rinunciato al suo progetto e a 50 anni ha piantato una vigna: in collina, tra mito e storia, il suo Pinot Nero ha trovato l’habitat perfetto. Grandi profumi, palato raffinato e un ingrediente segreto: “È l’amore per la terra a fare la differenza” 1 parco archeologico, il tempio di Hera, protettrice dei matrimoni, la Magna Grecia. Più in là una vigna in collina, la terra ritrovata, una passione antica. Nell’aria, profumo di Pinot Nero. La vite cresce sulle ceneri di un sogno che ritrova vita nel diario quotidiano di Giuseppe Pagano. Peppino, così lo chiamano gli amici, ha 50 anni quando rispolvera la vigna. Un lavoro e una scelta che erano già stati del padre. Ma poi le cose cambiano, la vita prende una nuova piega.

Fonte, Gusto.

Tenute Folonari una saga di due secoli.
Pionieri nel Chianti Classico, hanno valorizzato il Sangiovese di qualità. Oggi possiedono cinque cantine per 250 ettari vitati totali. L’ultima sfida, il “Macello di Bolgheri” con la carne firmata da Dario Cecchini, anno vino da 200 anni. Partiti dall’originaria provincia bresciana, sono arrivati fino alla Puglia e poi all’amata Toscana. Vignaioli, i Folonari, ma anche banchieri, esponenti di quel capitalismo familiare che ancora oggi costituisce l’ossatura portante del sistema imprenditoriale italiano. Da Francesco e Italo, grandi protagonisti dello sviluppo della casa all’inizio del Novecento, fino ad Ambrogio e Giovanni e alla loro voglia “matta” di puntare solo sui vini di qualità. Una matassa complessa, che si dipana lungo cinque generazioni. Due imprenditori di razza, Francesco e Italo, entrambi descritti da Giovanni Bazoli (nipote del secondo) come divorati dal sacro fuoco dell’impresa, ma anche così diversi.

Fonte, Gusto.

Whisky & soda e botti di Vernaccia.
L’esperienza di Poli e del suo “Segretario di Stato” nato dopo 7 anni di studi, prove e assaggi Il pregiato distillato di malto indossa il tricolore: tanti produttori nostrani hanno dato vita a nuove avventure dal Veneto alla Sardegna “u amore fa girare il mondo? Non del tutto. Il Whisky lo fa girare due volte più veloce”. E nonostante Compton Mackenzie (scozzese indipendentista, nato però in Inghilterra) avesse dalla sua il crudo realismo dei rivoluzionari, ha disegnato un mondo reale che è andato anche oltre ciò che lui volesse intendere. Da sempre il pregiato distillato di malto ha dato vita a tante storie e innumerevoli emozioni. Passioni a volte scure, altre invece positive e propositive. Come il sogno tutto nostrano di poter produrre un Whisky capace di fregiarsi, senza mentire, tanto del suo nome quanto della bandiera italiana. Utopia fino anche solo a pochi mesi fa, quando la produzione effettiva si riduceva a quella (pregevole) della Distilleria Puni in Alta Val Venosta e a pochi altri esperimenti.

Fonte, Gusto.

Prosecco, star da cocktail.
Profumo floreale, perlage persistente, colore giallo paglierino o rosa tenue: sono le caratteristiche principali del Prosecco Doc, uno vino inconfondibile dai sentori bianchi, di mela e pera e arricchito da note di violetta, fragola e lampone nella versione Rosé. Le bollicine venete e friulane hanno conquistato tutto il mondo, diventando sinonimo di freschezza, piacevolezza e versatilità a tutto pasto. Al successo planetario del Prosecco ha contribuito senza dubbio lo Spritz, il cocktail dal colore inconfondibile ormai diventato celebre ovunque come il re indiscusso dell’aperitivo. Leggero e con una gradazione alcolica contenuta, il long drink made in Veneto è un rito piacevole, facile e veloce da preparare anche a casa per concedersi un momento di relax. Ma oltre allo Spritz c’è molto di più.

Fonte, Gusto.

Le gioie del palato.
La magia virtuale dell’Emmentaler Dop o di un formaggio di pasta filata pugliese. Il tutto abbinato a un calice di Trento doc e Pinot Grigio La realtà aumentata dei formaggi svizzeri n viaggio nella natura oltre LJ confine, fra verdi valli da cartolina. Quelle immortalate dall’obiettivo del cellulare per essere postate immediatamente sui social, tanto per intenderci. Solo che questa volta l’escursione si può fare restando nella propria città, esplorando luoghi di grande bellezza e assaporandoli in 0 ‘riJ Z. 71.1 “e tutto e per tutto senza neanche partire. L’idea è di “Formaggi dalla Svizzera” che ha messo a punto una degustazione “sorprendente” a più livelli grazie alla realtà aumentata. Il progetto coinvolge oltre 2.000 punti vendita italiani aderenti all’iniziativa che accoglieranno le immagini in 3D di Emmentaler Dop, il primo dei prodotti elvetici a testare questa inedita esperienza.

Fonte, Gusto.

