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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 31 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Vinitaly sold out Il mondo a Verona – Vinitaly sold out, un brindisi al futuro.
Oltre 4mila aziende Vinitaly sold out Il mondo a Verona. L’edizione numero 54 è stata presentata ieri mattina a Roma, l’inaugurazione nel quartiere fieristico il 10 aprile prossimo, si chiude 11 13 Vinitaly sold out, un brindisi al futuro Si torna in presenza dopo due anni di stop per il Covid Sono attese 4.400 aziende, accreditati 700 top buyer «Risultato non scontato, è il simbolo della ripartenza» Luca Mantovani ROMA Un crocevia internazionale delle tendenze e del business. Appuntamento a Veronafiere da110 a113 aprile, torna in presenza, dopo due anni di stop forzato per l’emergenza sanitaria, l’edizione più attesa di Vinitaly. La rassegna internazionale dei vini e dei distillati – con i contemporanei saloni espositivi «So1eAgrifood» e Enolitech – è stata presentata ieri mattina a Roma, a due passi dalla Fontana di Trevi. L’acqua della fontana più famosa del mondo e la pioggia battente che sferzava la capitale fin dalla notte hanno fatto da contraltare alla soddisfazione di chi è tornato a parlare di vino. Un quartiere espositivo al completo con la presenza di 4.400 aziende provenienti da 19 Paesi, saranno diciassettemila le etichette di vino in degustazione.
Fonte: Arena.
Il vino rosso simbolo dei Baby Boomers.
Presentato la ricerca di Nomisma. Si registra un trend in netta crescita tra Generazione Z e Millenials Il vino rosso simbolo dei Baby Boomers Nove italiani su dieci lo bevono, in aumento la platea dei giovanissimi Lo spritz fa tendenza •• Come prima, più di prima: il gradimento degli italiani per il vino rimane altissimo, ancora più alto rispetto all’ultimo periodo pre Covid. Nell’ultimo anno l’89 per cento degli italiani ha infatti bevuto vino – dato in crescita rispetto a tre anni fa – per effetto soprattutto di un’impennata della platea di giovani maggiorenni, protagonisti di un approccio moderato e consapevole. Lo dice l’ultima indagine «Gli italiani e il vino», presentata dall’Osservatorio Vinitaly Nomisma Wine Monitor, che ha voluto confrontare il rapporto tra gli italiani e il vino con un sondaggio molto simile a quello realizzato nel 2019.
Fonte: Arena.
L’Abruzzo si presenta a Vinitaly in grande stile.
Torna dal 10 al 13 aprile Vinitaly e l’Abruzzo del vino si presenta al Salone Internazionale di Verona in forma più che mai, forte del successo dei suoi vini anche sui mercati internazionali e con la grande novità del “Modello Abruzzo” da presentare alla stampa e ai buyer in arrivo da tutto il mondo. Senza dimenticare la grande celebrazione dei 50 anni di una delle icone dell’enologia regionale, il Trebbiano d’Abruzzo. A Vinitaly saranno un centinaio i produttori abruzzesi presenti, metà dei quali saranno ospitati nell’ampio spazio collettivo consortile di 1500 metri quadrati del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo. Grande spazio all’area tasting consortile, con oltre 300 etichette in degustazione e un corner riservato alle bollitine d’Abruzzo, mentre nella sala degustazioni si altemeranno presentazioni e tasting per i buyer e la stampa. “Dopo un 2021 che si è chiuso positivamente, con l’export che è cresciuto del 10% nei principali Paesi target per un fatturato complessivo superiore ai 205 milioni di euro, continuiamo ad investire nella promozione.
Fonte: Centro.
Vinitaly torna live con 160 cantine locali.
Dopo lo stop nuovo format per la fiera. Saranno 8i cantine altoatesine e 8o cantine trentine le protagoniste della nostra regione a Vinitaly 2022, il salone internazionale del vino e dei distillati in programma a Verona dal io al 43 aprile con un format rivisitato per garantire il massimo della qualità in totale sicurezza che torna in presenza, dopo due anni di stop forzato, con l’edizione numero 54 della kermesse veronese che avrà un’impronta sempre più business con 4.400 aziende in esposizione da 19 nazioni. Un’edizione in cui i numeri delle presenze dovranno essere necessariamente ridotti, ma Veronafiere garantisce che saranno presenti «top buyer da so Paesi per un totale di circa 700 operatori, con in testa la delegazione dal Nord America».
Fonte: Corriere dell’Alto Adige.
Il grande ritorno del Vinitaly senza Russia si punta agli Usa – Il grande ritorno del Vinitaly Addio Russia, Cina in bilico l’obiettivo è il mercato Usa.
Oltre 4 mila aziende da 19 Paesi Il grande ritorno del Vinitaly senza Russia si punta agli Usa di Lorenzo Fabiano a pagina 7 Il grande ritorno del Vinitaly Addio Russia, Cina in bilico l’obiettivo è il mercato Usa A Verona 4mila aziende da 19 Paesi. «Sarà un’edizione sold out» L’evento • II Vinitaly torna dopo due anni di assenza causati dalla pandemia. L’edizione 2022, la 54esima, si svolgerà, come di consueto, alla Fiera di Verona, dal 10 al 13 aprile Dal 10 aprile di Lorenzo Fabiano. Dopo due anni soffertissimi (cancellato nel 2020, lo scorso ottobre si propose in forma ridotta di «Special Edition») Vinitaly torna alla normalità del suo format originale, in presenza dal io al 13 aprile. Ieri, la presentazione ufficiale a Roma: sarà l’edizione numero 54, la più attesa di sempre, quella della ripartenza a pieni giri. Euforico il messaggio del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: «Sarà un sold • Le attese sono notevoli: quest’anno, infatti, i 17 padiglioni saranno al gran completo con 4.400 aziende presenti, 17 mila etichette degustabili e 700 compratori in arrivo da buona parte del mondo.
Fonte: Corriere di Verona.
Il nodo infrastrutture: «Verona sarà pronta».
