Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 14 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Due aziende locali presenti al Vinitaly – Le Macchie e Casale Nibbi al Vinitaly di Verona.
Le due aziende reatine parteciperanno dal 10 al 13 aprile alla più importante manifestazione nazionale del settore Le Macchie e Casale Nibbi al Vinitaly di Verona Eccellenze del territorio “Una grande opportunità di scambio e conoscenza” di Marco Stafflero. Due aziende agricole del territorio ospiti d’onore al Vinitaly di Verona. E’ in fase organizzativa la 54^ edizione della manifestazione fieristica in programma dal 10 a113 aprile. La manifestazione rappresenta uno dei principali appuntamenti della produzione vitivinicola a livello mondiale che riparte dopo due anni di fermo a causa della pandemia. Vinitaly è un salone Internazionale del vino e dei distillati, che si tiene a Verona dal 1967, con cadenza annuale. Si estende per oltre 95 mila metri quadrati, conta più di 4 mila espositori l’anno e registra circa 150 mila visitatori per edizione, raccogliendo produttori, importatori, distributori, ristoratori, tecnici, giornalisti e opinion leader.
Fonte: Corriere di Rieti.
Numeri del vino italiano del 2021.
Record storico per il commercio di vino italiano nel mondo II 2021 si chiude infatti in crescita del 12,4% in valore, per un corrispettivo di 7,1 miliardi di euro.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Economia&Lavoro.
L’etichetta di cotone per una bottiglia «verde».
«Poderi Visone» lancia in Campania il vino rivestito in modo naturale Dal Madagascar a Napoli progetti e idee all’insegna di riuso creativo e sostenibilità Tornerò presto in Italia per firmare l’atto di acquisto di alcuni vigneti a Taurasi dove produrrò un cru esclusivo di Rosata Castaldo lanciata in Campania la prima etichetta in carta naturale, r00% cotone. E Poderi Visone a sostenere il progetto innovativo che vede le bottiglie di vino rivestite con una carta green. Mediamente, per ottenere il chilo di cotone tessile occorrono u.000 litri di acqua per diluire quelle reflue stracolme di fertilizzanti e prodotti chimici dell’industria tessile. L’impronta idrica è dunque inaccettabile? Si, se ci riferiamo alla produzione tradizionale, migliora se la piantagione e biologica. La situazione diventa addirittura virtuosa, se consideriamo il riciclo dei materiali di risulta dalla lavorazione della fibra estremamente inquinanti. In questo caso parliamo di upcycling (riuso creativo) che impiega materiali di scarto tossici per creare nuovi oggetti green. La scelta di Poderi Visone è l’esempio lampante.
Fonte: Corriere del mezzogiorno – Extra – Campania.
Ma le sanzioni quanto ci costano? – Nella morsa delle sanzioni.
9,5 mld 670 milioni Il calzaturiero In Russia Le aziende calzaturiere italiane hanno registrato nel 2021 un giro d’affari di 9,5 mld (+21%). La Russia vale solo il 2,7% dell’export made in Italy, le sanzioni potrebbero limitare la spesa dei consumatori di fascia alta dove l’Italia è leader mondiale. na guerra nella guerra, quella economica innescata dal conflitto in atto tra Russia e Ucraina. Un fuoco incrociato di sanzioni. Non solo. Il drammatico evolversi di queste settimane ha accentuato la crisi energetica, causando un forte rallentamento produttivo dell’industria italiana, stimato – secondo il Centro Studi di Confindustria – in calo dell’1,3% a gennaio dopo -0,7% a dicembre: una contrazione dovuta al caro-energia (elettricità +450% a gennaio 2022 su gennaio 2021) e al rincaro delle altre commodity che comprimono i margini delle imprese e, in diversi casi, stanno rendendo non più conveniente produrre.
Fonte: Gazzetta di Parma.
La guerra ucraina blocca l’export dei vini del Collio verso la Russia.
