Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 3 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Agricoltura alla prova Zaia: «Doppio Vinitaly» – «Farei un doppio Vinitaly anche nei prossimi anni».
Crescono i timori per i rincari Agricoltura alla prova Zaia: «Doppio Vinitaly» •• Prezzi delle materie prime alle stelle, crisi energetica e conflitto in Ucraina sono gli elementi che fanno ipotizzare un 2022 in salita per l’agroalimentare italiano. La previsione arriva dagli esperti a Fieragricola. In piazza sono scesi i giovani di Coldiretti, assieme al governatore veneto Luca Zaia, che rilancia: «Farei un doppio Vinitaly anche nei prossimi anni». II presidente regionale al primo giorno della rassegna in programma fino a sabato a Veronafiere «Farei un doppio Vinitaly anche nei prossimi anm» La proposta di Zaia dopo il successo dell’ultimo b2b «C’è tanta voglia di fare, non soltanto in agricoltura» Sboarina: «Ora la fiera guarda avanti con ottimismo». «Giù le mani dal banco». Luca Zaia lo dice anche in dialetto ma il messaggio è chiaro.
Fonte: Arena.
Il 10 parte Enoliexpo Vini, oli e agricoltura.
La Fiera del Levante di Bari riparte quest’an- r” no dalla vitivinicoltura e dall’olivicoltura con Enoliexpo 2022, rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi dedicati a due delle più importanti filiere produttive dell’agroalimentare regionale e nazionale. La manifestazione si svolgerà dal 10 al 12 marzo, avrà cadenza biennale e si alternerà a Bari con Agrilevante (in programma negli anni dispari) in partnership con FederUnacoma, l’associazione dei costruttori di macchine agricole. Si alternerà anche all’Expoliva di Jaen, in Spagna (anche questa negli anni dispari) evento internazionale del settore olivicolo. Sono attesi 200 espositori tra italiani e stranieri ad occupare i 16mila metri quadrati del nuovo padiglione, per presentare innovazioni di prodotto e di processo per la gestione di oliveti e vigneti, per la trasformazione in frantoio e cantina, e per il fine linea con imbottigliamento e packaging.
Fonte: L’Edicola del Sud.
Espositori da tutto il pianeta per l’evento dedicato a olio e vino.
Cè una nuova speranza per la Fiera del Levante. Si chiama “Enoliexpo 2022”, rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi dedicati a due delle più importanti filiere produttive dell’agroalimentare regionale e nazionale, l’olivicoltura e la viniviticoltura. La manifestazione, in programma dal 10 al 12 marzo, è stata presentata ieri nel padiglione regionale 152, presenti l’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia, il direttore di Enoliexpo Francesco Cherubini, il presidente dell’associazione Frantoiani della Puglia Stefano Caroli e Massimo Tipaldi, presidente di Assoenologi Puglia, Basilicata e Calabria. E già si preannuncia un grande evento, con quasi 200 espositori italiani e stranieri ad occupare i 16mila metri quadrati. del nuovo padiglione. Enoliexpo sarà biennale e si alternerà con Agrilevante.
Fonte: L’Edicola del Sud Bari.
Enoliexpo 2022: si riparte da vitivinicoltura e olivicoltura.
La Fiera del Levante di Bari riparte quest’anno dalla vitivinicoltura e dall’olivicoltura con Enoliexpo 2022, rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi dedicati a due delle più importanti filiere produttive dell’agroalimcntare regionale e nazionale. La manifestazione, in programma dal 10 al 12 marzo, è stata presentata ieri mattina alla stampa, nello stand regionale fieristico, nel padiglione 152, alla presenza dell’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, del direttore di EnoliExpo, Francesco Cherubini, del presidente dell’associazione Frantoiani della Puglia, Stefano Caroli, e del presidente Assoenologi Puglia, Basilicata e Calabria, Massimo Tripaldi. «Il ruolo di questa iniziativa — ha dichiarato l’assessore Pentassuglia -, fortemente sostenuta dalla Regione Puglia insieme alla Nuova Fiera del Levante, è determinare un cambio di passo.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.
EnoliExpo, 200 espositori in Fiera «Da qui parte la rinascita del settore».
EnoliExpo, rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi per l’olivicoltura e la vitivinicoltura sarà il primo evento dell’anno 2022 e si svolgerà dal 10 al 12 marzo. Si riparte dall’olio e dal vino, quindi. La fiera si presenta come il contenitore in cui tutte le eccellenze della regione Puglia trovano una casa comune. Ci saranno produttori di olio, produttori di vino, ci sarà il mondo della ricerca e della formazione, un insieme di professionalità e competenze che andranno ad esprimersi in questa manifestazione. Circa 200 gli espositori che saranno presenti durante la tre giorni, ed andranno ad occupare i 16 mila metri quadrati del nuovo padiglione, pronti a presentare le ultime innovazioni di prodotto e di processo per la gestione di oliveti e vigneti, per la trasformazione in frantoio e cantina, per il fine linea con imbottigliamento e packaging.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Bari.
Etichetta d’Abruzzo.
Villa Barcaroli nasce nel cuore dell’Abruzzo, zona vocata alla coltivazione della vite, con vitigni iconici come Montepulciano e Trebbiano. La cantina è di proprietà di Ciù Ciù Tenimenti, gruppo fondato dalla famiglia Bartolomei. Il nome nasce dalla villa del Seicento di Controguerra (Te). I vini in gamma Montepulciano Riserva Doc, Montepulciano Doc e Trebbiano Doc hanno certificazione biologica vegan e biodinamica.