I grandi eventi e le criticità Il nodo infrastrutture: «Verona sarà pronta». Alla presentazione della 54ma edizione di Vinitaly, a Roma, tra le linee guida della fiera del futuro, è emersa una criticità, vale a dire lo sviluppo di quelle infrastrutture logistiche che Verona attende da anni: di «miglioramento dei servizi logistici» ha infatti parlato il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani. Sulla questione si è soffermato nel suo intervento il sindaco di Verona, Federico Sboarina: «Da oggi parte il Vinitaly dei prossimi decenni. Lo dico da socio di maggioranza di Veronafiere e da sindaco. La città ha infatti deciso di investire sulla Fiera di Verona e sulla sua manifestazione di punta lavorando sulle infrastrutture.
Fonte: Corriere di Verona.
Slow Wine Romagna – Tutte le anteprime romagnole alla prima fiera del vino “buono, pulito e giusto”.
Tutte le anteprime romagnole alla prima fiera del vino 64 buono, e giusto L’edizione d’esordio della manifestazione targata Slow Food chiusa con successo a Bologna ha anticipato molte delle novità che le cantine del territorio proporranno per quest’anno Giovani vignaioli alle prese con vigne vecchie, vinificazioni in anfora e lunghe macerazioni, nuove menzioni in arrivo, valorizzazione di vitigni autoctoni. Romagna del vino si è presentata ricca di novità ed entusiasmo alla prima fiera della stagione, dopo due anni di silenzio imposto dall’emergenza sanitaria. Una fiera del vino peraltro inedita la prima Slow Wine Fair di Bologna che ha proposto una chiave di lettura precisa e netta: quella della sostenibilità ambientale ed etica di un settore, quello del vino, che vuole guardare al futuro in termini di impegno. Oltre seimila le presenze di operatori del settore nella tre giorni fieristica bolognese e una data già fissata per il ritorno, l’ultimo week end di febbraio 2023.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
La sperimentazione – Quelle anfore che legano la Georgia alla Romagna.
Quelle che legano la alla Romagna. C’è un filo diretto che lega la Romagna alla culla del vino, la Georgia, ed è il progetto “An (somiga) fora” che ha attirato l’attenzione nei tre giorni della Slow Wine Fair bolognese. Giocando sul dialetto e ponendo l’accento sul recupero di una antica tecnica di vinificazione, dal 2012 il faentino inventore di progetti gastronomici Carlo Catani ha coinvolto una ventina di produttori romagnoli rifornendoli di anfore dall’Est e coinvolgendoli in questa che oggi rientra fra le attività dell’associazione “Tempi di recupero”a tutti gli effetti. «Tutto nacque dieci anni fa al Vinitaly. Con Walter Dal Pane e Mauro Giardini della cantina Villa Venti avevamo assaggiato degli entusiasmanti vini georgiani — racconta Carlo Catani — e pensammo che quell’antico metodo di vinificazione, con lunghe macerazioni sulle bucce, forse si sarebbe adattato bene all’albana.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
Vinitaly ritorna carico di aziende e di top buyer.
Ieri la presentazione a Roma Vinitaly ritorna carico di aziende e di top buyer Zaia: «C’è voglia di un sold out» Tra le novità, Africa e start up E il Ministero stanzia 25 milioni per sostenere Dop e Igp. Ci sarà il bollino che indica la sostenibilità •• Riparte (ammiraglia del “Vinitaly”, dopo la fortunata “Special edition” di ottobre e dopo due annidi fermo imposto dalla pandemia: catalizzerà a Verona da110 a113 aprile ben 4.400 aziende da 19 Paesi che, in questa vetrina internazionale con salde radici nella città di Giulietta, portano in degustazione 17 mila etichette di vino. I brindisi non mancheranno dunque, ed è questa emozione del ritorno quella espressa dai vertici di “Veronafiere Spa” ieri alla presentazione a Roma della 54a edizione del Salone internazionale dei vini e distillati, oltre che con i contemporanei saloni espositivi «SoleAgrifood» e Enolitech.
Fonte, Giornale di Vicenza.
Vinitaly, Perozzi: settore in ripresa.
“Torniamo al Vinitaly dopo due anni di stop con 89 imprese e i nostri vini di qualità. Abbiamo un nuovo allestimento e il nostro claim sarà “L’Irpinia, una terra da raccontare”. Saranno quattro giorni da vivere da protagonisti”. Ad annunciarlo a pochi giorni dal taglio del nastro della 54esima edizione del Salone Internazionale dei vini e dei distillati, previsto a Verona Domenica 10 aprile, Luca Perozzi, Segretario Generale della Camera di Commercio di Avellino, l’ente che guiderà, con a capo il Commissario Straordinario Gaetano Mosella, la spedizione irpina. “Premieremo le 19 imprese che hanno ottenuto la certificazione “Ospitalità italiana” e Coldiretti presenterà il distretto agroalimentare di qualità che sarà incentrato proprio sul vino”. Un settore, quello vitivinicolo, in ripresa. Nel 2021 l’export di vino in provincia di Avellino è stato di 21 milioni di euro, con un incremento di +6,8% e +1.350.874 euro in valore assoluto rispetto al 2020.
Fonte, Quotidiano del Sud Irpinia.
Il vino cinese al Sana Slow Wine Fair.
C’è anche il Manifesto del vino buono, pulito, giusto. Lo ha promosso Slow food e lo ha abbinato alla prima edizione di Sana Slow Wine Fair, rassegna che si è svolta nei padiglioni di Bolognafiere, presenti 542 tra cantine biologiche e rispettose dell’ambiente, piccoli produttori, aziende agricole, vignaioli innovativi. Non solo degustazioni e proposte di nuovi prodotti ma anche masterclass e iniziative di riflessione sul mondo vitivinicolo, le sue sfide e le sue opportunità. Tra i temi: la biodiversità dei vitigni, il packaging sostenibile, le carte dei vini, il turismo alternativo «è un momento di difficoltà per la crisi climatica e la siccità che in questi giorni è un vero dramma per i produttori», ha detto Federico Varazi, vice presidente di Slow Food. «Perciò è importante parlarne». Secondo il report Wine Monitor Nomisma, il mercato del vino bio è in grande crescita: +60% di consumo in Italia negli ultimi tre anni.
Fonte, Italia Oggi.
Vinitaly torna in presenza con 4.400 aziende.