Alba, il sapore lussuoso di una nuova capitale.
L’Unesco ama queste colline e ne ha premiato il panorama, la cucina e la raccolta del tartufo La vera ricchezza che scopre chi visita Alba, le Langhe, il Roero fino a raggiungere il Monferrato è il valore del tempo Quello che fa diventare grandi i vini figli del Nebbiolo e quello da trascorrere in un territorio ancora a misura di visitatore. La città di Alba ha spesso sognato di essere capoluogo di una provincia sua o magari di colonizzare il vicino territorio di Asti. Poi la storia e le storie hanno fatto il loro corso e a settembre sarà per tre giorni capitale mondiale dell’enoturismo, ma ogni giorno è una delle nuove capitali del turismo di qualità. Da queste parti negli Anni 50 c’era “La Malora” ma soprattutto il 17 marzo di 36 anni fa scoppiava il terribile scandalo del metanolo, 23 vittime per il vino adulterato da un’azienda di Narzole, a 28 chilometri da Alba.

Fonte, Gusto.

Un bicchiere di Teroldego dopo il tour per le vigne.
TANTE DEGUSTAZIONI NELLE AZIEWE DELLA PIANA ROTALIANA TRA CUI LA DONATI DI MEZZOCORONA, PREMIATA DAL GAMBERO ROSSO. Sulla via verso Madonna di Campiglio, una conca traversata dalle acque dell’Adige ospita i vigneti più pregiati del Trentino. Già Goethe, nel suo Viaggio in Italia del 1786-1787, si era entusiasmato davanti a queste “colline coltivate a viti”, dove “le uve brune pendono graziosamente dall’alto, maturando al calore del suolo sottostante”. Qua e là, secondo il viaggiatore tedesco, dei “muri rialzati a forza di pietre” impedivano ai passanti di allungare le mani verso i grappoli.

Fonte, Messaggero.

Intervista a Gian Marco Centinaio – “Il settore del vino sta rischiando di sparire”.
II sottosegretario leghista: “L’Ue sanziona i russi ma paghiamo noi” “Il settore del vino sta rischiando di sparire”. Gian Marco Centinaio, sottosegretario leghista all’Agricoltura, dice che il settore del vino rischia di morire per le sanzioni imposte alla Russia. «Gli oligarchi russi non moriranno di fame, saranno i produttori italiani a pagare». Senatore, lei auspicava che le sanzioni fossero tolte presto. Draghi, invece, dice che non dureranno poco. «Non me l’aspettavo, ma era nell’aria». E ora? «Indipendentemente dalle crisi e dagli orrori della guerra c’è un Paese che nel made in Italy ha tante eccellenze. È compito del governo aiutare le nostre aziende a non morire».

Fonte, Stampa.

I vini regionali denominati “d’Abruzzo”.
Al museo delle Genti presentate le nuove regole proposte dal consorzio Tutela. Obiettivo: rafforzare la comune identità. Montepulciano, Trebbiano, Cerasuolo, Pecorino, Passerina, Cococciola e Montonico. Tutti i vitigni autoctoni batteranno una sola bandiera, “d’Abruzzo”. È la principale novità introdotta con l’aggiornamento del disciplinare del vino abruzzese, ossia le regole base per il sistema produttivo dei vini a denominazione, proposto dal Consorzio Tutela Vini D’Abruzzo e approvato dal ministero delle Politiche agricole. Ieri mattina, nel museo delle Genti d’Abruzzo, il vicepresidente della Regione con delega all’Agricoltura, Emanuele imprudente, insieme al presidente del consorzio, Valentino Di Campli, hanno spiegato come cambierà il mondo del vino regionale, con l’introduzione del “Modello Abruzzo”, con l’obiettivo di rafforzare la comune identità dell’enologia regionale, valorizzando i singoli territori e rendendo più riconoscibile la scala dei valori.

Fonte, Centro Pescara.

Vini d’Abruzzo Il ministero: «Potete chiamarli Superiori».
Semplice, riconoscibile e capace di comunicare, da un lato l’identità enologica regionale e dall’altro le potenzialità dei territori. È solo questione di tempo, le direttive suite nuove etichette per i vini d’Abruzzo sono state approvate dal ministero delle Politiche agricole: presto le DOP “d’Abruzzo” potranno fregiarsi della menzione Superiore. Approvato dal Mipaaf e dal Comitato Nazionale Vini che ha accolto la proposta dei produttori del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, avanzata nel 2019, è stato presentato ieri a Pescara il “Modello Abruzzo” che introduce la menzione Superiore per le DOP “d’Abruzzo” e porterà a ridurre da 8 a 1 le IGT.

Fonte, Messaggero Abruzzo.

Tre giorni di Paestum Wine Fest, dove la Campania incontrerà la Romagna.
Nella città dei templi il passato e il presente si incontrano in occasione della decima edizione del “Paestum Wine Fest”. Le più importanti aziende vitivinicole d’Italia si ritroveranno dal 18 al 20 marzo 2022 a Capaccio, negli spazi dell’ex tabacchificio Saim di Borgo Cafasso. Un anno davvero particolare perla rassegna ideata da Angelo Zarra, perché al suo fianco ci sarà il romagnolo Luca Gardini, “The Wine Killer”. Prerogativa fondamentale per la selezione delle ditte espositrici è stata e continua a essere la qualità. «Proprio per garantire agli esperti e agli appassionati un percorso enogastronomico interessante, coinvolgente e istruttivo», spiega l’organizzatore Zarra.

Fonte, Corriere Romagna Cibo.