Fonte: Famiglia Cristiana.
Vini da collezione.
Un tesoro nascosto in cantina La crescente domanda di bottiglie come bene rifugio ha fatto impennare la borsa mondiale dei vini di lusso. E anche l’Italia gioca la sua partita internazionale. Il 99% delle bottiglie di vino prodotte nel mondo viene consumata nelle 24 ore successive all’acquisto. II restante 1% è in gran parte il campo da gioco dei fine wines: bottiglie da collezione che hanno la capacità di aumentare il proprio valore invecchiando nel tempo, provenienti da pochi, ma nobilissimi distretti vinicoli mondiali come Bordeaux, Champagne, Borgogna, Napa Valley e, in Italia, Langhe, Montalcino e Bolgheri.
Fonte: The Good Life.
Contea d’oro.
Fari puntati sullo Champagne Anche nel 2021 lo champagne chiude il bilancio con un anno che si potrebbe dire euforico. Un prodotto da sempre annesso alle metriche del mercato del lusso, che non ha subito la crisi nel 2020, anche grazie a una strategia di marketing imbattibile: il distretto dello Champagne è una macchina da guerra che punta a valorizzare sempre di più le bottiglie che riposano nelle sue cantine. The Good Life fa il punto su vigneti che non hanno equivalenti, né in Francia né altrove. Greygouar 16 200 vignaioli I vignaioli della Champagne sono per lo più proprietari delle proprie vigne. Ma gran parte di loro coltiva l’uva per venderla ai commercianti. Solamente in 5 000 la vinificano tutta o in parte, in proprio o in seno a cooperative. I produttori smerciano le bottiglie prima di tutto sul mercato francese; da soli, rappresentano quasi la metà delle vendite.
Fonte, The Good Life.
Napoli segreta.
Dove provare una delle rare bottiglie di Hors Série 1971, lo champagne Millésime con 50 anni di storia? Per scoprirlo: citofonare Antiquario. di Giuliana Matarrese Sorseggiare champagne da un antiquario è una di quelle avventure al limite dell’assurdo, che, a ben pensarci, può accadere solo in una città come Napoli. Costruita su contrasti che convivono baccagliando rumorosamente – più per il gusto dello “sfottò” come gesto atletico che per reale polemica, come ci ha ricordato Sorrentino nel suo ultimo lungometraggio, candidato italiano agli Oscar -, l’idea di offrire (solo) cocktail e coppe di bollicine francesi, in quella che era una bottega artigiana, è riuscita.
Fonte: The Good Life.
Good Champagne su cui investire.
Classe 1984, di Montalcino. Gorelli è il primo Master of Wine italiano. Per avere questo titolo dall’Institute of Masters of Wine (MW) bisogna essere esperti di viticoltura, enologia, mercati e temi di attualità legati al mondo del vino. Boërl e Kroff “B de Boërl e Kroff’ Brut Uno Champagne che sa di Borgogna, per stile e per collocazione. Nel cuore della Côte des Bar, viti di Pinot Noir di oltre trent’anni affondano le radici in suoli calcarei come quelli dei grand Cru di Chablis. Boèrl e Kroff è una maison che nasce con l’ambizione di voler creare lo Champagne perfetto, unicamente in grandi formati. “B” è l’unica referenza disponibile anche in bottiglia da 0,75 I. Riposa sette anni sui lieviti. Tutte le lavorazioni sono effettuate a mano, dalla selezione dei grappoli all’applicazione delle etichette. Soave e carezzevole, con un notevole spessore e una grande persistenza. Da 450 Henri Giraud Champagne Ay Grand Cru Füt de Chêne Rosé MV Dall’estro creativo di Claude Giraud, uno Champagne che vuole rompere gli schemi e diventare iconico.
Fonte: The Good Life.
Vetrina per i grandi vini Docg del territorio.
II consorzio Colline Teramane li fa degustare dai giornalisti di settore di tutto il mondo. Il Consorzio di tutela vini Colline Teramane ha dato il via ieri a “La nostra anteprima – The cool on the hills”, la seconda edizione dell’anteprima della denominazione “Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg”, con oltre sessanta vini in degustazione delle annate dal 2003 al 2020. Nella sala ipogea si è svolto l’appuntamento con la stampa di settore, presenti giornalisti di testate italiane ed estere. Ci sono state due Masterclass di approfondimento, una degustazione verticale Colline Teramane Docg guidata da Gianni Sineai, sommelier di Niko Romito, e una verticale di Pecorino, Igt Colli Aprutini o Controguerra Doc, con la conduzione del giornalista Antonio Paolini.
Fonte: Centro Teramo.
Degustazione di vini locali tre giorni con gli esperti.
A Teramo tre giorni di degustazione dedicati a stampa di settore, appassionati e operatori economici, con oltre sessanta etichette. I Consorzio di Tutela Vini Colline Teramane ha dato il via a “La nostra anteprima – The cool on the hills”, Xa: seconda edizione dell’anteprima della denominazione “Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg”, con oltre sessanta vini in degustazione, dalle annate 2003 al 2020. Ieri alla Sala Ipogea di Teramo appuntamento con la stampa di settore. L’anteprima prosegue lt 6 e 7 marzo con due appuntamenti di degustazione: do menica, già sold out, rivolta agli appassionati e in collaborazione con la Fisar di Teramo.