Torna in presenza, dopo due anni di stop forzato, l’edizione più attesa di Vinitaly, a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. La rassegna numero 54 è stata presentata ieri a Roma, con una serie di dati incoraggianti per il settore. Ci saranno 4.400 aziende da 19 nazioni e i top buyer da 50 paesi già accreditati sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America. «Dopo due annidi assenza, Vinitaly ritorna alla sua collocazione originale, con un quadro espositivo che lo riporta idealmente alle edizioni pre-pandemia. Un risultato non scontato che, nel confermare la centralità della manifestazione, premia il piano di sviluppo di Vinitaly iniziato già nel 2018 e perfezionato proprio in questi ultimi due anni», ha commentato il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese. In questi due anni, «con le aziende abbiamo definito l’outlookdel Vinitaly del futuro.
Fonte, Mf.
Lusso da collezione ad alta gradazione.
I beni rari che si sono apprezzati di più nel 2021 e negli ultimi dieci anni Nel 2021 quattro bottiglie di Glenfiddich «The 1950s Collection» sono state aggiudicate per poco più di un milione di sterline Lusso da collezione ad alta. gradazione di Cristina Cavenaghi In un anno in cui le case d’asta hanno registrato valori di aggiudicazione record per gli oggetti più disparati, dalle sneaker da basket ai fumetti fino ai meteoriti, la sedicesima edizione del «The Wealth Report» di Knight Frank, società leader nel mercato del real estate di lusso a livello mondiale, fornisce utili indicazioni su quali siano stati i beni di lusso da collezione che hanno registrato le migliori performance non solo nel 2021, ma anche nell’ultimo decennio. L’indice degli investimenti di lusso di Knight Frank, che tiene traccia del valore di 10 beni di lusso, tra cui arte, automobili, orologi, vini, whisky rari, gioielli, diamanti colorati, borse da collezione, monete e mobili, è cresciuto del 9% nel 2021, con il tasso di crescita più alto dal 2018 e con tutte le 10 classi di attività che si sono apprezzate in termini di valore.
Fonte, Milano Finanza Patrimoni.
Vinitaly punta sui professionisti: folla in città, buyer in fiera – Vinitaly punta sui professionisti «Turisti in città, buyer in fiera».
«Turisti in città, buyer in fiera» Veronafiere Oltre 4.400 espositori e 700 grandi buyer esteri a Verona dal io al 13 aprile Giorgio dell’Orefice Vinitaly torna in presenza dopo due annidi stop forzato causa pandemia. Al principale evento del vino italiano (la 54ma edizione, presentata ieri a Roma si terrà a Verona dal io al 13 aprile prossimi), prenderanno parte circa 4.400 espositori e quasi 700 buyer professionali provenienti da 5o paesi. Ben 130 tra questi, verranno da Usa e Canada ovvero la prima area di sbocco per il vino italiano con un giro d’affari superiore ai 2 miliardi (sui 7,1 complessivi di export 2021) registrati tra gli Usa, primo mercato in assoluto (con 1,7 miliardi di fatturato) e il Canada (quinto sbocco estero con 393 milioni).
Fonte, Sole 24 Ore.
La scelta di Gardini – Giacomo Conterno, un monumento chiamato Barolo.
Giacomo Conterno, un monumento chiamato Barolo Giacomo Conterno nel 1900 fondò la cantina oggi gestita da Roberto Il Monfortino è tra i vini italiani più celebri e riconosciuti nel mondo. Partiamo subito da una considerazione, banale ma doverosa: le Langhe sono davvero il territorio italiano prediletto per la coltura della vite. L’altitudine, il clima, la presenza di ben quattro fiumi che alimentano la natura circostante lo rendono un luogo tra i più ospitali per quel Nebbiolo che, qui, si è intrecciato talmente tanto con la storia locale da diventarne il “figlio preferito”, assumendo il nome di “Barolo”. Solo l’Etna, forse, ha una ricchezza che potrebbe rivaleggiare con quella piemontese, ma al momento le manca la storia che, invece, ha tratteggiato e formato gli ultimi cento anni dei bellissimi comuni di Barolo, Castiglione Falletto, Serralunga d’Alba, La Morra, Monforte d’Alba, Roddi, Verduno, Cherasco, Diano d’Alba, Novello e Grinzate Cavour.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
Tornano il marchio di casa Tombolini e un bianco longevo.
Tombolini: cento e un anni di storia vitivinicola marchigiana. Quasi dieci dal rinnovamento apportato da Carlo Paoloni, ex bancario in quel di Londra, grazie al richiamo della terra e delle vigne. Rivoluziona l’azienda offrendo alla mamma, FulviaTombolini, donna molto determinata di affiancarlo nello sviluppo della casa vinicola apportandovi una visione lungimirante e moderna. Si inizia con il ritorno del marchio di famiglia Tombolini, poi i diversi terreni vocati all’enoico che pur nella diversità, i 14 appezzamenti, vengono valorizzati con vigne datate dai 25 ai 50 anni d’età. Altro passo nuovo utilizzando in cantina tecniche e contenitori nuovi per ottenere una sorta di rigenerazione del Verdicchio dei Castelli di lesi come dimostrano anche simbolicamente le uova di cemento. Così si torna al verde classico della bottiglia ad anfora diventando la bandiera dell’azienda.
Fonte, Gazzetta di Parma Gusto.
Al Sauvignon Doc Friuli ’21 la medaglia d’argento.
Dalla vendemmia 2019 la Cantina Produttori Cormòns ha deciso che le bottiglie – fino a quel momento etichettate Doc Isonzo – sarebbero rientrate nella Doc Friuli. Fra i vini interessati a questo importante cambiamento anche il Sauvignon: con questa varietà, annata 2021, nei giorni scorsi la Cantina ha ottenuto la Medaglia d’argento al Concours Mondial du Sauvignon tenutosi a Torres Vedras in Portogallo. Estremamente soddisfatto il presidente Filippo Bregant: «Anche nella denominazione Doc Friuli, dai vini ottenuti nella pianura isontina, raccogliamo, dopo i riconoscimenti ricevuti dalla Malvasia Doc Friuli “Harmo”, premi di caratura mondiale che avallano il lavoro di parcellizzazione dei vigneti e della successiva selezione delle uve iniziato tre anni fa.
Fonte, Piccolo Gorizia.