La scelta di Gardini – Ca’ del Bosco Storia di un’arte chiamata vino.
Ca’ del Bosco Storia di un’arte chiamata vino Maurizio Zanella è stato uno dei pionieri della Franciacorta Piantò i primi cinque filari di vigna nel lontano 1979. «Ci sono attimi che non hanno parole. Solo le sensazioni li possono definire, emozioni che sanno giungere al cuore e che diventano estasi, gioia e bellezza di un momento da racchiudere nel più intimo dei ricordi». Ca’ del Bosco è l’arte del vino e queste loro parole rappresentano a pieno lo spirito avventuriero di un’azienda che è la storia della Franciacorta. Gli uomini, proprio come la terra, hanno una vocazione. Ecco come un ragazzo di una quindicina d’anni ha avuto la folgorante intuizione di quale avrebbe potuto essere una vita vissuta alla luce della sua realizzazione.

Fonte, Corriere Romagna Cibo.

Quel bianco toscano fuori dal coro Floreale e speziato.
Podere Ranieri Solo Manzoni IGT Toscana Manzoni. Un vignaiolo sui generis Michele Ranieri che ha trovato in quello splendido territorio che è la Toscana e più precisamente a Massa Marittima, in provincia di Grosseto, l’appagamento di un suo forte desiderio, attraverso un impegno costante e un lavoro paziente in vigna e in cantina e la soddisfazione di fare vino e di farlo nel miglior modo possibile, come dimostrato dai risultati del bicchiere. Nei suoi ettari vitati coltiva diversi vitigni: Trebbiano, Viognier e Manzoni Bianco, a bacca bianca, Sangiovese, Merlot Cabernet Sauvignon a bacca rossa, provenienti da vigne piantate nel 2012 e una piccola parcella risalente agli anni Sessanta.

Fonte, Gazzetta di Parma Gusto.

Best of Show Lambrusco II vino Lombardini sul trono in Germania.
Nuovo riconoscimento per Cantine Lombardini di Novellara. II Sorbara Doc Lambrusco Spumante Brut del «C’era una volta» non è solo medaglia d’oro ma «Best of Show Lambrusco» al 30° Grand International Wine Award Mundus Vini, svolto in Germania. Si tratta di una delle più importanti competizioni enologiche al mondo con oltre 11 mila vini presentati, una giuria internazionale qualificata composta da enologi, viticoltori, sommelier e giornalisti del settore. Fin dalle origini, quasi cento anni fa, Cantine Lombardini vanta la produzione di Lambrusco di Sorbara Doc ed è una delle poche cantine reggiane ad avere la deroga per produrre questa tipologia fuori dal territorio modenese. «E’ una grande soddisfazione – commenta Cecilia Lombardini – aver ricevuto questo prestigioso riconoscimento, frutto di anni di lavoro e ricerca per ottenere sempre una maggiore qualità ed eleganza nei nostri vini.

Fonte; Resto del Carlino Reggio Emilia.

I migranti recuperano Io Sciacchetrà.
I migranti accolti nei centri della Caritas impegnati sulle terrazze delle Cinque Terre per recuperare vigneti che andrebbero perduti. E l’obiettivo del progetto Integrazioni, nato da una collaborazione tra la Caritas della Spezia, il Parco nazionale delle Cinque Terre, la Fon dazione Carispezia e le associa zioni degli agricoltori Cia e Confragricoltura, che ha già portato i primi risultati sia in termini di reale integrazione, sia in termini di recupero delle tradizioni. L’intervento ha infatti permesso di ripor tare alla luce vecchi filari di vigna abbandonati in zona Lavaccio, su terreni di proprietà della diocesi e dell’azienda agricola Possa. Alcuni migranti, formati nella manutenzione dei muretti a secco, hanno già trovato lavoro.

Fonte, Giornale del Piemonte e della Liguria.

Integrazione e ambiente a braccetto con lo “Sciacchetrà del migrante”.
II progetto si propone di strappare all’abbandono porzioni di campagna «Dai giovani tanti impegno». Un ettaro di terrazzamenti sopra Riomaggiore coltivati a vite per produrre lo Sciacchetrà del Migrante, con cui finanziare l’inserimento lavorativo di nuovi soggetti fragili nell’agricoltura. Prosegue a spron battuto il progetto Integrazioni, nato da una collaborazione tra la Caritas della Spezia, il Parco nazionale delle Cinque Terre, la Fondazione Carispezia e le associazioni degli agricoltori Cia e Confragricoltura. L’intervento, che si propone di strappare all’abbandono alcune porzioni di campagna attraverso il lavoro dei migranti, ha permesso di riportare alla luce vecchi filari di vigna abbandonati in zona Lavaccio, su terreni di proprietà della diocesi e dell’azienda agricola Possa.

Fonte, Nazione La Spezia.

Schiacchetrà del migrante, un simbolo di integrazione.
Mamadou e Mcussa preparano il terreno per la messa a dimora delle barbatelle sopra Riomaggiore Schiacchetrà del migrante, un simbolo di integrazione Una scuola per insegnare agli stranieri la coltivazione della vigna e la vinificazione Moussa: «Qua mi sento a casa, ma che faticala vendemmia senza monorotaie». Integrazione, speranza e innovazione da sostenere. Con questi obiettivi nasce il progetto “Sciacchetrà del migrante”, promosso dalla Caritas diocesana della Spezia e dall’azienda agricola Possa di Heydi Bonanini, a Riomaggiore. La missione è recuperare circa un ettaro di fasce terrazzate, prima trasformate in un campo scuola per migranti che aspirano a integrarsi nel mondo agricolo, e successivamente in un vigneto dalle cui uve nascerà lo sciacchetrà.

Fonte, Secolo XIX La Spezia.