Il mercato con Mosca è ancora aperto ma deve passare dai porti sotto assedio Matteo Femia di CORMONS. Il conflitto tra Mosca e Kiev ha dei riflessi anche sull’economia del Collio. Per il mondo del vino, il mercato dell’Est Europa è importante. A fare il punto è il presidente del Consorzio Collio David Buzzinelli. «La situazione tra Ucraina e Russia sta già portando dei disagi concreti al nostro comparto», osserva, senza nascondere la preoccupazione nel mondo vitivinicolo per le ricadute economiche e logistiche della crisi in atto nell’Est Europa, che ha portato all’invasione da parte delle truppe russe del territorio ucraino. Le conseguenze della guerra si stanno facendo già sentire.
Fonte: Piccolo Gorizia.
Dal vigneto bio del Brignoli un tocai green.
Dalla “vite invincibile” dell’Isis “Brignoli” un vino innovativo sulle tavole dell’Isontino. Si chiama “Bianco Preval”: un nettare delicato, ma spiccatamente floreale e fruttato, con note di pera e mandorla che derivano dal vitigno autoctono Tocai Friulano. Segni particolari? L’innovazione, appunto: è il vino “Pi Wi” derivato da un vigneto biologico impiantato nel 2016 – su un terreno della località mossese del Preval – di proprietà dell’Istituto Diocesano di Sostentamento del Clero di Gorizia, lavorato dagli studenti dell’istituto agrario gradiscano utilizzando barbatelle delle nuove varietà Soreli e Fleurtai. Ove Pi Wi sta per pilzwiderstandsfähig, in tedesco: vale a dire resistente alle malattie funginee. Oggi nella scienza e nella ricerca si parla sempre più spesso di “Nuovi vitigni innovativi” in questo contesto.
Fonte: Piccolo Gorizia.
Stazioni climatiche, droni di controllo e crowdfunding per le barbatelle 4.0 da Ruchè di Rabezzana.
Vino: patrimonio da condividere, dal vitigni alle bottiglie. Non è per dire una frase fatta. Eli progetto the ha in mente Franco Rabezzana: «C’è l’idea che I giovani siano più interessati al mondo della birra. SI pensa che conoscere e produrre vino sia roba da vecchi». Così nasce un crowdfunding inedito: sl devolve non solo denaro, ma si diventa allo stesso tempo socio del capitale. «Con dei benefit. Per esempio se investo mille euro per cinque anni riceverò 200 euro di vino in regalo — spiega Rabezzana —. Con questa filosofia stiamo creando una nostra piccola comunità di persone che si interessano, partecipano con Idee». Rabezzana ha compiuto settant’anni da poco: «Gestisco l’enoteca a Torino, la pasticceria Glustetto, un bed and breakfast nel Monferrato insieme ad alcuni terreni. La mia è una storica famiglia di esperti in enologia». Il bisnonno è stato U primo ad aprire nell’ottocento un’enoteca, In via san Massimo. Il papà ne apre un’altra.
Fonte: L’Economia del Corriere Nord Ovest.
II vino pugliese sotto il gioco di Putin – Anche il vino pugliese pagherà il conto delle ritorsioni di Putin.
Anche il vino pugliese pagherà il conto delle ritorsioni di Putin Tutto il mondo vuole il vino pugliese ma le ritorsioni che arriveranno dalla Russia rischiano di colpire pesantemente il settore. E questo l’allarme lanciato da Coldiretti Puglia in occasione della Fiera Pessima svoltasi a Manduria, in provincia di Taranto. Il vino, d’altronde, è uno dei prodotti made in Italy più venduti nel paese guidato da Putin, per un vaore di circa 150 milioni di euro. «In particolare l’Italia — sottolinea Coldiretti – è il primo Paese fornitore di vino, con una quota di mercato di circa il 30%, davanti a Francia e Spagna, ed ha registrato nel 2021 un boom della domanda di spumanti». Un danno che si aggiunge a quello dei rincari dei costi di produzione. «Sono aumentati del 18% – affermano dall’associazione di categoria- a causa dei rincari della bolletta energetica e di vetro, carta, sughero, legno e trasporti».
Fonte, L’Edicola del Sud.
II vino pugliese sfuma con Putin.