Vinitaly brinda alla ripartenza con 4.400 aziende.
L’edizione precedente della fiera Vetrina internazionale Dopo due annidi stop, la rassegna torna a Verona dal 10 al 13 aprile con oltre 17mila etichette di vino ROMA Riparte Vinitaly, e dopo due anni di fermo imposto dalla pandemia, catalizza a Verona dal 10 al 13 aprile, 4.400 aziende da 19 Paesi che, in questa vetrina internazionale con salde radici nella città di Giulietta, portano in degustazione 17mila etichette di vino. I brindisi non mancheranno dunque, ma anche l’emozione, espressa dai vertici di Veronafiere Spa alla presentazione a Roma della 54/a edizione del Salone Internazionale dei vini e distillati, con i contemporanei saloni espositivi «SoleAgrifood» e «Enolitech». I top buyer, quelli che fanno il mercato, provenienti da 50 Paesi già accreditati, sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America.
Fonte, Eco di Bergamo.
Sensuade batte il quarto colpo: c’è tutta l’evoluzione del rosato.
Stupisce la cantina Santa Barbara che cambia contenuti, etichetta e bottiglia STEFANO ANTONUCCI: «NATO QUASI PER CASO SIMBOLO DI ELEGANZA» La scintilla è scoccata a Formentera, durante una vacanza con gli amici. A forza di bere vino rosato spagnolo, giorno e sera, Stefano Antonucci è passato alla dichiarazione d’intenti: «Adesso torno a casa e il rosato lo faccio anch’io». Da quella vacanza, di acqua (pardon di vino) sotto i ponti ne è passata parecchia. Ed è bello raccontare l’evoluzione della specie, del rosato Sensuale della cantina Santa Barbara. Primo annodi uscita 2010, oggi, con l’ultima etichetta, quella del 2021 da poco disponibile per i nostri bicchieri, quattro versioni di un vino di successo, che ha ribaltato il concetto di rosato, e non solo nelle Marche.
Fonte, Corriere Adriatico Ancona.
Oltre un milione di bottiglie: vino ma anche altro.
«È connesso con il piacere dei sensi. Il nostro rosato Sensuade è un vino dal colore elegante con una beva davvero travolgente. Quello del 2021 10 avrei dovuto fare nel 2010: sarei passato alla storia e ne avrei vendute 200mi1a bottiglie all’anno». Parole di Stefano Antonucci per descrivere uno dei gioielli di Santa Barbara. Che chiaramente è tanto altro. Oltre un milione di bottiglie, una crescita costante dei numeri aziendali, proporzionale a premi e riconoscimenti ottenuti in mezzo mondo. Investimenti continui con la nuova cantina che si affianca all’incasato storico e che verrà inaugurata tra non molto. La forza del Verdicchio (Le Vaglie, Stefano Antonucci, Arnaldo, Moss Blanc), il rinnovato Sauvignon (Animale Celeste) che stupisce senza mezzi termini, i grandi rossi (Mossone, Pathos e Maschio da Monte).
Fonte, Corriere Adriatico Ancona.
II calice racconta: un evento per attirare turisti.
Martedì prossimo a Senigallia gli attori del turismo enogastronomico. II calice racconta: un evento per attirare turisti II calice racconta. Ecco il primo evento per il turismo enogastronomico nelle Marche. Appuntamento a Senigallia martedì prossimo per tutti gli attori del turismo enogastronomico regionale. Obiettivo: «Sviluppare relazioni di business e creare il networking operativo che finalmente unirà produttori, ospitalità e ristorazione per attrarre, far ricordare e far ritornare turisti nelle Marche». «Ora le Marche hanno la grande opportunità di valorizzare il proprio patrimonio fatto di una grande varietà di elementi (mare, collina montagne) e di eccellenze enogastronomiche» spiega Ea Polonara di Asteres.
Fonte, Resto del Carlino Ancona.
I trent’anni del Campioli.
Bollino oro per celebrare l’etichetta Fiorini che ha fatto la storia del Bianchello Silvana, Valentino e Carla Fiorini in una storica immagine di famiglia BARCHI Trenta vendemmie e trent’anni di vita per il «Campioli», ovvero per l’etichetta di casa Fiorini che ha aperto le porte del mondo al Bianchello del Metauro. Era il 1991 quando Valentino Fiorini, figlio di Luigi che ha fondato l’azienda nei primi del ‘900 e padre di Carla, decise di valorizzare con una etichetta il primo vino, Tenuta Campioli, e fare passo decisivo verso la qualità. «Campioli – racconta Carla Fiorini, titolare ed enologa – nasce da un progetto ambizioso di mio padre, che è diventata una grande sfida di questi anni: far conoscere e apprezzare una Doc, il Bianchello del Metauro, rimasta per tanto tempo nell’ombra.
Fonte, Resto del Carlino Pesaro.
Vino: giù i prezzi al dettaglio, ma boom dei costi in cantina.
In controtendenza rispetto all’andamento generale calano dello 0,4% al dettaglio i prezzi di vendita del vino mentre i costi di produzione a carico delle cantine balzano a causa dei rincari della bolletta energetica e di vetro, carta, sughero, legno e trasporti. E quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat dell’inflazione a febbraio 2022 che evidenziano una grave criticità per il settore, unico a scendere nella spesa alimentare, che cresce del 5,7% a livello generale. Gli effetti della guerra in Ucraina con l’esplosione dei costi di produzione per le aziende agricole – spiega Coldiretti Cuneo – si sommano a quelli delle politiche commerciali adottate al dettaglio, con sottocosto e promozioni.
Fonte, Giornale del Piemonte e della Liguria.
Ruchè e Alta Langa Un milione di investimenti – Dal Ruchè all’Alta Langa un milione di investimenti.