Turismo, primavera di passione «La crisi blocca le prenotazioni».
Gli aumenti dei costi delle materie prime rischiano di far balzare i listini prezzi degli operatori marchigiani Acquaroli: «Noi insistiamo sul rilancio: intanto sul piatto abbiamo messo 5 milioni e la conferma di Mancini». «Eravamo molto fiduciosi, ma ora i timori della guerra stanno bloccando i nostri mercati». Dopo il Covid, la guerra. Non c’è pace per il settore turistico marchigiano, dove ormai i timori si sono trasformati in dati di fatto: sarà un’altra primavera difficile: «II governo aveva iniziato a togliere le restrizioni per il settore turistico – dice Amerigo Varotti di Confcommercio Marche Nord -il Covid era ormai in ritirata, e ora è arrivata la guerra».. Varotti coglie subito le difficoltà: «Eravamo molto fiduciosi per l’effetto primavera e invece dobbiamo renderci conto che il gande interesse per il turismo marchigiano, sia costiero che dei borghi è già frenato dai timori di guerra.

Fonte, Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.

Abruzzo, vino “superiore” – I vini abruzzesi sono superiore.
Il Mipaaf, con l’accoglimento da parte del Comitato nazionale vini della proposta fatta nel 2019 dai produttori del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, ha dato il via… •. I vini abruzzesi sono superiore II nuovo modello rafforza l’identità dell’enologia regionale. Il Mipaaf, con l’accoglimento da parte del Comitato nazionale vini della proposta fatta nel 2019 dai produttori del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, ha dato il via libera alla menzione “Superiore” per le Dop d’Abruzzo e ridotto il numero delle IGT: passeranno da 8 a 1. Obiettivo del nuovo modello e’ rafforzare la comune identita’ dell’enologia regionale, valorizzando i singoli territori e rendendo piu’ riconoscibile la scala dei valori.

Fonte, Il Nuovo Molise.

Langhe, Monferrato, Roero a Valladolid.
Mauro Carbone, direttore dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, ha partecipato alla tavola rotonda di chiusura della terza edizione di FINE -Fiera Internazionale dell’Enoturismo, che si è tenuta a Valladolid, in Spagna. Carbone ha presentato Langhe Monferrato Roero come destinazione enoturistica d’eccellenza ad un pubblico di professionisti del settore. Il suo è stato l’unico intervento in rappresentanza dell’Italia all’interno della due giorni di conçept. L’appuntamento di Valladolid ha rappresentato un- a delle tappe di avvicinamento alla sesta edizione della Conferenza Mondiale sul Turismo del Vino che si terrà il prossimo settembre ad Alba. L’appuntamento di Valladolid ha coinvolto 120 aziende vinicole, hotel e destinazioni turistiche di Spagna, Italia e Portogallo, oltre a 70 tra tour operator e agenzie di viaggio provenienti da 13 Paesi.

Fonte, Gazzetta d’Asti.

Il rublo perde di valore e le esportazioni di vino?
Preoccupazioni per la filiera dell’Asti e del Moscato d’Asti II rublo perde di valore e le esportazioni di vino? La Russia rappresenta un quarto del mercato delle bollicine docg Ci sono due elementi che preoccupano la filiera dell’Asti e del Moscato d’Asti. La prima è il fatto che per via delle sanzioni commerciali e della perdita di valore del rublo, che sta cadendo a picco, la Russia diminuisca le sue importazioni di vino. La seconda, è che proprio questo paese rappresenta il primo mercato dell’Asti Spumante e il secondo (dopo gli Stati Uniti) per la filiera nel suo complesso. Dal lato del consumatore, allarma la perdita di potere di acquisto che i russi avranno nel breve periodo. 11 rublo è una valuta che da anni si sta svalutando, ma solo negli scorsi giorni ha perso quasi il 50% del proprio valore.

Fonte, Gazzetta d’Asti.

Alla scoperta di Ca’ del Profeta del calciatore Hernanes.
Un’azienda agricola trasformata in un resort Alla scoperta di Ca’ del Profeta del calciatore Hernanes Nel mondo del calcio lo conoscono come II Profeta, ma il suo nome e Anderson Hernanes. Brasiliano, classe 1985, è un calciatore che ha giocato non solo in terra natale, ma anche in Italia con la maglia della Lazio, dell’Inter e della Juventus. Innamoratosi di Langhe e Monferrato, Hernanes ha deciso di comprare un’azienda agricola a Montaldo Scarampi e cosi nel 2016 e nato il progetto di Cà del Profeta. Comprato un appezzamento di terreno, Hernanes lo trasforma in azienda vinicola e in resort per le vacanze con 5 camere, ristorante, una cantina, una piscina e il parcheggio coperto.

Fonte, Gazzetta d’Asti.

L’Ovada docg vola in Danimarca con 11 produttori di Grignolino.
L’alleanza tra i grandi rossi monferrini viene presentata a Copenhagen. Nuova rotta verso Nord per i vini del Monferrato. Le aziende dei consorzi di tutela dell’Ovada docg e del Grignolino casalese sono volate in Danimarca per partecipare a «Piedmont to discover», evento in programma oggi all’hotel Kosmopol di Copenhagen che le vede protagoniste assolute. In agenda ci sono degustazioni e incontri con il pubblico, gli imp ortatori e giornalisti di settore, oltre a una masterclass condotta dal sommelier Thomas Ilkjaer «che — spiegano — è già sold out». «In un momento così difficile, non era scontato mandare in porto un evento di questo prestigio, tanto più all’estero.