Siamo i primi fornitori di vino. Aumentano anche i costi di produzione L’export di vino pugliese ha chiuso con +8% il 2021, alla vigilia delle ritorsioni di Putin come già accaduto nel 2014 con l’embargo ad una ampia lista di prodotti in risposta alle sanzioni decise dall’Unione Europea, dagli Usa ed altri Paesi per l’annessione della Crimea. E’ l’allarme della Coldiretti Puglia, in occasione dell’incontro alla Fiera Pessima di Manduria sul bilancio del settore vitivinicolo con la new economy e la necessaria attenzione all’andamento dei mercati nazionale e internazionale. Tra i prodotti Made in Italy più venduti nel Paese di Putin – precisa la Coldiretti regionale – ci sono infatti prodotti come il vino e gli spumanti per un valore attorno ai 150 milioni di euro, l’olio di oliva per 32 milioni di euro e la pasta per 27 milioni di euro. In particolare l’Italia – riferisce la Coldiretti – è il primo Paese fornitore di vino in Russia, con una quota di mercato di circa il 30%, davanti a Francia e Spagna, ed ha registrato nel 2021 un boom della domanda di spumanti.
Fonte, Mattino Puglia e Basilicata.
Boom EnoLiexpo: 10mila visitatori nel weekend Ma in Fiera resta il nodo ospedale e spazi – EnoliExpo, boom di visitatori oltre 10mila nel weekend.
La prima esposizione dell’anno porta numeri in Fiera del Levante quasi 5mila persone di rilievo: «È stato un ritorno alla normalità» Un grande evento per oli e vini: in vetrina le eccellenze pugliesi. Un successo che ha superato tutte le aspettative quello della fiera EnoliExpo, che ha animato la Fiera del Levante nel weekend appena trascorso, precisamente nelle giornate da giovedì 10 a sabato 12 marzo. Un evento dedicato al settore dell’olio e del vino, in cui la Puglia eccelle a livello nazionale (è la prima regione produttrice di olio della penisola, e la seconda nella produzione del vino). Oltre diecimila le presenze registrate nei tre giorni da parte di operatori professionali, sia dell’olio che del vino. Giornata clou quella di venerdì 11 marzo, quando hanno varcato i cancelli della Fiera del Levante per assistere alle esposizioni e agli eventi di EnoliExpo tra i 4 mila e cinquecento e i cinquemila visitatori. Un evento fondamentale perla Fiera del Levante e che ha segnato la ripartenza del settore fieristico.
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Bari.
«Non solo vendita, il settore riparte con la ricerca e con i fondi del Pnrr».
La soddisfazione degli organizzatori: «Tante attività che hanno portato soluzioni innovative» EnoliExpo a Bari è stato un successo di pubblico e non solo. La tre giorni dedicata al mondo dell’olio e del vino, eccellenze di Puglia. «Era la prima fiera che si teneva alla Fiera del Levante dopo la pandemia, e la prima fiera annullata a marzo 2020 – sottolineano dall’organizzazione-. F un successo che è andato al di là di ogni più rosea aspetta uva». Gli stand hanno accolto professionisti di tutte le specializzazioni riguardanti i settori coinvolti, e garantito momenti di formazione e di approfondimento. «Ci sono state attività- aggiungono – che hanno portato a Bari non solo conoscenza sulle soluzioni innovative e sulle innovazioni tecnologiche da vedere, ma soprattutto formazione e aggiornamento professionale, con almeno 40 appuntamenti che si sono distribuiti nell’arco dei tre giorni». D’altronde, l’eccellenza della Puglia in questi settori riguarda anche la trasformazione delle olive in olio e dell’uva in vino, nella ricerca e nella formazione.
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Bari.
Ecco il PrimitivoWineTourday, organizzato dalla Cantina Produttori di Manduria.
Ecco il PrimitivoWineTourday: vino, cibo, tradizioni e paesaggi, per promuovere il territorio. Ricerca di prodotti genuini, vino e cibo del territorio, attenzione ed interesse verso tradizioni e cultura dei luoghi, relax e ritmi tranquilli: sono questi i principali motivi ed elementi di soddisfazione per turisti stranieri ed italiani che viaggiano sempre più la nostra Regione. Turismo rurale quindi, che si afferma con le degustazioni di prodotti tipici e le visite in vine e cantine, grazie anche alla qualificazione e allo sviluppo dell’enoturismo. Il vino è un’attrattiva per i turisti italiani e stranieri diretti in Puglia ed interessa soprattutto un target medio alto, informato e sensibile al paesaggio, alla gastronomia tipica ed all’arte. Ecco perché domani – dalle ore 10 alle ore 18 – la Cantina Produttori di Manduria ha organizzato questo Primitivo Wine Tour day, una giornata destinata solo ad imprenditori ed operatori del comparto turistico, ovvero i primi veri promoters del territorio.