Novecentomila euro di investimenti negli ultimi cinque anni e un fatturato che nel 2021 è cresciuto de141 per cento. Ferraris Agricola, la cantina di Castagnole Monferrato culla del Ruché, vive una stagione di grandi trasformazioni: «Dal 2017 abbiamo cambiato passo e i riscontri che stiamo ottenendo sul mercato nazionale e internazionale ci stanno premiando», racconta Luca Ferraris che in questi giorni è in tour con il Consorzio del Barbera, tra Danimarca e Svezia. Ruchè, Barbera, Viognier e Alta Langa sono i capitoli di una storia che parte dal passato e si nutre, rinnovandosi, di obiettivi ambiziosi. L’ultimo si chiama Castelletto di Montemagno, è un podere sulla cresta della dorsale che segna il confine tra Viarigi e Montemagno. Esposizione a sud e sud-ovest, altitudine medio-alta e terreni tufigeni, quando è stato acquistato nel 2015, era tutto rovi e sterpaglie. C’è voluta pazienza e tenacia per accorpare i sei ettari che erano distinti in 16 proprietà e per riqualificare i terreni.
Fonte, Stampa Asti.
«Grignolino nobile ribelle».
La Doc monferrina torna ad avere un certo appeal sui consumatori e sugli addetti ai lavori «Grignolino nobile ribelle» Successo per il vino che piace ai giovani, agli stranieri e agli esperti. II Grignolino piace ai giovani e agli stranieri, interessa i giornalisti di settore ed è sempre più presente nel portfolio degli importatori stranieri. La Doc monferrina dal carattere un po’ spigoloso, dopo anni di silenzio, torna ad avere un certo appeal su consumatori, critica ed addetti ai lavori. Inversione di tendenza sempre più evidente negli ultimi anni, che ha portato molti viticoltori a crederci di nuovo e ad impiantare nuovi vigneti nell’Astigiano e Casalese.
Fonte, Vita Casalese.
Riconversione dei vigneti: un bando da 6 milioni.
L’Assessorato regionale all’Agricoltura e Cibo ha aperto il bando per la richiesta di contributi, riferite alla campagna 2022-2023, sulla misura OCM vino per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti in Piemonte. Con una dotazione finanziaria complessiva di 6 milioni di euro, il bando concede aiuti alle aziende agricole per la realizzazioni di interventi su superfici vitate destinate alla produzione di vini a denominazione di origine quali riconversione varietale, ristrutturazione di vigneti, sostituzione di pali e fili. 11 termine ultimo per la presentazione delle domande è 1129 aprile. “Proseguono gli aiuti al settore vitivinicolo attraverso una misura attesa dalle aziende agricole e rivolta a valorizzare i vini di qualità del Piemonte”, dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa.
Fonte, Vita Casalese.
Spumante bianco di Negroamaro: Coppola presenta il nuovo 60 mesi.
Presentata presso la cantina di Gallipoli la nuova bollicina affinata sui lieviti per cinque anni. A tanti dirà poco o nulla, agli appassionati di vino qualcosa di più, agli appassionati di negroamaro una importante tappa nella molteplice declinazione di questo vitigno tipico del tacco d’Italia. Non che non esista altrove, ma e nell’area salentina che ha trovato alloggio favorevole. Uvaggio di “arricchimento” per vini esangui di zone meno calde dell’Europa (Italia del Nord e Francia), padre Indiscusso del rosato. vinificato in bianco per ragioni incidentali. Proprio alla Cantina Coppola di Gallipoli. Era il 2004, lo chiatn8rono Bocci. Successo conclamato. Confermato nella degitalizzazione del millesimo 2020. Come è giusto che sia il negroarnaro bianco viene messo sul mercato almeno dopo un anno dalla vendernallia.
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia.
Mezzo secolo di Doc Sorso e Sennori festeggiano il moscato.
Una vite dl Moscato di un vigneto. Tutto pronto a Sennori per la grande festa dei cinquant’anni della Doc del Moscato. Si parte venerdì, alle 17, al centro culturale Antonio Pazzola, con il convegno dal titolo “Sulle strade del Moscato”, che oltre ad affrontare le specifiche tematiche di coltivazione e produzione, gli aspetti commerciali e le potenzialità nel panorama nazionale ed internazionale, approfondirà i temi storici attraverso le testimonianze dell’utilizzo del vitigno nelle tradizioni popolari, per confluire nell’apporto della Confraternita del Moscato Sorso-Sennori, un’associazione di appassionati vignaioli e produttori che negli ultimi decenni ha messo in atto una superlativa strategia di rilancio del vitigno e del vino.
Fonte, Nuova Sardegna.
Il Consorzio Vini Doc Sicilia al Vinitaly con un stand dedicato.
Con uno stand completamente dedicato, in cui sarà possibile degustare i vini delle aziende produttrici, il Consorzio vini Doc Sicilia sarà protagonista a Verona per l’edizione numero 54 di Vinitaly che, con più di 4mila aziende espositrici, è in programma dal 10 al 13 aprile. Il Consorzio Vini Doc Sicilia si apre ai visitatori per la prima volta con un proprio stand in occasione della celebrazione dei suoi primi dieci anni di vita. Approdo e vetrina per i produttori di vino, scenario irrinunciabile per i buyers, il Vinitaly nel suo programma accoglie alcuni appuntamenti a cura del Consorzio, realtà di primo piano nello scenario internazionale del vino che ha chiuso il 2021 con una produzione di oltre 95 milioni di bottiglie.
Fonte, Sicilia Catania.
Stop al vino che evoca Bolgheri L’Ue condanna un’azienda bulgara.
La presidente della Doc Albiera Antinori: «Una vittoria per l’intero sistema delle denominazioni». Resta marchio esclusivo della terra di Carducci e guai a chi ci mette le grinfie sopra: Bolgheri. Ora c’è anche una sentenza che parla chiaro quella dell’Euipo, l’ufficio marchi europeo, che ha difeso, a spada tratta, l’onore e il valore del nome legato alla Doc Bolgheri e Doc Sassicaia. Dopo cinque anni di battaglie legali infatti il Consorzio dei vini di Bolgheri, noto in tutto il mondo per l’eccellenza e la qualità dei suoi prodotti, ha portato a casa la vittoria nel contenzioso contro una delle principali cantine bulgare, il Domaine Boyar che nel 2017 aveva fatto domanda di registrare il marchio “Bolgaré” nella classe dei prodotti alcolici. E c’era riuscita portando negli scaffali bottiglie di Bolgheri, peccato che fossero fatte in Bulgaria.
Fonte, Tirreno Cecina-Rosignano.