Fonte: Messaggero Abruzzo.
Trerè, la tradizione del buon vino rivive in madre e figlio.
Fondata negli anni Sessanta sulle prime colline di Faenza l’azie• nda oggi • porta la Romagna in giro per il mondo. Nel nome Sangiovese c’è già tutto ciò che serve. Accattivante al punto da diventare il solo vitigno italiano davvero internazionale, ha in sé tutta quella mescolanza di suoni e tradizioni che lo rendono complesso al punto tale da diventare oltremodo interessante. Il “nostro” sangue di Giove, perché a chi abita queste terre piace pensare che l’unione di quelle parole si debba al Monte Giove nei pressi della provincia di Rimini, è per la Romagna uno dei suoi simboli più forti e riconoscibili insieme all’Albana. È partendo da queste considerazioni che si capisce perché, ogni produttore romagnolo, si senta in qualche modo un piccolo-grande custode di una storia che contribuisce a fare della Romagna un luogo di accoglienza per tutto il mondo.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
Riscoprire il Centesimino sotto alla Torre di Oriolo.
La Nove annate per dodici vini in degustazione raccontano il lavoro di sei produttori romagnoli e svelano la sorprendente longevità di questo vino dalla storia curiosa e prodotto in piccole quantità. C’è un angolo di Romagna dove il vino rosso più importante non è necessariamente il Sangiovese. All’ombra della torre quattrocentesca di Oriolo, un rosso dalla storia contemporanea ma abbastanza lunga da costituire tradizione è in cerca di riscatto, è il Centesimino. Iscritto all’albo genetico delle uve coltivabili solo da12004, questo vitigno ha alle spalle un lungo percorso e anche estimatori di rango, proprio nei primi anni duemila fulo stesso Luigi Veronelli a consigliare qualche produttore del territorio di dedicarsi a questo vino. Ma anche a trovargli un nome. Già, perché il Centesimino non si è sempre chiamato così. Savignon rosso, è stato quello più usato, ma storpiato in tanti modi: savignone, savignon, savig.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
Marzo a Fico tra forme di Parmigiano e tapas “nostrane”.
I principali appuntamenti di gusto al Parco tematico del cibo di Bologna dedicati a prodotti Dop e vini italiani. Cibo, fa rima con musica e spettacolo al Parco Fico di Bologna che ha esso a punto il programma di marzo. Primo protagonista il Parmigiano Reggiano: sabato 19 marzo, infatti, di fronte alla rotonda del formaggio si terrà il rito dell’apertura di una forma da parte del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, che potrà essere assaggiata e apprezzata da tutti i presenti nel Parco. Dal formaggio al dolce: domenica 20 marzo tocca al Tiramisù, che coinvolgerà pasticceri non professionisti provenienti da tutta Italia per una sfida di prova in attesa della Tiramisù World Cup del prossimo autunno. A valutare i tiramisù preparati dai concorrenti saranno, oltre a una giuria ad hoc, anche i visitatori più golosi di Fico.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
Una serata alla scoperta del Grignolino.
Con la Condotta Slow Food Godo alla scoperta di vini da vitigni meno conosciuti. Sarà questo lo spirito di un serie di incontri che vede lunedì 14 marzo prossimo alle 20.30 nella sede in via Della Chiesa 17 a Villanova di Bagnacavallo (RA) come protagonista il Grignolino, coltivato complessivamente in circa 900 ettari, che ha la sua origine e il suo territorio di eccellenza tra i Colli Astigiani ed Alessandrini (Monferrato Casalese), ma lo si trova anche in alcune zone della provincia di Cuneo e nell’Oltrepò Pavese, dove è conosciuto anche come Barbesino. Il nome Grignolino ha la sua probabile origine dal termine dialettale astigiano “grignòle”, cioè vinaccioli, essendone gli acini di questa varietà particolarmente ricchi.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
Il gran giorno per conoscere i premiati Ais.
Appuntamento sabato al palazzo del Turismo di Riccione con “Esperienze di Vitae” con 71 cantine di Emilia-Romagna e Marche premiate dalla guida dell’Ais. La giornata di sabato 5 marzo vivrà su due momenti. Il primo è in programma la mattina (ore 10.30) ed è riservato alle cantine top con la premiazione delle Quattro Viti d’eccellenza assegnate complessivamente a 71 cantine. Nel pomeriggio, dalle 14 (fino alle 19.30), spazio alla platea di appassionati con l’apertura dei banchi di assaggio dei vini premiati serviti e presentati dai sommelier Ais, abbinati ai prodotti Dop e Igp dell’Emilia Romagna grazie alla collaborazione con i rispettivi Consorzi: Piadina Romagnola Igp, Mortadella di Bologna Igp, Parmigiano Reggiano Dop, Salumi Piacentini Dop, Salumi Italiani alla Cacciatore Dop, Salame Felino Igp, Squacquerone di Romagna Dop fornito della Centrale del Latte di Cesena insieme ad altri formaggi.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
Marzo di assaggi e corsi in Enoteca Emilia-Romagna.