Fonte, Stampa Alessandria.

Gli eroici “Sorì” diventano il marchio che tutela l’ambiente – I vini dei “sorì eroici” diventano il marchio che tutela l’ambiente.
La viticoltura eroica astigiana e di langa dei sori diventa un marchio, aumentando la propria visibilità e riconoscibilità. Con il termine dialettale «sori», tradizionalmente vengono identificati i vigneti esposti a sud; su alcuni bricchi, i sori coltivati in altura, disegnano un paesaggio caratterizzato dai muretti di sostegno realizzati con la posa a secco delle pietre. Gli ettari rivendicati al momento sono 50, le aziende aderenti al progetto 13 e potranno fregiarsi del marchio a partire dalla vendemmia 2021; «Ad oggi i vitigni rilevati riguardano la coltivazione per il 70% il moscato, 7,08% cortese, 4,09 barbera, 3,96% dolcetto e 3,83% nebbiolo» dice Bruno Penna, tra gli amministratori dell’Associazione.

Fonte: Stampa Asti.

La Russia blocca l’Erbaluce 20 mila bottiglie invendute.
A Cuceglio i primi effetti delle sanzioni europee per l’Ucraina: stop ad una commessa da Mosca La Russia blocca l’Erbaluce 20 mila bottiglie invendute. Ventimila bottiglie di Erbaluce destinate a Mosca bloccate in Canavese. Un contratto da circa 120 mila euro sfumato a pochi giorni dalla partenza del carico. Sono i primi effetti (negativi) della guerra in Ucraina sull’export delle attività italiane. E non si parla solo di grandi marchi: il rischio è che ci vadano di mezzo le piccole e medie imprese del territorio. Come la «Tenuta Roletto» di Cuceglio, ora alle prese con questo ordine bloccato a causa dell’invasione dell’esercito russo ai danni dell’Ucraina.

Fonte: Stampa Torino.

Fiera del Levante, via Enoliexpo Ambrosi: «Ma ci serve spazio» – EnoliExpo, il primo evento per la rinascita Quasi duecento espositori per olio e vino.
Emiliano vuol mantenere l’ospedale Covid Fiera del Levante, via Enoliexpo Ambrosi: «Ma ci serve spazio». EnoliExpo, il primo evento per la rinascita Quasi duecento espositori per olio e vino Riccardo. I.a vitivinicoltura e l’olivicoltura aprono la stagione 2022 della Fiera del Levante. Da oggi fino a sabato il quartiere fieristico ospiterà Enoliexpo, rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi dedicati a due delle più importanti filiere agroalimentari regionale e nazionale. La manifestazione ospiterà quasi 200 espositori italiani e stranieri nei 16mila metri quadri del nuovo padiglione. Nel programma figura la presentazione delle ultime innovazioni di prodotto e di processo per la gestione di oliveti e vigneti, per la trasformazione in frantoio e cantina, per il fine linea con imbottigliamento e packaging.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Bari.

Coldiretti «Agricoltura rischia il ko» – Caro energia e guerra in Ucraina L’agricoltura rischia un vero ‘ko’.
Il conto della guerra Coldiretti «Agricoltura rischia il ko» Guccione a pagina 2 Caro energia e guerra in Ucraina L’agricoltura rischia un vero ‘ko’ Coldiretti lancia l’allarme per la tenuta delle aziende lucchesi e anche per i livelli occupazionali Il presidente Elmi: «Avevamo il primato dell’export in Russia, con alcuni prodotti big come l’olio». «Intervenire sul costo dei prodotti energetici; si rischia di lasciare per strada imprese e dipendenti». E’ una situazione decisamente delicata quella del comparto agricolo della Lucchesia. Una crisi che, in alcuni settori, covava da tempo ma che la situazione attuale dettata dal conflitto Russia-Ucraina, rischia di mettere in ginocchio seriamente. Una fascia produttiva ed economica fondamentale in un tessuto d’eccellenza, con Piana, Garfagnana e Versilia quali punte di diamante. Partiamo dai numeri: il mercato dell’export della Lucchesia era stimato, per l’anno 2020, in crescita di un terzo rispetto all’anno precedente.

Fonte: Nazione Lucca.

Morellino e Chianti, star alla Fortezza Da Basso.
Oltre 400 etichette in degustazione a Firenze per l’evento che torna in presenza, dopo lo stop forzato a causa del Covid. Oltre 400 etichette di Chianti e Morellino in degustazione, di cui la metà nuove annate in anteprima, circa 110 aziende presenti e 100 giornalisti italiani e internazionali. Sono alcuni dei numeri del grande ritorno in presenza dell’Anteprima 2022 — Chianti Lovers e Rosso Morellino in programma alla Fortezza da Basso di Firenze il prossimo 20 marzo. Dopo la press edition (l’edizione dedicata alla stampa) dello scorso anno che ha tenuto pubblico e operatori lontani dalle aziende, quest’anno l’evento dedicato ai Chianti e Morellino Lovers torna finalmente dal vivo — ovviamente con le dovute misure di sicurezza anti Covid — nella tradizione location della Fortezza fiorentina che prima del Covid era abituata ad accogliere oltre 4mila persone per la degustazione delle migliori etichette delle due denominazioni.

Fonte: Tirreno Grosseto.