Stop al sosia del vino di Bolgheri – Stop al vino che evoca Bolgheri L’Ue condanna un’azienda bulgara.
L’UE Stop al sosia del vino di Bolgheri Resta marchio esclusivo e guai a chi ci mette le grinfie sopra: Bolgheri. Stop al vino che evoca Bolgheri L’Ue condanna un’azienda bulgara La presidente della Doc Albiera Antinori: «Una vittoria per l’intero sistema delle denominazioni». Resta marchio esclusivo della terra di Carducci e guai a chi ci mette le grinfie sopra: Bolgheri. Ora c’è anche una sentenza che parla chiaro quella dell’Euipo, l’ufficio marchi europeo, che ha difeso, a spada tratta, l’onore e il valore del nome legato alla Doc Bolgheri e Doc Sassicaia. Dopo cinque anni di battaglie legali infatti il Consorzio dei vini di Bolgheri, noto in tutto il mondo per l’eccellenza e la qualità dei suoi prodotti, ha portato a casa la vittoria nel contenzioso contro una delle principali cantine bulgare, il Domaine Boyar che nel 2017 aveva fatto domanda di registrare il marchio “Bolgaré” nella classe dei prodotti alcolici.
Fonte, Tirreno Piombino-Elba.
A Vinitaly 4mila aziende, Verona scommette sulla ripartenza.
Eccellenza. Dopo due anni, marchi da 19 Paesi «Ne parlano tutti, sarà sold out», esulta Zaia. Riparte Vinitaly, e dopo due annidi fermo imposto dalla pandemia, catalizza a Verona dallo a113 aprile, 4.400 aziende da 19 Paesi che, in questa vetrina internazionale con salde radici nella città di Giulietta, portano in degustazione 17mila etichette di vino. I brindisi non mancheranno dunque, ma anche l’emozione, espressa dai vertici di Veronafiere Spa alla presentazione a Roma della 54/a edizione del Salone Internazionale dei vini e distillati, con i contemporanei saloni espositivi «SoleAgrifood» e Enolitech. I top buyer, quelli che fanno il mercato «enoico», provenienti da 50 Paesi già accreditati sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America. «C’è voglia di fare, questo è il vero messaggio, e sarà un sold out, ne parlano tutti» commenta il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
Fonte, Alto Adige.
Vinitaly, presenti 160 cantine regionali – Dopo due anni Vinitaly torna live: 160 cantine dalla regione in mostra.
E Maso Marlis pensa ai collezionisti Saranno 8i cantine altoatesine e 8o cantine trentine le protagoniste della nostra regione a Vinitaly 2022, il salone internazionale del vino e dei distillati in programma a Verona dal io al i3 aprile con un nuovo format per garantire il massimo della qualità in sicurezza che torna in presenza, dopo due anni di stop forzato, con l’edizione numero 54 della kermesse che avrà un’impronta sempre più business con 4.400 aziende in esposizione da 19 nazioni. a pagina 7 Negri Dopo due anni Vinitaly torna live: 160 cantine dalla regione in mostra Padiglione 6e 3 per le delegazioni da Bolzano e Trento. E Maso Martis presenta la limted edition metro Saranno 81 cantine altoatesine e 8o cantine trentine le protagoniste della nostra regione a Vinitaly 2022, il salone internazionale del vino e dei distillati in programma a Verona dal io al 1,3 aprile con un format rivisitato per garantire il massimo della qualità in totale sicurezza che torna in presenza, dopo due annidi stop forzato, con l’edizione numero 54 della kermesse veronese che avrà un’impronta sempre più business con 4.400 aziende in esposizione da 19 nazioni.
Fonte, Corriere del Trentino.
Distretti veronesi al top per export 2021 Vino a 1,123 miliardi.
Monitor Intesa Sanpaolo Distretti veronesi al top per export 2021 Vino a 1,123 miliardi Buoni i risultati sul 2019 anche per le carni, +18,2% e 626 milioni e i dolci e la pasta, +22% a 339 milioni •• vini, carne, pasta e dolci. I distretti industriali veronesi specializzati in queste produzioni sono ai primi posti nazionali per l’export nel 2021. Lo certifica il Monitor dei distretti agroalimentari italiani, pubblicato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, che elabora dati Istat. Le vendite oltreconfine, messe a segno dalla cinquantina di cluster del food e beverage conseguono risultati lusinghieri, per oltre 22 miliardi (+9,2% sul 2020). Il trend è ininterrotto dal 2010. La filiera del vino, in testa per valori esportati, supera perla prima volta la soglia di 6 miliardi di euro, + 12,5%. Il distretto dei vini di Verona è quarto per valore conseguito oltre frontiera per 1.123 milioni di euro (+5,3% sul 2019), dietro ai Vini di Langhe, Roero e Monferrato, a circa 2 miliardi; Dolci di Alba e Cuneo, a 1,6; Alimentare di Parma a 1,1. Il cluster del Prosecco è settimo (829 milioni).
Fonte, Arena.
L’Ue protegge i rossi toscani e lo champagne «E il Prosek?».
Saranno i Super Tuscan a salvare il Prosecco dalla minaccia Prosek? Forse sì, o almeno questo è quanto spera la Coldiretti che ieri ha chiesto perle bollicine trevigiane lo stesso trattamento ottenuto dai rossi toscani. L’Unione Europea ha infatti bloccato il “tarocco” del Bolgheri, una Doc toscana nota a livello mondiale per i suoi rossi bordolesi, bottiglie costosissime e idolatrate dagli statunitensi. Nello specifico, l’Euipo, l’Ufficio marchi europeo, ha accolto le ragioni dell’Italia in un contenzioso per la tutela del Bolgheri e del Sassicaia contro una delle principali cantine bulgare, che nel 2017 aveva fatto domanda di registrare il marchio “Bolgaré” nella classe dei prodotti alcolici. «L’Europa ha evidenziato la forte somiglianza dei due nomi e il rischio per il consumatore di associare erroneamente la denominazione italiana e il marchio bulgaro», spiega il presidente della Coldiretti Ettore Prandini da Bruxelles dove ha incontrato Janusz Wojciechowski, il commissario all’agricoltura.
Fonte, Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
Il grande ritorno del Vinitaly senza Russia si punta agli Usa – Il grande ritorno dei Vinitaly addio Russia, Cina in bilico l’obiettivo è il mercato Usa.