Per celebrare l’arrivo della primavera, l’Enoteca Regionale dell’Emilia- Romagna anche per il mese di marzo propone alla Rocca di Dozza una serie di appuntamenti legati, ovviamente, al mondo del vino. Proseguono i banchi d’assaggio della domenica pomeriggio. Si parte il 6 con protagonista il Sangiovese. Poi a seguire: Malbo Gentile il 13, l’accoppiata internazionale Chardonnay e Sauvignon il 20, per finire il 27 marzo con un’altra accoppiata, tra Romagna e Piacenza, Trebbiano e Ortrugo. In abbinamento ai vini sarà sempre possibile scegliere anche alcune eccellenze gastronomiche sempre ovviamente made in Emilia-Romagna. Costo: tre assaggi di vino 7 euro, piattino di stuzzicheria a richiesta 3 euro. Il banco d’assaggio si svolge dalle 14.30 alle 18.30. Sabato 26 marzo ricomincia anche la rassegna “Vignaioli in Enoteca”.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
“Quattro Viti” Cantine premiate.
Domani a Riccione ci saranno anche due cantine mercatesi tra le “top” di Romagna, Emilia e Marche, premiate con le “Quattro Viti” nella Guida Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier, Vitae 2022. Il massimo punteggio è stato assegnato al Romagna Sangiovese Superiore San Vicinio Quartosole Riserva 2018 di Tenuta Casali ed al Famous 2020 di Tenuta Santa Lucia. Del cesenate è stato premiato, sempre con le “Quattro Viti”, anche il vino A 2020 di Villa Venti di Roncofreddo. Domattina Ais premierà le cantine, e poi nel pomeriggio tutti i vini saranno serviti e presentati in degustazione per il pubblico, in abbinamento con prodotti tipici come lo Squacquerone della Centrale del Latte di Cesena, la piadina romagnola Igp, Parmigiano Reggiano Dop, ed una serie di salumi Dop ed Igp.
Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.
Niente messaggi di allarme sul vino.
Pochi giorni fa il Parlamento Europeo si è espresso sugli emendamenti al report della Commissione Beca (Beating Cancer), finalizzato all’adozione di un piano di azione contro il cancro a livello europeo. Per comprendere l’importanza della votazione e del suo esito, tanto atteso specialmente dal settore vitivinicolo, occorre fare un passo indietro e tornare al 2021, anno della pubblicazione del Piano di azione della Commissione europea per la lotta al cancro (“Cancer Plan”). Il suddetto Piano classificava, in modo indistinto, il vino e gli altri alcolici come sostanze dannose per la salute dei consumatori, indipendentemente dalle quantità consumate e dalle modalità di consumo.
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
Nasce da un Nebbiolo di biotipo rosé questo rosso elegante.
Nella tipica zona di produzione di vino Barbaresco a Cappelletto, frazione di Treiso, ha sede l’azienda Agricola Orlando Abrigo. Una storia a dimensione famigliare da generazioni che ha una svolta nel 1988 quando Giovanni Abrigo in collaborazione con il padre Orlando si dedica alla ristrutturazione della cantina. I vigneti coprono un’area di circa 20 ettari con vitigni autoctoni: Nebbiolo, Dolcetto, Barbera, Moscato, e Nascetta. Non mancano anche vitigni internazionali come Sauvignon Blanc, Chardonnay e Merlot. Principi fondamentali dell’azienda è produrre vini identitari di questo territorio.
Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.
Nuova cantina vini Bertazzoni si aggiudica il Good design award.
La nuova cantina vini da incasso e Collezione Metalli di Bertazzoni hanno vinto il Good design award 2021, un prestigioso premio internazionale. Bertazzoni, azienda italiana specializzata nella produzione di elettrodomestici per la cucina dal 1882, aggiunge un nuovo premio al suo portfolio, nell’anno in cui ricorrono i 140 anni di attività del marchio. I premio è stato ottenuto nella categoria Kitchen/appliances ed è stato conferito a Bertazzoni dal Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design in collaborazione con l’European Center for Architecture, Art, Design and Urban studies attraverso una giuria di esperti che ha selezionato i prodotti che si distinguono maggiormente per qualità progettuale, innovazione, materiali, funzionalità ed estetica.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
C’è un bianco di Canolo nella top ten dei vini stilata dai sommelier.
L’Associazione italiana sommelier d’Emilia premia dieci vini al top della produzione enologica del territorio. Sono quelli che hanno ottenuto le Quattro Viti, punteggio massimo assegnato dalla guida nazionale «Vitae 2022» redatta da Ais. In cima alla classifica c’è il Piacentino che porta a casa sette eccellenze, seguita da Bologna con due e Reggio con una. A rappresentare la realtà reggiana è l’azienda Lini 910 di Canolo di Correggio, con un Brut bianco millesimato 2016. I dieci vini dell’Emilia saranno premiati e potranno essere degustati a Riccione, al Palazzo del Turismo, sabato 5 marzo nel nuovo format «Esperienze di Vitae» lanciato da Ais Romagna collaborazione con Ais Romagna e Marche. Di scena i migliori vini dei tre territori abbinati ai prodotti tipici regionali.
Fonte: Resto del Carlino Reggio Emilia.
Il Covid riduce i posti a Vinitaly Tempi stretti per partecipare.
Qualche protesta delle aziende che lamentano poca comunicazione deu’Ersa La spedizione regionale costerà 937 mila euro e sarà la prima dopo tre anni Le domande dovranno essere presentate entro lunedì 1 1 marzo: dal 10 aprile l’evento. Tempi strettissimi, meno posti a disposizione e qualche malumore dei vignaioli causa carenza di informazioni. La spedizione regionale a Vinitaly, curata dall’Ersa, è partita ufficialmente ieri con la pubblicazione, sul sito dell’ente, del bando di gara per la partecipazione all’edizione numero 54 della più importante fiera italiana del vino e una delle più rilevanti a livello internazionale. Il Covid ha colpito pesantemente il settore fieristico, tanto che proprio Vinitaly è stato cancellato nel 2020 e nel 2021, quindi tra un mese, dal 10 al 13 aprile, si tornerà in presenza, nei padiglioni della fiera di Verona, dopo ben 3 anni.