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
Il Chianti in vetrina alla Fortezza – II Chianti in vetrina alla Fortezza.
Montespertoli Il Chianti torna in vetrina alla Fortezza. II vino Chianti si rimette in vetrina. Lo fa insieme al Morellino, col ritorno in presenza della tradizionale Anteprima, in agenda per domenica 20 marzo alla Fortezza da Basso di Firenze. Oltre 400 etichette di Chianti e Morellino in degustazione, di cui la metà nuove annate in anteprima, circa 110 aziende presenti, con la consueta buona rappresentanza (per il Chianti) da Montespertoli e dall’Empolese. Obiettivo: ripartire, dopo anni difficili e nonostante la pandemia e la guerra. L’Anteprima 2022 ha come titolo ‘Chianti Lovers e Rosso Morellino’. Quest’anno si torna finalmente in presenza, sempre rispettando le dovute misure di sicurezza anti Covid. L’iniziativa è organizzata e promossa da Ascot – Associazione Consorzi Toscani per la qualità agroalimentare e realizzata grazie al cofinanziamento ‘Feasr’ del piano di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Toscana.
Fonte, Nazione Empoli.
La grande sete della terra minaccia anche i vigneti – Due mesi senz’acqua, colture in ginocchio e le falde basse minacciano anche i vigneti.
Non piove da due mesi e le colture autunno vernine stanno soffrendo. È a rischio la messa a dimora delle piantine di mais e di tutti gli altri seminativi. Preoccupa l’accrescimento del frumento, già seminato. Se dovesse perdurare questa situazione lo sviluppo delle piantine potrebbe addirittura fermarsi e appassirebbero i germogli. Ma qualche preoccupazione comincia a sorgere anche per i vigneti e il Prosecco. Due mesi senz’acqua, colture in ginocchio e le falde basse minacciano anche i vigneti A rischio la messa a dimora di mais e di tutti gli altri seminativi, problemi per l’accrescimento del frumento, fermo l’orzo Francesco Dal Mas Non piove da due mesi e le colture autunno vernine stanno soffrendo. È a rischio la messa a dimora delle piantine di mais e di tutti gli altri seminativi. Preoccupa l’accrescimento del frumento, già seminato. Se dovesse perdurare questa situazione lo sviluppo delle piantine potrebbe addirittura fermarsi e, di conseguenza, appassirebbero i germogli.
Fonte, Tribuna Treviso.
Il rischio: dal nulla al troppo «Danni con le bombe d’acqua».
Per Polegato si è creata «una tempesta perfetta» Feletti, Cia: «Le nostre aziende sono in difficoltà estrema e molte rischiano di sparire». «Questa è la tempesta perfetta», la definisce Giorgio Polegato, presidente provinciale Coldiretti. Perché tempesta e perché perfetta? Lo spiega il presidente della Regione, Luca Zaia. «Gli agricoltori, massacrati dai costi sempre più alti delle materie prime, dei carburanti, dall’indisponibilità di granaglie per gli allevamenti (fino a essere costretti a drastiche riduzioni), si trovano ora in allarme per la mancata piovosità da due mesi. Ma, attenzione: c’è il rischio che la pioggia arrivi, in ritardo ovviamente, e che produca altri danni, se si risolvesse in bombe d’acqua». Zaia lo sottolinea mentre scruta le colline del prosecco davvero troppo brulle; la primavera è infatti vicina. L’anno scorso ci sono stati 60 giorni di pioggia, con ben 55 grandinate, quasi una al giorno. Polegato ascolta ed annuisce. «In effetti i nostri agricoltori stanno ritardando le semine di due, anzi tre settimane.
Fonte, Tribuna Treviso.
E adesso ripartono i “Ristoratori Intavolando” rilanciando i magici sapori della cucina veneta.