A Verona 4mila aziende da 19 Paesi. «Sarà un’edizione sold out» Zaia II solo Veneto fattura 2 miliardi, sana la festa della promozione delle nostre produzioni di Lorenzo Fabiano vEeom Dopo due anni soffertissimi (cancellato nel 2020, lo scorso ottobre si propose in forma ridotta di «Special Edition») Vinitaly torna alla normalità del suo format originale, in presenza dal io al 13 aprile. Ieri, la presentazione ufficiale a Roma: sarà l’edizione numero 54, la più attesa di sempre, quella della ripartenza a pieni giri. Euforico il messaggio del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: «Sarà un sold out. Stiamo parlando della più grande fiera al mondo del vino, un punto di riferimento internazionale e una grande vetrina per il Veneto, prima Regione italiana con n milioni di ettolitri di vino prodotti che rappresenta un terzo dell’export dell’intero Paese, per un fatturato di quasi 2 miliardi di euro.
Fonte, Corriere del Veneto Venezia e Mestre.
Vinitaly della rinascita il Veneto in prima fila – Vinitaly pronto a brindare all’edizione della rinascita con numeri da record.
Inaugurazione a Verona 1110 aprile, Zaia: «Sarà tutto esaurito, Veneto protagonista» 4400 gli espositori per 17mila etichette Patuanelli: «Vini sostenibili, c’è il marchio unico» IL SETTORE È UN PILASTRO DEL MADE IN ITALY CON ESPORTAZIONI PER 7,1 MILIARDI L’ANNO SCORSO. II Vinitaly della rinascita scaldai motori – partirà a Verona il 10 aprile – e si annuncia con numeri record mentre arriva un’importante vittoria che fa bene a tutte le Dop e Doc, a partire dal Prosecco: la bocciatura del tentativo di registrare il marchio di vino bulgaro Bolgarè, troppo vicino al più nobile e toscano Bolgari. Dopo due anni di stop forzato causa pandemia, intervallati solo dall’edizione speciale dell’autunno 2021, torna dunque in presenza l’evento più importante del vino italiano che chiuderà il 13 aprile. L’edizione numero 54 vedrà a Verona 4.400 espositori da 19 nazioni, 17mila etichette in degustazione e quasi 700 compratori top da 50 Paesi (130 solo dal Nord America) selezionati dalla stessa Veronafiere insieme con Ice Agenzia.
Fonte: Gazzettino.
Bolgheri batte “Bolgaré” L’Italia: «Ora valga anche per Prosecco-Prosek».
Prosek-Prosecco? È come Bolgaré-Bolgheri: un’assonanza inaccettabile. A dirlo è il fronte del made in Italy, dal ministero delle Politiche agricole a Coldiretti, ora che l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo) ha accolto il ricorso presentato dal Consorzio della Doc toscana Bolgheri e Bolgheri Sassicaia contro l’azienda bulgara Domaine Boyar International, che nel 2017 aveva depositato il marchio Bolgaré. Al termine di un contenzioso durato cinque anni, la struttura con sede ad Alicante ha stabilito che quell’imitazione è illegittima e le rappresentanze italiane confidano che questo rappresenti un precedente utile alla loro battaglia contro le istituzioni croate. «Se ne tenga conto anche per la vicenda Prosecco vs Prosek», dice infatti ii sottosegretario Gian Marco Centinaio.
Fonte: Gazzettino.
La Uc stoppa il falso Bolgheri «Ora si fermi anche il Prosek».
«Una nuova freccia all’arco del vero ed unico Prosecco. Lo stop dell’Unione Europea al falso Bolgheri prodotto in Bulgaria rappresenta un precedente importante per la tutela delle denominazioni Made in Italy a partire dalla battaglia in corso per fermare il riconoscimento europeo del Prosek croato». A rimarcarlo da Bruxelles, dove ha incontrato tra gli altri Janusz Wojciechowski Commissario all’Agricoltura, è il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. Alla vigilia del Vinitaly, l’ufficio marchi europeo (EDIPO) ha accolto le ragioni dell’Italia per la Tutela dei Vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia DOC nel contenzioso contro una delle principali cantine bulgare, che nel 2017 aveva fatto domanda di registrare il marchio “Bolgaré” nella classe dei prodotti alcolici.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Pasquetta in cantina.
LUNEDÌ 18 APRILE dalle ore 10.30 alle ore 20.00 vi aspettiamo per trascorrere assieme una giornata tra i nostri vigneti incontaminati, nel cuore del Prosecco DOC a pochi passi da Treviso.
Un’esperienza indimenticabile nel nostro mondo GREEN perfetta per grandi e piccini e i vostri amici a quattro zampe tra visite guidate alla Cantina, PIC NIC in vigna, passeggiate a piedi e in bici nella nostra campagna. Potete venire a trovarci nell’orario che più preferite, dalle ore 10.30 alle ore 20.00, mattino o pomeriggio, ecco il programma completo:
10.30 Apertura Evento “Pasquetta in Cantina”
10.30 Visita guidata alla Cantina
Fonte: Treviso Today.
Vino, addio alla bottiglia di vetro per ridurre gli aumenti di prezzo.
La richiesta arriva da Ascovilo, associazione che riunisce i consorzi lombardi: utilizzare plastica o cartone per imbottigliare il vino. Vino Secondo quanto emerso da uno studio condotto da Censis – Alleanza Cooperative Agroalimentari Vino dal titolo “la febbre dei costi” è di 1,1 miliardi di euro il conto che si abbatterà sulla filiera vitivinicola a causa dell’incremento dei costi dell’energia e delle materie prime. AUMENTO DEI PREZZI DEI MATERIALI DI CONFEZIONAMENTO E IMBALLAGGIO.
Tra gennaio 2021 e gennaio 2022, considerato anche gli effetti derivanti dallo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, il prezzo della produzione del
vetro è cresciuto del 8,5% e quello del sughero del 9.4% A ciò si aggiungono gli aumenti relativi alla carta e agli imballaggi compresi tra il 23% e il 30%. Vanno anche segnalati gli incrementi dei costi dell’energia elettrica, dei carburanti, nonché dei fertilizzanti e dei concimi utilizzati nella coltivazione. Questi rincari si rifletteranno inevitabilmente sul prezzo finale del vino.