Fonte: Messaggero Veneto.
Vino, 375 milioni il «blocco» russo
Ammonta a 375 milioni di dollari il danno provocato dal blocco del mercato russo all’export di vino italiano. La stima è di Freddi International, prima azienda di export di vino italiano nel mondo con oltre40 aziende vinicole rappresentate. «Per noi la Russia è un mercato molto importante – spiega l’ad Edoardo Freddi – occupa infatti la prima posizione di vendita e consumo nel Paese, per un giro di affari in crescita che nel 2021 era stata di oltre i110% sul 2020.
Fonte: Eco di Bergamo.
Vinitaly 22: il più internazionale della sua storia cinquantennale.
Prosegue senza indugi l’organizzazione detta rassegna che rimane in calendario dal 10 al 13 aprite prossimi. L’edizione numero 5.1 di Vinitaly sarà probabilmente la più internazionale d sempre. Con un comunicato del 21 febhraio, Veronafìere e Vinitaly hanno dichiarato che al Salone internazionale dei vini c distillati, a Verona i prossimi 10 13 aprile saranno presenti 4mila aziende espositrici e 500 top buyer da tutto il mondo. a cui si aggiungeranno migliaia di operatori nazionali ed internazionali. Nella campagna di promozione, comunicazione e incoming, cui partecipa Ice Agenzia, sono stati coinvolti 60 paesi. L’investi – mento complessivo é stato di milioni di curo. A tal proposito, Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafìere, ha dichiarato: -Stiamo riscontrando un alto tasso di fiducia c di aspettativa sia da parte degli operatori internazionali che dalle aziende espositrici.
Fonte: Corriere di Alba.
Partite da Milano le anteprime dei nuovi Docg a base Nebbiolo.
Cassociazione Go Wine propone una rassegna di degustazioni gui dedicati a Baroto, Barbaresco e Roero. Si e chiuso a Milano il primo dei quattro appuntamenti dedicati alla manifestazione “Barolo, Barbaresco e Roero” organizzato da Go Wine. Nd corso della serata, ospitata dall’hotel Melià, sono state degustate in anteprima le nuove annate di Barolo, Barbaresco e Roero. Un evento speciale e anche emozionante, perché ha creato un forte senso di ripresa e attenzione dopo un lungo periodo di difficoltà per i grandi eventi legati al vino dovuto alla pandemia. Il miglioramento della situazione generale, il richiamo di oltre 30 cantine di Langa e Roero, un allestimento pensato per favorire un accesso comodo e distanziato del pubblico, sono stati il miu vincente di un evento che ha avuto un grande successo e ha rinnovato – se mai ve ne era bisogno – il gradimento sulla qualità complessiva dei viticoltori delle colline attorno ad Alba.
Fonte: Corriere di Alba.
Dopo il Covid, i venti di guerra agitano i sonni dei vignaioli.
Una nuova crisi internazionale ECONOMIA » La crisi ucraina, i venti di guerra e le prospettive. sempre più ravvicinate, di sanzioni commerciali alla Russia preoccupano fortemente gli agricoltori piemontesi. Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, evidenzia l’apprensione del mondo agricolo, sottolineando come l’aumento dei costi energetici. il rincaro dei cereali per l’alimentazione del bestiame e soprattutto il timore di una riduzione delle esportazioni di vino rappresentino uno scenario estremamente pericoloso per la nostra regione. Putto questo al termine (si spera) della pandemia globale, che ha già messa) in ginocchio Economia vinicola. Nel 2020, sulla base dei dati elaborati da Confagricoltura, l’Italia ha esportato in Russia vini per un valore di 297 milioni di euro, di cui I79, 8 milioni di prodotto imbottigliato.
Fonte: Corriere di Alba.
Duecento espositori, la Fiera riparte da EnoliExpo.
Dal 10 al 12 marzo Nel quartiere espositivo barese c’è ancora l’ospedale delle maxi emergenze con tanto di dubbi sul futuro. Ma la Fiera del Levante, sperando nella conclusione della pandemia, cerca di riconquistare la normalità tornando a riempire quello che resta degli spazi disponibili. Dal io al 12 marzo si terrà EnollExpo, la rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi per l’olivicoltura e la vitivinicoltura. Nel nuovo padiglione esporranno 200 imprese italiane e straniere su una superficie di 1.6 mila metri quadri del nuovo padiglione della Fiera.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Pentassuglia: “I settori cereali e vino sono tra i più danneggiati”.
I settori pugliesi a maggiore rischio per il conflitto in Ucraina e le conseguenti sanzioni nei confronti della Russia, sono “quelli dei cereali e quello relativo ai prodotti per l’allevamento”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, a margine di una conferenza. “Abbiamo relazioni forti con la Russia – ha aggiunto – anche per il settore del vino, sono questi i sistemi che potrebbero avere un impatto molto forte. L’embargo puo’ determinare a catena processi che possono avere uno sviluppo che ci auguriamo non avvenga.
Fonte: Quotidiano di Bari.