Risarciti 55 milioni per colture assicurate.
report dell’attività 2021 del Codive: annata record Risarciti 55 milioni per colture assicurate Indennizzi + 39% e 411,8 i milioni di valore, +8,6% 170 i giorni di maltempo, 5 in più dello scorso anno •• I12021 è stato un anno record per i risarcimenti in agricoltura e per le giornate di maltempo. A dirlo è il report sull’attività svolta lo scorso anno dal Codive, Consorzio difesa Verona, attivo da 50 anni che riunisce 7.140 coltivatori che stipulano contratti di assicurazione agevolata e promuove fondi mutualistici per problemi, come le fitopatie e le infezioni da parassiti, non coperte da polizze. Lo scorso anno si sono registrati nel Veronese 170 giorni di eventi atmosferici dannosi, 5 in più del 2020, e i risarcimenti sono ammontati ad oltre 55 milioni, + 39%.

Fonte: Arena.

A Maria Cinquetti il premio per il suo vino «Gioiellino».
Prima edizione del riconoscimento per 1’8 marzo A Maria Cinquetti il premio per il suo vino «Gioiellino» La giovane imprenditrice ha rilevato le vigne del nonno a Moretto e creato qualcosa di unico Katla Ferrara •• Premiare ogni anno, in occasione dell’8 marzo, una donna che dimostri di avere a cuore la terra e la comunità castelnovesi: così Marilinda Berto, assessore alle Pari opportunità nel Comune di Castelnuovo, presenta l’iniziativa ideata per valorizzare l’approccio femminile nei vari ambiti della vita. Per la prima edizione del premio è stata scelta la giovane imprenditrice Maria Gioia Cinquetti che, dal 2014, è diventata «agricoltrice e contadina per scelta», così si definisce lei, rilevando l’azienda agricola del nonno e creando la sua, chiamata «Le vigne del Moretto» dal nome del borgo, Moretto, nelle campagne tra Oliosi e Cavalcaselle.

Fonte: Arena.

Carraro: «No ai vincoli sui campi fotovoltaici» – Pannelli nell’area del Prosecco «Fuori i nomi delle finanziarie».
Montedoro: «Sono solo bugie che creano un danno enorme al nostro territorio» Carraro (Confindustria Veneto): «La Regione non introduca ulteriori vincoli». «Se ha queste informazioni, Manzato dica i nomi delle finanziarie che hanno fatto proposte di acquisto e affitto nella zona delle colline del Prosecco, per installare pannelli fotovoltaici». Marina Montedoro — direttrice generale di Coldiretti Veneto ma, soprattutto, presidente dell’associazione per il patrimonio delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene — lancia il guanto di sfida al deputato leghista Franco Manzato. Di Oderzo, nei giorni scorsi aveva anticipato che proporrà un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’agricoltura e dell’ambiente, per chiedere conto del fenomeno: «Ci sono grosse finanziarie che non hanno nulla a che vedere con l’agricoltura e che investono sul fotovoltaico, offrendo cifre da capogiro per affittare o acquistare terreni a coltura di pregio, soprattutto di tipo vitivinicolo, e installarvi pannelli fotovoltaici. Avviene anche tra le colline del Prosecco»

Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Cantina Italia: a febbraio 2022 nelle aziende italiane 59,9 milioni di ettolitri di vino.
Dati Icqrf: 30,1 milioni di ettolitri di vini Dop, il Veneto detiene il 23,1% di tutte le scorte enoiche nazionali. Nelle cantine del Belpaese, al 28 febbraio 2022, erano presenti 59,9 milioni di ettolitri di vino, 7,3 milioni di ettolitri di mosti e 242.000 ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione, ossia un valore delle giacenza di vino in calo del -3,3% su gennaio 2022 e superiori del +0,9% su febbraio 2021, con i mosti segnano giacenze in crescita del +15,5% sui 12 mesi fa. Il 55% del vino è detenuto nelle regioni del Nord, prevalentemente nel Veneto, il 50,3% del vino presente in cantina è a Dop, il 28% a Igp, mentre i vini varietali costituiscono appena l’1,3% del totale, ed il 20,4% è rappresentato da altri vini. Inoltre, le giacenze di vini a Indicazione Geografica sono molto concentrate: 20 denominazioni su 526 contribuiscono al 57,5% del totale delle giacenze. Ecco il report “Cantina Italia”, firmato dal Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari (Icqrf).

Fonte: WineNews.

Aristos di Cantina Valle Isarco, sole e verticalità dell’Alto Adige “di montagna”.
Cantina Valle Isarco è la più giovane cooperativa vinicola dell’Alto Adige, 60 anni compiuti da poco, nel 2021. 135 soci per 150 ettari di vigneti in 11 Comuni, da Bolzano fino a sud di Bressanone, in Valle Isarco appunto, su vigneti spesso terrazzati strappati a terreni scoscesi dalle pendenze importanti. Motivo per cui spesso qui si parla di quella viticoltura cosiddetta eroica. Siamo forse tra i territori meno conosciuti dell’Alto Adige (ma comunque bellissimi come abbiamo constatato durante la visita alla cantina in occasione dell’ultimo Wine summit), la coltivazione è incentrata per la quasi totalità sui bianchi.

Fonte: WineNews.