Fonte: Tgcom24 – Mediaset Infinity.
Vino: Vinitaly-Nomisma, lo consumano 9 su 10, più del precovid.
Come prima, più di prima: il gradimento degli italiani per il vino rimane altissimo, ancora più alto rispetto all’ultimo periodo pre-Covid. Nell’ultimo anno l’89% degli italiani ha infatti bevuto vino – dato in crescita rispetto a tre anni fa – per effetto soprattutto di un’impennata della platea di giovani maggiorenni, protagonisti di un approccio moderato e consapevole. Lo dice l’ultima indagine “Gli italiani e il vino”, presentata oggi a Roma alla conferenza stampa della 54/a edizione di Vinitaly dall’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor. Dal sondaggio emerge un quadro di immutata passione verso il bere di Bacco a cui si aggiunge una accresciuta curiosità da parte dei giovani. Rispetto al 2019 i consumatori appartenenti a Generazione Z e Millennials (18-41 anni) sono infatti considerevolmente aumentati sul piano numerico (dall’84% al 90%) ma non sulle quantità, mentre rimane invariata l’incidenza dei consumatori della Generazione X (89%, 42-57 anni) e si abbassa la quota dei Baby Boomers (over 57 anni), che perdono il primato della numerosità (non della frequenza al consumo) passando dal 93% al 90%.
Fonte: ANSA.it.
I “falsi miti” sul vino, dagli antiossidanti ai benefici per il cuore: “Fake news promosse dai media e dai social. Ecco quanto alcol si può consumare”. La parola all’esperto.
“Due bicchieri sono già troppi per il rischio cardiovascolare complessivo”, sottolinea il professor Emanuele Scafato, Direttore Osservatorio Nazionale Alcol – Centro Oms Promozione Della Salute e Ricerca Sull’alcol, Istituto Superiore di Sanità. Anche il bere moderato di alcolici sarebbe fonte di rischio per la nostra salute. Partiamo dall’inizio, da un’analisi condotta dall’Anglia Ruskin University e dall’University College di Londra del database dell’UK Biobank Study. Si tratta di una raccolta di dati epidemiologici, iniziata nel 2006-2010, a cui partecipano su base volontaria mezzo milione di cittadini britannici. Le informazioni mediche e i campioni clinici di queste persone sono stati messi a disposizione (in forma anonima) dei ricercatori che ne hanno fatto domanda, per studiare come prevenire, diagnosticare e curare gravi malattie.
Fonte: Il Fatto Quotidiano.
Blitz in un’azienda vinicola: sequestrati 160mila litri di vino e 3300 tonnellate di mosto per un valore di 1,2 milioni.
Il sequestro in provincia di Foggia per omesso aggiornamento dei registri di cantina e mancanza di indicazioni obbligatorie previste per l’identificazione delle superfici vitate idonee alla produzione di vini igp. Nei giorni scorsi i carabinieri dei reparti Tutela Agroalimentare nel corso di un controllo effettuato presso un’azienda vinicola della provincia di Foggia, hanno sequestrato 3.300 tonnellate di mosto muto e 160mila litri di vino igp Puglia Primitivo del valore di mercato di circa un milione e 200mila euro, per omesso aggiornamento dei registri di cantina e mancanza di indicazioni obbligatorie previste per l’identificazione delle superfici vitate idonee alla produzione di vini igp. Contestate sanzioni amministrative per complessivi 25.500 euro.
Fonte: FoggiaToday.
Vino: giù i prezzi nel carrello ma è boom costi.
In controtendenza rispetto all’andamento generale calano dello 0,4% al dettaglio i prezzi di vendita del vino mentre i costi di produzione a carico delle cantine balzano a causa dei rincari della bolletta energetica e di vetro, carta, sughero, legno e trasporti. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat dell’inflazione a febbraio 2022 che evidenziano una grave criticità per il settore, unico a scendere nella spesa alimentare, che cresce del 5,7% a livello generale. Gli effetti della guerra in Ucraina, con l’esplosione dei costi, si sommano infatti – sottolinea Coldiretti – a quelli delle politiche commerciali adottate al dettaglio, con sottocosto e promozioni, scatenando una tempesta perfetta sulle cantine italiane.
Fonte: GIORNALE DI PUGLIA.
É cresciuto, in pandemia, l’amore degli italiani per il vino. E lo consumano 9 persone su 10.
L’indagine “Gli italiani e il vino” by Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor. Per la maggioranza, il consumo moderato non è dannoso. Non solo preoccupazioni da mercati e caro prezzi, ma anche buone notizie per il vino italiano: in due anni, nonostante la pandemia, sono cresciuti i consumatori, soprattutto tra i giovani. Le battaglie salutiste non spaventano più di tanto i wine lover: per la maggior parte di loro non fa affatto male un consumo moderato (e solo 1 su 10 sa cosa sia il famigerato Nutriscore). Biologico e vitigni autoctoni sono tra i valori più importanti nella scelta, ma cresce anche il consumo di vino per la mixology.
Fonte: WineNews.
Vino, salumi e colombe di Pasqua senza tracciabilità: sequestri da oltre 1,2 milioni di euro in tutta Italia.
Tonnellate di alimenti e vini erano stati messi in commercio senza l’etichettatura obbligatoria e spacciati per DOP e IGP: sequestri a tappeto da Nord a Sud in diversi negozi alimentari e in un’azienda vinicola. Sono oltre 3.300 le tonnellate di alimenti e ben 160mila i litri di vino sequestrati negli ultimi giorni in diverse Regioni italiane. Quasi tutti privi di etichettatura obbligatoria. A condurre la maxi operazione i Carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare (Rac), che hanno eseguito controlli in 27 attività del settore agroalimentare per tutelare i consumatori. Dai blitz sono emerse numerose violazioni: dalla mancanza di etichettature e di informazioni relative alla rintracciabilità all’utilizzo illecito dei marchi DOP e IGP senza alcuna autorizzazione da parte dei Consorzi. I prodotti sequestrati hanno un valore di mercato di oltre 1,2 milioni di euro. Inoltre, sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 25.500 euro.
Fonte: greenMe.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.