Agroalimentare, la Fiera del Levante riparte con EnoliExpo dal 10 al 12.
La Fiera del Levante torna in attività nel 2022 dopo l’emergenza Covid con la prima manifestazione dedicata all’olio e al vino: EnoliExpo, la rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi per l’olivicoltura e la vitivinicoltura apre dal 10 al 12 marzo. Saranno circa 200 gli espositori italiani e stranieri che occuperanno 16mi1a metri quadri del nuovo padiglione della Fiera per presentare le ultime innovazioni di prodotto e di processo perla gestione di oliveti e vigneti, per la trasformazione in frantoio e cantina, per il fine linea con l’imbottigliamento e packaging. L’evento è stato presentato in Fiera dall’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, e dal direttore della manifestazione Francesco Cherubini.
Fonte: Repubblica Bari.
Le opportunità del Pnrr per il vino italiano. Oggi il digital talk con i tre esperti.
Oggi arriva sulle piattaforme social che si occupano di vino, il terzo digital talk di WineeSiena, in programma al Santa Maria della Scala e aperto al pubblico sabato 12 e domenica 13 marzo. L’argomento di questa settimana sono le opportunità offerte dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) alle imprese vitivinicole per procedere verso la transizione ecologica. Nello studio virtuale di Tvedo.Tv, si ritrovano tre esperti che possono portare i diversi punti di vista dei Consorzi di tutela, degli istituti bancari e delle nuove tendenze economiche nel mondo delle nuove imprese green: il professor Angelo Riccaboni, uno dei massimi esperti internazionali nel settore della Bioeconomia, oggi presidente della Fondazione Prima di Barcellona, con segretariato italiano al Santa Chiara Lab; poi Mauro Rosati, che dirige la Fondazione Qualivita e Origin Italia, considerato il massimo esperto dei prodotti tipici a indicazione geografica e a denominazione di origine; con loro Franco Trombini, tesponsabile ‘Iniziative territoriali, di sistema e convenzioni’ di Banca Mps, che sostiene la kermesse.
Fonte: Nazione Siena.
Ecco “I Pisani più schietti” Trenta aziende vinicole in vetrina con 100 etichette.
Torna in presenza “I Pisani più schietti”, la manifestazione di promozione del vino della provincia pisana che quest’anno festeggia la sua XXllesima edizione. Una iniziativa promossa dalla Fisar di Pisa, in collaborazione con Comune, e la Camera di Commercio di Pisa. L’evento è in programma domenica, in piazza Vittorio Emanuele, alla Camera di Commercio di Pisa, (dalle 15 alla 19) e presso la sede della Fisar di Pisa, in via Cattaneo 97 (alle 14.30 e alle 17). Una edizione diversa dal passato che vede la partecipazione di 30 aziende vinicole della provincia di Pisa con 100 etichette. L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Gambacorti alla presenza dell’assessore Paolo Pesciatini, di Cristina Martelli, segretario generale della Camera di Commercio di Pisa, di Salvatore Pulvirenti, delegato della Fisar di Pisa, insieme ai sommelier Antonio Malvaldi ed Emilia Cucinotta.
Fonte: Tirreno Pisa.
Verticale di 8 Amaroni alle Tenute Salvaterra.
Sabato 5 marzo alle 18.30 alle Tenute Salvaterra si terra una verticale di 8 Amarone: Amarone Docg Classico 2008 – 2009 – 2010 – 2015; Amarone Riserva Cave di Prun: 2004 – 2008 – 2009 2012. A guidare l’incontro sarà l’enologo Enrico Nicolis con la sommelier Anna Pinaroli. I vini saranno accompagnati da piatti tipici e gnocchi.
Fonte: Arena.
Vinetia Tasting, a maggio la città diventa capitale del vino.
La città di Treviso diventa per due giorni, a maggio, la capitale del vino Veneto grazie all’evento “Vinetia Tasting” dei sommelier dell’Ais del Veneto. L’appuntamento enoico “300%” che per 3 anni si era tenuto a Villa Emo e prima al Castello di San Salvatore, diventa “Vinetia Tasting” e si terrà a Treviso sabato 14 e domenica 15 maggio, grazie al supporto del Comune di Treviso: sarà un evento diffuso in città che permetterà di scoprire le eccellenze enoiche del Veneto, oltre a quelle gastronomiche, e convogliare gli enoturisti. Saranno due giornate intense, come accaduto con “Malanotte a Treviso – Raboso Wine Experience”, nei luoghi più suggestivi della città.
Fonte: Gazzettino Treviso.
“Viti in campo” dice addio alle forbici spopola la nuova potatura meccanica.
Basteranno una ventina di ore, e non più oltre un centinaio, per portare a termine la procedura della potatura. Ciò grazie alle nuove potatrici meccaniche che rappresentano un assemblaggio di un mezzo a guida automatica (senza autista) con barre di taglio a disco e carrello perla rifinitura. Questo “Addio alle forbici” rappresenta una delle principali novità presentata alla seconda edizione invernale di Vite in Campo – Potatura deIl’impianto che si è svolta a Loncon di Annone Veneto all’interno della Tenuta Sant’Anna, L’evento è stato organizzato da Condifesa TVB (Treviso, Vicenza e Belluno) ed “Edizioni L’Informatore Agrario”. Sull’importante novità che già è stata adottata dal 25/30 per cento degli agricoltori del Veneto orientale (Portogruarese-Sandonatese) è intervenuto il presidente di Condifesa TVB Valerio Nadal: «Grazie all’azienda che ci ha ospitato e che ha un pensiero innovativo. Potatura significa predisporre la pianta da subito. Se facciano una buona predisposizione della pianta facciamo in modo di proteggerla da eventuali infestazioni ed è da qui che si decide la qualità e la quantità dell’uva.