I consigli del sommelier Paolo Basso per una cantina perfetta.
Il noto enologo, già Miglior Sommelier del Mondo e oggi produttore e commerciante affermato, ha dato alcuni suggerimenti per chi desidera creare una collezione privata. Una cantina per tutti dove non manca nulla. Questo l’intento di Paolo Basso, noto sommelier, già vincitore del titolo di Miglior Sommelier al Mondo, nonché produttore e commerciante di vino. «Intendo offrire dei consigli per costruire una perfetta collezione di vini – ha spiegato-  Che si tratti di poche bottiglie ben selezionate o di una cantina notevole, di seguito fornirò alcuni spunti per creare una vera e propria cantina privata». Tra i suggerimenti, scegliere sempre il vino da un importatore ufficiale o da un commerciante affermato e stare attenti agli affari online, scegliere i calici idonei e conservare le bottiglie alla giusta temperatura.

Fonte: Italiaatavola.net.

Vino: presentati oggi a New York Vinitaly e i 130 produttori di OperaWine selezionati da Wine Spectator.
Per Wine Spectator sono i 130 migliori vini d’Italia, testimoni della diversità e dell’autenticità del vino tricolore sul mercato americano e da oggi sono ufficialmente i protagonisti dell’11ª edizione di OperaWine 2022, la super degustazione in programma sabato 9 aprile alle ex Gallerie Mercatalie che, come da tradizione, fa da anteprima a Vinitaly (Veronafiere, 10-13 aprile). La lista dei 130 produttori portabandiera, selezionati in rappresentanza di tutte le regioni italiane dalla più importante rivista enoica degli States nonché la più influente al mondo, sarà presentata oggi a New York nel corso di una conferenza stampa, aperta anche agli operatori professionali statunitensi, al ristorante Gattopardo nell’ambito del roadshow di promozione e incoming per il 54° Salone internazionale dei vini e distillati.

Fonte: Newsfood.

400 etichette vino per Chianti Lovers & Rosso Morellino.
Oltre 400 etichette di Chianti e Morellino in degustazione e circa 110 cantine sono i protagonisti di Chianti Lovers & Rosso Morellino, anteprima delle nuove annate vinicole che andranno in commercio, in programma alla Fortezza da Basso di Firenze il 20 marzo.  Presenti anche 100 giornalisti italiani e internazionali. L’iniziativa, che torna in presenza, è organizzata e promossa da Ascot – Associazione Consorzi Toscani per la qualità agroalimentare, che riunisce le due denominazioni Chianti e Morellino di Scansano.

Fonte: ANSA.it.

CAMBIANO I DISCIPLINARI: IL VINO REGIONALE TUTTO SOTTO IL MARCHIO “D’ABRUZZO”, MENZIONE “SUPERIORE” E UNA SOLA IGT.
Una sola Igt che va a inglobare le otto attualmente esistenti; l’introduzione della menzione Superiore per le Dop d’Abruzzo; 4 appellazioni provinciali per rafforzare le Dop e il marchio “d’Abruzzo” che abbraccerà tutti i vini prodotti in regione. Sono le principali novità del nuovo disciplinare del vino d’Abruzzo. A presentare quella che all’unanimità è stata definita “svolta epocale” sono stati questa mattina, nella sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo a Pescara, l’assessore all’Agricoltura e vicepresidente della giunta regionale Emanuele Imprudente e il presidente del consorzio Tutela Vini d’Abruzzo Valentino Di Campli, in una conferenza stampa trasmessa in diretta da Virtù Quotidiane.

Fonte: Virtù Quotidiane.

Vino: ‘Gavi-La Buona Italia’, scelti 16 consorzi finalisti.
Sono stati selezionati i 16 Consorzi di tutela dei vini che si contenderanno l’8/a edizione del ‘Premio Gavi – La Buona Italia’, che verrà assegnato il 21 marzo a Milano. Sono stati scelti dopo la mappatura condotta dalla società The Round Table per il Laboratorio Gavi in collaborazione con l’Unione Italiana Vini, Federdoc, Il Corriere Vinicolo e Wine News sui 123 Consorzi aderenti al Mipaaf. La valutazione della giuria si concentra sulle strategie di comunicazione internazionale sul web. Alla premiazione verranno presentati anche i risultati della ricerca ‘Comunicare il vino italiano all’estero via web’, condotta dalla società di ricerca Astarea, che ha analizzato l’attività di 21 Consorzi.

Fonte: ANSA.it.

I migliori vini dell’Umbria e la cantina dell’anno, tutti i premiati.
Cerimonia di premiazione della prima edizione del concorso enologico regionale “L’Umbria del vino”. Organizzato dalla Camera di Commercio dell’Umbria, il concorso è l’unico in regione ad avere l’autorizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Il concorso è arrivato l suo atto conclusivo dopo la fase degli assaggi – dei 176 vini (bianchi, rossi, rosati, spumanti, dolci) delle 59 aziende vitivinicole partecipanti – da parte della commissione di alta qualità, composta da esperti tecnici degustatori come enologi, sommelier e giornalisti enogastronomici.

Fonte: Perugia Today.

Un’asta speciale celebra le donne del vino.
Sono sempre di più le imprenditrici e produttrici che si stanno facendo largo nel settore. Così Catawiki ha organizzato questo appuntamento particolare: fino al 13 marzo sul suo portale i wine lovers possono aggiudicarsi bottiglie prestigiose e rare tra cui Sassicaia e Gaja. Le donne e il vino, un rapporto sempre più stretto. Quello dell’enologia è un settore che, storicamente, è sempre stato a maggioranza maschile, ma negli ultimi anni la tendenza sta cambiando.

Fonte: La Repubblica.