Dopo una lunga pausa, dovuta all’emergenza sanitaria, ritorna sulla scena gastronomica lo storico “Gruppo di ristoratori di Intavolando”, costituito nel 1996 per dare voce alla cultura, alla storia e alle tradizioni culinarie del territorio tra il Piave e le Prealpi venete orientali nelle colline del prosecco superiore. I nove ristoratori, tutti di lungo corso, con notevole esperienza di cucina e di accoglienza, hanno varato il calendario di eventi promozionali per valorizzare lo spirito della cucina tradizionale veneta e la volontà di fare conoscere uno dei territori più interessanti della provincia di Treviso, tra le colline del Prosecco Superiore, nel 2019 inserite nel patrimonio dell’Umanità Unesco e le terre del fiume Piave. Un territorio da sempre amato per le caratteristiche paesaggistiche, artistiche, vitivinicole ed enogastronomiche. Il gruppo ristoratori di Intavolando, ora composto da un nucleo di nove locali con l’obiettivo di raggiungere il numero di 10 associati entro il 2022, rinasce e si rinnova con la mission di promuovere e valorizzare la cucina veneta avendo come focus il rispetto della tradizione, la diffusione della cultura dell’ospitalità, l’accrescimento della consapevolezza del forte valore del territorio e del suo sviluppo turistico legato all’enogastronomia, elemento di fortissima attrazione per i viaggiatori del gusto.
Fonte, Voce di Rovigo.
Bere il vino durante i pasti può ridurre il rischio di diabete tipo 2.
Secondo un recente studio bere il vino durante i pasti può far bene alla salute, soprattutto perché è in grado di ridurre il rischio di diabete di tipo 2. Vediamo insieme perché. A chi è che non piace il vino? Penso a pochi di voi. Perfetto per qualsiasi occasione, soprattutto se in compagnia, il vino è la bevanda dal gusto unico e inconfondibile che mette tutti di buon umore. Qualunque cosa decidiate di portare in tavola, la pietanza che sceglierete avrà un vino di accompagnamento su cui contare, che può essere bianco o rosso. Molti studi hanno trattato l’argomento per valutare se questa bevanda può far bene o male alla nostra salute. Vediamo insieme che cosa è emerso da uno degli studi più recenti in merito alla relazione tra vino e rischio di diabete di tipo 2.
Fonte, Inran.it.
Politica del vino, mercato, sostenibilità e degustazioni: il Congresso Assoenologi n. 75 a Verona.
Appuntamento dal 25 al 27 marzo. Sul palco tre Ministri, Patuanelli (Politiche Agricole), Garavaglia (Turismo) e Brunetta (Pubblica Amministrazione). La politica del vino, importante come non mai in questi tempi difficili; i numeri ed i trend di un mercato sempre più complesso da decifrare, interpretare e guidare; la sostenibilità, valore ormai imprescindibile per il vino, in ogni pezzo della sua filiera: sono tanti i temi del Congresso n. 75 di Assoenologi, finalmente pronto ad andare in scena a Verona, dal 25 al 27 marzo, anche per celebrare i 130 anni della più longeva associazione di categoria al mondo, oggi guidata da Riccardo Cotarella. Che venerdì 25 marzo, alle ore 17.45, aprirà i lavori, insieme, tra gli altri, ai vertici di Veronafiere (che ospiterà il Congresso), Maurizio Danese e Giovanni Mantovani, e con una tavola rotonda guidata dall’anchorman e produttore di vino Bruno Vespa sulla “Tutela e Valorizzazione del patrimonio vitivinicolo italiano”.
Fonte, WineNews.
Assaggiatori di vino: al via un corso organizzato dall’ONAV.
Il corso, che si tiene in orario serale dal 24 marzo al 13 maggio presso la Cave des Onze Communes di Aymavilles, consiste in 16 lezioni con circa 18 ore di teoria, 12 ore di degustazione, una visita in una cantina e 50 vini in degustazione. Alla scoperta dei segreti del vino, dal grappolo alla bottiglia, per imparare a degustare il nettare di Bacco, apprezzandolo in maniera consapevole.