Fonte: Gazzettino Venezia.
Igor Gladich nuovo direttore del Durello.
Doppia nomina ai vertici del Consorzio di Tutela Lessini Durello che raggruppa 33 cantine di spumantizza7ione tra la provincia di Vicenza e di Verona. Igor Gladich è il nuovo direttore del Consorzio e opererà dalla Casa del Vino di Soave e guiderà in qualità di direttore anche il l Consorzio di Tutela Vini del Soave, il Consorzio Tutela Vini dell’Arcole e il Consorzio Tutela Vini del Merlara. Responsabile della comunicazione, in sostituzione di Chiara Maria Mattiello, è stata chiamata la giornalista Lucia Vesentini. «Dopo una lunga ricerca abbiamo individuato un profilo altamente qualificato sul cui nome il Consiglio di amministrazione ha espresso voto favorevole all’unanimità – hanno evidenziato i due presidenti, del Durello, Paolo Fiorini e del Soave, Sandro Gini – Igor Gladich, oltre a vantare importanti competenze tecniche, conosce molto bene le dinamiche interne alle denominazioni e i particolari equilibri che le caratterizzano.
Fonte: Giornale di Vicenza.
Tre medaglie d’oro per i vini della Cantina Santa Maria La Palma.
Grande successo della Cantina Santa Maria La Palma nel concorso enologico internazionale Grand International Wine Award Mundus Vini. La cantina di Alghero ha vinto tre prestigiose medaglie d’oro con tre vini: Akènta Cuvée, Vermentino Ràfia e Cannonau Riserva Redìt, una prestigiosa “tripletta” internazionale. L’autorevole competizione Mundus Vini, giunta alla 30° edizione, è stata fondata da Meininger Verlag e si è subito configurata come una delle competizioni enologiche più importanti al mondo. Ogni anno partecipano al concorso oltre 12.000 vini provenienti da tutto il mondo e solo alcuni di loro riescono a passare la selezione e aggiudicarsi un’importante medaglia.
Fonte: Sassari Oggi.
Prosit acquista Cantine di Montalcino.
Nel 2019 Il fondo di private equity Made In Italy di Quadrivio & Pambianco ha deciso di entrare a far parte del capitale di Prosit, gruppo fondato e diretto da Sergio Dagnino, un manager con pluriennale esperienza nel settore vinicolo. Il protagonismo di Made In Italy fund si rivela infatti nell’investire nei settori di qualità del made in Italy, Fashion, Design, Beauty e Food&Wine. Scegliendo di partecipare in Prosit, si è confermata partner dell’eccellenza della produzione italiana. Prosit S.p.A è un gruppo che si basa sulla selezione di aziende vinicole familiari con marchi e prodotti di affermata qualità ed alto potenziale di vendite. Con l’acquisizione della Cantina di Montalcino, si muove sul palco consolidando ulteriormente la prospettiva di dar vita ad un portafoglio di vini rappresentativi di eccellenze vinicole italiane: marchi complementari e sinergici da esportare in tutto il mondo.
Fonte: Economy Magazine.
Il vino tra gli investimenti più remunerativi nel portafoglio dei super ricchi.
“The Wealth Report” by Knight Frank: redditività al +137% negli ultimi dieci anni. Inflazione e crisi climatica spingono la corsa ai fine wine. Com’è stato il 2021 degli “Ultra-high-net-worth individual”, i super ricchi, coloro che possono contare su un patrimonio netto superiore ai 30 milioni di dollari? Un buon anno, tanto che il numero dei super ricchi è cresciuto del 10%, anche se la pandemia ha reso ancora più evidente l’aumento dei livelli di disuguaglianza, mentre la battaglia contro il cambiamento climatico è destinata a segnare un vero e proprio punto di svolta.
Fonte: WineNews.
Vino Naturale: le ragioni per amarlo.
Il vino naturale è sinonimo di qualità e genuinità.
C’è sempre più richiesta di vino naturale, la domanda verte sempre maggiormente verso un prodotto che sia espressione del terroir da cui proviene, prodotto con amore e quindi di alta qualità, tipico, possibilmente senza residui chimici. Il vino naturale è un prodotto al 100% artigianale, è connotato da un produzione molto limitata rispetto ai giganti della produzione industriale, quelli per cui un vino viene assemblato proprio come fosse la portiera di una macchina o un pacchetto di patatine. Bassa produzione equivale ad alta qualità, nella stragrande maggioranza dei casi, ed il motivo è piuttosto ovvio: amore e cura produttiva. Al contrario una produzione massiva è spesso sinonimo di dozzinale, di produzione in scala. Con tutto ciò che questo comporta.
Fonte: Torino Oggi.
Vino Chianti, a rischio l’export verso la Russia “Temiamo l’inasprimento del regime fiscale”.