Il vino da collezione cresce. Ma rappresenta solo l’1% del patrimonio dei grandi collezionisti.
Emerge dall’indagine “Collezionisti e valore dell’arte in Italia – 2022” by Intesa San Paolo Private Banking e la fiera “Artissima”. I grandi vini da collezione, esistono da tanti anni. Ma, a ben guardare, è relativamente da poco tempo, un paio di decadi, che il vino di pregio, inizialmente quasi solo francese, poi sempre più anche italiano, e non solo, è diventato un vero e proprio asset di investimento alternativo. Che è cresciuto molto, in popolarità, anche perchè ha reso più di altri segmenti.

Fonte: WineNews.

Vino, dal Ministero via libera alla menzione “Superiore” per le Dop d’Abruzzo.
Via libera dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali alla menzione “Superiore” per le Dop d’Abruzzo e ridotto il numero delle Igt: passeranno da 8 a 1: di fatto un nuovo modello per la promozione del settore vitivinicolo regionale. A darne notizia è il vicepresidente della Regione con delega all’agricoltura Emanuele Imprudente, commentando l’accoglimento, da parte del Comitato nazionale vini, della proposta fatta nel 2019 dai produttori del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo. “Obiettivo del nuovo modello è di rafforzare la comune identità dell’enologia regionale, valorizzando i singoli territori e rendendo più riconoscibile la scala dei valori.

Fonte: Chieti Today.

Il vino Sansilvestro nelle top 100 eccellenze italiane di Forbes.
L’azienda produttrice piemontese rientra nella prestigiosa lista delle eccellenze del Food & Wine 2022 stilata da Forbes. Un numero speciale e atteso, il 52esimo volume di Forbes Italia, in cui spicca la selezione delle 100 Eccellenze italiane del food & wine. Un palcoscenico di attività italiane da cui prendere esempio per migliorarsi o confermarsi e tenere alta la bandiera del “Made in Italy”. “Una grande soddisfazione essere presenti nel magazine che racconta gli ambasciatori del made in Italy nel mondo. Noi ora vogliamo continuare a crescere e affermarci ancor di più” queste le parole di Paolo e Guido Sartirano, proprietari dell’azienda produttrice Cantine Sansilvestro, in merito alla pubblicazione della rivista del mese di febbraio 2022.

Fonte: Lavocedialba.it.

STAMPA ESTERA

Guerre en Ukraine : Moët Hennessy, Lanson… les grands champagnes disparaissent du marché russe.
Les consommateurs russes etaient de grands amateurs de champagne rose. de cuvées spéciales et de bouteilles mi esmees (C-ecrts SHAMIL LHLMAT 0V) Olivier iNirguet Les viticulteurs champenois se désolent de la situation en Ukraine et en Russie. Ces exploitants français se trouvent face à l’impossibilité financière (paiements internationaux) ou morale (politique, déontologie) de faire commerce avec la Russie. Résultat, le marché s’effondre à l’exportation mais les conséquences économiques restent limitées pour l’appellation champagne. En valeur absolue, la perte de ce marché ne représente que 35 millions d’euros par an. Deux erses russes en ore seule année ! Après avoir perdu le droit d’utiliser leur appellation, prohibée en juillet 2021 par Vladimir Poutine dans un amendement de la loi sur la réglementation des boissons alcoolisées, les bouteilles de champagne se trouvent de facto bannies du marché russe depuis la guerre en Ukraine. LVMH, maison-mère de Moèt Hennessy et principal exportateur de champagne en Russie, a fermé depuis le 6 mars toutes ses boutiques dans le pays. Lanson, quatrième exportateur en Russie avec 130.000 bouteilles expédiées en 2021, a annulé la semaine dernière sa visite prévue à son importateur local, et susperdu ses prochaines expeditions.

Fonte, Tribune.

Foncier viticole : le Pic Saint Loup décolle, les prix s’envolent.
Lappellation du Pic Saint Loup, (levron viticole de l’Hérault (Crédits DR). Appellation chérie des Montpelliérains, le Pic Saint Loup attire les investisseurs du cru, souvent extérieurs au vin. Une dynamique favorable pour la notoriété et la montée en gamme des vins de ce terroir, avec pour corollaire un emballement des prix du foncier viticole. Le Pic Saint Loup s’affirme comme l’appellation la plus en vogue de la région. Au cours de ces dernières années, les acquisitions de domaines par des investisseurs régionaux, extérieurs au monde du vin, se sont multipliées. En tête de file de ces néo-vignerons, les promoteurs immobiliers montpelliérains. En 2008, la famille Guiraudon (groupe GGL, aménageur et promoteur montpelliérain) a mis un pied dans le vignoble, rachetant avec des associés, le domaine de Mortiès. Puis Bertrand Barascud, directeur général du groupe immobilier montpelliérain Amétis, s’est offert le Château La Roque. Et l’été dernier, c’est Emmanuel Clausel qui, suite à la cession de l’entreprise montpelliéraine Urbat Promotion à Vinci Immobilier, a racheté le -55 domaine de Valcyre à Valflaunès, une propriété de 120 ha dont 33 ha plantés en vigne. Réceptif haut de gamme Lez-promoteur ne manque ni de projets, ni d’ambition pour rénover et agrandir cette propriété, rebaptisée Urna. Il est en passe d’acquérir 17 ha de vigne supplémentaires et prévoit de planter 20 ha en quatre ans.

Fonte, Tribune.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.