Con questo obiettivo riparte il corso per Assaggiatori di vino organizzato dall’’ONAV (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino), giunto alla 18esima edizione che permette di conseguire la Patente di “Assaggiatore di Vino” (riconoscimento giuridico D.P.R. 8/7/1981 n. 563) e di ottenere la conseguente iscrizione all’Albo Nazionale degli Assaggiatori di Vino. Il corso, che si tiene in orario serale dal 24 marzo al 13 maggio presso la Cave des Onze Communes di Aymavilles, consiste in 16 lezioni con circa 18 ore di teoria, 12 ore di degustazione, una visita in una cantina e 50 vini in degustazione.
Fonte, Aostasera.
I vini delle donne. Storie e degustazioni tutte al femminile.
In Italia il 30% delle cantine è guidata da un’imprenditrice. Sempre più alta la quota rosa legata alle produzioni vinicole, oggi protagonista al Principi di Piemonte. Se i discorsi sulla parità di genere talvolta sanno di retorica da otto marzo, è probabilmente perché la cultura dominante è ancora quella maschile. Soprattutto in alcuni ambienti, dove le donne si trovano in netta minoranza tanto da fare notizia se riescono a raggiungere risultati ragguardevoli, quasi fosse una cosa straordinaria. L’alta ristorazione per esempio. O il mondo del vino, dove pure lavorano tantissime donne capaci. Non senza affrontare problemi: dai recenti dati portati in Senato dall’Associazione nazionale Donne del Vino, una donna del settore vinicolo su quattordici ha subito violenze, tanto che ora la proposta è quella di promuovere corsi specifici rivolti alle aziende vinicole per sensibilizzare gli operatori del settore e incoraggiare le vittime a denunciare i soprusi.
Fonte, Torino – la Repubblica.
Gli eventi del vino in ripartenza.
Dopo due anni, passati in un susseguirsi di rinvii, cancellazioni e rimodulazioni di eventi e fiere del vino in forma ridotta, con regole rigidissime per il contenimento della pandemia, o con l’inserimento di incontri e degustazioni virtuali, il mondo del vino sta davvero ripartendo. I primi segnali li abbiamo avuti, quando nonostante l’imperversare della pandemia, i Consorzi toscani hanno ripreso a viaggiare all’estero (a gennaio i Consorzi del Vino Chianti, del Chianti Classico e del Brunello di Montalcino con propri eventi hanno raggiunto gli USA). In questi giorni, l’agenda degli appuntamenti si infittisce sempre più. Mentre questa settimana a Siena ritorna in presenza l’attesissimo Wine&Siena, che si sta tenendo in questi giorni, subito dopo si apriranno le porte delle Anteprime Toscane, dal 19 al 25 marzo con un lieve slittamento rispetto al programma originario.
Fonte, Siena News
Bollicine rosse, passione da (ri)scoprire.
Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, ma anche Campania: qui si trovano i terroir da cui prendono forma nettari frizzanti color vermiglio. Eccone una carrellata completa, dal più noto Lambrusco, al Brachetto … Pensando a un vino rosso è difficile che ne venga in mente uno frizzante. Eppure i vini rossi frizzanti sono un vero fiore all’occhiello dell’enocultura italiana. È una tipologia prodotta prevalentemente nelle regioni del Nord, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, anche se troviamo alcune chicche anche in Campania. Il processo di produzione è lo stesso dei frizzanti bianchi.Il vino base attraversa la fermentazione primaria in modo simile ai vini fermi e in questa fase prende anche il suo colore quando il succo d’uva viene a contatto con le bucce dei vitigni a bacca rossa.
Fonte, We Wealth.
STAMPA ESTERA
Los espumosos crearán una nueva denominación de origen en dos años.
Los espumosos amparados por la DO Penedès, los Clàssic Penedès, han decidido crear una nueva denominación de origen en el plazo de dos años. Su portavoz, Agusti Torelló Sibili, afirma que quieren apostar por la sostenibilidad económica, social y medioambiental. Los Clàssic Penedès son 100% del Penedès, 100% ecológicos y tienen una crianza mínima de 18 meses. Torelló argumenta así esta decisión estratégica: “No queremos ser una subzona de una DO, ya que tenemos una historia, desde finales del siglo XIX, que nos avala”
Fonte: Vanguardia.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.