No, non ci voleva. Per il nuovo bagno di sangue e per l’economia. Ancora non sappiamo se, quanto e quando possiamo respirare dalla pandemia. Ora l’incubo raddoppia: guerra. Non aveva fatto neppure a tempo ad affievolirsi quella pesante atmosfera degli anni 2014 e 2015: Siria, Isis, terrorismo e anche allora la parola predominante: guerra. Con diretta protagonista la Russia che è (era) uno dei bacini emergenti dell’export del vino Chianti. Il Consorzio si appresta all’anteprima ’Chianti Lovers’ del 20 marzo e alla celebre Mostra di Montespertoli che invece è in programma per il 28 maggio con quest’altro enorme punto interrogativo, visto che – parliamo adesso a livello nazionale – l’export del vino italiano sulla Russia vale qualcosa come 85 milioni di dollari e 20 milioni di litri.
Fonte: LaNazione.it.
Vino, il nuovo decreto estende al 2022 le norme sulla riconversione dei vigneti.
Il decreto n. 93924 estende a tutto il 2022 le misure Investimenti, Ristrutturazione e riconversione vigneti (RRV) e Vendemmia verde. Il decreto n. 93924, approvato in data 28 febbraio 2022 dal Ministero, ha esteso a tutto il 2022 le flessibilità riguardanti la gestione delle misure Investimenti, Ristrutturazione e riconversione vigneti (RRV) e Vendemmia verde per permettere alle aziende produttrici di vino di tamponare i danni causati dall’imperversare della pandemia da Covid-19.
Fonte: Dissapore.
Donne del Vino, un corso contro le disparità di genere.
Le donne sono minoritarie, nei numeri e nei ruoli, in vigna e in cantina, ma dominano i nuovi settori delle imprese enologiche: commerciale, marketing, comunicazione e turismo. Da questo le Donne del Vino hanno tratto spunto per far conoscere in Italia il primo corso per la “prevenzione del sessismo” cioè di quelle parole, gesti e immagini che creano un ambiente di lavoro poco libero e professionale. Un corso che la giornalista ed esperta Laura Donadoni sta elaborando partendo dal “Sexual Harassment Prevention Training” obbligatorio in California. Lunedì 7 marzo l’iniziativa sarà presentata a Palazzo Madama. Sarà l’occasione per presentare anche le Giornate delle Donne del Vino 2022 (1-14 marzo), organizzate in occasione dell’8 marzo per trasmettere un messaggio di pace e di speranza per il futuro. “Le Donne del Vino coltivano il futuro e la pace, la bottiglia come simbolo e contenitore dei messaggi diretti alle nuove generazioni: “senza pace non c’è futuro”.
Fonte: Federvini.
Conti, la passione per il vino e la sua filosofia E la viticoltura sulle colline del Candia è “eroica”.
La nostra azienda “Vigne Conti” nasce dalla passione per il vino e la sua filosofia è quella di esprimere, attraverso esso, tutte le caratteristiche del nostro territorio”. Questo è uno degli elementi fondamentali che caratterizzano il metodo di lavorazione del vino in questa azienda locale. Non vengono utilizzati prodotti chimici e si cerca di lavorare soprattutto sul terreno senza dover ricorrere alla cantina. Per far sì che ai vini venga dato il marchio “Doc”, denominazione di origine controllata, vengono fatti degli accertamenti come, ad esempio, sul metodo di vinificazione. I vigneti sono situati nei filari più alti che si estendono da Montignoso a Carrara; la vasta estensione di questa vigna porta ad avere diversi tipi di terreno che a loro volta forniscono diversi tipi di raccolti. Quando si pensa che l’uva è pronta, vengono fatte analisi accurate per capire quale usare e quale scartare. Una volta effettuata la lavorazione una commissione esterna che si reca nei luoghi di produzione per assaggiare i vini.
Fonte: LaNazione.it.
Biennio da record per l’agrifood italiano. E il vino fa da traino.
Forum Agrifood: la sintesi degli anni della pandemia. Più cibo italiano sulle tavole di tutto il mondo. L’effetto della pandemia, nei due anni tra 2020 e 2021, ha consentito all’agroalimentare made in Italy di incrementare la propria presenza meglio di quanto abbiano fatto molti avversari commerciali. Eppure, si era partiti davvero coi peggiori auspici, se si ripensa all’incredibile blocco delle merci italiane alle frontiere quando l’Italia, dopo l’esplosione della prima ondata di Covid a febbraio 2020, era considerata una sorta di untrice d’Europa. Invece, il mondo ha scelto il made in Italy di qualità: dalla pasta all’olio extravergine d’oliva, dai formaggi al vino, vero alfiere e protagonista di una performance che lo ha portato ben oltre i 7 miliardi di euro.
Fonte: Gambero Rosso.
Vino: per viaggiare nella Francia dei grandi Bordeaux basta fare un giro online.
Comprare online Bordeaux, Champagne, Borgogna e vini En Primeur non è mai stato così facile: Millesima.it li seleziona per voi. Per viaggiare, talvolta, basta un sorso. Un bicchiere di Bordeaux, e immediatamente sei tra gli Chateau millenari che hanno fatto la storia leggendaria del vino francese. Un calice di Champagne, e via, eccoci tra i vigneron e le loro cantine dove riposano le bollicine più pregiate del mondo. Una bottiglia di Borgogna ci porta nella grande foresta del Morvan. Il tutto, restando seduti a casa propria. Per arrivare in tutti questi luoghi, infatti, basta un click. Per esempio in una cantina virtuale specializzata in vini di tutt’Europa, e in particolare nei Grandi Vini Di Bordeaux: una cantina come Millesima.
Fonte: Dissapore.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.